Parla chiaro e senza intoppi
Non si mangia le parole
Le rimastica un po’ in gola
Le rigira un po’ tra i denti
E poi sputa l’osso e i semi
Tutti addosso ai copresenti.
Dice che non sta a sinistra
Non gli piace quel contesto
Preferisce far da solo ed aver
Libere mani che allearsi con
Qualcuno che lo può tradir domani.
Non ha proprio tutti i torti Pippo Conte
Anzi ha ragione, ora che ha schiacciato
Il grillo con due piedi e può parlare
Si diletta a sproloquiare di categorie
Passate e discetta d’avvocato che
S’arringa sul sagrato.
Progressista indipendente ma de che
Si può sapere? Ma da tutto il partitume
Che con lui vorrebbe stare. Lui non
È merce in vetrina e si fa pagare caro.
La sinistra lo reclama? Lui ci sta ma che sia
Chiaro, pone lui le condizioni vuole tutto
Quel che vuole e non è disposto a stare
In poltrona ad aspettare.
Sembra che dal sacro fuoco ,le sue
Terga sian bruciate, se non state ai
Suoi concetti non provate a ragionare.
Lui c’ha la costituente e la base consistente
Non si fa menar pel naso e non dice si a un bel niente.
Ecco questo è il suo programma: stare fuori dalle rogne
Camminare sulle acque e volar sopra le fogne.
Sempre attento al suo destino ed a quel del Movimento,
cinque stelle con lo sconto e la mancia al fattorino
Oh, finalmente una bella filastrocca in rima baciata e dalla metrica un po’ sgangherata come ai bei tempi, ne avevo nostalgia. Grazie Mary.
Il soggetto è un must, come nella vecchia Hit “Sole, cuore, amore”.
“Pippo Conte e The Five Stars” suona bene anche come orchestrina da balera, Mary direbbe “Ballera” riferendosi a bugie presunte e millantate (da lei).
Oggi non ho tempo, come il Vasco di “Vivere”, ma nel weekend prometto impegno e costanza nel tirare giù delle terzine dantesche alla Maurizio Lastrico per il controcanto.
Devo solo decidere il soggetto… Il premier del Paese o quello del Blog?
Vedremo. Intanto un assaggino di quello che potrebbe essere:
https://www.youtube.com/watch?v=gspT6YHRwK8
R
ma figurati, mi sono divertita anzi. Ma attendo le tue metriche gangherate, datti un po’ da fare.
In quanto alle balle i Five Stars sono maestri e Conte poi…giusto a Zelig troverebbero credito.
A59, pensavo che lei, per la sua professione (che non ho capito, ma deve essere qualificata) fosse una persona pragmatica, e non riproponesse lo slogan sessantottino “Siate realisti! Chiedete l’impossibile!”
Prima del governo Meloni c’è stata – per citare un altro degli slogan del ’68 – “la fantasia al potere”.
Si sono inventate le formule più assurde per mettere in piedi un governo quale che fosse, tutte avallata dal nostro fantasioso quanto pragmatico PdR.
Lei vorrebbe tornare ad una di quelle formule? Io no, e non vedo alternative al governo attuale.
Dicono che la Meloni l’hanno votata in pochi, in valore assoluto.
Nei governi precedenti si erano alleati gatti e canarini, pur di governare, tradendo i loro programmi elettorali e la fiducia ricevuta dagli elettori.
Questo governo è almeno un passo avanti rispetto a quel periodo da dimenticare.
Un periodo confrontabile solo con l’ammucchiata indecorosa del governo spagnolo dove Sanchez, per mantenere la poltrona, ha imbarcato perfino i secessionisti catalani.
Quando questo governo avrà finito il suo mandato potrà nascere quello che immagina lei, ma, per ora, ci dobbiamo accontentare di questo, perché grazie al cielo l’Italia è una democrazia.
“Nei governi precedenti si erano alleati gatti e canarini, pur di governare, tradendo i loro programmi elettorali e la fiducia ricevuta dagli elettori.” (LL)
Ricordo il verso di un grande poeta che nel 2021 scrisse:
“(Pippo) Conte vuole fare il terzo
mettendo insieme chicchessia
spero solo sia uno scherzo
abbiamo già la pandemia!”
R
ma, per caso il poeta è lei?
Naturalmente!
Ho anche la “pezza”:
https://www.mariagraziagazzato.it/wp/2021/01/28/punta-e-tacco/#comment-6584
R
Ma bravo! complimenti, non me la ricordavo. Qui possiamo davvero fare un bel contest…chi fa la prossima?
Egregio Lenzini, io dubito assai che dopo il passaggio della destra rimanga ancora qualcosa della democrazia, premierato e autonomia differenziata sono state accantonate per manifesta ignoranza, così come sempre per manifesta ignoranza di questa destra al buio (illuminata proprio no), i due centri in Albania che sono diventati canili per randagi.
“Questi non sanno quello che fanno” solo che io non ho i capelli lunghi, la barba e gli occhi azzurri e quindi non non perdono come Jesus Christ.
Qualche giorno fa ho testimoniato di come il ’68 abbia regalato con il voto politico il lasciapassare a intere generazioni di incapaci, gente che ha imparato ad arrabattarsi e che proprio perché magari nella politica ha trovato sfogo alla loro carriera di mediocri, ha devastato le nostre città di obbrobri architettonici, io sono genovese e la mia città è stata deturpata dagli architetti con la tessera in tasca e dalle COOP, pensi come posso essere d’accordo con lei sulla qualifica che mi ha affibbiato.
Non chiedo l’impossibile, ma il giusto, secondo Costituzione, carta che da destra a sinistra, passando per il centro (ipocrita e clericale), è stata usata con disinvolto e cinico menefreghismo.
E proprio perché le ammucchiate indecorose per il potere mi fanno pena, mi fa pena questa destra e pure il campo largo, il PD che vota con le destre mi disgusta, ma non poco, tanto.
E non è cosa che scrivo da oggi, Mariagrazia mi conosce da diversi anni e le può certificare che il disprezzo che ho verso i “sinistrati” del PD è fondato e reale, sono il peggio del peggio, le serpi in seno che mordono avvelenando.
Questo governo è 10 passi indietro, sull’equità e l’inclusione, perché è un governo di incapaci.
Ma lei è fiero di avere un Ministro della Sanità che in mezzo a questo sfascio conclamato non apre bocca da due anni? Io francamente no, penso che non parli perché non sa che dire e che non sappia risolvere alcunché, lo capirebbe anche un bambino.
Io non immagino nulla e nulla mi aspetto, si figuri se gli italiani ultimi in Europa per comprensione del testo possono infondermi una qualche fiducia.
Un’italiano su quattro secondo l’Ocse è insufficiente in tutto, parliamo del 25% degli Italiani, la quota guarda caso che mette insieme la destra del Premier.
https://www.fanpage.it/politica/gli-italiani-sono-tra-i-peggiori-in-europa-per-comprensione-del-testo-e-matematica-dice-locse/
PS: La mia professione comprende la progettazione tout court, “dal cucchiaio alla città” come lo slogan creato da Ernesto Nathan Rogers nel 1952 nella Carta di Atene.
Sono quello che con una parolaccia si definisce un “Problem solver”.
OK, A59. Smetto di classificarla come manicheo di sinistra se le smette di considerarmi fascistoide di destra. Mi pare una proposta onesta.
Quanto alla sanità, credo che, come in tutti i sistemi in sofferenza, certo non bisogna definanziarla come hanno fatto i governi degli ultimi 10 ani (-37 miliardi), ma, prima di metterci tanti soldi, bisogna riparare i guasti, le deviazioni, le perversioni. Prima tra tutte, secondo me, l’aver creato quelle aziende virtuali che sono le ASL, con tutte le perversioni che ne derivano, tra cui la chiusura degli ospedali “improduttivi”, senza contare le poltrone inutili e ben retribuite e tutta quella burocrazia moltiplicata per 20.
Anch’io mi sono occupato di problem solving; non nel senso di progettazione di soluzioni tecniche, ma di progettazione organizzativa (organigrammi, aree di responsabilità, processi operativi ecc…), e credo che, se mettiamo soldi in una macchina difettosa, sono soldi buttati, che mascherano i difetti e rinviano la soluzione dei problemi.
Ben venga quindi che il ministro taccia, se nel frattempo sta lavorando per migliorare l’organizzazione. Gli annunci ad effetto non accorciano le liste di attesa.
X Signor A59 : noto con piacere che ha voluto confermare la mia tesi sulla sua totale inaffidabilità. Si scatena contro le malefatte del ’68, che pretendeva il “18” politico e bollava il merito come un concetto fascista ( bé , dopo 56 anni con Valditara ci risiamo …) , due cavalli di battaglia dei barbudos in eskimo che bullizzavano le assembleee, mentre qualche giorno fa se la tirava da eroe raccontandoci del suo corpo coperto di cicatrici ( malgrado i corsi da katanga nella mensa di Corso Gastaldi) dopo gli scontri con gli sbirri. Una dicotomia che non riesco a sbrogliare. Ma credo che non sia tutta colpa mia se non ho capito bene, perché spesso per validare le sue tesi un po’ ondivaghe deve ricorrere alla certificazione della Signora Gazzato, che la conosce da tanti anni ( questo é quello che lei ci dice). Ho notato il suo cenno alla questione dell’analfabetismo funzionale degli italiani. Mi fa piacere che abbia preso spunto da un concetto espresso da un anziano, anche se per sua stessa definizione un po’ rimbambito. Forse si é acceso un fiammifero nella caverna. La invito anche ad estendere le sue valutazioni ad altre caratteristiche degli italiani ( evasione, corruzione, scolarità, etc.) .Le auguro un week end straordinario.
R
Bianchi, la passo ancora una volta, nonostante tutto e anche se non capisco bene il senso del suo commento se non pura polemica e anche se mi pareva di essere stata chiara con lei l’ultima volta. Ma faccio ancora un’eccezione sperando che lei non me ne faccia pentire.
Per Alberto Nencioni
il tuo penultimo commento non è passato anche se appare sulla lista dei commenti, non saprei il perché, il blog fa un po’ le bizze in questi giorni.
Credo che il mondo sopravviverà. Male, ma sopravviverà.
R
grazie Alberto per questo messaggio di speranza…lo credo anch’io. Anzi, lo spero.
Ah, ma certo, la tua ironia mi diverte…
Anche io sono una problem solver. Ho passato la vita a risolvere problemi. Uno via l’altro come si sono presentati e se ne sono presentati. Anche ieri, per esempio, si era otturato il lavello e la caldaia stava per andare in blocco.
E allora via a risolvere…figuriamoci se potevamo stare in dicembre con la caldaia in blocco. Niente, sale e acqua caldissima e dopo circa un’ora si è è sgorgato. Sgurgle ha fatto, come Pippo quando emette uno dei suoi suoni onomatopeici. E la caldaia ha ripreso a funzionare. Strano come solo l’idea che la caldaia vada in tilt possa mandarmi in tilt. Ma qui da noi fa freddo eh, mica si può stare senza riscaldamento.
Ho usato anche la ventosa, ovvio e risolto il problema mi sono sentita una stanchezza da morire. Perché? ma perché mi piacerebbe che qualcuno riconoscesse i problemi che risolvo e invece sembra tutto scontato.
Almeno i problem solver per professione fanno fattura (quasi sempre) io a chi la presento? a casa mia? alla mia famiglia? Ma si fanno il baffo e si mettono pure a ridere. Ma ogni giorno ne risolvo uno e sono bravina a risolvere problemi. Ho imparato dalla zia che mi diceva: Grazia che problemi hai? e io: zia…un milione.
Bene, mi diceva lei, comincia a risolvere il più grosso e gli altri verranno al pettine uno dopo l’altro.
Solo che individuare il più grosso non era mai facile, mi sembravano tutti grandi e grossi e inarrivabili.
Ma poi, anche con un po’ di aiuto from my friends, li risolvevo sempre.
Non so se avete letto: Tutta la vita a risolvere problemi del mio grande amico Karl Popper…
ve lo consiglio. La vita non è che un grosso problema con tanti altri piccoli problemi intorno da risolvere ogni giorno e se non impari presto a sbrogliartela non ne se ne esce.
Giusto, signora Gazzato! io, però, ho sperimentato anche la strategia opposta: cominciare dai problemi piccoli e lasciare quello più grosso per ultimo.
Se ti cimenti subito con quello grosso e incontri difficoltà ti demoralizzi e rischi di non risolverne nessuno.
Se invece parti da quelli piccoli che non costa quasi niente risolvere, e fai terra bruciata intorno a quello grosso, acquisti coraggio e autostima, e alla fine lo affronti meglio.
R
ho cancellato la mia battuta, lei è del tutto privo di sense of humor.
Il senso dell’umorismo è una questione di gusti personali.
Io, in famiglia, tra gli amici e, quando lavoravo, tra i colleghi, ero “temuto” per le mie continue battute di spirito. Giochi di parole, messa in evidenza di paradossi e accostamenti irriverenti, semplici battute demenziali.
Tra i miei preferiti Troisi, Corrado Guzzanti con “quelo”, Lillo e Greg, Aldo, Giovanni e Giacomo …
Al liceo disegnavo vignette che interpretavano in maniera umoristica i versi della Divina Commedia e li passavo ai compagni con un certo disappunto complice della professoressa.
Uno dei miei capi, nelle riunioni, mi teneva d’occhio, e a volte notava che stavo ridendo sotto i baffi e diceva” ora stai a vedere che Luigi dice la sua battuta …”
Nella mia vita ho riso sempre tanto, e dopo che un paio di volte ho visto la morte da vicino, scherzo e rido ancora di più.
Forse dentro di me ho paura che non mi resti abbastanza tempo per scherzare.
Ora mia moglie è la spalla costante delle mie battute. Ridiamo dalla mattina alla sera come scemi. Ma anche tra quelli che frequento perché condividono i miei hobby (naturalisti, trekker …) mi sono già fatto una certa fama.
Quello che non sopporto è la cattiveria, le battute aggressive, sprezzanti, quelle che fanno sogghignare invece di sorridere. E per questo non mi piace la satira cattiva (Sabina Guzzanti, Crozza, Daniele Luttazzi, Le iene ….).
R
anch’io scherzo e rido volentieri, ma il senso dell’umorismo serve anche a non prendersi troppo sul serio. Anzi, soprattutto a quello.
Signora Gazzato, tecnicamente sarebbe possibile introdurre nel formato del blog le “faccine”? Servirebbero a chiarire meglio le intenzioni.
Ha sguardo ceruleo, feroce e ingannatore
dal suo diario rivela alle masse obnubilate
un destino radioso, fatto di cose fatte per amore
mentre invece sono solo delle emerite minchiate.
Questa donna piccolina è tenace, assai rabbiosa
non ne ha mai abbastanza di potere e familismo
e non lascia mai al caso la più piccola cosa
il suo ego? O è appagato o è vittimismo
E’ la donna più potente dell’Europa disunita
la politica più scaltra, più capace e raffinata
ma guardarla bene dentro sembra solo incarognita
se poi perde la ragione… si palesa anche sguaiata
Son le origini si dice, forse il padre delinquente,
trova campo da ragazza nella destra più eversiva
che magnifica Benito, un autocrate indecente
che ancor oggi si perpetua nella sua fiamma votiva
Oggi ha molti estimatori che ne abiurano la storia
sono sordi, muti e ciechi come povere scimmiette
propagandano menzogne ed esaltano la boria
di chi estrae dal cilindro le politiche più abiette
Ha una corte dei miracoli attaccata alla sua gonna
la sorella, suo cognato, chi le lecca il fondoschiena
senza il minimo pudore pur di aver da quella donna
un incarico, una nomina, qualche avanzo della cena
Lei racconta mirabilie di un Paese in espansione
la più salda ed affidabile d’una cricca europeista
che ha trovato nelle guerre una nuova dimensione
chi non segue è un pacifinto, putiniano e anche ballista
Ora è single, pure mamma ed è anche un po’ cristiana
la famiglia è sparpagliata e per questo senza sosta
flirta e sgrana gli occhi dolci, con chi abbia un po’ di grana,
dal potere è sempre attratta, il contrario di altruista
Per i poveri ha disgusto, avversione e cattiveria
il diverso, emarginato, lo vorrebbe eliminare
e per questo ha costruito per la sua tifoseria
due bei lager in Albania, per poterli deportare
Ma purtroppo è anche ignorante, non conosce le sentenze
i suoi servi, l’accontentano tanto basta un bel pulsante
per dar lustro nazionale alle squallide indecenze
di un cinismo vergognoso, inumano e rivoltante
Gli italiani l’han voluta, lei ha chiesto “mi votate?”
loro: pronti! In fila indiana e con la testa dentro il sacco
han siglato con la croce, l’hanno proprio incoronata
come fosse una regina, lei… gli ha rifilato il pacco
E’ cosi da un paio d’anni non possiamo farci niente
perché il popolo è sovrano anche se da buon Tafazzi
si martella sui gioielli come fosse un deficiente
mentre lei sdegnosamente: ” a morè tu m’hai voluta, mò sò cazzi!”
https://naufraghi.ch/wp-content/uploads/2024/03/Underdog.jpg
R
bravissimo Alessandro, si sente quanto la “ami”. Non sono d’accordo con la tua critica “leggiadra”, diciamo, ma devo riconoscere che hai estro, inventiva e fantasia. Un giudizio politico ovviamente, della donna Meloni non sai nulla e però neppure se prendesse i voti cambieresti idea su di lei. A te basta quella etichetta: “destra” per farne un “mostro”. Sono sicura che piacerebbe anche a lei. Ha abbastanza senso dell’humor per apprezzarla.
Complimenti al mio omonimo, potrebbe fare da base vocale per una canzone rap o pop.
Io sono rimasto al dolce stil novo, impossibile adattarlo alla Meloni.
R
beh, Meloni non è il soggetto del post, volendo puoi adattare il tuo stil novo a quella vecchia volpe del Conte. O chi (non)piace a te.
Be’ ci ho provato, che Dante mi perdoni:
Tanto servile e tanto a festa pare
Giorgia Meloni quando altrui sbaciucchia
che l’esser premier è per lei una pacchia
.e con li occhi non cessa di ammiccare
Ella si va, sententosi adulare
pacchianamente “a la page” vestuta
e par che sia una cosa venuta.
da borgo a domus, a farci… scompisciare
Mostrasi sì raggiante a chi la guarda
che le budella altrui fa rivoltare
che ‘ntender no lo può chi non lo prova
e par che de la sua labbia si mova
le parolaccia delle borgatare
“Boia chi molla i’ son la gattoparda
R
complimenti Alessandro, nello sparlare di Giorgia anche tu dai il meglio. Ma ci sta. Ha voluto la bicicletta?
Egregio Bianchi i suoi scritti sembrano fatti apposta per dare ragione a quelli dell’Ocse sulla comprensione del testo, ultimi in Europa e di gran lunga.
Devo dire che la cosa non mi stupisce, è da un po’ che dibattiamo e se c’è una cosa che ormai è palese è che lei elabora i testi che legge a modo suo, interpretando a casaccio.
Mai avuto la barba, me la rado da sempre perché al secondo giorno provo un fastidio insopportabile se non passo il Gillette Fusion.
Io non mi scateno contro le malefatte, “ha” scuola ero bravino, ho fatto il Liceo Artistico e allora si disegnava sul serio, non come oggi dove chi sa tenere la matita in mano si conta sulle dita della mano di un falegname brianzolo.
Chi sa fa e chi non sa “insegna” e lei come docente è paradigmatico, in senso etimologico.
Il voto per me era una logica conseguenze del mio piacere, delle materie collaterali non amavo solo la matematica, ma per il resto, per me la scuola era gioia pura, divertimento e passione.
Poi posso capire la sua ironia, se le basta così poco si accomodi e sfoghi pure, a Roma direbbero “me rimbarza” a Genova… non glielo devo spiegare, come sempre c’è di mezzo il “belin”.
Le pecche degli italiani che lei elenca sono bene incarnite fin dai tempi del FUAN, a proposito di dicotomie, uno che le stigmatizza e poi mi vota chi gli evasori li coccola e i corruttori e corrotti li grazia, temo che abbia bisogno di una torcia all’acetilene altro che fiammifero.
Quanto alla competenza, più ignoranti girano e meglio è per me (professionalmente), per cui lì sfonda una porta aperta.
Certo se poi gli ignoranti (che lei vota), arrivano a coprire scranni ministeriali temo che un problemino di fondo ci sia, per tutti.
Grazie, il weekend è iniziato in maniera strepitosa, spero continui così.
Mentre a Mary dico che, come per Vasco, il commento di Bianchi “un senso non ce l’ha”.
R
e però la canzone è un capolavoro.
Cara M”eri” troppo buona sei, però su una cosa sbagli “quella”… i voti li prende.
Diceva il sommo all’Inferno:
Cred’io ch’ei credette ch’io credesse
che tante voci uscisser, tra quei bronchi
da gente che per noi si nascondesse.
Non so cosa credessi tu, ma io a “quella” non credetti mai.
R
eccome se li ha presi.
M”eri”? should I worry?
neppure io credetti che lor credessero che lei credesse di arrivar dalle parti di Chigi …che prodezze.
Ma vuolsi così colà dove si puote (quasi) ciò che si vuole: il popolo sovrano le credette, che io credessi, che tu credessi poco importa, essi han creduto ed è stata la svolta. Larga la foglia, stretta la via, che abbozzare non ti resta, sorte ria…
A59, non pensa che tanti abbiano votato la Meloni perché gli altri erano peggio? E perché erano delusi e stanchi degli inciuci?
In terra caecorum, beati monoculi.
E lei ne ha due, e belli grandi (anche troppo).
Egregio Lenzini, cosa pensi io della “asinistra” mi pare di averlo scritto più volte.
Un po’ di analisi del voto di solito la faccio e devo dirle, nel caso già non lo sapesse, che a questa tornata elettorale i voti per tutti sono scemati e in particolar modo per la destra.
Però in quel campo gli elettori applicano i vasi comunicanti, mentre nell’altro gli schifati si astengono, tanti ne ha preso Meloni, tanti ne han perso Tajani e Salvini.
E’ notorio che all’elettore di destra basta solleticare l’ombelico, il raziocinio è optional.
E la Meloni, di grattini dall’opposizione ve ne a fatto a profusione, gli altri erano tutti nella grande ammucchiata del tecnocrate che una ne fa e cento ne sbaglia.
La cosa ha pagato, ma alla prova dei fatti, l’ambizioso slogan “Siam pronti”, si è dimostrato pura millanteria, un disastro epocale, chi sostiene il contrario o mente, o non sa di che parla, di solito entrambi.
Ed è curioso che proprio lei mi venga a parlare di inciuci come se questo premier fosse delle serie “mi spezzo ma non mi piego”.
La postura zerbinata è quella che più le si addice, volendo farle un complimento potrei ribattezzarla “Giorgia Macchiavelloni”, per quella là il fine giustifica i mezzi e i mezzi giustificano il fine, c’è chi lo definisce pragmatismo, io preferisco altri aggettivi che non scrivo perché poi, la “sviolinatrice in gondola” della premier, me li cassa.
Il popolino che le è affine culturalmente è quello che è, ne hanno fornito ampia prova i migliori che lei messo a governare, certo circondarsi di utili idioti aiuta a rifulgere, ma le soluzioni intraprese sono da “Armata BrancaMeloni” più che da statista.
Però io non faccio testo, la Meloni ha vinto – W la Meloni, tocca adeguarsi, in attesa che dall’altra parte si chiariscano le idee che non hanno, nell’anno del mai.
R
ecco, bravo. Ma visto che sei sempre così deciso nel criticare gli elettori di qualsiasi partito dell’arco, tranne ovviamente i grillini, dovresti spiegare come mai il popolo dopo aver sperimentato la perfetta super conduzione di Pippo Straconte, abbia deciso inopinatamente di votare per la destra più a destra. Questo mistero lo dovresti spiegare visto che tu sei dichiaratamente un elettore infallibile.
A59, quello che lei dice è abbastanza condivisibile, ma la domanda che sorge spontanea è: “E allora?!”
Lei propone di non votare, ma non è una soluzione che può funzionare (a proposito di problem solving), perché ci sarà sempre una parte degli elettori che voterà, e saranno loro ad eleggere il governo senza di lei.
Non votare funziona nel caso di referendum abrogativo, ma nelle elezioni politiche non è previsto il quorum.
Perciò non votare è un atteggiamento pilatesco, nel senso che lei potrà dire “questo governo non ha avuto i miei voti, per cui non mi sento responsabile degli errori che commette”. Se lei si accontenta di questo …..
Un altro motivo per cui ho votato questa coalizione è che non ero per niente soddisfatto di quello che avevano fatto le precedenti, per cui ho provato a cambiare.
Ho fatto lo stesso per il Comune di Roma quando ho votato la Raggi perché ero deluso da Alemanno e Marino. Poi mi ha deluso anche lei, ma valeva la pena di metterla alla prova.
D’altra parte, se per una prova di esame il candidato ha a disposizione 3 ore, non è corretto giudicarlo da quello che ha scritto nella prima ora. Bisogna dargli tempo di sviluppare le sue idee ed eventualmente correggersi se sbaglia.
Questo governo, in particolare, ha poca esperienza, ed è probabile che prenda delle cantonate e debba correggere il tiro.
R
ha votato la Raggi? neppure questo mi meraviglia, lei è il tipo di elettore à la carte, va dove la porta …il cuore o altri organi meno nobili.
Beh, riceverà di certo i complimenti dal nostro amico, se voleva “ingraziarselo” ha trovato la formula. Escamotage del tutto politico, lei sarebbe stato un ottimo segretario della DC. Opportunismo? quanto basta…
Comunque ha avuto quello che si meritava votando Raggi, la spazzatura, i cinghiali e i ratti e mettiamoci anche Spelacchio… l’hannno ripagata della sua scelta “coraggiosa”.
I miti non hanno età: eccolo Paul McCartney più fico che mai a 82:
“E perché erano delusi e stanchi degli inciuci?”
Lenzini: delusi dagli altri passi, anch’ io sono delusi dagli altri, ma non voto, il meno peggio ma fa pensare ad un futuro ben peggio , ma dai votare a destra per evitare inciuci, ma la guarda bene questa cosiddetta coalizione ?
La Meloni in veste d’ equilibrista …. a cercar di stare in equilibrio su di un sottile filo (speriamo che non sia di lana) tenuto ai due capi da Tajani e Salvini, due che di giorno sorridono e di notte si scazzano alla grande, e come lei sa è stagione da lunga notte.
Ma non le dice / vi dice niente il fato che una finanziaria concordata al centesimo di millesimo di euro per non scontentare nessuno, la notte prima degli esami, ops prima di portarla in aula, la bloccano e rimandano l’ approvazione perché ci sono ancora delle correzioni da fare, e la Meloni è anche fortunatissima, ha un’ opposizione che fa ridere i pulcini, divisa in mille rivoli, loro gli sgarbi se li scambiano alla luce del sole, con un opposizione unita e seria, questo governicchio sarebbe già tornato a casa.
E lei li ha votati per mettersi in salvo dagli inciuci ! Ma dai Lenzini un’ occhiata alla situazione con un po’ di attenzione non partigiana forse la illuminerebbe.
R
si, può darsi, ma anche la sua un po’ meno offuscata dai pregiudizi aiuterebbe.
Nonno imbruttito, non ho espresso il mio giudizio personale sul governo, ma ho solo immaginato perché gli elettori hanno votato questa coalizione.
Ci deve essere pure un motivo sensato, dato che la democrazia si regge sull’assunto che gli elettori siano consapevoli quanto basta.
Se si ipotizza che gli elettori non sappiano valutare, bisogna rinunciare alla democrazia e passare ad altre forme di governo dello Stato, di tipo paternalistico.
Quanto a me, ho escluso da sempre l’ipotesi di non votare o votare scheda bianca. Quando mi siedo al ristorante scelgo il piatto più promettente. Molto raramente, dopo letto il menu, mi alzo e me ne vado. Così faccio quando vado a votare.
Quanto all’omogeneità della maggioranza, non dico che sia l’ottimale, ma almeno sono tutti di centrodestra, e si sono presentati alle elezioni impegnandosi a governare insieme.
Rispetto alle coalizioni post elezioni tra partiti che avevano fatto campagna elettorale uno contro l’altro, bisogna riconoscere che questi un po’ più decenti lo sono stati.
R
à la carte…appunto. Se queste sono le motivazioni per il suo voto al centro destra, forse era meglio se si asteneva. L’elettore medio è felicemente rappresentato da lei che sceglie sempre in base al “gusto” e l’acquolina che la “pietanza” le ispira.
x Signor N.I. ( mi scusi ma non ce la faccio a scrivere il suo alias ) : temo che l’ansia di imitare a tutti i costi l’altro iconoclasta del Blog , la porti a fare dei capitomboli più ridicoli che pericolosi. Per inciuci, io intendo forze politiche ( si fa per dire….) che si aggregano e si separano secondo le convenienze, tipo Renzi che sta in Trentino con Coppi ed in Basilicata con Bartali. Le tesi giustificative sono esilaranti. Nel centro destra, per lo meno finora, é sempre stata mantenuta una coerenza di alleanze. E questo alla sinistra rode da morire perché loro non ne sono capaci e sanno che é lì che casca l’asino. Certo riconosco loro delle ottime ragione : se un potenziale socio od alleato si presentasse con Soumahoro o la Salis come ci rimarreste? Se poi lei vuole speculare che sì…però…anche loro….e se ne dicono quattro…. faccia pure: questo é un paese libero.
La sua tiritera sulla Finanziaria, l’ho trovata esilarante. Scusi, ma lei negli ultimi 40 anni ha vissuto nell’Isola di Pasqua? Per il nostro paese la Finanziaria é un classicone, come il Festival di Sanremo od il Carnevale di Venezia. L’aspettiamo con ansia per goderci due o tre mesi di minchiate alla fine dei quali tutti ritornano a cuccia e non succede nulla. Se uno mette due lire sugli ospedali, quell’altro dice che crollano le scuole. Si spostano due lire sulle scuole , ed arriva trafelato lo scienziato che piange perché non ci sono i soldi per la benzina delle volanti della polizia. Sì, va bé le volanti, ma ai poveri cocker abbandonati non pensa nessuno? Alla fine si trova la quadra e vissero tutti felici e contenti. Si ricorda un anno in cui le capitò che una finanziaria avesse una ricaduta benefica su di lei come cittadino? Ah, scusi, mi ero dimenticato , Lei era all’Isola di Pasqua. E sicuramente là si é dimenticato che siamo un paese di cialtroni, che vivono da ragionevoli benestanti in un paese povero. Una miscela esplosiva. Mi saluti il suo amico.
Sempre più difficile il giochino, al prossimo giro servirà una consulenza tecnica !
R
Nonno, forse lei non lo sa ma qui entra il mondo (non lo sapevo neppure io) e il giochino deve per forza di cose essere più difficile.
Cara Mariagrazia, ma proprio nel post che ho indirizzato a Lenzini sta’ la mia risposta che è talmente ovvia da essere pleonastica:
[…] “Però in quel campo (la destra. ndr), gli elettori applicano i vasi comunicanti, mentre nell’altro gli schifati si astengono, tanti ne ha preso Meloni, tanti ne han perso Tajani e Salvini.” […]
Cosa ti sfugge di questo ragionamento basico ed elementare?
Cosa dovrei spiegare, la tua convinzione “che gli italiani” sceglierebbero la Meloni, con un astensionismo (schifato) del 40% e una buona parte che vota altro?
Elezioni politiche 2018: Coalizione di cdx – Voti 12.147.611/ affluenza 73%
Elezioni politiche 2021: Coalizione di cdx – Voti 12.305.014 /affluenza 64%
I 160.000 voti di differenza si spiegano con l’ingresso in coalizione del Partito personale di Toti (un delinquente che ha patteggiato i suoi reati), di Lupi e del tuo amico Brugnaro, che nel 2018 non c’erano e hanno contribuito con 254.000 voti.
Ma poi, proprio tu con “questa tua vieni a dirci” (op.cit) che saremmo offuscati dal pregiudizio? Che faccia Gigia!
Questo thread si apre con un tuo sforzo letterario per contestare chi conta zero nell’attuale panorama politico e da altra parte ti esibisci in una sviolinata al Premier degna dell’Ufficio Stampa di casa Meloni.
Questo mistero l’ho pure spiegato, sempre ne post a Lenzini, aver scelto l’opposizione invece che entrare nell’ammucchiata Draghi.
[…] “E la Meloni, di grattini dall’opposizione ve ne a fatto a profusione, gli altri erano tutti nella grande ammucchiata del tecnocrate che una ne fa e cento ne sbaglia.” […]
Ah, pare che sulla via di Damasco (è il caso di dirlo), il “banchiere di Dio” abbia capito con una dozzina di anni di ritardo, che non si vive di solo export e che i salari sono bassi, ‘sto fenomeno.
Come vedi avevo spiegato ampiamente, solo che hai letto in maniera distratta e ti sei fatta prendere dalla foga di correre in soccorso della tua beniamina, come se ne avesse il bisogno.
E meno male che ci legge il mondo…
Buon inizio di settimana.
R
prendi sempre le difese del tuo amico (amici), le mie quando? ti diverti, anzi ti sollazzi a prendermi per i fondelli ma basta una solo piccola osservazione al tuo amico/i a farti saltare sulla sedia. Io posso essere menata per il naso a mie spese sul mio blog e non ti fa il classico baffo anzi rincari la dose ad ogni commento e tu saresti entrato qui da “amico”? dagli amici mi guardi Iddio…da quando sei entrato qui non fai che attaccarmi da tutte le parti e farmi passare per la leccasuole della Meloni quando ho cercato di spiegarti mille volte quello che non vuoi né sentire né capire. Mi stai facendo rispondere continuamente come se mi dovessi sempre giustificare di qualcosa che non esiste, cominci a stancarmi genovese. Complimenti. Ma se domani trovi chiuso non ti stupire, avrai dato una buona mano a quelli che non aspettano altro da anni.
Sempre, da parte mia con amicizia e ringraziandoti sempre per la cortese attenzione che mi dedichi e anche ate un buon inizio di settimana.
“Ah, pare che sulla via di Damasco (è il caso di dirlo), il “banchiere di Dio” abbia capito con una dozzina di anni di ritardo, che non si vive di solo export e che i salari sono bassi, ‘sto fenomeno.”
E no, così mi rubi il pezzo, io che sui pochi euro di compenso ci contavo.
Ciao
Cara Mariagrazia, come dire…”Molti nemici molto onore”.
Vedo che la lezioncina della Regina di Menonandia l’hai fatta tua, quando si è in difficoltà buttala sul vittimismo che funziona sempre.
Forse prima di rispondermi piccata dovresti analizzare un po’ più approfonditamente quello che scrivo.
Ma di che ti devi giustificare? Sei più Melomane tu di un loggionista della Scala di Milano, ormai lo hanno capito anche i sassi del ruscello in HP.
Se alle spiegazioni non seguono i fatti non capisco, come si possa essere “neutri” sviolinandola è al di fuori di ogni mia comprensione possibile, quindi le tue difese fino a quando mi incenserai quella là, dubito di riuscire riuscire a prenderle, nello specifico ovviamente.
Magari se evitassi qualche chance in più… ma poi, che te ne fai della mia approvazione, io sto sulle ovaie quasi a tutti, mi sentirei di escludere solo l’amico bauscia che mi taccia di furto e non di comunione di intenti.
Ciao.
R
non ti capisco, davvero. Non ho bisogno di prendere lezioncine dalla premier, credo di sapermela cavare da sola. Il vittimismo da parte mia mi dovresti spiegare dove sta. Prova a starci tu dietro al “bancone” ed avere solo critiche, sempre e solo critiche tranne qualche minima approvazione di tanto in tanto condita da “riserve”. E’ frustrante. Se vuoi continuare la “lotta” con me qui sopra, io non ho problemi, ma direi che dovresti essere più chiaro. Non lo sei affatto. Abbiamo idee diverse sui grillini? beh, e allora? le abbiamo su Meloni…e allora? vorresti che la pensassi come te e il Nonno? ma mi spieghi perché non accetti che io sia come sono? Non lo hai fatto dal primo giorno. Ora si potrebbe arrivare ad un cease fire?
In quanto alle “ovaie”, lascia perdere, quella è una espressione infelice di Mauro che avrei dovuto cassare, mi pento di averla passata. Scusa.
A me sei simpatico! E se il mio destino è litigare con te su tutto, va bene, mi adeguo. Ma ogni tanto facciamo un anche basta. Poco poco.
Cara Mariagrazia, solo per spiegare e mai per litigare (con te poi…),
Il “vittimismo” proprio non fa parte del mio modo di essere, dietro al bancone ci sono stato per un po’ e nel primo periodo del blog Rossiniano e con il “Black Night” in auge, ero additato come un “berluschino” da chiunque, solo perché sostenevo che il PD era peggio, sai benissimo di quale “fama” godessi in quel blog.
La logica (che rifiuto), è sempre quella: “Se non sei con me sei contro di me”.
Tu puoi pensarla come ti pare su chi ti pare, però se scrivi delle cose che per me non corrispondono al vero perché non io, ma i numeri o le dichiarazioni come quelle che allego di solito certificano, lo scrivo.
Poi come succede tra sportivi alla fine del match ci si saluta e (per me) finisce tutto lì, dentro il rettangolo di gioco, penso di avertelo dimostrato in maniera tangibile.
Io dialogo con le persone che mi divertono e che rispetto e in linea di massima lo faccio con chiunque.
Però abbi pazienza, scrivi lettere e post divisivi e poi ti stupisci se qualcuno che non approva certe tesi le contesta? A me pare consequenziale.
Dimmi dove non sarei chiaro e cercherò di migliorare la mia comunicazione verbale.
Il mio auspicio è sempre lo stesso.
Ritorna nei tuoi luoghi d’appartenenza, che ci fai in quel campo lì?
R
è il campo che è scappato non io, Ma, come si fa a resistere ai Beatles? Un colpo basso.
Non saprei ora dove non sei chiaro, lo devo mettere a fuoco, te lo dirò.
Nel mitico blog, quando ho avuto consapevolezza di esserci, mi sei sembrato sempre piuttosto “corteggiato” anche dalla direttrice.
Non ti preoccupare, mio nonno veglia su di me, se sbando mi rimette in carreggiata. Il fatto che mi sia simpatica Giorgia Meloni non significa che sia diventata di destra. In quanto alle partite, tu vuoi vincere, sempre vincere, non gareggi per partecipare. E se scrivo sempre cose divisive è perché mi piace la “lotta”, sono una “combattente” è il mio carattere e però la guerra non mi piace.