Il resoconto di Conte

Sarò distratta, ma mi sfugge il resoconto delle dichiarazioni di Conte in merito alla faccenda delle rendicontazioni delle spese elettorali in Sardegna. Ma si renderà conto appieno, Conte, del conto (salato) che il Movimento dovrà pagare nel caso venisse confermata definitivamente la decadenza della governatrice della Sardegna: Alessandra Todde caduta dal Cavillo?

Secondo me no. Non è bravo a far di conto. Lui è mani bucate (coi soldi nostri) ed è abituato a non badare a spese. Ma alzerà il ditino in Parlamento ancora contro il governo reo, secondo il Movimento, di non essere rispettoso delle sentenze e di ingaggiare battaglie politiche con la Magistratura? Forse no e forse si. Con lui non si può mai dire. Ma deve passare la nottata e si deve chiarire cosa sia veramente successo col pastrocchio che pare abbiano combinato i Cinquestelle con le rendicontazioni male gestite, cialtroneggiate, insomma inezie burocratiche che però sarebbero, se confermate (e mi pare lo siano) un grosso macigno sopra la testa della governatrice la quale pare un po’ rintronata ma decisa a ricorrere; sarda tenace.

A dir la verità, agli italiani importa ben poco quale sarà il suo destino, hanno davvero ben altri problemi. ma, se si faranno nuove elezioni temo che i Cinquestelle abbiano poche chances e il famoso campo, da largo potrebbe ridursi ad un fazzoletto di terra arida e incolta e la tanto decantata intesa col PD potrebbe finire miseramente sotto una bolletta. Ma con Elly non è ancora detto…”certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”…

E però i “valori” tanto strombazzati dei Cinquestelle (residuati dopo la rendicontazione) saranno definitivamente l’opacità e la castroneria. Insomma il “sogno” decaduto.

Un bel risultato davvero per il rinascente Nuovo Movimento del rendiConte. E chi ben comincia…

2 commenti su “Il resoconto di Conte”

  1. “Ha stato Conte” ti pareva.
    La legge non prevede il decadimento per le contestazioni sollevate ad Alessandra Todde Presidente della Regione Sardegna.
    Si può decadere solo se si presentano due condizioni.
    1 – Lo sforamento di oltre il doppio del tetto alle spese elettorali.
    2 – Omesso rendiconto.
    Nessuna delle due contestazioni figura nell’ordinanza del Collegio, a termini di legge la Presidente non sembra essere in pericolo.
    Poi visto che a pensare male non si fa nemmeno peccato in questi casi, c’è da aggiungere che la Presidente del Collegio è sorella del leader sardo di Italia Viva e uno dei sei membri è il padre di un candidato di Forza Italia alle ultime Regionali.

    Poi, vero è che c’è stata sciatteria da parte di chi era delegato per le questioni amministrative della campagna elettorale, un conto corrente a lei intestato per la raccolta dei fondi non è stato acceso perché la Todde non ha voluto un centesimo a titolo personale, ergo non ha ricevuto o speso soldi dei cittadini a suo nome.
    Il rendiconto è stato presentato al centesimo, tra le cifre contestate c’è persino una bolletta arrivata dopo la chiusura della campagna elettorale.
    Serve ricordare che in questo ridicolo governo, una Minestra (ministra sarebbe troppo) riscaldata e immangiabile, resta da oltre un anno al suo posto nonostante accuse molto gravi per un capo delle Istituzioni: “Truffa aggravata ai danni dell’INPS e falso in bilancio”.
    Io non ho capito cosa c’entri Conte in questa storia di errori formali, ma concordo, gli italiani hanno ben altri problemi che la sgangherata Armata Brancameloni, non solo non risolve, ma aggrava con leggi e riforme che li penalizzano a vantaggio di Banche e assicurazioni per non parlare dei grandi gruppi della Sanità privata.
    Per dire di chi scialacqua i loro soldi, agli italiani basterebbe parlare del miliardo speso per costruire due rifugi per cani randagi in terra albanese, accuditi da polizia penitenziaria ospitata per mesi in resort a 5 stelle.
    Ma un po’ di senso della misura mai? Mai, lei è Giorgia, una madonna peregrina che appare ovunque ci siano soldi e potere, va difesa a oltranza e omaggiata di lodi sperticate, anche se sta portando il Paese alla rovina, è donna e tanto basta, a patto che non militi nei 5S lì allora l’equazione non vale.
    R
    Mah, non pare proprio che la faccenda sia messa nei termini che tu esponi. La Todde è decaduta perché il Collegio di garanzia elettorale ha riscontrato gravi violazioni delle regole nelle rendicontazioni elettorali. Non esisteva un conto corrente dedicato e quindi non c’è trasparenza sulle donazioni, non si sa che ha dato cosa e dove sono finiti i soldi e questo è già di per sé molto grave soprattutto se pensiamo che il M5S ha fatto della trasparenza la sua bandiera. Secondo pare non ci fosse neppure un c/c dedicato alle spese elettorali né un mandatario. Tutte regole che vanno seguite pedissequamente pena la decadenza e se confermate (ma pare di si) anche di più. Insomma l’onestà e la trasparenza della governatrice viene messa in seria discussione e la sua decadenza sembra irrevocabile. Ovviamente saremo a vedere. E se una governatrice non è neppure in grado di dare spiegazioni sufficientemente chiare su cosa è successo in questo caso, figuriamoci come può gestire una Regione con tutte le complicazioni burocratiche annesse e connesse.
    Se fosse come affermi tu non si capisce come la Corte d’appello di Cagliari si sia presa una simile responsabilità Escludo che ci sia del dolo o “disinformazione”, lo trovo risibile.
    Lascerei perdere la solita minestra riscaldata sulla ministra che quando sarà renderà tutti i conti alla Giustizia uno per uno e se sarà riscontrata la sua colpevolezza ne pagherà giustamente le conseguenze.
    Ti consiglio di approfondire e di cercare un minimo di obiettività. Quella che chiedi continuamente a me e che in te non riscontro (quasi) mai quando parli dei tuoi beniamini.
    In cosa c’entra Conte? Ovviamente non c’entra se la Todde è pasticciona, ma un capo politico deve confrontarsi con tutti i problemi politici che derivano dalle scelte che prende e dai “cavalli” che sceglie. La decisione di correre assieme al PD è in capo a Conte e il Pd e il M5S pare che non si trovino d’accordo su molte delle decisioni in consiglio regionale. Ma su questo bisognerebbe sentire cosa ne pensano gli elettori sardi.

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  2. Cara Mary, ma dove le prendi le informazioni? Mah.
    Il C/C del mandatario è sì un obbligo ma visto che il candidato non lo ha aperto, perché non ha ritenuto di farsi devolvere e spendere soldi dei cittadini a suo nome questo non costituisce motivo di revoca che la legge indica nelle sole due ipotesi che ho citato.
    Solo il presidente della Repubblica ha il potere di sciogliere l’Assemblea regionale, secondo quanto previsto dallo Statuto sardo.
    Questo processo richiede anche una delibera della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
    Le regole che vanno seguite pedissequamente non portano alla decadenza ma ad una sanzione pecuniaria, che è stata comminata in ragione di 40.000 € molto inferiore al massimo consentito.
    La Corte di Appello ha fatto il suo dovere rilevando le pasticciate superficialità, non imputabili alla persona della Todde.
    Che tu faccia le solite pulci a chi ha negli anni scorsi ha restituito ai cittadini e imprese una fetta dello stipendio per svariate decine di milioni euro, mi pare risibile, con quelli di ‘sto sgoverno poi, devo ri-citare il “Modello Toti” che “quella” voleva adottare? Spero di no.

    Solinas che governava prima della Todde?
    Rinviato a giudizio per abuso d’ufficio, che questo sgoverno lo derubricasse a bagatella e indagato per corruzione.

    Cappellacci che governava prima di Solinas?
    “Corruzione e peculato, rinvio a giudizio per Tangenti in cambio dell’erogazione di fondi pubblici. Diffamazione aggravata a mezzo stampa.

    Ma per questi lascerai perdere come per la Ministra truffatrice, sei garantista per caso e giustizialista senza appello per chi non ti sconfinfera.
    Io esamino i fatti, tu vai a simpatie, tanto per dire il suddetto Cappellacci siede in parlamento, proprio come la Santadeché.
    Ti ricordo pure che il riconteggio dei voti voluto dalla destra, ha sancito che i sardi hanno preferito lei, un altro fatto e non un’opinione.
    Ahioò.
    R
    ancora con queste simpatie? Ma e allora? Si ho delle simpatie ma in queste i politici non rientrano (fatta salva solo Meloni, per ora). Per cui la lista che hai emesso mi trova del tutto imperturbata.
    Questo secondo Skynews è il resoconto del pasticciaccio:
    “Cosa viene contestato a Todde
    Secondo il Collegio la dichiarazione relativa alle spese elettorali della campagna della presidente Todde non sarebbe “conforme” a quanto sancito da due norme, la legge nazionale 515 del 1993 e la regionale 1 del 1994 che la recepisce. In secondo luogo “non risulta essere stato nominato il mandatario, la cui nomina deve ritenersi obbligatoria” ai sensi delle due leggi richiamate. Ancora, si legge nel documento, “non risulta essere stato aperto un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta dei fondi”. E poi, quarto punto, “non risulta l’asseverazione e la sottoscrizione del rendiconto da parte del mandatario che avrebbe dovuto essere nominato”. Secondo il collegio, inoltre, “non è stato prodotto l’estratto del conto corrente bancario o postale” e “non risultano dalla lista movimenti bancari i nominativi dei soggetti che hanno erogato i finanziamenti per la campagna elettorale come previsto dalle due norme sopra citate”. E poi l’ultimo punto: non sarebbe chiaro su quale conto siano state indirizzate le donazioni raccolte durante la campagna attraverso PayPal, somme comunque non rilevanti. Per i componenti del collegio, dunque, il rendiconto elettorale del comitato elettorale del M5s, inviato il 23 maggio in adempimento degli obblighi previsti dalle leggi, firmato dal senatore Ettore Licheri e inviato alla Corte dei Conti, non chiarisce “se le spese indicate nei documenti depositati afferiscano alle spese della singola candidata alla carica di Presidente o alla campagna elettorale dei candidati alla carica di Consigliere sostenuti dal Movimento”. La dichiarazione elettorale presentata riporta “di aver sostenuto spese, come da rendiconto allegato, per complessivi euro 90.629,98 e di aver ricevuto contributi e o servizi per euro 90.670,00″. Nel documento il collegio riporta di aver ricevuto i documenti e la memoria della presidente a integrazione dei dubbi sollevati, ma sostiene non siano sanabili”
    O vuoi contestare anche il collegio? Con te non si sa mai. Vanno anche loro a simpatie?. Poi, sai, a me non cambia nulla, se venisse riconfermata nella sua posizione tanto meglio per i sardi se si fidano di lei. Ma questo é. Il M5S è il partito della onestà e trasparenza. e qui siamo del tutto fuori rotta. Tu sei garantista solo con chi piace a te con gli altri sei dagliaddossoapiùnonposso.
    Ma se ti fa piacere scrivo che il Movimento ha fatto tutto per benino e sono solo vittime degli invidiosi…se ti fa piacere. Anzi, facciamo così, da domani scrivo panegirici su Conte, Che ne dici, ti piace l’idea? Ma sarei un’ipocrita e francamente, con tutto che mi piacerebbe che in qualche cosa andassimo finalmente d’accordo, mi sentirei pure un po’ scema. Non è cosa.

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