Il tempo dei Meloni

Un amico del blog, ieri, mi ha chiamata Mariagrazia Meloni. Era un provocazione a seguito di una mia, ho cancellato perché mi ha fatto venire i cinque minuti (sono abbastanza frequenti) ma poi ho riflettuto. Rifletto sempre, poi. Sono quella del senno di poi. Subito mi saltano e mi girano.

Dunque dicevo, col senno di poi, mi sono detta, ci sarà pure un motivo se qualcuno pensa di identificarmi con il presidente del Consiglio (vuole così, sia fatta la sua volontà). Potrei anche inorgoglirmi, ma non era un complimento, bensì un modo per biasimarmi e incitarmi a criticarla. Mi sono chiesta come mai non riesco ad essere critica col governo. E’ strano perché da quando mi interesso di politica “seriamente” (non moltissimo) ho sempre criticato alla grande anche chi avevo votato, anzi, soprattutto chi avevo votato. Mi sono detta: sarà perché al governo c’è finalmente una donna? Si, anche ma solo in minima parte.

E poi, forse ho capito. Perché mi sono sentita presa per i fondelli da tutto l’arco costituzionale. Io che avevo creduto di votare da una parte, in realtà ero sempre stata tradita perché non esiste “una parte” esiste la Parte. E quale? la parte politica che ha il potere, cioè tutta la classe politica, governo e opposizione. Un interscambio di ruoli che serve solo ad alternarsi al potere e a rimanerci il fino a che dura e poi si finge di dare la parola agli elettori ma in realtà, anche senza che facciano patti segreti, sanno che sono sempre tutti insieme appassionatamente a tempi alternati e spesso già pre determinati.

Insomma un balletto dove i ballerini si alternano in figure e figurine per stare a senso alternato, davanti o dietro la scena con la pretesa di fare i nostri interessi ma con il fine, unico, di fare principalmente i loro.

Ora è il tempo dei Meloni, poi sarà di nuovo il tempo delle Mele. Ma sempre noi siamo a cadere dal pero.

Meloni fa o recita la sua parte, se la prende con le “toghe rosse”, Schlein finge di indignarsi e dice che se la deve prendere con se stessa e i suoi fallimenti. L’Albania è li per dare ragione a finti oppositori che ai tempi dei Meloni sbraitano a salve per dare ragione a se stessi. In attesa che venga quel giorno in cui potranno ritornare a scambiarsi il segno di pace che riporta al governo le “Mele” e fin che il gioco chiamato Democrazia dura (e si spera che duri) la giostra andrà sempre in tondo: chi sale e chi scende e noi a guardare quelli che si divertono e a credere che cambiandoli cambi qualche cosa. Magari con un bonus gelato in tasca (un dolce che convince) e l’illusione di essere popolo, nonché sovrano.

Con le differenze dovute ai nomi e alle persone che sono più o meno “tagliate” per governare e con idee e personalità diverse, ma sempre rientranti nel gioco oggi a me domani a te.

In realtà, a conti fatti, per quanto ci agitiamo per sostenere o criticare questo o quel governo, questo o quel politico, (ed è giusto farlo) alla fine della fiera siamo molto più “sudditi” di quello che pensiamo.

PS: Spero che nessuno mi dica che intendo fondare il partito della “Donna qualunque”.

17 commenti su “Il tempo dei Meloni”

  1. Signora Gazzato, credo che la situazione che denuncia lei si sia aggravata parecchio quando siamo tornati dal sistema maggioritario al sistema proporzionale.
    Un ritorno sul quale furono tutti d’accordo, perché toglieva potere ai cittadini e lo restituiva al sistema dei partiti, che potevano fare gli accordi post elettorali più spregiudicati.
    Col maggioritario non sarebbe stato possibile il governo giallo verde, e meno che mai il governo giallo rosso. Forse anche il commissariamento affidato dal Presidente della Repubblica a Draghi avrebbe trovato degli ostacoli.
    Un altro elemento che mortifica i cittadini è la mole inusitata di bugie che ci propinano. Qualche decennio fa avevano un po’ più di pudore.
    Promesse elettorali non mantenute da chi governa, accuse dell’opposizione al governo in carica di non aver ancora rimediato ai danni che avevano fatto loro quando governavano (tipo la Sanità). Sindacati che proclamano scioperi assurdi. Dati variegati sugli effetti dell’immigrazione per cui si dimostrano, dati alla mano, tesi opposte.
    Ormai siamo una democrazia basata sull’informazione e sulla disinformazione, sui persuasori occulti, sulla malafede diffusa.
    Comprensibile che tanti rinuncino a votare. Comprensibile come reazione, ma controproducente, perché meno gente vota e più i partiti fanno quello che vogliono sopra le nostre teste.
    R
    E ‘ proprio quello che intendo dire. Anche questa commedia continua tra opposizione e governo è stucchevole. Si capisce che l’opposizione se ne frega di noi certamente più del governo che deve rendere conto del proprio operato, l’una rema contro, l’altro tenta di rimanere a galla, insieme è una parola desueta o una vecchia canzone di Mina…E Landini che lancia le rivoluzioni a tempo scaduto è ridicolo. Vuole fare il politico ma se lo mangiano in un boccone e non ottiene nulla con i toni roboanti che usa se non fare altra confusione. Ci vorrebbe Battisti…

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  2. Ma anche no cara amica del blog, non torno sul “Dibbatito” ne ha fatto l’esegesi il mio omonimo al quale va la mia solidarietà di ligure per la recente alluvione nel catanese.
    Era un’equivalenza, circostanziata, la mia.
    E a mio parere non regge nemmeno la spiega che hai voluto condividere gentilmente con noi, essere donna è ininfluente, anche Ilse Kock la “Bestia di Buchenwald” era una donna e pure Virginia Raggi è una donna, a quella però facevi delle analisi e rilievi che nemmeno il RIS di Parma.
    Con questa invece, tutto va bene Madama la Melona. Perché?
    Sei in piena “sindrome di Stò-colma” per i torti subiti della tua ex parte politica?
    Non torna, io amo la maglia blucerchiata anche se gioca da far pietà e traccheggia nel Campionato cadetto senza lode e con molta infamia, potrei mai appassionarmi alla squadra dirimpettaia? Manco morto.
    E non è nemmeno vero che in questi ultimi anni ci siano sempre e solo stati i soliti minuetti.
    Dal 2013 qualcosa dal basso è partito, per qualche anno c’è stato un contraltare alla situazione “Franza o Spagna”.
    Poi è vero che il sistema marcio e più forte e ti fagocita, il voto Regionale in Liguria che ha visto prevalere “Franza” è la cartina di tornasole che ormai la protervia, il ladrocinio, il malaffare, il nepotismo, la corruttela, l’incompetenza, sono stati assorbiti e digeriti.

    La “Trumpetta”, dovrebbe imparare a circondarsi di gente competente e non di famigli e leccaterga, qualcuno che sappia come si scrive una legge, che abbia un’idea di cosa sia una politica industriale.
    Il bravo Nencioni si indigna per i Ministeri a casaccio, ma nel disastro della Sanità italiana qualcuno ha sentito un timido belato da parte della Ministro competente?
    Mi riportate per cortesia una sua dichiarazione a caso? Dubito.
    Nel cataclisma industriale che stiamo vivendo e che peggiorerà sempre di più, qualcuno ha sentito un pigolio da parte del Ministro dello Sviluppo economico?
    Non penso, lo hanno spacchettato in 4 o cinque dicasteri, uno al cognato, uno all’amica, l’atro al militante… ognuno spara le sue minchiate falsificando dati e realtà che il popolo bue rumina e digerisce.
    I centri albanesi sono una vergogna, per spreco e finalità, altro che dare ragione a noi stessi, la Trumpetta pensava di fare come je pare, perché in Europa è arrivata lei ed è finita la pacchia, invece l’Europa la bastona come un orso al Luna Park e lei bercia contro i giudici invece di domandarsi:
    “Nun se po’ fa? Ma nun potemo chiede prima invece de staa fà tutto ‘sto casino?”.
    Nulla, impermeabile al buon senso, alla logica e alle leggi sovraordinate.
    Io non mi sento suddito e se il RE è nudo lo dico, non faccio finta di farmelo piacere perché è uomo, lo giudico per quello che fa e quello che sta facendo la Trumpetta è portare il paese allo sfascio e non lo dico io, lo dicono i numeri e quelli non mentono mai, se uno li sa analizzare e non si fa imbesuire dalla becera propaganda.
    R

    Rispetto le tue idee ma io non mi sarei mai attaccata a uno che ha distrutto i conti pubblici e tenuto gli italiani come i cani in chiesa. E a me pare che i tuoi giudizi su Conte e sui grillini siano all’acqua di rose o all’acqua santa.
    Mi pare che tu abbia frainteso il senso di quello che volevo trasmettere o forse con te non ci riesco proprio a spiegarmi, il tuo odio viscerale per la Meloni e la destra (come se Conte o i grillini fossero santi custodi dei valori di sinistra-sinistra) ti impedisce di capire. Me ne farò una ragione. Peccato…eppure sei molto intelligente ma proprio non vuoi capire.
    Non tifo per la squadra avversaria perché la mia mi ha deluso, non si tratta di calcio e non è un gioco. E non rinuncio i miei valori, solo mi rifiuto di unirmi alla becera propaganda anti Meloni solo perché è di destra.
    Sei pregato di non definirla in quel modo, lei non ha nulla da spartire né con Trump né con le due che nomini (Raggi se ne meritava anche di più di critiche) e io da italiana, a differenza tua non sto a remare contro il governo per opposta ideologia tutti i santi giorni, ma quando devo criticare critico, solo che tu fai finta di non vedere. E’ un giochino che non trovo per nulla interessante, né proficuo. e non ho “ex” parti politiche ma critico la politica che ha portato molti italiani a disamorarsi del tutto della politica e a sentirsi traditi dalla politica e i grillini hanno la prima palma di traditori del popolo. Gli altri a seguire.

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  3. Signora Gazzato, io credo che Landini qualcosa abbia ottenuto.
    Le aziende metalmeccaniche, FIAT in testa, hanno lasciato o stanno lasciando il Paese perché non ne potevano più di un sindacato con la bava alla bocca. Ha vinto lui, ma i lavoratori hanno perso.
    In Germania e in altri Paesi il sindacato non fa la guerra e basta. A volte entra nella cogestione delle aziende e si assume responsabilità nell’interesse dei lavoratori, invece di fare una politica di potere.

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  4. Mariagrazia, non è offensivo ritenere un ragionamento qualunquista, intendendosi per qualunquismo una profonda sfiducia nella politica, peraltro ben giustificata. Questo atteggiamento si adattava perfettamente ai tempo dell’alternanza De Mita-Craxi, un’alternanza preordinata, perché l’uno o l’altro non cambiava nulla, sempre mazzette erano.
    Oggi mi pare peggio: dall’uno all’altro, oltre il clientelismo e la corruzione di un tempo, c’è un progressivo deteriorarsi della democrazia, mai come oggi la Costituzione è umiliata e mai come oggi si nota la scomparsa dello statista, quella figura per la quale il senso dello Stato e il rispetto delle istituzioni prevale sugli interessi personali. I
    ll Palamento, che dovrebbe essere la sede della volontà popolare, è esautorato, composto com’è da gente scelta dai partiti imposta tramite le liste bloccate.. I partiti stessi non hanno più come riferimento i bisogni del popolo, al più, delle lobby che li finanziano. La Magistratura, o è funzionale al potere o è oggetto di attacchi da parte di esso. I sindacati, d a tempo hanno perso la capacità di incidere in maniera significativa. La stampa, e in generale i media, meglio non parlarne, proni al potere.
    Al governo all’apice delle istituzioni si vanno affermando personaggi mediocri, impreparati, ambiziosi, preoccupati di ingannare la gente che ancora non s’è stufata di votare, per poter continuare fare i propri giochi di potere e di interesse personale. l’Italia, già spaccata in due, tra ex stato borbonico (il Mezzogiorno), e il resto del Paese, si sta smembrando ulteriormente in piccoli staterelli, mentre il potere centrale tenta il colpo di mano con l’oscena riforma del premierato.
    Intanto i poveri sono sempre più poveri, e quei tentativi di aiutarli sono sati frustrati. l’industria e le piccole imprese che dovrebbero dare lavoro, sempre più in crisi, si sostiene una guerra perduta per far comodo a un alleato che bada solo ai propri interessi, si subiscono le bizze di una Ue incapace di rinnovarsi, anch’essa preda di giochi di potere, con un rapporto ondivago e di reciproca diffidenza.
    Mariagrazia, ieri si stava male, oggi, al tempo dei Meloni, è peggio.
    R
    si, ma darne tutte le colpe a lei mi pare strumentale e persino ridicolo oltre che intellettualmente disonesto.

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    • X Signor Alessandro: Ma ancora? E basta! Avevo portato elementi a sostegno della tesi che noi italiani siamo un popolo di cialtroni ( evasione fiscale, corruzione, bassissima istruzione universitaria, analfabetismo funzionale,etc.) Tutti dati confermati e verificabili. I rappresentanti politici di un popolo di cialtroni non possono essere che cialtroni al quadrato. Ma di cosa strepita ? Sembra che lei arrivi da Marte.
      R
      non necessariamente, i rappresentanti del popolo dovrebbero avere doti morali e di cultura che si elevano al di sopra della media dei normali cittadini. Sappiamo che in molti casi, purtroppo, non è così, ma generalizzare, sia per quanto riguarda i cittadini, sia i politici, a mio parere, è sempre sbagliato: io “cialtrona” non mi ci sento affatto.

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      • Eccolo qui, il qualunquista Bianchi: “Avevo portato elementi a sostegno della tesi… – reclama risentito. Sull’argomento ha chiosato lui, che dire di più? Di fronte un’analisi cos’ profonda -“siamo tutti cialtroni”- gli altri tacciano, basta la sua parola.

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        • x Signor Alessandro : Qualunquista? Come direbbe Govi, ci vuole una faccia come una lastra a dire certe cose. Cento miliardi di evasione fiscale ( più di tre finanziarie). Qualunquista? Migliaia di chilometri di costa nereggianti di case abusive. Qualunquista? Corruzione da podio. Qualunquista? Penultimi in Europa per iscrizione giovanile all’Università. Qualunquista?
          Analfabetismo funzionale più alto che nelle Filippine. Qualunquista? Per non parlare di quei disgraziati assolti in primo appello dopo dieci anni di calvario perché ” il fatto non sussiste”. Roba da Uganda. Eppure tutti a criticare , a scatenarsi contro la nostra classe politica. Ma che razza di classe politica volete che esprimiamo? Ma ci siamo visti allo specchio? Loro sono la nostra proiezione. Può un somaro vincere ad Ascot? Siamo ridicoli, come il Signor A 59 che insulta la Meloni ragliando di politiche industriali che latitano. Trentasette miliardi gettati nella rumenta a Taranto ( e siamo un paese industriale!), una compagnia aerea venduta al prezzo di una cooperativa di taxi, dopo decenni di perdite, capitalizzazioni, riperdite e ricapitalizzazioni. E non é finita: ci aspettano centinaio di cause di licenziamento con relativi indennizzi. Come direbbero la Schlein e Fratoianni ( comici della nota Compagnia di giro di guitti) “tutti soldi rubati alla Sanità pubblica”. Per non parlare di peanuts, cioé della difesa di settori ricchi e strategici ( moda e lusso) o marchi storici ( Pernigotti ai Turchi! Non si può sentire). E poi lo scienziato nucleare che offende Trumpetta si atappeta a pelle d’orso ai piedi del Presidente della Repubblica per il quale i 5 Stelle avevano chiesto l’impeachment. Fermate il mondo, voglio scendere ! Forse é meglio che lasciamo perdere Putin, Hamas, Trump, politiche industriali, analisi della nostra politica e ci dedichiamo invece seriamente a quali sono oggi i rapporti tra Albano e la Leccisi. E’ questo il nostro terreno.
          R
          francamente, signor Bianchi a me di Albano e della Lecciso, non potrebbe fregarmene di meno. Qui di loro non troverà mai una sola riga.
          Seriamente, se crede, ci si dedichi lei.

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  5. Cara Mariagrazia io non odio nessuno costa troppa fatica, il disprezzo verso verso quella e la banda di destra invece mi viene naturale, come respirare.
    Continui a ripetere il mantra dei conti scassati, ma non porti mai una prova che sia una di quello che affermi, quanto ai cani, sai come la penso sui decerebrati no-vax, ignoranti ed egoisti, fuori dalla realtà, scientifica e giuridica.
    E hai ragione non le voglio capire queste ragioni che tali non sono per me, l’intelligenza non la spreco a cercare di difendere il diritto di infettare gli altri.
    Altro che cani in chiesa, lo considero omicidio volontario, pensa un po’.

    La becera propaganda è quella di questa destra che non capisco proprio perché ti ostini a difendere per partito preso, eppure i disastri che stanno combinando sono sotto gli occhi di tutto il mondo.
    Non pregarmi di non definirla, piuttosto sbianchetta che fa rima con Trumpetta e per la Raggi vale lo stesso discorso dei conti scassati, prove di quello che affermi, ma lì, nemmeno mezza solo il tuo astio livoroso perché disprezzi i 5S, proprio come il sottoscritto disprezza la destra in generale e quella là in particolare.

    La marcetta dell’italianità da chi ha votato il ridicolo referendum legaiolo per l’autonomia già 10 anni fa anche no grazie, anche in questo la patriota trumpettara si è smentita, peccato che i fini costituzionalisti Calderoli (quello che definì il Ministro Kiengè un Orango, lui, il prototipo della bellezza italica) e linguetta Cassese, se la siano vista bocciare dalla Consulta.

    Tu critichi? Ma quando critichi? Dove?
    Quando lo hai fatto te ne ho reso merito, ma si parlava di Netananyahu, non di questo governo squinternato, verso cui non proferisci bit.
    Tu non li critichi mai, se lo hai fatto in passato portami la pezza d’appoggio che costituirà l’eccezione che conferma la regola.
    Ma non succederà, scriverai questo non è un tribunale, io non sono un giudice, tu non devo fornire nessuna prova… cose già lette su questi schermi.

    Vero i grillini hanno tradito il giorno in cui hanno accettato l’indegno abbraccio con il ripugnante saudita, l’ho dichiarato il giorno dopo e lo sai, sta di fatto che continuano a sembrare i soli a cui freghi qualcosa degli ultimi e dei fragili e io preferisco loro alla protervia di una capetta che sta lavorando per riportare il paese al medioevo, con i granducati, le torri merlate e la compressione delle libertà, nostre e altrui, a me sembra che ti stia bene così e non solo a te, basta leggere il commento di Lenzini sul sindacato, antistorico e oscurantista.

    Il sospetto che non fossi un “ex” qualcosa in realtà ce l’ho da ben prima del 2022, è che concedo sempre il beneficio del dubbio, dubbio che hai fugato innumerevoli volte con le tue dichiarazioni la destra, questa destra è la tua “Comfort Zone”.
    E buona giornata.
    R
    buona giornata anche a te.

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    • Mariagrazia, l’effetto melatonina è scontato se la discussione si insabbia, come quasi sempre succede, sul “chi ha ragione”, “chi è falso” (semba di sentire i ragazzini di Amici della DeFilippi) o su “chi è buono”. Sono argomentazioni inutili a decidere chi diventa Papa, figurati in politica…
      In politica conta chi vince, fine della storia. I 5stelle, se anche avessero avuto UNA idea da portare avanti, hanno fallito, sulla distanza non hanno convinto ed hanno tirato nel cesso decine di milioni di voti. Erano buoni? Bah. Onesti? può essere. Profetici e rivoluzionari? Ancora BOH, e comunque chissenefrega: non hanno i numeri, non hanno i consensi, non hanno i finanziatori che servono, adesso per un po’ guidano gli altri. Il che porta in politica internazionale, come effetto collaterale, che smetteremo di menarci con Putin e tanti saluti alla “vittoria” Ukraina, che Israele scaverà trionfante un grosso buco al posto di Gaza e poi dovrà darsi una calmata o gli USA daranno qualche dritta interessante all’ Iran su dove lanciare i loro razzi, che la Cina farà quattro conti per vedere se gli conviene riprendersi Taiwan, e che l’Europa pagherà comunque il conto del ristorante.
      Tutte le altre considerazioni ed elucubrazioni servono a riempire blog e social.
      R
      interessantissima sintesi della politica globale. Non si può proprio dire che ti perdi in chiacchiere.

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  6. Alessandro, condivido in buona misura la sua analisi sul deterioramento della democrazia e della classe politica, ma, dissento su alcune diagnosi, e sono ancor più pessimista di lei.
    La Magistratura non la vedo sotto attacco da parte della politica, ma all’attacco della politica, che cerca di difendersi. E’ non è solo un attacco al governo di destra, ma un attacco agli interessi degli italiani.
    Cito due sentenze emblematiche: il pronunciamento della Cassazione che mette fuori legge la maggior parte degli autovelox, e la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato illegittima la decisione della Regione Abruzzo di abbattere circa 500 cervi in soprannumero.
    La sentenza sugli autovelox si basa su cavilli burocratici, quali la mancata omologazione o roba del genere, ma, in sostanza, viene incontro alle richieste delle associazioni dei consumatori che sostengono il diritto di violare le regole.
    Mettere fuori legge gli autovelox sarebbe come mettere fuori legge le modalità dell’Agenzia delle Entrate per scovare gli evasori, o impedire ai Comuni di scoprire e sanzionare gli abusi edilizi.
    Ma ai magistrati non importa nulla delle conseguenze delle loro sentenze. A loro basta far valere il loro potere burocratico di blocco, anche contro il buonsenso e contro il senso civico.
    L’abbattimento dei cervi in soprannumero era necessario perché troppi cervi danneggiano la vegetazione (rodono la corteccia degli alberi giovani ecc…) e la Regione aveva trovato un modo redditizio per abbatterli: far pagare ai cacciatori un tot al chilo per i cervi abbattuti. Niente spese per l’abbattimento e, viceversa, un contributo alle spese di gestione.
    Ma gli animalisti, che, come al solito, non capiscono niente di ecologia, sono insorti, e i giudici gli hanno dato ragione.
    I sindacati non si sono adeguati all’evoluzione del mondo del lavoro e, ormai, rappresentano solo se stessi, e lottano per non scomparire.
    Il Parlamento avrebbe bisogno di una nuova legge elettorale che premiasse la competenza e il valore, e impedisse i giochi di Palazzo sulla testa dei cittadini: un sistema maggioritario ben fatto, liste aperte …….
    Infine, se le varie autorità e i centri di potere nazionali fossero davvero asserviti al governo non sarebbe una bella cosa, ma sarebbe il male minore. Almeno, si farebbe squadra.
    Viceversa sono tutti impegnati ad impedire al governo di governare, il che rende il nostro Paese particolarmente diviso, fragile e impossibilitato a fare scelte serie e coraggiose.
    R
    sugli autovelox sono d’accordo, sui cervi no.

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    • Il rispetto delle regole vale SEMPRE, abbiamo leggi anche per quanti strappi di carta igienica usare ogni volta, e chi prepara regolamenti e prende decisioni è LUI che deve conoscerle e osservarle, non io cittadino “colpito” dai provvedimenti. Se il legislatore decide (e non mi interessa che abbia ragione o mi stia simpatico, non spetta a me) che l’autovelox debba avere l’OK dalla Federazione Pesca Sportiva ebbene CE LO DEVE AVERE ! Se ne installano uno fichissimo smartissimo che mi comunica le infrazioni su uozzàp ma non ha il bollino, io le multe NON LE PAGO. La legalità interessa tutti. Idem per i cervi, gli orsi, i cinghiali ed eventuali orsetti lavatori: se le leggi prevedono, magari stupidamente (ma le hanno promulgate rappresentanti eletti regolarmente o visitors rettiliani?) che debbano occuparsene i forestali dopo referendum e colloqui con gli Amici del Panda è inutile che ti inventi una scorciatoia, anche se carina, per arrivare alla polenta e cervo in stufato senza passare dai dibbbbbattiti.
      Tutti quelli che protestano per la certezza del diritto dovrebbero includerci anche le stupidaggini.
      R
      o perlomeno quello che tu consideri tale. Non mi è chiarissimo il concetto. Si, hai ragione: la legge è legge, ma ci sono casi in cui la legge, pur rispettandola, la si può contestare, si chiama “disobbedienza civile” ha delle implicazioni forti e anche lì ci sono delle regole che vanno seguite, ma il tema è molto complesso, e scusa, non può essere derubricato al solito (ormai un po’ fesso) “dibbattito da blog”.

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      • La disobbedienza civile, nei rarissimi casi in cui non è solo un nome figo per “paraculaggine”, SI PAGA.
        I Radicali hanno fatto della disobbedienza civile la loro bandiera, e con loro i pacifisti in tutto il mondo: e TUTTI, senza lagne, campagne social e proteste al venerdì così si parte prima per il weekend, hanno pagato con soldi, tempo e GALERA, se il caso. Quelli li rispetto. Quelli che non mi devono multare il parcheggio in doppia fila perchè gli evasori, gli immigrati, Putin e i nazisti dell’ Illinois, NO.
        R
        ma certo che no. Chi lo dice? Il santo Blog? Io non lo dico.

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    • Quel che cita Lenzini fa capire perche’, tutto sommato, il nostro Paese, in campo internazionale e nell’arco della sua millenaria storia: dalla caduta dell’ Impero Romano d’ Occidente ai giorni nostri e nonostante tutte le forme di governo avvicendatesi dalla sua unita’ politica:
      “monarchia sabauda, fascismo, repubblica liberale con … Democrazia Cristiana,; Socialisti; Centrosinistra; Popolo della liberta’; Governi Tecnici; Governi balneari; Movimento 5 stelle; Gialloverdi; Giallorossi; Centrodestra…e via dicendo, non e’ mai stata considerata o ha mai contato un tubo all’estero, in politica internazionale!!!
      La Germania, per contro, pur con i suoi “umani difetti” ha mostrato sempre autorevolezza e prestigio, sia col Kaiser, sia con Hitler, sia divisa, sia oggi dove, nonostante il suo calo, resta sempre un faro per il nostro continente, tant’e’ che lo spread con i tedeschi resta sempre un termine di paragone…con loro, e mai il contrario.
      Faccio notare, inoltre, che mentre i Tedeschi, durante tutto il Secondo conflitto mondiale sono sempre rimasti fedeli al loro “credo”, giusto o errato che fosse, andando fino in fondo…sino alla sconfitta, noi Italiani, cronici, inaffidabili soggetti, abbiamo non solo subito una umiliante e vergognosa sconfitta ma abbiamo perso definitivamente la faccia dinanzi al mondo intero andando contro il nostro governo “fascista” (buono o cattivo che fosse), sabotandolo non poco e con tutti i mezzi, favorendo, invece , coloro che, da nemici che erano, furono accolti poi come liberatori!!!
      Inglesi che ad El Alamein, all’ Amba Alagi…uccisero migliaia di nostri valorosi soldati mandati gratuitamente al macello da un regime megalomane e niente affatto preparato alla guerra, vennero, unitamente agli Americani, acclamati come “santi liberatori”.
      Resta il fatto che diversi soldati anglo americani, Alleati, rimanevano addirittura stupefatti per il comportamento innaturale di coloro, Italiani, scesi in strada ad osannare loro, gli occupanti il nostro Paese!!!
      Caso rarissimo, se non forse unico nella storia mondiale dove si ripudia il proprio esecutivo e si acclama l’invasore!!!
      Anche oggi, del resto, pare profilarsi ancora quella eventualita’ con la candidatura di Fitto a Vicepresidente della Commissione Europea alla quale sono assai contrari nostri “parlamentari europei” che remano contro la nomina di un Italiano ad una carica prestigiosa ed importante!!!
      Del resto, come ripeto, non e’ una novita’ che da noi si remi contro i nostri governi (specie se antipatici a certi deputati) e si favoriscano quelli stranieri, unitamente ai loro interessi!!!
      Germania, Francia, Regno Unito, in Europa hanno invece sempre voce in capitolo e le loro desiderata vengono sempre esaudite;
      essi condizionano e pilotano gli eventi per i loro interessi a noi invece toccano sorrisini di circostanza, qualche pseudo elogio ma…fatti concreti, vantaggi nazionali, niente!!!
      I migranti dobbiamo sempre sorbirceli noi, la Meloni non e’ in grado di influenzare nessuno in Europa (ma anche altri governi italici non e’ che abbiano fatto o ottenuto di meglio..).
      Perche’ non pensiamo di cambiare mentalita’ in Italia?
      Alla classe poltica nostrana l’ardua sentenza.
      R
      sulla classe politica italiana bisognerebbe stendere il classico velo pietoso, sugli italiani…beh, si sono trovati spesso, per amore ma più per forza, a subire più che essere partecipi delle sorti del paese e da questo nasce anche la nostra litigiosità e quella tensione a contrastare, forse dalla paura di ritrovarci in situazioni, diciamo, complicate? In quanto al fascismo, bene hanno fatto gli italiani che lo hanno avversato e debellato: era doveroso farlo e, allo stesso modo era doveroso accogliere come liberatori quelli che, pur bombardando e causando inevitabili ferite profonde, sono stati artefici della sconfitta del nazifascismo almeno quanto i partigiani. E anche tra di loro, non dimentichiamoli, ci sono state molte vittime.

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  7. Signora Gazzato, la cosa si spiega col fatto che di circolazione stradale ne capiamo un po’ tutti, mentre la maggior parte dei cittadini non sa come funzionano gli ecosistemi.
    E, purtroppo, i giudici appartengono alle seconda categoria.
    Sorprendente come si accetti di allevare (malamente) e macellare milioni di maiali, vitelli, polli ….. , mentre gli animali selvatici (cinghiali in testa) andrebbero risparmiati tutti, anche quando si creano condizioni innaturali e dannose per loro stessi.
    R
    si possono anche fare delle distinzioni giuridiche: il codice della strada va sempre rispettato, gli autovelox sono, in alcuni casi dei trucchetti per fare cassa. Mentre il discorso degli animali da abbattere per “proteggere” l’ecosistema è molto più complesso. Non siamo noi umani detentori della possibilità di sterminare o di costringere in allevamenti intensivi mostruosi, delle specie animali, lo facciamo con gli animali da allevamento dove ci sono norme rigide che spesso vengono disattese, lo facciamo con gli animali selvatici quando costituiscono un pericolo per l’uomo (e anche qui ci sarebbe da discutere), lo facciamo con certe specie animali quando, secondo gli ecologisti, costituiscono un problema per l’ecosistema. Secondo me andrebbe vagliato di volta in volta a seconda dei casi, l’opportunità “morale” di abbattere un numero cosi consistente di animali che non costituiscono nessun pericolo alla vita degli esseri umani.

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  8. Nencioni, sono d’accordo che chi fa le regole le deve fare bene.
    Però, se io vado a 150 in autostrada e mi multano con un autovelox senza bollino, o mi mandano la notifica in ritardo, io so bene di aver sbagliato ed ho il dovere di pagare la multa. Altrimenti sono un furbastro e un evasore fiscale.
    Se io penso che posso violare la legge e che spetti alle autorità preposte incastrarmi non sono un cittadino onesto.
    Così si legittima qualsiasi abuso: evasione fiscale, abusi edilizi e così via.
    Gli abusi veri sono quelli che indica la signora Gazzato, tipo un limite e 50 messo a tradimento in una strada extraurbana dove non ha senso metterlo, giusto per far cassa. Come all’uscita dell’Autostrada a Civitavecchia sud, dove i vigili si appostano con l’autovelox a poche centinaia di metri dall’uscita, e chi viene dall’autostrada non incontra nessun cartello di limite prima dell’autovelox.
    Queste sarebbero le vere multe da annullare. Non quelle strameritate che si invalidano con un cavillo.
    Il tema dell’abbattimento degli animali selvatici in soprannumero è giustamente complesso, e per questo non può essere affidato agli animalisti, che sono una delle categorie più ignoranti in materia.
    Comunque non si tratta di intervenire in territori allo stato naturale, ma in territori dove noi uomini abbiamo causato una proliferazione eccessiva di certe specie (per esempio, sterminando a suo tempo i lupi o creando colture che offrono abbondanza di cibo). E, in queste situazioni, la natura non riesce a recuperare l’equilibrio. Noi lo abbiamo alterato e solo noi lo possiamo ripristinare.
    R
    noi umani ne combiniamo di disastri e poi pretendiamo di aggiustarli combinandone di peggiori.

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  9. Dunque. il suprematista Bianchi mi tira (ancora) in ballo, lo fa subdolamente rivolgendosi ad altri con tanto di insulto ma, more solito, senza portare uno straccio di prova di quello che afferma, scomodando persino la buonanima di Govi storpiandone la citazione, che per uno precisino come lui fa specie.
    Però come Don Abbondio se un il coraggio non ce l’ha…
    Ma vabbè cristianamente sopportiamo, lui va un tanto al chilo come tutti i destrorsi.

    Parte bene eh, snocciola classifiche che nemmeno Paolo Valenti di “90° Minuto”, ma poi mannaggia, mi frana sulla Trumpetta che idolatra e che fa parte di quella destra becera e ignorante che razzola nel “nero”, nelle ruberie, nelle baronie, nell’abusivismo edilizio costiero e non, nella rapacità degli appalti, nell’evasione fiscale certificata da 20 condoni in due anni, nello sfruttamento e nell’ignoranza crassa.
    E chi se l’è venduta Alitalia? E prima ancora chi ne ha impedito la vendita?
    E sarei io il somaro e il ridicolo. Bah.
    E la sua ricetta per la sanità pubblica… quale sarebbe?
    Come fa la Trumpetta foraggiando gli hotspot albanesi?
    Togliendo 5 miliardi all’automotive in un momento di grave crisi?
    Incentivando la sanità privata degli Angelucci?
    Assumendo infermieri con il turbante e il pallino in fronte?
    Continuando a regalare armi e soldi al botolo ucraino?
    Ah, saperlo, ma non ce lo dirà mai, il fenomeno non fornisce mai una soluzione che sia una, vive di ricordi e “ma se ghe pensu”.

    Cosa c’entri poi con me Mattarella e l’Impeachment (termine che nella Costituzione italiana non esiste) non provo nemmeno a capirlo, lì siamo nel dadaismo condito dal surrealismo.
    I rapporti tra il suo coetaneo Al Bano (il nome d’arte si scrive staccato) e la di lui compagna possono interessare a chi di altro non capisce una mazza, giusto che lui se ne interessi-

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