Anche Berlusconi si sarebbe divertito molto a farsi chiamare “il presidente fertilizzatore”. Fertilization president, Trump ha definito se stesso con questo appellativo e ha detto di essere ancora molto orgoglioso di questo e mentre le donne riunite per un evento sulle donne nella Storia ridevano a crepapelle, lui, divertito della sua stessa battuta ha fatto una mezza risatina e con lo sguardo “acchiappesco” ha affascinato la platea femminile che lo osservava adorante. Che macho, ragazze. Lui si è autocompiaciuto di tanto apprezzamento e ha continuato dicendo: mi piace, non è male, sono stato definito molto peggio.
E dai, insomma, quanto si sta divertendo Donald? Quanto gli piace presiedere la grande potenza? ne fa una e mille ne inventa. Questa del “fertilizzatore” gli casca a pennello, lo aveva detto: donne, mi prenderò cura di voi che lo vogliate o no. Come si fa a non adorarlo?
E va bene, ancora di lui parlo, ma come faccio a fargliela passare? A dire la verità mi ha fatto ridere, mi ha quasi ispirato un moto di simpatia. Me se penso a quello che sta combinando in giro per il mondo, con le sue smanie per prendersi la Groenlandia e farla diventare Trumplandia, prendersi il Canada e Panama e fare della striscia di Gaza un resort per miliardari e dell’Ucraina un garage per auto (americane) rottamate, la simpatia mi passa subito e penso che non è altro che uno che si crede bello (ancora) e che le donne ancora sbavino per lui e ogni sua azione dimostra un narcisismo patologico incurabile.
Ha fatto togliere un suo ritratto che era da anni appeso nel Municipio in Colorado e ora dovrebbe riempire il vuoto con un altro ritratto che gli ha regalato Putin, ma ancora non lo ha mostrato. Quando ha chiesto di levarlo ha accampato la scusa che Obama al suo confronto sembrava un Adone mentre lui in quel quadro appariva bolso.
Pensate che cura si prende della propria immagine e ora che è diventato il presidente fertilizzante il suo ego sarà cresciuto più di quello del suo amico altrettanto fertilizzatore Musk. Una coppia che è meglio non incrociare per non rimanere incinte solo con uno sguardo. Come succedeva ai tempi in Italia.
Le donne presenti alla cerimonia sapranno presto se la “cura” ha funzionato e se la Patria potrà contare su tanti donaldini per servirla e farla sempre più grande. Potenza dei super potenti coi super poteri.
Ecco il fun maker si è incavolato nero con Putin. Dice che lo ha preso in giro e che se la fa tanto lunga con la credibilità di Zelensky è lui a non essere credibile…incredibile. Ma comunque, dice, è sempre un buon amico, ma se non fa come dice e non si fa questo deal, lui si fa brutto mette dazi e sanzioni a tutto spiano e allora vedi Putin che ora è. Anche se è legale sempre l’ora della vendetta e non certo dell’amore…
https://www.youtube.com/watch?v=St6jyEFe5WM
(ve la consiglio, è la versione più bella mai sentita di questo capolavoro)
A whiter shade of pale, bella a anche nella cover dei Dik Dik, quanti ricordi, e il fascino delle discoteche di un tempo sature di volute di fumo, e l’ebrezza della danza cheek to cheek… poter tornare indietro!
Però, se si parla di ora della vendetta, come contrappasso, sarebbe più adatta “L’ora dell’amore”
https://www.bing.com/videos/riverview/relatedvideo?q=%C3%A8%20l%27ora%20dell%27amore&mid=5367761B04698B3438775367761B04698B343877&ajaxhist=0
Bella la politica del non rincoglionito che ora vuole anche il terzo mandato (affa…forse quello lo otterrà), la politica del suo governo sta mandando l’economia americana in frantumi ma non c’è da preoccuparsi, lui ha l’arma segreta, intanto pensa a sostituire i suoi ritratti e mettere in soffitta l’edera che stava sul caminetto dello studio ovale (gli piace l’aria inquinata).
Ma bravo Donald, stai veramente facendo un gran servizio agli americani e al mondo, unto dal Signore come sei, stai compiendo la missione, quanto manca al prossimo Bing Bang?
Beh, qui si sono defilati (quasi) tutti…ma non avviene mica qui nel blog. signori!
https://www.theguardian.com/us-news/2025/mar/31/trump-trade-war-tarrifs-economy
Eh sì, siamo passati da un rincoglionito a un coglione.
R
che però ha ricevuto molti endorsement come se fosse in arrivo un Nuovo Messia (l’archivio non mente).
Per dirne uno: “non mi interessa cosa fa nella vita privata, ma le sue azioni politiche”…già, belle azioni…stanno crollando tutte. E ha solo appena cominciato.
Mariagrazia cita una mia frase mantenendo però l”anonimato dell’autore, niente di male, ma come al solito interpreta male il mio pensiero. Secondo lei -che giudica “a sentimento”- farei un endorsement a Trump, in realtà à, in mancanza di dati concreti, (allora, quando scrissi la frase citata) mi sono astenuto dal giudicarlo.
Secondo la teoria antiscientifica del “sentire”, si crede che parlando male dei propri “nemici” questi possano essere indotti a modificare il loro comportamento o addirittura possano essere sconfitti. Si giudicano gli altri con questo metro: non parli male di Putin? Allora sei “putiniano”. Non parli male di Trump? Allora sei “trumpiano”. Questo modo di giudicare è poco scientifico, sommergere di contumelie i propri nemici non serve a nulla, non ne modifica minimamente il comportamento, ergo non è necessario farlo, se non per dimostrare una scelta di campo manichea. Io ho sempre parlato male di Biden, ma non intimo a nessuno di farlo, pena considerarlo un suo complice.
Secondo il “metodo scientifico”, da Mariagrazia sbeffeggiato, occorre giudicare dai fatti concreti e occorre tenere conto anche delle ragioni per cui l’altro agisce anche se queste dispiacciono: per esempio, Trump vuole ripristinare i dazi? Fa bene o fa male? Lui crede che così agendo faccia gli interessi del suo Paese, per questa semplice intenzione non gli si può dare torto. Se poi gli interessi del proprio Paese li farà veramente o no, o addirittura li danneggerà, su questo si giudicherà.
Trump vuole annettersi la Groenlandia? Finora l’ha solo detto, lo farà, non lo farà? quando lo farà dirò che è un usurpatore.
Trump vorrebbe trasformoare Gaza in in grande resort ad uso dei miliardari? Premesso che Il filmato messo in circolazione era solo una notizia falsa, prima di accusarlo di pulizia etnica, aspetto che quel filmato diventi una realtà.
Natanyahu è un essere spregevole che si sta macchiando di genocidio? Vero o falso? Vero, anzi verissimo, e non ci sono ragioni che possano giustificarlo, è un assioma.
Trump è colpevole di aiutare Netanyahu nel compiere la strage dei palestinesi? Vero, e per questo l’ho già condannato in precedenza (ma non mi metto a ripeterlo in ogni post, non servirebbe), ma non è più colpevole di Biden sotto la cui presidenza è iniziato il misfatto.
Trump farà tacere le armi in Ucraina e farà firmare un trattato di pace? Ci sta provando, se ci riuscirà (nonostante il boicottaggio dell’Europa, e nonostante l’interesse di Putin di profittare della stagione più propizia per assestarsi definitivamente nei confini che lui ritiene necessari per assicurarsi un margine di relativa sicurezza) se ci riuscirà, dicevo, avrà raggiunto un obiettivo positivo a disdoro di una Europa inconcludente e velleitariamente bellicista..
Come si vede, su Trump fatti sicuri ce ne sono ancora pochi, ma uno c’è: è già cominciata l’azione demolitrice dei media omologati dal sistema nei confronti di chi esce fuori dai canoni convenzionali, e la conseguente caccia alle streghe di chi dissente dalle vulgata. Ormai il procedimento è noto e ripetitivo, parola di un trumpiano.
R
Frodare il fisco, assaltare le donne nei centri commerciali o altrove, assaltare il Campidoglio con un manipolo di decerebrati ( da presidente in carica) disconoscendo la vittoria dell’avversario, buttare nel water documenti classificati, cercare di corrompere governatori perché li mettano un migliaio di voti nelle urne, scrivere su documenti ufficiali ” spese legali” quando sono soldi corrisposti (obbligandola a prenderli) ad una donna che ha avuto la disgrazia di passare una notte con lui (Pare si sia divertita ben poco NdR) per non raccontare questa grande disgrazia che le è toccata in sorte, licenziare in tronco tutti quelli che non gli leccano le suole, volere il Canada e la Groenlandia, Panama, mettere dazi folli per affossare l’economia americana e mondiale, cacciare a calci centinaia di migliaia di immigrati senza precedenti penali…(beh mi sono dimenticata tanto…ma mi fermo perché si è scaricato il fucile…), non sono “fatti privati” ma molto pubblici.
Caccia alle streghe? Le streghe si dissociano da questo individuo:
https://www.theguardian.com/business/2025/mar/31/trump-tariffs-global-stock-markets
Trump, a parte la bellezza e l’eterna giovinezza, descritto come una emulo di Dorian Gray, chissà se tiene nascosto il ritratto che ne denuncia la bassezza morale. Qui Mariagrazia dà lezioni a Oscar Wilde nel descrivere il suo personaggio.
Mariagrazia, “la scienza” sicula prescrive che bisogna distinguere il “solo detto” dal “detto seriamente”. Cominciando dai commenti che pretendono di essere “scientifici”, immagino…
Ma adesso, chi glielo dice a Putin che ha agito troppo presto contro l’Ucraina per essere “scientifico”…
Nonostante la Groenlandia fosse già parte della NATO, Trump pretende l’annessione, dunque manifesta l’intenzione di estromettere la NATO invece di operare nell’area artica sulla base degli esistenti accordi di cooperazione.
Non escludendo Trump neanche l’annessione mediante l’uso della forza militare, appesantisce i membri europei della NATO con un ulteriore scenario ipotetico per cui prepararsi contemporaneamente alla necessità di guardarsi le spalle dalle subdole manovre di Putin: La possibilità di una minaccia su due fronti inciderà verosimilmente sulla pianificazione e sull’allocazione delle risorse.
Facendo mancare i presupposti di leale cooperazione Trump “capitalizza” la fiducia europea trasformando la dipendenza (per es. da tecnologie militari statunitensi) in vulnerabilità.
L’aggiunta di una guerra commerciale contro l’Europa, iniziata sulla base di falsi pretesti (IVA spacciata per dazi distorsivi della concorrenza) insieme al boicottaggio delle sanzioni alla Russia certo potrebbe spiegare l’assenza di “vezzeggiativi” riservati da taluni solo a chi lede gli interessi di Putin (e alleati).
R
la Groenlandia potrebbe chiedere di attivare l’articolo 5 in caso di attacco di Trump e quindi la Nato potrebbe agire in difesa di quelle regioni e contro gli Usa (e gli Usa contro se stessi)… Meloni dove si collocherebbe? E Putin resterebbe a guardare o si attiverebbe per salvare la “democrazia”? Ma sono questioni capresi, in termini scientifici.
“L’articolo 5 del Trattato dell’Atlantico Settentrionale (NATO) stabilisce che un attacco armato contro uno Stato membro è considerato un attacco a tutti i membri, impegnando questi ultimi ad assistere lo Stato attaccato”.
SATIRA: https://www.lercio.it/trump-invieremo-armi-e-soldati-alla-danimarca-per-proteggere-la-groenlandia-da-invasione-usa/
E NO: https://www.politico.eu/article/donald-trump-invasion-greenland-shortest-war-world/
Prima che si concretizzi lo scenario ipotetico di una aggressione alla Groenlandia i membri europei della NATO devono identificare le possibili opzioni a loro disposizione, scegliere ed agire di conseguenza in modi che non possono essere sempre nascosti. Certo non possono pianificare cosa fare in tale scenario insieme agli USA.
È possibile passare da armi Usa a sistemi europei?
https://www.open.online/2025/03/11/fondi-armi-ure-usa-von-der-leyen-francia/
L’eventualità di una guerra civile negli USA o di un’impeachment di Trump potrebbero non essere sufficienti a far accantonare scelte che mirano a ridurre la vulnerabilità europea operando sul lungo termine.
PS: Trump potrebbe mobilitare l’esercito anche senza un formale consenso del Congresso e potrebbero esserci limiti alla sua capacità di azione in tale scenario. Il limite di 60 giorni alle azioni militari non autorizzate dal Congresso (war powers act) pare sia stato già violato da Obama.
Non mi stupirei se la prossima mossa del “fertilizzatore” sarà la “ius primae noctis”.
R
questa è buona, non glielo diciamo però quello è capace…(Oddio, capace, forse è un termine troppo forte).
Il parlamentare canadese Charly Angus in un discorso ai canadesi riuniti: “questa è la battaglia della vita, non baceremo l’anello ad un gangster che vuole attaccarci perché siamo brave persone e siamo inclusivi e amiamo la differenza e la democrazia, non cederemo mai, su il gomito…” Elbows up, il motto dei canadesi di oggi contro le minacce di Trump.
Elbows us, io sto coi canadesi per la loro libertà e per la democrazia.
Non il mio di endorsement cara Mary, io avevo solo pre-detto che Donny avrebbe asfaltato, l’amica dello Star System hollywoodiano, è un po’ diverso.
R
Beh, mica tanto, dire che si asfalta qualcuno significa dire implicitamente che si tratta di un avversario forte. Se non endorsi, poco ci manca.
Quello che scrissi su Trump all’epoca Mariagrazia, rispondeva ai tuoi endorsement su Kamala, quando postavi raggiante i sondaggi che la davano avanti di 5 punti se ricordi ammonivo sul fatto che anche “Killary”, la volta precedente, era avanti e del doppio poi andò come sappiamo.
Ma ti puoi immaginare se indorso uno come quello, bieco capitalista che fa del dio denaro una ragione di vita, che fosse forte non occorreva che lo ricordassi, fa presa sull’ignoranza e la pancia come tutti quelli che votano a destra in ogni parte del globo Italia inclusa, chi vota a destra o simpatizza per essa è quello che è, Trump, Orban, AFD, Le Pen e Meloni fanno presa per quello, perché hanno il consenso della parte più retrograda del paese.
Buona giornata.
R
beh, la “parte più retrograda del paese” forse ha anche dei motivi per votare a destra, forse perché le “politiche” fin qui messe in campo da “altri” sono state, alla meglio, deludenti. Fare un “fascio” di tutti gli elettori e tacciarli di essere retrogradi, rivela una radicalità che suona più “estrema” di certa destra votata dai “retrogradi”.
Paragonare Meloni a Trump, ti soddisfa ma non fa che dimostrare una certa obliqua, pentastellata “fasciosità”…
Poi…”andò come sappiamo”, già ma che cosa sappiamo?
Fino al 13 luglio 2024 Harris era davanti, dopo è successo il miracolo! E anche Hillary ha perso con due milioni di voti in più del trumpolo…e però noi “sappiamo”.
Trampolo vuole il terzo mandato. Già, a 82anni sarà sempre fit for the job, altro che Biden. E però il 22nd amendment non lo prevede. Beh, ecchissene dice Trampolo, forte della sua possanza. Lui se ne infischia della constitution e va per la sua strada. Dice: ma se corre Vance e diventa lui presidente e fa Trampolo vice (!!!), poi V. si dimette e T. diventa di bel nuovo president ta da!
La certezza che gli americani facciano vincere quel torsolo del vice come ce l’ha? Forse perché sa come ha “vinto” lui? Forse.
Il potere non lo logora, anzi è un elisir di lunga vita e fra dieci anni, lui e Putin potrebbero ritrovarsi nello studio ovale a discutere di come mettere fine alla guerra in Ucraina e di come, nel frattempo, pensare ad impiegare il tempo libero.
Esatto Mariagrazia, che l’asinistra abbia abdicato ai suoi valori per abbracciare il becero neoliberismo, con la complicità delle consorterie, quella diessina e quella ben peggiore democristiana, non è nemmeno una notizia, non a caso considero il PD il peggio in assoluto.
Sono “quegli” elettori e non io che si riconoscono nel “fascio”, la mia è una constatazione mica una posizione radicale, del resto lo hanno ampiamente dimostrato nei 30 mesi in cui hanno fatto scempi e minchiate al governo.
La Meloni è la cameriera di Mar-a-lago, gli manca solo il grembiulino e la cuffietta, ma tu continua a difendere questa accozzaglia che fa le stesse cose del cowboy americano, si dice che lo strabismo di Venere sia affascinante, sarà…
Ma fino al 13 luglio davanti a che? Ha speso il triplo di Trump e ha perso, inesorabilmente, la colpa è di chi ce l’ha messa non di chi l’ha votata.
R
Fino al giorno dell’attentato Trump era in bilico sempre in tribunale e dopo l’attentato è risorto, Biden si è dimesso dietro insistenza dei Dem e Harris ha fatto campagna elettorale spesso davanti a lui di diversi punti, poi è entrato in scena Musk. E dopo sappiamo come è andata, va bene, ma, secondo me, tante cose non le sappiamo ancora.
Meloni cameriera? Giuseppi sarebbe maggiordomo autista.