Quest’anno non ripropongo la mia “Brutta Befana” scritto del 2019 che ormai ripropongo ogni anno. No, non mi va. Queste feste sono state pesanti per me. Lo dico senza remore. Sono stata abbastanza infelice, scusate mi faccio la concessione di parlare di me (no, non sono la Befana). Credo si sia sentito. Il Natale è passato, Capodanno pure, ora manca solo lei la strega che tutte le feste si porta via. E meno male. Anche se è una strega buona è sempre una strega. Ha poco allure, sa di cose passate, vecchie, ormai dimenticate. E’ anacronistica. Infatti si vedono solo Babbi Natale scalare i muri esterni delle case. E sono ancora tutti li e chissà quanto ancora ci rimarranno.
Mentre lei, la cara Befana arriva con la scopa a spazzare via le illusioni che le feste possano portare delle cose buone. Ci ritroviamo a festa finita esattamente come prima e con gli stessi problemi. Ci sarà chi vincerà alla lotteria ma pochi altri avranno dalla Befana regali così eclatanti. I bambini trovano tutto magico ma passata quell’età la magia è qualcosa di indefinibile che non sappiamo più riconoscere.
Invece che cercare tutti i giorni di trovarla dove si nasconde, la rifuggiamo e ci nascondiamo dietro la prosaica quotidianità Non abbiamo più abbastanza cuore per accogliere la magia.
Penserete che sono impazzita, ma no, sto bene sono solo quella che sono, come sempre e quella che scrive qui da anni quello che le passa per la testa. E oggi mi passa questo per la testa: la Magia deve trovare posto nella nostra vita come quando eravamo bambini e credevamo alla Befana. Perché è vero esiste e vien di notte con le scarpe tutte rotte…e la magia ha un posto importante nella nostra vita anche se non lo vediamo.
Omaggio i miei 25 lettori (forse meno) di un brano meraviglioso che vi consiglio di ascoltare: è magico…buona Magia a tutti:
Mariagrazia, grazie dell’omaggio musicale, non sapevo che Chopin avesse composto dei concerti (ora so che ne ha composti due), lui autore soprattutto di musica per solo pianoforte: lo ascolterò con curiosità. In quanto alla Befana, non credo alla magia(alla fantasia si), ma ti auguro ugualmente la buona Befana, meglio ingraziarsela, non si sa mai, che non le passi per testa di portarmi del carbone.
R
Grazie Alessandro, buona Befana anche a te. Sono sicura che apprezzerai il concerto di Chopin, va in crescendo e il finale è stupendo, il piano è il protagonista ma l’orchestra non è da meno.
Alessandro
prendo spunto da quanto hai scritto ieri, cioè che non credi alla magia ma alla fantasia si.
Mi era rimasta la risposta nella “penna” e ora la esprimo: ma che cos’è la fantasia se non magia pura? Cos’è più magico di qualcosa che compare dal nulla, che prima non c’era e poi diventa tangibile. Cos’è la creatività se non magia e per essere creativi occorre molta fantasia.
Una poesia, una brano musicale, un dipinto…e molto altro ancora, che cosa sono se non opera della fantasia di un autore ispirato e da cosa è ispirato se non dalla magia della creatività?
Ecco, mi piacerebbe che oggi ragionassimo di questo piuttosto che di politica che spesso ci fa litigare. Ma…anche la politica se ci pensiamo è arte, l’arte di far litigare…o di fare la pace… e dunque anche la politica è una forma mi magia. Pensiamo per esempio a Schlein quando si esibisce sul palco con J-Ax, o a Meloni quando “gioca” con il suo carisma
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/editoriali/1390118/sola-con-il-suo-carisma-ora-giorgia-meloni-prenda-mose-a-modello.html
o a Renzi quando fa il bischero o a Salvini quando fa il mistico o a Conte quando fa…Conte…quando si trasforma in “Camaleconte”
https://www.zonagrigia.it/blog/2024/04/19/un-politico-proteiforme/
Insomma la magia entra nelle nostre vite in punta di piedi, come la Befana ma ha un ruolo importante e se tu credi nella fantasia, di conseguenza non puoi non credere che molte cose “nascono” proprio per magia.
PS: Schlein non è “l’anti Meloni ma spesso l’anti Schlein, cioè un modello precostituito di politica “di sinistra” cresciuta per “fare” politica educata al compromesso e all’arte dell’ apparire senza mai essere (troppo).
Grazie del brano, signora Gazzato. Io conoscevo solo i “Notturni” e avevo dei bei ricordi, struggenti, con il n. 1.
Per me la Befana è una festa diversa perché è anche il compleanno di mia moglie (inutile dire che le battute si sprecano), il che si aggiunge alla festa per i miei tre nipotini.
Per me è un rituale positivo, non la chiusura del sipario. E comunque c’è sempre il carnevale ….
Oggi anche la Befana si è allineata. Ai cattivi porta il carbone e ai buoni porta un impianto fotovoltaico.
R
auguri a sua moglie, da buon Capricorno immagino che non abbia problemi a ribattere alle battutacce.
Capricorno ascendete Leone è Giorgia Meloni, anche a chi è digiuno di astrologia salta all’occhio questa combinazione astrale nel determinare il carattere della premier.
Be’ in senso lato(ma molto lato)è possibile credere che nella fantasia ci sia della magia. Alla fantasia nulla è precluso, anche fare sorgere il sole in senso inverso, o costruire un ponte(magari quello sullo Stretto)con un colpo di bacchetta magica.
Da ingegnere, se avessi creduto alla magia, avrei combinato disastri.
Meglio tenere i piedi ben saldi a terra, come recita la canzone di Anna Oxa
https://youtu.be/b4bOvJxaCC4?si=QggOhAm84CHGVlGj
R
magica Oxa, fantasia e creatività da vendere.
Ingegnere tu? mi devi mostrare la laurea perché ci creda. Ma poi che c’entra? Eugenio Montale era ragioniere. E tu di fantasia ne hai da vendere, potresti allestire un supermercato.
Ma poi, quanta fantasia (e magia) ci vuole per costruire ponti, sopraelevate, grattaceli, aerei supersonici, macchine stellari…?
A proposito, Salvini è ingegnere ad honorem per la fantasia che mette nel” costruire” un ponte immaginario e fantastico, un’opera di magia che se gli riesce ha promesso di fare il cammino di Compostela (in monopattino ma col casco…). Anche per dimagrire un po’. Con la fantasia…
Essì mi laureai in quel di Genova, l’anno domini 22 luglio1963, rettore Girolamo Oristano, dopo aver immortalato il corpo accademico in caricature che tutt’ora conservo insieme col diploma in pergamena rimasto nel suo bell’astuccio rosso. Non l’ho mai appeso al muro in bella mostra, figurati se potrei spedirtelo.
Altri tempi quelli -il nostro amico genovese forse frequentava l’asilo (a proposito dove s’è cacciato?)- tempi che ho ricordato con nostalgia in “Studenti per sempre” nei famosi “Racconti di agosto” del blog di Stefania Rossini.
R
si, lo ricordo quel racconto.
Già dove è finito A59? spero non ce l’abbia con me.