Lo so che siamo tutti in attesa di sapere cosa ci porterà il nuovo anno. In trepida attesa dei botti e dei brindisi e dei riti apotropaici. E’ la regola, si fa così, ogni anno, il 31 di dicembre si saluta l’anno vecchio e si accoglie quello nuovo per ingraziarselo con i festeggiamenti rituali. Ma e se poi quello, l’anno nuovo è peggiore di quello vecchio? Non importa, lo scacceremo il prossimo 31 dicembre e faremo buon viso a quello nuovo sperando che non ci freghi anche lui.
Ma c’è uno che ha pensato bene di fare qualche botto in anticipo. Un politico e un tipo deciso e determinato a difendere il bene del paese. Per ora sta all’opposizione ma con lui non si può mai sapere. E’ uno capace di fare e disfare governi così con un tricchetracche. Infatti Crosetto ha sussurrato a Meloni: “attenta che quello ti distrugge”, da ministro della Difesa ha parlato con cognizione di causa.
Avrete capito che parlo del senatore Renzi il quale indignatissimo e innocente dichiarato e certificato, l’altro giorno in Senato si è esibito in un (Bracco)baldo Renzi show pirotecnico.
Questi fascisti, ha detto, mi impediscono di guadagnarmi qualcosina facendo le mie superlative conferenze all’estero dove sono molto richiesto dagli sceicchi. E, cercando la rissa con La Russa e non trovandola, si è sperticato a proclamarsi assolto e innocente e felice di essere italianovivo e vegeto , sfondato e spudorato e carico di bile e furor di vendetta per l’onta subita e pronto a farla pagare a tutti quanti non vanno in ginocchio a chiedere scusa.
La nuova norma, perbacco, è una vergogna, ha gridato, ma non per lui che se ne può anche infischiare tanto si fa pagare in petrolio, ma per tutti quei poveri diavoli ricchi di parlamentari che non potranno più arrotondare il lauto stipendio. Una battaglia di libertà e giustizia, insomma.
Che figura di uomo, che santo, che cinquantenne on the go, che cosa ci siamo persi a non averlo ancora premier? Dice: “camerata La Russa, non mi interrompa, lei sa chi sono io, dunque taccia e mi faccia parlare che sono stato fin troppo zitto”.
Il camerata Renzi si rivolge così al camerata La Russa al Senato. che c’è di strano? Si chiamano così tra di loro. e se chiama camerata il presidente del Senato la passa liscia perché non è un’offesa, si è informato e lui ha confidenza, si conoscono da lunga pezza. E pure dargli del rimbambito non è reato, se non sente i rumori fa pena poveraccio.
Insomma L’Innocente si ribella a questa norma che vuole togliere il pane ai parlamentari e non lo fa per sé ma per l’Italia (viva o morta) che lui rappresenta.
Ah, si, il 2025 ancora non è iniziato, ma Renzi è già in festa, felice di essere stato assolto e felice di essere un cinquantenne rampante pronto a dare battaglia e a vincere.
A cosa? ma alla tombola coi diamanti che ha avuto di mancia dopo l’ultima acclamata conferenza all’estero. Senza porsi limiti né confini, alla ricerca del compenso extra (forse) perduto.