E’ sempre stato e sempre sarà: ci saranno sempre poveri e sempre ci saranno ricchi. Si evidenzia di più a Natale perché i poveri vanno alle mense della Caritas mentre i ricchi ai pranzi degli hotels a cinque o più stelle.
Poi ci sono i solitari, quelli che per scelta o per necessità, non hanno compagnia neppure a Natale. Conosco un signora che vive da sola da molti anni col suo cane. Ogni tanto la incontro in piazza che passeggia e guarda le vetrine. Mi saluta con un bel sorriso e poi si specchia sui vetri per vedere se il cappello di visone le calza bene. Non è povera ma decisamente sola. A parte il cane. Non conosco niente della sua vita se non che le piacciono i dolci perché capita che ci incontriamo nella stessa pasticceria e che è piuttosto ciarliera se capita che incontri qualcuno che conosce. E’ una bella donna sui cinquanta, alta ma piuttosto robusta e all’apparenza non sembra soffrire di solitudine ma io sento che non è così. Un tempo le sono stata antipatica, lo so. Mi guardava di sghimbescio come si fa con chi ti sta sulle scatole, poi, un giorno che c’era tanta gente al bar, mi sono seduta al suo tavolo e abbiamo cominciato a parlare. Da quel giorno mi saluta quasi con simpatia e cordialità e se ci incontriamo per la strada, ci fermiamo a scambiarci qualche banalità. Ma mi sembra già un miracolo.
La solitudine a Natale si sente ancora di più. Spesso chi è solo si mischia tra la folla o cammina veloce a testa bassa fingendo che qualcuno sia a casa ad aspettare. Nessuno dovrebbe stare solo a Natale. E però non vuole che si sappia. E finge di “avere una vita” e si nasconde dietro ad una sciarpa o al telefono per non mostrare i segni di una invadente malinconia.
La malinconia è un sentimento dolce e qualche volta fa persino compagnia, ma quando si tramuta in tristezza diventa pesante e allora, chi è solo si sente ancora più solo. E non è così facile trovare amici o persone con le quali stabilire una relazione: tutti sono occupati con le proprie vite e se chi è solo perché ha perso qualche treno oppure non ci è voluto salire per paura che il viaggio lo portasse troppo lontano, più passa il tempo e più la solitudine diventa una condizione alla quale si rassegna o si adegua. E le Feste come Natale o Capodanno sono l’occasione per sentire lancinante la sensazione che una vita passata ad abbracciare se stessi sia in fondo una vita sprecata. Ma non è sempre così, a volte la solitudine è una scelta consapevole e maturata durante lunghi periodi di sofferenza nei quali si decide che…meglio soli. E allora se Natale passa veloce è meglio e se guardare gli altri che si divertono aumenta la solitudine, guardare dentro se stessi potrebbe essere d’aiuto. Piccolo, aiuto che però basta per guardare avanti.
Buon Natale a chi è solo o ci si sente, che passi veloce o lento, domani è sempre un altro giorno. E potrebbe anche essere un bel giorno.
Un aforisma attribuito a Victor Hugo: “La malinconia è la gioia di essere tristi”.
Mi sorprende quella signora sui cinquanta che, a quanto pare, ha deciso in così tenera età di restare sola col suo cane. Una mia amica ha trovato un nuovo compagno a 71 anni, e dice che hanno regolarmente rapporti sessuali.
Certe persone sono imprevidenti e non pensano a quando saranno vecchi, salvo ricordarsene a Natale. Domani pranzo con un amico che ha 72 anni ed è solo, e vive pure in una casa isolata in campagna dove l’autobus passa ogni mezz’ora, se va bene. E non ha la macchina.
E’ stato uno studioso naturalista per tutta la vita, ha all’attivo oltre 200 pubblicazioni, ma non ha mai trovato il tempo e la voglia di farsi una famiglia. E ora la situazione gli pesa.
Eppure oggi, se siamo interessati alla compagnia, le occasioni si trovano. In internet c’è una vasta scelta di siti dove si conoscono persone. Non necessariamente siti di incontri, ma anche siti dove si condividono interessi comuni.
Ci sono migliaia di persone, in gran parte anziani in forma, che vanno a fare escursioni organizzate con gruppi di trekking. E in ogni escursione ci sono persone nuove.
Ci sono tanti anziani , e soprattutto anziane, che vivono in una grande casa di loro proprietà che potrebbero condividere con altri, compagni o anche solo amici. E’ un peccato sotto tanti aspetti, anche sociali ed economici.
L’importante, comunque, è che, se uno decide che sta meglio solo, viva la situazione come una scelta e non come qualcosa che deve subire.
E su internet un po’ di compagnia, bene o male, si trova sempre.
” …. ci saranno sempre poveri e sempre ci saranno ricchi.”
Con un piccolo particolare:
i poveri sono sempre più poveri, e più numerosi, i ricchi sempre più ricchi ed a spanne sono sempre quelli.
Il mio augurio di Buon Natale, anche se un po’ in ritardo:
https://video.corriere.it/milano/l-altra-milano-natale-in-coda-al-pane-quotidiano-meloni-venga-a-vedere-qui-facciamo-la-fame/597aa3bf-d0df-4bc3-9379-956efca57xlk
quella coda io l’ ho vista con i miei occhi (non che ne fossi sorpreso, e un panorama spesso visto e conosciuto) lunedì scorso, la fila gira intorno all’ isolato e passa sotto le foche caudine del nuovo e modernissimo Campus Bocconi.
R
tanti auguri anche a lei Nonno Imbellito.
Meloni alza le pensioni, Meloni paga, datti da fare, Meloni i poveri hanno fame, Meloni…tutto giusto, ora tocca a lei e la fila dei poveri si ingrossa anche perché “abolire la povertà” o sconfiggerla è un’utopia da rivoluzionari con la pancia piena. Vedremo cosa farà Schlein, il Pd è in crescita come FdI, complimenti alla segretaria del Pd che sembrava un una “gnecca” (termine Veneto che significa una che non fa nulla) ed invece è un diesel. Ma le elezioni non sono alle viste. campa cavallo e chi vivrà…
I Cinque Stelle non avevano certo abolito la povertà, ma avevano aiutato le persone indigenti a vivere meglio. La lobby dei ricchi, così ben rappresentata dalla Meloni, ha fatto di tutto per abolire quella legge che, una volta tanto, dava una patina di umanità allo Stato, con la scusa dei profittatori e l’altra scusa, sempre valida, che si poteva far meglio. Ma se una legge ha delle lacune, si migliore, non si abolisce.
Giorni fa, al contrario, la Meloni riaffermava con caparbietà la volontà di sostenere a tutti i costi l’idea fallimentare del centro di smistamento dei migranti in Albania.
In mano a questi che ci governano i poveri e i deboli possono attendere.
R
non sa fare proprio nulla, era meglio Conte ma chissà perché non c’è…ha forse fatto un colpo di stato la premier attuale?
PS: debito pubblico italiano: quasi 3 miliardi di euro. ( i rossetti della Meloni, centro in Albania etc.)…se poi ti farà anche il ponte è proprio pazza davvero.
https://finanza.lastampa.it/News/2024/02/08/reddito-cittadinanza-inps-spesi-34-5-miliardi-da-2019/MTE3XzIwMjQtMDItMDhfVExC#:~:text=Supera%20i%2034%2C5%20miliardi,data%20di%20esaurimento%20della%20misura.