Quello che appare chiaro è che la Siria è in mano alle forze rivoluzionarie, a ribelli che hanno letteralmente spazzato via in pochi giorni un regime che durava da oltre 50 anni, una dinastia di dittatori il cui esponente principale ora si trova in Russia assieme alla famiglia, messosi in salvo dopo la devastante irruzione delle forze ribelli che lo hanno costretto a chiedere asilo politico ad uno dei suoi storici alleati.
Molti giornali oggi titolano la liberazione da un regime feroce e da una dittatura sanguinaria che ha tenuto il paese nel terrore per decenni. Per ora non si sa bene come andrà: le forze che hanno scacciato il regime hanno affermato che il paese continuerà ad essere temporaneamente governato dal premier in carica, ma la sensazione è che sia tutto in rapido e sconvolgente divenire.
Molti siriani che erano fuggiti durante la repressione del regime si apprestano a tornare a casa e il sentimento prevalente, almeno da quello che appare dalle immagini prese da coraggiosi reporters che rischiano la propria vita per documentare un fatto eccezionale é di gioia, e di felicità per essersi finalmente liberati di una feroce dittatura. Le carceri sono state prese d’assalto e molti hanno potuto riabbracciare parenti che non vedevano da decenni.
Il palazzo presidenziale preso d’assalto è quello che impressiona di più: vedere come la famiglia di Bashar al Assad viveva nel lusso sfrenato, con in garage decine di moderne auto di lusso, e vedere la gente prendere suppellettili di ogni genere dentro stanze enormi e arredate con estrema cura mentre la popolazione soffriva la fame, fa riflettere su come sia potuto accadere cosi in fretta che un fortino come quello sia potuto essere assaltato e conquistato quasi con facilità. E le statue e le effigi trascinate nella polvere e calpestate e gli spari e le grida di vittoria, tutto fa parte di una scena quasi surreale che sembra quella di un film e invece è realtà.
Ora è tutto da vedere su come le forze ribelli si relazioneranno col resto del mondo, ma quello che appare abbastanza chiaro ad una prima superficiale osservazione è che dopo anni di repressione c’è una popolazione che saluta questa “rivoluzione” come l’inizio di una nuova era.
Signora Gazzato, a quanto pare le immagini che ci arrivano siano di sollievo e speranza, ma dobbiamo considerare che vengono da una zona di guerra dove la realtà è difficile da capire. Se dietro qualche palazzo ci sono per terra i cadaveri di persone fucilate sommariamente per vendetta non ce le fanno vedere.
A me la situazione ricorda quella di Kabul quando sono tornati al potere i talebani dopo che gli americani se n’erano andati. Stesse camionette e stessi kalashnikov che sparavano in aria.
Del resto, anche questi sono jihadisti fanatici, imparentati con l’ISIS.
Finora mi pare che nessuna delle nazioni in cui è stato abbattuto un regime dittatoriale se la passi troppo bene. Afghanistan, Irak, Egitto, Libia …….
Speriamo che la Siria smentisca la serie negativa, ma la legge di Murphy non fa ben sperare.
R
la Siria ha tutta una sua storia a parte e sicuramente ci saranno state vittime ma una dittatura che dura così a lungo quando cade non può che far sperare in un futuro migliore per quella povera gente.
Signora Gazzato, quando guardo una delle cartine della Siria che circolano su internet di questi tempi vedo che il Paese è diviso almeno in tre aree diverse per etnia, religione e orientamento politico.
Come la Libia che tradizionalmente era divisa in Tripolitania e Cirenaica e fu forzatamente unificata dal colonialismo italiano, anche la Siria è stata creata a tavolino, come l’Irak, dai vincitori della prima guerra mondiale quando crollò l’impero turco, ma non è mai stata una nazione.
Finché c’è un governo autoritario il Paese resta unito, ma quando quel regime cade, le divisioni riemergono. Ho paura che li aspetti una prosecuzione, in altra forma, della guerra civile (oppure una divisione in piccoli Stati come in Yugoslavia).
R
il suo “ottimismo” manderebbe in depressione un clown. Per ora i siriani sembrano felici della caduta di un regime feroce che durava da 54 anni (una dinastia), ovvio che prenderà il posto al governo del paese deve darsi una bella ripulita e deve fare i conti con opposti interessi. Ma tutte le rivoluzioni comportano dei gravi rischi, ovvio. Ma lo status quo era quello che descrivono le cronache e non era il massimo. Vedremo, non riconoscere però che è stata una vittoria fulminante delle forze “ribelli” mi pare molto riduttivo di un evento che ha dell’eccezionale.
Ma… io non capisco, ci dovremmo rallegrare perché al posto di un tagliagole ne sono arrivati altri?
Questi sono emanazione diretta del Califfato, stiamo parlando di Isis e Al Qaeda.
Dietro a questa nuova “primavera araba” c’è uno degli alleati Nato più potenti e pericolosi, la Turchia di Erdogan, che essendo però nel pattuglione dei “buoni” per convenienza e definizione, nemmeno viene sfiorato dalla critica.
Il nuovo capo della Siria si chiama al-Jolani, è uno Jiahdista e ha una taglia sulla testa di 10 milioni di dollari per terrorismo posta dagli USA.
E mentre infuriava la “rivolta” Netanyahu nel silenzio solito e complice dell’Occidente, entrava in Siria bombardandola tanto per cambiare, portando le sue truppe oltre il confine siriano.
Spero non ci sia chi si aspetta libere elezioni democratiche e il ritorno alla “normalità”, i siriani sono caduti dalla padella alla brace perché sono finiti in mano a bande di tagliagole tra l’altro in perenne conflitto tra loro.
Cosa possa venire di buono da questa situazione non lo capisco e non ho nessuna fiducia, quella parte di mondo diventerà sempre più instabile e pericolosa e la repressione passerà da quella infame di Assad a quella altrettanto del Califfo Jalani.
R
https://www.theguardian.com/world/2024/dec/06/who-is-abu-mohammed-al-jolani-leader-of-syrian-insurgents-hts
Questo è il capo della banda “ribelle” preminente. Giudica come ti pare, ma questo è. Certo che con Assad non stavano benissimo i siriani (13 anni di guerra civile e un numero altissimo di morti). Ora questi sono peggio? può darsi, al peggio non c’è mai fine, ma per ora i siriani sembrano più contenti della “brace” che della padella. lasciamo giudicare a loro.
Ma per ora sappiamo molto poco, la presa del paese è stata fulminea e molte cose non sono chiare è tutto in divenire:
“Media: presto “roadmap” con censimento e nuova costituzione
La nuova amministrazione siriana annuncerà una “roadmap” dopo il processo di transizione, che include lo svolgimento di un censimento, la creazione di una nuova costituzione e lo svolgimento di elezioni libere, ha riferito il quotidiano turco Hurriyet, citando proprie fonti. La “roadmap” sarà annunciata dopo l’istituzione dell’amministrazione provvisoria, ha specificato il quotidiano. I gruppi armati di opposizione siriana hanno conquistato Damasco domenica. Il primo ministro siriano Mohammad Ghazi al Jalali ha affermato che lui e altri 18 ministri avevano deciso di rimanere nella capitale. Jalali ha anche affermato di essere in contatto con i leader dei gruppi militanti che erano entrati nella città. ”
Questo dice Rainews oggi. Bisognerà attendere che la situazione si stabilizzi; Dare giudizi è sempre molto difficile e impegnativo. Per ora è caduto Assad del doman non v’è certezza.
PS: comunque io non scrivo che dovresti “rallegrarti”, scrivo che è caduto un regime e ora è tutto da vedere. E che per ora i siriani sembrano “rallegrarsi” della caduta del regime. Con te non si sa mai come fare: se ne parlo perché ne parlo e se non ne parlo perché non ne parlo…insomma non sei mai contento e trovi sempre il modo di girare le frittate dalla parte che ti conviene meglio…
Trovo singolare che i pochi commenti qui sopra trovino solo difetti nel manico della liberazione della Siria…non ci saranno gli odiati americani dietro? Non pare fregare nulla a nessuno che i siriani si siano liberati degli AL Assad, noti illuminati democratici che tenevano il popolo in palmo di mano…
L’articolo non interessa? No, certo, Putin non ci fa una gran figura….
Signora Gazzato, condivido lo scetticismo di A59.
Lei ha ragione a dire che la Siria, anche sotto Assad, stava male, anche se la maggior parte del territorio non era più sotto il suo controllo e stava male lo stesso.
Come avevo già scritto, finora le nazioni arabe che si sono liberate di un dittatore non sono andate a stare meglio.
Penserà a tutto la Turchia? Garantirà che la transizione avvenga nel modo migliore?
Speriamo.
Quanto al fatto che i siriani siano contenti, ho le mie perplessità. Chissà cosa ne pensa veramente la maggioranza … Una rondine non fa primavera.
R
ma certo, meglio il sanguinario torturatore…
https://www.theguardian.com/world/2024/dec/10/this-is-a-happy-day-syrian-rebels-return-home-to-reunite-with-family-and-rebuild
Questi qui stanno facendo un show per le telecamere vero?
Che vi approviate l’un l’altro non è una novità, io che cosa scrivo qui a fare se tutto quello che scrivo o quasi sono semi scemenze? Un giorno forse me lo chiederò.
Ma abbi pazienza Mariagrazia, è possibile che con te ogni nemico del tuo nemico diventi automaticamente un amico?
Il capo della banda ribelle è un terrorista sanguinario ed era uno dei numeri 1 del califfato. Gli Stati Uniti (ipocriti come sempre) di lui scrivono la seguente sul sito “Rewards for Justice” in merito al “Wanted” sul personaggio come loro costume:
https://rewardsforjustice.net/rewards/muhammad-al-jawlani/
A te cosa pare, meglio di Assad? Humm…
E’ partita la beatificazione del Guardian.
Questo figuro ha fondato in Siria il Fronte al-Nusra che ha una ideologia, operatività e legami con al Qaeda, una consociata siriana.
Sono stati foraggiati da USA, Israele e Turchia, paesi che sono fari di civiltà.
Ma poi, a te non pare strano che sia partita al solita sarabanda mediatica che è arrivata a definirlo “terrorista moderato”?
Ma che è una barzelletta? Quello è un tagliagole della peggior specie che imponeva e imporrà la Shura (Tribunali militari islamici) con quali conseguenze te lo lascio immaginare, altro che Costituzione.
Ma cosa c’entra poi approvarsi l’un l’altro, non sarai tu che parti in quarta e lancia in resta invece di valutare bene le conseguenze dell’ennesimo disastro annunciato perpetrato da chi trae vantaggi da una destabilizzazione di tutta l’area?
Ah già, non ci è piaciuto come il Guardian ha trattato Putin… ovvio.
Vabbè.
R
vabbeh, si hai ragione io parto sempre lancia in resta è il mio carattere. Ma non serve che mi spieghi chi è il capo dei ribelli, lo so, l’ho letto. Questo però, scusa, se mi permetti che cosa significa? Allora quando scrivete che i terroristi di Hamas hanno uno scopo? Questi pure hanno uno scopo. Ma ti pare che io stia dicendo che saranno rose e fiori? No. Dico che dobbiamo vedere e capire per poter giudicare. Ma che intanto, scusa se è poco, il regime degli Al Assad è caduto. E a te forse non pare, ma i siriani ce lo avevano proprio sulle trentatrè quel tipo. I dissidenti finivano spariti dentro celle segregati e a morire dii stenti. ma di che stiamo parlando?
Dopo né tu né nessuno al momento neppure i più grandi esperti di cose turche sanno dire come andrà. Ma partiamo da questo presupposto, possiamo? Il regime è caduto e ora stiamo a vedere cosa succede, perché essere sempre pessimisti, caro A59?
Poi, in confidenza, non ci badare, sorvola, quando scrivo che siete tutti d’accordo è solo uno sfogo senza conseguenze e anche perché a volte mi sento minoranza ed è una strana sensazione che però mi passa appeno lo scrivo.
PS:”Le immagini che arrivano da Sednaya scuotono le coscienze e ci mettono di fronte all’ipocrisia dell’attivismo occidentale. La prigione, situata vicino a Damasco, è tristemente famosa per essere stato uno dei luoghi più oscuri del regime siriano, un simbolo delle violazioni dei diritti umani commesse durante la guerra civile. Spesso definita come una “fabbrica della morte” o “mattatoio umano”, Sednaya è stata teatro di torture, esecuzioni sommarie e pratiche di detenzione disumane”.
Da HuffPost
“Liberazione della Siria”, dice Mariagrazia. Ed è il meno: ieri sera in Televisione il giornalista e opinionista Pierluigi Battista esultava perché da questa vicenda Putin e l’Iran uscivano battuti e con loro il terrorismo anti Israele.
Da parte sua Netanyahu, oggi finalmente sotto processo a Tel Aviv, ha proclamato pomposamente: “Sconfitto l’asse del male”, ma, ammesso e non concesso che sia così, non ha specificato a quale prezzo. E intanto ne approfitta per occupare la zona neutrale delle alture del Golan, affermando che “il Golan israeliano appartiene ad Israele per l’eternità”, ordina una valanga di raid aerei contro obiettivi siriani, bombardamenti a tempesta dalla flotta israeliana schierata, ed è notizia di oggi che tank israeliani sono penetrati a Damasco. Ecco a chi giova l’abbattimento del regima di Assad, altro che libertà per i siriani.
Assad, un despota amico di Putin e per ciò stesso gli Stati uniti già nel 2015 avevano cercato di abbattere per sostituirlo con un Presidente filo americano, ma invano per l’intervento della Russia: da allora Washington non ha fatto altro che fomentare disordini, guerre civili, opporsi a qualsiasi pacificazione, addestrando e armando i ribelli nella base americana di Al-Tanf , creata in Siria illegalmente. Tredici anni di conflitti con circa 600 mila morti e profughi dispersi in tutto il mondo.
Ora Assad è stato fatto fuori proprio da una miscela di organizzazioni antigovernative considerate dagli Stati Uniti, alla bisogna, a volte terroristi a volte legittimi ribelli da incoraggiare e sostenere. E chi li guida? Un certo al Jolani, che al tempo dell’attentato alle torri gemelle, sulle ali dell’entusiasmo, si convertì ad Al Qaeda. Su lui pende una taglia di 10 milioni di dollari istituita da Washington. Ma intanto tutti lo acclamano come un liberatore e lui libera i prigionieri e promette che non costringerà le donne a portare il velo.
Assad è stato un dittatore, anche spietato, ma quanti dittatori spietati sono stati abbattuti sostituiti da altri peggiori col risultato di destabilizzare ancora di più intere popolazioni? Troppi interessi gravano sulla Siria, se Putin sembra essersi messo da parte(ma mantiene le sue basi), maiora premunt, Usa, Israele, Turchia, Iran sono ben presenti. Non c’è nulla da festeggiare.
R
dillo ai siriani, mi sa che non tutti la pensano come te. Un discorso molto “geopolitico” il tuo, a largo raggio bene, ma secondo me, scusa se è poco, ma il regime appena caduto era pessimo e puoi dire le peggio cose di chi ha liberato i siriani da quella dinastia di dittatori e sfruttatori, ma, per ora, loro, i siriani si sentono sollevati e festeggiano. Con o senza il tuo permesso o quello del signor Vladimiro.
Mariagrazia, si “me la sono studiata” tanto che nel lontano 4 ottobre 2015, mi fu pubblicato su “Lettere e Risposte”(la rubrica di Stefania Rossini sull’Espresso), un articolo dal titolo “La polveriera Siria”, dove fra l’altro citavo le forze in campo che vi agivano.
Dalla parte del governo legittimo di Assad, c’erano l’esercito siriano ufficiale, la forza nazionale di difesa(espressione di minoranze religiose), la milizia Shabiha(composta da Alawiti), la milizia libanese Hezbollah(emanazione dell’Iran sciita), e gruppi armati iracheni.
Dalla parte dei ribelli, l’esercito siriano libero(disertori sunniti di quello ufficiale), gruppi fondamentalisti seguaci della Sharia, fra cui al-Nusra (emanazione di al-Qaeda) e l’Isis(i famigerati taglia gola), nonché un fronte islamico appoggiato dall’Arabia Saudita e forze curde dell’Ypg.
E questo è niente, perché dall’esterno vi agivano, da un lato Russia e Iran (e in misura minore Iraq, Corea del Nord e Venezuela), dall’altro lato Usa, Gran Bretagna e Francia con gli stati sunniti Turchia, Arabia Saudita e Qatar.
Questa era la condizione miseranda della Siria(altro che regime di Assad), una destabilizzazione totale, un coacervo di fazioni, di capi, di violenze, di rivendicazioni, di repressioni, che nessun regime avrebbe potuto gestire e in cui gli Stati Uniti spiccano nel ruolo di intrusi
Per cui concludevo:
“La Siria, luogo di antichissima civiltà, è oggi sul punto di subire una desertificazione da guerra al di là del deserto naturale che occupa gran parte del suo territorio”.
Mi sbaglierò, ma sembra proprio ciò che potrebbe succedere, e questo entusiasmo mi ricorda proprio le famose primavere arabe e la fine che hanno fatto.
R
scusa Alessandro
ti vorrei pacatamente far notare che nel frattempo sono passati 10 anni, le cose sono parecchio cambiate a livello mondiale, il momento era propizio, dicono gli analisti, per i ribelli o le forze di opposizione al regime per attaccarlo: la Russia affaccendata in Ucraina, la transizione del potere in Usa, Israele che ha indebolito Hezbollah. la dinastia di dittatori era scoperta e credo che, anche senza essere esperti, per neutralizzare un regime così feroce la cosa sia stata preparata a lungo e scelto il momento propizio per attaccare con successo. Ed è avvenuto. Che tu ora mi rigiri ancora la storia delle primavere arabe e degli Usa nel ruolo di intrusi (ma guarda te!), non mi convince.
Per nulla. Anche considerando che la capa dei servizi segreti Usa ora è una che è andata a stringere la mano al dittatore Bashar AL Assad.
E’ destino che non siamo proprio d’accordo su nulla. L’ottobre del 2015 è davvero lontano.
Cara Mariagrazia capisco la sindrome di accerchiamento che ti attanaglia, ma è il tuo modo di argomentare che lascia perplessi, se non ti incavoli ci aggiungerei pure una bella dose di doppiopesismo.
Ad esempio fa specie la tua indignazione per la la capa dei servizi segreti di Trump che stringe la mano di Assad, quando in rete ci sono foto della Meloni che stringe la mano a Trump che quella là ha incaricato, a Erdogan, Al Sisi, Saied, Xi Jing Ping, un collezione di dittatori che levati.
“Giorgia on your mind” che di Assad, Hezbollah e Putin diceva questo:
https://www.youtube.com/watch?v=-ST4sa6DvV0
E che con Trump a Parigi si è fatta fotografare tre giorni fa così:
https://www.lavocedelpatriota.it/wp-content/uploads/2024/12/Meloni-Trump-lvdp-2.jpg
Amicona di un criminale, pregiudicato e stupratore seriale.
Criticherai? Mah, in fondo in Siria Assad lasciava che si facesse “ò presepe” e alla destra, come in casa Cupiello, gli piace “ò presepe”.
Mai scritto che i terroristi di Hamas abbiano uno scopo, li ho definiti degli animali al pari di quel nazista di Netanyahu, nun ce provà.
Le prigioni siriane non hanno nulla da invidiare a quelle americane di Abu-Grahib, a quelle libiche, tunisine, egiziane, israeliane, turche, ucraine o russe.
Questi distinguo li trovo azzardati, laggiù la vita umana non conta nulla e lo sappiamo bene.
Certo, nessuno può dire come andrà e lo scopriremo solo vivendo, ma che il potere lo abbia preso uno che di mestiere fa il tagliagole non depone certo a favore dell’ottimismo, da parte mia almeno.
R
Caro Alessandro
oggi sei unico commentatore, ti hanno tutti lasciato il posto, forse perché come ha scritto Mauro: “stai sulle ovaie un po’ a tutti”? una frase sibillina e dal significato incerto ma che descrive bene la situazione. Prima ero solo io a stargli sulle ovaie, adesso siamo in due, ma come sai molti sono permalosi e di essere prevaricati “dall’ultimo” arrivato non gli sta bene e infatti si sono defilati quasi tutti con la coda in mezzo alle gambe. Bel risultato, bravo! In definitiva vogliono lasciarci “soli”, alle nostre schermaglie che non interessano nessuno…che delicatezza. Non trovi?
Copio:
“Cara Mariagrazia capisco la sindrome di accerchiamento che ti attanaglia, ma è il tuo modo di argomentare che lascia perplessi, se non ti incavoli ci aggiungerei pure una bella dose di doppiopesismo”.
Ti voglio rispondere come si risponde ad un amico di vecchia data e alla veneta…ma va in m….Ma so che solletica troppo il tuo ego e quindi mi correggo: ma fammi il piacere.
Hai trovato in me l’antagonista privilegiata? me ne rallegro. Guarda parliamo io e te, magari Nonno e altri che ti danno ragione (pochi in verità) e Travaglio: io, te e Travaglio. Ti piace l’idea?
Oppure se si vuole rifare vivo quel tale col nome strano entrato qui (credo dall’estero) con gli effetti speciali e ritirato dopo una piccola e insignificante diatriba, io sono sempre qui.
“Chi chiami se vuoi parlare con l’Europa? Se sei Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e consigliere chiave del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, il numero da chiamare è quello di Giorgia Meloni”. La testata internazionale Politico ha incoronato la premier italiana come la persona più potente d’Europa per il 2025, definendola nella sua classifica d’influenza l’interprete perfetta dello zeitgeist, lo spirito del tempo, “sempre più radicale che fiorisce su entrambe le sponde dell’Atlantico”. Da Huffpost
No, questo per dire che la tua tanto odiata “macchietta” viene considerata, ma che fa? Nonètravaglio.
Non mi piace per niente quella foto aggrappata all’omone e neppure quello che dice nel video…ma e allora? tanto tu ti sei fissato che sono di destra e nessuno ti farà cambiare idea. Tanto il famoso e pluridecorato blog “di sinistra” sull’Espresso ora in mano ai capitalisti illuminati, ha chiuso senza dire “sioria bestia” dopo anni e anni, se non trovi un po’ di sfogo qui, andovaj? Ti capisco.
Ma stai sereno, ti posso rassicurare che non soffro di sindromi di accerchiamento, ci sono abituata. Ricordi i bei tempi? Io li ero quasi sola contro tutti, ne avete fatte e disfatte tu e e altri comparucci di merenda (donne comprese)…io sempre nel torto e salvo Alessandro (catanese) che mi ha difeso e anche molto, eravate un bel mucchio: tutti contro Gazzato.
Che poi, ti farò una confidenza ma tienilo per te: un giorno in terza media di ritorno dalla palestra dopo l’ora di ginnastica, la prof ha girato la lavagna ed è comparsa una scritta a lettere cubitali che diceva più o meno: ” Tutti con Gazzato”. E tra quei tutti non c’erano le compagne. Beh, ormai siamo “in famiglia” posso anche lasciarmi andare a queste “debolezze”, perdona va.
Che altro? beh non mi viene altro se non che ho l’impressione che tu di me non abbia ancora capito niente, ma ti discolpo: sono davvero io molto complicata.
Ma c’è tempo…
Mariagrazia, ma davvero credi che tutto sia stato fatto “per neutralizzare un regime così feroce”? Sapessi (e lo sai) quanti regimi feroci sono stati appoggiati da una nazione democratica come gli stati uniti? E credi che George Bush (faccio il primo esempio che mi viene in mente) che ha distrutto l’Iraq producendo circa 461000 morti, sia stato meno feroce di Assad?
Elenco alcune cause che hanno prodotto la caduta di Assad che non hanno a che fare con l’abbattimento di un regime feroce, e prescindono dalla libertà del popolo siriano.
-Per gli Stati Uniti, legittimare e rafforzare la loro presenza in Medio Oriente, dare uno scacco alla Russia e all’Iran, e indebolire Putin ora che si approssima la fine della guerra in Ucraina, addolcendo così l’amara pillola della sconfitta. Ma Putin non è caduto nella trappola di distogliere forze dal fronte ucraino
-Per Israele, perseguire il sogno della Grande Israele, impossessarsi del Golan e umiliare ancora di più l’Iran, in attesa dello scontro definitivo.
-Per la Turchia, liberarsi dei profughi siriani e sistemare la questione curda
-Per gli Jihadisti sunniti, spezzare l’asse sciita tra Iran ed Hezbollah e prendere il potere.
In tutto ciò l’Occidente è il grande sconfitto perché la Siria a guida jihadista sarà più anti occidentale di prima. Infatti molti Paesi europei tra cui l’Italia hanno subito chiuso le porte alle richieste di asilo siriane, anche se già si nutrono appetiti di facili guadagni con le ricostruzione di un Paese che prima si è contribuito a distruggere.
R
sempre indebolire Putin …pare che il mondo non faccia altro e non pensi ad altro. Insomma, ho capito, poveri siriani ora gioite pure ma saranno cavoli vostri amari…
“sempre indebolire Putin …pare che il mondo non faccia altro(Mariagrazia, con scetticismo)
Infatti:
Ultime dal Washington Post:
“Kiev ha fornito supporto militare ai ribelli in Siria”
R
si, hai ragione, ho verificato la notizia. E allora? Kiev ha dimostrato generosità e solidarietà nei confronti di un popolo che soffre. La liberazione da un regime che dura da oltre 50 anni dovrebbe essere comunque e sempre una buona notizia e chiunque abbia contribuito visto come un “liberatore”.
A Kiev non interessa nulla della libertà del popolo siriano, e d’altro canto è tutto vedere cosa porterà questa rivoltper interposti jihadisti fomentata degli Stati Uniti in combutta con Erdogan. A Kiev interessa allargare il conflitto a guerra mondiale, una sorta di “muoia Sansone con tutti i Filistei”, ultima folle carta da giocare da parte di Zelensky.
R
mi dissocio Alessandro dal tuo commento, in toto. Faccio davvero fatica a capire a che miri o a che serva ( a quale causa pacifista) questo tuo livore, credi.
Ma perché mi attribuisci “livore”, contestami pure nel merito, ma non entrare nei soliti giudizi personali, come io evito di fare.
Ti annuncio che in Siria sono stati sospesi la Costituzione e il Parlamento, dicono per tre mesi, vedremo.
Ti annuncio pure che Kiev ha detto che non bastano più le armi convenzionali, cosa significhi è abbastanza chiaro.
R
beh, ci sarebbe da dire sul fatto che eviti giudizi personali, quando scrivi : “scrive Mariagrazia con scetticismo”, cosa fai?
Mariagrazia non per polemizzare, al più per chiarire (vista anche la platea internazionale che ci segue): con la parola “scetticismo” usata non nel senso filosofico ma in quello comune di “dubbio sulla validità di un’idea, di una teoria”, io mi riferivo ad una tua frase precisa (quella citata), dove tu stessa fai capire di non credere a quanto affermo. Non faccio che confermare con altra parola ciò che tu stessa fai intendere.
Attribuirmi “livore” (ossia, un “sentimento d’invidia astiosa e maligna, rancore velenoso”, Treccani) per un mio giudizio su certi eventi e sull’interpretazione di essi, mi pare invece del tutto gratuito.
R
si, hai ragione, qui è davvero tutto gratis, ma visto il profilo internazionale del blog, potrei anche chiedere un “pedaggio”, in futuro…magari in natura (pere, mele e datteri e magari anche qualche fico secco…)
Posso pagare in arance, ti va bene?
R
tarocco, naturalmente!
Ma io non scappo a gambe levate e neppure sono d’accordo che qualcuno mi sta “sulle ovaie”, la trovo una espressione infelice.
Comunque è vero che questo blog è un po’ in calo, ma credo sia fisiologico, dopo anni che si parla di disgrazie…magari ci si stufa.
Ma il fatto che ci siano ingressi nuovi o “problematici” a me non fa nessuna differenza, anzi.
R
ma no Fede. ogni tanto mi piace provocare l’amico A59, funziona così, sappiamo solo sbaruffare. Ma qui nessuno scappa a gambe levate era solo una iperbole per dire che c’è gente che va e gente che viene…come al Grand’Hotel.
Cara Mariagrazia a me di quello che pensa Mauro m’importa una… come direbbe l’Architetto Melandri di “Amici miei”.
Ho letto l’articolo di quella che tu definisci entusiasticamente “incoronazione della persona più potente d’Europa per il 2025” il sospetto che tu ti sia fermata al titolo e poco più è forte, perché nel prosieguo “Politico” la dipinge per quello che è, una donna autoritaria e permalosa, ondivaga, ambigua, opportunista.
https://www.politico.eu/list/politico-28-class-of-2025/giorgia-meloni/
Sarà sicuro propaganda putiniana, quella che di solito ci beviamo in compagnia come un caffè prima di darti addosso, secondo il consolidato schema dell’Espresso, “What else”. L’omonimo catanese ha da poco aderito al club dei “Dalli alla Siora”.
Cronache dal paese del bengodi che è diventata la Siria, esecuzioni sommarie, cadaveri nelle strade oppure trascinati dalle camionette, linciaggi assortiti, lo dice l’Ansa noto covo di “tiktokkari” putiniani, se il buongiorno si vede dal mattino… ma potremmo pure intitolare “Rosso sangue di sera bel regime si spera”.
Io non sono fissato mi basta vedere quello che hai scritto in questa risposta e la nuova lettera fiume sulla “donna più potente del mondo nel 2025”, nemmeno i “Meloni boys” Bocchino e Donzelli saprebbero cantarne le lodi in maniera tanto spudoratamente adorante.
Può essere che io non abbia capito niente, certo non è semplice, un po’ come con la Meloni, un giorno con Biden l’altro con Trump, prima con Putin, poi con Zelensky, Von der Layen no, ma anche sì, aboliamo le accise, anzi no armonizziamole aumentandole, si vede che ora la benza gliela paghiamo noi, anche prima veramente ma allora girava i tik tok (come Putin).
La mente di una donna sembrerebbe un abisso imperscrutabile e invece è facilissimo capire e infatti quella l’ho capita proprio come capisco te.
“E’ lo spirito dei tempi bellezza e tu non ci puoi fare niente” (alla HB), anche se a me invece del magistrale interprete de: “L’ultima minaccia” (titolo che ho scelto non a caso), di viene in mente una canzone di Nicoletta Strambelli in arte Patty Pravo di oltre mezzo secolo fa: Oggi qui, domani là, io vado e vivo così… Yeah.
PS: Coerenza – Essere coerenti significa essere in grado di comunicare in modo chiaro e diretto ciò che si pensa e si sente, senza contraddizioni o ambiguità.
Chiaro no?
R
Ah si, la chiarezza è il tuo forte, non ci piove. Ma io esigo, dico e s i g o rispetto. When you come home…e questa è la mia home. Right?
Insomma io di te ho capito una cosa: ti piace picchiare un po’ a random ma con me ci vai a nozze. Sono uno dei tuoi bersagli preferiti, prima perché criticavo i grillini da subito (per non parlare di quello che hai scritto sui miei racconti e sulle mie poesie uhu…) poi ora perché non critico Meloni…ma santa pazienza, la prima e unica donna premier italiana ma secondo te devo criticarla un giorno si e l’altro pure perché ha delle incongruenze che hanno tutti i politici e lei persino meno di altri? No no e poi no! Non ci sto. E non faccio panegirici scrivo sempre quello che penso, se poi, per te non sono coerente e mi tiri fuori ancora “oggi qui domani li”, guarda mi fai ridere. Ma qualche cosa di più moderno no? Quella ogni tanto me la “dedichi”, quando non sono la Rosina sono la globetrotter…grazie Alessandro di dedicarmi tanta attenzione, sono davvero lusingata.
Eccola la mia famosa concittadina:
Signora Gazzato, provo a buttare giù una previsione facendo il confronto con l’Afghanistan.
Quando l’Afghanistan era occupato dai russi gli americani armarono i talebani per scacciarli, secondo il principio “I nemici dei miei nemici sono miei amici”.
Poi si accorsero che i talebani le combinavano troppo grosse, e gli fecero la guerra per abbattere il loro regime. Alla fine, però, si sono dovuti arrendere alla situazione di fatto e se ne sono andati lascoando l’Afghanistan governato da estremisti islamici.
Nel 2011 gli americani armarono l’ISIS per rovesciare Assad, amico della Russia, ma non ci riuscirono. Ci hanno riprovato ora, coordinandosi meglio con Turchia e Israele, e ci sono riusciti.
Probabile che il nuovo regime le combinerà troppo grosse, e saranno costretti ad intervenire per abbatterlo, o lo faranno abbattere da Turchia e Israele.
E, magari, alla fine , la Siria, come l’Afghanistan, resterà definitivamente in mano ai jihadisti, e il popolo siriano starà male come prima, se non peggio.
R
non commento, si prende lei la responsabilità in toto di quello che scrive. Io spero invece che per i siriani la situazione migliori.
Giusto Mariagrazia, “Respect” come cantava meravigliosamente Aretha Franklin, pezzo uscito nello stesso anno di “Oggi qui” della Strambelli (1967).
Io mi limiterei invece a richiedere a te, sempre se possibile e fungibile, reciprocità.
Le tue poesie… bei tempi quelle delle filastrocche in rima baciata, ricordo che mi hai costretto una volta a un faticoso impegno con le terzine.
Però, ora che hai detto che ci leggono dall’Alpi alle Piramidi e dal Manzanarre al Reno, tocca contenersi e cambiare registro, anzi “outfit”, via l’eskimo da “barricadero” anni ’70 e su la grisaglia democristiana, così io e te potremmo dare vita alle famose convergenze parallele morotee, nate nell’ormai lontano 1959.
E poco importa se, come la povera Amy Winehouse, ribadisci pervicacemente il tuo: No no e poi no! Come ho già scritto a me del genere me ne importa come all’Architetto Melandri della Commissione edilizia mentre porta a spasso “Birillo”.
Io critico il politico, che abbia cromosomi uguali o diversi, si chiama coerenza.
E’ vero, lo riconosco, scrivi sempre quello che pensi, solo che un giorno pensi bianco, un altro nero e poi magari grigio passando per tutta la gamma cromatica del cerchio di Itten che, quando ruota vorticosamente, trasforma tutti quei colori in un neutro indistinto, questo davvero non posso sconfessarlo.
Preferisci qualcosa di moderno? Roger! Come dicono i Top Gun israeliani prima di bombardare obbiettivi civili e inermi.
Bello il video, i costumi, il montaggio e spero apprezzerai-
“Hasta la Meloni siempre”… o era Basta la Meloni? Mah.
R
Alessandro, apprezzo sempre il tuo spirito (oggi anche internazionale) ma non è vero che sono una banderuola cromatica…ma che dici? se penso che Meloni se si fa fotografare con Trump (irresistibile nel suo nuovo look presidenziale…) lo fa perché anche lei è una leader e se in quel momento le viene richiesto di farsi una foto col presidente eletto americano, non si può rifiutare rischiando di passare per spocchiosa. Lo penso e lo scrivo. Mentre tu vai alla ricerca di tutto pur di criticarla.
La tua provocazione nel mandarmi Bella ciao è palese. Grazie l’apprezzo molto, bella versione (mi fa sempre piangere) ma non ti azzardare a fare allusioni ancora sul presunto “fascismo” della premier perché diventi ripetitivo, cambia critica almeno. Insomma tu vorresti reciprocità da me, cioè? Tu mi critichi in continuazione perché secondo te non critico abbastanza il governo e io che dovrei fare, criticare te perché lo critichi troppo? Ma così dove andiamo a parare?
A te del genere non importa? a me, se non ti dispiace, importa. Guarda caso lei è la prima premier donna italiana, vogliamo far finta che sia normale? Non lo è! E poi se sia hasta o basta…ma pensa te, ci siamo sorbiti di tutto, porta pazienza, magari al prossimo giro tocca a Conte di nuovo (anche se ne dubito) o al PD di nuovo o di nuovo a lei, che ne sappiamo? Ma io sono sempre reciproca: ti rispondo sempre a tono quando non mi fai arrabbiare. E oggi devo darti atto che sei di una correttezza che la grisaglia democristiana direi quasi ti dona…
tanto che guarda potrei persino dedicarti una filastrocca, ma devo essere in vena, ma comunque a prescindere, ci penso…
Quanto mi piace questa:
Aretha genio assoluto indimenticabile.
Però però, su una cosa ti do ragione A59: quella foto con la Meloni aggrappata a Trumpone fa un po’ senso, fossi in lei la brucerei, magari non in piazza ma la toglierei dal talefonino, a meno che non sia fasulla è veramente oscena. Cosa avrei fatto io al suo posto? me lo sono chiesta, pensa te e per reciprocità ti dico che lo avrei tenuto a debita distanza e avrei accennato as un “salve” alla lontana e con i peli sollevati…mi conosco non potrei mai fare la premier…
Signora Gazzato, apprezzo Aretha Franklin, ma confesso che Respect la preferivo nella versione di Otis Redding.
Io, contrariamente ad A59, non trovo che lei cambi spesso posizione.
Anzi, le ho imputato più volte il comportamento opposto, tendente al manicheismo, riguardo alla guerra in Ucraina, facendo perfino l’accostamento irrispettoso (le chiedo scusa) col colonnello Buttiglione, secondo il quale “Un ufficiale non si arrende mai, neppure di fronte all’evidenza”.
Il fatto che lei apprezzi Giorgia Meloni come Presidente del Consiglio io l’ho visto come una dimostrazione di lucidità e apertura mentale, e di abbandono del manicheismo, che invece mi pare affligga tuttora A59, per il quale tutto quello che puzza di destra è da buttare nel fuoco.
Giorgia Meloni è cambiata molto andando al governo, ma, del resto, anche i vari leader della sinistra avevano cambiato pelle quando erano arrivati a Palazzo Chigi. D’Alema in primis, tanto che la triplice sindacale, CGIL in testa, organizzò uno sciopero generale contro il suo governo.
A parte il cambiamento oggettivo della Meloni, resta il fatto che governa lei, ed è auspicabile che continui a governare, perché di crisi di governo e nuovi inciuci tra i partiti non se ne sente proprio il bisogno. Abbiamo già dato negli anni scorsi.
Quindi, “è morto il re, viva il re!”. Oggi governa la Meloni e il passato non c’è più, e tutti si dovrebbero impegnare per far sì che governi bene, piuttosto che tenderle imboscate che non hanno futuro.
R
si, grazie per il paragone col brillante personaggio dell’indimenticabile Mario Marenco, ma sulla storia del manicheismo non ci sto, sono più per il cheismo (senza mani).
In quanto alla battuta, mi scusi lei ma il personaggio si attaglia di più ad un fan di Vannacci che a me e per quanto attiene alla evidenza, dalle sue parti direbbero: ma quale evidenza, quella de li …sua? sempre con tutto il rispetto.
Apprezzo in vece quello che dice in mia “difesa” sul tema Meloni.
Beh, visto che parliamo di generali linko questo pezzo d’opera:
non avremo la classe politica all’altezza delle nostre aspettative ma in quanto a creatività e talento, difficile battere certe altezze…
Gentile Fede, come mai “stare sulle ovaie” sarebbe un’espressione infelice, mentre “stare sulle balle” è universalmente riconosciuta ed usata anche da chi non ne è provvisto?
Per quanto riguarda la Siria, anch’io non sono del tutto convinto che le cose andranno meglio per i siriani in generale. Magari per qualche gruppo sì, per altri meno: sono troppo disomogenei e abbiamo visto spesso che la caduta di un tiranno che riuniva gruppi molto diversi ha poi provocato dei grandi casini. Senza andare troppo lontano basta guardare la Jugoslavia di Tito.
Tanto per cambiare leggo i soliti NO-WEST sostenere che dietro a tutto questo ci sia l’America. E’ quello che pensa anche Khamenei. Però se così fosse, non ce lo vedo Putin a rinculare senza minacciare di lanciare qualcuno dei suoi petardi su qualche capitale occidentale. Che siano già partiti gli accordi di spartizione del mondo dell’epoca post-Biden? Siria a te, Ucraina a me, Romania a te, Africa a me… Il K-Pop glielo lasciamo a Ciccio.
R
NdR: K-Pop cioè Korean pop è usato per le proteste di questi giorni a Seul
https://www.repubblica.it/esteri/2024/12/10/video/seul_il_k-pop_e_la_colonna_sonora_della_protesta_cosi_partecipano_tutte_le_generazioni-423871995/
Visitai la Siria, da turista d’accordo ma la girammo in lungo e in largo, nel 2000.
Un Paese povero ma orgogliosissimo, tenuto in riga da un regime duro e poliziesco come TUTTI i regimi “funzionanti” in Medio Oriente, ma IN PACE.
Mi rendo conto che si tratta solo di aneddoti personali, ma ho vagato tra i magici ritrovamenti degli archivi reali di Ebla, mi sono goduto il fresco tra le mile ruote ad acqua di Hamas, ho immaginato la bella regina Zenobia che accoglieva i potenti nella maestosa reggia di Palmira, ho mangiato deliziosi pasticcini nel negozio di un fornaio arabo di Aleppo, in una piazza in cui su un lato si apriva il negozio di un gioielliere ebreo e sull’altro un negozio di saponi tradizionali di un artigiano cristiano, e i bambini di tutti giocavano in mezzo.
Adesso c’è solo un immenso buco fumante, e tutti intorno che gridano “i buoni siamo noi, a morte tutti gli altri”.
Non so, non riesco a entusiasmarmi agli strilli più o meno virtuosi e democratici dei mercanti d’armi occidentali.
R
già, già. meglio il silenzio tombale delle prigioni del regime, più “ordinato” il silenzio della morte di 13 anni di guerra…bel resoconto di viaggio Alberto, peccato che il regime sia stato scacciato, come era più pittoresco prima quando il “buco” veniva nascosto dalle sue fiabe da mille e una notte …di guerra.
Nel 2000, un decennio prima che gli USA si inventassero le “primavere arabe” viste su YouTube e cominciassero a foraggiare l’ISIS, in Siria c’era la pace, e la gente era viva, lavorava, faceva figli – non poteva fare scioperi e manifestazioni, d’accordo, ma era viva. Così come c’era pace in Yugoslavia, sia pure sotto il pugno di ferro di Tito, come c’era la pace in Afghanistan, come c’era pace in Libia, in Libano (la “Svizzera del Medio Oriente”), in Iraq, in Ukraina, in Armenia.
Chi è stato scacciato, e perchè, DA CHI, e soprattutto quali vantaggi ne ha tratto “il popolo” per cui tutti a parole e bene al caldo da casa o sui giornali si stracciano le vesti? Davvero AbuGrahib era un miglioramento rispetto a Saddam? Davvero a Sarajevo i musulmani erano contenti di essere sterminati sotto gli occhi dei democraticissimi, cristianissimi e imbelli caschi blu? Davvero in Afghanistan si sono commosse per le virtù della democrazia le interpreti, le segretarie, le maestre legate strette nei burqa e consegnate come pacco regalo ai talebani purchè non ci facessero la bua mentre scappavamo?
Non ascoltiamo sempre e soltanto la propaganda del vincitore del momento… Ad Aleppo vent’anni fa c’era un pasticcere, adesso c’è una buca fumante con la casa del pasticcere, e probabilmente il suo cadavere, sul fondo.
Devo aspettare che me lo scriva il Guardian che forse non è stato tutto questa gran miglioramento? Intanto gli insorti, o liberatori, o come li vuol chiamare il bravo giornalista di turno, hanno sospeso Parlamento e Costituzione per 3 mesi (ma pensa ma guarda) ma la notizia è infilata in fondo in fondo, dietro i cantici a lode del nuovo regime comprensivo e liberale – al Qaeda, pensa te.
R
si, certo anche se ora si chiama HTS, ha cambiato etichetta , ma non ascoltiamo la propaganda del vincitore ascoltiamo i pii silenzi dei fuggitivi ora riparati in Russia in un paese amico, la famigliola è al sicuro, stai tranquillo ma non ritornerà. A sostenersi e soprattutto arricchirsi (sfondarsi) con questa merda (scusate se uso un francesismo) qui, che esportavano in tutto il Medio oriente e anche oltre:
https://www.theguardian.com/world/2024/dec/13/syrian-rebels-captagon-drug-haul-exports-fenethylline
intanto o “ribelli” sembrano non volerne sapere che la Siria continui ad essere un narco stato. Che peccato vero?
Mi tocca nuovamente correggere Lenzini, ormai sta diventando un lavoro tante ne scrive.
Smentisco di essere un manicheo, per me non esiste il bene o il male e basta, esistono le cose fatte bene e quelle fatte male.
Quelle della Meloni fatte non male, malissimo, le posso elencare dalla prima all’ultima, come posso elencare le cose fatte non male, malissimo, dal PD e da una sinistra che sembra un saloon durante una rissa.
Elenchiamo le cose “fatte bene” da questo governo di destra… …. … ….
Azz! Non me ne viene in mente manco mezza.
E adesso quelle fatte male, partendo dalle riforme che faranno la Storia:
Premierato: Deragliato su un binario, triste e solitario, direi morto.
Autonomia differenziata (come la rumenta): bombardata a tappeto dalla Consulta.
Abolizione delle accise: La cerca pure la Sciarelli a chi l’ha vista?
Blocco navale subito!: Quello della nave “l’Ibra” in omaggio al funambolico “zingaro” svedese, non salpa più per mancanza di materia prima.
Rilancio Industriale (alla Trump), hanno scoperto di non esserne capaci, Elkann li prende per il naso da due anni e prima ancora Draghi e prima ancora gli altri.
Ministero della Sovranità Alimentare: Come la mozzarella, una “bufala”.
Stop ai migranti: In effetti sui giornali non se parla più, quindi non ci sono, secondo il Ministero dell’Interno, 250.000 sbarchi da quando governano.
Centri di detenzione albanesi: 1 miliardo per trasformarli in canili di lusso per i “senzacuccia”, migranti colà trasferiti 0 (zero).
Riforma della Giustizia: Più abuso d’ufficio per tutti.
Riforma fiscale: Beh, lì si sono impegnati, 20 condoni.
Più soldi alla Sanità: Infatti scioperano a più non posso, organici all’osso, assunzioni di infermieri con il turbante e medici cubani come i sigari.
Pil al +1%: Nessuno come noi in UE e infatti a stento arriviamo allo 0,5% grazie ai fondi del PNRR di Conte. Etc. etc.
E’ questa l’Italia della stabilità che piace a Lenzini, precariato a ufo, lavoro povero, crisi industriale, inflazione al carrello del 40%, salari in regresso costante, una povertà culturale imbarazzante, familismo in vece del merito…
Complimenti Lenzini per la sua lucida visione e per il radioso futuro che la Meloni sta prospettando a tutti noi, cambiare non avrebbe senso e poi con chi, con quei 4 sciamannati dell’opposizione? Bah, meglio tenerci questi sovranisti alla vaccinara, fino a quando dall’altra parte non si saranno chiariti le idee che non hanno.
Hasta la Meloni siempre!
R
ma che bell’elenco che hai fatto. Manca solo il buso dell’ozono. la marea montante in Canal Grande e e seppioline blu nell’Adriatico.
Ma perché non ci fai l’elenco delle meraviglie che i governi giallo verde e giallo rosso hanno fatto per gli italiani…ah si, ci mettiamo al top i 250 mila morti di Covid contenuti dai de cretini dei fenomeni che lo hanno “governato” e tutto il resto? Ah si Meloni ha trovato davvero il salotto buono spolverato a dovere e lo sta mettendo in disordine, come “massaia” non vale molto, come premier poi, non ne parliamo proprio non le basterebbero i gironi infernali per pagare il fio delle sue tante colpe…ma addavenì.
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