L’approvazione del disegno di legge che introduce il femminicidio tra i reati punibili con l’ergastolo è, secondo me, una buona cosa. Ho letto di proteste tra le opposizioni, ma, sinceramente, non capisco bene su quale fondamento si basino.
Il testo prevede che chi compie un femminicidio sconti la pena dell’ergastolo. A me pare che uno che toglie la vita ad una donna meriti la galera a vita e forse è persino troppo poco. Qualcuno ha parlato di “vendetta”. Beh, si, una donna uccisa ogni tre giorni potrebbe far scaturire un desiderio di vendetta nelle donne, perché no? La vendetta è legittimata dalla brutalità e dalla ferocia e dalla criminale diffusione di questo odioso reato che porta via oltre un centinaio di donne all’anno in Italia. Le sottrae alla propria vita alla quale avevano diritto, ma le sottrae anche ai loro familiari, fratelli, genitori, figli…che avevano il diritto di averle vicine e non di vederle vittime di un delinquente che ha deciso di farle sparire dalla faccia della terra.
Infami assassini che meritano solo di restare in galera a vita. Non capisco perché questo nuovo reato dovrebbe creare ulteriori problemi nei rapporti tra uomini e donne. Se un criminale pensa di poterla fare franca con le attenuanti generiche ora sa che uccidere una donna può costargli la pena massima. Ci penserà? Io non credo. Sono sicura che mentre scrivo queste righe c’è chi sta programmando di accoltellare la compagna e manco è informato del nuovo reato o se ne infischia.
Ma le donne ora sanno che la legislazione italiana punisce i loro assassini con la galera a vita e se non ritorneranno a vivere almeno chi rimane a piangerle sa di poter contare sul fatto che chi le ha sottratte alla vita sarà destinato alla morte civile per sempre. Una piccola e misera soddisfazione che però si meritano tutta.
Meglio di niente, ma i problema non è inasprire la pena a qualcuno che non ha nulla da perdere e spesso dopo la donna ammazza anche sé stesso, quanto prevenire la violenza. L’ho scritto altre volte: alla lunga ci vuole l’educazione dei giovani, a breve qualcuno che intervenga subito al primo dito alzato.
Il fatto di dare un nome al reato è comunque una cosa buona fatta dal governo anche se l’ergastolo lo darei a tutti gli omicidi, che siano femminicidi o masculicidi.