Fitto, Tosi, Costa, Romano, Zanetti, Lupi…
Una squadra di soli sei componenti, però, ragazzi, valgono per dodici. Sono i “centristi” che hanno fondato una nuova formazione: “Noi con l’Italia”.
Bisogna vedere però se l’Italia ci sta. Tutti vogliono stare con lei, ma il permesso glielo hanno chiesto?
Mi pare di vederla, ha già storto il naso. E non avrebbe tutti i torti. Facce note o arcinote, che andrebbero a sostenere il centrodestra che con i tre partiti: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia potrebbero, col loro “valido” apporto, arrivare al 40%, questo, almeno, sembra essere l’obiettivo.
L’Italia e gli italiani non aspettavano altro che di vedere un simile gruppetto di “panchinari” di lungo o medio corso, mettersi i calzettoni e i pantaloncini corti e correre per Lei.
Devono essere uno spettacolo: dritti, sull’attenti, con la scritta sul petto:” Italia”. Le gambette pelose in mostra, lo sguardo da “giovani leoni”, da centravanti frementi di andare in gol. La “porta” è li, a qualche metro e la vittoria, (sembra) quasi assicurata.
“L’allenatore” è l’ineffabile avvocato Ghedini, detto anche “la pantera azzurra”, un veneto coi piedi sul terreno (proprietari terrieri i Ghedini da lunga data) che sa come perseguire gli obiettivi. Uno a cui non sfugge il minimo particolare. Sguardo indagatore, sorriso beffardo…anche troppo, direi quasi un ghigno. Anzi un ghedigno beffardo.
Ma dove va questa squadretta raffazzonata di 6 gentiluomini con già parecchia esperienza sulle spalle (fatta sulle nostre di spalle)? Loro sembrano saperlo: vanno al posto di Alfano che ha dichiarato forfait, a muso duro. Tanto ormai dal suo ex capo non sarebbe potuto ritornare, tanto valeva gettare la spugna nell’angolo. E l’hanno raccolta loro: I sei dell’Ave Silvio.
Il 3 + 1 (e vari ed eventuali) potrebbe essere il modulo giusto per vincere i campionati della politica.
Ai mondiali non ci andiamo, peccato, ma avremo di che “divertirci” lo stesso. I pre-supposti ci sono tutti.