Orizzonti

L’Italia sta diventando un paese insicuro? dovremo emigrare come abbiamo già fatto nei secoli passati? Tanti lo fanno, ma ora emigrare è diventato più difficile: il mondo è in subbuglio, guerre combattute sul campo o solo politiche infestano l’orizzonte e gli scenari quasi apocalittici non sono più così rari. E poi gli incendi a Los Angeles sono l’incubo che si materializza, se neppure gli americani riescono a salvarsi da tanta devastazione, con i mezzi che hanno, ci si chiede cosa faremo noi la prossima estate per difenderci dai nostri.

E il caos nei trasporti, segno evidente di inefficienza del ministero guidato da uno che sta a limarsi le unghie e a pensare a fare carriera, certamente non eguaglia il primato di quando c’era lui, quello, ma lui, questo, sembra essere impegnato a creare casini. Ma non andrà di persona a sabotare le linee, a manomettere gli orari in modo da finire sulle prime pagine dei giornali? Un delirio di protagonismo al contrario: ci tiene a fare brutta figura, vuole traslocare e ci riesce se continua così.

Renzi ha compito 50 anni. Ecchisene…direbbe qualche scostumato, deve crescere ancora per diventare Renzi. Renzi che vuole riorganizzare il centro e si da l’orizzonte temporale biennale per farlo. Col due per cento di partenza si può arrivare alle stelle e se lo dice lui possiamo crederci: a minacciare è sempre stato bravo e le sue minacce si sono sempre avverate. Per ora non fa tanta paura ma con uno come lui non si sa mai, Crosetto ha già avvisato Giorgia: quello ti distrugge…fossi in lei un po’ di fifa ce l’avrei.

E le molestie alle donne, i tentati stupri, le minacce, i cori contro l’Italia la notte di Capodanno a Milano, e i disordini durante le manifestazioni di piazza, sono una spia direi piuttosto grossa di come l’ordine pubblico sia minacciato da criminali che girano per le nostre strade e piazze a fomentare paura e disordine e che le manifestazioni “pacifiche” sono sempre più violente e che il diritto, sacrosanto a manifestare, non deve tradursi in diritto a minacciare e fomentare guerriglie. Le Forze dell’ordine sembrano quasi impotenti. Se poi sparano e uccidono un decerebrato che se ne va in giro a prendere a coltellate i passanti e finiscono indagati, allora l’inquietudine cresce. Se chi deve difenderci dai criminali si ritrova in galera per averlo fatto, ci saranno sempre di meno eroi e sempre più criminali. E Piantedosi che fa? in cerca d’autore anche lui? Ora e anzi subito dovrebbe rispondere in prima persona su come sia possibile che avvengano fatti del genere sempre più frequenti nelle nostre piazze o in centro a Milano in una notte di festa. La situazione gli sta sfuggendo di mano? Eh no. Non si può, non deve sfuggire altrimenti diventiamo una jungla e lui può andare a impagliare gufi.

E infine, last but not least, abbiamo il governatore De Luca che vuole rimanere incollato alla poltrona ancora per un altro mandato e poi si vedrà. Così Zaia, sembra vagheggiare anche lui di terzi mandati. Ma no, mandateli a casa o fategli fare qualche lavoretto meno impegnativo: governare logora e per quanto bravi hanno bisogno di riposare.

E ancora, c’è sempre l’Ucraina in ballo, con Zelenzky che continua nella sua disperata missione di salvare il salvabile. E Putin che aspetta Trump per deluderlo e cacciarlo. E con Trump le cose potrebbero cambiare in meglio? E come? Ah, già, magari chiede di comprarsi l’Ucraina o meglio di averla in regalo visto che gli Usa ci hanno già speso tanto. Potrebbe diventare americana e fare l’America Great Again. Non è poi troppo balzana come idea, avrebbe risolto il problema, cosa fatta…

Basta è domenica e di disgrazie ho già fatto una lista fin troppo lunga. Ora mi riposo. E guardo ai miei di orizzonti…

3 commenti su “Orizzonti”

  1. Su molte cose sono d’accordo. In particolare sull’arroganza dei magistrati che vogliono comandare su tutto, paralizzando servizi essenzlai come le forze dell’ordine.
    Non credo che sia indice di mentalità neofascista pretendere che la gente non delinqua, e che, se delinque, paghi. Se i poliziotti e i carabinieri non devono sparare, che gliela diamo a fare la pistola?
    Su altri temi credo che non si possa dare la colpa a chi governa oggi. La Sanità – a parte che, confrontata con quella di altre nazioni, non va affatto male – risente degli errori fatti negli ultimi 30 anni almeno, da quando fu decentrata alle Regioni.
    I treni sulla Direttissima sono un problema recente, ma non dipendono da iniziative del ministro (che finora non ne ha presa nessuna), ma da inadeguatezze di tipo tecnico che stanno cominciando a farsi sentire.
    E’ la linea pià carica d’Europa. Ci passano molti più treni al giorno che sulla Parigi – Lione, sulla Madrid – Siviglia e su qualsiasi linea della Germania.
    Il carico sulle stazioni di alimentazione elettrica è altissimo e, d’altra parte, i treni passano ad intervalli così brevi tra l’uno e l’altro che non ci sono margini per compensare i ritardi.
    Probabilmente bisognerà fare investimenti importanti e ci vorrà tempo perché abbiano dei risultati.
    E, nel frattempo, bisognerebbe diradare i treni eliminando un po’ di corse.
    Sul fatto dei doppi e tripli mandati non mi scandalizzo. Squadra che vince non si cambia.
    R
    io non parlo di “arroganza dei magistrati”, Lenzini non mi attribuisca cose che non scrivo. E non parlo di sanità in questo post (lo faccio su un altro che è andato deserto).
    Ecco: non ha preso iniziative: un ministro ne dovrebbe prendere soprattutto su una rete così congestionata come la nostra, anche se certo lui non ha colpe specifiche, ma prima di pensare al Ponte, dovrebbe pensare a mettere un po’ di ordine nel caos delle Ferrovie. Certo che ci vuole tempo ma si deve pur cominciare. E non bastano i rattoppi.
    La squadra che vince e che pretende di comandare all’infinito, va cambiata, secondo me e cambiare le regole in corsa per far piacere a quel tipo e quell’altro, non mi pare una cosa seria. Non stiamo parlando del campionato di calcio.

    Rispondi
  2. Gent.ma Sig.ra Gazzato,

    qualcuno, nel Suo blog, scrisse, tempo fa, che il mio “pessimismo”, palesato di primo mattino in questa sede, era alquanto … “inopportuno”, o qualcosa del genere.

    Mauro, il signore che esprimeva tali suoi concetti, faceva del “bonario umorismo” su quel mio comportamento “rovinagiornata”…

    Facendo riferimento alle Sue considerazioni (Orizzonti) espresse sul Suo blog il mio parere negativo su questa societa’ resta comunque sempre uguale e attendo, con cinica, ma purtroppo realistica freddezza, gli sviluppi degli eventi che seguiranno.

    Due tipi di societa’, di politiche, di ideologie, sono oramai a confronto, oggi, prima di scontrarsi fra loro in un apocalittico, inevitabile conflitto.

    Da una parte c’e’ il blocco dei Paesi a regime dittatoriale, quello fatto di repressione, di lacrime e sangue, di terrore, di fame, di diritti e dignita’ calpestati, basato sul totale dispregio di tutto fuorche’ per la fanatica adorazione dovuta obbligatoriamente all’ ideologia del regime imperante e al suo o ai suoi rappresentanti, ovvero ai vari Putin, Xi Jin Ping, Ayatollah e dittatori e dittatorelli vari…

    Dall’altra ci sono gli Stati cosiddetti liberali, democratici, dove si presume esistano diritti e rispetto per la umana dignita’ ed invece…
    Ipocrisia, menefreghismo, arrivismo, capitalismo, edonismo, ateismo totale o camuffato, quello cioe’ di chi non crede affatto ma, con tatto, addolcisce tale pillola definendosi “credente non praticante”… con le varie, stupide sfumature a seguire.

    E’ una societa’, questa a cui apparteniamo, dove la violenza e’ praticata “politicamente corretta”, dove bisogna avere riguardo per gli immancabili cani umanizzati, pur se feroci mastini o viziati barboncini ad abbaiamento seriale, a scapito del povero disgraziato di cui in realta’ le istituzioni se ne importano poco o niente, dove il rappresentante delle cosiddette forze dell’ordine passa i guai se si permette solo di sfiorare con un dito il delinquente seriale a cui tutto e’ invece concesso, soprattutto i suoi diritti mentre i suoi doveri possono pure andare al diavolo.

    Una societa’ dove i valori, tanto decantati sulla carta, vanno invece, nella realta’, tranquillamente a farsi benedire…

    Un mondo dove denaro, potere, edonismo, spregiudicatezza, droghe, imbrogli, cattiverie gratuite ed ogni altra sozzura e nefandezza imperano ma…abilmente mascherate da perbenismo, da vogliamoci bene, da pace nel mondo, da giustizia, da liberta’…

    Una liberta’, ben inteso, anarchica pero’, perche’, se poco poco ci si azzarda a cercar di mettere un po’ di ordine o ad invocare razionali condotte…apriti cielo!!!

    “Fascista”, “padrone”, “bigotto”, “medievalista”, “antiquato”, “chiesarolo”, “retrogrado”….e quant’altro di tal genere sono il minimo che puoi aspettarti, oltre che alla “lettera scarlatta” applicatati dagli intellettuali benpensanti oggi tanto di moda.

    “Pensa come vuoi ma…pensa come noi” e’ lo slogan che, alla fin fine, la moderna libertaria societa’ occidentale propina ai propri componenti dove le maggioranze spesso devono essere asservite alle minoranze, che’ altrimenti diventa tutto …”discriminazione”.

    Cosi’ il delinquente deve essere rieducato (sic) mentre l’onesto, povero fessacchione, deve tacere e subire che’ se poco poco protesta viene tacciato di essere lui un violento…come, allo stesso modo, non devi usare violenza su chi, nelle mansioni di rapinatore, ti entra in casa, ti prende tutto e ti gonfia pure di mazzate.

    Ricordati di tacere e di restare passivo altrimenti sarai indagato per lesioni causate al povero malvivente disagiato e risarcirlo lautamente per aver solo tentato di ostacolarlo nel suo…lavoro: “E che diamine!!!”

    “E che diamine!” “E che vuoi che sia”!
    “E come te la prendi”!
    “In fondo che t’ha fatto”!
    “Certo che non sopporti niente”!

    Per concludere aspetto che, prima o poi ma sicuramente, i

    “Delinquenti palesemente tali”, capitanati da Putin, Ayatollah, Hamas, Isis, Talebani, Xi Jin Ping e compagnia cantando,
    se la vedano con i

    “Delinquenti ipocriti mascherati da agnelli e col perpetuo sorriso sulle labbra” quando verranno alle mani in un apocalittico regolamento di conti fra bande le cui conseguenze lascio immaginare quali possano essere!!!
    R
    e non serve neppure troppa immaginazione…speriamo di no.

    Rispondi
    • Mi dispiace che il Sig. Massimo Bianchi si sia rotto le scatole per le mie filippiche sull’Europa e la mia eterea presenza.
      Gli chiedo umilmente scusa e faro’ ammenda non scrivendo piu’ sul blog, se cio’ puo’ renderlo felice.
      Non e’ mia intenzione infastidire alcuno.
      E’ giusto, del resto, che il suo pentimento venga incoraggiato.
      Preferisco uscire io dal blog piuttosto che urtare la suscettibilta’ del buon Massimo Bianchi e facilitare, cosi’, sia i suoi buoni propositi che i suoi scritti, sicuramente molto piu’ interessanti e meno barbosi dei miei!!
      Auguri, Sig. Bianchi, per un buon anno e per le sue ottime lettere.
      R
      non sia permaloso Romolo, un po’ di autoironia, su. Scriva quanto vuole, il blog è il mio e il capo sono io, e se Bianchi si annoia può fare a meno di leggere i suoi commenti. Io li trovo interessanti.

      Rispondi

Lascia un commento