(Dis)umanità e potere

La Corte penale internazionale ha emesso ordini di cattura per i russi Shoigu e Gerasimov, rispettivamente ex ministro della Difesa e primo viceministro della difesa della Federazione Russa.

Entrambi potrebbero essere arrestati se si recano all’estero. L’accusa è di aver deliberatamente attaccato i civili durante l’invasione in atto in Ucraina e di aver danneggiato installazioni energetiche provocando gravi disagi alla popolazione. Così ora anche due alti rappresentanti dell’entourage di Putin, oltre a lui stesso sono ricercati per crimini di guerra e contro l’umanità.

Potrebbero anche farsene il classico baffo e rimanere imperterriti a vivere nel proprio paese o spostarsi solo dove la Corte non è riconosciuta e impunemente dimenticarsi che esiste una Corte penale che li incrimina di reati contro l’umanità.

Ma dovrebbero prima ricercare dentro di sé l’umanità che probabilmente non sanno dove stia. Se la sono persa per la strada se riescono a dimostrare tanta crudeltà e tanto disprezzo per gli altri esseri umani e il loro diritto all’indipendenza e alla libertà. Ovviamente parlo di chi ha il potere di uccidere, vuoi perché comanda un esercito o una Nazione che, essendo una dittatura, non ha nessuna remora ad agire nel totale spregio delle minime regole di convivenza civile che il mondo si è dato, in particolare dopo che se l’é date e a lungo durante conflitti interminabili, assurdi che hanno comportato la distruzione di intere città e la morte di milioni di persone. Tutto nel nome di una presunta e pretesa “superiorità” di chi si intesta il diritto di decidere della vita e della morte di chiunque decida che non fa parte della propria “cerchia”. E lo fa in totale spregio delle regole da lui stesso firmate e controfirmate e delle quali chiede conto quando si tratta di difendere i propri interessi.

La Russia di Putin ha deciso che gli ucraini non sono esseri umani, ma ostacoli da distruggere per arrivare a proclamarsi padroni di un territorio che non gli appartiene ma che considera di sua proprietà e perciò avanti con le armi in pugno a massacrarli a distruggere tutto quello che può essere distrutto per fiaccare la resistenza di chi pretende di essere umano e libero e di decidere della propria vita.

Ora la Corte Penale Internazionale però ha deciso di considerare questi tre signori dei criminali di guerra e dichiararli ufficialmente tali. Possono infischiarsene, ripeto, non riconoscere la Corte, dire che hanno agito per il bene del proprio popolo contro la minaccia costante del perfido Occidente, di sentirsi la coscienza apposto (ma in che posto e che coscienza?), ma rimane il fatto che sono chiamati a rispondere davanti al mondo di crimini contro l’umanità.

Possono far finta di nulla, ma questa condanna non fa che diminuire il prestigio mondiale di un grande paese che potrebbe essere governato meglio e contribuire a favorire la pace mondiale invece che rappresentarne una minaccia.

Patata americana

MI scuso con i lettori, ma non posso non parlare ancora di Lui. Lo trovo irresistibile. Non dico che ne sono innamorata, no, ma ha un potere attrattivo particolare che mi fa tornare a parlare di lui anche se non vorrei, irresistibile, dunque.

Dunque. Perché dunque? Ma perché dovreste prima vedere la sua foto segnaletica. Gli hanno scattato un foto segnaletica alla prigione di Fulton in Giorgia lo scorso anno. E’ indagato e accusato con 13 incriminazioni di aver pastettato per cambiare i risultati delle elezioni a suo favore nelle presidenziali del 2020. E fin qui…chi non lo fa? direbbe qualcuno, il “poveretto” stava per essere trombato e lui si è difeso virgola. Punto e virgola. In America si fa, bellezza. Mi pare di sentire una voce poco fa (sparita dal blog). Per farla lunga ha detto durante un suo comizio, che è stato “torturato” quando gli hanno preso le impronte e scattato quella bella foto che lui, ora, per guadagnarci qualcosina su, ha fatto stampare sulle tazze da caffè che mette in vendita per finanziare la sua campagna elettorale. Spirito imprenditoriale? No, di patata americana. E, ovviamente è falso, una balla delle sue, ma fa effetto, 20 minuti dentro una county jail farebbero andare fuori di testa chiunque non sia Elvis che ci ha fatto uno dei suo più famosi successi. Lo ha postato su X ed ha ricevuto una valanga di prese per i fondelli, fondelli di ex presidente, naturalmente.

E va dicendo e va sparlando, di Joe Biden va cianciando, lentamente, dolcemente sussurrando e calunniando, fin che l’aria si riempie dei sui lai contro il rivale…un terremoto un temporale che fa l’aria rimbombar…

Ora però pare, che sia un po’ in ribasso. Ci credo, con quella faccia sulle tazze da caffè lo fa andare di traverso, io credo che non berrei neppure il mio amato cappuccino di soia e latte di mandorla con due spoonful di orzo e due di decaf.

E poi ha anche bofonchiato che se va lui alla Casa Bianca, gli ucraini si scordano gli aiuti e devono fare la pace con Putin e anche Putin non deve fare troppe storie …forse non gli è andata giù quella dichiarazione del russo che preferisce Biden a lui. Che ofessa, che ofessa…direbbe Totò.

Guardatelo, non è irresistibile?

https://www.theguardian.com/us-news/article/2024/jun/25/trump-tortured-georgia-arrest-mugshot

Esagerando

Da una recente statistica risulta che sei donne su dieci non sono andate a votare alle europee. Eallora? eallora sessantaminutifaunora, diceva mia nonna che a votare ci sarebbe sicuramente andata e so anche cosa avrebbe votato. Ma, siamo seri, noi donne abbiamo ben altri e dico ben altri problemi! Per esempio? per esempio, ma ne avrei mille, rientrare nel bikini dello scorso anno che, magari, ci era costato una fortuna. Ma, con l’ansia che le vicende mondiali e forse anzi senz’altro, quelle personali ci mettono addosso, abbiamo ingurgitato tonnellate di cioccolata tanto buona e tanto coccolosa per farci sentire warm inside. E così siamo arrivate all’estate con dieci chili di ansia accumulati un po’ dovunque. E non dico altro.

Ma come? una simile futilità ci dici BM? O, anzi, come va in voga oggi: semplicemente M?

Anche le futilità hanno le loro brave esigenze, siamo futili eddai, ogni tanto fa bene. Dicevo le donne e la politica. Politica? ma per carità, le sento…quella roba che puzza? eh si a volte puzza e puzza pure tanto. Ma proprio ora, direi, proprio ora che abbiamo due donne a capo di partito e una premier, le prime in tantanni di Repubblica, le donne se ne infischiano e non vanno neppure a votare?

In fondo le capisco. Ma per chi e che cosa vogliamo complicarci la vita? non è già complicata anche troppo e non è già lo scenario mondiale uno di quelli da mettere la testa sotto dieci cuscini?

E allora, no politica, no talk show, no tiggi a parte il canonico mentre si rimesta il minestrone e con un occhio e un orecchio al cane che non la faccia ai piedi del divano nuovo di zecca ( e spolverato di anti zecche)…

Direi, certamente esagerando un po’, che alle donne la politica è sempre piaciuta poco, tranne eccezioni, ovvio, forse questo è uno dei momenti più bassi del gradimento fra le donne. Ma forse persino tra gli uomini, soprattutto in tempi di campionati.

E poi…il mondo è così brutto e siamo stati noi a rovinarlo…si noi. In senso generale, uomini e donne, questo capolavoro sospeso nel cielo, nel cielo…e poi però le donne la politica la saprebbero fare e anche bene.
Ne conosco io una o due che la fanno coi mariti e i figli da mane a sera e anche se non hanno un seggio in Parlamento ne sarebbero sicuramente degne. Ma poi ci sono anche le distratte o le impegnate oppure le…ma chi vuoi che vada a votare che tanto sono tutti uguali?

Ecco è proprio il tuttiegualismo che ci frega a noi donne. Ed è li che cascano le asine, pardon le donne che non vanno a votare e che magari hanno pure delle buone ragioni, ma, secondo me, non abbastanza per lasciare tutto in mano ai soliti detentori delle verità tascabili e fruibili come gli snacks proteici o quelli dimagranti, che promettono tante cose e non mantengono mai nulla. Solo buone o ottime intenzioni o misere rivoluzioni o tattiche con partecipazioni e …e basta perché non trovo altro che finisca in oni.

Trovatele voi se siete buoni.

celentando…

A mia madre

Le madri non muoiono.

Diventano farfalle, fiori,

nuvole, tramonti.

Diventano pensieri d’amore che

ci accompagnano sempre

e sono con noi in ogni istante.

Una musica dolce o un vento leggero

che se ascoltiamo attenti

ci riporta le loro voci.

E sono dovunque noi siamo

per ricordarci che l’amore

resiste a tutto.

Criminali

Antonello Lovato pagherà per quello che ha fatto, ma la morte in quel modo di un giovane bracciante indiano è una cosa che deve restare come una macchia indelebile sulla coscienza di quanti alimentano lo sfruttamento di lavoratori in nero, sottopagati e poi lasciati morire in strada come è successo al povero Satnam Singh, detto Navi, un bracciante indiano 31 enne che lavorava nell’azienda Lovato, in provincia di Latina. I Lovato sono di discendenza veneta, emigrati durante la bonifica dell’Agro pontino nell’era fascista e sono diventati negli anni proprietari di aziende agricole che sfruttano i lavoratori immigrati e senza permesso di soggiorno pagandoli una miseria. Una vergogna senza fine, un orrore che mi fa ribrezzo persino ad accennarne qui tanto è lo schifo e l’angoscia che provo nel leggere il resoconto di questa orrida vicenda.

Come sempre le istituzioni promettono norme e controlli e verifiche più dure e minuziose ma poi non succede mai nulla. Il ministro Lollobrigida parla di un “criminale” e di un episodio orripilante ma salva il comparto agricolo che dice è “sano” e non deve essere sporcato da episodici sporadici come questo. Parole che forse un ministro deve dire per rincuorarsi, per darsi forza, per non subire critiche troppo feroci ( e strumentali) dalle opposizioni, ma che sono del tutto inadeguate, a mio parere.

Ma, purtroppo, le morti sul lavoro sono una piaga nel nostro paese che sembra non sia possibile guarire. Da troppi anni si conoscono le situazioni di sfruttamento, vergognoso, del caporalato infame, ma nessun governo e sinora mai riuscito a mettere un freno a questo disgustoso fenomeno. Lasciare morire un uomo per la strada, in quelle condizioni è disumano, feroce, crudele, insopportabile. E quanti Lovato ci sono in Italia che la fanno franca per uno che viene (forse) punito per un’azione indegna di un essere che possa definirsi “umano”?

Criminale, si, l’abbandonare senza soccorsi un uomo che sta morendo e che lavorava per te, ma criminali sono anche tutti quelli che sanno e tacciono di una situazione che va avanti da troppi anni e che coinvolge la politica, i sindacati, e il mondo imprenditoriale e che per troppo tempo hanno steso teli che pietosi non sono affatto su vicende simili a questa e che succedono tutti i giorni e di cui non si sa nulla. O quasi. E che tutti i governi di tutti i colori, hanno sempre sottovalutato o minimizzato o in qualche modo persino “dimenticato”, lasciato come ultimo dei problemi, compresi quelli che ora si scagliano contro questo governo (scopa nuova…) mentre è un problema enorme che coinvolge la vera essenza della nostra costituzione dove recita: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” e che rischia di affondare, dopo questo ultimo orrendo episodio, fagocitata da una marea nera. O rossa di vergogna.

https://www.ilpost.it/2024/06/20/inchiesta-morte-satnam-singh-agro-pontino-latina/

Dove sta Ilaria?

La neo europarlamentare Ilaria Salis si difende dall’accusa di aver occupato una casa dell’Aler abusivamente e di avere un debito di 90 mila euro con l’Ente. Si giustifica dicendo che lei è attivista per il diritto alla casa (infatti ne ha occupato una) e quindi sfida chiunque a provare che lei sia rimasta 16 anni dentro l’alloggio indicato dai media. Insiste dicendo che lei è stata trovata si dentro quell’alloggio ma nessuno ha le prove che ci sia rimasta continuativamente…

Certo, se io vado ad occupare una casa e mi chiedono un rimborso per tutto il periodo che l’avrei occupata mi devono fornire le prove che c’ero, ogni giorno, li dentro e non solo il giorno in cui mi hanno trovato mentre occupavo. Non fa una grinza, pura logica partitica, politica nata, Ilaria farà una grande carriera, la suggerirei a Grillo cone sostituta dell’antipatico Conte ormai a corto di argomenti seducenti tanto che persino Elly non lo bacia più. Amore appena nato, è già finito…

Ilaria, dicevo, smentisce chi l’accusa di occupazione, lei si trovava li di passaggio in quell’appartamento ma poi lo ha lasciato libero o perlomeno chiede pezze giustificative che lei ci fosse perché lei non specifica se c’era o meno o se c’era e dormiva, dice, giustamente, datemi le prove!

Un po’ come la sua presunta aggressione in Ungheria, lei c’era, era li, aveva un manganello retrattile in tasca ma con l’aggressione ai tipi teste rasate (le hanno prese meglio) non c’entra nulla, devono provarlo.

Perbacco che grinta. Dovrebbe però forse anche lei provare che lei è veramente lei perché a guardarla mi viene qualche dubbio che sia quella poveraccia in manette ai polsi e alle caviglie che tanto ha impressionato l’opinione pubblica nostrana, almeno quella impressionabile.

Se lei non ha menato e non ha occupato, chi sarebbe questa Salis qui? E la vera Salis dove si nasconde?

Visto che dobbiamo retribuirla profumatamente ritengo sia nostro diritto saperlo.

https://www.open.online/2024/06/21/ilaria-salis-risponde-accuse-casa-occupata-milano/

Tiranne

Noto ormai da molto tempo, che alle casse dei supermercati ci sono solo donne e, mentre qualche tempo fa c’erano molte casse aperte, ora, solo due o tre rimangono aperte, obbligando i clienti a lunghe ed estenuanti code prima di poter essere “liberati”.

Io di solito, se c’è, pago alla cassa automatica, ma non si può fare quando si ha un carrello stracolmo per ovvi motivi. Ma la situazione dei supermercati, anche dei più famosi e prestigiosi, mostra sempre con maggiore evidenza uno sfruttamento del personale che in maggioranza è composto da donne, ma è una situazione poco stigmatizzata dai media perché non potrebbe importare di meno a nessuno se una cassiera soffre per l’impossibilità di andare in bagno o per non poter neppure tenere una bottiglietta d’acqua sul banco perché bere le fa “perdere tempo prezioso”.

Le donne si sa hanno meno possibilità d’impiego rispetto ai maschi, vengono licenziate più spesso e sono pagate di meno e non c’è da meravigliarsi se sono quasi tutte donne le commesse o le cassiere perché gli uomini più difficilmente accettano di lavorare in condizioni di semi schiavitù e piuttosto restano disoccupati. Ma molte donne hanno la responsabilità di portare avanti la famiglia con mariti spesso senza lavoro e i figli da crescere, oppure perché sono divorziate e gli ex aiutano poco o niente nel menage familiare. E anche perché questi sono da sempre considerati “lavori da donne” e le grandi catene commerciali le preferiscono perché sottopagate più duttili e più malleabili e schiavizzabili.

Io le sento e le vedo da anni e qualcuna si confida a bassa voce e dice che non ne può più della situazione di quasi terrore in cui sono costrette a lavorare e non mi sono affatto stupita della vicenda del supermercato di Brandizzo nel torinese, dove una responsabile del personale è stata sospesa dopo essere stata denunciata per i suoi modi, diciamo, autoritari, nei confronti delle cassiere: in pratica gli diceva che potevano pure farsela sotto ma che dovevano tenersela per almeno quattro ore e lo diceva in un modo che non aveva nulla da invidiare ad una kapò in un lager nazista. Alla fine è stata denunciata e sospesa ma credo sia solo la punta di un iceberg molto grosso e che la tendenza sia generalizzata in tutta Italia. La situazione delle lavoratrici dei centri commerciali e supermercati è, credo, in generale la stessa dovunque e dove ci sono donne responsabili temo sia ancora peggiore dei posti dove a dirigere sia un uomo.

Si, perché le donne sanno essere perfide con le altre donne al limite della crudeltà, lo fanno perché sanno che se non fanno così vengono cacciate e il loro posto viene preso da un uomo che, di solito, non si fa scrupolo di comandare a bacchetta le dipendenti. E spesso sono ricattate proprio in questi termini: se non fai la dura non sei adatta al posto…gli viene detto con ogni probabilità e la donna, che spesso è stata cassiera lei stessa ed ha subito anni di angherie dai capi, si adatta e diventa un’insopportabile e crudele tiranna. Oppure si tratta di donne che per loro carattere sfogano le frustrazioni personali e pur di fare carriera e compiacere i capi, si mostrano prepotenti esigenti e persino cattive se serve, tutto pur di mantenere un posto di comando che gli dia la sensazione di “contare”, quando, molto spesso si tratta di persone con scarsa cultura e con backgrounds difficili che approfittano della situazione per sfogare aggressività repressa.

Il tutto, naturalmente perché da anni il mondo del lavoro si è deteriorato al punto da considerare i lavoratori (soprattutto le donne) alla stregua di quasi schiavi che pur di mantenere il posto, sono disposti anche a farsi maltrattare fino ad arrivare alla perdita della dignità umana, come nel caso di Brandizzo dove una perfida “capa” ordinava alle cassiere di “farsela addosso”.

Triste ma purtroppo sempre più diffuso e i sindacati come i vari governi hanno molte colpe e sarebbe ora che questo andazzo finisse e si ritornasse a tempi in cui le condizioni dei lavoratori erano regolamentate meglio e l’umanità e l’empatia erano doti che dovevano necessariamente essere comprese nel “bagaglio” di un capo o “capa” e il profitto non era considerato un Moloch da venerare o da temere.

https://www.open.online/2024/06/20/brandizzo-vocale-direttrice-md-cassiere-basta-bagno-video/

Fiori di campo

Era da un po’ che non se ne sentiva parlare (o sparlare), il Grillo nostrano è tornato più bello (!) e più luccicante che pria, nel suo spettacolo “io sono un altro”. Eh già, meglio essere un altro, dopo che era andato a nascondersi è ritornato nei panni di un ipotetico altro, ma sempre lui rimane: un clown triste che pretende di far ridere ma ormai è passato quel tempo e quell’età. E la sua avventura politica che gli ha fatto indossare panni comprati al mercato delle pulci e che ne trattenevano parecchie e che sembrava averlo fatto rinascere a “miglior vita”, sta naufragando con l’aiuto di un personaggio da operetta che ne ha stravolto i connotati.

” “Ha preso più voti Berlusconi da morto che lui da vivo”. Ha detto il comico (ma chi ride?) di Giuseppe Conte e questa volta devo dire che la battuta è azzeccata. Ma la zecca Conte fa buon viso, a lui importa solo rimanere incollato a quel posto che gli è stato dato e guai a chi glielo toglie, deve passare sul suo cadavere vivo e pugnace e anche se la percentuale dei voti si assottiglia lui fa a gara coi radicali (liberi) per mostrarsi sempre in forma e col capello a tesa spiovente sulla fronte alta e sporgente. Parla, Conte, parla sempre con il cecio in bocca e sparla tanto di Meloni ma non convince l’elettorato.

Eppure il suo governo ha elargito soldi pubblici a badilate e ha permesso ai ricchi di ricostruirsi i palazzi a spese del contribuente, oltre che i miliardi spesi per dare sostegno materiale a chi non solo non ne aveva diritto ma non era neppure cittadino italiano.

Grillo, dicevo. Mi sembra sempre uguale, col suo parlar furbito ( da furbizia), chiama la premier “psiconana” però dice che ha senso dell’umorismo (detta da lui fa un certo effetto) e che invece il Movimento non ne ha e se mai ne ha avuto lo perso del tutto.

Conte poi ha il senso dell’umorismo di un dio azteco e a volte quando parla sembra azteco lui stesso. Eh, si, ha ragione il comico genovese, Conte non fai ridere, non hai quel certo non so che che invece il garante possiede a quintali e che però, da buon genovese si tiene stretto e non lo molla, Può venirgli buono, al momento giusto.

Non si starà preparando per ridiscendere in campo? Ma che campo sceglierà questa volta? Potrebbe essere un campo cosparso di concime organico per rinverdire i suoi allori? Ma mi sa che se farà questa scelta, Conte non lo seguirà e potrebbe scindersi, lui sceglie solo campi di fiori profumati. Con la puzza sotto al naso che si ritrova, non credo che potrebbe adattarsi a meno di non cospargerlo di Chanel number 5, cosa per Grillo davvero surreale.

E così forse avremo il Movement number 5 a guida contiana e il Nuovo M5S a guida campiana…(che scemenza, me lo dico da sola)…ma insomma, qualche cosa nasce da questa ennesima batosta e non credo saranno fiori di campo.

Pace lontana

Un articolo del New York Times rivela come e perché il primo e l’unico vero negoziato tra Russia e Ucraina a qualche mese dall’invasione, sia finito in un nulla di fatto per colpa di chi?

Ma di Putin e non del Bajon come alcuni continuano ad affermare anche qui. L’articolo riporta i fatti tutti documentati e certificati e da questi risulterebbe che Putin all’ultimo non abbia dato il consenso alla clausola che gli chiedeva di impegnarsi, dopo la firma degli accordi, a non ritornare ad invadere l’Ucraina ma di astenersi in futuro dal farlo. Ma no. Lui non ci è stato, voleva mani libere e perciò un negoziato che sarebbe potuto andare in porto e portare ad un cessate il fuoco é andato gambe all’aria per le pretese di chi? Di uno che la vuole sempre come vuole lui e se non si fa come dice lui nisba.

Dunque vediamo che la possibilità di addivenire ad un compromesso ragionevole che comportasse la cessazione delle ostilità sine die (anche se…) c’è stata ma è stata inficiata dall’arroganza di uno che prima invade e poi vuole mano libera per poter invadere ancora come e quando gli pare. Come minimo un invadente!

Pare, da quello che leggo, che il convegno per la pace tenutosi in Svizzera non abbia dato esiti importanti. Putin non c’era e però ha detto che non fa patti con Zelensky perché non lo considera più neppure un nemico ma solo un passante. Bella roba, veramente si legge tra le righe la voglia di pace di questo tipo qui.

https://www.nytimes.com/interactive/2024/06/15/world/europe/ukraine-russia-ceasefire-deal.html

Vergogna!

I veri fascisti stanno a sinistra. Ormai la destra non è più tanto destra ma lo è di più chi si dichiara di sinistra senza esserlo.

I privilegiati, quelli che finora hanno cianciato di pace, uguaglianza, solidarietà, si sono rivelati per quello che sono: fascisti nel puro senso della parola: persone che pensano solo al proprio tornaconto personale e a niente di più.

Sono delusi e amareggiati e perciò violenti. La violenza ormai sta a sinistra perché la rabbia non trova sfogo: una donna di destra e una donna soprattutto che ha tutto quel potere…inimmaginabile fino a qualche anno fa ora è realtà e a sinistra i fascisti di sinistra non ci stanno.

Trovano tutti i pretesti per affossare un governo eletto dal popolo come recita la Costituzione con una premier che è stata riconfermata dal popolo e questo li manda in bestia. Sono fuori di sé se mai sono stati dentro.

Fanno di tutto per far diventare parlamentare europeo una anarchica che ha una sfilza di “nomination” dalle questure e 4 condanne per reati commessi con violenza ma sta a sinistra. Ilaria Salis è di sinistra e quelli che l’hanno aiutata a diventare europarlamentare sono di sinistra. e stanno con una che spacca le teste, violenta anarchica e ora a busta paga dello stato!

V e r g o g n a!

Provocatori violenti che si attaccano al tricolore per scatenare vergognose risse in Parlamento per poi darne la colpa al governo che è “squadrista” mentre loro, i santi, inscenano pestaggi e provocano e poi fanno le vittime, vergognoso! Vogliono tornare al potere, quello vogliono, vogliono poter continuare a menare per il naso gli italiani che si fanno menare per il naso, vogliono riportare i Conte e gli Speranza al controllo della macchina e gli italiani si attacchino.

Hanno votato Meloni…e chi se ne frega, dicono, a noi, i privilegiati di sinistra non importa un fico, al potere ci dobbiamo stare noi, con le segretarie con la evve moscia e il campo largo e i renzi milionari o miliardari e i bastiani con gli yachts mentre gli italiani, dicono, con questo governo non arrivano a fine mese mentre con loro e col minimo salario sarebbe una pacchia…vergogna.

I giovani poveri, con lavori precari, o senza del tutto a mendicare dai genitori per poter vivere fino a cinquanta e passa anni e le politiche del lavoro della sinistra di questi decenni hanno fatto guadagnare tanto a chi pratica la politica e perdere tutto a chi ci credeva.

Vergogna! Paladini della propria tasca e del proprio posto al sole e gli altri…chissenefrega!

Facciamo Ilaria Salis premier e suo padre ciambellano di gran Conte e Conte? Ma Conte può solo fare il Re!