Quando voglio mandare qualcuno a quel paese, uso dire: ma va in Cina. Credo sia molto usato e non solo in Veneto. Mi capita, qualche volta di mandarci qualcuno. Che poi ci vada non credo, ma io ce l’ho mandato, è già qualcosa.
Lo dico perché la premier è in Cina, qualcuno ce l’ha mandata o ci è andata da sola? E’ arrivata a Pechino assieme a Ginevra, la figlia e mano nella mano hanno accolto i sorrisi delle autorità arrivate ad accoglierle. Mi chiedo che cosa ci capisca Ginevra di quel po’ po’ di cerimoniale, credo proprio niente ma comunque fa tenerezza vederle assieme. Forse Giorgia Meloni si sentiva un po’ troppo sola. Ultimamente non le gira tutto per il giusto verso, la UE le ha girato le spalle, i suoi rapporti con gli altri leader della coalizione sembrano diventati piuttosto fragili, il leader ungherese Orban (ex amico), ora a guida europea e con un partito nuovo di zecca, sembra esserle ostile a causa delle diverse posizioni sulla guerra in ucraina ( e dai Giorgia mandacelo anche lui…in Cina, anche se ci è già andato).
L’opposizione si fa sentire con una sinistra che sembra si stia riunificando per contrastarla e pare decisa a renderle la vita difficile soprattutto sulle riforme più impopolari come il premierato e dare battaglia su tutto. Questo sarebbe il ruolo dell’opposizione e Meloni lo sa bene e sa anche che se vuole andare avanti con le sue politiche dovrà fare opposizione all’opposizione e chi la dura…spesso la perde.
Lo sa, lo sa, sa tutto e così ha pensato bene di accettare l’invito del presidente cinese e di partire con la figlia per quei lidi lontani. A fare che? Boh, troppe cose ha da fare, la lista sta sui siti governativi, soprattutto mediare la pace in Ucraina ma molto altro che riguarda i rapporti commerciali con il Dragone, materia molto complessa. Ma intanto in Cina c’è andata, da sola o mandata, ci è andata e cosa fatta capo A (o ha?). Bah. Forse ci è andata per starsene lontana lontana, il più possibile da Salvini, perché quello la marca stretto e poi, anche se non si dovrebbe dire ma lo dico lo stesso, porta anche un tantino sfiga.
Non la invidio, per niente, direi che mi fa pena. Se la capisco non si farà spaventare da niente, da buon capricorno testardamente andrà avanti con le sue idee, le sue politiche e la sua vita.
Ma che tristezza deve sentire dentro. Vuoi per la sua rottura col padre di Ginevra, vuoi perché in tanti le stanno addosso per portarle via il posto, vuoi perché a 47 anni ti interroghi su cosa vuoi fare da grande. E alla soglia dei cinquanta si fanno bilanci. Si starà chiedendo forse cosa ci fa in Cina quando poteva starsene a Fregene?
Mah. Ma poi, in fondo a me che importa? mica siamo parenti e neppure amiche e neppure…beh non saprei che altro, certo non stiamo neppure sulla stessa linea politica ma quella è un’altra storia.
Mi sa che però. umanamente parlando, Giorgia non stia troppo bene. Ma si riprenderà, abbiamo bisogno che faccia la cose , le faccia bene, ce ne renda conto altrimenti gli italiani le presenteranno il conto, un conto lungo e con tante voci.
E lei lo sa e allora la Cina potrebbe portarle bene, farla riflettere, crescere e aiutarla a ritrovarsi. Se ci è andata a ritrovarsi, ovviamente. Ogni tanto ci si perde e abbiamo bisogno di un posto per meditare sulla nostra vita.
Medita Giorgia e torna rinfrancata, qui ti aspetta una lotta dura, sempre più dura come la vita; pochi amici e tanti nemici, tanti dolori e poche gioie, ma poi alla fine, chi te lo ha fatto fare?
Te lo sei chiesto? mi sa. E chissà se ti sei risposta.
E una Capricorno ascendente Leone non può che essersi risposta: go woman, go.