Il resoconto di Conte

Sarò distratta, ma mi sfugge il resoconto delle dichiarazioni di Conte in merito alla faccenda delle rendicontazioni delle spese elettorali in Sardegna. Ma si renderà conto appieno, Conte, del conto (salato) che il Movimento dovrà pagare nel caso venisse confermata definitivamente la decadenza della governatrice della Sardegna: Alessandra Todde caduta dal Cavillo?

Secondo me no. Non è bravo a far di conto. Lui è mani bucate (coi soldi nostri) ed è abituato a non badare a spese. Ma alzerà il ditino in Parlamento ancora contro il governo reo, secondo il Movimento, di non essere rispettoso delle sentenze e di ingaggiare battaglie politiche con la Magistratura? Forse no e forse si. Con lui non si può mai dire. Ma deve passare la nottata e si deve chiarire cosa sia veramente successo col pastrocchio che pare abbiano combinato i Cinquestelle con le rendicontazioni male gestite, cialtroneggiate, insomma inezie burocratiche che però sarebbero, se confermate (e mi pare lo siano) un grosso macigno sopra la testa della governatrice la quale pare un po’ rintronata ma decisa a ricorrere; sarda tenace.

A dir la verità, agli italiani importa ben poco quale sarà il suo destino, hanno davvero ben altri problemi. ma, se si faranno nuove elezioni temo che i Cinquestelle abbiano poche chances e il famoso campo, da largo potrebbe ridursi ad un fazzoletto di terra arida e incolta e la tanto decantata intesa col PD potrebbe finire miseramente sotto una bolletta. Ma con Elly non è ancora detto…”certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”…

E però i “valori” tanto strombazzati dei Cinquestelle (residuati dopo la rendicontazione) saranno definitivamente l’opacità e la castroneria. Insomma il “sogno” decaduto.

Un bel risultato davvero per il rinascente Nuovo Movimento del rendiConte. E chi ben comincia…

12 commenti su “Il resoconto di Conte”

  1. “Ha stato Conte” ti pareva.
    La legge non prevede il decadimento per le contestazioni sollevate ad Alessandra Todde Presidente della Regione Sardegna.
    Si può decadere solo se si presentano due condizioni.
    1 – Lo sforamento di oltre il doppio del tetto alle spese elettorali.
    2 – Omesso rendiconto.
    Nessuna delle due contestazioni figura nell’ordinanza del Collegio, a termini di legge la Presidente non sembra essere in pericolo.
    Poi visto che a pensare male non si fa nemmeno peccato in questi casi, c’è da aggiungere che la Presidente del Collegio è sorella del leader sardo di Italia Viva e uno dei sei membri è il padre di un candidato di Forza Italia alle ultime Regionali.

    Poi, vero è che c’è stata sciatteria da parte di chi era delegato per le questioni amministrative della campagna elettorale, un conto corrente a lei intestato per la raccolta dei fondi non è stato acceso perché la Todde non ha voluto un centesimo a titolo personale, ergo non ha ricevuto o speso soldi dei cittadini a suo nome.
    Il rendiconto è stato presentato al centesimo, tra le cifre contestate c’è persino una bolletta arrivata dopo la chiusura della campagna elettorale.
    Serve ricordare che in questo ridicolo governo, una Minestra (ministra sarebbe troppo) riscaldata e immangiabile, resta da oltre un anno al suo posto nonostante accuse molto gravi per un capo delle Istituzioni: “Truffa aggravata ai danni dell’INPS e falso in bilancio”.
    Io non ho capito cosa c’entri Conte in questa storia di errori formali, ma concordo, gli italiani hanno ben altri problemi che la sgangherata Armata Brancameloni, non solo non risolve, ma aggrava con leggi e riforme che li penalizzano a vantaggio di Banche e assicurazioni per non parlare dei grandi gruppi della Sanità privata.
    Per dire di chi scialacqua i loro soldi, agli italiani basterebbe parlare del miliardo speso per costruire due rifugi per cani randagi in terra albanese, accuditi da polizia penitenziaria ospitata per mesi in resort a 5 stelle.
    Ma un po’ di senso della misura mai? Mai, lei è Giorgia, una madonna peregrina che appare ovunque ci siano soldi e potere, va difesa a oltranza e omaggiata di lodi sperticate, anche se sta portando il Paese alla rovina, è donna e tanto basta, a patto che non militi nei 5S lì allora l’equazione non vale.
    R
    Mah, non pare proprio che la faccenda sia messa nei termini che tu esponi. La Todde è decaduta perché il Collegio di garanzia elettorale ha riscontrato gravi violazioni delle regole nelle rendicontazioni elettorali. Non esisteva un conto corrente dedicato e quindi non c’è trasparenza sulle donazioni, non si sa che ha dato cosa e dove sono finiti i soldi e questo è già di per sé molto grave soprattutto se pensiamo che il M5S ha fatto della trasparenza la sua bandiera. Secondo pare non ci fosse neppure un c/c dedicato alle spese elettorali né un mandatario. Tutte regole che vanno seguite pedissequamente pena la decadenza e se confermate (ma pare di si) anche di più. Insomma l’onestà e la trasparenza della governatrice viene messa in seria discussione e la sua decadenza sembra irrevocabile. Ovviamente saremo a vedere. E se una governatrice non è neppure in grado di dare spiegazioni sufficientemente chiare su cosa è successo in questo caso, figuriamoci come può gestire una Regione con tutte le complicazioni burocratiche annesse e connesse.
    Se fosse come affermi tu non si capisce come la Corte d’appello di Cagliari si sia presa una simile responsabilità Escludo che ci sia del dolo o “disinformazione”, lo trovo risibile.
    Lascerei perdere la solita minestra riscaldata sulla ministra che quando sarà renderà tutti i conti alla Giustizia uno per uno e se sarà riscontrata la sua colpevolezza ne pagherà giustamente le conseguenze.
    Ti consiglio di approfondire e di cercare un minimo di obiettività. Quella che chiedi continuamente a me e che in te non riscontro (quasi) mai quando parli dei tuoi beniamini.
    In cosa c’entra Conte? Ovviamente non c’entra se la Todde è pasticciona, ma un capo politico deve confrontarsi con tutti i problemi politici che derivano dalle scelte che prende e dai “cavalli” che sceglie. La decisione di correre assieme al PD è in capo a Conte e il Pd e il M5S pare che non si trovino d’accordo su molte delle decisioni in consiglio regionale. Ma su questo bisognerebbe sentire cosa ne pensano gli elettori sardi.

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  2. Cara Mary, ma dove le prendi le informazioni? Mah.
    Il C/C del mandatario è sì un obbligo ma visto che il candidato non lo ha aperto, perché non ha ritenuto di farsi devolvere e spendere soldi dei cittadini a suo nome questo non costituisce motivo di revoca che la legge indica nelle sole due ipotesi che ho citato.
    Solo il presidente della Repubblica ha il potere di sciogliere l’Assemblea regionale, secondo quanto previsto dallo Statuto sardo.
    Questo processo richiede anche una delibera della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
    Le regole che vanno seguite pedissequamente non portano alla decadenza ma ad una sanzione pecuniaria, che è stata comminata in ragione di 40.000 € molto inferiore al massimo consentito.
    La Corte di Appello ha fatto il suo dovere rilevando le pasticciate superficialità, non imputabili alla persona della Todde.
    Che tu faccia le solite pulci a chi ha negli anni scorsi ha restituito ai cittadini e imprese una fetta dello stipendio per svariate decine di milioni euro, mi pare risibile, con quelli di ‘sto sgoverno poi, devo ri-citare il “Modello Toti” che “quella” voleva adottare? Spero di no.

    Solinas che governava prima della Todde?
    Rinviato a giudizio per abuso d’ufficio, che questo sgoverno lo derubricasse a bagatella e indagato per corruzione.

    Cappellacci che governava prima di Solinas?
    “Corruzione e peculato, rinvio a giudizio per Tangenti in cambio dell’erogazione di fondi pubblici. Diffamazione aggravata a mezzo stampa.

    Ma per questi lascerai perdere come per la Ministra truffatrice, sei garantista per caso e giustizialista senza appello per chi non ti sconfinfera.
    Io esamino i fatti, tu vai a simpatie, tanto per dire il suddetto Cappellacci siede in parlamento, proprio come la Santadeché.
    Ti ricordo pure che il riconteggio dei voti voluto dalla destra, ha sancito che i sardi hanno preferito lei, un altro fatto e non un’opinione.
    Ahioò.
    R
    ancora con queste simpatie? Ma e allora? Si ho delle simpatie ma in queste i politici non rientrano (fatta salva solo Meloni, per ora). Per cui la lista che hai emesso mi trova del tutto imperturbata.
    Questo secondo Skynews è il resoconto del pasticciaccio:
    “Cosa viene contestato a Todde
    Secondo il Collegio la dichiarazione relativa alle spese elettorali della campagna della presidente Todde non sarebbe “conforme” a quanto sancito da due norme, la legge nazionale 515 del 1993 e la regionale 1 del 1994 che la recepisce. In secondo luogo “non risulta essere stato nominato il mandatario, la cui nomina deve ritenersi obbligatoria” ai sensi delle due leggi richiamate. Ancora, si legge nel documento, “non risulta essere stato aperto un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta dei fondi”. E poi, quarto punto, “non risulta l’asseverazione e la sottoscrizione del rendiconto da parte del mandatario che avrebbe dovuto essere nominato”. Secondo il collegio, inoltre, “non è stato prodotto l’estratto del conto corrente bancario o postale” e “non risultano dalla lista movimenti bancari i nominativi dei soggetti che hanno erogato i finanziamenti per la campagna elettorale come previsto dalle due norme sopra citate”. E poi l’ultimo punto: non sarebbe chiaro su quale conto siano state indirizzate le donazioni raccolte durante la campagna attraverso PayPal, somme comunque non rilevanti. Per i componenti del collegio, dunque, il rendiconto elettorale del comitato elettorale del M5s, inviato il 23 maggio in adempimento degli obblighi previsti dalle leggi, firmato dal senatore Ettore Licheri e inviato alla Corte dei Conti, non chiarisce “se le spese indicate nei documenti depositati afferiscano alle spese della singola candidata alla carica di Presidente o alla campagna elettorale dei candidati alla carica di Consigliere sostenuti dal Movimento”. La dichiarazione elettorale presentata riporta “di aver sostenuto spese, come da rendiconto allegato, per complessivi euro 90.629,98 e di aver ricevuto contributi e o servizi per euro 90.670,00″. Nel documento il collegio riporta di aver ricevuto i documenti e la memoria della presidente a integrazione dei dubbi sollevati, ma sostiene non siano sanabili”
    O vuoi contestare anche il collegio? Con te non si sa mai. Vanno anche loro a simpatie?. Poi, sai, a me non cambia nulla, se venisse riconfermata nella sua posizione tanto meglio per i sardi se si fidano di lei. Ma questo é. Il M5S è il partito della onestà e trasparenza. e qui siamo del tutto fuori rotta. Tu sei garantista solo con chi piace a te con gli altri sei dagliaddossoapiùnonposso.
    Ma se ti fa piacere scrivo che il Movimento ha fatto tutto per benino e sono solo vittime degli invidiosi…se ti fa piacere. Anzi, facciamo così, da domani scrivo panegirici su Conte, Che ne dici, ti piace l’idea? Ma sarei un’ipocrita e francamente, con tutto che mi piacerebbe che in qualche cosa andassimo finalmente d’accordo, mi sentirei pure un po’ scema. Non è cosa.

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  3. A59, con l’occasione, vorrei capire – non è una richiesta retorica – per quale meccanismo la sanità privata danneggia quella pubblica.
    Io, per esempio, ho una forma di previdenza integrativa simil assicurazione, e venerdì prossimo mi farò un piccolo intervento chirurgico in clinica privata.
    Paga l’assicurazione, a meno di una franchigia; il SSN non spende un euro per me, e sono un paziente in meno nelle liste di attesa. Dov’è il danno alla Sanità pubblica?
    Se aumentano le persone che si fanno l’assicurazione le liste del pubblico si accorciano.
    Inoltre le cliniche private, guadagnando bene con le assicurazioni, possono stipulare convenzioni con la Sanità pubblica a prezzi che non devono essere necessariamente molto remunerativi.
    Se parliamo poi di sanità privata convenzionata, per il paziente non cambia niente. Per la Sanità pubblica può essere vantaggioso appoggiarsi a cliniche private perché risparmia di acquistare apparecchiature costose in tutti gli ospedali e, se il privato è più efficiente, spende pure di meno.
    Del resto, tutta la P.A. si appoggia largamente – direi in misura eccessiva – su aziende private per svolgere attività che prima erano svolte dai dipendenti pubblici.
    Nel caso dei Comuni, si possono citare la raccolta dei rifiuti, i trasporti, l’esazione dei tributi, perfino le multe per divieto di sosta.
    A me pare che Landini e Schlein facciano volutamente confusione tra servizi sanitari forniti da privati e servizi sanitari a pagamento, che sono due questioni indipendenti.
    Al paziente interessa che il servizio sia buono e gratuito, e non gli interessa se il medico e l’infermiere sono dipendenti pubblici o privati. Anzi, così ha più possibilità di scegliere dove curarsi. E se i benestanti decidono di curarsi a pagamento, alleggeriscono il servizio pubblico.
    La cosa interessa invece ai sindacati, perché la sanità privata sfugge in gran parte alla loro tutela.
    R
    c’è un post dedicato a questo argomento, per favore siete pregati di attenervi ai temi e non divagare di palo in frasca, Altrimenti i post io che li scrivo a fare?

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  4. Cara Mary, partiamo da una premessa necessaria, a me delle sorti della Sardegna mi frega esattamente come quelle del Veneto e cioè zero.
    Detto questo la decadenza della Todde non risiede nelle ridicole contestazioni di fatture della luce arrivate dopo la sua elezione (sta a vedere che il gestore adesso deve adeguare i suoi programmi di fatturazione alle date delle elezioni), o di micro-contributi di cittadini, se la bontà di una politica si vede dall’apertura o meno di un C/C, quelli che ho citato della destra sarebbero dei fenomeni, Toti il C/C attivo lo aveva e per la Meloni era un modello, peccato che si sia riconosciuto colpevole di ladrocinio e di aver preteso soldi in cambio di favori facendoli transitare su quel C/C.

    Ti pare che abbia contestato il Collegio? Quello che contesto è che alla sua presidenza e al suo interno ci siano potenziali conflitti di interessi, parentame della parte avversa trombata alle elezioni democratiche.
    Dai conti che hai allegato si evince che la Todde si sarebbe intascata ben 40 €, questa la differenza tra entrate e uscite, un colpa gravissima in effetti, per altro già sanzionata per 1000.
    Ed è gravissimo che i contributi volontari non chiariscano a chi vadano i soldi, se per i manifesti della Todde o quelli dei candidati della sua coalizione, cavolo sul manifesto uno ci mette la faccia. Ridicolo, come molte mostruosità burocratiche italiote.
    Il partito dell’onestà e della trasparenza resta tale, a me non risulta che li abbiano presi mai con le mani nella marmellata, cosa che avviene regolarmente per gli altri, non parliamo poi della destra dove la fedina sporca fa curriculum.
    Poi, lo ribadisco dei sardi a me importa un fico secco, si fa tanto per parlare e tanto per parlare anche questa volta non riesci a smentirti, Conte fonte di nequizia, quella che è a capo di un partito dove le peggio nefandezze della dittatura fascista sono celebrate, gode del tuo incondizionato plauso e ammirazione, contenta te contenti tutti.
    Buona giornata.
    R
    beh ti smentisci da solo: prima dici che non ci sono irregolarità poi quando te le metto sotto al naso non te ne frega nulla e mi parli di bollette della luce di cui io non parlo. Cioè: la solita arrampicata sugli specchi per difendere l’indifendibile.
    E’ cassazione. Le regole vanno rispettate da tutti, se non le rispetti, decadi e la grande trasparenza dei grillini pure. ma non certo da oggi.
    Pasticcioni che se non sanno seguire neppure le più elementari regole e finiscono così se sono governatori (unica e sola), figuriamo se sono al governo.
    E prima di questo incidente la citavi come esempio di virtù.
    Ho capito va, sei come tutti: quando hai torto ti fai una ragione lo stesso aggirando i problemi e buttandola in caciara! Niente di nuovo. La decadenza della Todde risiede nella opacità e nella castroneria esattamente come avevo detto nel post e che tu non puoi smentire perché sono fatti, le illazioni che fai per salvare il salvabile sono ridicole.
    https://tg24.sky.it/politica/2024/02/27/elezioni-sardegna-schlein-conte-vittoria-todde
    Dopo lo strombazzo la caduta…
    Non te ne frega nulla della Sardegna e del Veneto? ma quando ha vinto te ne fregava vero? ora che è caduta…nel ridicolo, non ti interessa più. E che vittoria…per una manciata di voti, veramente un successone per i cinquestelle!

    https://pagellapolitica.it/articoli/decadenza-todde-presidente-sardegna

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  5. Egregio Lenzini, lei invece di perdere tempo sulle pagine del libro di Vannacci, dovrebbe mettersi a studiare un po’ la nostra Costituzione.
    Se non capisce la differenza che esiste tra il diritto garantito alla salute per chiunque e la sanità privata che è a scopo di lucro, devo dire che è messo maluccio.
    Art.32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
    In questo Paese circa 4,5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi.
    Tra le cause: problemi economici, problemi di offerta (lunghe liste di attesa) o difficoltà a raggiungere i luoghi di erogazione del servizio.
    Il Cnel ha stimato che nel 2023 il 7,6% della popolazione italiana ha rinunciato a prendersi cura della propria salute.
    E lei mi viene a raccontare che se ne va bel bello in clinica pagando un privato, attraverso la stipula di un contratto assicurativo che può permettersi, saltando liste d’attesa e malasanità dovuta alla scarsità di risorse? Ma complimentoni.

    Ma poi, mi meraviglio del suo ragionamento, secondo lei con una piccola franchigia e una quota assicurativa minima è convinto di non gravare sulle spalle della fiscalità generale? Pensa davvero che le prestazioni per un intervento alla cistifellea (per dire) con 3 giorni di degenza in stile resort costino quello che lei paga?

    https://www.fanpage.it/politica/lo-stato-e-le-regioni-spendono-per-la-sanita-privata-molto-di-piu-di-quanto-dice-la-manovra/

    Se legge, le risulterà un po’ chiaro come funziona il meccanismo che a lei risulta (erroneamente) essere indolore per lo Stato.
    A me pare che quelli in stato confusionale non siano Landini e Schlein (che la Costituzione la conoscono).
    E quello ritiene essere un servizio “buono e gratuito” non lo è, lei paga una quota parte (minima e risibile) e la fiscalità regionale e nazionale ci mette il resto.
    Che un privato sfugga alle regole sindacali non è un vanto, ma inciviltà, sono lavoratori come gli altri e hanno diritto alle tutele.
    A me che lei vada a farsi curare nelle cliniche del barelliere Angelucci, non importa nulla anzi, vorrei che della sanità lei proprio non avesse bisogno.
    Sono preoccupato invece per quelli che non hanno le possibilità di curarsi, o chi costretto a passare per il SSN debba aspettare un anno e più per una visita oncologica “urgente”.
    Le sue idee su come dovrebbe funzionare il Paese sono del tutto fuorvianti e classiste, è una constatazione e sono figlie della non conoscenza, aveva ragione Totò:

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  6. Fantastico Mary, che tu venga a parlare di onestà intellettuale.
    Estraggo: “L’ipotesi al vaglio del procuratore Rodolfo Sabelli, non ancora ufficializzata, sarebbe quella di falso per una fattura da 153 euro mai depositata (quella della luce, sigh).
    Inutile discutere con chi è garantista con una come la Santanchè per non parlare del resto del verminaio di destra mai da te tirato in ballo (mai!).
    La Todde è la tua nuova Raggi, all’epoca facevi i post su “Spelacchio”, Roma è una suburra disastrata sotto Gualtieri e non scrivi una riga (da anni).
    Proprio nella parte della signora bendata con la bilancia in mano non ti ci vedo e ho detto tutto…

    https://www.youtube.com/watch?v=XmLiv72ZPBU
    R
    ma che dici? io garantista con la Santaché ma quando mai? Tu piuttosto sei garantista a senso alternato, quando ti toccano dove è il tuo debole te ne inventi più di Bertoldo.
    Ma manco per nulla, non me ne può importare di meno e anzi ho già scritto che se la lasciano governare governi pure. Ma tu fai finta di nulla e vai per la tua strada:quando non hai argomenti ritiri fuori tutta la parafernalia del passato. ma stai sul pezzo genovese che tutto scorre. I tuoi grillini fanno figure barbine una via l’altra e fra poco spariranno. Non darne la colpa a me quando succederà, sarà solo la loro documentata e rendicontata cialtronaggine. La cifra dei grillini la superbia la protervia l’arroganza fatta linea politica, cialtroni che sbagliano anche le cose più elementari e si ridicolizzano da soli per non essere in grado di seguire delle regole semplici perché loro sono più oltre al di la del bene e del male e anche del mare va…sprovveduti incapaci pieni di boria. A me ripeto non me ne può fregare di meno, resti pure li a fare altri casini, ci penseranno i sardi a mandarla via o se se la vorranno tenere se la tengano pure.
    La Raggi ancora non te la sei scordata? Ma che ne sei innamorato? ma per favore: la quintessenza della cialtroneria e della boria e dell’arroganza fatta persona. Si faccia il suo partito e vedremo se la votano.

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  7. Caro A59, come al solito trovo che le sue considerazioni su di me se le poteva risparmiare. Inutile dire che non ha capito niente di me e fa solo del manicheismo spicciolo (sinistra= buono; destra, o anche solo centro, = no buono).
    Lasci perdere la mia conoscenza della Costituzione. La costituzione la rileggo spesso, e comunque non basta conoscerla; bisogna anche capirla, e non è serio riportare spezzoni di articolo slegati dal contesto.
    Lei dovrebbe anche leggere con attenzione quello che scrivo. Per esempio, non ho detto che Landini e Schein abbiano idee confuse, ma che cercano di confondere le idee a chi li ascolta. In altri termini, fano mistificazione.
    Ripeto, ma lo avevo già scritto, che lo Stato può scegliere di garantire i diritti dei cittadini usando i meccanismi che ritiene più efficaci e più efficienti. Il fatto che “lo stato garantisce ….. “ non significa affatto che lo garantisca attraverso strutture pubbliche e dipendenti pubblici. E’ più chiaro ora? L’importante è che sia gratis per i cittadini.
    Come avevo scritto, la P.A in genere ricorre in misura larghissima all’outsurcing, anche in servizi essenziali e delicati.
    Credo di non sbagliare se affermo che la maggioranza dei servizi pubblici erogati gratuitamente ai cittadini sono forniti, in pratica, da aziende e dipendenti privati.
    Ci sono poi i servizi non essenziali nei quali il privato la fa da padrone.
    Il link che lei cita non dice che la Sanità privata sia più costosa, a parità di prestazioni, di quella pubblica, che cioè ci siano costi nascosti. Dice invece che le Regioni utilizzano aziende private in misura maggiore di quanto dichiarato, che è tutt’altra cosa.
    Il mio intervento in clinica privata non è costato niente allo Stato; anzi, ha prodotto entrate fiscali. La clinica ha un bilancio in attivo e paga un bel po’ di IRPEG, versa l’IVA sulle fatture, paga stipendi al personale, che a sua volta versa irpef e contributi, e fa circolare la moneta.
    A carattere generale l’affiancamento di servizi privati a quelli erogati in regime di monopolio dallo Stato li mette in concorrenza e stimola la crescita dell’efficienza e dell’efficacia. E, d’altro canto, dà maggiore libertà ai cittadini che, nello specifico, possono scegliere se curarsi gratuitamente in una struttura convenzionata o in ospedale.
    Le ricordo che la Sanità privata vanta centri di eccellenza, come il “Policlinico Gemelli” e il “Bambin Gesù” a Roma, il “San Raffaele” a Milano, il “Gaslini” di Genova e tanti altri.
    La strada giusta non è di combattere contro queste istituzioni, ma, piuttosto, di aumentare il volume dei servizi in convenzione, in modo che un maggior numero di cittadini ne possa usufruire gratuitamente.
    Premesso che sono stati soprattutto i governi di centrosinistra, sia centrali che regionali, quelli che hanno chiuso i piccoli ospedali per ridurre i costi unitari delle prestazioni ed aumentare l’efficienza del sistema, e che hanno tagliato i fondi per il comparto Sanità (37 miliardi di tagli solo negli ultimi 10 anni) facendo allungare le liste di attesa, le strade per ridurle sono due e altrettanto valide:
    1)Fare marcia indietro e riaprire le strutture pubbliche chiuse da dirigenti ASL scorretti, e assumere medici e infermieri.
    2) Aumentare l’outsourcing alle strutture private estendendo i servizi in convenzione.
    Probabilmente la soluzione più efficace è di percorrere entrambe le strade.

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  8. Dimenticavo, caro A59, di sottolineare che quello che magari conosce la Costituzione, ma non la sa leggere è lei.
    Lei riporta così l’art. 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
    Ora, per la Costituzione, solo gli indigenti, cioè circa il 10% della popolazione, hanno diritto alle cure gratuite.
    Viceversa ha accesso alle cure gratuite il 100% della popolazione, e perfino i non italiani che hanno la fortuna di ammalarsi in Italia, o che denunciano in Italia l’esigenza di una terapia o un intervento chirurgico che non potevano o non volevano eseguire al Paese loro.
    In sostanza il nostro servizio sanitario nazionale fornisce un servizio che è più di 10 volte superiore allo standard minimo previsto dalla Costituzione.
    Di cosa ci lamentiamo? E’ uno dei servizi migliori al mondo. E uno di quelli che fornisce la maggiore quantità di servizi in gratuità.
    Le critiche della Schlein sono totalmente infondate e pretestuose.
    Il servizio andrebbe piuttosto riorganizzato, perché oggi costa troppo, e soprattutto costa troppo la burocrazia rispetto alle prestazioni.

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  9. Ah ecco egregio Lenzini, lei che sa leggere (e interpretare soprattutto), ha capito che la Costituzione tutela il diritto alle cure gratuite solo al 10% della popolazione.
    Non è che le viene in mente per caso, che la Costituzione all’art. 53 che recita:
    “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.” aggiungendo:
    “Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”

    Dovrebbe evitare di salire in cattedra se poi le sconclusioni che ne trae sono quelle delle percentuali,
    Mi creda so leggere e ho sufficiente capacità di comprensione del testo.
    Le cure sono gratuite previa il pagamento di un ticket, cosa che saprebbe se non si affidasse alle cliniche di un noto barelliere miracolato.
    Beh, alcuni svariati milioni di italiani nemmeno lo possono pagare il ticket, pensi come stiamo messi.
    Tralascio lo sproloquio sulle percentuali che è sbagliato nella forma e nella sostanza, non mi stupisce che lei voti Meloni.
    Le critiche della Schlein non sono ne infondate e nemmeno pretestuose, se leggesse un po’ meno Vannacci e un po’ più quello che scrive ad esempio la Fondazione GIMBE
    acronimo di “Gruppo Italiano per La Medicina Basata sulle Evidenze” evidenze che purtroppo faticano a trovare cittadinanza nelle sue (e non solo nella sue), stravaganti interpretazioni su molti temi, forse saprebbe che.

    https://portale.fnomceo.it/wp-content/uploads/2025/01/CS-GIMBE_Audizione_Indagine_Conoscitiva_Personale_Sanitario.docx.pdf

    Di cosa ci lamentiamo? Lei di nulla le sta bene così perché può permettersi la clinica di cui sopra quando le tira un pelo, magari se parlasse con qualcuno che opera stabilmente nelle strutture sanitarie capirebbe cosa sta succedendo nel “migliore sistema sanitario al mondo”.
    Glielo dica a quella che ha votato che il sistema andrebbe riorganizzato, il boccino lo ha in mano lei, ma sembra fottersene, del resto se ricorda la sua penosa esibizione con la calcolatrice dal maggiordomo volante, potrà ben capire in che mani ci ha precipitato, ah già, lei se ne impippa tanto è assicurato…
    Mi stia sempre bene.
    R
    ..”sembra fottersene”, beh diamole tempo, per districare la matassa che hanno ingarbugliato tutti in settanta anni ci vuole un po’ di più di due anni e mezzo. E per i miracoli nessun governo ha mai mostrato (finora) di essere attrezzato.

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  10. Una precisazione Lenzini, ho risposto solo alla sua integrativa che già basta e avanza.
    Sul lungo panegirico precedente mi preme solo precisare che il manicheismo non mi appartiene, io discuto quello che leggo e quello che scrivete “voi” di destra di solito è più che discutibile.
    Lei fa della mistificazione una bandiera, è talmente pressapochista da inserire il Gaslini di Genova nelle “strutture private” le posso assicurare che non serve un’assicurazione per entrare al Gaslini (lo so per pregressa e dolorosa esperienza diretta), che non ci sono conti da pagare e tantomeno rimborsi da percepire.
    E’ un Ospedale pubblico anche se fa capo ad una fondazione sostenuta dalla sanità regionale, come il più grande polo sanitario San Martino, o il Galliera, oppure il Villa Scassi.
    Lei continua a non capire, che il suo intervento in clinica è costato allo Stato e alla Regione di pertinenza che ha coperto l’eccedenza di spesa della sua polizzetta sanitaria.
    Quanto paga? 100/150 euro mensili? Cosa che crede che costi una sala operatoria, chirurgo, anestesista, ferristi, infermiere, farmaci pre e post operatori, analisi e diagnostica, degenza ospedaliera? La miserabile cifra che lei versa alla sua assicurazione?
    Ma possibile che non si renda conto di quello che dice? Qualunque clinica privata andrebbe fallita nel giro di un mese e invece sono attività fiorenti.
    Perché se la clinica dove lei si cura è “convenzionata” la Asl di competenza rimborsa la prestazione, cosa che avviene tramite assicurazione e clinica, è materia legislativa corrente, le è più chiaro ora?
    Poi convengo che sulla sanità il più pulito c’ha la rogna, ma questo non c’entra con le sue errate convinzioni sul bengodi della sanità privata.
    La chiudo definitivamente qui.

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    • A59, lei dovrebbe sapere come funzionano le assicurazioni.
      Se non succede niente l’assicurazione ci guadagna, quando capita un rimborso costoso, ci rimette. E il premio è calcolato in base ad una media statistica.
      Quello che pago io di premio annuo non c’entra niente con quello che paga l’assicurazione. Che si tratti di una clinica o di una carrozzeria, l’assicurazione paga il totale del danno o della prestazione sanitaria.
      Provi ad informarsi, e vedrà che la Sanità pubblica non ci mette nessun contributo.
      Quanto alle convenzioni, se rilegge il mio messaggio lungo, troverà l’auspicio che vengano ampliate. Quindi, sulla sanità privata convenzionata diciamo le stesse cose.
      Strutture come quelle che ho citato sono di proprietà privata, e godono dei vantaggi del privato: minore burocrazia, maggiore efficienza ecc… . Se poi stipulano una convenzione con i SSN, si realizzano entrambi i vantaggi: qualità e gratuità.
      Il concetto caro all’ideologia comunista che i servizi di pubblica utilità vanno nazionalizzati è stato abbandonato almeno dagli anni ’90.
      R
      ed è stato l’inizio della fine.

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  11. Cara Mariagrazia non mi sarei aspettato niente di meno di quello che hai scritto in replica.
    R
    ma certo, era chiaro, ogni buon giocatore sa quando arriva il momento di mostrare le carte…e se non sono buone fare buon viso.
    E va bene così….Senza parole.
    Buona giornata anche a te.

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