Distratti dal Natale imminente ormai da oltre un mese, ci interessiamo poco o nulla di quello che succede intorno a noi. Hanno eletto Trump? Viva Trump, non è peggio di altri e anche lo fosse chi se ne frega? Gli americani sono tutti uguali, uno vale l’altro, meglio guardare a casa nostra. La guerra in Ucraina continua con i coreani a supportare i russi: e allora? Buon per Putin, chissà che quel pazzo di Zelensky si metta il cuore in pace e si tolga finalmente dalle palle, tanto che ci frega a noi degli ucraini?
In Georgia hanno eletto Presidente della Repubblica un esponente del partito che ha vinto le elezioni (pare con brogli) ex calciatore e filo russo. Da 17 giorni ci sono proteste davanti al Parlamento: la gente non ci sta e, assieme alla loro presidente uscente, una donna molto coraggiosa, protestano inscenando una partita di calcio . Ma chi se frega anche dei georgiani? si mettano il cuore in pace: ha vinto chi ha vinto, brogli o non brogli, filo russi e anti europeisti, se ne facciano una ragione, abbiamo altri problemi.
Noi italiani abbiamo problemi grossi davvero: al governo con la donna di destra che non sembra risentire delle critiche esagerate e continue di una opposizione meschina che non sa bene cosa dire e cosa fare se non partecipare alle proteste di piazza e andare fuori dei cancelli delle fabbriche a fingere solidarietà coi lavoratori. Persino la giornata contro le vittime della mala giustizia snobbano. Non fa abbastanza figo. E poi i giudici è meglio tenerseli buoni. Mentre la santa opinione pubblica snobba qualsiasi cosa faccia o dica e la bolla “fascista” a prescindere. Una sana “rivolta sociale” che si rivolta se gli mostri l’etichetta ma poi è capace di mangiarsi tutto il contenuto della scatola pieno di vermi basta che stia a “sinistra” o da quelle parti che ormai neppure a sinistra sanno quali sono.
Mentre un Pinocchio salterino di legno va a sparlare del PD alla festa di FdI, con la bocca piena di ceci e la faccia di tolla e i piedi che bruciano dalle tante balle che racconta. Un misero personaggio da avanspettacolo che cerca di risalire la corrente e sputacchia sentenze contro chiunque gli capita a tiro. Ma sa come sfruttare la corrente del menefreghismo e del menimpippismo, pronto a cogliere ogni segnale nell’aria per gettarsi a capofitto a seguire l’onda.
Italiani insipienti e deresponsabilizzati monopattinati e cervello lavati, girano per le strade e le piazze delle nostre città in cerca di uscire dal tunnel del divertimento dal quale però l’uscita è preclusa. Ma non lo sanno. E intanto i babbi natale scalano le pareti cappottate degli edifici ristrutturati, col sacco vuoto come le idee meravigliose di dilettanti della politica sempre in fregola e in crisi di astinenza dal potere.