Mentre il marito, ingombrante come sempre, tentava di baciarla sulla guancia, nel salone gremito, durante la festa del giuramento, lei gioiva per l’imbarazzo di lui, sotto quella tesa dura e la sua guancia inarrivabile fremeva. Vestita come una militante dell’esercito della Salvezza, con due Bibbie in mano e la faccia seminascosta da un cappello a tesa larga e rigida. Compunta, inamidata e completamente avulsa dal contesto, chiusa dentro la sua impenetrabile fortezza, la nuova o ex vecchia, First Lady americana pensava a sua madre.
Alla miseria del suo paese e alla sua fortuna e anche alla sua tenacia. Stare accanto a questo personaggio, seguirlo nelle sue pazzie e nelle sue paranoie, presenziare i suoi eventi, stare all’ombra di questo mastodonte narcisista, maschilista e misogino dichiarato, non deve essere stato facile. E non lo sarà in futuro.
Ma lei, algida e corazzata da anni di perseverante lontananza da tutto, con quel sorriso a tre quarti e quella postura rigida, non si lamenta, anzi, mostra al mondo la sua presenza-assenza e falsa apparenza, come se fosse veramente lì.
E l’unica testimonianza della verità della sua esistenza è quel figlio che le sta accanto, che si guarda attorno smarrito con l’aria di chi vorrebbe sprofondare, troppo simile a quel padre per ritenersi diverso da lui e troppo diverso da lui per ritenersi fratello dei suoi fratelli, distanti anni luce da quella figura di giovane uomo sperduto e con una evidente trattenuta smania di libertà.
Melania e Bannon sono li, ma sono due figure scomponibili da quel pazzo puzzle, due esseri avulsi da quella irrealtà e decisamente fuori posto. Non fanno pena, certo, ma suscitano una certa tristezza e malinconia soffusa a guardarli. Come se rappresentassero appieno la falsità di quel cerimoniale e l’ipocrisia che invade la sala. E fossero due predestinati di gran lusso, incuranti del proprio destino e appartenenti ad un altrove che non raggiungeranno mai.
Ho scelto di parlare di questi due perché Trump e il suo circo mi fanno schifo. Letteralmente. Lo so che è una brutta parola ma non ne trovo una migliore.
No, non ho la “fissa” di Trump, Ma lasciatemi dire che quello che ho visto ieri è impressionante. Spaventoso: “drill baby drill”…cioè facciamo quel c…che ci pare in faccia al resto del mondo di cui ci infischiamo perché noi siamo l’America.
Mi viene in mente la Nannini e quella sua famosa canzone trasgressiva di una vita fa. Si, una vita fa quando l’America era l’America, con tutti i suoi difetti che conoscevamo anche allora, ma era pur sempre il baluardo delle democrazia, di tutti quei valori che hanno fatto, dal dopoguerra fino ad ora tutta la narrazione intorno ad una parvenza di pace tra i popoli e dopo l’esperienza devastante dell’ultimo conflitto, la speranza che durasse, almeno alle nostre latitudini.
Con Joe Biden è stato possibile fino ad ieri continuare a pensare che fosse ancora l’America che, eventualmente potesse venire in soccorso in caso di conflitti, come in Ucraina che ha resistito finora grazie agli americani.
Ma ora il vento è cambiato e spira un vento minaccioso sull’Europa e sul mondo.
Quell’omaccione triviale e volgare ora è il commander in chief e ha già dimostrato tutta la sua arroganza in quella parata di corbellerie che ha emesso da quella bocca ieri, mentre andava in scena: Trump 2 la Vendetta.
Il “povero” Joe, seduto accanto all’omaccione, ogni tanto sorrideva e ogni tanto teneva la testa bassa, compunto, forse pensando a cosa gli toccava sentire senza battere ciglio, con la sua vice costretta pure lei a subire la delirante lista di castronerie mondiali emesse da quella bocca.
La fine di un era e l’inizio dell”era dell’oro”, che secondo il pregiudicato, vedrà l’America primeggiare su tutti.
L’era del “loro”, loro loro e gli altri si fot…questo è il concetto.
Biden ha “perdonato”, cioè dato uno scudo preventivo a quanti potevano essere colpiti dalla vendetta del tifone che si sta abbattendo sul mondo.
Il saluto romano di Elon Musk, quella figura inquietante di idiot savant che si sente ora in cima al mondo, è la rappresentazione plastica che il declino della democrazia mondiale è già iniziato.
Soddisfatti e quasi contenti i sostenitori di Trump (anche qui) dormono tranquilli: è arrivato l’ombrellaio e quello l’ombrello lo usa oh se lo usa…
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2025/01/20/il-saluto-romano-di-musk-polemiche-sui-social_91923063-7473-49ab-843d-e54157ac2875.html
Non ho potuto seguire in tivvù la pantomima del giuramento di Trump sulla doppia Bibbia (i rosari di Salvini facevano un baffo) ma, nel traffico, ho sentito per radio il delirante discorso di insediamento. Praticamente in 4 anni Trump abbasserà i prezzi e l’inflazione, caccerà via gli immigrati clandestini, trivellerà tutti in luoghi e in tutti i mari e farà paura a tutti quelli nel mondo che vorranno far scoppiare qualche guerra. Programma di tutto rispetto se non fossero solo chiacchiere e distintivo.
Non disegnerei la signora Melania come la poveretta che deve sopportare cotanto uomo. Lei sa benissimo chi è, se lo è scelto e se lo tiene così, corna incluse, perché le va bene com’è. Tanto sarà sempre in giro e le probabilità di trovarselo spiaggiato in canottiera sul divano sono più che remote.
R
Ha ragione, ma non volevo farne una martire, anzi ho detto che ha scelto quella mise per dare fastidio al marito.
Ma dubito che con un tipo come quello sia facile divorziare o avere una vita “privata”. Ho l’impressione che sia semi prigioniera in una gabbia dorata. ma certamente lei ha le sue colpe: poteva non innamorarsi di un simile soggetto, ma se si fosse davvero innamorata, lei sa bene: non si comanda al cuore e poi se ne pagano le conseguenze del caso. Comunque non mi è affatto simpatica.
E, pare, neppure troppo agli sloveni:
https://www.politico.eu/article/melania-trump-slovenia-donald-trump-united-states-election-inauguration/
Io ho l’ impressione che Trump stia sparando un po’ di cartucce, approfittando dello straniamento della politica e del Popolo USA.
Poi dovrà far conto del congresso, vero che ha la maggioranza ovunque, ma non è detto che anche fra i suoi sostenitori non ci sia qualcuno critico, e magari un po’ spaventato da cotanti “fuochi d’ artificio”, e pure con il popolo americano, non dimentichiamo che fra due anni in USA si rivota, ed anche se sono elezioni parziali, possono in qualche modo azzoppare anche il Presidente più granitico.
R
la vedo molto dura.
Sulla mise della first lady:
ci sono state tante interpretazioni, nessuno a notato qualche vicinanza alla mascherata di don Diego de la Vega …
sapendo che la sciura Melania non sempre è allineata alle “stravaganze” del marito, vuoi vedere che si vuol immedesimare nel vendicatore che si firma con la Z ?
Sarà per questo che il turbolento (e forse un po’ rimba anche lui, magari causa abbondanti libagioni consumate nelle numerose feste seguite l’insediamento) marito ha relegato la Spagna (paese natale di Z) fra i BRICS ?
R
“Sotto la maschera di Zorro si cela Don Diego de la Vega (in origine Don Diego Vega), un aristocratico californiano originario di Los Angeles che è l’unico figlio di Don Alejandro de la Vega, il più ricco proprietario terriero in California…” Wiky
E’ vero il cappello ricorda molto quello di Zorro, solo più piatto e con tesa più larga. Le mancava la maschera e poi poteva fare la Donna Diega del caso, ma dubito che sarebbe adatta al ruolo. Ha voluto fare il colpo di teatro e presentarsi in modo tale da rubare la scena a quel fanatico e ce l’ha fatta, tutti i giornali parlano di lei e della sua mise.
A parte il fatto che Melania al posto di “Melonia” potrebbe mettersi un sacco della spazzatura addosso e rimarrebbe quella donna di classe che è ed è sempre stata, la classe nei mercati della Garbatella non la vendono e se “arrivi”, sbraitando ai comizi, poi la postura istituzionale ne risente.
A parte questo sul web i meme sull’outfit della First Lady si sono sprecati:
https://st1.latestly.com/wp-content/uploads/2025/01/Melania-Trump-Hat-Memes.jpg
https://www.hollywoodreporter.com/wp-content/uploads/2025/01/Melania-Trump-and-Carmen-Sandiego-Split-Getty-H-2025.jpg
https://dimages2.corriereobjects.it/files/og_thumbnail/uploads/2025/01/21/678f74a0a6ea6.jpeg
Anche se il paragone più calzante mi pare questo:
https://www.stardust.it/uploads/img/movie/poster/7af2bc62e90846c9cd18e5e668520df91554329241.jpeg
Ci ha provato anche Giannelli:
https://dimages2.corriereobjects.it/uploads/2025/01/22/679092756f627.jpeg
e, vedendo la cosa dallo stivale, mi sembra la più appropriata
R
veramente la scrivo io prima di Giannelli proprio su questo post e io non copio.
No non credo che Musk volesse fare il saluto nazista, il video è chiaro, è un gesto per inviare il suo cuore agli elettori che hanno votato Trump e lui di riflesso. Si dimena come uno scolaro che è passato agli esami che credeva di non riuscire a superare:
https://www.open.online/2025/01/20/elon-musk-saluto-romano-nazista-insediamento-trump-usa-gaffe-andrea-stroppa-video/
Non mi sta simpatico ma direi che attribuirgli il gesto nazista sia ridicolo…anche se fare un gesto simile è molto ma molto ambiguo e pericoloso. Io spero che no sia quello che sembra.
Può somigliare a questo
ma credo che Trump lo abbia nella sua cineteca e lo abbia studiato neri particolari.
Ma mentre Trump giurava e Musk gioiva, fuori al freddo la gente marciava contro di loro e non poca: