Devo ancora constatare con grande tristezza che c’è chi non capisce cosa sta succedendo. In Italia ancora ci culliamo con l’idea che la guerra sia finita e che stiamo vivendo un’epoca di pace. Che basti portare in piazza i cartelli con la scritta “Pace” perché questa si materializzi ovunque nel mondo e soprattutto a poca distanza da qui. Ma non è così. Il mondo è cambiato, definitivamente cambiato e noi siamo qui a sventolare bandiere sperando che basti per scongiurare il pericolo della guerra. Invece ci siamo dentro ed è del tutto inutile continuare a pensare che da noi non arriverà, che siamo in una botte di ferro, che siamo protetti da non si sa quale “scudo stellare”. Falso, non abbiamo scudi e non abbiamo difese. Non più. Siamo in balia di un pensiero molesto che si è intrufolato nel mondo e che continua ad espandersi ed è il credere che tutto quello che ci è stato garantito fino ad oggi deve esserlo per sempre.
E’ follia crederlo. La necessità di prendere coscienza che dobbiamo tutti difenderci e difendere la nostra democrazia, diventa sempre più urgente. Tutti noi dobbiamo farlo, nessuno escluso. La minaccia è molto grave e incombente. L’Unione degli europei è più che mai drammaticamente necessaria. Gli inglesi, i francesi, i tedeschi, gli italiani…tutti, senza distinzioni o pregiudizi, tutti dobbiamo respingere con forza questa onda di scetticismo nei riguardi del valori democratici che, se non arginata, ci sommergerà. Non serve litigare o cavillare su questioni di principio, l’unico principio al quale dobbiamo guardare è la difesa dei valori democrati nei quali siamo cresciuti, per i quali molti hanno dato la vita e che ora tocca a noi difendere. Strenuamente e tenacemente. Senza farci prendere dai distinguo e dalle rivalità, dalle discussioni senza senso su chi deve fare cosa. Non c’è più tempo per tatticismi politici e disquisizioni identitarie o idealistiche. La guerra è ormai diffusa ovunque e non parlo di quella che si fa con le armi o non solo, ma una guerra molto più subdola che si sta infiltrando nei pensieri e che riduce la nostra capacità di vedere chiaramente le ingiustizie, quelle vere, quelle che derivano dalla incapacità della politica di costruire una solida barriera contro chi vuole ridurci in schiavitù. La schiavitù moderna del pensiero eterodiretto e conformato ad un modello che ci fornisce risposte preconfezionate e mirate a incanalarci verso una forma di ottundimento generale che ci impedisca di ribellarci.
Il potere che alcuni credono di poter usare per annullare le libertà e influenzare le idee e imporci uno stile di vita che disprezza l’individualità e la ricchezza della diversità e ci obbliga a conformarci e ad adattarci alla violenza brutale di un pensiero che oscuri la nostra intelligenza e ci riporti indietro di secoli, si fa sempre più minaccioso.
E’ necessario che l’dea di unità e solidarietà tra i popoli torni ad essere centrale nel dibattito politico come in quello della società civile che ha un grande potere che deve mettere a frutto senza divisioni e tentennamenti e incanalarlo verso la difesa, strenua e incrollabile della Democrazia e della Libertà.
https://edition.cnn.com/2025/03/21/europe/ukraine-russia-odesa-fire-trump-intl-hnk/index.html
Stiamo facendo piuttosto bene…ha detto Trump, le cose si stanno mettendo al meglio…cioè? alla meglio Putin ti ha preso per i fondelli caro DT (ddt).
Ma per te è un onore. Vantatene.
Il multilinguismo europeo è l’espressione più simbolica di una tendenza disgregatrice e disunitaria e le barriere linguistiche rimangono un ostacolo concreto alla costituzione di un popolo unitario, continuamente rimescolato da migrazioni interne e scambi culturali pervasivi. Senza il proposito di creare un popolo unitario la possibilità di pervenire ad uno Stato federale rimarrà irrealizzabile.
Che talvolta si parli di un esercito unico senza uno Stato federale serve solo a perpetuare quella mentalità che ci ha portati ad un quadro atipico come la (mitologica) chimera.
Tutto ciò risulta chiaramente trascurabile se le uniche priorità del presente diventano gli affari, la pensione, le bollette del gas e le liste di attesa.
Sicché, mancando l’esigenza di un panorama informativo equilibrato in modo che l’attenzione sia distribuita equamente oltre i vecchi confini, i palinsesti nazionali si trovano a dover pescare anche il peggio pur di riempire i vuoti.
In Italia siamo arrivati al punto tale che, sempre con più frequenza, la satira si limita a riutilizzare spezzoni di interviste.
R
Copy, non crede che sia arrivato il momento per lasciare andare i nazionalismi? L’esercito unico è una chimera, ma se la Nato sarà depotenziata, la UE potrebbe fare una cosa analoga solo a guida UE. Per esempio, ogni esercito nazionale, in caso di aggressioni ad un paese dell’unione dovrebbe avere delle truppe che unite a quelle di altri paesi formino un esercito comune. Insomma un iniziativa tipo caschi blu europei.
Secondo me sarebbe giusto che la G.B. rientrasse nell’Unione.
Mariagrazia, quando ho letto Crosetto sul Corriere sono caduto dal pero, perché credevo che già ci fosse un livello europeo di autodifesa con l’impegno di intervenire militarmente a sostegno di qualsiasi paese membro aggredito. Invece si possono mandare anche solo cerotti.
Quanto al nazionalismo, se lo equipariamo ad un gruppo di interesse col vestito di gala (retorico), non possiamo che metterlo in compagnia degli altri gruppi di interesse di varia estensione cominciando da quelli campanilistici: prima degli europei ci sono gli italiani, prima di questi ci sono i liguri, ancora prima ci sono i genovesi e così via… (sempre Conte sia lodato).
Temo che i gruppi di interesse siano ineliminabili e quello che solitamente si cerca di fare nelle democrazie è piuttosto pervenire ad una forma di organizzazione che ha il fine di armonizzare una moltitudine di orientamenti che guardano più o meno lontano (geograficamente e temporalmente).
Solidarietà ed empatia scaturiscono da un avvicinamento cognitivo o emotivo che erode la sensazione di estraneità ed anche le storie inventate non possono suscitare tali moti interiori senza necessariamente “accorciare le distanze” tra protagonisti e spettatori.
Un popolo europeo necessariamente comporta che la maggioranza degli europei abbia un’orizzonte sovranazionale. Cosa impensabile quando alle tivvù trasmettono per il 99% beghe di quartiere in una lingua sconosciuta alla stragrande maggioranza degli europei.
Fino a che punto le scelte editoriali dipendono dalle preferenze dei telespettatori non saprei dirlo. L’impressione è quella di una oligarchia che sceglie cosa trasmettere sulla base di criteri propri e che poi cestini i prodotti che incontrano meno gradimento da parte del pubblico.
Le interviste in lingua kalaallisut dalla Groenlandia sono più lontane che mai.
R
Sarà perché io le maggiori lingue europee le capisco, le parlo e le leggo, che fatico a capire le distanze (non geografiche) tra popoli confinanti o comunque vicini e vedo con difficoltà anche le distanze tra tutti popoli della terra che non siano l’ultima sperduta tribù di Cherokee coi quali forse avrei qualche problemino a comunicare (forse). Mi pare che ci sia un articolo che prevede la solidarietà tra i popoli in caso di bisogno, ma credo sia in contrasto con le normative Nato.
Molta confusione sotto i cieli europei, una Babele che non riusciremo mai a districare.
Le svelo un segreto (che resti tra noi), da piccola (si fa per dire), avrei voluto diventare ambasciatrice. Per dire.
Stando a dati pre-brexit del 2012, in base alla popolazione dell’UE, la lingua madre più parlata era il tedesco (16%), seguita dall’italiano e dall’inglese (13% ciascuno), dal francese (12%), quindi dallo spagnolo e dal polacco (8% ciascuno).
Il loro totale copriva il 70% della popolazione EU28 ma riguardava un numero esiguo di nazioni (otto su ventotto).
Se si rielaborano i dati escludendo l’inglese dal totale (rimuovendo in modo grossolano dalle stime il Regno unito con i 63mln ma anche Irlanda con 4,6 mln e Malta con 0,4mln) il totale delle principali lingue rimaste avrebbe raggiunto il 61% della popolazione residua oppure il 54% escludendo il polacco (ma non lo spagnolo) dal totale delle lingue principali.
Inglese, francese, italiano, tedesco e spagnolo (da cui l’acronimo anglosassone EFIGS) non sono lingue madri in venti Stati dell’unione europea post brexit
La “seconda lingua” in assoluto più parlata nell’unione europea è l’inglese che copre il 70% della popolazione giovanile (15-24) (ma solo il 47% della popolazione generale) ma ogni lingua madre, presa singolarmente, rappresenta solo una piccola frazione della popolazione totale.
La tecnologia potrà fornire una scorciatoia ma probabilmente il futuro galateo dovrà contemplare anche un modo per disinnescare i possibili “incidenti diplomatici” causati da errori delle IA.
Non penso che tali strumenti reggeranno il paragone con i poliglotti in carne ed ossa ma la loro diffusione potrebbe diventare pervasiva.
Però, a pensarci bene, l’unico ostacolo alla pace in Ucraina sono gli ucraini. Se si decidessero a farsi russi una buona volta, sarebbe tutto risolto. Nelle regioni conquistate si stanno facendo russi quasi tutti e i restanti ci stanno pensando. Si, la immoral suasion dei russi sta facendo breccia nei loro cuori e poi, in fondo, cosa gli importa di essere ucraini? Cosa gli cambia? Perderebbero la libertà? Beh, ma poi cos’è la libertà? Sotto le bombe non c’è libertà. Sarebbe così semplice.
E domani quando Rubio e Lavrov si incontreranno di che parleranno? Ma di come spartirsi il territorio da quelle parti e di come convincere gli ucraini residui a farsi russi. Ma solo per mantenere dei buoni rapporti di vicinato. Non importa se il vicino gli ha riempito casa di mine antiuomo, ha distrutto infrastrutture e palazzi, ucciso e deportato…eddai, chi non lo fa se si ritrova con un vicino così spocchioso e privo di empatia che si rivolge piuttosto al distante?
Beh, vedremo. La formula per convincerli potrebbe essere: “Non avrai altro Putin al di fuori di me”. C’è no?
Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy has said Russian attacks across his country continue to be a “daily reality” despite the partial ceasefire agreed to last week. He referenced the overnight drone attack on Kyiv, in which at least 3 people were killed, and a Russian attack on the southern Ukrainian city of Zaporizhzhia which reportedly killed a family of three late on Friday evening.
Alla faccia della tregua! e meno male che qui c’era (c’era) chi mi raccontava ogni giorno che era Zelensky a non volere la pace…mi sa che si sono defilati proprio perché la “realtà” è fin troppo evidente e non è quella che mi narravano, ma proprio tutto il contrario.
Trump minaccia nuove sanzioni alla Russia dopo l’ultimo attacco con missili e droni contro l’Ucraina (7 mar)
https://it.euronews.com/2025/03/07/trump-minaccia-nuove-sanzioni-alla-russia-dopo-lultimo-attacco-con-missili-e-droni-contro-
European officials say the Trump administration has pared back its engagement with efforts to enforce sanctions on Russia as the US pushes for an end to the war in Ukraine. (20 mar) https://financialpost.com/pmn/business-pmn/allies-say-us-retreating-from-push-to-enforce-russia-sanctions
Guerra in Ucraina, Trump minaccia sanzioni alla Russia se Putin non si ferma (22 mar)
https://it.euronews.com/2025/01/22/guerra-in-ucraina-trump-minaccia-sanzioni-alla-russia-se-putin-non-si-ferma
Mariagrazia, non posso parlare a nome di Zelensky o degli ucraini ma
ritengo che si possa concordare, anche in considerazione dell’uso fattone dai pacifisti “de noantri”, che le concezioni su cosa possa dirsi “pace” variano in modi significativi.
L’aggiunta di aggettivi qualificativi (tipo “pace giusta”, ecc.) non riesce affatto a rappresentare la concezione che qualcuno possa averne. Per capire cosa una persona intenda è necessario ricostruire a cosa facciano effettivamente riferimento.
Putin il “pacificatore” chiede perfino la demilitarizzazione dell’Ucraina.
Il Ruscismo si mostra con una retorica narcisistica di autoglorificazione ma il conflitto ucraino ha mostrato in mondovisione quanta “diplomazia pacifista” Putin abbia usato per impedire che gli ucraini potessero ricevere strumenti per combattere ad armi pari.
Niet aerei che ci arrabbiamo! Niet difesa da attacchi missilistici che ci arrabbiamo! Niet qua, niet là! I risultati di tanta “diplomazia” sono stati innegabili che si trattasse di ritardi o di limitazioni alle capacità di difesa ucraine.
R
beh non credo che ci sia troppo da disquisire su che cosa significhi pace. Il contrario di guerra. Ma, evidentemente, Putin ha un suo lessico personale che ha propagandato ovunque riuscendo persino a rivoluzionare il linguaggio. C’è da rifletterci.
Beh Mariagrazia, intendevo piuttosto concordare sul fatto che ci sia in genere l’esigenza di “decidere di cosa farne delle parole altrui” e che risulta utile stabilire a cosa concretamente intendono essere riferite, piuttosto che richiamare alla nostra mente quello a cui noi faremmo riferimento se fossimo stati noi ad averle usate.
Se Trump minaccia ulteriori “sanzioni” contro la Russia, mentre riduce la collaborazione internazionale necessaria a far rispettare quelle già esistenti, si può certo considerarla una farsa senza sottoporre la scelta terminologica ad alcun dibattito né disquisizione.
Ma qui è tutto un sussiego di dibattiti, incluso lo stabilire in cosa effettivamente consista il “non volere la pace”.
I pacifisti “de noantri” si sono dichiarati sostenitori della resa incondizionata.
Magari ritengono che la smilitarizzazione chiesta dalla Russia farà risparmiare soldi agli Ucraini e costituirà una maggiore garanzia in caso l’invasione poi riprenda senza alcuna possibilità di resistenza ostile alla pace.
R
Copy
si, concordo, tutto quello che fa e dice Trump può ritenersi tragica farsa. Ognuno però è libero di dare alle parole il valore che sente di dargli. Credo di aver messo bene in chiaro che cosa significhi pace per me, credo di capire anche cosa significhi per lei. Ma se volesse entrare nel merito ed essere più esplicito, gliene sarei grata.
Mariagrazia, anche in assenza del ricorso alla violenza fisica non considererei come pace una condizione di intimidazione finalizzata a ledere i diritti delle vittime.
Penso che i giudizi di valore richiedano più dettagli di quelli che un termine astratto isolato da un ben definito contesto può mai fornire e che non sarebbe possibile fare costantemente riferimento allo stesso significato quando il senso di una parola può variare tra più interlocutori.
In linea generale ciascuno usa le parole col significato che solitamente gli attribuisce (non avendone altre a riferimento) ma l’interazione può consentire di mutuare, anche solo temporaneamente, il senso usato da qualcun altro (Conte sia lodato).
R
E’ chiaro. Nel senso comune la parola pace va intesa come suggello di ritrovata concordia, esempio: due fratelli o due amici litigano e poi si stringono la mano e si abbracciano e fanno pace. Nel contesto di cui si parla la pace significa: ucraini avete rotto, arrendetevi.
Devo dire che mai un titolo fu più esplicativo di quello che si legge nei commenti successivi di questo meraviglioso dialogo a due in stile “Jalisse”, fiumi di parole per tentare di riscrivere il manifesto della razza.
“Belinate” sparpagliate sul multilinguismo, inconsapevolezza totale del mondo che non vuole perseguire le logiche belliciste, palinsesti televisivi.
Mariagrazia mi perdonerà (o forse no, pazienza), ma una voce dissonante ai deliri che leggo andrebbe pubblicata, anche perché la teoria che sarei un fervente filo putiniano va in qualche modo giustificata.
Il sempre ottimo Copy, ha snocciolato una curiosa teoria secondo cui in Gran Bretagna si parla inglese, in Germania il tedesco, in Francia il francese, in Italia l’italiano e così via per i 27 paesi dell’Unione Europea.
“E ‘sti caxxi”, che alzata di ingegno, non contento di aver rivelato l’universo mondo che questi popoli parlano lingue diverse, se la prende pure con l’imbastardimento delle migrazioni interne che a suo dire non consentono la federazione unitaria di un unico popolo europeo, indivisibile.
Se non è il “Mein Kampf” alla (“Pasta”) Amatriciana poco ci manca.
Non contento, però ritiene che gli italiani che in maggioranza ne hanno le palle piene dell’Ucraina (l’ultimo sondaggio lo certifica con un 68%, ergo 2 italiani su 3), si perdano dietro le bollette del gas, le liste d’attesa e la pensione, ingrati, dopo tutto quello che ha fatto Zelensky per loro.
Forte dei dati pre Brexit del 2012, l’anno in cui la UE ha certificato tutta la sua insipienza con una crisi che ha devastato le economie meridionali del continente, per imporre ridicoli parametri e vincoli di bilancio ideologici, puntualmente sconfessati successivamente, scopre che il tedesco è la lingua madre più parlata seguita da Italiano e inglese.
Che il numero della popolazione non incida sui numeri che snocciola non lo sfiora. Germania 84 milioni di abitanti, GB 68 mil. Italia 58 mil. e così via, a che serve questa statistica? Il suo modello di riferimento Cetto Laqualunque direbbe:
“A una beata minchia!”
Ma non è contento, vorrebbe una neo lingua e programmi televisivi che ci frantumino gli zebedei con i problemi sovranazionali dettati dalle Pine Picierno o dalle Kaja Kallas di turno, mi piacerebbe sapere che “Share” si aspetta, anzi no, di quello che si aspetta me frega meno di zero.
Una lingua comune idea vecchia e obsoleta, già fallita, come l’esperanto.
https://www.geopop.it/cose-lesperanto-la-possibile-lingua-comune-europea-inventata-a-tavolino-e-mai-usata/
Se la prende financo con i liguri e i genovesi (chissà perché), responsabili dei mali nazionali, il problema sarei “io” e non quell’accozzaglia che sostiene “lui”, quando ciancia di “difesa comune e armi”, sprezzante verso liste di attesa e bollette, sarà contento di sapere che si tagliano i fondi per la prevenzione del tumore al seno, che sarà mai se le donne muoiono di cancro, sono ben altre le le priorità secondo lui, ad esempio parlare il “copypastese”.
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2025/03/19/il-mef-boccia-lemendamento-per-fondo-prevenzione-tumori-a-seno_cdbf6da1-2195-485e-b0b0-d57903d2c75b.html
Chissà quante armi compreranno con i 6 milioni tolti alla prevenzione per lo screening, c’è da andare fieri di certe “visioni sovranazionali”.
Purtroppo non può parlare a nome di Zelensky e degli ucraini, che peccato che non l’abbiano investito ufficialmente per fare il megafono e si debba accontentare del blog di Mariagrazia.
A proposito di riarmo:
https://infosannio.com/2025/03/24/prepararsi-alla-guerra-tecnologica-del-2030-cioe-a-unaltra-disfatta/
Avessi letto uno straccio di idea su come perseguire poi il riarmo “necessari”, zero, solo parole in libertà concretezza e fungibilità nulla, mi piacerebbe disquisire sul pratico andante, ma temo che manchino le basi, siamo al “Bla-bla war” parafrasando la nota app di traporto comune.
PS: Come ho già scritto, senza A.I. o miracolosi auricolari, sarei in grado di farmi intendere anche dal gran capo “C’ero chi?”, mi basta un block notes e un lapis, quando uno è “skillato” in certe materie non ha problemi, solo che dall’altra parte ci vuole chi sappia mettere in moto le sinapsi correttamente e non a casaccio, ma non mi pare il caso di questo Thread.
Buona settimana a tutti.
R
Alessandro
scrivi: “Mariagrazia mi perdonerà o forse no”…ma che cosa dovrei perdonare? Il blog è aperto a tutti quelli che vogliono contribuire alla discussione. Se trovi questo dialogo ristretto e paragonabile ai Jalisse è una tua idea che rispetto, ma qui può entrare chi vuole farlo (ed è stato molto più partecipato di così) e la partecipazione però non è mai scontata. Anzi ti ringrazio per avere “rotto” la “monotonia” di un dialogo a due, nel senso che più voci aggiungono sempre idee e vivacizzano il dibattito. Ma lo spazio è aperto, ripeto, Mariagrazia è qui. Se poi per motivi legati ad incomprensioni che sono sempre possibili (o altro che non saprei delineare) questo spazio si restringe a un “duetto”, credo che dipenda da chi non partecipa, non da chi lo fa. Io sono sempre qui a scrivere le mie “belinate”, non ho chiuso e non ho mandato via nessuno. Ma se ritieni che qui si faccia solo del bla bla bla, potresti anche essere nel giusto ed avere focalizzato il problema. Questo è un forum di “incompetenza e incongruenza, disinformazione e bla bla bla”…bene ne prendo atto, non mi offendo, anzi, la prendo come una critica positiva e mi impegnerò a migliorare, io la buona volontà ce la metto, nei limiti delle mie possibilità. Certo che se chi partecipa lo fa con lo spirito della “rampogna” e se chi ha molto partecipato, se ne sta in disparte a “leccarsi le ferite” e a muso duro e “baretta fraccà”, e se chi solamente legge da anni senza avere il coraggio di entrare, non ne approfitta per allargare la discussione e portare nuove idee, dovrai accontentarti dei “Jalisse”. Per ora. Poi potremmo anche progredire nel “Trio Lescano” o “Quartetto Cetra”…non si sa mai, la vita è sempre così: partenza, stop, ripartenza…e chi si “accontenta”…
Buona settimana anche a te.
Trump (ebbene si ancora lui), ha detto che nessuno al mondo è capace di fermare Putin tranne lui. E ci credo. Avrà qualche arma segreta allo studio? Mah, potrebbe essere qualche botte di Prosecco delle cantine Zaia? Ri mah. (Che stupidata, qualcuno penserà, lo so).
Credo però di aver capito perché Putin la tira lunga e continua a bombardare: sta dando ll tempo ai volenterosi di organizzarsi per il dopo tregua e per questo la tira lunga con la guerra. E’ un uomo pratico e “estremamente intelligente” (Wittkoff).
https://www.quotidiano.net/esteri/witkoff-putin-intervista-ucraina-ipq00qa4
Ormai per me è un libro aperto, sono la nuova Alessandra Orsina.
Ah, questo Wittkoff ha anche detto che l’Ucraina è un falso paese. Cosa avrà voluto dire?
Mah, è un falso problema e non frega nulla a nessuno: falso o vero che sia tra poco non sarà neppure più un paese.
Apprezzo l’allegria che l’apologeta del superbonus da 220 miliardi ha per quello che scrive e fa sempre comodo che uno come lui voglia proporsi come termine di paragone mentre (per dirne una) cita statistiche demografiche del 2024 pretendendo di usarle con criterio per contestare dati chiaramente riferiti al 2012 e tratti da una fonte ufficiale.
Il fatto che lui abbia un “modo tutto suo” di capire quello che legge arricchisce il personaggio che interpreta, attanagliato dal timore che non ci sano “le basi”.
Beh, con tutte “le bombe” che sgancia nel blog “le basi” le ha sicuramente.
Eppure con l’avventata loquacità che porta seco, chi potrà mai dubitare che si sia preoccupato di quanto il superbonus abbia aumentato i “fondi per la prevenzione del tumore al seno” o “ridotto le liste di attesa”? Gli saranno mancati il “lapis ed il block notes” che uno “skillato” come lui usa per commentare su internet.
Mi fa piacere che il Copy “de noantri” sorrida, io a leggere le sue intemerate rabbrividisco perché sembra ibernato nel 2012, anno in cui dev’essere rimasto vittima del calendario Maya.
Contesto le sue “Cettoqualunquate” non i dati riferiti al 2012, che a 13 anni di distanza dimostrano quanto possa essere produttivo il suo soliloquio.
Come canta De Gregori “non c’è niente da capire” in quello che scrive, mera fuffa, inutile e faziosa, che non abbia le basi è certo, basta vedere come si trangugia i numeri della propaganda di una con il diplomino dell’alberghiero.
Ma ognuno ha i modelli di riferimento che si merita e il suo credo da (n)eurofanatico, è minoranza anche se elitaria.
https://infosannio.com/2025/03/22/la-guerra-le-caste-ed-i-giovani/
R
si, beh, non so in che pianeta viva Merlo (forse in qualche paradiso extra terrestre), ma qui sulla terra c’è chi ha scatenato una guerra (mondiale) per le sue mire espansionistiche (che lui addebita esclusivamente agli Usa).
.” Davvero assurdo sacrificare la propria vita per combattere nemici che esistono solo nella testa dei guerrafondai e ancora meno in un’era di vuoto politico agghiacciante”, ha ragione, i guerrafondai di Mosca dovrebbero prendere appunti.
Contesto che il nostro esperto permanente faccia sorridere, e garantisco che i suoi commenti vadano letti con tutta la serietà che si confà alla sua statura accademica.
Tra le svariate moltitudini di potenziali lettori si rivolge unicamente a chi non saprebbe capire il suo genio e pertanto riesce ad autocompiacersi in modo lapidario. Scommetto che le sue anonime dissertazioni sulle maggiori riviste scientifiche son tutte scritte così.
Mentre dei capoccioni discutono a Riad sul cessate il fuoco, Sumy è stata bombardata dai russi e palazzi scuole e ospedale sono stati danneggiati, si contano molti feriti.
Intanto il ceasefire sembra stare dando i suoi frutti avvelenati, entrambi vogliono la pace: gli aggrediti per forza, l’aggressore per finta e mentre i suoi contrattano coi capoccioni americani il cessate il fuoco sul mar Nero, Trump nello studio ovale come la sua testa, continua a parlare di deal sulle terre rare e sulla prossima futura gestione da parte degli americani della centrale di Zaporiggia.
Pare che almeno su una cosa Zelensky e Putin siano d’accordo, sulla risposta da dare Trump:…Acchi? ma mi facci il piacere.
https://www.corriere.it/esteri/25_marzo_25/evgeny-savostianov-ex-capo-kgb-intervista-26da166c-26ff-47fd-9191-54a829ec2xlk.shtml
Dissidente anche l’ex capo del kgb.
Ma diamogliela Mariagrazia questa III° guerra mondiale, così finalmente qualcuno potrà darsi ragione e anche tu potrai dire: “Io l’avevo detto!”
Non sia mai che si tenti una via negoziale, il dialogo, prima si spara e poi si parla (forse).
E pensa, a non molta distanza dai negoziati di pace, “Nazinyahu” continua a fare strage di civili donne e bambini, certo Gaza non è importante come Sumy, però giusto per dire che sulla bilancia i 500 e passa morti di Gaza nell’indifferenza globale come “tara” ci potrebbero pure stare.
R
https://www.mariagraziagazzato.it/wp/2025/03/18/il-monocolo/
non credo che io non ne abbia parlato ma come vedi questo post ha 3 commenti dei quali due sono miei. Ai quali neppure tu rispondi.
Io la via negoziale la tenterei, sono tre anni che mi invento vie negoziali di ogni tipo, ma nessuno mi bada e meno di tutti sai chi? Un certo Putin uno che prima spara e spara anche dopo. Non so se hai notato che tutti quelli che qui speravano nelle vie negoziali di Trump si sono defilati alla grande. Cosa vorrà dire secondo te? Che non vogliono darmi la soddisfazione di dire io lo avevo detto? Non credo. Credo piuttosto che non sappiano più come giustificare la delusione per le vie negoziali contorte di un certo signore col ciuffo che doveva essere il salvatore del mondo.(Oppure entrano e parlano di calcio).
Mariagrazia gongola per il presunto fallimento dei negoziati di pace, e si deverte a provocare: “si sono defilati alla grande -dice- tutti quelli che qui speravano nelle vie negoziali di Trump”.
Premesso che qualcuno si possa essere stufato di sentirsi ripetere sempre le stesse cose, solo un’anima candida o uno sprovveduto può pensare che un negoziato di pace, dopo tre anni di guerra, si possa concludere in pochi minuti. Trump aveva promesso la pace in 24 ore? Trump parla per iperboli, ormai dovrebbero capirlo tutti, prenderlo alla lettera è un errore oltre che un orrore.
Personalmente ho sempre creduto che i negoziati di pace quanto prima si fossero fatti tanto più facilmente sarebbero arrivati a buon fine. Ma i fautori della “guerra ad oltranza”, quelli degli “aiuti fino alla vittoria”, quelli della “pace giusta”, ce l’hanno messa tutta per evitarli o farli fallire. Ora, dopo tre anni di massacri, si pretende il miracolo: fine del conflitto e pace giusta, ossia Putin dovrebbe “rinculare”(parola di Mariagrazia).
Un po’ di pazienza, prego, e la pace -volere o volare- arriverà e sarà merito del cattivissimo e improponibile Trump: che dispiacere!
R
la prendo come una battuta e sorvolo sulla tua ironia. Se arriverà la pace e Trump avrà compiuto il miracolo mi ricrederò su di lui? Non credo, se arriveranno ad un accordo sarà molto difficile che sia favorevole agli ucraini, temo e le premesse per una pace ingiusta ci sono tutte. La pace potrebbe anche arrivare ma a scapito degli ucraini e non sarebbe mai pace perché gli ucraini non si arrenderanno. Ma se a te basta la resa, ne prendo atto, ma la “pace volere o volare” se corrisponderà alla resa degli ucraini e peggio ancora alla spoliazione di tutte le risorse del loro paese dopo averlo distrutto, sarà una schifezza e non risolverà nulla.
In quanto ad essersi “stufato” di sentirti ripetere sempre le stesse cose, potrei dire io lo stesso.
Se ci si stanca di sentirsi ripetere le stesse cose è lecito, ma pretendere di avere ragione perché le risposte sono “sempre le stesse” è una pretesa che a mio parere, dimostra scarsa considerazione delle idee altrui ed eccessiva confidenza riguardo alle proprie.
” Ora, dopo tre anni di massacri, si pretende il miracolo: fine del conflitto e pace giusta, ossia Putin dovrebbe “rinculare”(parola di Mariagrazia).
Anche questa frase di Alessandro rende chiaramente l’idea di come la narrazione filorussa si sia infiltrata e domini qualsiasi discussione.
Tre anni di massacri, scrive, ma non dice che i massacri sono avvenuti a causa di un paese che invaso proditoriamente e senza motivo alcuno un paese sovrano, ne ha oltrepassato i confini con l’esercito e sta “massacrando” la sua popolazione da tre anni. L’idea che passa è che il massacro sia “reciproco” e che ci siano due “fazioni” che si combattono mentre la realtà è quella di un paese invasore e di uno invaso che si difende eroicamente da tre anni.
Che Putin rinculasse non era certamente credibile, ma era solamente per dire che per ottenere la pace non servivano negoziati o trattative infinite e complicate ma solo che la Russia non avesse invaso oppure che si ritirasse e smettesse di massacrare gli ucraini.
Ma questo pare un concetto troppo difficile da capire, si preferisce attaccarsi alla propaganda dei filorussi italiani che sono in abbondanza ovunque e insistere che in fondo la responsabilità di questa guerra sia da attribuire a chi sta solo difendendosi da una brutale aggressione.
E le tregue che Trump starebbe negoziando sembrano andare in questa direzione: i russi continuano a bombardare, si dicono pronti al ceasefire ma alle loro condizioni e le loro condizioni sono ora al vaglio degli Usa e se le accetteranno però saranno la riprova che l’America di Trump non sta negoziando la pace ma la svendita degli ucraini della loro libertà, della loro terra e della loro indipendenza.
https://www.theguardian.com/world/2025/mar/25/russia-ukraine-ceasefire-trump
“un negoziato che non prende in considerazione entrambe le posizioni sul tavolo ma tende a fare gli interessi di una sola parte (la Russia NdR) è un negoziato destinato al fallimento”.
A proposito della guerra mondiale già prevista da Casaleggio per il 2020, la Cina si è appena dotata di aerei da combattimento di sesta generazione e di chiatte dotate di ponti adatte all’invasione di Taiwan con cingolati.
Cina, Russia, Iran ed i loro cooperanti (Houthi, Hamas, libici di Haftar, ecc.) cercheranno mai di agire in modo coordinato su più fronti per saturare le capacità di reazione dell’interventismo statunitense e degli eventuali alleati a questo rimasti? Oppure otterranno quello che vogliono “pacificamente” attraverso l’intimidazione?
PS: Trump-Gaza è il nome di un video virale promosso dallo stesso POTUS il quale con le sue reali proposte ha probabilmente rubato il lavoro a tutti i creativi a cui è stata finora affidata la cura delle campagne di propaganda filorussa: cosa mai dovranno inventarsi per batterlo al suo stesso “gioco”?
Cara Mariagrazia, a me pare (pare eh), che Trump abbia invertito la rotta suicida della gioiosa macchina da guerra per quanto riguarda “l’Ugraina”, un tentativo di mettere al tavolo i due contendenti lo si sta attuando, certo è abbastanza ridicolo che avvenga in un paese dove al sabato tagliano le teste in piazza e davanti al pubblico, le libertà più elementari sono negate e la misoginia è la norma, ma è per quello che si svolgono in territorio “neutrale”.
Capisco che la soluzione a te non piaccia, non piace nemmeno a me, ma a differenza della tua beniamina non scommetterei sulla vittoria dell'”Ugraina” e nemmeno sull’accozzaglia dei “volenterosi”, un’altra perniciosa idea partorita dal cervellino della “Bomberlayden”, era un disastro da Ministro della difesa tedesco, si è rivelata tale anche nelle sue due reggenze, come si possa essere così somari da confermarla non me lo spiego se non con il sostegno delle tante “Pine” che ci sono a Bruxelles.
Dove sono andati tutti? Non lo so, forse si sono stancati di reiterare lo stesso tema giorno dopo giorno, li hai sfiniti immagino e per quanto riguarda il tuo link che ho commentato positivamente, è l’esempio perfetto della “tara”, il foglio per avvolgere una libbra di carne, vista la quantità copiosa e fluviale di lettere sul tema “Ugraino” siamo a 1 contro 100 e non una proporzione distante dalla realtà.
Io più prosaicamente credo che gli “altri” ormai se ne freghino delle sorti di Zelensky (e giustamente) che continui a dipingere in maniera romanzata ed enfatica, pure io mi sono stancato di ribattere sul personaggio tanto è inutile, sei monolitica e piantata sulle tue convinzioni come la Colonna Traiana.
A che serve discutere con chi è convinta che i suoi interlocutori siano per convinti propagandari putiniani mentre solo tu e “Roger” possedete la verità rivelata?
Forse sarebbe meglio parlare di calcio.
R
Ti faccio notare che la mia domanda era retorica, conosco la risposta o penso di conoscerla e però me la tengo per me e non ho alcuna intenzione di “pagare” i curiosi. Ma forse la conosci pure tu. E forse è pure “quella giusta”.
Io ho le mie idee le esprimo qui senza remore e non ho alcuna paura a farlo né a rispondere a tono a qualsiasi argomentazione.
Chiunque entra qui a commentare è il benvenuto e si deve attenere ad un minimo di regole, ma io continuo a essere quello che sono e a scrivere le miei opinioni per come le sento e come la mia “sensibilità” mi suggerisce ma non credo di possedere “verità” ma credo di avere delle idee un carattere e nessuna paura (ripeto) ad esprimermi. E non sei tu quello che dice che la diversità di opinioni aiuta la discussione? O vorresti che la pensassi come te?
Se a te o a chiunque altro questo blog non piace è liberissimo di non frequentarlo, non mi risulta di aver mai messo una pistola alla tempia di nessuno.
Soprassiedo sull’ennesima accusa di essere vittima della propaganda russa(come dirmi che non ho cervello per ragionare da me) e passo oltre:
”i massacri sono avvenuti a causa di un paese che invaso proditoriamente e senza motivo alcuno un paese sovrano”,
Ecco, un’altra costante di Mariagrazia, una narrazione antistorica dei fatti. E’ come dire che Putin sia svegliato un giorno con la storta e abbia deciso di scatenare il putiferio. Non mi ripeterò nel dimostrare come i fatti parlano di una precisa responsabilità degli Stati Uniti e di una fazione ucraina di estrema destra nazionalista, nonché di capi europei irresponsabili come Johnson. Non voglio convincere nessuno, ma l’analisi scientifica dei fatti dice questo..
“se arriveranno ad un accordo sarà molto difficile che sia favorevole agli ucraini, temo e le premesse per una pace ingiusta ci sono tutte… sarà una schifezza e non risolverà nulla”.
L’avere prima perseguito un gioco pericoloso di espansione della Nato ignorando negli anni i reiterati avvertimenti di Putin, e l’aver dopo abbracciato ciecamente la tesi dell’aggressore e dell’aggredito, ha avuto il risultato pernicioso di escludere ogni iniziativa diplomatica per risolvere la controversia (addirittura Zelensky ha vietato ogni approccio diplomatico con Putin) col risultato di una guerra durata più di tre anni. Ciò comporterà necessariamente un trattato di pace che penalizzi la parte perdente, è stato sempre così: ma anche così sarebbe una “benedizione” per l’Ucraina, perdere quest’ultima occasione, come accaduto in passato(ricordo quando Johnson fece fallire l’accordi di pace di Istanbul), e come provano a fare oggi i cosiddetti “volenterosi, segnerebbe la fine definitiva dell’Ucraina.
R
, ma l’analisi scientifica dei fatti dice questo..
scientifica? dimostralo con una formula matematica. Adesso abbiamo le “prove scientifiche” delle balle della propaganda putiniana…abbiamo fatto dei passi avanti.
Zelensky non ha avuto approcci diplomatici con Putin? non ne ha voluti? perbacco che antipatico. Avrebbe dovuto anzi chiedergli approcci sessuali, forse sarebbe andato delle buone. E questo post poteva titolarsi: Pensiero stupendo…nasce un poco strisciando…oops sessuali forse è troppo ardita, diciamo sentimentali, meglio.
https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/smascherati-12-falsi-miti-sulla-guerra-della-russia-ucraina-2023-02-24_it
PS: mai scritto quello che affermi all’inizio: falsità gratuita che respingo.
Mariagrazia, non ho capito se i millantati “principi scientifici” dell’omonimo di Orsini si applicano anche a scapito dei palestinesi oppure solo a scapito degli ucraini: a furia di ripetere sempre le stesse cose costui non avrà dimenticato quelle che gli rimangono ancora da dire?
La Russia ha da anni una base militare vicino ad un paese NATO nella porzione libica di Haftar. L’Ucraina è stata aggredita senza che neanche ci fosse una base NATO.
R
si e la Finlandia ha pensato bene di entrarci:
https://www.ilpost.it/2023/04/04/finlandia-nato/ chissà perché?
Mentre l’Ucraina non si sognava neppure di entrare nella Nato.
La Russia ha postazioni missilistico-nucleari a Kalinigrad, che è praticamente dentro la NATO.
“L’Ucraina è stata aggredita senza che neanche ci fosse una base NATO.” (C.P.)
Qualcuno dirà che la NATO stava abbaiando troppo. Quando il cane del vicino abbaia non vedo di meglio che spianare il cane, la cuccia e la casa del vicino col bulldozer. Tra l’altro la Russia aveva invaso la Crimea ancora prima che la NATO cominciasse ad abbaiare in Ucraina. Da un notissimo proverbio russo: can che non abbaia, morde!
R
eccome!
Putin è fatto così: rade al suolo la casa del vicino e dà la colpa al cane.
Trump invece sembra quello che pretenderebbe addirittura di farsi pagare le spese della demolizione ma resta da vedere che combinerà con la Groenlandia che gli serve “per la sicurezza del mondo”.
https://it.euronews.com/my-europe/2025/01/23/la-groenlandia-e-coperta-dalla-sicurezza-collettiva-della-nato-afferma-il-ministro-finland
Mariagrazia, in un certo senso “se la sognavano” visto che pochi giorni prima de “l’operazione militare speciale” russa venne ultimato il processo di modifica della Costituzione ucraina per inserirvi i propositi di adesione all’UE e alla NATO ma certamente ciò non costituiva alcuna concreta possibilità di completare l’adesione nell’immediato futuro o nel medio termine.
Quanto alle basi militari russe in Libia pare che adesso siano tre.
Non immagino proprio cosa dica “la scienza”: Ci tocca fare tre guerre mondiali, mandare avvertimenti (non si capisce se a Putin o ad Haftar)? Magari potrebbero spiegarcelo, anche se non si sa cosa resterà della NATO dopo Trump.
R
si ha ragione, ho sbagliato, se la sognavano è vero. Ma l’ho scritto nel senso che se la potevano pure sognare…
Chiediamoci pure cosa resterà…del mondo, dopo Trump.
“PS: mai scritto quello che affermi all’inizio: falsità gratuita che respingo”(Mariagrazia)
Mai scritto? Falsità gratuita?
“questa frase di Alessandro rende chiaramente l’idea di come la narrazione filorussa si sia infiltrata e domini qualsiasi discussione”(Mariagrazia alle 11:01 del 26/3).
E in questa stessa risposta:
“Adesso abbiamo le prove scientifiche delle balle della propaganda putiniana.”
Cosa significano queste frasi se non l’ennesima accusa di essere vittima della propaganda russa?
Ps le “prove scientifiche” sono la lettura dei fatti nudi e crudi, non rivestiti dai pregiudizi da “tifo”, sono gli elenchi di avvenimenti inequivocabili che spesso ho riportato citando data e luogo(per esempio: 20 maggio 2022, gli ultimi 531 miliziani dell’Azov barricati sotto l’acciaieria Azovstal si arrendono ai russi).
R
Tu hai scritto:
“Soprassiedo sull’ennesima accusa di essere vittima della propaganda russa(come dirmi che non ho cervello per ragionare da me) e passo oltre”:
Questo è falso, lo ribadisco: io mai ho scritto che tu non abbia il cervello per ragionare. Questa è falsità e che tu ripeta in continuazione i temi della propaganda russa, lo affermi tu stesso con quello che scrivi da quando questa sporca guerra è iniziata.
Ah, ecco! Sono “prove scientifiche” perché l’omonimo siculo così pretende che debbano essere chiamate le sue “letture”, che risultano essere quello che lui aggiunge ai “fatti” nudi e crudi.
Per esempio, se il fatto “nudo e crudo” è lui medesimo, la “lettura” è quello che riferisce di sé in qualità di “divulgatore scientifico” (perché il fatto “nudo e crudo” , lui medesimo, non è risultato sufficiente).
Quello che manca tuttora è la descrizione esplicita dei presunti “principi scientifici astratti ed indipendenti” che adopera nel pervenire ai giudizi che continuamente offre.
Per dirne una, il “principio dell’avvertimento”, che costui “teorizza” solo quando straparla di Putin, deve essere ancora formalizzato in modo astratto così da essere applicabile e verificabile in modo indipendente anche in altri casi.
Non c’è oratore peggiore di chi non sa di che parla. E il caso di copy-impasta che col dileggio pretende di demolire il metodo logico-sperimentale basato sull’osservazione scientifica(che lui ignora). Dilungarmi sull’argomento non è il caso e non vale la pena, se legge come scrive dubito che capirebbe.
Dirò soltanto che la premessa generale per una ricerca sociologica scientifica è mettere da parte pregiudizi ed emozioni. I pregiudizi rendono ciechi, le emozioni perturbano la percezione dei fatti. Il codice della scienza è “vero/falso”. L’approccio scientifico può dichiarare “vero” ciò che il potere politico o le persone emotive vorrebbero fosse falso. La scienza poi non censura nessuna domanda, non conosce tabù, non aggredisce per le domande scomode o contrarie all’opinione diffusa. La scienza da risposte con un ragionamento logico che richiede prove e controprove, confronti, riscontri, informazioni.
Capirà copy e impasta?
R
Il metodo “logico-sperimentale” che conduce ad un solo esito: la vittoria di Putin e la resa dell’Ucraina. Scientifico e soprattutto preciso, non si scappa da questa logica.
Io che sono per natura “emotiva” non arriverò mai a capire perché debba avere ragione un prepotente. Mi pare persino logico. Ecco perché non capisco quello che scrivi: la tua “scienza” esula dalla mia capacità di comprensione.
Mariagrazia, l’omonimo siculo ci sventola la sua presunta infallibilità ma trova un pretesto fittizio per mantenere il segreto sul “metodo” posto a “garanzia” della presunta correttezza di ciò che scrive.
A fronte di una palese mancanza di trasparenza ci ritroviamo -nei fatti- a doverci affidare al suo autocompiacimento.
Il “principio dell’avvertimento” usato per giustificare Putin come può essere generalizzato? Come l’avvertimento mafioso?
II mafioso “avverte” la vittima, la quale se non accetta passivamente l’intimidazione viene colpevolizzata invece di essere tutelata dall’aggressione.
Sono particolarmente interessato a quello che sedicenti “scienziati” non scrivono e suggerisco a tutti di incoraggiarli a farlo. domanda dopo domanda.
Non penso che lo “scienziato” possa fingere che scrivere sia futile perché nessuno sarebbe in grado capire il suo genio.
“Io che sono per natura “emotiva” non arriverò mai a capire perché debba avere ragione un prepotente” (Mariagrazia)
Senza ironia, vedo che hai capito benissimo, tu sei “emotiva” quindi quanto più distante dalla realtà. Strano che cerchi una “ragione” nel comportamento degli uomini, la prima lezione della scienza è che gli uomini agiscono sotto la spinta di pulsioni istintuale. Lo stato emotivo è il motore delle nostre azioni non logiche e la fonte delle nostre spiegazioni immaginarie (Pareto).
Quello che tu chiami “un prepotente” non ha ragione, semplicemente si comporta secondo quella che il professore Orsini (ahi, chi ho mai nominato!) definisce la “legge ferrea della sicurezza internazionale”, ossia: “Le grandi potenze impediscono agli Stati confinanti , laddove sia possibile, di sviluppare una linea di politica estera che mette a repentaglio la propria sicurezza nazionale”. Tenere in considerazione ciò, non vuol dire dare ragione a chi si sente minacciato e reagisce.
Ignorarlo, come hanno fatto gli Stati Uniti, Zelenskyy, e tutti i capi europei accodati, conduce alla rovina. Ne abbiamo sotto gli occhi una prova.
R
Beh, abbiamo scomodato Pareto ma abbiamo eluso il fatto che ad essere messa a repentaglio è stata la sicurezza nazionale degli stati confinanti con la Russia (non solo Ucraina) e non viceversa. Questo dal punto di vista strettamente scientifico si chiama rivoltare la frittata.
In quanto alla emotività: ne dai una definizione “scientifica” che però fa acqua da tutte le parti: non mi risulta di aver mai agito in modo tale che le mie azioni fossero prive di logica, in quanto non sono una scimmia ma un essere umano dotato di raziocinio perfettamente in grado di giudicare i fatti e di agire di conseguenza. L’emotività è solo una componente del mio carattere che accentua la sensibilità e quindi mi rende maggiormente ricettiva nei confronti della comprensione dell’animo umano. (!)
Ah, ecco! La famosa “legge” di Orsini ( cosiddetta “legge ferrea della sicurezza internazionale” ), di cui i palestinesi non hanno mai sentito parlare, li ha condotti alla rovina:
Perché l’omonimo siculo si lamenta continuamente delle sorti dei palestinesi invece di sostenere che possano esser privati di qualsiasi territorio a discrezione degli israeliani?
Perché poi si lamenta se l’Europa si ripropone di investire per far fronte alla “politica estera” della Russia?
PS: La “legge” di Orsini è stata pubblicata su una rivista scientifica “ferrea” oppure solo alla tivvù?
R
L’ha detto in TV a Cartabianca il 15 maggio 2022
“(rispondendo al servizio sulla Moldavia)
“Esiste una legge della politica internazionale, la quale afferma che le grandi potenze
proibiscono, laddove possibile, avere una politica estera che mette a repentaglio la
sicurezza nazionale. Ergo, salvo casi eccezionali, se tu non metti a repentaglio la sicurezza
della Russia, la Russia non ti fa una guerra; non ha ragione di distruggere un altro Paese.”
https://fidu.it/wp-content/uploads/Disinformazione-sul-conflitto-russo-ucraino-.pdf
pag.11
Non dubitavo che copy-impasta non avrebbe capito nulla di quello che ho scritto, visto che parla di “palese mancanza di trasparenza”, quando invece ho chiarito tutto.
Legge come scrive, non gli si può fare torto. Perciò è inutile spiegargli che Putin “il cattivo” ha avvertito la Nato di non minacciarlo, mentre il mafioso “avverte” per minacciare, son due cose ben diverse: il suo “principio dell’avvertimento” fa acqua come una bacinella sfondata.
R
questa fiaba che la Nato avrebbe “minacciato” Putin mi sembra assomigli molto a Cappuccetto rosso e il lupo. A me sembra che questa narrazione faccia acqua come una bacinella sfondata.
Il medium di Orsini pretende di aver chiarito “tutto”, trascurando che finora ha adoperato il dogma da lui espresso ad unica giustificazione della Russia, evitando di applicarlo in modo coerente ad altri scenari, come quello palestinese.
Strano come gli passi facilmente la voglia di parlare e tenti subito di cambiare discorso se gli si fanno domande specifiche volte a dargli la possibilità di colmare le enormi lacune (vuoti di ragionamento) che lascia dietro di sé.
Non ne parliamo poi della flessibilità interpretativa di un dogma che fa riferimento a “tutto il possibile”…
non importa quello che pensi tu o penso io sulla Nato, se costituisce minaccia o no, importa quello che pensa Putin. Importa quello che pensano i capi di una grande potenza, se una potenza ostile piazza basi atomiche al proprio confine.
La favola bella che ieri ci illuse, che oggi ci illude -come recitava D’annunzio nella Pioggia sul pineto- mi sembra la tua narrazione
R
Invece a me di quello che pensa Putin o i capi delle superpotenze non può importare di meno, invece noto che per te é Vangelo.
Metodo scientifico? Ma va la, qui non s’imbarca cucchi.
Siccome il mafioso solitamente adopera “l’avvertimento” come strumento intimidatorio per perseguire un fine illecito non può mica evitare di stabilire se Putin abbia avuto pretese illegittime?
Però sappiamo che in conseguenza di “avvertimenti” mafiosi alcuni individui reagiscono colpevolizzando ed isolando le vittime che non si adeguano. Tale comportamento non viene definito pacifismo come alcuni fanno per un suo analogo.
Mariagrazia, sono perfettamente d’accordo con te, non “sei una scimmia”, figurati se potrei essere offensivo con te, e neppure ho detto che le tue azioni siano prive di logica. Di te ho scritto che, essendo un tipo emotivo come tu stessa dichiari, “la percezione dei fatti viene perturbata” e, nel mio post precedente, che “dai una narrazione antistorica dei fatti”.
Un esempio? Zelensky lo percepisci come un eroe, mentre i fatti dicono tutt’altro:
la sua politica ha provocato lo sfacelo dello Stato Ucraino, ha sacrificato oltre ogni ragionevole resistenza la vita del suo popolo, ha tradito l’impegno di riconoscere le autonomie del Donbass, si è fatto trascinare dalla fazione estremista e sovversiva del suo popolo, si è reso complice delle peggiori azioni repressive del battaglione Azov, ha eliminato nemici politici e messo a tacere l’opposizione, ha rifiutato una mediazione di pace ragionevole, il suo nome è comparso tra coloro hanno approfittato dei paradisi fiscali, insomma, tutt’altro che un eroe.
Questo non significa che le tue azioni siano prive di logica, ma che lo stato emotivo, nei casi di più intenso sentire, prevale sulla logica.
R
Alessandro
Tu credi di possedere raziocinio scrivendo le menzogne che scrivi riguardo a Zelensly? Menzogne (non fatti) delle quali ti prendi INTERAMENTE la responsabilità.
Ripeto se tu pensi di poter trascrivere qui tutte le teorie putiniane (nessuna smentita da tre anni riesce a scalfire le tue granitiche convinzioni di un mm.), ti sei sbagliato. Questo te lo passo ma ti dico che a questo tuo commento (dal quale mi dissocio) hai messo la firma sotto.
“Questo non significa che le tue azioni siano prive di logica, ma che lo stato emotivo, nei casi di più intenso sentire, prevale sulla logica.”
Ma nemmeno per sogno, l’emotività è un dono che in misura differente abbiamo tutti (chi non ce l’ha non è umano e gli esiti si vedono) che non fa che ampliare le possibilità di ragionare. Ma non seguendo la “tua” logica che vuole far passare per “verità scientifiche” quelle che altro non sono che palle della propaganda.
La tua logica vorrebbe che tutti la pensassero come te perché lo hai deciso tu e hai deciso anche cosa sia logico o meno. Questo si chiama in un solo modo: supponenza e con la logica ha davvero poco a che vedere. E ti do una notizia: tutte le nostre azioni (ti piaccia o meno) sono dettate dall’emotività e non dalla logica che è un processo sempre subordinato ad essa. Anche per quanto riguarda te.
“E ti do una notizia: tutte le nostre azioni (ti piaccia o meno) sono dettate dall’emotività (Matiagrazia)
Ah, mi dai la notizia! E io che ho scritto ieri alle ore 17:15?
“La prima lezione della scienza è che gli uomini agiscono sotto la spinta di pulsioni istintuale. Lo stato emotivo è il motore delle nostre azioni non logiche e la fonte delle nostre spiegazioni immaginarie”
Evidentemente non presti attenzione a quanto scrivo e dai retta al pregiudizio duro a morire che io scriva contro l’Ucraina (ma quando mai), ergo “gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare”(Gino Bartali)
Ma finiamola qui, non mi piace vedere volare gli stracci, solo respingo al mittente l’accusa di “menzogne” , di cui prendo atto nemmeno una è stata smentita..
R
si, una ennesima rigirata di frittata funambolica con tanto di orario preciso e “citazione”…hai esaurito le “prove scientifiche”?
Smentite? a te? ma quando mai ne hai preso in seria considerazione mezza? Ora che sei pure “scientifico” figuriamoci. E che tu abbia a cuore l’Ucraina si evince da tutto quello che scrivi. Chi mai potrebbe dubitarne? Se non li fai volare tu gli stracci, qui non ne volano.
Non mettevo in dubbio cha a te “di quello che pensa Putin o i capi delle superpotenze non può importare di meno”, confermi quello che ho sostenuto, ignori la realtà quando è scomoda.
Scienza, che brutta parola! Hai ragione Mariagrazia, bandiamola da questo blog.
R
No ti sbagli, la parola scienza qui è bene accetta, non lo è più quando la si millanta.
In quanto ai capi delle superpotenze, se si tratta di “quei capi” non posso interessarmi alle loro ubbie se non quel tanto che basta per non prenderle per oro colato. Come fai tu: io sono per la democrazia e le libertà i dittatori non mi sono mai piaciuti, ma già lo sai o dovresti saperlo.
PS: non replicare fino a che io non ho passato il commento. Potrei anche cestinare la risposta, perché fino a che non lo passo non è “moderato” e quindi è sempre in attesa. Vale per tutti.
Insomma, il “principio siculo della minaccia esistenziale” stabilisce che quest’ultima possa essere individuata in modo “scientificamente” arbitrario per giustificare finanche una guerra.
“La scienza” sicula dice anche che Netanyahu ha agito “nei limiti del possibile” e che i palestinesi sono “emotivi”? Non mi pare di averla letta ancora questa.
Quando si dice che “la scienza” non abbia tutte le risposte…
PS: Non ne parliamo de “l’anti-storicità” del proposito europeo di concretizzare una “realtà scomoda” per una Russia che opera attraverso le intimidazioni e le aggressioni militari. Lì son questioni di liste di attesa.