I libertari che protestano, i fumatori incalliti indignati, le mani sulla testa: Oddio e ora? Finita la libertà di fumarsi una cicca in santa pace fuori dal bar? Che insulto alla democrazia! Milano non sei più né da bere né da fumare: sei diventata una suora di clausura. Che pena!
ma dove sono finiti i bei tempi quando regnavano i contini e non si poteva entrare né uscire da ogni luogo o non luogo senza il pass verde? Eh, no, via di qui appestatori! ora, un virus è pericoloso e il fumo non lo è? inquinare l’aria col mefitico fumo di sigaretta che provoca malattie di ogni genere, va bene? E’ indice di democrazia e civiltà? Inquinarsi i polmoni pure è una scelta personale. Anche se si è in cento davanti a un bar e si fuma a tutta manetta è una scelta personale. Dopotutto fumare e ammalarsi di cancro ai polmoni è una scelta personale, che c’entrano i divieti del Comune? Il fumo passivo nuoce alla salute? Anche lo stress e senza sigaretta che vita è? eh?
Dal primo di gennaio a Milano non si fuma all’aperto se non a 10 metri di distanza da altre persone. Ma si, dai, che sarà mai? Avete accolto di buon grado il divieto di entrare senza green pass dovunque e vi siete vaccinati in massa (fumatori) contro il virus e non accettate di contribuire a migliorare la qualità dell’aria della vostra inquinatissima città?
Incoerente direi. Molto italiano.
Ancora con ‘sta storie di Conte e il Pass Verde.
Era una misura europea e l’ha applicata in maniera pedissequa Draghi, Conte è stato dimissionato 6 mesi prima
L’informazione, questa sconosciuta.
Comunque approvo incondizionatamente come approvavo incondizionatamente il GP.
R
E’ vero quello che scrivi ma Il pass Draghi poteva anche non farlo passare. ma non poteva perché il CTS e Speranza hanno detto che doveva passare e anche Conte anche se molti grillini non erano d’accordo e Draghi non poteva che firmare quello che era già stato impostato da lui. I problemi per i grillini sono cominciati lì.
Signora Gazzato, sono contento quando mi trovo d’accordo con le sue aperture.
i “vizi” per me si dividono in due categorie: quelli che non coinvolgono gli altri, e quelli che li coinvolgono, costringendoli, in un certo senso a condividerne i danni.
Se uno beve, a meno che poi non si metta alla guida, fa male solo a se stesso, o, al massimo, alla sua famiglia. Chi fuma, invece, disturba e danneggia gli altri.
E, da non fumatore e soggetto alla rinite vasomotoria, mi dà particolare fastidio respirare la scia di fumo allo stato puro che mi arriva all’aperto. Tremendo quando mi è capitato nell’aria fresca e pulita dei campi da sci, mentre ero in fila per lo skylift. Molto peggio che respirare l’aria di una bettola fumosa di altri tempi.
Mi sorprende che non abbiano ancora avuto il coraggio di vietare il fumo durante la guida.
Ci vanno giù pesanti col cellulare, senza contare che oggi molte macchine hanno i comandi col touch screen che sono altrettanto pericolosi se usati mentre si guida.
Fanno analisi del respiro così meticolose che non puoi neanche prendere una tachipirina, perché rischi sanzioni per droga.
E permettono di guidare con la sigaretta in mano o in bocca, col rischio che ti cada la cenere o la punta incandescente sui vestiti, con le reazioni che sono facilmente immaginabili.
Mi auguro che il prossimo passo sia questo.
R
fanno bene ad andarci pesanti coi cellulari e anche con le droghe ì, se uno guida non deve drogarsi e se si è drogato vada a piedi o in taxi. La sigaretta in auto è pericolosa certo, ma allora anche la radio lo è. Come lo sono tutti i marchingegni elettronici che distraggono dalla guida.
E’ pericoloso campare.
Un pazzo spericolato che ti viene addosso con un mezzo meccanico ad alta velocita’;
un migrante o un non migrante che da’ di matto per strada e t’accoltella senza motivo;
imbattersi, alla stazione ferroviaria nel balordo che ti pugnala per strapparti dieci euro;
sentirti dire che ti sono rimasti pochi mesi da vivere dopo esserti sottoposto a normali accertamenti di…”routine”;
sapere che, da quando nasci, la tua esistenza sara’ sempre aleatoria farebbe uscire di senno chiunque…
Ed invece, non pensando affatto a tutto quello, cerchiamo di vivere la vita finche’ ci e’ consentito.
Buon Anno a tutti!!!
R
Si, pericoloso davvero. Non so se ha letto Soren Kierkegaard e il suo “La malattia mortale”, ma dice proprio questo: la vita è una malattia mortale, nel senso che dal giorno in cui nasciamo siamo sottoposti a molti pericoli, se non lo avesse letto glielo consiglio. (Oggi, scusate ma è giornata filosofica…)
Grazie degli auguri, ne abbiamo tutti bisogno. Anche a lei Romolo, tanti auguri di buon anno.
Ma ti puoi immaginare cara Mariagrazia se i problemi dei grillini sono iniziati con la misura del GP osteggiata dai disagiati psichici no-vax.
La tua è narrazione mendace e il perché è noto, “Ha stato Conte”.
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2021/10/12/gli-statali-e-il-green-pass-draghi-firma-il-dpcm-sulle-linee-guida-_bffd86e9-4ef4-4734-b77d-8d46e76c10eb.html
Conte diceva altro, ma tu ad essere minimamente obiettiva proprio non ce la fai:
https://notizie.virgilio.it/conte-contro-il-super-green-pass-la-richiesta-al-governo-draghi-per-gestire-meglio-la-pandemia-di-covid-1523473
Io non ho votato nel 2018 Articolo 1, tu sì mi pare ricordo il tuo entusiastico endorsement per Grasso, Speranza da lì viene, io di Draghi ne parlo male dalla letterina della BCE.
https://it.wikipedia.org/wiki/Lettera_Trichet-Draghi
R
https://www.repubblica.it/politica/2022/02/16/news/m55_green_pass_assemblea_parlamentari_divisioni_interne-337950645/
L’articolo di cui sopra dice esattamente il contrario, mah forse non viviamo sullo stesso pianeta e forse io sono una marziana.
Beh, si perdinci e anche perbacco, nella mia vita …ho votato! e tanto anche (a differenza tua). Anche qui…persino dell’entusiastico endorsement di Grasso ti ricordi, mannaggia, così tanto ho scritto e così tanto hai memorizzato? Quello è stato un tradimento del PD che mi aveva tradito a sua volta, sai noi donne siam così…(ma tu, pare, non ci capisci…)
Si ora ricordo e ho scritto anche che Grasso era un “bell’uomo”…mai come Zelenskty però.(Ahi Stefania, perché mi pubblicasti così tanto?)
Lo so che Speranza (altro traditore) da li viene ma ancora non era ministro e non aveva combinato i disastri che ha fatto dopo assieme a Conte.
PS; mi piace che mi ricordi le cose che ho scritto, io tutte non le ricordo ma con te ho un ottimo promemoria.
Cara Mariagrazia estraggo dalle tue cronache marziane:
“Dire che siamo fuori dalla pandemia non è proprio corretto, stiamo transitando nella fase dell’endemia. Non possiamo smantellare e dismettere le misure di precauzione sin qui adottate”.
“Noi siamo quelli che si sono assunti una responsabilità durante la pandemia e continuano ad averla però possiamo legittimamente rivendicare con il governo stesso un dialogo per lavorare insieme a una prospettiva di allentamento delle misure” G.C.
Parole di puro buonsenso.
Io capisco fin troppo bene, se al suo posto fosse rimasta il Ministro Giulia Grillo, i disastri che millanti sarebbero stati contenuti anche meglio, il tuo PD ha voluto il rimpasto e ha messo un professore di Storia Mediterranea per sostituire un medico chirurgo con specialità logistiche e assicurative, meglio di così non potevi votare.
Tranquilla, se c’è una cosa proprio che non mi difetta è la memoria.
R
Si, benissimo, hai letto quello che ti pareva. Giulia Grillo avrebbe fatto meglio? Non credo, Speranza ha preso ordini dal CTS e da Figliolo e Conte dirigeva la banda. Il problema tra loro è sorto quando molti hanno capito che ci marciava.
“un sistema che non ci appartiene è il mondo esteriore, quello che dovrebbe rappresentarci ma che non è noi e noi ci immedesimiamo troppo spesso con realtà che non ci rispecchiano e non ci appartengono”.
Perfetto Mariagrazia e la tua spiega ti calza a pennello, tanto è che sei riuscita a mettere in capo a Conte una decisione presa da Draghi, in effetti a te la memoria qualche scherzo te lo gioca, vedi Conte dappertutto, anche dove non è mai stato e ti cali in una realtà che è solo tua:
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2021/03/01/draghi-nomina-il-generale-figliuolo-nuovo-commissario-covid_fd10c515-225e-4620-a484-89b48979f47f.html
Conte al massimo faceva il corista, la banda la dirigeva Draghi.
Certo che se a te fa male il ginocchio e vai dall’idraulico Speranza invece che dal medico chirurgo Grillo, non è che si possa pretendere una diagnosi accurata, all’epoca hai ringraziato pubblicamente Renzi (sigh), per averci dato Draghi, tutto dire.
R
ah si? hai detto tutto? o ti è rimasto qualche cosa nella “penna”? allora sappi caro Alessandro che ho memoria anch’io e che Conte e Figliolo fossero o meno “contemporanei” non ha alcuna importanza: la linea l’ha data il suo governo.
Poi, sai, mi ricordo bene quasi tutto quello che ho scritto io e molto anche di quello che hai scritto tu.
E però ora che Milano ha fatto 30 dovrebbe fare 31 o anche 40, va. Si, potrebbe essere un esempio per altre città e fare da traino…a che? Ma su, andiamo che avete capito.
No fumo e si cani?
Cani si? Di tutte le taglie che girano sopra e sotto i tavoli di ristoranti e bar?
Ho smesso di frequentare il mio bar preferito proprio perché mi ritrovavo cani che me la facevano sui piedi e il padrone che non si scusava ma mi rimproverava di avere dei piedi e protestare di averceli. E poi, scusate, ma di sentire parlare di quante volte la fa al dì, Fuffi e quante manca e quanto dorme o quanto russa o quanto mangia poco povera stella e anche se gli cambio la dieta mi è inappetente lo stesso…anche no. Già subire la lunga sfilza di malanni con conseguenti esami clinici degli uomini che si divertono un mondo a raccontarseli sopra il cappuccino, anche sentire gli stessi predicare in lungo e largo sui disturbi digestivi o altro del loro splendido esemplare,, unico al mondo per intelligenza e quanto affettuoso e gentile e onesto…e magari è due metri per 150 chili e ti guarda come se ti volesse far fare la fine del pollo nel forno, anche no.
Insomma, se le sigarette fanno male alla salute i cani nei bar e ristoranti di certo non sono il massimo dell’igiene e inquinano pure loro visto che non sono fatti di plastica e non sempre la trattengono, anzi.
E non parliamo di quegli schifosi sacchettini che in molti esibiscono quasi fieri e ripongono distratti sul divanetto accanto al guinzaglio, all’osso di diamante e altra cianfrusaglieria canesca o si scorrazzano per la strada tenendolo bene in evidenza…
Eddai, non si tratta di non amare i cani ma di farla finita con questa invasione dei locali pubblici da parte di padroni che se ne servono solo come emanazione del loro ego: ai cani non importa nulla di essere trascinati in luoghi chiusi a stare per ore accucciati a sorbirsi le chiacchiere degli umani. E i cani sono e devono rimanere cani e non simil umani come vorrebbero tanti. Umanizzare gli animali è sbagliato e pretendere che tutti debbano sentirsi dei cani altrimenti non sono abbastanza “umani” è una perversione da studiare. Ma serve uno davvero bravo.
Poi non ti lamentare se l’ accompagnatore di Archie ti massacra, a parole ovviamente, fine anno con i botti:
compero pop-corn a quantità industriali e m’ incollo al monitor in attesa dei “commenti” del ligure cinofilo.
Comunque a tutti l’ Augurio (un po’ azzardato) per un felice e proficuo 2025
R
ma no, Sir Archie è un gentilcane e prima di entrare in locale pubblico (se lo fa) si pulisce le zampe sul tappeto e poi si siede a piede del padrone e lo fissa senza fiatare fino a che non lo porta fuori ( e non mi riferivo certo a loro). Ma se mi devo proprio far “massacrare” da A59 (di parole) beh, me le prenderò, pazienza. Buona “visione”.
Buona anno anche a te.
E’ il mondo al contrario, cara signora Gazzato! Come si diceva nel ’68, “la fantasia al potere”, o, meglio, “il paradosso al potere”.
Nel mondo normale una persona non gradisce le effusioni di un animale di un’altra specie. Ha un odore diverso, è inevitabilmente meno pulito di un essere umano, dato che ha il pelo; la comunicazione va avanti a furia di malintesi.
E quindi, se il buonsenso ci suggerisce di stare a distanza dagli animali di specie diversa dalla nostra, che siano ragni, vespe, formiche, maiali, gatti o cani, per essere politicamente corretti bisogna fare l’esatto contrario di quello che dice il buonsenso.
E chi vorrebbe seguire il buonsenso, cioè la maggioranza, si dovrebbe vergognare dei suoi stessi pensieri.
Il massimo dell’incoerenza sono i vegetariani ideologici che hanno uno o più cani, e gli comprano un chilo di carne al giorno.
Anche nel supermercato vicino a casa mia hanno autorizzato l’ingresso ai cani, che possono annusare i prodotti negli scaffali, e magari dargli una leccatina di assaggio.
Il brutto è che tutte le minoranze che occupano in vario più spazio del normale, come gli dai un dito, si prendono tutto il braccio.
Si dimenticano che la buona educazione e il senso civico consistono proprio nel rinunciare ad un pochino dei propri diritti allo scopo di essere gentili con gli altri.
Se ti è concesso di andare al ristorante col cane, non sei obbligato ad usufruire di questa concessione. Sai bene che agli altri la cosa non fa piacere.
Anche mettersi le dita nel naso al ristorante non è vietato, ma le persone civili non lo fanno.
R
non c’entra la buona educazione che non esiste più, ora, in molti casi, vige il menefreghismo assoluto. Prima della legge brambilla, i cani o altri animali non potevano entrale nei locali pubblici per questione di igiene.
Gli animali vanno rispettati e lasciati nel loro habitat o se sono domestici, rispettati come tali e tenuti con affetto perché sono una risorsa infinita per chi li tiene, ferme restando alcune regole essenziali che vanno fatte rispettare. Tipo quella di non permettergli di entrare nei luoghi chiusi, tipo bar o ristoranti. Ma nessuno si batterà mai per questo perché ormai i padroni dei cani (in buona parte) sono molto prepotenti e se la prendono con chiunque osi protestare se il loro cane mordace e spaventoso gli fa la pipì sulle scarpe mentre sta mangiando la pizza. E’ il legislatore che deve intervenire.
Ma giusto caro il mio bauscia, credo che il pistolotto sui cani Mary lo abbia scritto proprio per farmi “intervenire”.
Alla “nostra” i cani piacciono, però solo se non vanno dove va lei, ad esempio è così generosa che plaude la sua beniamina che ha speso 1 miliardo delle nostre tasse per accudirli in un paio di “canili” in Albania, nemmeno la “sciura” Brambilla avrebbe osato tanto.
Eh sì, il cane è il cane, pura “joie de vivre”, confondere la maleducazione del padrone mutuandola sull’animale è a dir poco anacronistico.
Io ad esempio, le rare volte che mi trovo in un bar o un ristorante con a fianco marmocchi maleducati che imperversano sotto gli occhi indifferenti dei genitori, li prenderei a sberle (i genitori), eppure nessuno si sogna di vietare le chat delle turbo-mamme che ne magnificano le imprese anche se sono emerite minchiate.
Non parliamo poi sotto le feste con le patetiche recite natalizie con mini Carmelo Bene o Monica Guerritore, in cui gli Steven Spielberg di quartiere girano con gli smartphone altrettanto patetici filmati per rilanciarli via social ad amici e parenti, per la gioia della funzione “delete” anche se i protagonisti “recitano come cani” e non potrebbe essere altrimenti.
Mi piacerebbe capire poi che razza di trogloditi girino per il basso Veneto, dalle mie parti è vero ci sono incivili che nemmeno la raccolgono e quando ne becco uno lo faccio persuaso, ma da noi abbondano i cestini della rumenta, possibile che al limitare della laguna siano così?
Non sarà la nostra BM che ama le iperboli? E’ come per l’eroismo di Zelensky, le piace esagerare.
Ogni tanto capita anche a me di camminare con il sacchettino in mano fino al primo contenitore urbano, che dovrei fare mettermelo in tasca? Mah, anzi bah, anzi Bau!
Umanizzare un animale che è molto meno animale di tanti esseri umani, ad esempio quelli che vogliono il “Blocco Navale Subito!” dei disperati, non credo sia un’aberrazione psicologica solo una logica conseguenza, certo bisogna rispettare i ruoli, io sono il capobranco e il cane deve fare quello che pretendo da lui, comportarsi in maniera corretta e docile, chi li tiene fregandosene del benessere dell’animale e del prossimo si qualifica da solo.
Penso che se gli umani (certi umani) vivessero da cani, non saremmo costretti a vedere tanta inumana infelicità, le bestie sono quelle che a Natale si fanno i regali sotto l’albero e però bombardano ospedali e campi profughi, o fanno saltare per aria i nemici, o distruggono infrastrutture energetiche costringendo al freddo vecchi, malati e bambini, quelli sì sono cani rabbiosi e andrebbero rinchiusi.
Buon 2025.
PS: Stasera, il capodanno Pozzolo e Del Mastro dove lo passeranno? Speriamo che non ci scappi il morto stavolta, il vizio che hanno ‘sti chihuahua di credersi dei rottweiler è la cifra di questi tempi.
E non ha pagato nessuno per questo crimine da codice penale, i cultori della sicurezza sono indulgenti con i “camerati” anche se un cane è più intelligente di loro.
R
PS: grazie A59, ottimo (e abbondante) intervento, metto in saccoccia…e faccio “musina”.
A59, la maleducazione è maleducazione. Che si eserciti con i cani, con i bambini, con lo stereo a tutto volume, con i botti, sempre maleducazione è.
Solo che quella di portarsi i cani in posti dove sappiamo che a tanti non piace è maleducazione consapevole e autorizzata.
E non mi pare un passo avanti verso una sana convivenza civile.
E une lagge che incoraggia e legittima la maleducazione per me non è una buona legge.
Inoltre, caro A59, invece di menare il can per l’aia (siamo in argomento) facendo tutti i raffronti possibili con altri tipi di inciviltà per dimostrare che aggiungerne una non fa differenza, per me bisognerebbe invece combatterle ad una ad una.
Le buste per la cacca, ammesso che il padrone abbia la bontà di usarle, non risolvono il problema.
Sul pavimento rimane un bel po’ di schifezza che nessuno toglierà fino al prossimo temporale.
La busta di plastica con l’escremento è un rifiuto misto che viene messo, per default, nell’indifferenziato, e va a puzzare in discarica, mentre con la differenziazione dell’organico si cercava di eliminare gli odori.
Per giunta viene deposto normalmente nei cestini, che dovrebbero servire per rifiuti leggeri, come carta e bottigliette, e non per materiali organici.
Ma perché non si torna ai tempi in cui vigeva il buonsenso, cioè a una sessantina di anni fa?
A quei tempi si usava il guinzaglio corto fissato al collo, e non ad una imbracatura da cani da slitta che non permette di trattenere il cane se decide di attaccare per davvero, e si usava la museruola, almeno per i cani grossi. A quei tempi i cani non facevano paura a nessuno. Era rarissimo che un cane azzannasse un bambino.
L’atteggiamento di ostilità verso i cani che si sta diffondendo oggi deriva, come in altri casi, dagli eccessi e dalle provocazioni, e dal mancato rispetto delle regole.
Oggi per i cani di grossa taglia, in certi ambienti, è prevista la museruola e il guinzaglio corto, ma nessuno rispetta le regole, e nessuno le fa rispettare. Io verso chi viola queste regole ho lo stesso giudizio che ho verso chi parcheggia in doppia fila. Ma a lui lo multano e il proprietario del cane no.
Sono queste prepotenze tollerate che fanno incazzare le persone comuni, quelle che non si allargano oltre lo spazio che gli spetta; quelle che rispettano le regole; quelle che credono ancora nel valore della cortesia e del rispetto verso gli altri.
Io a quei proprietari di cani grossi senza museruola che, vedendo che mi fermo e mi faccio da parte per farli passare, mi dicono con un sorriso di compatimento “Non abbia paura! E’ buonissimo!” gli punterei volentieri una pistola, e gli direi con la stessa aria: “Non abbia paura! E’ scarica!”
R
Lenzini, le devo fare i miei complimenti per la “passione” e la “lucidità” che mette in questo suo primo commento del 2025. Sono d’accordo su tutto e anche qualcosa di più. Aggiungo a quanto ha scritto esaustivamente che però a differenza di anni addietro, la popolazione canina è centuplicata negli ultimi anni e la tendenza è in aumento. Oltre all’amore per i cani, influisce anche la moda e non poco.
Le deiezioni canine sono ovunque, le strade ne sono invase, oltre alle pipì che lasciano anche in centro dovunque e che d’estate rilasciano un olezzo insopportabile. I padroni educati con davvero pochi, i più sono incoscienti e prepotenti bulli che si credono dei gran fighi solo perché hanno il molosso libero o quasi che gli cammina a fianco e lo stesso vale anche per le donne. Il suo esempio della pistola è ovviamente scherzoso, ma se prosegue questo andazzo potrebbe anche verificarsi che qualcuno usi davvero la pistola, quella vera e non caricata a salve. Speriamo che non si arrivi a tanto ma i sintomi di un’esasperazione crescente ci sono tutti.
” …. il capodanno Pozzolo e Del Mastro dove lo passeranno?”
Sono stati bonini, presumo che per evitar tentazioni abbiano persino rinunciato al fascino dei botti, limitandosi alle più innocue scintille, (sparklers come correggerebbe la nostra ospite su suggerimento del Guardian).
Ma i fasci (insomma i residuati del MSI ora fratelli & sorelle) non hanno rinunciato al loro botto: il tenebroso Gianni, più noto come signor Rauti, dall’ illustre, beh almeno per chi naviga in quelle acque, Isabella Sottosegretaria alla Guerra (ecchealtro sennò), che invidioso del berlusca scontava una condannicina, nel convento, ops nella struttura, di Suora Paola (a giocare al fantacalcio presumo) si è fatto beccare a racontar palle circa le sue impellenti necessità istituzionali (era fuori senza il permesso di suor Paola ?), cosa da far ridere i polli, ormai le sue “istituzioni” si riducono a qualche ospitata dalla Lilly o dal duo post prandiale Luca & Marianna.
Evvai … tutto è buono quel che fa notizia.
Egregio Lenzini, buon anno.
Non a caso ho citato alcuni stereotipi di coloro che sulla finta educazione ci prendono voti e soldi dai babbucchioni che li votano, sconfessando le loro bislacche convinzioni.
E’ più grave portare un labrador ad una festa di capodanno o una pistola in presenza di bambini e ignari avventori come un camorrista di Gomorra?
Secondo me la seconda, eppure lei a questi “maleducati” ha concesso fiducia.
Ma detto questo, il suo post è una sequela di imbarazzante disinformazione, come ogni tanto le capita:
https://www.gazzettaambiente.it/2024/09/09/museruola-e-guinzaglio-se-non-li-porti-con-te-rischi-una-denuncia-cosa-dice-lordinanza/
Le ordinanze comunali invece prevedono che le deiezioni siano sempre pulite o almeno diluite con acqua, chi non lo fa è un incivile al pari di chi vota un Del M…ro oppure un P…lo anche se la lista di queste “razze pericolose” è molto ma molto più lunga, se non capisce poi gliela spiego meglio.
E sui cestini, dice l’ennesima inesattezza, in quelli pubblici si può conferire di tutto, si chiama “indifferenziata” proprio per quello e segue percorsi di smaltimento alternativi, il materiale plastico in cui vengono raccolte le deiezioni canine garantisce i suoi recettori olfattivi, pure se infilasse la testa nel cestino.
Il collare a strozzo in mano a gente come lei produrrebbe danni e dolore al cane costretto ad indossarlo, va utilizzato da gente esperta e lei tutto sembra, da quel che scrive, fuorché un esperto.
Se la gente non rispetta le regole, lei dà la colpa alle regole? Surreale.
https://www.iltuolegale.it/responsabilita-e-obblighi-del-proprietario-di-un-cane/
La sua metafora della pistola non mi sorprende, rimanda all’inizio di questo mio post, quelli come lei nonostante mangino pane ed etologia, non sanno rapportarsi con gli animali e spacciano per verità convinzioni più che errate.
Se uno guida in maniera spregiudicata e pericolosa la colpa sarebbe dell’auto? Mah.
R
ma, scusa Alessandro,
le ordinanze comunali prevedono un sacco di cose di cui la maggior parte della gente se ne impipa. I cani liberi o senza guinzaglio anche grossi o molto grossi non sono un’eccezione e sono molte le volte in cui devo cambiare strada per non dover litigare col proprietario maleducato menefreghista e anche un pochino criminale. Un pittbull o un dogo liberi sono peggio di una pistola carica e possono ridurti in polpette in un nano secondo. E non c’è un’anima che faccia osservare a lor signori che non è cosa, anzi, se li chiami manco ti rispondono perché ti dicono che il tempo di arrivare e quello se n’è andato. Devi chiamare i Carabinieri ma alla fine preferisci, se puoi cambiare strada ma non sempre è possibile. E quando magari ti ritrovi tuo malgrado con un cane che ti abbaia, libero e il padrone è a poca distanza ma se ne frega e ti dice che è buono al massimo, se si trova in vena di carinerie ti esorta a stare a casa se hai paura dei cani (due o tre volte mi è successo anche recentemente e non avevo fiatato ma solo discostata dal molosso)ti sembra di vivere sul pianeta di Papalla.
Devono lavare? ah si? è tanto se portavo via la “roba” e non te la lasciano a pestarla, magari in mezzo la marciapiede e succede in tutta Italia non solo qui. Poi, cosa lavi? Hai il secchio col mocio che ti porti appresso? Quelli che io vedo raccogliere la poo poo del loro cane non li ho visti lavare il selciato che rimane una lordura da schifo. E poi, scusa, ma tu sei che passeggi in centro e vedi davanti a te sul marciapiede il cane in posizione e tu che fai? gli passi accanto oppure vai in mezzo alla strada perché altrimenti disturbi l’operazione? Ma se hai un cane di grossa taglia (ma anche no), prima di portarlo in centro non dovresti assicurarti che abbia espletato le sue funzioni in luoghi appartati?
Ma dai, genovese, capisco il tuo amore per Archie e sono sicura che piacerebbe anche a me e che tu sia un padrone bene educato non ho dubbi, ma la maggior parte sono dei gran maleducati bulli fastidiosi che se ne fregano delle regole e ti prendono pure in giro.
Poi, i “babbucchioni” come li chiami fanno il loro dovere di elettori e non possono conoscere tutti i politici che andranno a comporre la squadra di governo”. Allora sei babbucchione pure tu quando voti Grillo e ti ritrovi uno sconosciuto avvocato volturariano a Palazzo. O no?
PS: e pensare che il mio primo proposito per il nuovo anno era di non rispondere se i commenti non erano rivolti a me…
Vorrei far notare che i pannolini dei bambini, che portano con se deiezioni con profumazioni ben lontane dal J’adore di Dior, vengono conferiti alla raccolta indifferenziata (come i cestini pubblici) della spazzatura.
Però sul “pulite o diluite con acqua” devo dare ragione alla Signora Gazzato: durante le mie quotidiane, quando non ho altri impegni, quasi sempre legati alla sanità, passeggiate intorno al lago che fa da specchio alla mia casa, di cani e relativi accompagnatori ne incrocio parecchi, la quasi totalità preleva le deiezioni con l’ apposito sacchetto, ma il lavaggio proprio non l’ ho mai visto, passi nei terreni erbosi, ma nemmeno sui sentieri ciclopedonali rivestiti di beole o coperture varie, ci sono poi gli incivili, che portano i loro animali a liberarsi anche nelle aree dove sono presenti giochi per bambini, lasciando il tutto in loco, lascio a voi capire quali e quanti problemi possano creare, ed anche nell’ ampia area condominiale ove risiedo, dove è presente un ampio parco, spesso si ritrovano presenze di passaggi:
evidentemente per qualcuno il cagare nel proprio soggiorno non è fastidioso.
Excusez-moi pour l’ italienne
Nonno, è vero che le criticità del conferimento dell’indifferenziato sono due: i sacchertti con le cacche dei cani e i pannolini.
Per i pannolini si stanno cercando soluzioni per poter separare la plastica dall’organico. Forse così si risolverà anche il problema cani.
La mia osservazione era semplicemente che la raccolta con i sacchetti non risolve il problema ma lo sposta a valle.
R
i neonati comunque, non la fanno per la strada, il paragone è del tutto inappropriato.
PS: il “discorso si sta spostando dalla maleducazione ad un terreno molto più “scivoloso” e direi quasi disgustoso, cerchiamo di riportarla su un piano più “neutro”.
A59, discutere di cani con un detentore di cani è come discutere di fumo con un fumatore incallito.
Queste persone, ben sapendo di essere in torto verso gli altri cittadini che non si prendono le loro stesse libertà, si costruiscono, al pari dei fumatori, un’incastellatura di alibi e giustificazioni per sfuggire al senso di colpa.
E, dato che non si può vivere con un costante senso di colpa, lei non può ammettere che chi non ha un cane e si lamenta dei proprietari di cani possa avere ragione.
Non è che lei non capisca le mie ragioni. Semplicemente non può ammettere che siano valide, perché altrimenti si sentirebbe un incivile.
Come al solito, lei si attacca ai dettagli per contestare le mie considerazioni, facendo finta di non capire il nocciolo della questione.
Io non sono disinformato; è che non mi interessa essere informato sui dettagli. Mi basta avere chiaro il senso della questione.
Lasciamo perdere la una e le dita, ma ci siamo capiti.
Il nocciolo del problema è che ci sono cittadini che stanno al loro posto, che occupano solo lo spazio che gli spetta nella società, e cittadini che allargano la loro “impronta” invadendo la vita e gli spazi degli altri.
Questa invasione si può ottenere in vari modi. Faccio alcuni dei tanti esempi possibili.
Lasciando imperversare i propri figli permettendogli di tirare pallonate contro le finestre o le persone, o schizzando la sabbia in faccia a chi prende il sole in spiaggia ecc…
Tenendo apparecchi musicali a volume altissimo, tipo i classici “stump stump” delle auto che passano con i finestrini aperti per far sentire la potenza del loro impianto.
Truccando le marmitte di motorini e auto per fare più rumore possibile, dando poi sgassate inutili. Tipico il ruggito delle Ferrari, come se non bastasse la spocchia di andare in giro con macchine del genere.
Infine, aumentando lo spazio occupato da noi attraverso le nostre estensioni a 4 zampe, che ci rappresentano. Pretendiamo che ricevano lo stesso rispetto che pretendiamo per noi, perché sono i nostri animali, ma non ammettiamo che si configurino le stesse responsabilità che ci sarebbero se gli stessi danni o prepotenze li producessimo noi. Perché “sono animali e vivono secondo la loro natura”.
Per essere chiaro, io ritengo che, se un cane mi dà un morso, il padrone, che sia o no presente, è responsabile esattamente come se il morso me lo avesse dato lui.
E ritengo che, se un cane uccide una persona, il proprietario dovrebbe essere incriminato senza se e senza ma per “omicidio colposo con dolo eventuale”. Altro che mancata custodia …!
Ammazzare una persona con la macchina o col cane fa poca differenza.
Ma, quando i proprietari di cani sono milioni, il loro voto diventa importante, e per questo le leggi sono sempre più permissive e contrarie al buonsenso.
R
effettivamente pare anche a me che la discussione sia piuttosto “inutile”. Chi ha un cane sa benissimo come si fa a tenerlo e perché e chi non lo sa non dovrebbe tenerlo. Ma il problema è che la situazione si fa sempre più grave non a causa dei cani che non hanno nessuna colpa e che, in generale, tutti amiamo, chi più chi meno, ma per tutto il corollario di commercializzazione che si fa intorno ai cani o altri animali domestici. Soldi, insomma e i soldi non c’entrano nulla con l’amore, l’educazione, l’affetto, sia che si parli di animali che di uomini.
Egregio Lenzini (e Mariagrazia), io non fumo e non bevo, non penso di avere un “vizio” cinofilo. Per cui, non essendo drogato di alcool e tabacco non comprendo il suo paragone.
E non mi ritengo in torto verso nessuno, se voglio andare in un bar con il mio Archie e il suo ingresso non è vietato dal titolare ci vado , se lei (e Mariagrazia) non gradite, potete trovare un altro posto dove farvi mescere un fernet o una tisana al tiglio, non ho bisogno di alibi perché non ho commesso nessun reato e nemmeno mi sento in colpa se all’interno del locale c’è qualcuno che non gradisce il mio compare a quattro zampe, che ha inoltre una curiosa particolarità, non emana nessun odore tipico, non “puzza” di cane e la “vostra” libertà termina dove inizia quello del mio amico peloso, se uno ha paure inconsce e ingiustificate, si vada a far psicanalizzare per scoprirne i motivi. Ergo vivo benissimo, glielo posso assicurare.
Per contestare le sue strampalate convinzioni mi attacco alla legge e non ai dettagli, c’è una bella differenza, conosco le regole e le rispetto, lei ne vorrebbe imporre di sue e per questo la contesto, nel merito e non, anche con i dettagli che comunque farebbe bene a conoscere.
E non mi sento certo un incivile solo perché al mondo ci sono persone che non sopportano il mio cane.
Sa cosa trovo invece incivile (per esempio), provare insofferenza e manifestarla verso un povero cristo che fa il cameriere nelle trattorie di Trastevere, dovendo subire il disprezzo di chi si abboffa di abbacchio e coda alla vaccinara sentendosi chissà perché, autorizzato a provare fastidio verso chi non sa esprimersi correttamente in un idioma che non è il suo, spiegando i piatti al crapulone di turno.
Com’è labile il confine della “civiltà” vero?
Non pretendo di invadere lo spazio altrui, però spesso mi trovo a dover cambiare strada perché un capannello di persone si incontra e chiacchiera sul marciapiede di emerite minchiate, fregandosene del prossimo, quello non è invadere lo spazio?
Tenere un animale come le ho allegato nei “dettagli” comporta responsabilità in solido, tanto è che sono assicurato, anche se non è obbligatorio, per i danni che il mio cane potrebbe causare e non perché lo ritenga giusto lei ma perché lo ritengo giusto io, poi, se un criminale utilizza il proprio cane per ledere fisicamente un’altra persona può essere accusato di omicidio volontario o lesioni personali dolose e il cane, in questo caso, viene considerato come un’arma. Le è chiaro il concetto?
Quanto al commento di Mariagrazia, la gente che “se ne impippa” va perseguita, sanzionata, punto.
Ribadisco, qui da noi cani che vanno in giro senza guinzaglio non ce ne sono, nemmeno uno, evidentemente in Veneto siete più lassisti e permissivi.
Can che abbaia non morde, ma chi non utilizza il guinzaglio è un coglione, faresti bene a chiamare i carabinieri o i vigili urbani, perché il guinzaglio è sempre obbligatorio e quelli estensibili sono vietati, io ne uso uno di 75 cm e quando incrocio un altro cane (maschio) lo accorcio con un paio di giri intorno alla mano.
Un cane non è un umano, usa le deiezioni per marcare il territorio, in funzione dell’odore che altri prima di lui hanno lasciato e se c’è una funzione che proprio non è possibile programmare è quella della “grossa”, arriva quando arriva e dove ritiene sia opportuno rilasciarla.
PS: Io voto su base programmatica e il “vaste programme” delle destre è pura inciviltà per me, per cui se dopo averli votati per le promesse incivili che fanno, li pigliano pure per i fondelli come succede da due anni e più, il termine babbucchioni lo ritengo quasi un complimento.
Su Conte proprio non riesco a seguirti, la tua è mera antipatia, non porti mai uno straccio di prova a supporto, ormai è cassazione.
R
l’antipatia è un sentimento che spesso ha una giustificazione, se si prova nei riguardi di uno che ha del potere o lo ha avuto, ancora di più. Non si tratta di un “capriccio”. La tua antipatia nei riguardi di Giorgia Meloni è evidente ma nessuno ti ha mai chiesto di portare le pezze d’appoggio per giustificarti, la provi e basta. Non si può chiedere a qualcuno di “provare” la simpatia o l’antipatia nei confronti di qualcuno, c’è e basta. Se c’è ha certamente delle motivazioni ma che sono strettamente personali. Il resto della risposta l’ho cancellata e la prossima volta che ti riferisci a me parlando ad altri ti puoi scordare che ti risponda.
A59, non voglio replicare all’infinito. Le nostre posizioni sono già chiare.
La sua frase: “E non mi ritengo in torto verso nessuno, se voglio andare in un bar con il mio Archie e il suo ingresso non è vietato dal titolare ci vado ……”
fa pendant con questa: “E non mi ritengo in torto verso nessuno se voglio andare in un ristorante e mi va di togliermi le scarpe restando con i calzini sudati e parlare e ridere a voce alta con i miei amici. Se questa cosa non è espressamente vietata, lo faccio, e se qualcuno non gradisce, può trovare un altro posto …”
R
che immagine tremenda…
La Meloni non mi è antipatica, la ritengo incapace e perniciosa, del tutto inadeguata al ruolo che ricopre ridicolizzandolo e potrei portare a supporto una valanga di dati e motivazioni, che non siano bugie.
La prossima volta che mi riferirò ad altri con te che rispondi a piè di pagina, considererò anche te nella risposta, sai io sono coerente per forma mentis.
Portare le pezze d’appoggio è sintomo di onestà intellettuale, additare disastri inenarrabili a quelli che non sopporti senza mai prenderci, è mera propaganda di parte e pure un po’ sgangherata, se a questo aggiungo che imputi legislazioni e provvedimenti fatti da altri a quelli che non sopporti il quadro è completo (ed è una brutta copia di un ritratto di Picasso o Braque).
Ma poi, perché cancelli il resto delle risposte? Mah.
Buona giornata.
R
per non dare troppo spago, è un buon proposito per l’anno appena iniziato. E intendo attenermi il più possibile evitando le tue provocazioni (se ci riesco).
Egregio Lenzini, ho chiesto ai miei di “amici”, non hanno niente in contrario, lei può frequentare con i suoi “amici” il loro locale, con piedi sudati e le scarpe in mano:
https://magazine.misya.info/wp-content/uploads/2019/02/Puppy-brunch-C-Aurlie-Four2.jpg
R
ci sei anche tu li in mezzo? e quale sei?
A59, complimenti per il modo simpatico che ha scelto per chiudere la polemica.
Tornando alla domanda iniziale “Che vita è?” si potrebbe rispondere “Una vita da cani”, che, al giorno d’oggi, non è niente male.
Ma che domande Mariagrazia, io ho scattato la foto!
PS: Già pregusto il tema del giorno la decadenza (ridicola) della Governatrice sarda, voglio proprio vedere, come Vasco, se sarai capace di “attenerti al tema”….
R
le battute di spirito sono tali solo quando le fai tu?
In quanto alla Todde vedremo. Al momento pare non sia messa bene. Per ora la lascio ai suoi problemi e a quelli dei sardi che non saranno molto contenti di questa storia e si meritano che venga chiarita al più presto.
PS: io mi attengo a ciò che mi pare e piace.
Un osservazione frivola. In Gallura la parola “sardi” si pronuncia più o meno “saldi”.
Problemi di stagione.