Da quando Trump è entrato nella partita, la Russia ha ripreso a bombardare gli ucraini e da quando Putin ha concordato con la tregua trumpiana, ma solo se si fa come vuole lui, la guerra è ripresa con più vigore.
Il Nobel per la Pace quello lì per ora lo deve ancora attendere. Intanto si fa la doccia con lo scroscio perché i suoi “bei capelli”, come li ha definiti lui, hanno bisogno di tanta acqua e intende cambiare la legge che la limitava. Eh, si sono problemi infatti, i suoi “bei capelli” sono la sua forza se perde quelli si mette a camminare come i lupi. E un lupo alla Casa Bianca ancora non lo hanno visto e potrebbe finire dentro qualche gabbia dorata.
Gli ucraini intanto non ne possono più, altro che docce, e tentano di scappare dai territori occupati dai russi dove ormai vige il coprifuoco e se non sono propensi a farsi russi (almeno sulla carta), la vita per loro è un inferno dentro l’inferno.
E Putin però continua imperterrito a sfidare il mondo intero e a rimanere deciso a vincere la sua battaglia per la “pace” in terra e per farlo chiede l’aiutino dei cinesi che gli mandano rinforzi. Pare ce ne siano 150 al fronte a combattere assieme ai russi. I cinesi si sa esportano di tutto, non si fanno troppi problemi sulle “merci” da esportazione basta che gli cresca il Pil e di quello ne hanno in abbondanza (anche sullo stomaco).
L’Europa in preda a crisi di panico intermittenti, fa quello che non può (psicofarmaci a fiumi). Resiste alle bordate del balordo in chief e cerca di organizzarsi per quando gli taglierà definitivamente i viveri anche sulla difesa e lascerà indifesi i “parassiti” a difendersi da soli. Dopo anni di Nato ora è bene che ci pensino loro a far nascere qualche Natino.
Doveva arrivare il Caos e in tanti non hanno voluto vederlo né sentirlo ed hanno dormito da piedi sperando che Trump e Putin si trasformassero in personcine ragionevoli e accomodanti magari un po’ recalcitranti ma in fondo “affidabili”…almeno quel poco che basta per non finire mani nei capelli a chiedersi se gli tocca davvero mettersi a lavorare, tirarsi su le maniche e scoprire che se dai spago ai dittatori quelli lo spago lo usano per strozzarti e poi gli devi pure chiedere pure scusa.
Il Pentagono valuta il ritiro di 10.000 soldati dall’Europa. L’effetto cumulativo prodotto dalle scelte geopolitiche di Trump dà una forma sempre più nitida alla sua strategia.
https://kyivindependent.com/us-reportedly-weighs-pulling-10-000-troops-from-eastern-europe/
Il reclutamento (anche forzato, con l’inganno o tramite reclutatori) di immigrati da parte della Russia è stato già descritto in passato.
Anche i cinesi si confrontano coi “mercati produttivi”. The guardian offre al quadro quello che mancava: notizia di campagne di reclutamento russe che sfuggono alla risaputa censura cinese.
‘Do you want to show strength here?’: Russia’s ads recruiting Chinese mercenaries
https://www.theguardian.com/world/2025/apr/10/russia-social-media-ads-videos-recruiting-china-mercenaries
Conte sia lodato, gli sgrillettati vogliono vederci chiaro, e per un approfondimento sulle “interferenze straniere in Europa” invitano anche l’ambasciatore russo.
https://www.fanpage.it/politica/il-movimento-5-stelle-vuole-portare-lambasciatore-russo-ed-elon-musk-a-parlare-in-senato/
R
se cercavamo la conferma del filorussismo dei grillini ora ce l’abbiamo. Portare in senato Musk e l’ambasciatore russo per dargli la possibilità di difendersi e di smentire la valanga di frottole che la propaganda russa inietta ogni giorno anche da noi come in tutto il mondo da anni è una cosa che serve al movimento per darsi credibilità e visibilità e a Conte per essere aiutato da Putin (e Musk) a ritornare al governo. La sfacciataggine che hanno questi è insuperabile. E noi paghiamo.