L’attenzione alla salute sembra essere in diminuzione soprattutto tra i giovani o i giovanissimi. Dalle statistiche sembra risultare un aumento generalizzato dei fumatori soprattutto tra i giovani e le donne sopra i sessanta.
Aumenta anche l’obesità, altro grave fattore di rischio. Insomma gli italiani in questo ultimo periodo sembrano avere poca cura e poca attenzione alla salute (o meno rispetto al recente passato) e questo non può che essere un segnale negativo di decadimento della società. Se hai bisogno di fumare e mangiare in maniera eccessiva significa che cerchi soddisfazione nel fumo o nel cibo e i motivi possono essere molteplici. Dalla frustrazione per non riuscire nella vita in moti ambiti, da quello lavorativo o affettivo, fino, in molti casi, alla delusione nel non non vedere realizzati i propri desideri: nel non riuscire ad avere relazioni stabili o qualsivoglia, nel non ottenere buoni risultati a scuola o nel lavoro, in definitiva, situazioni di disagio che contribuiscono ad aumentare il senso di impotenza e inadeguatezza e di conseguenza il ricorso a palliativi per cercare di contrastarlo. Ma col rischio di aumentare le malattie e di gravare sul già oberato servizio sanitario nazionale.
Certo se non si ha un’occupazione stabile e nessuno che ti dice che fumare fa male, ti adagi sulla prospettiva che qualcuno ti aiuterà a curarti nel caso ti ammalassi: gli ospedali ci sono per questo, no? E questo è anche uno dei problemi dell’intasamento dei Pronto Soccorso : astanterie colme di gente di tutte le età, il più delle volte senza problemi urgenti. Un problema che grava sulle strutture sanitarie e ne impedisce il regolare funzionamento. Una ansia crescente spinge molte persone a ricorrere alle cure ospedaliere anche quando non è necessario e intasa i reparti e sottopone a lunghe liste di attesa per eseguire esami che si rivelano spesso del tutto inutili quando non addirittura dannosi.
Soldi buttati che potrebbero essere spesi per efficientare tutto il sistema e servire davvero a intervenire dove ce n’è veramente bisogno. Sprechi che producono un circolo vizioso che non fa che rendere le nostre strutture ospedaliere dei carrozzoni sempre più intasati e, purtroppo, inefficaci in molte situazioni.
Ma se non si insegna ai giovani o a tutti che la propria salute è un bene troppo prezioso e che va salvaguardata e protetta e conquistata giorno per giorno con stili di vita sani e non si incentiva nei giovani questa ricerca di “benessere” che non si trova nelle “droghe” qualsivoglia comprese le sigarette o anche l’alcool, ma proprio nell’assenza di esse, la situazione non migliora, anzi. E gli interessi, troppi e variegati dietro a questa crescita di abitudini malsane sono così potenti ed invasivi da spingere giovani e meno giovani verso una china che può rivelarsi auto distruttiva.