Il trend

Il presidente eletto Trump, nei prossimi giorni sarà in tribunale per assistere alla sua assoluzione al processo “Hush money”, forse per non aver commesso il fatto.

E’ probabile che il giudice, intenerito dall’ aureola magica che si è posata sul commander in chief futuro prossimo dopo essere scampato all’attentato che avrebbe dovuto ucciderlo e invece se l’è cavata per un puro miracolo, lo assolva, dopo averlo condannato. La sentenza (sulla pena da somministrargli) doveva essere pronunciata nel luglio scorso ma era stata posticipata a data da destinarsi a causa della sua corsa per le elezioni. Ora, presumo che andrà così anche in virtù del fatto che Trump, salvato dal proiettile è diventato virtuoso e tutti i reati che ha commesso e per quali è andato processato e condannato, compresi quelli ancora in corso di valutazione, gli saranno con tutta probabilità condonati.

In fondo perdonare è bello e buono e perdonare uno con la potenza di fuoco dell’eletto (in tutti i sensi) presidente Usa è quasi un obbligo morale. Neppure una tirata d’orecchie perché sappiamo che gli orecchi di Trump sono diventati un cimelio da studiare nei secoli e da disporre in un museo in una una teca diamantata quando, il più tardi possibile, egli non sarà più.

Insomma, alla fine della fiera la pornostar, o diva del porno. detta Stormy Daniels si degraderà (per Trump) a brezza mattutina e tutto finirà a tarallucci. Vino no perché lui è morigerato e non beve non fuma e, il rimanente è diventato per lui così pericoloso da non volerne più sapere: un monaco tibetano al suo confronto è un dissoluto.

La “caccia alle streghe” denunciata in tutti questi anni dal miracolato finisce con una assoluzione con formula pienissima e via andare.

Forse. Io non lo so, ma se questo è il trend potrei non sbagliarmi.

Valori universali

Ovviamente c’è da augurarsi che la giornalista italiana Cecilia Sala venga liberata la più presto, Si trova detenuta in un carcere di massima sicurezza a Teheran dopo essere stata prelevata nel suo albergo una decina di giorni fa e incarcerata senza apparenti valide motivazioni.

Il governo è impegnato da giorni per la sua liberazione, ma le notizie che arrivano non sono rassicuranti. Pare che le condizioni detentive siano pessime e che lei abbia chiesto di essere aiutata ad uscire al più presto.

E una ragazza molto coraggiosa con una carriera fulminante alle spalle. Una che ha il coraggio di raccontare certe situazioni è sicuramente una persona che ama il proprio lavoro di giornalista e lo svolge senza alcun timore per le conseguenze e la giovanissima Cecilia sembra rientrare in questa tipologia.

Che sia forse stata lievemente azzardata la sua decisione di fare un reportage in Iran in un momento molto delicato come questo, non c’è alcun dubbio, ma se chi svolge una professione qualsiasi che comporta dei rischi dovesse fermarsi davanti alla paura delle conseguenze, il mondo si fermerebbe.

Cecilia è una donna molto coraggiosa e fa una professione estremamente delicata, ma se l’è scelta e la libertà di informazione è un valore universale. Come è un valore universale la libertà individuale e la libera circolazione delle idee.

Oggi il nostro governo ha chiesto attraverso i canali diplomatici, di liberare Sala immediatamente. Non sarà così facile ma mi auguro che sia fatto tutto il possibile per riportarla a casa. Se mi metto nei panni dei suoi genitori non posso che provare simpatia e vicinanza e augurargli di riabbracciare la figlia prima possibile.

Il complimento

Doveva aver alzato un po’ il gomito ma anche no, vestito da Angelo un po’ goffo, Angelo il “ricco” del mitico ex gruppo (sono rimasti in due) dei Ricchi e Poveri, ha urlato al microfono in diretta Rai, mentre stava per scattare il countdown: “ho il microfono chiuso, teste di caxxo”. Invece era aperto e si è sentito benissimo. La “povera” Angela, anche lei in abito bianco in tema, si è messa ridere per coprire la parolaccia che però si è sentita benissimo.

Io non l’ho vista la trasmissione ma ho letto la notizia, campeggia un po’ ovunque.

Bene, l’anno comincia nel migliore dei modi con un’imprecazione sulla TV pubblica che si spande per tutta la penisola popolata anche da un bel numero di “quelle”. Eddai, ci stanno, eccome.

Beneaugurante direi, il ministero della Cultura ne prenda atto e si metta a lavorare per migliorare lo standard qualitativo delle “zucche” italiane, soprattutto quelle in formazione e non è un compito da poco.

Sono arrivate le scuse da parte del conduttore per questo incidente, decisamente fuori da tutte le etichette. La TV pubblica dovrebbe “educare” e con questa uscita in diretta non assolve certo lo scopo. Ma ora abbiamo la prova che i sorrisi, le strette di mano, i patetici e goffi tentativi di mostrarci una versione edulcorata e sempre politically correct della società italiana sono un totale fallimento e che dietro a tanta ipocrisia c’è la più verace e spontanea realtà. L’italiano medio ora si sentirà meglio rappresentato. Angelo ha reso un servizio (pubblico) di notevole momento con con quella frase gridata e rivolta forse al mondo intero, ha mostrato un davanti le quinte estemporaneo, uno sfogo, di uno che si sente immune, di uno che se ne infischia di tutto e tutti e impreca nel momento stesso in cui ha puntati addosso gli occhi di milioni di persone. Difficile credere che uno con la sua esperienza non riconosca un microfono spento da uno acceso. Voleva fare un “complimento” a qualcuno o a più di uno e a dir la verità, in giro per il mondo c’è chi se lo merita. Eccome.

Una frase volgare ma che rende bene l’idea di come si possa dare della testa di caxxo al mondo e farla franca, in diretta Tv col mondo che osserva e pensa: beh, mica ha tutti i torti però…ma mica ce l’ aveva con me…e che so’ Pasquale io?