Andrà via rubato

Sarebbe sufficiente per mandarla a casa o, opportunamente rivestita con abiti firmati e valigia accessoriata di tutto, in quel di Budapest a subire il processo che ha sfangato. Si perché l’eroina ha bisogno che il “sacrificio” si compia per esserlo. E non basta un anno di prigione che neppure ai piombi, eh no, per essere credibile l’eroina deve andare a processo e vincerlo a mano bassa. Se mente mente. E se mente nero su bianco sulle sue “memorie” mente su tutta la linea. E possiamo tenere una che mente a beccarsi 20mila euro al mese per passare il tempo a scrivere le sue balle su un libro che, guarda caso, una famosa casa editrice italiana le sta sta pubblicando e commercializzando? Andrà a ruba, hanno pensato i commerciali della casa.

E sarebbe lo slogan adeguato a pubblicizzarlo visto il soggetto che lo firma. Una che ora dice che le hanno messo il manganello nel borsone quelle vipere degli agenti magiari, per incastrarla perdinci. Ma noi italiani non lo ruberemo, lo compreremo in massa perché a farci fare fessi siamo rari esemplari mondiali (salvo qualche milione di eccezioni).

La orodeputata Salis (perché ormai tutto quello che tocca si trasforma in oro) afferma nel suo libro di essere stata incastrata: non aveva manganelli, non ha picchiato i nazisti…e allora che rivoluzionaria sei Salis? Davvero eri in Ungheria per diporto? e che antifascista sei? Ti hanno incastrata? e perché? eri (in)desiderata a Orban? ma va? non gli piacevano i tuoi shorts? Oppure ti aveva fatto proposte che tu non potevi non rifiutare? Il tuo fascino latino lo aveva inebetito?

Farà il botto editoriale questo libretto di bugie di una abituata a mentire, Non aveva il manganello per autodifesa, come aveva detto il papà, no, glielo hanno infilato nello zaino gli agenti quando l’hanno arrestata. Capito? Lei a Budapest era in vacanza con qualche amico, così come era in camporella il giorno che a scuola spiegavano il Nazismo, aveva ben altro da fare col suo ragazzo a prendere lezioni di anatomia scampagnata.

Mi sta diventando quasi simpatica, sembra il personaggio di un film della commedia all’italiana. Monica Vitti ne avrebbe fatto un monumento di comicità.

10 commenti su “Andrà via rubato”

  1. Mariagrazia, il problema della casa per i meno abbienti è un problema sociale che si sta aggravando sempre più. Chiunque si sobbarchi il compito di porlo all’attenzione di tutti e di smuovere l’inerzia del governo è lodevole. Si stigmatizzano gli atti illegali, ma bisogna chiedersi anche qual è l’origine: non ci meravigliamo se la gente esasperata da affitti inarrivabili, dalla sordità delle istituzioni, poi calpesta anche la legalità.

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  2. Alessandro, i prezzi alti per affittare o comprare una casa nelle grandi città (a Tempio Pausania le regalano quasi) dipende da molti fattori.
    1) La trasformazione dell’occupazione dall’industria e dall’agricoltura al terziario ha creato posti di lavoro soprattutto nei grandi centri -> aumento della domanda.
    2) La legge tutela poco chi affitta, per cui prima di farlo ci pensano due volte -> calo dell’offerta.
    3) Le famiglie si stanno polverizzando sempre di più. Tante case da 100 mq e più sono abitate da una sola persona perché nessuno vuole convivere con amici e parenti -> aumento della domanda.
    4) Molti edifici per uffici in centro non possono essere convertiti in miniappartamenti per vincoli di legge e norme di sicurezza (es. pannelli isolanti in amianto) -> difficoltà di aumentare l’offerta.
    5) Le case popolari, che in teoria dovrebbero essere sistemazioni spartane temporanee per chi non si può permettere di meglio, in realtà sono spesso appartamenti più che dignitosi dove le famiglie restano per decenni, anche se non hanno più i requisiti (e gli enti non controllano) -> difficoltà di aumentare l’offerta.
    6) Le case popolari spesso sono assegnate ad immigrati -> aumento della domanda.

    Cosa dovrebbero fare i governi che non hanno fatto niente finora (sia quelli di destra che quelli di sinistra)? Trovare soluzioni per i singoli problemi che ho citato e per quelli che non ho citato. Cioè analizzare a fondo le vere cause del problema, evitando “soluzioni semplici e chiare, ma sbagliate, per un problema complesso” (tipo costruire più case popolari), e risolverle alla radice.
    E, nel frattempo, sloggiare nell’arco di 24 ore gli occupanti abusivi. Non si possono mettere in mezzo ad una strada? Allora il Comune li ospiterà a sue spese in albergo fino a trovare la soluzione. L’importante è che il legittimo possessore della casa ne rientri in possesso in tempi brevissimi, ai sensi dell’art. 42 della Costituzione.

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  3. Non importa niente a nessuno che questa tipa scriva libri e vada ospite da Fazio a fare la sceneggiata dell’antifascista del manganello.

    Quello che lascia basiti è l’indifferenza con la quale la gente prende queste notizie. Se lo ha fatto Vannacci…lei chi è per non farlo? e non importa che sia europarlamentare e pagata dallo stato, sta in commissione Casa e come dice Alessandro ci vuole qualcuno che porti avanti le soluzioni a questo annoso problema.
    E lei ha portato avanti la soluzione occupando, ma non ci sono prove, come non ci sono prove del manganello che secondo lei gli agenti ungheresi le avrebbero messo dentro lo zaino…questa può dire e fare quello che vuole, ha pure “licenza di uccidere”?
    Dice che il suo è un processo politico… ma allora è andata in Ungheria per picchiare i nazisti e con che cosa se la vipera l’hanno messa gli agenti nel suo borsone?
    Ma Salis quante balle pensi che la gente sia disposta a bersi? Tutte, credo. E più ne racconta e più sarà creduta.
    Ora vuole una nuova forma di giustizia, si, immagino quella che permetta di delinquere e che ti premi se lo fai con un seggio in Palamento.
    Perché ormai i più credibili sono i racconta palle, la bugia elevata a virtù e più ne racconti e più ti credono…

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  4. Signora Gazzato, mi pare che il paragone – non suo ma riferito – con Vannacci sia improprio.
    Vannacci, prima di scrivere quel famigerato libro, si era fatto onore in più occasioni, diventando Generale di Corpo d’Armata relativamente giovane. E certe carriere non le regalano.
    Da ricordare che fu lui a segnalare la pericolosità dei proiettili di uranio impoverito che avevano fatto morire una ventina di militari italiani impegnati negli attacchi aerei contro la Serbia.
    La Salis, invece, non mi pare che abbia fatto niente di buono nella vita.
    Figlia di papà, mediocre insegnante, ladra di appartamenti, manganellatrice imprudente.
    Improbabile che sia capace di fare qualcosa di buono a Bruxelles.
    R
    il paragone con Vannacci non me lo ha “riferito” nessuno. Non scrivo mai cose “riferite” se non specificando che lo sono.
    Era solo per dire che sono entrambi parlamentari euro per caso e hanno scritto entrambi un libro. Non mi riferivo alla passata carriera di Vannacci.

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  5. E certo, onore e gloria a quell’infuso di cacca militarista, fascio dalla testa ai piedi che, non contento delle schifezze appoggiate in mezzo mondo aggredito dal munifico occidente, adesso siede tra i banchi della destra più becera e razzista.
    Ma come si fa dico io, a mettere sullo stesso piano uno che di mestiere fa il militare in teatri di guerra giustificando la barbarie omicida solo perché indossa i galloni, con chi di mestiere fa l’insegnante di sostegno precaria e supplente e ha una coscienza civica? Ma davvero c’è qualcuno che crede che quello sia andato in Afghanistan e in Iraq a combattere per salvare il nostro Pese? Non posso credere, direbbe Aldo Baglio alias Rolando.
    Ma così va il mondo, la moda adesso è dalli al diverso, si invoca una risibile legalità parteggiando per un governo o partito, che della legalità fanno lo stesso utilizzo del tricolore di Bossi, come ipocritamente afferma il generalissimo della Xa Mas, è il mondo al contrario, guai a scombinarlo per carità, così mentre da una parte si critica Trump dall’altra si osanna chi fa lo stesso in Italia.
    Si può ben sperare, il consenso dell’Italietta furbetta e maneggiona, quella che non sopporta l’occupazione disperata ma tollera quella fascista di palazzi interi, che difende l’indifendibile e plaude la CPI se dichiara Putin un criminale di Guerra ma la critica cavillando (senza competenza), sulle doti forensi dei Totò e Peppino e della malafemmina nostrani, il doppiopesismo elevato a regola aurea.
    E pazienza se qualcuno si risentirà, “è l’Italia che va” cantava Rosalino Cellamare, cinica, spietata con i deboli, terrorizzata dalla diversità che non capisce, non tollera, chiusa nei muri della mente, contenta dei centri di detenzione oltre confine, via dagli occhi questo indegno spettacolo di umanità dolente e sopraffatta, da stasera c’è Sanremo per una settimana tutto passa in secondo piano. E’ l’Italia che va… a ramengo.
    R
    onore e gloria a chi? io certo non lo glorifico e non lo onoro. L’ho accostato alla sciroccata solo perché entrambi sono libretto muniti (Salis a tempo di record). Niente di più. Disdoro, da parte mia su entrambi.
    Caro Alessandro, noto la tua “delicatezza” nel non chiamarmi direttamente in causa e l’apprezzo. Vorrei far lo stesso ma non ne sono capace. E noto anche che non commenti la colosSalis balla che scrive sul libercolo in merito alla “vipera”, dubito considerata la tua chirurgica precisione nel criticare il governo e tutto quello che ti sta su..sopra…inomma sulle scatole, che ti sia sfuggito.
    PS: cercando di copiaincollare una tua frase per risponderti, ho notato che l’ho involontariamente cancellata. Mi dispiace. Era relativa alla tua “domanda retorica” che ora però non ricordo quale fosse. Scusa, se te la ricordi, per favore riscrivila.
    In quanto a Sanremo, io me ne infischio francamente e da quando avevo 12 anni.

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  6. Signora Gazzato, credo che A59 ce l’avesse con me.
    Non immaginavo che uno come lui, con le frequentazioni che cita e i progetti che dice di produrre, si sentisse così simile alla modestissima Ilaria Salis.
    Io non credo che uno vale uno, eccetto che alle urne.
    Secondo me le attività importanti le dovrebbero svolgere le persone capaci. Quelle che hanno dimostrato nella vita di saper fare bene qualcosa.
    Ora, affermare che i generali dell’esercito non sono persone responsabili e rispettabili, ma compiaciuti guerrafondai, mi sembra parecchio fuori dalle righe.
    Nell’esercito, come nelle forze dell’ordine, si lavora, ci si assumono responsabilità, si rispetta la Costituzione e le leggi, e si fa carriera per merito. Vannacci non ha certo fatto carriera per le sue idee, per lo più controcorrente, o per ruffianeria, ma per i risultati.
    Mettere in discussione anche i vertici dell’esercito equiparandoli a guerrafondai fascistoidi, non è da persone di sinistra; è da anarchici puri.

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  7. Signor Lenzini, io il militare l’ ho fatto, no, non a Cuneo, ma18 mesi alla Patria li ho dedicati, e 12 di quel periodo con una stellina sulle spalline (che sarebbe il primo gradino per salire la scala percorsa da Vannacci), e mi creda anche fra i militari, come nella vita comune d’ altra parte, non tutto è oro che luccica, ho conosciuto ufficiali superiori, che erano delle emerite pippe, se non peggio, e quegli ufficiali superiori (Colonnelli e Tenenti Colonnelli) forse, anche lì spesso conta di più l’ anzianità di servizio che non il merito, saranno diventati Generali, come moltissimi “dottori” della vita civile sono diventati manager o presidenti di aziende pubbliche o private, nonostante fossero anch’ essi delle emerite pippe.

    Ne troviamo molti persino in Parlamento e nel Governo ….

    Questo non per criticare la carriera del Generale Vannacci (lo giudico per quello che dice oggi e mi fa semplicemente ribrezzo) che non conosco e non mi permetterei mai, ma anche gli eroi a volte si smentiscono.

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  8. Caro Lenzini, lei crede male (come al solito), quali sarebbero i “risultati da ascrivere a uno delle migliaia di generali come Vannacci?
    In Italia, dove i militari di Esercito, Aeronautica e Marina sono circa 181 mila, i generali in servizio attivo sono 480 secondo la Ragioneria generale dello Stato.
    Non contiamo quelli in pensione, hanno dei privilegi che i baby pensionati al confronto sembrano degli indigenti con l’assegno sociale.
    Non hanno spese, gli alloggi di rappresentanza li paga lo Stato, loro al massimo contribuiscono con 1 € a mq, indennità, buonuscite, pensioni più alte di qualunque figura apicale dello Stato.
    Vannacci “è” un fascistoide, lo dice la sua storia personale e la propaganda con cui si è fatto eleggere inneggiando a quel branco di assassini e torturatori della X Mas.
    Posso assicurarle che chi lavora nell’esercito, di solito non fa una mazza, passacarte perlopiù, un mondo impenetrabile ai comuni mortali, zeppo di privilegi.
    I più la Costituzione non sanno nemmeno cosa sia, glielo dico per esperienza diretta.

    E’ sicuro che io mi senta più affine nei sentimenti verso il prossimo, alla modestissima Salis che al privilegiato Vannacci, quelli più sfortunati stanno più a cuore di quelli che li sfruttano, l’anarchia non c’entra nulla anche qui una citazione fuori luogo e contesto.
    Mi verrebbe da chiederle come Giovanni Busacca figlio di NN: “Ma te, l’hai letto il Bakunìn?” Bah.

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  9. A59, uno che fa carriera nell’esercito, nelle aziende, in qualunque ambito della società, è un raccomandato, un passacarte, un fortunato, e chi più ne ha più ne metta.
    Chi non riesce a combinare niente nella vita è una persona valida.
    E’ proprio questo “il mondo al contrario”.

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