I megalomani dell’web

Nell’web o in rete,come si vuole, girano molti strani personaggi. Girano sotto mentite spoglie, si travestono con nicknames fantasiosi, ce n’è davvero per tutti i gusti.

Ma questo sarebbe niente: il fatto di cambiare nick in sé è una cosa accettabile, ci sta che qualcuno preferisca spostarsi su vari blog o siti o testate di giornali e non farsi riconoscere o non darsi una connotazione precisa per poter dire tutto ed il suo contrario, senza però nuocere a nessuno.

Ma ci sono anche personaggi che intasano le rubriche dei giornali o i vari blog con pesudonimi diversi dove si raccontano e narrano vicende della propria vita, intercalando commenti su fatti che riguardano la vita sociale, la politica e molti altri temi. Ci sono alcuni che hanno anche una decina di pseudonimi diversi e con questi (maschi e femmine) si divertono a calarsi in diverse personalità e ad interloquire con i giornalisti direttori di blog o giornali, cambiando spesso “personalità” e dibattendo sui temi più disparati.

In fondo che male c’è? dicono, quando vengono scoperti e si devono difendere da chi li accusa di essere multifacce e addirittura interloquire all’interno degli stessi personaggi formulando un dialogo paradossale perché svolto dalla stessa persona. Insomma, come si dice :”fare tutte le parti in commedia”.

Soggetti istrionici con doti di creatività ed inventiva ma anche con una propensione ad occultarsi dietro ad un “paravento” a mentire a evitare di rispondere di critiche anche feroci che fanno nei riguardi di questo o quello, facendosi scudo e aiutandosi coi vari nick, rispondendo con l’uno o l’altro, a seconda di come si mette la conversazione, addirittura a farsi difendere da uno di questi, facendo passare il difensore per altri da sè.

Il giochetto potrebbe essere divertente se il malcapitato interlocutore di questi “multifacce” fosse al corrente di come funziona la cosa dietro le sue spalle, ma, se lo sapesse, naturalmente il gioco finirebbe.

Insomma aspiranti attori che impersonano più personaggi a volte anche contemporamente e prendono in giro tutti quanti capitano ad interloquire con loro che possono a loro insaputa, trovarsi davanti una piovra credendo che si tratti di persone diverse.

Poi ci sono quelli che, nascosti dietro ad un nick frequentano diversi blog dove prendono di mira le vittime designate e le perseguitano (in genere sono uomini contro donne) fino a farle addirittura arrivare a lasciare talmente vengono subissati di critiche e anche offesi in forma diretta o subdolamente facendo riferimento a loro parlando con terzi.

E’ anche questo un giochetto per personalità disturbate con una forte propensione al narcisismo, con profondi problemi relazionali e frustrazioni o traumi subiti in età infantile, che scaricano tutta la loro rabbia repressa su persone totalmente incolpevoli o con l’unica colpa di essersi trovate ad essere state designate da costoro per fungere da vittime predestinate.

Il più delle volte si tratta di persone che nella vita svolgono professioni anche di rilievo, che devono mostrare una faccia e ed un atteggiamento cordiale ed educato ma che covano una profonda rabbia sociale che sui social (appunto) trovano un modo di sfogare.

Ci sono anche quelli che si pavoneggiano usando il proprio vero nome, ma raccontandosi fino allo stremo delle sopportabilità, dicendo di sé le meglio cose (anche inventate), pietendo la solidarietà degli altri raccontando episodi veri o inventati di disavventure sia sentimentali che di lavoro in modo da formarsi una cerchia di “amicizie” che poi usano per scagliarsi contro coloro i quali osano argomentare con loro su alcune delle loro posizioni. Sono persone che posseggono una certa cultura e la usano per impressionare soggetti deboli, che si ritengono culturalmente inferiori e quindi manipolabili per i fini che questi personaggi vogliono perseguire.

In genere il fine principale è quello di primeggiare, di passare per persona integerrima, di chiarissima fama e di grande cultura: insomma quel personaggio di tutto rispetto e rispettabile che non sono riusciti ad impersonare nella vita perché il più delle volte, sono proprio l’opposto di come si descrivono: cioè come si direbbe volgarmente delle mezze calzette con molta superbia e anche maggiore vanagloria. E non esitano  ad attaccare, aiutati dagli “amici” tutti coloro i quali hanno anche solo intravisto la falsità dietro questo comportamento e cercano di rivelarla agli altri. Allora si trasformano da personaggi delicati, educati  democratici e rispettosi in jene capaci di sbranare (metaforicamente) l’avversario scagliandogli contro le peggiori infamie, magari celate dietro termini dotti e circonvoluzioni stilistiche per non dare troppo l’impressione di stare attaccando ma, quasi di andare in loro aiuto per impedirgli di mettersi in cattiva luce rispetto al gruppo.

Sono persone capaci di sfoderare un’ipocrisia e una perfidia esplosive e dirompenti ma che riescono spesso a far passare per “passione civile” o addirittura “solidarietà e compassione umana”.

Si rivelano però degli adulatori perfetti quando hanno a che fare con persone che gli possono garantire un posto dove mettersi in luce, come ad esempio direttori di rubriche giornalistiche o blogger di successo, allora sfoderano una malizia e una capacità di blandire e raggirare da fare venire il voltastomaco.

Sono capaci di plagiare spudoratamente copiancollando pezzi di altri dei quali si guardano bene di citare il nome ma se ne servono per comporre “pezzi di bravura” che sottoscrivono come usciti dal loro ingegno per stupire i gonzi che gli credono. E a cascarci sono in molti.

Io penso che la rete sia un mezzo formidabile di comunicazione con una gamma immensa di possibilità ma trovo che l’infiltrarsi di alcuni sgradevoli personaggi, come quelli descritti, ne abbassi molto il livello e la tramuti in un posto nel quale bisogna “navigare” con gli occhi bene aperti per non finire per diventare “pesca miracolosa” per individui che sfruttano un mezzo cosi potente e aperto a tutti per i loro fini a dir poco disdicevoli.

 

Donne

Maria Elisabetta Alberti Casellati: con un nome cosi, nessuna meraviglia che sia arrivata ad essere la prima donna Presidentessa del Senato.

Roberto Fico (meno ridondante ma rende l’idea), invece, è andato alla Camera.

Grillo ha scritto “Hamebus Fico” ma avrebbe anche potuto scrivere “Habemus Fichi”, perché entrambi sono due belle figure.

Tutti contenti: Grillo gioisce (e frinisce), Berlsuconi non canta vittoria ma può essere contento anzi di più: Maria Elisabetta è una sua pupilla della prima ora. Lei lo ha sempre difeso a spada tratta, soprattutto quando si parlava delle sue scappatelle e cene eleganti e delle sue amicizie particolari con minorenni, in primis l’arcifamosa “nipote di Mubarack”. Me la ricordo Casellati nei vari talk show, sempre rossa in volto a difenderlo con le unghie: Berlusconi era bravo, ottimo marito e padre e ottimo presidente, innocente fino al midollo, per carità non diciamo sciocchezze…queste erano le argomentazione dell’avvocatessa Casellati. E io ricordo di averla mandata spesso e volentieri a quel paese, andata senza ritorno.

Mi faceva una rabbia: a sentire lei avrebbero dovuto farlo santo.

Spero che ora che si trova a ricoprire la seconda carica dello stato dimostri maggiore serenità e obiettività nei suoi giudizi, me lo auguro davvero e spero di ricredermi.

Sono contenta che finalmente una donna ricopra quella carica da sempre ricoperta da uomini. Speriamo che sia un primo segnale significativo che qualcosa in Italia sta cambiando anche se so che dobbiamo fare ancora molta strada in salita su questo fronte.

Ma sembra che sia stata una donna a far riappacificare Berlusconi e Salvini dopo lo strappo del leghista.

Giorgia Meloni ci ha messo tutte le sue doti di diplomazia, un’arte in cui le donne molto spesso eccellono, nessuno può negarlo e almeno per ora pare che abbia avuto successo.

Ma le mire di Salvini di guidare la coalizione ora sono ancora più chiare se qualcuno avesse avuto qualche dubbio.

E anche quelle di arrivare alla presidenza del Consiglio.  Per arrivarci sta dimostrando di saper fare patti con l’innominabile. Non avevo alcun dubbio. La politica è compromesso e molto spesso anche para…cadutismo.

 

Vadetecum

Di Maio ha suonato le sue campane e Berlusconi ha risposto coi suoi tromboni.

A Salvini è rimasto solo il campanello.Fiato alle trombe Turchetti!

Li ha messi entrambi con le spalle al muro, i due ragazzi. Scacco matto.

Ma, insomma, cosa pensavano tutti? Che lui se ne stesse a fare la calza?

E guardasse dalla finestra i due che flirtavano tra loro in quel modo osceno?

Un po’ di pudore, che diamine! Berlusconi è uomo riservato e saggio ma ogni limite ha una pazienza.

Dov’è il problema? Che senza di lui la festa non si fa, con lui, al contrario, sarebbe una Woodstock.

Il governo si può fare. M5S, e Centrodestra uniti. Vai, cosa fatta capo ha. E ci voleva tanto?

Casaleggio scrive sul Washington Post? Berlusconi scrive sul suo diario di bordo: “anche questa è fatta”.

Apre a M5S e sbatte la porta in faccia a Salvini se non fa quello che gli dice papi.

Non gli sta bene? I Cinquestelle nicchiano? Peggio per loro, lui l’offerta l’ha fatta se rifiutano anche questa volta potrebbe essere l’ultima chance.

Ma come spiegarlo ai loro elettori? Ma è semplice: la politica è compromesso, Non lo sapevano? Si aggiornino sul blog di Beppe. Troveranno un vadetecum per mandare giù i rospi.

Basta un poco di zucchero..

Si ma… e la Lega? E Salvini premier?

Certo sarebbe un problema mettere Salvini a capo di un simile governo, ci vorrebbe uno di polso ma anche uno che sappia trattare con gli alleati riottosi quando si dovesse arrivare al dunque. E dunque? Salvini potrebbe anche andare, lui i tori li prende per le corna, ma ancora meglio di lui potrebbe fare un fedelissimo di Berlusconi. Un uomo tutto d’un pezzo. Un fine diplomatico che si intende molto di economia.

Chi è? Ma sto parlando di Renato Brunetta, sarebbe anche mio concittadino, un veneziano premier non mi dispiacerebbe. Cacciari ciccherebbe.

E Salvini? Povero Salvini, cosa potremmo fargli fare? In fondo è quello che ha più voti nella coalizione. Forse il ministro dell’interno?

Ma si, Di Maio agli esteri, Salvini all’interno e Brunetta premier.

Spettacolo garantito. E Di Battista?
Di Battista è in attesa di vedere come  se la cava Virginia con la giustizia.

Eventualmente: sindaco di Roma.

Ps: Ho visto Brunetta rispodere ad un cronista di La7: “queste perversioni le lascio a voi giornalisti”, perbacco, ho pensato si è già messo il muso da festa. Prove tecniche di premieraggio? Mah, forse, comunque Salvini è um osso duro e sarà una battaglia con molta inclusione di colpi alti e bassi e anche molto bassi. (Qualsiasi riferimento a persone o cose è puramente casuale).

Fingerbook

Il grande genio, Mark Zuckerber, quello del”libro delle facce”, dovrà interfacciarsi con le Autorità  per spiegare cos’è questa roba del Zuckergate.

Ma tu guarda che faccia!  Insomma, ormai lo sanno tutti, sono convinta che gli italiani ( rotti a tutte le esperienze) conoscono tutti i particolari della vicenda della società Cambridge Analytica e di Facebook.

Basta mettere insieme un po’ di elementi, ma soprattutto focalizzare l’attenzione su questa parola:”manipolare”. La prima cosa che mi viene in mente sono i miei capelli, quando li manipolo per fargli prendere la forma che gli voglio dare. Milioni di utenti Facebook, pare 50, dai quali sono stati vendemmiati dati di ogni genere, da un società di ricerca, che poi li ha venduti alla società inglese per essere utilizzati, pare, nella campagna sulla Brexit in Inghilterra e in quella di Trump in America.
La  faccia di Trump spunta dappertutto come Jack in the Box, non è certo uno che si nasconde, lui, o che si fa manipolare. Ed é anche uno che fa larghissimo uso dei social. Li usa per licenziare tutti, un licenziamento al giorno, toglie i fastidi di torno. Ma, pare, che per arrivare dov’è abbia manipolato molto, un po’ come fa (anche lui) coi suoi capelli.

Ma quello che mi ha colpito di questa storia è una faccia in particolare. Quella di Christopher Wylie lo “spifferatore”, ex dipendente, della Cambridge Analytica, la società inglese che ora dovrà rispondere di manipolazione di un’enorme quantità di dati. Ma guarda che faccia, ho pensato. E che coraggio.

Sembra ancora un ragazzino, questo 28enne canadese col nome, che con una aggiunta di una “h”, sembra davvero un destino: Why lie?  Perché mentire?

Già,  perché mentire?  Questa domanda possiamo farla al mondo intero quello vero e quello virtuale. E perché manipolare? Ci sono molti  motivi. E tra questi c’è far arrivare messaggi che influenzino le idee a chi deve votare perché scelga questo o quel partito o candidato. Le scelte dei cittadini manipolate da gruppi di potere per fini illeciti.

Bella roba! La trasparenza. la  privacy, il controllo, la sicurezza che i nostri dati non finiscano in mano a speculatori senza scrupoli. A quanto pare ci sono molte falle nel sistema, ma ne risponderà chi di dovere o finirà ancora e sempre per girare la faccia dall’altra parte?

Intanto si è formato un movimento per cancellare Facebook. Sarebbe un ottima cosa e io non ne sarei dispiaciuta per nulla visto che non ci ho mai messo neppure un dito.

Al suo posto si potrebbe creare Fingerbook dove si possa puntare il dito verso quello che ci sembra strano e denunciarlo.

Ci metto il mio per primo e lo punto verso quelli che ci vogliono manipolare.

Non bastano, di sicuro, dieci mani.

 

44 gatti

Gentile Severgnini, l’ho seguita l’altra sera dalla Gruber su La7, spero non la consideri piaggeria ma mi è piaciuta molto la sua risposta a Lilli, quando le ha chiesto, (credo) se sapeva come sarebbe andata a finire tra i Cinquestelle e la Lega (mi pare fosse questa la domanda). Lei ha risposto un secco “no”. Ed ho pensato che, in certi casi, un no è la migliore delle risposte. Ma non è cosi’ scontato come sembra. Molti giornalisti od opinionisti, quando interrogati su varie questioni, non rispondono quasi mai in maniera netta ma cercano sempre, anche arrampicandosi sugli iceberg, di argomentare anche l l’ipotesi più astrusa. Questa storia dell’amore improvviso che sarebbe scoppiato tra le due forze politiche che prima delle elezioni si lanciavano coltellate metaforiche in pieno petto e che ora flirtano spudoratamente, a me sembra una presa in giro degli elettori. Ma come? I Cinquestelle duri e puri, mai con nessuno, tutti i politici vanno presi a vaffa e i leghisti ancora più duri (puri magari non pretendono di esserlo)si sono scornati come tori nell’arena contro tutti e ora questo idillio per interesse, veramente, non si può vedere. Ma davvero pensano che gli italiani siano tutti rinco… come ha detto Di Battista? Magari ci mettono un po’ a realizzare di avere dato il voto superficialmente o presi dalla disperazione, ma poi, gli italiani come lo danno, il voto, cosi’ sono anche capaci di toglierlo a chi si dimostra, diciamo, incoerente per non dire altro, fin dal primo momento. Questa farsa della composizione del governo finirà appena il Presidente Mattarella li metterà tutti in fila per sei col resto di due e allora ci sarà da divertirsi (si fa per dire). Per ora fanno tutti i conti senza l’oste, soprattutto i boriosi Cinquestelle che sono diventati, da rivoluzionari, la caricatura del politico più ortodosso.Per ora i “Quarantaquattro gatti” stanno facendo prove tecniche di distensione ipocrita, ma non appena ci saranno le consultazioni inizierano i dolori.

Grazie MGG. Ma la domanda alla quale ho risposto “No” era un’altra: “Hai capito chi comanda oggi nel PD?”.

Pubblicato oggi su “Italians” del Corriere della Sera.

 

P.s.Dalle notizie di oggi e cioè dell’apertura di Berlusconi al governo coi Cinquestelle, sembra cosa fatta, il re degli inciuci ha detto SI. Bene, avrebbero una maggioranza bulgara e potrebbero governare per i prossimi 20 anni (almeno fino a che Berlusconi compie 100 anni, poi si vedrà).

Saggezza beduina

“Why we won”. Cosi inizia l’editoriale di Casaleggio junior sul Washington post.” Perchè abbiamo vinto”.

A parte che se pronunciato quell’ uai ui uan, sembra cinese e infatti la faccia da cinese Casaleggio ce l’ha e pure da estraterrestre. Ha uno sguardo troppo fisso, fateci caso. Mette paura. Un uomo di ghiaccio. E questo sarebbe il profeta (o figlio del profeta) della nuova era del Grillismo? Il movimentatore di stelle? Uno che sembra sempre appena caduto dallo skate board?
E l’Washington Post  gli ha concesso uno spazio d’onore per raccontare la grande, epocale vittoria della democrazia diretta. Tutto hanno fatto e faranno i cittadini, scelgono i parlamentari, votano le leggi, le propongono, li finanziano con microdonazioni…ma e loro che ci stanno a fare? A dirigere il traffico?

Di Maio, il grande (s)comunicatore, ha detto che non si può fermare il vento con le mani. Perbacco anche poeta. Non ce lo facevo. Ma quale vento? Quello raccolto dopo la tempesta che hanno seminato? Hanno fatto tutto da soli: si sono mostrati incavolati neri mentre mandavano tutti a quel paese, determinati a far sparire la vecchia politica, poi si sono dati una ripulita hanno smesso il turpiloquio, si sono vestiti a festa ed ora spiegano al mondo intero perché hanno vinto.

Io un’idea me la sono fatta, per carità è solo la mia personalissima e modestissima, ma è la mia.La volete sapere?

Io la dico ma declino…ehm, hanno preso per i fondelli un intero paese. Non tutti si sono fatti prendere, ma una parte cospicua si. Li hanno rimbambiti  di chiacchiere sulla piattaforma, sull’web, la democrazia diretta, partecipata, non delegata, infarinata e fritta o spadellata.

Ma il pezzo forte del movimentismo stelluto è lui, l’unico, l’immarcescibile e invidiabile, Giuseppe Grillo, il comico. Generosamente si è speso in tutti questi anni in un carosello di spettacolini nelle piazze per attirare sempre più pubblico adorante davanti a tanta sfrontata impudenza. Miracle man, l’uomo del miracolo.Quello che le canta ai poliitici che hanno mangiato sulle spalle dei cittadini ed ora è arrivato il turno di dar da mangiare agli affamati e gli ultimi saranno i primi e guai ai vinti. Insomma, più o più. Perché Grillo sarà anche famoso per la sua tirchieria ma in quanto a parole (e parolacce) è un generoso.

Arrivati (quasi ) al governo, Casaleggio ha pensato bene di far conoscere al mondo questo portento di movimento, un po’ di sana propaganda per esportare un po’ di sano grillismo, per far sapere al mondo che esistono anche loro e sono pronti a conquistarlo.

Ho il massimo rispetto di chi li ha votati, sia ben chiaro, i cittadini che credono in un progetto che veda al primo posto il loro benessere, la loro evoluzione, i loro interessi primari e secondari, hanno tutto il diritto di farsi tutte le illusione che vogliono. Sognare non costa nulla. Come farsi prendere per i fondelli. E’ gratis.

La realtà attuale è dura e li capisco.  Ma occhio, questi , finora hanno solo tanto parlato al vento quello che non si può fermare con le mani, ma non vorrei che le loro fossero le ennesime promesse al vento e allora le mani potrebbero ritrovarsele in molti posti e non solo le mani ma pure i piedi.

Si capisce vero che non li ho in simpatia? Cosa ci volete fare: prima vorrei vedere cammello e poi, forse, ragioniamo.

Saggezza beduina.

Vecchio mondo

Trump,  ha licenziato con un tweet il suo Segretario di Stato Tillerson: fuori, out, arrivederci e grazie. Lo stesso ha fatto qualche giorno dopo con McCabe, numero due dell’F.B.I. a pochi giorni dalla pensione.Trump è cosi: deciso. La guerra dei dazi dichiarata al mondo intero non sembra preoccuparlo anzi, lo aveva detto che lui è protezionista, nazionalista e perciò “America great again” e tutti gli altri ciccia. E’ un uomo potente e sembra divertirsi un mondo di gettarlo in faccia al mondo.

Ma c’è una donna che non lo fa dormire sonni proprio tranquilli. E non è la First Lady. Ma la porno attrice-regista Stephanie Clifford. Sembra che la stessa abbia avuto una relazione col presidente quando era fresco sposo di Melania. Questa signora il cui nome d’arte è Stormy Daniels, ha chiesto a Trump (per vie legali) di potergli ritornare i 130 mila dollari che le erano stati versati a suo tempo, da uno dei suoi avvocati, per stare zitta. Da quanto viene riportati dai media.

Ma lei, ora, non ci sta più (in molti sensi), le sono venuti mille scrupoli ed ora vorrebbe ritornare sui suoi passi per dire, chiaro e tondo agli americani, con che razza di tipo hanno a che fare. Insomma vuole essere libera di mostrare a tutti le prove che quello che sta raccontando ai media e cioè la sua relazione con l’uomo più importante d’America, mentre lui era già sposato con l’attuale First Lady, è la pura verità e non invenzione. Lo vuole fare, dice, in nome del diritto di espressione che in America è sacro. E lui, Trump, per tutta risposta cosa fa? Le chiede 20mln di dollari come risarcimento per aver rotto il patto (retribuito) del silenzio.(Notizia riportata da The Guardian).

Ma c’è anche un’altra signora (tra le altre) che dopo trent’anni ha deciso di rivelare alla stampa americana che tipo sia Trump. Si tratta di Jessica Leed la quale ha raccontato di essere stata “manomessa” spudoratamente da Trump, (“sembrava un polipo” ha dichiarato al NYTimes) un giorno che  si trovavano sullo stesso aereo e ne era rimasta cosi sconvolta da non volere che nessuno lo sapesse. Ma, quando, recentemente, ha sentito il presidente affermare che mai e poi mai si era permesso di toccare una donna senza il suo consenso, ha riferito di essersi alzata dalla sedia con l’intenzione di spaccare il televisore. In quel momento ha deciso di rivelare al mondo che razza di uomo è Trump.

Ma queste notizie,pur se riportate, non  sembrano trovare grande risonanza nei media, soprattutto quelli italiani. Cosa ce ne importa della vita privata del presidente Usa? Sembra essere l’atteggiamento, in generale.

Ma, e allora, cosa c’importava di Clinton, di Berlusconi, di Hollande e di molti altri che ora non ricordo. Ma ricordo che Clinton ebbe l’impeachment per la sua arcifamosa relazione con la arcinota stagista (ma poi è stato assolto dal senato). Come mai nel caso di Trump, sia in America che altrove, sembra che queste rivelazioni lascino quasi indifferenti? Temo, che tutte queste donne che denunciano di aver subito molestie o di aver avuto relazioni con lui, non facciano che fargli aumentare i consensi. Almeno da parte degli uomini.” Che fico!”, magari pensano, se non tutti, in buonissima parte.

Oppure, Berlusconi ci ha vaccinati e non ci facciamo più turbare da nulla che riguardi la vita privata dei politici (anche se per un uomo che rappresenta la Nazione la vita privata e la pubblica, secondo me, coincidono), ci andiamo coi piedi di piombo, In molti pensano che in fondoTrump sarà anche uno che con le donne non va per il sottile (abbiamo visto che per sua stessa ammissone non ci va), ma qui non stiamo parlando di quello che faceva quando non era ancora presidente, ma quello che fa ora.

Personalmente posso dire che prima che diventasse Presidente mi stava persino simpatico. Mi sembrava un tipo scanzonato, ma per quello che m’importava (cioè nulla) poteva benissimo essere il più grande, diciamo cosi, “birichino”al mondo. Ma ora è a capo della più grande democrazia planetaria e le cose stanno molto diversamente.

Ha in mano il famoso bottone che potrebbe creare qualche problemino al mondo. E per questo motivo, col caratterino che dimostra, io non mi sento per nulla tranquilla. Ma può darsi che mi sbagli e che il tempo lo faccia sembrare migliore di quanto appare (anche se date le premesse, non ci credo tanto). Ma me lo auguro davvero, per il nostro vecchio caro mondo e voglio essere ottimista.

Speriamo che si dimentichi dove ha messo la famosa valigetta o che Melania la tenga sotto chiave. Per fargli un dispetto.

L’asilo Pd

Renzi comincia ad essere scomodo per il Pd. La sua foto appesa nel corridoio della sede del partito, dove c’era il suo ufficio, comincia ad essere un fastidio. Tutti quelli che ci passano davanti tirano dritto e fanno gli scongiuri (ognuno a suo modo). Tra un po’ si dovrà anche toglierla, se e quando sarà finalmente eletto il nuovo segretario. Pare che le cose andranno per le lunghe dai discorsi che si sentono tra le varie “anime”,( in pena).

E vedremo anche chi sarà designato “traghettatore” (di anime) verso le primarie dove avverrà il colpaccio di chi sta tramando sotto sotto e anche sopra sopra per papparsi la leadership

Anche se non è molto appetibile, il Pd rimane sempre il secondo partito italiano e qualcosina ancora potrebbe dire.

C’è tutto un pissi pissi ed un confabulo  serrato tra i vari componenti. Calenda fresco di iscrizione dice: “No alla sindrome asilo Mariuccia, cosi si muore”. Ecco, finalmente si sente nominare una donna. Chissà chi sarà questa Mariuccia? Forse una candidata alle prossime primarie? La vedo dura, nel Pd di donne ce ne sono poche e se ne stanno ben defilate. Una delle più splendide è finita in Alto Adige e sarebbe finita ancora più su,tante le “benedizioni” di chi ha perso i soldi nel crack della banca diretta anche dal papi, che ha ricevuto e ancora riceve.

Ma  si. Io una Mariuccia segretaria a dirigere l’asilo Pd, ce la vedrei. Troppi maschi cagnarosi e livorosi.

C’è quel Martina Maurizio che si sta dimostrano un Iscariota della prima ora, pare stia tradendo Renzi e sue direttive.

Di stare a guardare mentre i Cinquestelle inciuciano con i leghisti e di aventinarsi spocchiosamente, pare non gli vada più e ha trovato molte sponde, tra le quali il ministro Orlando il quale propone di ricucire coi fouiriusciti. Ma Martina non ci sente tanto di ricucire. Lui la sarta non la vuole fare. Ecco che la Mariuccia potrebbe tornare utile. Una donna saprebbe benissino come fare per ricucire e anche ricamare. Cosa aspettate pidini a mettervi in testa che se fate tutto da soli, senza coinvolgere le mariucce, vi ritroverete come l’aretino Pietro, con un calcio sul di dietro?

Orlando ha anche detto che devono “riflettere e ridimensionare tutti gli  ego”. Ecco, bravo, finalmente uno che ha un po’ di sale nella zucca. E’ proprio un ridimensionatore di ego che serve al Pd.

Bisogna trovare un normalizzatore di ego fuori misura. Chi meglio della signora Mariuccia?

Una donna ci vuole ragazzi. Cercate la Mariuccia. Dove sta Mariuccia?Cercasi Mariuccia disperatamente.

L’ asilo Pd aspetta solo te.

Come la luce…

Per Elisa (Isoardi)

D’Annunzio scrisse una bellissimo verso nella sua poesia “Il fanciullo”: “Come la luce ovunque tocca l’ombra”.

L’ho scelto perché le tue parole me l’hanno ricordata. Lo so che te ne hanno dette di tutti i colori in questi giorni , ma tu, scusa, ma cosa  dici? : «Sono orgogliosa di Matteo, per amor suo resterò nell’ombra. Una donna deve fare così».

A parte il fatto che tu sei libera di fare quello che ti pare, ma perché una donna dovrebbe fare cosi? Parla per te.  Non hai pensato alle conseguenze di quella tua frase buttata li? Si capisco, l’orgoglio di essere la fidanzata di un uomo che ha la prospettiva di diventare premier, comunque di un leader, di un uomo importante e forse hai pensato di fare bene a dirlo, di renderti ancora più amabile ai suoi occhi.

Ma, ripensandoci  ora, sei proprio sicura di aver detto una cosa giusta?

Perché  dovresti “restare nell’ombra”? Non credo te l’abbia chiesto lui, non mi pare il tipo anche se non lo conosco e se anche te lo avesse chiesto, sarebbe una frase sbagliata lo stesso, anzi, ancora di più.

Tu sei conduttrice televisiva di successo (questo leggo, perché non guardo spesso la tv) e allora cosa ti impedisce di continuare nella tua professione?

Forse Salvini ha bisogno di ritrovarti in pantofole quando rientra in piena notte, pronta a rincuorarlo, a scaldargli una tazza di brodo, ad ascoltarlo mentre ti racconta le sue giornate difficili al governo con sulle spalle il paese (ed è un paese ben pesante)? E invece tu devi dormire per essere fresca e riposata il mattino? Ma… …e fino ad adesso, come ha fatto?

“Come la luce ovunque tocca l’ombra”.

E’ alla luce, che dovresti continuare a stare, nella tua luce che non può dare fastidio al tuo compagno, anzi. E dovrebbe essere proprio lui a consigliarti di desistere da questo progetto.

L’ombra ti stancherebbe molto presto. Le donne, in Italia, stanno fin troppo nell’ombra e se osano mettersi in luce, il più delle volte, sono subissate di critiche, fanno di tutto perché si tolgano dai piedi e si mettano, appunto, in ombra.

Tu, che hai una posizione di rilievo, in piena luce, restaci, tienila stretta e usala per aiutare altre donne, con il tuo esempio, a non avere paura di combattere una società ancora cosi profondamente maschilista come la nostra.

 

Ps: però se non fossi in buona fede e il tuo intento fosse quello di metterti ancora più in luce  comparendo su tutti i giornali per farti pubblicità e farla al consorte, una specie di “pesca di consensi” irrituale, allora sarebbe un’operazione molto meschina che non ti farebbe onore e non sarebbe certo un buon inizio per una prossima (non impossibile) first lady. Nel caso saresti più last che first.

 

Il giorno del gufo

Si sente parlare di governo 5Stelle-Lega: gli anti sistema che si sistemano (fatti più in là…). Anche gli incubi peggiori, a volte, si avverano. Se Renzi, all’opposizione, ci mette lo stesso impegno che ci ha messo a distruggere il Pd, avrebbe vita corta. Dai, dai, dai, ex segretario, ex premier, questa volta tiferei per te. A tutti viene data una chance. Non ti lamentare se ora tutti ti sfottono, sii superiore, guarda al futuro: fino a ieri eri tu, ora, forse, sono loro. Tu il tuo passato l’hai fatto. Ma potresti prepargli un bel campo pieno di mine, tu sai come si fa. Fatti dare una mano da Bersani: insieme gli mettete una bella mucca in corridoio, la piazzate li’ che se la spasseggi su e giù, vedrai che urto di nervi. E poi gli passerebbe la voglia di governare un paese ingovernabile. Ci hai provato e guarda come ti hanno ripagato gli italiani. Dai, dai, dai…mettiti sotto, affina le tue arti renziane. Quasi, quasi a te un governo cosi farebbe molto gioco. Gli antinciucio che governano insieme sarebbe il massimo per prevenire cambi di casacca e sotterfugi vari. Ecco, la trasparenza al governo sarebbe finalmente trasparente e non il solito vetro pieno di ditate. Tanto ci pensa Grillo a metterli in riga. Luigi, fatti più in là, Matteo fatti più in la tu… che spasso vederli finire, passo dopo passo dentro il burrone. Dai, dai, dai… Potresti anche scrivere un altro libro dal titolo, per esempio… “Il giorno del gufo”. Buono, no?

 

Pubblicato oggi su “Italians” del Corriere della Sera