“Why we won”. Cosi inizia l’editoriale di Casaleggio junior sul Washington post.” Perchè abbiamo vinto”.
A parte che se pronunciato quell’ uai ui uan, sembra cinese e infatti la faccia da cinese Casaleggio ce l’ha e pure da estraterrestre. Ha uno sguardo troppo fisso, fateci caso. Mette paura. Un uomo di ghiaccio. E questo sarebbe il profeta (o figlio del profeta) della nuova era del Grillismo? Il movimentatore di stelle? Uno che sembra sempre appena caduto dallo skate board?
E l’Washington Post gli ha concesso uno spazio d’onore per raccontare la grande, epocale vittoria della democrazia diretta. Tutto hanno fatto e faranno i cittadini, scelgono i parlamentari, votano le leggi, le propongono, li finanziano con microdonazioni…ma e loro che ci stanno a fare? A dirigere il traffico?
Di Maio, il grande (s)comunicatore, ha detto che non si può fermare il vento con le mani. Perbacco anche poeta. Non ce lo facevo. Ma quale vento? Quello raccolto dopo la tempesta che hanno seminato? Hanno fatto tutto da soli: si sono mostrati incavolati neri mentre mandavano tutti a quel paese, determinati a far sparire la vecchia politica, poi si sono dati una ripulita hanno smesso il turpiloquio, si sono vestiti a festa ed ora spiegano al mondo intero perché hanno vinto.
Io un’idea me la sono fatta, per carità è solo la mia personalissima e modestissima, ma è la mia.La volete sapere?
Io la dico ma declino…ehm, hanno preso per i fondelli un intero paese. Non tutti si sono fatti prendere, ma una parte cospicua si. Li hanno rimbambiti di chiacchiere sulla piattaforma, sull’web, la democrazia diretta, partecipata, non delegata, infarinata e fritta o spadellata.
Ma il pezzo forte del movimentismo stelluto è lui, l’unico, l’immarcescibile e invidiabile, Giuseppe Grillo, il comico. Generosamente si è speso in tutti questi anni in un carosello di spettacolini nelle piazze per attirare sempre più pubblico adorante davanti a tanta sfrontata impudenza. Miracle man, l’uomo del miracolo.Quello che le canta ai poliitici che hanno mangiato sulle spalle dei cittadini ed ora è arrivato il turno di dar da mangiare agli affamati e gli ultimi saranno i primi e guai ai vinti. Insomma, più o più. Perché Grillo sarà anche famoso per la sua tirchieria ma in quanto a parole (e parolacce) è un generoso.
Arrivati (quasi ) al governo, Casaleggio ha pensato bene di far conoscere al mondo questo portento di movimento, un po’ di sana propaganda per esportare un po’ di sano grillismo, per far sapere al mondo che esistono anche loro e sono pronti a conquistarlo.
Ho il massimo rispetto di chi li ha votati, sia ben chiaro, i cittadini che credono in un progetto che veda al primo posto il loro benessere, la loro evoluzione, i loro interessi primari e secondari, hanno tutto il diritto di farsi tutte le illusione che vogliono. Sognare non costa nulla. Come farsi prendere per i fondelli. E’ gratis.
La realtà attuale è dura e li capisco. Ma occhio, questi , finora hanno solo tanto parlato al vento quello che non si può fermare con le mani, ma non vorrei che le loro fossero le ennesime promesse al vento e allora le mani potrebbero ritrovarsele in molti posti e non solo le mani ma pure i piedi.
Si capisce vero che non li ho in simpatia? Cosa ci volete fare: prima vorrei vedere cammello e poi, forse, ragioniamo.
Saggezza beduina.