Di Maio si sta rivelando un novello Berlusconi: piacione, di manica larga con gli amici, disponibile a tutti gli “accordi” o “contratti” che gli tornano a fagiolo.
Comunicatore e falso al punto giusto. Capace di impapocchiare chiunque gli capita a tiro, stesso sguardo rapinatore e accattivante, stessa tendenza a celare dietro il sorriso i macchiavelli più sordidi.
E’ ancora troppo giovane per arrivare alle “vette”di ipocrisia di Berlusconi, ma è sulla buona strada.
E’ normale che sia così: Berlusconi è sempre stato il suo idolo fin da bambino, cresciuto con le merendine e i jingles delle pubblicità del biscione.
Coi giochetti del pomeriggio di Mike e i prezzi giusti di Iva.
E’ il prodotto perfetto del berlusconismo più ortodosso.
Nicchierà ancora per un po’ ma poi, pur di entrare al governo cederà e tra i due, Salvini e Berlusconi , lui farà i suoi porci comodi e se non otterrà quanto chiede, potrà sempre dire che i due cattivoni gli hanno messo i bastoni tra le ruote e puntare, al prossimo giro ad avere ancora più seguito.
Ma come convincerà i suoi elettori a digerire un osso duro come l’ex cavaliere?
In effetti non è un’impresa da poco. ma il nostro è abile, almeno quanto il suo idolo del quale ha studiato e studia tuttora tutte le mosse pronto a farne tesoro. Berlusconi, infatti,è stato un ottimo maestro anche per Renzi la cui parabola sembra essersi conclusa troppo in fretta. Evidentemente non c’era la stoffa del “campione”, ma il classico fuoco di paglia.
Di Maio no, lui no. E’ concentratissimo. Fateci caso: né a destra, né a sinistra, il “contratto” (il famoso contratto con gli italiani non ci dice nulla?), la volontà di “cambiare il paese, la stessa insofferenza per i “riti e miti” della “vecchia politica”, l’avversione per la UE o comunque chi interferisce con le nostre scelte, pur mantenendo una facciata “europeista” a fasi alterne, la stessa “simpatia di pelle” per lo “zar” Putin, oltre alla passione (malcelata per il bello, la “dolce vita” ed il lusso). Manca, per ora, l’ostentazione del suo fascino nei riguardi delle donne, ma diamogli tempo.
Ma il tratto che più lo accumuna a Berlusconi è la sfrontatezza. Questo ragazzo di Pomigliano che “si è fatto (quasi) da solo” e nel giro di pochi anni è passato da scorazzare per i vicoli della sua città ad assumere il ruolo prestigioso di vice presidente della Camera, è passato dalle “stalle” alle “stelle”con una disinvoltura degna di un consumato viveur. Un ambizioso senza freni, proprio tale e quale Berlusconi. E Berlusconi ne è, a sua volta, affascinato, si rivede, si specchia nell’immagine platinata del leader nascente.
Che però, francamente io vedo esattamente come il Berlusconi d’annata: un dis…astro nascente.
Grillo è con lui in tutto e per tutto. sa bene che questa è l’unica strada per prendere il potere e giocarci e giocare a prendere in giro gli italiani per i decenni a venire.
L’evoluzione del berlusconismo, il dimaismo è la dimostrazione di quanto una buona parte degli italiani ne capiscano di “pollitica”.
E forse sarà questa la leva con la quale Di Maio solleverà le resistenze dei suoi elettori: la scarsa o nulla conoscenza della maggioranza degli italiani della politica. Quella nostrana è da un po’ di tempo al di la ed al di fuori di ogni umana comprensione, direi quasi “del bene e del male”. Con tutta la buona volontà, perché sull’intelligenza degli italiani, non sono certo io ad accampare dubbi.
Ma conosco anche un’altra dote degli italiani: l’opportunismo. Sarà forse su questo che farà leva l’astro nascente?
Lui, di già ne è un maestro, basta vedere come ha condotto fino a qui le trattative e non mi meraviglierei per nulla che un giorno di questi se ne uscisse bel bello con la novità: “abbiamo deciso di aprire a Forza Italia nella misura in cui Forza Italia ci dimostrerà di convergere su alcuni punti fondamentali del nostro programma…”.
Cosa fatta, Di Maio ha.
Chi lo vota e lo sostiene se lo merita tutto e anche di più.