Scusa Mariagrazia

Ho i miei punti fermi, come tutti, ma cambio anche spesso idea. Non sono volubile, no, ma posso avere tre idee diverse sulla stessa cosa nel giro di pochi minuti. Mia madre diceva che ero: “un ‘ora da vovi, un’ ora da latte”, beh anche i non veneti lo capiranno. Ciclotimica, insomma.

Faccio un esempio, uno a caso: su Donald ho un chiodo fisso: mi fa senso. Come uomo e come presidente. Lo trovo incompatibile con quel ruolo. Ora che ha lasciato i peli sul viso e sulla testa del colore bianco naturale, fa abbastanza pena, non è migliorato anche se a me i capelli bianchi in un uomo piacciono, li trovo affascinanti… Quello che dice e quello che fa…da incubo. Ma davvero quel tipo sta ancora li, in quel posto? E mi ha dato della parassita, come si permette signore? Io signore? si signore, parassita ci sarà lei e tutto il suo staff di brutti e impossibili imbusti.

Ecco questo è un punto fermo, non cambierò mai idea su di lui neppure se gli daranno il Nobel per la Pace e forse glielo daranno: gli va tutto bene, deve avere qualche amuleto speciale.

Un punto mobile, al contrario, è questo spazio: ogni due per tre, ultimamente, penso di chiuderlo. Si, chiudere. Che ci sto a fare qui? Me lo sono chiesta anche oggi. Pochi ormai partecipano: sono antipatica, parteggio per quel perditempo di Zelensky e non apprezzo abbastanza Putin, o, almeno, non parteggio decisamente per lui, no, decisamente. Rispondo in modo alternativo a seconda di chi commenta e spesso vengo accusata persino di essere offensiva o se non proprio, decisamente incongrua. Che ci sto a fare qui?

Poi scrivo solo della guerra in Ucraina e di Trump, due mie ossessioni. Volete mettere scrivere sulle beghe dei Cinquestelle o del PD o sul governo e sulle sue falle? Non critico abbastanza Meloni e i suoi ministri, eppure saprei come fare se volessi, ma non lo voglio fare. Sono tetragona. E perché? forse mi paga? Beh, e chi lo sa?

Ma poi che cosa è un Blog? No, decisamente non è un apostrofo rosa e nemmeno di altri colori. Non è una chat, non è …un libro da messa, non è…insomma non é. Questo qui é un Blog che Non è. … e se c’è però parla solo e sempre delle stesse cose…che lagna.

Eppure c’è chi ancora lo legge, anche dall’estero. Che cosa ci troveranno poi? Anche i commentatori desaparecidos, quelli che non mi sopportano e non sopportano le mie intemerate e le mie stupide regolette…però leggono. Per affezione? Disaffezione o per scoprire quanto tempo ci metto a stancarmi e a chiudere? Boh. Va a sapere.

Un tempo chiedevo scusa per il mio carattere, oggi non mi va più, anzi chiedo scusa a me stessa, si, avete capito bene, mi devo scusare da me: scusa Mariagrazia (dice Mariagrazia).

Ecco, oggi mi va così e ve lo dico. Si, un Blog è anche questo e oggi mi va di scusarmi da per me e dirmi che mi voglio bene perché me lo merito. Se volete dire la vostra, bene, se non volete, va bene lo stesso.

E’ un bel tema? si, non male.

8 commenti su “Scusa Mariagrazia”

  1. We Asked 8,500 Internet Commenters Why They Do What They Do
    https://fivethirtyeight.com/features/we-asked-8500-internet-commenters-why-they-do-what-they-do/

    Who comments online and why? Who reads online comments? And what does the public think about best practices for this space?https://mediaengagement.org/research/survey-of-commenters-and-comment-readers/
    R
    Grazie Copy, ho letto tutto, interessante, alcune cose le sapevo, le immaginavo, altre le ho apprese da questi due link. Ma ora, mi dica lei che cosa ne pensa di quanto ho scritto qui?

    Rispondi
    • Mariagrazia, quello che ha scritto sembra indicare che le aspettative che aveva per il blog siano state disattese e senza azzardarmi a pretendere di conoscerle mi vien da pensare che nessuno è tenuto ad ascoltare le parole “sbagliate” in qualsiasi momento, men che meno nei peggiori.

      Chiunque rischia di essere deluso dovrebbe chiedersi se farsi mancare il coraggio di provare?

      Blog a parte, ciascuno può guardarsi intorno e valutare se ci sia il modo di soddisfare le proprie aspettative. Qualsiasi scelta presenta incognite.
      R
      Grazie per la risposta. Non ho e non avevo aspettative, pensi che quando ho aperto non pensavo di resistere un mese e sono passati oltre sette anni. Il blog va bene, anzi benissimo e ringrazio tutti, mi stupisce ogni giorno. Mi dispiace sempre quando qualcuno lascia, ma credo sia “fisiologico” e però quello che mi dispiacerebbe di più sarebbe se fossi io a non volerlo più frequentare e qualche volta, francamente, mi capita, ma mi passa subito.
      Questo post dipende da uno “sbalzo d’umore” che però col blog non c’entra nulla o solo un po’.

      Rispondi
  2. Vanno
    vengono
    ogni tanto si fermano
    e quando si fermano
    sono nere come il corvo
    sembra che ti guardano con malocchio

    Vanno
    vengono
    per una vera
    mille sono finte
    e si mettono li tra noi e il cielo
    per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

    Detto questi dei desaparecidos apprezzo le scuse, lettera originale e “Mariagraziosa” lo confesso non sarei mai capace di scriverne una così, mi manca il talento e la sensibilità.
    Si è vero sei bitematica perlopiù, si potrebbe sintetizzare con il fonema TUT, TUT, TUT che sta per Trump, Ucraina Trump, la sequenza potrebbe variare allungando il tono…
    TUUUT…
    Che coss’è il Blog, mah chissà, avendolo sperimentato so che è un bell’impegno, ci vuole amore e dedizione come canta Vinicio Capossela è l’amore si sa è cieco:

    https://www.youtube.com/watch?v=v55g74Oi8qs
    R
    che ti manchino il talento e la sensibilità non direi proprio, mi piace la tua poesia, grazie (mi piace la “voglia di pioggia”), mi hai ispirato questo:

    Figure lontane ti guardano strane con l’occhio funesto un po’ di sghimbescio
    ti guardano sempre non lascian la presa vorrebbero sempre trovarti indifesa
    lo sguardo lontano non senza malizia per scorgere appieno ogni stupida inezia
    che gli dia ragion della loro furbizia.

    Le facce indignate sorprese irritate da tanta costanza ed insinuanza
    del dire e disdire e poi ancor volere volare e parlare
    e mentre si mettono a punto concetti si esplican fatti si fanno progetti
    ancor si ripesca nel solito fiume la scarpa bucata la suola sberciata
    che infin la pazienza del lungo pescare si frange sull’onda del torbido mare.

    Infin si discute del meno e del più e se vi fa torto quel che qui riporto
    mi parrebbe giusto nel darne contezza lasciar che la vena che esprime certezza
    la porga con garbo e con gentilezza. Infin qui non sono che la mia “vaghezza”
    non chiedo riscontro e neppur riverenza, non sono di carta e neppur di metallo,
    son quello che esprimo e sono sincera son quel che vedete e so d’essere vera.

    Uno “scherzo” in rima…veneziana sono.

    E anche il poeta Capossela mi piace.

    Bella domanda: cos’é l’amore? Qualche cosa ho capito, ma mi pare sempre di più un indovinello del quale ti sembra sempre di avere trovato la soluzione solo per scoprire che non é proprio quella giusta e devi sempre ripensarla.
    Mi piacerebbe sentire anche altri pareri.

    Ah, dimenticavo, c’è anche un P.S.: non è vero che sono bitematica, ci sono 1800 articoli e ho trattato temi molti diversi, forse ultimamente mi concentro di più su questi due ma credo sia normale dati i tempi che corrono e però noto che i post che trattano altri temi (da sempre) vanno quasi deserti.

    Rispondi
  3. Cara Mariagrazia, la poesia è una fetta delle “Nuvole di De Andrè dall’album omonimo, una delle sue ultime perle, io ribadisco, non sarei in grado.

    Le rare volte che mi costringo a risponderti per le rime, faccio veramente fatica mentre mi pare che a te fluiscano i pensieri in maniera naturale e spontanea.
    Per me tutto è “progetto” deformazione professionale ormai.
    Capossela è un dei grandi cantautori del nostro tempo, ha le stesse visioni oniriche di Palo Conte, De Andrè, Lucio Dalla, Guccini.
    “Che coss’è l’amor” è un capolavoro che ti catapulta nell’atmosfere sudamericane, come i fumosi locali cantati da Conte irrorati da un Jazz asciutto, quasi basico ma efficacissimo, mi vengono in mente “Alle prese con una verde Milonga” oppure “Boogie”, straordinarie entrambe.
    Vabbè dai puoi sempre cambiare tema parlando male di Conte quello che biascica non quello che musica.
    R
    ah, ecco, ma comunque, apprescindere sempre genovese sei come il Poeta e qualche volta ho letto anche cose tue che mi sono piaciute.
    Parlare di Conte? Quello del Camale? Beh si è vero l’ho un po’ trascurato, mi sa che un “poemetto” lo dedico anche a lui.

    Rispondi
  4. Visto che siamo in tema di citazioni venete: lei “se a fa e se a magna!”
    Invidio coloro che riescono a leggere tutti i post e a scrivere in buon italiano dei commenti lunghi come delle tesi di laurea.
    Sui temi dell’Ucraina rileggo sempre le stesse cose da parte di alcuni commentatori, in loop con una costanza granitica che io non posseggo. Le ho già scherzosamente fatto osservare che il continuo ritornare sul tema dell’invasione russa, e il conseguente strascico di commenti malauguranti nei confronti di Kiev, stanno trasformando il blog nel maggior organo di comunicazione del Cremlino. Le consiglierei di cominciare ad usare anche i caratteri cirillici e fare qualche abluzione nell’acqua ghiacciata come il nostro inossidabile condottiero Putin, il quale scoppierà anche di salute, ma la faccia di tolla gli arriva fino alle caviglie.
    R
    Grazie Mauro del consiglio. Ma non è che vuole dirmi che a furia di parlare di quei due (Putin e Trump) mi è preso un attacco di narcisismo?
    Comunque cercherò di evitarli anche se ogni volta la tastiera si posiziona da sola in direzione di Mosca o di Washington. Mi piacerebbe imparare il russo e ultimamente mi pare persino di capire qualcosa sia di russo che di ucraino. Ma prometto che ci provo a parlare di altro, in questo post lo faccio anche se capisco che il tema non è certo “attuale”.

    Rispondi
  5. Perché continuo a leggere ma non commento ?

    Non lo so, quando un argomento mi stimola, essendo d’ indole sufficientemente polemica aggravata dall’ età che rende tutti abbastanza rompiballe, difficilmente riesco a trattenere un commento.

    Ma senza voler criticare, io non mi sognerei mai di “legarmi” ad un rito quotidiano come quello richiesto dalla manutenzione di un blog, penso che ci sia una carenza di argomenti, e dovendo spesso discettare sugli stesi temi si rischia di diventare ripetitivi, chi prudentemente vuol evitare questo rischio si astine dal commentare.

    Certo la guerra che sembra più indirizzarsi verso una nuova Yalta, è un argomento forte, Trump (1) ancor di più, le personali sensibilità verso la nostra Capo del Governo abbastanza dividenti, ma io penso che gli Italiani abbiano anche altri problemi, molti, molto gravi, (2) forse per la grande maggioranza dei nostri concittadini ben più importanti dei tre citati:

    facci lei sora Direttora.

    1) Più che Trump, certo li ha nominati la responsabilità è sua, mi spaventa il caravanserraglio che si è messo attorno, veramente gente che spinge a toccarsi con frequenza laggiù, d’ altra parte, me lo consenta affaticatissima Mariagrazia, è un po’ come il nostro Governo e viciniori, ma almeno da ste parti abbiamo la scusante del “tengo famiglia” e poi il Lollo, la Santa, ed ammennicoli vari non hanno telefoni rossi, o valigette varie, figuriamoci, un bel po’ di loro sono in difficoltà con il PIN del bancomat, figuriamoci con i codici di lancio

    2) fra le varie difficoltà a cui sono sottoposti (veramente lo siamo tutti noi), molti nostri compaesani è eclatante la data di prenotazione (24 Marzo 2027) per una RM ad un operaio dell’ ex ILVA, ed in tutta franchezza lo posso certificare per un Ecodopler sono stato rimandato al 22 Febbraio 2027, esame che contro il pagamento di 150 Euro ho fatto ieri … ma forse l’ operaio Pugliese non disponeva di 150 (beh una RM quota intorno ai 600) euro, e come lui forse (SICURAMENTE !) una parte non indifferente di Italiani.

    Ora dovrei dire ….. ma l’ ho già detto una decina di volte perché mai ripetermi

    Carissima le auguro un felice, e riposante week end
    R
    Grazie, ricambio.
    Ma, Franco, faccio solo notare che i post che scrivo sono il frutto della mia sensibilità sulle notizie che attraggono in quel momento la mia attenzione e credo che se mi mettessi ogni giorno a fare la lista dei problemi che la gente incontra negli ospedali o in qualsiasi altra struttura sanitaria, le liste d’attesa, le lungaggini burocratiche, le attese estenuanti negli ambulatori prima e dopo la cura…credo che io per prima ne scapperei lontano. Purtroppo quando ci tocca tutti conosciamo bene i problemi che ci ritroviamo ad affrontare.
    Un blog può denunciarli una volta, la seconda si fa terra bruciata intorno. Ma ora tu qui hai potuto farlo, il tuo commento ha messo in luce un problema grave su questo blog, hai potuto evidenziarlo e verrà letto da altre persone che magari lo condivideranno. Anche a questo servono i blog.
    PS: la banda di cui si circonda Trump è di gran lunga più incompetente e pericolosa del gruppo di cui Meloni si circonda, direi che nessuno di quelli che hai nominato sarebbero incorsi in un tale madornale e pericoloso pasticcio, non credo si possano fare paragoni. Avranno tanti difetti ma quello di rivelare piani segreti con tanta sicumera e faciloneria è una cosa che neppure i Fratelli Marxs avrebbero previsto nei loro film.

    Rispondi
  6. @Mariagrazia, buonasera. Questo suo intervento ha riscosso un certo interesse presso gli utenti abituali del blog. E quindi mi accodo anche io.
    Riflettevo poc’anzi che Trump mi ha fatto virare, credo definitivamente, la mia opinione su Giorgia Meloni. Finora l’avevo guardata con un certo ottimismo, si è comportata in modo equilibrato sulle faccende internazionali, sebbene una vocina mi suggerisse di non fidarmi fino in fondo. Ora, io credo che quella vocina avesse ragione. Sulla politica americana è fin troppo ondivaga. Lei ha deciso di non criticare il governo Meloni ed il suo operato, io non le chiedo di farlo. Ma a questo giro, lo critico per la prima volta io, ed anche apertamente. Questa amministrazione americana sta dimostrando una arroganza e una mancanza di scrupoli che mai avevo riscontrato. Dall’Ucraina alla Groenlandia, i dazi, gli insulti di Vance alla sua prima puntata in Europa da vice presidente. E’ intollerabile che la Meloni insista in questo approccio comprensivo verso tale amministrazione. Che non si distingue da Putin, quanto ad aggressività – meno male avrebbe dovuto portare la pace nel mondo, finora non ne abbiamo visto uno straccio. Posso intuire perché lo faccia: immagino voglia tutelare i rapporti per sperare in qualche concessione sui dazi o al farli restare presenti militarmente in Europa per potere beneficiare del loro ombrello di difesa. Ma le esternazioni della Meloni mi sembrano suppliche davanti al coccodrillo nella speranza lo divori per ultimo.

    Secondo un sondaggio, il 19% degli americani è favorevole all’annessione della Groenlandia, immagino anche tramite la forza. Se vogliamo, ancora più sinistro: secondo il medesimo sondaggio, il 32% degli americani “non ha un’idea” a riguardo.Ci rendiamo conto, si rende conto la Meloni, di con chi abbiamo a che fare? Con quale faccia oggi se ne esce a dichiarare “immaturo non cercare di coinvolgere gli americani”? “Immaturo” cosa? L’Italia è Europa, l’Italia è una democrazia. Gli USA non sono Europa e quanto a democrazia stanno prendendo una brutta piega. Dovrebbe esserle chiaro dove si trova la posizione dell’Italia. Dovrebbe esserle chiaro che non solo gli americani ci stanno abbandonando, ma ci stanno diventando ostili. Macron sembra l’abbia capito, Starmer anche. Scholz giocoforza lo capirà. La Meloni credo l’abbia parimenti capito, ma a differenza dei succitati non sembra avere la schiena dritta. Ecco, l’ho scritto.

    Ecco Mariagrazia, credo di essere passato, nell’ultimo mese, ad una specie di rito di iniziazione per l’uomo italico entrato negli “anta”: il passaggio all’anti-americanismo. Ancora un po’ e mi troverò a soloneggiare nei blog. Mi dia un pizzicotto, se esagero.

    Cordiali saluti e buon weekend
    R
    ben ritrovato Francesco e complimenti per la “grinta”, ( altro che pizzicotti).
    Mi convince ovviamente quanto afferma su Trump, se mi segue avrà letto le mie opinioni su questo personaggio (vengo criticata anche perché ne parlerei troppo) e sono anche d’accordo sulle riserve che pone sull’atteggiamento che Meloni tiene nei suoi confronti. Mi risulta abbia recentemente detto:https://associatedmedias.com/meloni-loccidente-deve-ricompattarsi-ogni-divisione-ci-rende-tutti-piu-deboli/
    Che, in linea di principio non sarebbe sbagliato. Se non ci trovassimo di fronte ad un inedito totale: il plateale voltafaccia degli Usa a trazione Trump e l’evidente atteggiamento filo russo di quest’ultimo.
    Ma, come forse lei saprà, Meloni deve fronteggiare la resistenza dell’alleato di governo, Salvini, il quale prende iniziative personali che confermano il suo smaccato filo trumpismo nonché filo putinismo. Ne parlo in altro thread. Salvini sappiamo chi é e come possa arrivare a creare problemi nella maggioranza. Quella attuale è una situazione tragica e in divenire che ha molti aspetti da considerare. La “prudenza” dimostrata dalla premier, credo (non sono la sua esegeta), sia più un modo per salvaguardare il governo che mostrare “simpatie” verso Trump e la genia di cui si circonda.
    Bene Francesco, ora che ha superato l’iniziazione, resti con noi a commentare, se dovesse esagerare (cosa che non credo) le darò senz’altro un pizzicotto.
    Buon week end.

    Rispondi
    • @Mariagrazia. Si, comprendo quello che intende su Meloni. Le dirò… Pur consapevole che il mestiere di chi governa è un gran brutto mestiere che ti costringe a compromessi talvolta davvero difficili da digerire – ma chi non si mostra aperto a compromessi è peggio, è un Trump o un Putin – mantengo le mie parecchie riserve. Di certo non mi metterò a fare campagna anti Meloni.

      In verità la critica a Meloni parte dalla mia recente svolta antiamericana e da un mio modo di sentirmi. Riguardo a quest’ultimo: io mi sento Europeo. Sono cresciuto Europeo, non Italiano. Non è un vanto da benpensante, è una constatazione. Posso sentirmi europeo perché ho avuto la fortuna di nascere e crescere in Italia: ma i primi viaggi importanti, le prime fascinazioni, persino alcuni amori, furono europei. La torre Eiffel da bambino, Salisburgo con la scuola media, il viaggio nella Spagna degli anni ‘ 90 a seguito dei miei (che ne rimasero incantati) da adolescente… Una piccola pausa sabbatica a Dublino, il trasferimento in Germania e tre lingue straniere che parlo maluccio ma ho imparato quasi da solo (al tempo la scuola Italiana non trasmetteva granché su quel fronte), passando ore su ore sulle “sudate carte” perché lo volevo io. Pertanto, che Putin punti all’est Europa o all’Italia, per me non fa differenza. Che gli USA ritengano di doversi appropriare della Groenlandia o volessero, per assurdo, prendersi un pezzo d’Italia, altrettanto. Anche senza federazione europea, sono un cittadino Europeo, gli interessi e le prerogative dell’Italia o della Germania o del Lussemburgo, persino dell’Ungheria pur con tutta l’antipatia che posso provare per Orban, per me stanno sullo stesso piano. Sono come un cittadino del Wisconsin che si sente Americano, espone probabilmente la propria bandiera con comprensibile orgoglio e magari ha servito nell’ esercito USA…. E qui scatta la contraddizione però. Perché ho appena espresso il mio antiamericanismo e al tempo stesso non mi sento diverso da un qualsiasi cittadino di quel paese riguardo al rispettivo senso di appartenenza. Contraddizione che si risolve accettando i limiti della condizione umana? Intanto per tale contraddizione faccio come Lei in questo post, mi scuso con me stesso. Scusa Francesco.

      Buona serata
      R
      Grazie Francesco per questo bel racconto. Sa un po’ di “romanzo”, mi ha ricordato Hesse e le sue note biografiche (e un po’ il suo spleen). In quanto a Meloni, beh,a muso duro contro Trump non ci andrà mi sa, credo sia una sua caratteristica da buona capricorno: pratica e pragmatica …oh, che dico? mi sentirò tacciare di melonismo quasi per certo. Intanto pare abbiamo i droni russi che volano nel nostro spazio aereo sopra fabbriche strategiche per la nostra sicurezza. A proposito, l’ho ascoltata un pezzetto mentre parlava al Congresso di Azione e, francamente trovo molto difficile pensare che sia bugiarda quando afferma di pensare prima di tutto alla “sicurezza della Nazione”…ci sono ricascata, aiuto…beh, insomma per dire che continua ad essermi simpatica.
      Invece Trump.uhmm, mi sentirei americana volentieri e mi ci sento a volte, ma solo per criticarlo, per “farlo fuori” politicamente, s’intende, tanto, abbiamo visto che è immortale, proprio come Putin.
      A proposito di Putin. Ma lei ci crede che quell’uomo stia bene? non le sembra strano? non si tratta di wishful thinking (come qualcuno potrebbe pensare) ma mi pare che parli poco (e rida rado) e se parla poco è peggio che se sta zitto.
      Mi sento europea anch’io, da sempre, quasi più che italiana, no, forse no, ma certo europea mi ci sono sempre sentita, italiana a volte, confesso, no.
      L’antiamericanismo è in crescita ovunque, ma gli americani ne hanno una colpa relativa, mentre in Italia pare che 3 italiani su dieci siano putiniani…e qualcuno gira anche da queste parti. (Io no).

      Rispondi

Lascia un commento