Mondo ubriaco

Erdogan come Putin non vuole mollare il potere. Le proteste di piazza in questi giorni, dopo l’arresto del sindaco di Istanbul, sono state massicce e, come sempre succede, in molti sono finiti in prigione.

Imamoglu è oppositore di Erdogan e doveva candidarsi alle primarie per partecipare alle prossime elezioni previste nel 2028, ma è stato incarcerato con l’accusa di corruzione proprio per impedirgli di farlo e di diventare un serio pericolo per la dittatura del leader turco che non ci sente di togliersi dai piedi. Come Putin tiene il potere da anni in forma autoritaria ma si mostra un personaggio affidabile e subdolo quando deve trattare in sede internazionale. La borsa turca è crollata a causa delle proteste e la situazione è in divenire ma critica.

Pare che Erdogan abbia chiesto aiuto a Trump e questo, pur infischiandosene di tutti, pare gli abbia promesso supporto. Eh già, tra dittatori ci si intende.

La Turchia è in subbuglio e le proteste continueranno certamente nonostante gli arresti e le cariche della Polizia . Erdogan è un autocrate, un leader autoritario e repressivo delle opposizioni.

Questi personaggi diventano sempre più influenti e trovano appoggi da altri come loro e ormai il mondo si sta avviando verso un ritorno sempre più evidente di regimi dispotici e che con la democrazia poco hanno a che vedere.

Brutte notizie sempre, fine pena mai. Ogni giorno sembra un brutto giorno per il mondo. Fatica a trovare l’equilibrio e sembra andare a sbattere ogni giorno di più. Il mondo è ubriaco di guerra e di cattiveria e di pulsioni autoritarie che nascono un po’ dovunque.

Sembra che ci sia una volontà diffusa a calpestare i diritti umani e i valori primari quali libertà e indipendenza e autodeterminazione dei popoli.

I turchi vorrebbero cambiare ma chi sta al potere da anni lo vuole impedire. la loro volontà non conta, conta solo il potere e chi lo detiene non lo molla. Un potere dispotico che prevede che il popolo sia sottomesso e non abbia voce e nessuna autorità per migliorare le proprie condizioni di vita.

In questo scenario mondiale di guerre e guerriglie diffuse, con la principale democrazia che si sta rapidamente trasformando in una dittatura, sembra esserci davvero poca speranza per la libertà. Ma io voglio sperare che non sia così e che la rivolta popolare in Turchia continui fino alla liberazione del sindaco detenuto ingiustamente. Il popolo può essere schiacciato cento volte, ma arriva un momento nel quale anche il potere più subdolo deve confrontarsi con la sua forza e capire che reprimere non basta e neppure il bastone e la carota e che deve confrontarsi con una realtà che non gli piace ma con la quale deve fare i conti e che questi potrebbero anche non tornare in suo favore. E mi auguro che questo accada in Turchia come altrove anche se mi rendo conto di quanto sia sempre più difficile e però sperare non costa nulla e aiuta ogni giorno a vivere nonostante il clima cupo di tempi come quello che stiamo vivendo.

1 commento su “Mondo ubriaco”

  1. Cose turche, gli hanno annullato persino la laurea. La Turchia ha tanto da insegnare: o, meglio, la trasformazione della Turchia può fornire indicazioni su cosa sia necessario affinché certe trasformazioni avvengano. Quali tutele siano venute a mancare ed in che modo potrebbero essere indebolite.

    Non sono in grado di valutare le accuse ad Imamoglu e mi rimetto alle analisi di specialisti indipendenti. Nel frattempo vedrò di formarmi un opinione sul modo con cui verranno gestite le proteste. Possibile poi un confronto con la risposta a precedenti proteste. https://it.wikipedia.org/wiki/Proteste_in_Turchia_del_2013
    R
    Il leder del partito CHP ha detto che Imamoglu ha l’unica colpa di essere in testa ai sondaggi, è stato incarcerato assieme a decine di funzionari statali del suo partito e tra le accuse c’è anche quella di appartenere ad una associazione terroristica. Lui ha detto che le imputazioni a suo carico sono del tutto infondate e che la verità verrà presto a galla. Speriamo.
    https://www.theguardian.com/world/2025/mar/23/istanbul-mayor-ekrem-imamoglu-arrested-pre-trial-detention
    Erdogan ha definito le proteste “terrorismo da strada”. Mi pare qualificante.

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