Forse Tajani non ha ben presente di chi parla quando definisce Salvini uno sfasciacarrozze. E’ bastato che l’abbia detto perché si sia fermata l’Alta Velocità che sta diventando alta criticità. Ma le colpe di Salvini sono tutte da vedere, si parla di piani per boicottarlo e forse potrebbe persino esserci lo zampino dei russi . Russi che ci stanno spiando coi droni che viaggiano sopra aziende strategiche per la Difesa. E Salvini che fa? Sfascia i progetti di riarmo europeo e si dichiara pacifista ad oltranza e garante della alleanza con gli Usa. Si sente già sicuro che Trump manterrà buoni rapporti con l’Italia e che Putin non ci farà mai del male. A noi. E gli altri si difendano da sé. Ma Salvini è anche convinto che il governo non avrà mai problemi dalla Lega, si sente fortemente fedele all’alleanza e alla premier Meloni. Si sente un sacco di cose e soprattutto si sente leghista legato alla politica del fa e del disfa e del morto un re se ne fan tre.
Un personaggio inquietante che sta facendo preoccupare i suoi alleati e gongolare i suoi oppositori sempre pronti a trarre benefici dalle sue inquietudini. Un quadro politico difficile da decifrare. Ma da chi prende ordini Salvini? Che autonomia politica ha? Quella differenziata dalle politiche del suo stesso governo e afferenti ai due super potenti per eccellenza, uno di qua e l’altro di la?
Quesito difficile. Salvini non ha fatto mai mistero delle sue simpatie per Putin , come quelle per Trump. E’ decisamente in una botte di cristallo.
Ecco che lo sfasciacarrozze potrebbe essere una mina vagante che potrebbe anche esplodere non appena sentisse che la sua base sta con lui, che lo appoggia, che lo incita a cercare di prevalere nella coalizione con le sue idee di bellicoso pacifista. La UE si riarma? Salvini si mette lo scudo da guerriero di Da Giussano e incita i suoi sul pratone al grido: all’armi fratelli leghisti combattiamo per la pace e chi non è con noi, bomba lo colga.
Ma, può pure darsi che qualche prataiolo veneto abbia già deciso di sfasciargli qualche botte di prosecco o di cabernet sul cranio ministeriale. In senso figurato, s’intende. La sporca politica dei dazi del suo beniamino sta già facendo le prime vittime, può pure darsi che qualche leghista preferisca rivoltarsi e dare il suo consenso a chi le carrozze le sfascerebbe in testa a quel tipino. Sempre in senso sfigurato.
Eccolo il pacifista Peace and Love, colui che va dove lo porta…il naso.