Non so se avete notato che il nome delle nazioni e dei continenti sono quasi tutti al femminile: Italia, Francia, Germania, Polonia, Danimarca, Ungheria, Austria, Svizzera…poi Asia, Europa, Africa, America. Australia…quasi tutto in “a” finisce a parte qualche sparuto esempio.
Ma il “femminile”, in quasi tutti i paesi è sempre più sorpassato dal “maschile”.
In Italia il maschilismo è in ascesa. Lo si nota dovunque. Ieri notavo che al supermercato che frequento tutti i giorni ci sono molte donne che vi lavorano: cassiere, commesse, donne delle pulizie…ma il direttore è un maschio.
Regolare! Il dirigente deve essere maschio perché altrimenti le donne farebbero un gallinaio di quei posti, non è vero? E’ molto probabile che chi li gestisce dall’alto (tutti maschi) la pensino cosi. Una donna direttore non è pensabile, si prenderebbero troppa confidenza e poi non avrebbe il giusto polso della situazione.
La donna va bene a compiere tutte le mansioni dove viene comandata ma a comandare non è tagliata, che diamine!
Ci vuole un piglio virile e un occhio maschio per tenere tutto sotto controllo.
E non è diverso in altri supermercati che frequento, ci ho fatto caso: il direttore è sempre un uomo, immancabilmente.
Ora, non ho niente contro gli uomini, anzi, non vorrei che qualcuno si facesse delle idee sbagliate.
Ma qualcuno mi può spiegare perché le donne, in Italia, non possono avere mansioni dirigenziali? Sono forse incapaci di mantere l’ordine? Non hanno capacità organizzative? Non hanno la giusta “mano ferma” che si impone quando si deve punire qualcuno perchè non si comporta secondo le regole?
O forse, non sarà che gli uomini continuano a voler tramandare la linea del potere da maschio a maschio, in tutto e per tutto? Ancora e sempre?
Guardate per esempio il nuovo governo: tutti maschi i ministri più importanti e sottosegretari e portaborsello vari e si vedono sempre e solo maschi in TV a propagandare le mosse del governo.
Oggi campegggia su tutti i giornali la foto di Giuseppe Conte e di Matteo Salvini con il decreto sicurezza denominanto : “decreto Salvini”.
Sorridenti, felici sembra che tengano un braccio un bebè concepito da entrambi, sembrano una coppia gay col loro primo figlio. E, se guardate bene Salvini somiglia sempre di più a capitan Bluto, con quel faccione da lupo di mare.
E guardate i talk show che si sono appena riaperti dopo l’estate: tutti uomini gli invitati o quasi tutti. Mi riferisco ai talkshow politici, gli altri non li considero neppure. Tutti giornalisti, scrittori, filosofi, politici e tutti rigorosamene maschi, tutti col loro immancabile libro sul quale hanno buttato il sangue da propagandare come la Bibbia.
Donne zero.
Mi viene un sospetto…non saranno forse le donne a voler rimanere nelle retrovie? non saranno forse, pigre, sciatte, poco intelligenti, banali, futili, irresponsabili, incapaci di assumersi un compito e portalo avanti…?
Eh già, si, piacerebbe agli uomini, scommetto, a molti uomini che fosse davvero cosi. In fondo le donne stanno bene dovunque meno dove si organizza, dove si dirige, si comanda, si studia, dove si prendono decisioni. Sono troppo labili, emotive, non reggono lo stress…
Certo come no, peccato che se non fosse per donne i signori grandi ministri, scienziati, dirigenti, professoroni e affini, sarebbero ancora a studiare come soffiarsi il nasino.
E magari lo riconoscerebbero pure se glielo chiedessi, ma poi, andiamo, le donne sono degli impiastri sempre pronte ad attaccar brighe, spettegolare e incipriarsi…siamo seri!
Anche Sciascia che divideva gli uomini in cinque categorie si è dimenticato che ci sono anche le donne che potrebbero volere essere inserite in almeno una di quelle categorie, naturalmente quella delle Donne, perché le mezze donne, donnicchie, ruffiane e quaquaraqua …nel femminile non hanno cittadinanza.
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