Bottegucce nazionali

Il nostro amico Romolo non demorde. Ho scelto di pubblicare una sintesi di una sua lettera più lunga, ma, conoscendo la sua passione per la materia (l’Europa Unita) ritengo che sia sufficiente per farci riflettere. Quanto scrive Romolo non è semplicemente un’ opinione di un cittadino italiano che vorrebbe vedere un’Europa protagonista sulla scena mondiale, ma è una questione quasi vitale e discussa da molti eminenti europeisti che premono perché l’Europa diventi veramente una “Potenza” e non sia più schiava di piccoli interessi di “bottegucce nazionali” o nazionaliste, ma una entità ben definita e in grado di incidere sugli eventi e non solo subirli.

“Vano è predicare pace e concordia, quando alle porte urge Annibale, quando negli animi di troppi Europei tornano a fiammeggiare le passioni nazionalistiche”. 

Luigi Einaudi,

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La nostra premier Giorgia Meloni pensa (giustamente) a fare gli INTERESSI DELLA NOSTRA NAZIONE, cosi’ come a fare gli interessi della propria nazione pensa Macron e la Le Pen che, se prende potere in Francia, non e’ da meno dei suoi predecessori;

Scholz mira a salvaguardare la sua Germania, Sanchez tira per la Spagna, Orban per l’Ungheria…e via dicendo.

Sembriamo, in Europa, seguendo i corsi e ricorsi storici di “vichiana” memoria, ne’ piu’ e nemmeno come erano i Greci dinanzi alla minaccia dell’invasione persiana:

con le tante, piccole “polis” arroccate nel loro “nazionalismo cittadino”, invidiose l’una dell’altra, gelose della loro indipendenza ma…

incapaci di far fronte comune contro il loro piu’ potente nemico: i Persiani!!!

Erano cosi’ frammentati fra loro, i Greci, che nella memorabile battaglia di Maratona, combattuta a soli 40 km da Atene, a fronteggiare il poderoso esercito medioorientale v’erano soltanto alcune migliaia di Ateniesi e pochi loro alleati di Platea!!!

E gli Spartani? I Tebani? I Corinzi? I Cretesi?

Spariti…, a fregarsi le mani pregustando la rovina di Atene!!!

Un sovrannaturale coraggio ed una sfacciata fortuna, inimmaginabile, fece si’ che le sorti di quello scontro volgessero a favore di quei pochi eroi ellenici…Ateniesi, altrimenti…

In Europa, ripeto, ci troviamo nella stessa identica situazione, piu’ o meno.

All’epoca, pero’, tempo dopo quegli eventi, ci fu un certo Alessandro, divenuto poi Magno, che riusci’, un po’ con le buone e un po’ con le cattive (piu’ con quell’ultime in verita’),

a costringere quel gregge, sparpagliato ma ricco di potenzialita’, di elleni, ad unirsi ai suoi macedoni e a creare quella poderosa macchina politico miitare in grado di far crollare proprio quei Persiani ex insidiatori della liberta’ greca e a costruire, sulle loro rovine, un impero straordinario.

In Europa, purtroppo, non abbiamo un “Alessandro Magno” in grado di coalizzare i singoli Paesi della U.E. in una confederazione politica.

Oggi i leaders europei sono divisi gia’ all’interno dei loro stessi Paesi; 

sono tutti convinti che, chiudendosi nei loro gusci nazionali, salvano la loro indipendenza.

Pensando ciascuno alla PROPRIA NAZIONE, si illudono di sopravvivere alla potenza politico-economico-militare dei colossi mondiali…

come fa oggi la Danimarca dinanzi alle pressioni di Trump per ottenere la Groenlandia.

Ai miei tempi, sotto casa, c’era la piccola bottega del “droghiere” di fiducia, dove la mamma ti mandava a prendere il sapone per i panni o la mortadella per la cena o gli spaghetti, sfusi, per il pranzo.

C’era il macellaio, attraversata la strada, dove il sabato si acquistava un po’ di macinato o qualche osso per “il bollito” o il ragu’ della domenica.

C’era l’oste, a cui stendevi una bottiglia vuota portata da casa, perche’ te la riempisse di vino spillato dalla botte posta nel retrobottega.

C’era il calzolaio per risuolare qualche scarpa bucata…

Oggi, tutti quei personaggi della nostra infanzia sono spariti, sostituiti dai “centri commerciali”, dai “supermarket”, dalle catene di “megastore” che hanno fagocitato le bottegucce…

L’Europa, purtroppo, vive ancora con le sue “bottegucce nazionali”, illudendosi di sopravvivere dinanzi ai “megastore” cinesi, statunitensi, russi e …musulmani.

Romolo Piccinini

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