Certezze

La pioggia ha lavato le foglie stanotte

Si scrollano gocce azzurrine dai rami

Riflesse nel gioco di luci del fiume.

E l’acqua più tiepida e lenta

Assapora i minuti e ne assorbe i colori

Dal morbido azzurro al timido rosa.

Se il mondo non fosse cosi colorato

Se tutto mostrasse il suo volto più grigio

Se il verde e l’azzurro non fossero amici,

Se il rosso al tramonto non desse emozioni

Che cosa varrebbe la pena dei giorni

Se non la certezza che l’alba ritorni?

Parole pesanti

E’ un argomento spinoso, la religione è uno di quei campi nei quali si cammina spesso con cautela perché le “mine” che vi sono disseminate sono tante.

Mi riferisco alle parole di Papa Francesco di oggi all’Angelus: “Le chiese non si toccano”. Il Papa si riferisce alla legge del governo ucraino che dà tempo nove mesi alle parrocchie disseminate nel paese per convertirsi in chiesa ortodossa dell’Ucraina da chiesa ortodossa ucraina.

La differenza sta in quel particolare “dell’Ucraina” intendendo che si tratta di parrocchie che si devono emancipare dall’ortodossia russa che fa capo al patriarca Kirill.

Nove mesi di tempo per “partorire” una sola chiesa del tutto slegata dall’autorità religiosa russa. Mi sono chiesta che cosa realmente cambia per i fedeli? il rito, le preghiere, qualche formalismo che non conosco. Di certo so solo che il parlamento ucraino ha votato a larga maggioranza perché questa legge sia promulgata e ora le parrocchie si dovranno adeguare.

Capisco che i filorussi che frequentavano le chiese ucraine ortodosse di derivazione russa possano sentirsi in qualche modo defraudati. Ma di che? Degli insegnamenti del patriarca Kirill che sostiene la guerra e le atrocità che i russi compiono tutti i giorni in quei territori? E cosa dicono i filo russi del fatto che in alcune di quelle chiese siano stati trovati (sembra) documenti che confermano il legame, poco spirituale dei sacerdoti con spie russe e quanto altro che sarebbe più di competenza più laica che religiosa? Fino a che punto ne sono consapevoli?

E il Papa pensa di poter ogni tanto criticare gli ucraini senza però allo stesso tempo ribadire (ma lo ha fatto chiaramente? ) che l’aggressione russa deve essere fermata perché va contro i principi del cristianesimo? Mi pare che abbia criticato la Nato e chiesto agli ucraini di alzare bandiera bianca…

Un Papa merita sempre rispetto e le sue parole devono essere considerate “Vangelo” dai fedeli, ma come non pensare che anche in questa occasione Bergoglio non abbia mosso una critica nei confronti del governo ucraino e questo, a mio parere, non può che aggravare una situazione già di per sé molto complessa. Anche se non è certamente nelle sue intenzioni.

Una mossa che suona più “politica” che religiosa. Non promuove la pace in quei territori, secondo me, ma sottolinea una tendenza a sottovalutare la protervia di un’invasione che non sembra fermarsi in nessun modo. Parole che pesano sul piatto di una bilancia di già sbilanciata dalle parole che il Papa ha già detto (e soprattutto, da quelle che non ha detto) in merito all’interminabile conflitto in corso.

Mr. America

Sono bello, intelligente
non mi manca proprio niente
ho l’orecchio perforato
sono stato anche graziato.
Quella li non vale niente
brutta, scialba, impertinente
mentre io alto ho il quoziente
e non sono balbuziente
come invece era quell’altro.


Io son forte e perspicace
e se mi fate il favore
di votarmi a tutte l’ore
io ricambio con affetto
vi rifaccio pure il letto.


Ma guardate che splendore
sono l’uomo che cercate
quella è donna e ride sempre
con quel fare inconcludente
mentre io non rido affatto
sono serio e vado al sodo
e se mi date fiducia vi dimostro
in un baleno e lo dico son sincero
che divento pure nero!

…….

E va beh, scusate, lo so che parlo sempre di quello li, ma che ci volete fare? Ha un certo fascino malefico…irresistibile.

L’amico del nemico

Fare l’indiano è solo uno dei tanti Modi di dire, per dire di uno che fa il pesce in barile, altro modo di dire per dire di uno che finge di non sapere, sta sempre un po’ sopra la riga mai sotto o appena appena a seconda della convenienza del momento.

Il leader indiano Narendra Modi si trova in Ucraina. Cosa c’è andato a fare? Mah, pare a fomentare un accordo di pace. Fomentare? si perché, francamente pare più un emissario di Putin in incognito, ma neppure poi tanto. Zelensky dovrà confrontarsi con questo ennesimo paciere che ha in mente gli interessi del nemico e gli si rivolge come un amico…

Strana cosa l’amicizia. Spesso chi si proclama tale è solo uno che millanta. Mi sa che questo pacioso barbuto gonnellato statista ne sia un esempio fulgido. Ma stiamo a vedere, non si sa mai.

Cosa si diranno lui e il presidente ucraino fresco di nuova strategia di attacco in territorio russo e motivato sempre di più a non mollare un centimetro della “sua” terra all’invadente imperialista vicino? Dubito molto che Zelensky veda in questo signore un portatore di pace. Tutto il petrolio grezzo che ha comprato dalla Russia finora, l’abbraccio col presidente Putin durante la sua visita a luglio, non sono proprio delle credenziali attraenti. La quasi totale indifferenza sinora mostrata nei riguardi dell’invasione russa, neppure depone tanto a suo favore.

E così però tentar non può nuocere più di quanto gli altri tentativi fatti fin qui, approdati a nulla perché manca sempre la volontà dell’invasore a sottoscrivere qualsiasi accordo di pace con le mani e il cervello caricati a bombe e dunque sentiamo pure cosa avrà da consigliare questo pacifico mediatore venuto da un paese quasi amico del nemico e che però ora si proclama anche amico dei nemici dell’amico. Un bel dilemma.

Ma sentirlo non costa nulla. In quanto a capire dove vuole andare a parare, Zelensky non ci metterà davvero molto, la sua esperienza in questo campo ormai lo dovrebbe guidare: se saranno proposte compatibili con la linea che l’Ucraina ha tenuto sinora: non cedere, o se saranno lusinghe per convincerlo a mollare la presa in favore del russo, lo sapremo presto.

Zelensky non ci metterà molto a farcelo sapere.

Do something

Alla Convention democratica di Chicago, Michelle Obama si è presentata come una star. Ma ha parlato come una donna innamorata della vita, del suo paese, e della Democrazia e della Libertà. Non mi sembrava neppure la stessa di quando era first Lady. Una donna diversa in un ruolo di sostenitrice di un’altra donna. E lo ha fatto col cuore e con l’anima. Il suo discorso le è uscito fluente e appassionato, pieno di cuore e di anima, appunto.

Il miglior discorso che ho ascoltato tra chi si è presentato su quel palco per dare l’endorsement a Kamala Harris e a Tim Walz, il suo vice.

Quel poco che ha detto di Donald Trump lo ha distrutto, annichilito, incenerito. In alcuni punti è stata sommersa dagli applausi, forse neppure lei se li aspettava così travolgenti.

“Do something” ha detto, “fate qualcosa”, perché mancano solo 77 giorni e non sarà facile e Trump e i suoi faranno di tutto per prendere il potere. Ha detto che chi è stato battuto non può mettersi a piangere e pestare i piedi perché deve vincere a forza, chi ha davanti una montagna non può pensare che si materializzi un ascensore dorato che lo trasporta in cima, perché così non funziona, chi perde si mette in tasca la sconfitta e se ne torna a casa.

Non era nemmeno troppo velata l’allusione e Trump l’avrà capita? Temo di no. Lui capisce solo quello che gli fa comodo.

Michelle ha anche detto che Kamala Harris è la persona più giusta in assoluto per prendere la presidenza degli Usa, sceglierla significa scegliere i valori di Giustizia, Democrazia e Libertà e che saranno in tanti quelli che cercheranno di metterle i bastoni tra le ruote e cambiare la realtà in finzione .

Ha concluso dicendo ancora che l’America non può avere altro leader che lei ed esortando gli elettori a “fare qualcosa”, qualunque cosa che arresti per sempre le ambizioni di un uomo che porterebbe ancora indietro il paese e il mondo. Guardandola pensavo a chi potrebbe essere paragonata qui da noi. Non esiste nella politica italiana, attualmente, nessuna donna che le potrebbe stare a fianco con la forza di un discorso che non ha precedenti( intendo fatto da una ex first lady nei riguardi della prima donna candidata per le presidenziali) nella storia americana e forse mondiale.

Ovviamente ci sarà chi leggendo mi accuserà di piaggeria, non importa lo dico sinceramente come tutto quello che scrivo: il discorso di Michelle Obama mi ha colpito e spero che abbia colpito soprattutto chi è chiamato a dare un voto che mai come in questo momento ha la rilevanza che ha per i destini dell’umanità intera.

https://www.youtube.com/live/YgJBFBwRXvc

Pubblicato oggi (28.8.2024) su Italians del Corriere della sera

Fascino

Insomma si sono scornati, Bersani e Vannacci, due poli opposti e non solo in politica. Ma c’era proprio bisogno, Pierluigi di dargli del c…?, non potevi trovare qualcosa di meno chiaramente denigratorio al quale l’europarlamentare Roberto Vannacci non si possa appigliare per querelarti? Perché gli hai fornito un destro non da poco. Già si bea di essere contestato e che le contestazioni per lui sono complimenti, e tu che fai? Gli vai a fare un simile complimento per potersi appuntare un’altra medaglietta al petto villoso? Mossa sbagliata caro Pierluigi. Sei simpatico, ne dici ogni tanto che fanno un po’ ridere ma qui hai sbagliato.

Il generale potrebbe fartela pagare e anche cara. Ora pare che andranno a processo. Bersani rivendica la sua libertà di esprimere la sua opinione su di lui e lo fa a suo modo: se l’Italia è un bar io divento barista. Se Vannacci può dare dell’anormale a un gay io posso dare del c…a un generale? No, non puoi. E se lo fai e quello ti denuncia finisci nei guai. Ma sono guai estivi, robetta da passatempo da settimana enigmatica, da parolacce incrociate sotto l’ombrellone di chi non ha di meglio da fare. Eppure Bersani mi pareva uomo posato, posato nel PD di sicuro, posato a sinistra pure, posato sul bancone del bar Italia, magari con la “parannanza” con la faccia di Topolino, anche, ci sta. Ma diffamatore che dovrà pure pagare per aver dato un’opinione se pur urticante ad un avversario politico, non ce lo vedrei, ma forse mi tocca, Certo se queste sono le battaglie politiche della sinistra, Elly Schlein ha molto da fare per ricompattare il campo, mi sembra che troppi se ne vadano in ordine sperso a raccogliere granatine.

E’ un momento un po’ così, personaggi che esaltano il cameratismo e altri che vogliono tornare in auge dopo un periodo di blackout, tra un Bersani furioso e un Fassino poco glorioso che passa il tempo rubacchiando profumi costosi negli aeroporti, Grillo che esce dalla penombra per litigare con Conte che vuole rivoluzionare il partito della rivoluzione, Meloni che litiga coi magistrati per la presunta inchiesta sulla sorella di cui non si sa ancora nulla ma che sembra darle tanto fastidio.

Su tutti spicca un Renzi ritornato ricco e spietato ( e un po’ incanutito) a insediare il posto alla troppo docile Elly. Lui è la vera unica novità dell’estate: non esclude il ritorno; Vannacci lo deve aver convinto che per il bene della Patria deve ritornare in campo da vincitore, di fare il vinto si è stancato e potrebbe anche avere ancora qualche matassa di filo da dare da torcere ai suoi detrattori.

A parte, naturalmente Sally Salis, un cartone animato all’ Euro parlamento, una convinta che ora ha anche a fianco un tipo da spiaggia col passamontagna come consigliere, una che vuole abolire il carcere perché la detenzione è una vile pratica che lo stato impone e lei è per la libertà (di fare tutto quel cavolo che le pare).

In fondo l’italiano è giocherellone, gli piace scherzare. A proposito di scherzi, cosa capita a Marco Travaglio? La sua improvvisa cotta per la premier sarà passeggera o pensa di prendere il posto di Gianbruno ? Sarà vero amore o sta solo facendo un po’ il bischero per ragioni di etica giornalistica? E’ intrigante però e come intriga bene Travaglio pochi lo sanno far. In fondo Giorgia rimarrebbe nel “ramo” e poi un certo fascino Travaglio ce l’ha. Lo tiene nascosto ai più ma lo sfodera quando serve e potrebbe essere che in questo momento gli serva.

Giorgia, stai sulle tue, con un tipo così non si può mai sapere dove si vada a parare, l’amore è bello, certo, ma pensaci bene perché Travaglio è un partito che ti potrebbe far perdere non solo la testa ma molto di più e il tuo partito non te lo perdonerebbe facilmente.

La scelta migliore

Joe Biden si è svegliato. Ha parlato in favore della candidata presidente, la sua voce forte e chiara senza cedimenti, il suo sguardo limpido e sicuro. Il presidente degli Usa ha detto che la migliore scelta per l’America è lei e il duo Harris Waltz può fare molto bene per L’America e far cessare la guerra a Gaza sarà il primo impegno della nuova coppia.

https://www.theguardian.com/us-news/article/2024/aug/20/biden-dnc-convention-speech

Sembra passato un anno luce da quando si é dimesso per lasciare il posto alla sua vice. Ed ha fatto una cosa buona. Su di lui c’era troppa pressione per lasciare e dopo l’attentato a Trump ha capito che quello era il momento per farlo. L’America aveva bisogno di un candidato con la grinta necessaria a sconfiggere e per sempre un personaggio pericoloso che poteva essere devastante e non solo per gli USA ma per il mondo intero.

Donald Trump è ora la rappresentazione di se stesso sempre di più. Quello che si cela dietro la visiera di quel berrettino rosso appare sempre di più nella sua squallida realtà: un pregiudicato, razzista, misogino, con una forte ambizione di portare l’America ad essere schiava dei poteri forti Quelli che lo proteggono da tempo e quelli che si aspettano da lui che protegga i loro interessi.

Kamala Harris sta dalla parte degli americani che credono nella libertà, nella giustizia e nella democrazia e non è davvero poco per quello che può significare e per il riflesso che questo può avere sulle politiche mondiali. Le varie crisi attuali in atto possono essere affrontate solo se a capo della nazione più potente del pianeta c’è una persona “sana”, onesta, rigorosa e che ha un unico faro: fare davvero gli interessi del popolo americano e non di quelli che lo sfruttano e ci fanno i miliardi sopra. E Kamala Harris, per il suo vissuto è la persona più adatta: the right person in the right place, mai, forse come in questo momento, lei rappresenta la via giusta da intraprendere per venire a capo di crisi così spaventose e che coinvolgono tutto il pianeta.

Con Trump avremmo l’esatto opposto: una radicalizzazione degli scontri e forse addirittura peggio.

Perciò mi auguro che il 5 novembre prossimo il mondo possa finalmente tirare un sospiro di sollievo perché a guidare la nazione che può davvero influenzare i destini del mondo in molti sensi, ci sarà una donna che saprà come svolgere il suo ruolo con determinazione e coscienza. Una donna forte e determinata che alla determinazione e una buona dose di coraggio, aggiungerà quella marcia in più che spesso hanno le donne e che le fa arrivare dove nessuno o pochi si aspetterebbero.

Mister X

L’uomo più ricco del mondo pare sia un certo Elon Musk. Sicuramente avrà anche un progettino per allargare la cruna dell’ago, in serbo. Quella dell’ego è già larga abbastanza e gli permette di incitare alla “guerra civile” gli inglesi e ottenere risultati visibili nel giro di poche ore.

Già, sarà pure che si deve prendere qualche “piccola” soddisfazione dopo aver tanto lavorato?

Andare ad intervistare il miracolato ex presidente e ora di nuovo in corsa per la presidenza Usa, Donald Trump e confermargli il suo sostegno economico di un bel tot di milioni al mese e, non basta, chiedere (ed ottenere) di avere un ruolo significativo nella campagna elettorale del tycoon e, ovviamente anche dopo che questo dovesse vincerla, pure, sembrerebbe del tutto lecito ad uno che ha cosi tanto genio speculativo e capacità riconosciute di accumulare denaro, di iniziare e definire, vendere, comprare, inventare, progetti industriali di enorme successo mondiale e quasi quasi, extra o ultraterreni. Non è dato sapere, almeno io non lo so, in quale rapporto sia col trascendente, ma è abbastanza evidente in quale rapporto sia con l’immanente.

Ma cosa se ne farà di tanti soldi? oltre a mantenere una larga famigliola e diverse ex compagne, cosa che per lui è di assoluto riposo e anzi pare alla costante ricerca di aumentare la famiglia o le famiglie, forse anche per avere qualche uscita in più che gli permetta di aprire le finestre, almeno di tanto in tanto, senza venire sommerso dai quattrini.

Dare inizialmente il sostegno agli ucraini, toglierlo eventualmente dopo, gratificare il leader ceceno di un prototipo costosissimo di auto del futuro che può trasportare un mitragliatore (pare) e il medesimo, pare ne sia rimasto estasiato e lo abbia ringraziato come potrebbe fare un bambino col papà che gli ha fatto trovare un trenino elettrico sotto l’albero di Natale.

Anche questo sono piccole soddisfazioni che un ricco signore si deve pur prendere per non morire di noia.

La su X (ex twitter) pare abbia acquisito anche a seguito a massicci licenziamenti, una maggiore libertà di espressione e di parola. Non sembra un caso che ai tempi dell’assalto a Capitol Hill, sia stato possibile radunare cosi tanta gente in poco tempo, le notizie li sopra volano, fanno due volte il giro del mondo, passando per Marte (anche li Musk vorrebbe metterci del suo) e organizzare micro o macro rivoluzioni ad hoc, non è cosi difficile come ai tempi antichi del telefono la tua voce.

I contenuti di queste piattaforme poi, ora, possono godere di maggiore libertà (dopo la massiccia estromissione degli “osservatori”), dicevo e quindi influenzare in un verso o nell’altro l’opinione pubblica influenzabile, cioè mezzo se non tre quarti di mondo. Qualche protesta è arrivata dagli organi preposti alla salvaguardia della corretta informazione contro la diffusione delle fake news (le balle, per capirci), ma pare che a El (per gli amici) siano entrate dall’orecchio destro e uscite da quello contrapposto, senza che però il suo sguardo magnetico ne sia stato influenzato e la sua maschera ( di legno stagionato) alterata.

Se ne infischia, direbbero i francesi. E come potrebbe essere diversamente? Comprare, vendere, ideare, manipolare, costruire, distruggere…il mondo fantastico del grande imprenditore Musk si allarga sempre di più e esce dai confini ideali dell’immaginario per diventare sempre di più realtà e eventualmente convertire il vero in falso e il falso in vero, il nero in bianco e il bianco in nero…fino a che punto? Lo deciderà lui, Elon. Non possiamo che rimanere incantati da tanto genio. O magari, perché no? darci anche una svegliata.

Prima che sia troppo tardi…o troppo presto? Dipende, tutto dipende …da mister X Musk.

Verità

Se devo essere sincera e lo voglio essere, Alain Delon non mi è mai piaciuto. Non l’ho mai visto quel sex symbol che lo dipingevano. Almeno a me, come uomo, non piaceva.

Non dico che non fosse bello, no, anzi era bellissimo e lo era ancora oggi a 88 anni. Ma non mi piaceva né come uomo né come attore. E non mi piacevano i suoi tanti “capricci”, o almeno quelli che a me sembrano tali, da star, come lui stesso si è definito quando ha preso la Palma d’Oro nel 2018.

Ciononostante gli riconosco di essere stato un icona del cinema mondiale sicuramente un uomo amato da moltissime bellissime donne. Irrequieto e affascinante, senza dubbio Alain non doveva essere un compagno “facile”.

Ora che ha lasciato questo mondo però sento come se se ne fosse andato un vicino di casa, si una persona che conoscevo di vista ma che era diventata quasi una componente essenziale del “paesaggio”. E, ovviamente, mi dispiace un po’.

Ma, ho come l”impressione che lui, invece, ora si senta liberato da un fardello pesante, quello che sembrava essergli diventata la vita e gli auguro che sia così e che dove si trova ora ci sia più “verità” di quella che ha trovato qui. E che sia finalmente in pace con se stesso.

Gli spari sopra

Mi sa che Schlein si sente la sedia che traballa. E’ nata un stella luminosa che potrebbe offuscare la sua.

Si chiama Carlotta Nonnis Marzano, fa la ricercatrice Biologa e ora anche assessora al comune di Bari nella nuova giunta del sindaco di fresca nomina, Leccese

Nonnis ha una dote di diplomatica di alto lignaggio, sicuramente Berlusconi ne avrebbe fatto una delle sue hostess nelle cene eleganti che si svolgevano al castello di Arcore. Con quel curriculum. Ebbene, chi la conosce? direte. Neppure io la conoscevo. Pare che a lanciare il primo Sasso, sia stato un certo Romano deputato pugliese della Lega e far conoscere al mondo (di certo la notizia si spanderà presto oltre confine) le virtù di questa signora riccioluta e dalla lingua sciolta. Una studiosa con al suo attivo una ricca collezione di pubblicazioni sul tema della sostenibilità ambientale, ideale per interpretare al meglio il suo ruolo di assessora all’ambiente.

Fresca di nomina e già subissata di polemiche. ma ci stanno tutte. La signora è una delle scoperte del duo Frato Janni Bonelli. dei Verdi e Sinistra fautori del Campo Largo che ha espresso il nuovo sindaco di Bari. L’unione fa la forza e la forza delle parole che la signora ha messo nero su bianco nei sui profili social potrebbe romperla però questa unione. Sempre un po’ la la…

Ma i due vanno avanti per la loro strada e dopo Somaroro e Salis, ora hanno Nonnis nel loro palmares, questa eroina dell’ambiente che da del pedofilo al papa, dice che i parlamentari di destra sono delle m…e che i loro elettori dei co…(pazienza non ha il copyright) e non basta, scrive anche che chi è andato all’ultimo G7 ha rischiato di non tornare a casa.

I due campisti larghi le hanno augurato un buon lavoro e di non curarsi delle chiacchiere da cortile. Eh già, vai avanti Nonnis, caccia le malelingue tanto nel campo largo chi le sente? e poi …gli spari sopra sono per …loro.