Il dazista

Durante la sceneggiata definita dall’impiastro americano: Liberation Day, lo stesso ha liberato i propri istinti peggiori ( ma ne ha di peggiori in riserva). C’erano gli operai in tuta ad applaudire un plurimiliardario folle e in fregola, preso solo da se stesso e la propria insolenza e spudoratezza.

Ha messo i dazi ai pinguini delle remote isole australiane, dove “mano d’uomo non ha mai messo piede” e tutto contento ha mostrato una lavagna che illustra come intende daziare il mondo intero, pinguini compresi. La Russia No. Beh, si capisce, la Russia ha già tanti problemi.

Non accetti la tregua Putin? Mi incavolo di brutto, faccio un faccia truce ma poi faccio lo show in giardino e il mondo si dimentica di te e degli ucraini ancora sotto le tue bombe, nonostante…

Una guerra mondiale a suon di tariffe imposte a tutte le importazioni e pochi si salvano. Che bella cosa ‘na jurnata e dazi…sembrava cantare il fellone mentre intorno applaudivano e lui sorrideva a mezza bocca. Gli operai che Trump tanto ama, avranno benefici da questa sua politica daziale o dazista? Si lo so, i commentatori politici, arrampicatori di specchi bagnati, diranno che alla lunga…ma alla lunga che? Alla presta le borse crollano, miliardi se ne vanno in fumo, i prezzi cresceranno e gli americani dovranno pagare di più per le merci importate.

Ma l’importante è sviare l’attenzione dal fallimento totale del folle sulle guerre: Russia che se ne infischia delle sue proposte di tregua e fa spallucce e Israele dove la mattanza continua con maggior vigore.

E poi mette la sua Firma (Il maiuscolo è d’obbligo) come solo uno affetto da megalomania acuta, con picchi altissimi e con vigoria degna di uno scalpellino. E poi la mostra alle telecamere: tieh mondo crudele che hai approfittato di noi poveri ricchi e poveri americani, ora paga perdinci!

Il presidente dazista ha messo il mondo in ginocchio da lui. Se non è proprio guerra armata non è certamente nulla che assomigli, neppure alla lontana alla Pace. Ma è ancora presto per giudicare. l’America Grande non si fa in un giorno, ci vorrà un terzo mandato.

Oppure ci vorrà un mandato a casa sua o, volendo e i presupposti ci sarebbero…in galera, magari in un paese “amico”, li un quel luogo ameno dove ha mandato i venezuelani tatuati che secondo lui erano tutti gangster. Magari in cella privata e con tutti i confort a scrivere le “memorie di un dazista”. Diventerebbe un best seller.

24 commenti su “Il dazista”

  1. Ogni volta che sento parlare di dazi mi torna in mente la scena di Benigni e Troisi, dove andate, ma quanti siete, un fiorino.
    Io non sono contrario ai dazi per principio, ad esempio li applicherei alle aziende che delocalizzano la produzione verso paradisi fiscali lasciando a casa migliaia di dipendenti con una e-mail. Se volete vendere ancora una lavatrice/auto/eccetera in Italia pagate la differenza alla cassa della disoccupazione (la faccio facile altrimenti gli illustri economisti presenti potrebbero risentirsi).
    Il problema è che i dazi a tappeto di Trump sembrano la solita pagliacciata a favore di telecamera: prima che la produzione interna compensi le importazioni da Cina e simili passeranno anni durante i quali i prezzi saranno aumentati. Forse se la caveranno con le auto. Non ho capito poi se la colonna dei dazi che le altre nazioni impongono agli USA fosse vera o meno. Donald dice di essere stato -bontà sua- molto gentile.
    Intanto, cari statunitensi, buona scorpacciata di Parmesan e Porzecco.
    R
    beh, quella scena non è proprio tanto diversa dalla realtà attuale, l’ottusità è la medesima e qualcuno si merita quel vaffa finale.
    Chi delocalizza e licenzia con una mail meriterebbe gli venisse tolta la cittadinanza.
    Beh, considerato il respiro internazionale di questo spazio, mi sembra giusto che ci sia chi riempia certe “lagune”.

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  2. Meloni: “I dazi non sono la catastrofe che raccontano. Non vanno moltiplicati ma rimossi”

    Mi devo correggere e lo faccio volentieri:

    azzz che genio (economicamente parlando) è Giorgia Meloni !
    R
    Beh certo non sarà geniale come quel genio di Conte, ma Meloni ha detto questo:
    https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2025/04/03/dazi-meloni-scelta-sbagliata-ma-non-e-una-catastrofe.-la-prossima-settimana-confronto_a59bbb9e-e7e7-40b2-9e42-56a05dfc74cf.html
    Ripeto quel genio di Conte avrebbe lanciato, da pacifista, un missile contro Washington, si sarebbe preparato con Tachipirina e vigile attesa e avrebbe chiuso le regioni…avrebbe parlato ore senza dire niente, da grande economista quale è avrebbe preso in mano il telefono e avrebbe convinto Trump che sta facendo una caz…tutte iniziative che Meloni non prende. Facile scaricare addosso a lei tutte le colpe, se quel dissennato sta dove sta il “merito” e dei cocomeri che lo hanno votato, non di Meloni.

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  3. Siamo passati da un rincoglionito a un coglione, a proposito di quelli che: “bisogna andare a votare qualunque sia l’offerta”.
    Se l’offerta è quella a stelle e strisce poco cambia, come poco cambia se l’alternativa è quella di un’opposizione barzelletta come quella del PD.
    Non capisco di cosa si lamentino invece quelli che: “la Meloni…” quella viene dalla stessa corrente di pensiero (oddio pensiero).
    Cosa c’entri Conte invece non lo capisco, governano (malissimo) altri dal 2021, ma la “fanfara meloncina” sempre pronta alla grancassa della propaganda: “come lei non c’è nessuno, lei è unica al mondo”, la “pavoneggia” non trovando di meglio che rifarsi (ancora) all’ex premier per millantare colpe inesistenti.
    Nota a margine, il nome dei cocomeri è “Citrullus lanatus” chi lo vota si identifica, i cocomeri appartengono alla famiglia delle cucurbitacee… come i “Meloni”.

    R
    Alessandro
    mi è piaciuto il riferimento alla Pavone, bello. Ma io non la pavoneggio (tanto ce l’avevi con me, no?) e però mi rifaccio eccome a quel signore pirata (donne guardate quanto sono bello) che si pavoneggia davanti a ogni telecamera che incontra anche a quelle del suo condominio, lui mi sembra il citrullos lanatus di cui parli, gli calza e però certo citrullo non è se è riuscito a fregare il partito a Grillo e a far cadere due governi, oltre che ad indebitarci oltre le orecchie. Ma a lui che importa? E’ deputato e dunque a busta paga e io, se permetti, ma anche no, lo critico fin che mi pare.

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  4. Mi dicevano, convinciti, Biden è rinco, Trump è figo, Mariagrazia non hai capito nulla, lui farà gli interessi della working class, fermerà le guerre alimentate dal quel guerrafondaio di Biden che voleva impoverire la Russia e la UE…mi dicevano.
    E ancora, ma che ti frega se ha le condanne? la sua vita privata non ci interessa e poi è solo un perseguitato politico…la pornostar? ma dai, ma quella ci ha guadagnato in notorietà…mi dicevano e ancora: Trump è un grande, non sarà perfettino come quel baccalà di Biden ma meno ipocrita, dice pane al pane e vino al vino, e dai convinciti che non c’hai capito nulla e che gli americani fanno un grosso affare a votarlo…
    E io testarda.
    Beh, ora lo stiamo vedendo l’affare…e lo abbiamo fatto tutti.
    Signori la guerra ormai è qui e ce l’ha dichiarata a tutti quel bel tomo lì.
    Meloni, svegliati per favore mandalo a quel paese e digli quello che si merita, cioè:
    Trump, sei uscito pazzo? Ueee…ma che stai a fà? Datti una calmata, te lo dico da amica ma anche no, ritorna in te se mai ci sei stato…
    Ecco che cosa gli dovrebbe dire al tomo.
    Ma non lo farà. E tanto non starebbe a sentire…quello è fuori di testa e IO VE LO AVEVO DETTO! Siete capaci di smentirlo? E potete smentire pure che avevo detto che non avrebbe fermato le guerre ma complicate? SI? Bene aspetto fiduciosa, vedremo in quanti si presenteranno a dire: Mariagrazia, avevi ragione! (seee)
    Ma…e ora che te ne fai???
    PS; ah, dimenticanza grave: avevo anche detto che avrebbe fatto gli interessi di Putin, eh no, questa qui è la “meglio”…

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    • “Hai ragione, in prigione” (Nannini)
      Più che darle ragione noi lo dovrebbero fare gli americani, cosa di cui dubito. Per i dazi e compagnia bella non si può certo trarre una conclusione adesso a 24 ore dallo show televisivo, anche se da ieri mattina il caffè alla macchinetta aziendale è passato da 40 centesimi a 45. Colpa della Meloni ovviamente.
      Una cosa è certa, l’arrivo di Trump ha destabilizzato tutto. E’ entrato come un bulldozer in una vetreria di Murano quando il Mondo avrebbe bisogno di tutt’altro visto il nervosismo che c’è in giro soprattutto di quelli che hanno il grilletto facile. Già si osservano movimenti intorno a Taiwan. Pace, pace gridano i pacifisti al leone prima di esserne sbranati, pacificamente.
      Non so se con Harris alla Casa Bianca ci sarebbero meno guerre. A me pare comunque che quelle che c’erano ci siano ancora e se ne intravvedano possibili altre. Probabilmente non ci sarebbe la corsa al riarmo europeo ed Elon Musk, col suo cappello di formaggio, sarebbe un annoiato imprenditore dedito a far esplodere i suoi razzi spaziali nel tentativo di raggiungere Marte prima di Bezos.
      R
      Mauro, non ricordo bene ma credo che lei di Trump abbia sempre detto poco e quel poco lo delineava abbastanza bene.
      Musk è stato cacciato, neppure Trump lo sopportava…pensi un po’.
      E Putin se ne sta bel bello a bombardà e della tregua proposta dal suo amico con tanto di pompa magna e trattati e contro trattati, non si parla più e la bomba dei dazi non sarà solo distrazione di massa ma distruzione di un sistema e le borse hanno già bruciato miliardi. Se le pare poco e vogliamo essere ottimisti, ci sto, ma a 24 ore dallo show ci sono le navi ferme nei porti e il mondo imprenditoriale in fibrillazione.
      https://www.open.online/2025/04/04/francis-fukuyama-dazi-trump-guerra/

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    • Sotto Biden è iniziata la guerra(non gli pareva l’ora, convinto com’era di dover dare una lezione alla odiata Russia e staccarla definitivamente dall’Europa. Quest’ultimo obiettivo l’ha centrato in pieno, complice la stupidità dei capi europei, l’altro gli è rimasto nella strozza. Però ha rilanciato alla grande l’economia bellica americana, vi pere poco? Fatto il danno, è stato cacciato via di brutto.
      Trump ha ereditato da lui la guerra, un flagello che iniziato è oltremodo difficile fare finire. Però si pretende che con un colpo di bacchetta magica riesca a fare la pace in Ucraina. E’ vero che lui s’è sbilanciato promettendo l’impossibile, ma si sa non bisogna prenderlo alla lettera. Non è detto che ci riuscirà, ma ci sta provando e già questo è positivo. Ma Mariagrazia è impaziente e anziché dare tempo al tempo già canta vittoria. Un canto un po’ stonato nonostante le sue indubbie doti canore.
      R
      ti sbagli, Biden non è stato cacciato, si è dimesso per la pressione enorme dei dem che stupidamente hanno consegnato la vittoria al bullo, fosse rimasto forse avrebbe vinto ancora lui. Non ho mai dato credito alle fanfaronate di quell’individuo, ti basti rileggere quello che ho scritto di lui e in otto anni ho scritto tanto, troppo direi.
      Ha ereditato che cosa? Ma se ha fatto fuoco e fiamme per “ereditare”, chi glielo ha fatto fare? La sua bontà d’animo? la sua passione politica?
      Ma per favore. Sarebbe finito dietro le sbarre ed è il posto dove dovrebbe stare se non avesse “ereditato”.
      E’ difficile fare finire una guerra? Impossibile direi quando la fa un dittatore amico di dittatori. Ma quello che ci credeva eri tu non io.
      Io che vittoria starei cantando? dico solo quello che anche tu dovresti riconoscere. Anzi, tu forse per il primo.
      PS: proprio non ci riesci a nominare chi è responsabile primo (ed unico) della guerra in Europa, mentre in Medio Oriente non hai alcun dubbio su a chi affibbiare la completa responsabilità.

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    • “Sotto Biden è iniziata la guerra” (A.)
      E’ come dire che è cominciata sotto Draghi o durante l’apertura dei questo blog.
      C’è un capo di stato che ha dato l’ordine di invasione e non era certo il rimba di Biden. O meglio, se Biden fosse riuscito a far cadere Putin nella trappola della guerra che voleva l’America allora il grullo sarebbe proprio Putin.
      Ma ne dubito.

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      • Il Rmba avrebbe evitato la guerra, se l’avesse voluto, bastava dire a Putin, OK niente Nato da quelle parti, e amici come prima. Invece fremeva di impazienza perché la guerra cominciasse e per scongiurare qualsiasi approccio diplomatico s’è affrettato a dare del “macellaio” a Putin. In seguito assieme al suo degno compare Johnson ha dissuaso Zelensky dall’accettare un compromesso onorevole che avrebbe evitato centinaia di migliaia di morti e feriti.
        R
        le solite bubbole propagandistiche
        https://www.open.online/2025/03/14/giuseppe-conte-accordi-istanbul-pace-ucraina-fc/

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        • Bubbole? Vediamo chi le racconta.
          L’articolo da te postato conclude:
          “«Tuttavia, l’affermazione secondo cui l’Occidente abbia COSTRETTO l’Ucraina a tirarsi indietro dai colloqui con la Russia è infondata»
          Giocando sulla parola “COSTRETTO” fa credere che sia falsa l’asserzione che l’Occidente abbia avuto un ruolo sulla rottura di un possibile accordo.
          Faccio notare a Mariagrazia che io non ho affatto scritto di COSTRIZIONE, bensì di PERSUASIONE.
          E’ anche quello che sostengono i due articolisti: “Rachenko e Charap scrivono chiaramente che la promessa di aiuti militari da parte dell’occidente ha giocato un ruolo importante nel convincere Zelensky a rifiutare le condizioni chieste dai russi, mandare all’aria i negoziati e proseguire con la guerra con l’obiettivo di ricacciare indietro l’esercito di Mosca”(Il Fatto Quotidiano)
          Perciò, cara Mariagrazia, prima di liquidare con le parole “bubbole propagandiste” un commento di chi partecipa al tuo blog, pensaci due volte.
          R
          ci ho pensato tre volte: bubbole propagandiste giganti e reiterate. Balle stratosferiche e astronomiche che continui a sostenere persino davanti all’evidenza di un Putin che “poverino” vuole la pace ma anche oggi ha ucciso 18 persone tra cui nove bambini prendendo di mira una zona residenziale. E insisti imperterrito a sostenere le tue tesi, ma non dici niente sulla tregua che Zelensky ha accettato da oltre un mese mentre il russo “l’accetta” bombardando. Anche oggi c’entrano Biden e l’Occidente cinici e bari? Non ho altre risposte e liquiderò sempre le bubbole ( “scientifiche”) come tali da qualsiasi parte provengano.
          Ragione di più se vengono scritte sul mio blog.

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        • According to Putin, Ukraine is a “beauty” that must endure everything. Both in 2004 and 2022, the Russian president, through humor, used a metaphor that juxtaposes a weak, beautiful girl with a strong, robust, and “real” man, with the latter seeking female attention.
          https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14616742.2024.2400946

          https://elontalks.com/share/b04bd401-8e9e-4d1f-bfa8-6ef71f0f8f42
          R
          beh, sa Copy, se lei ha letto questo blog, modestamente, questa teoria dell’uomo forte che conquista l’Ucraina (ritrosa) come fosse una preda (in senso erotico), me l’ero “pensata” da sola. Il maschilismo o meglio il machismo dell'”umorista” russo è fin troppo evidente.
          Qualsiasi studente di psicologia al primo anno potrebbe spiegare questa metafora.

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          • Mariagrazia, ricordo certamente ma si discuteva se ad uno così si potesse dire di fare come gli pare.

            Il video è un fake ma l’articolo è interessante, anche perché l’allegoria dell’Italia nelle illustrazioni è spesso una donna (per es. l’Italia turrita).
            R
            si, l’Italia viene spesso rappresentata così e nel mondo l’Italia è conosciuta anche per la bellezza delle italiane.
            Non so se ha visto ma oggi ci sono state proteste in tutti gli Stati Uniti per le politiche aberranti di Trump e Musk. Piazze piene anche lì e non sembravano “pacifiche”.
            Salvini, invece va controcorrente, si collega con quell’intelligentone artificiale di Musk che ci annuncia che in Europa ci saranno massacri. Credo che Salvini non gli abbia mostrato le corna solo perché a lui una simile dichiarazione fa molto gioco.

            “Giù le mani!” gli americani si stanno risvegliando dal letargo.

  5. Avercela “Conte” Mariagrazia? Ma quando mai, il tuo blog è un’oasi nel deserto della mia quotidianità che, citando Faber quasi incomprensibile per te nella sua bellissima: “Sinàn Capudàn Pascià”

    […] u lou s’è gangiou in travaggiu dûu
    ‘na neutte ch’u freidu u te morde
    u te giàscia u te spûa e u te remorde […]

    Sinàn… Era un marinaio genovese, di nome Cicala, catturato dai Mori durante una battaglia con la flotta genovese nel XV secolo e diventato, a seguito della sua conversione e del salvataggio della vita del sultano, Gran Visir col nome di Sinán Capudán Pasciá.

    Dopo il mio stacchetto musicale, commento veloce e poi torno alle mie miserie.
    Aspetta e vedrai come ti indebita l’altra “Citrullas” e mica per far girare l’economia, cosa che in molti sembrate non comprendere, ma per arricchire i suoi amici.

    Quella “cocorita” che ha fatto il video con il kit di sopravvivenza, la paracaduterei con il suo tailleurino azzurro e la scarpetta da ginnastica con stringa gialla (inguardabile), nell’inferno di Gaza per vedere come se la cava per 72 ore.
    Hadja Lahbib, con quel nome e cognome è di sicuro un target sensibile per IDF, la farei accompagnare pure dalle due “Pine”… Pina Picierno e Pina Tocci (che si spaccia per “Natahlie” con h aspirata alla “cahlahbbres”).
    Chissà che non passi loro tutto prurito alle mani in stile Trinità che hanno ‘ste due da tre anni a questa parte (dubito).
    Ma poi, come mai nessuno si scandalizzava per dazi della UE sui veicoli elettrici cinesi? Fino al 35% mica no.
    Eppure anche quella a Bruxelles ha il ciuffo biondo cotonato.

    https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/lue-istituisce-dazi-sui-veicoli-elettrici-cinesi-oggetto-di-sovvenzioni-sleali-mentre-proseguono-le-2024-10-29_it
    R
    i dazi ai cinesi stanno bene, hanno inflazionato, anche basta. Ma che c’entra? Trump ha messo i dazi ai pinguini segno che l’uomo è fuori, altro che Capudan Pascià (bella canzone, non la conoscevo).

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  6. Mariagrazia, ogni tanto controllo i sondaggi USA e Trump è ancora sopra il 40%.
    Si legge di un presunto movimento leavingmaga ma il sito non mi è parso mostrare segni di elevate adesioni. Le prossime midterm sono nel 2026 ed è una eternità se si considera tutto il caos che Trump è riuscito già a creare.

    Aspettavo il prossimo congresso della lega nella speranza che si sbarazzassero di Salvini ma pare che sia l’unico candidato.

    Il rischio terrorismo in Italia esiste ed a volte delle cellule terroristiche vengono smantellate grazie alle segnalazioni di paesi con cui vige un rapporto di leale cooperazione. Ci sono persone che vincono il superenalotto senza barare ma questo non significa che la loro previsione fosse giustificata.
    R
    Il consenso di Trump è in caduta libera. Le manifestazioni di ieri negli Usa e in Europa ne sono la prova più evidente. Molti personaggi politici tra i quali il senatore democratico Adam Schiff stanno facendo video più volte il giorno per informare gli americani sulle mosse scriteriate di Trump e molti media ormai sono concentrati a criticare la deriva populista e isolazionista, folle e deleteria del pregiudicato.
    https://www.ilsole24ore.com/art/usa-proteste-piazza-anti-trump-stanno-smantellando-nostro-paese-AGJP0szD
    si è trattato di una mastodontica presa di posizione di persone di tutte le età che hanno sfilato pacificamente nelle strade di molte citta americane e europee con lo slogan: Hands off. Non potevano trovarne uno più appropriato. Significa chiaramente una chiara ingiunzione nei confronti di chi sta usando il potere per mettere le proprie manacce ovunque ci sia da guadagnare per se e l’oligarchia di miliardari che si sta tirando dietro: una vera banda che sta facendosi beffe della democrazia e traendo vantaggi personali facendo cose pessime che fanno solo danni e portando il paese verso una deriva autoritaria mai sperimentata prima. Io spero che non si fermino e che arrivino a far mobilitare tutte le istituzioni democratiche in grado di fermare questa follia prima che sia troppo tardi.

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    • Mariagrazia, repubblicani e democratici godono di un significativo sostegno ed alle presidenziali la differenza numerica tra i due elettorati era appena del 3%. A decretare la vittoria di Trump sarebbero stati cruciali gli elettori indipendenti precedentemente “indecisi” nel giudizio sulle differenze tra le due fazioni ma i “repubblicani registrati” rimangono cruciali nella selezione dei futuri candidati presidenziali.

      I criteri di giudizio dei repubblicani sono principi astratti compatibili con la nomina di persone “come Trump”. Mettendo da parte la curiosità su quali possano essere tali criteri, la domanda che mi faccio in questo momento è: cambieranno mai idea sul proprio metro di giudizio?

      Dubito che il senatore democratico Adam Schiff abbia cambiato il proprio. Certo non ho cambiato il mio.
      R
      come io non cambierei il mio.
      Ma ora, secondo me Copy,non si tratta di criteri. I criteri sono saltati tutti, non ricordo quale repubblicano abbia detto ieri che al midterm sarà un bagno di sangue se Trump non retrocederà sulla follia dei dazi. Anche più di uno tra i repubblicani per quanto “criteriati” dovranno rendersi conto che stanno ai comandi di uno scriteriato senza precedenti.
      Adam Schiff sta facendo opera meritoria non solo come democratico ma come americano, a prescindere dalle percentuali e dai criteri.

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  7. “Goldman Sachs: 45% risk of US recession in next year
    Goldman Sachs has slashed its forecast for US economic growth this year, and warned there is a growing risk that America falls into recession in the next year”.

    E bravo Donald: stai portando l’America che volevi fare great again dritto in recessione , ma tu, nella tua infinita saggezza da duro e puro e non “rincoglionito” come il tuo predecessore, te ne esci con: ” ogni tanto bisogna prendere le medicine”.
    Si, soprattutto tu dovresti prenderle: psicofarmaci per forme di disagio psichico grave.
    Se Biden era “Sleepy Joe” tu sei decisamente “nutty walker Donald”.

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  8. E se tutto si risolvesse senza fare “un dazio”?

    I dazi commerciali hanno tutt’altro iter legislativo ma per i suoi dazi Trump ha usato la stessa legge federale che delega al POTUS la possibilità di stabilire sanzioni economiche per fronteggiare “emergenze nazionali” da lui dichiarate tali.
    https://it.wikipedia.org/wiki/International_Emergency_Economic_Powers_Act

    Lo si spiega in “The Legal Logistics Behind Trump’s Lightning-Fast Tariff Process” del WSJ

    Il Congresso degli USA è titolare dei poteri necessari per intervenire sui dazi ma gli elettori repubblicani sono complessivamente favorevoli a Trump (certo molto più di quanto lo siano ai dazi).

    93% of the people who voted for Donald Trump and who participated in our poll say he’s doing a good job. Only 6% of people who voted for him say they disapprove of how he’s handling the job.
    Most Voters Oppose Trump’s Tariffs, But His Supporters Are Still Behind Him

    I democratici nel Congresso da soli non possono fare nulla. Resta da capire che concessioni qualcuno vorrà offrire a Trump (tradotto “briscola”) prima che il Congresso si convinca che sia il caso di “togliergli le carte da mano”

    Dazi, Trump ha dichiarato la guerra economica mondiale (e la sta già perdendo). Ma l’Europa che fa?
    Trump advisers say more than 50 countries have reached out for tariff talks with White House
    ‘I believe in Trump’s negotiation’ on tariffs: GOP congressman</a

    R
    grazie per la dettagliata analisi.
    Si, la maggior parte di chi ha votato per Trump è ignorante e manipolabile e non si informa. quando lo fa, che sui media che lui controlla. Per cui, sperare che la rivolta arrivi da loro è vano. Anche se quando toccheranno davvero con mano l'effetto delle sue sTrumpulate politiche si dovranno ricredere, almeno un po'.
    Ma le manifestazioni di domenica dovrebbero dirci che c'è un fermento che lavora e che potrebbe anche arrivare dove si decide. Basta una mossa falsa in più e potrebbe cadere il palco con lui e lau banda sopra. Certo ci vuole pazienza.
    Uno che nonostante tutto è riuscito ad arrivare dove si trova è certamente un osso duro ma la democrazia ha ancora molti assi che potrebbe calare.
    I suoi sono impauriti, lo temono, qualcuno esce dal seminato ma troppo pochi…che eroi.

    PS: Copy, i suoi link sono in “nero” perché altrimenti compariva linkata anche la mia risposta, Per favore, quando commenta, non metta link alla fine del commento. Ma lo finisca con una sua frase.

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  9. Io la butto lì. E se, per esempio i produttori di vino abbassassero di un 15% i prezzi e i clienti per contropartita facessero rimesse a 30 invece che a 60 giorni, ipotesi e magari si impegnassero a fare campagne pubblicitarie mirate per vendere di più…magari con morigeratezza…ma insomma se fossero clienti e fornitori a prendere per i fondelli il dazista, mettendosi d’accordo tra di loro in qualche modo e lasciandolo con un palmo di naso? Magari cercando altri mercati e chiedendo alle compagnie di navigazione di abbassare i noli e alle assicuratrici di fare altrettanto. Insomma, creare una sorta di cordone sanitario che spiazzerebbe la mossa del cavallo trumpiano e lo farebbe imbizzarrire.
    Magari è una proposta indecente, capisco, ma forse, almeno come ritorsione e senza ricorrere a contro dazi, potrebbe calmare un po’ la bufera. O no?

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  10. Mariagrazia devo aver sbagliato formattare l’ultimo link con titolo.

    Dazi, Trump ha dichiarato la guerra economica mondiale (e la sta già perdendo). Ma l’Europa che fa?
    https://www.corriere.it/economia/finanza/25_aprile_07/dazi-la-guerra-economica-mondiale-che-trump-sta-gia-perdendo-ma-l-europa-e-incerta-ribellarsi-o-subire-863950fa-ef16-4566-b551-94c34677axlk.shtml

    Trump advisers say more than 50 countries have reached out for tariff talks with White House
    https://www.pbs.org/newshour/politics/trump-advisers-say-more-than-50-countries-have-reached-out-for-tariff-talks-with-white-house

    ‘I believe in Trump’s negotiation’ on tariffs: GOP congressman

    Il Corriere segnala che Cina e Canada stiano facendo pressioni sugli USA e parla di “bluff di Trump”. Trump si vanta invece di aver indotto vari paesi a fare potenziali concessioni e qualche repubblicano approva pubblicamente il suo “approccio negoziale”.

    Nell’articolo di PBS si parla di una bozza di una nuova legge federale che limiti le sanzioni presidenziali a 60 giorni (come il War Powers Act) in assenza di autorizzazione del Congresso. Per adesso nulla di concreto.
    R
    nulla di concreto? miliardi andati in fumo nelle borse mondiali, qualcosa di concreto ha ottenuto l’insano gesto del fellon (gli amici inglesi e americani che seguono il blog apprezzeranno…spero).

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  11. Alla lunga e alla larga, i dazi di Trump dovrebbero funzionare…dice. Ma quando? A fine mandato? Già, ecco che allora potrebbe chiedere il terzo e chi glielo negherebbe?
    Gli Usa dopo 4 anni di sweat and tears possono finalmente godere della prosperità, la Cina cattiva eliminata dal mercato, Trump può veleggiare verso il novantesimo a vele spiegate.
    Intanto vince al golf è qualche cosa no?
    Ma e di Putin? Dice che quello che succede in Ucraina is too bad. Too bad? ma va? e però non dice chi lo fa il too bad. Non dice che al too bad ha dato carta bianca, cioè licenza d’uccidere anche se quello se l’era già presa da un pezzo.
    Mentre a Netanyahu stringe la mano e lo invita ad un te coi broccoletti romani a parlare di dazi.
    Già, il progetto del resort è ancora in sospeso, ma il “costruttore” continua la demolizione.
    E però…quello del too bad non ha ostaggi russi nelle caverne sotterranee a Kiev e può bombardare con la coscienza “leggera”, perché, lui, almeno, non rischia di ammazzare i suoi.

    OOPPS anche oggi Trump, ma per favore Mariagrazia, basta prendertela con lui, rimane sempre il “meno peggio” e tanto chi voti voti…sono tutti “rinco” uguali.
    E Putin “non ha mai invaso l’Ucraina”…chi me l’ha detta questa? Bah, non ricordo. forse il prof Orsetti?

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  12. “Alla lunga e alla larga, i dazi di Trump dovrebbero funzionare…dice.”

    Ma nessuno si è chiesto chi ci guadagnerà da questa debacle (Milano -13,5% in un WE) delle borse mondiali ?

    In primis un Tycoon come Trump, e la sua cricca di amichetti strapieni di dollaroni, che in queste ore (ma con la telematica già da domenica notte) staranno acquistando vagonate di titoli a prezzi di saldi ferragostani.

    Quello è un business man e gli affari (soprattutto i suoi) li sa fare benissimo, e poi gli amichetti della Meloni (il Caltariccone su tutti) alle prese con la conquista di Generali via Mediobanca, stesso discorso.

    Cari amici: guerre, carestie, pandemie, molti ci lasciano le penne, ma una minoranza di spudoratamente ricchi ne usciranno ancora più ricchi …. mah forse pensano che il paradiso lo si conquisti con un bonifico …. posso dire, senza evocare lo sterco del diavolo (i danee) che è gentaglia.
    R
    si, ma gli americani lo avrebbero eletto per fare il loro interessi (seee) non i propri e quelli della gang che gli sta dietro.

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