La scena che ormai domina tutti i media mondiali, quella con l’ucraino sempre più sotto tiro e Trump e Vance che lo bullizzano, sta diventando iconica. La cattiveria negli occhi di quei due: il presidente e il suo vice e lo smarrimento crescente in quelli del presidente ucraino, sono dei particolari che non sono stati sottolineati ma che rendono bene l’idea di cosa sia successo. Se si potesse isolare le tre coppie di occhi e renderli visibili con più evidenza, basterebbero da soli a fare un resoconto di quello che resterà nella storia come il momento più basso al dopoguerra ad oggi.
Infimo direi. Due cani feroci aizzati contro qualcuno che tenta di difendersi come può, Lo spettacolo che ne esce è mostruoso, vergognosamente disumano. Ma Zelensky ne esce da leader, i due ne escono da aguzzini.
La coppia Trump Vance in quel quarto d’ora di pura follia, ha disegnato con precisione cosa abbiano in mente entrambi per arrivare alla pace in H24: nulla, il vuoto assoluto. La miseria di una politica fatta di stupidità e di ignoranza dominate dall’arroganza. Trump ha scelto bene, peggio di quel Vance era difficile trovarne.
In Europa si sono finalmente decisi a darsi una smossa davvero per vedere di recuperare un minimo di buon senso e far fronte ad un momento che destabilizza non solo l’Europa ma davvero l’ordine mondiale. Tra i leader che si sono visti sfilare a Downing street, Meloni è stata, secondo me, la meno convincente.
La sua presenza era scontata ma lei pareva altrove. Il suo presunto ruolo di mediatrice tra gli Usa e la UE è fallito miseramente prima di materializzarsi, sembrava incapace di mediare persino se stessa. L’ho vista indecisa e dubbiosa. Non è un momento facile ma ora si vedrà di che pasta sono fatti i leader europei. Lei, in questo frangente, mi è sembrata di pasta frolla. confusa e impaurita e non è da lei.
La politichetta italiana rischia di franare miseramente sotto la spinta delle strambate di Trump e dei suoi lecchini. Se Meloni vuole continuare ad avere un ruolo importante in Europa (e non solo) deve decidere da che parte stare e dirlo senza troppi giri di parole. Il momento dei baci e degli abbracci e dei sorrisini è finito. Ora è il momento delle sberle in piena faccia del prepotente illusionista d’oltre oceano amico dei dittatori e mostrare l’altra guancia non può che portare ad un atteggiamento servile e per nulla producente. Meglio mostrare la faccia intera e dire le cose chiare e nette. Altrimenti la “stoffa” della leader diventerà sempre più sottile e trasparente fino a farne intravedere la trama. E di “trame” in Italia ne abbiamo viste fin troppe.