Uniamoci e …partite

Pubblico questa riflessione di Romolo Piccinini sull’Unione Europea e le tante problematiche che la connotano. Cose di buon senso che i nostri governanti potrebbero prendere in seria considerazione, soprattutto in questo momento particolarmente complicato.

Dove non mi trovo d’accordo è sul marchio “made in Europe” e credo che troverebbe poca accoglienza soprattutto da noi.

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Oggi il mondo, come ben sappiamo, e’ sull’orlo di un baratro.

Guerre, migrazioni bibliche senza controllo, Stati che si contendono il dominio planetario, cambiamenti climatici in atto e…tanto altro ancora.

Dinanzi a tali preoccupanti prospettive la Unione Europea invece ciancia di farine di grilli, di dimensioni di cetrioli, di auto e case “green” obbligando i cittadini degli Stati comunitari ad adeguarsi a normative oltremodo demenziali e perfettamente inutili.

Di unirsi politicamente, pero’, non se ne parla affatto in quel di Bruxelles!!!

Si ciarla, molto timidamente, di costituire Forze Armate Comuni europee ma…

– “Chi dovra’, poi, coordinarle, finanziarle, farle funzionare e dirigerle non e’ dato di sapere”!!!

Una Governance Federale non sarebbe molto meglio indicata a svolgere tale compito?

Ed invece…

Nel caso si istituissero, oggi, “Forze Armate Europee”, ogni Stato comunitario dovra’ poi provvedere, a sue spese, per dotarsi di armamenti adeguati?

Un colonnello francese comandera’ forse un reggimento italo-spagnolo?

Un capitano italiano dirigera’ per caso una compagnia austriaca?

Sinceramente, cosi’, non la vedo bella.

Perche’, invece, i leaders dei Paesi fondatori dell’ ex MEC (Germania, Francia, Italia, Benelux), piu’ qualcun altro che vuole starci (Spagna, Austria, Portogallo, Irlanda…), non si siedono piuttosto attorno ad un tavolo e cominciano a buttar giu’ le basi per istituire una Confederazione Europea, politicamente unita, laddove una Costituzione regge e guida il sistema e dove vengono indicate le competenze riservate ad organi federali mentre altre ai singoli Paesi?

Tanto per abbozzare degli esempi:

difesa, economia, tasse, emissione e gestione della moneta, politica estera… e quant’ altro indicato in Costituzione sono appannaggio di una Governance centrale confederale mentre le politiche locali, la gestione dei prodotti agroalimentari, le industrie…e altre “minori entita’” restano di competenza ai singoli Stati.

Per la Difesa ci si potrebbe riferire a quanto accade in USA, laddove un “Pentagono”, ovvero un Dicastero della difesa, di concerto con un Dicastero economico, provvedono, uno a coordinare e l’altro a finanziare, le Forze Armate.

Istituire, ad esempio, un “Dicastero, o Ministero, di difesa comune europeo” che fornisca di identici armamenti le forze armate dei singoli Paesi e le coordini tramite settori operativi di comando:

occidentali (con basi dislocate in Portogallo e in Francia);

meridionali (in Italia, in Spagna); 

orientali (in Polonia, in Estonia..); 

sud orientali (in Grecia, in Romania); settentrionali (in Svezia, in Finlandia…).

Ogni nazione non dovra’ piu’, come oggi accade, provvedere da sola alla propria difesa spendendo capitali che gravano poi sul bilancio nazionale ma si avvarra’ di un bilancio federale per tal fine, visto che dovra’ esistere uno Stato federato europeo con relativa Governance a svolgere tale incombenza.

Anche per i supporti economici dovrebbe valere la stessa regola: 

basta quindi con i prestiti elargiti ai Paesi europei “bisognosi” che poi devono restituire con indebitamento sul proprio bilancio nazionale (vedansi PNRR, MES, e quant’altro).

Un Dicastero del Tesoro, o Economico che dir si voglia, invece deve provvedere alle bisogna di quegli Stati in difficolta’, tipo calamita’ naturali, epidemie come fu il COVID ed altre necessita’ varie…

Le nazioni confederate versano periodicamente, come lo fanno anche oggi del resto, nelle casse comuni dell’ apposito Dicastero economico, una somma in denaro proprio per sopperire, in caso di necessita’, alle bisogna collettive.

I prodotti fatti in Europa saranno sotto il marchio “made in Europe” e tutelati dallo Stato confederale ponendo cosi’ termine alle concorrenze interne fra Stati UE e alle lotte meschine fra loro oltre che alla sparizione delle allucinanti quote latte, delle quote olio…e ai tanti limiti di produzione e quant’altro di estremamente frenanti e condizionanti le  varie economie nazionali.

Cosi’ che, come oggi sono “made in Italy” cio’ che viene prodotto nel nostro Paese indipendentemente dalla regione di provenienza 

(vedasi la mozzarella di bufala campana, lo spumante di Asti in Piemonte, le auto Ferrari in Emilia, il pandoro di Verona…e via dicendo), altrettanto puo’ avvenire, in ambito europeo, per le auto, le tecnologie, l’agroalimentare, il pescato, la moda, le industrie, ecc. che, nell’ambito della Unione stessa e indipendentemente se di provenienza italiana, francese, tedesca, spagnola…diventano … “eccellenze europee”!!!

Ogni nazione federata puo’ e deve cosi’ produrre, sempre nell’ambito europeo, quante … mercanzie vuole ed esportarle col marchio “made in Europe”, indipendentemente dalle caratteristiche fisiche della merce 

(vedansi invece le demenziali norme sulla dimensione dei cetrioli e delle vongole);

dal modo di pescare 

(a strascico, con la rete, con l’amo…), 

dalla quantita’ dei prodotti… (summenzionate quote latte, olio…) e via dicendo 

(cibi artificiali invece di sane diete mediterranee).

Restano, ovviamente, obbligatorie, quelle normative europee inerenti all’igiene e alla qualita’ dei prodotti confezionati, soprattutto dell’agroalimentare e della pesca.

La UE deve cominciare, inoltre, a rendersi quanto piu’ indipendente possibile dalle onnipresenti mercanzie cinesi e a produrre in proprio sia cio’ che le occorre al suo interno e sia per quel che vuole esportare perche’ l’Europa non e’ il Botswana e non mancano certo, da noi, la tecnologia e le capacita’ per realizzare prodotti di alta qualita’ e di competere alla pari, ma anche di piu’, con Cinesi, Americani e chi altri…

Romolo Piccinini

15 commenti su “Uniamoci e …partite”

  1. Gent.ma Sig.ra Gazzato,
    La ringrazio per aver avuto la gentilezza di pubblicare la mia riflessione sulla attuale situazione generale europea.
    Ovviamente quanto da me indicato in quello scritto, relativamente alle impostazioni elettive di un Parlamento europeo confederale, sui rappresentanti stessi, sul Presidente, sulle Forze armate e quant’altro, sono puramente indicative, che’ suscettibili di ritocchi e variazioni da parte di esperti costituzionalisti, generali militari, economisti e quant’altri: tutti sicuramente molto piu’ competenti del sottoscritto nei campi succitati.
    Per quanto concerne il “Made in Europe” volevo soltanto precisare, con la speranza di non essere frainteso, che il paragone fra le mercanzie “prodotte” nei vari Stati confederati europei e la Confederazione nel suo insieme, stanno come le singole specialita’ regionali o cittadine italiane e l’Italia nel suo complesso.
    Se uno straniero difatti volesse acquistare un’auto “Ferrari” dira’ che quella macchina e’ una “eccellenza” made in Italy e non certo un mezzo di trasporto di lusso…emiliano di Maranello!!
    Se una compagnia aerea brasiliana dovesse comprare un aereo in Francia, dira’ sicuramente che quel velivolo e’ di fabbricazione francese…ma non stara’ certo a vedere che esso e’ uscito dagli hangar di Tolosa dove si fabbrica.
    Cosi’ per le auto BMW tedesche, fatte a Monaco nella Baviera…e via dicendo.
    L’Emilia-Romagna, la regione di Tolosa, la Baviera con Monaco se l’avranno forse a male se non vengono specificatamente citate?
    Qualcosa, forse, impedira’ a tutte quelle industrie: “maranellese”, “tolosiana”, “monegasca” di concludere affari, avere guadagni o perdite?
    In buona sostanza accade, logicamente, che una volta appartenenti ad una comunita’, nella fattispecie, una Confederazione, o Federazione che si vogliano creare, e’ poi fattuale che i partecipanti perdano una parte della propria sovranita’ a favore della causa comune.
    Un ultimo esempio di cio’ che desidero far capire e’ quello di una Nazionale di calcio (italiana ad esempio).
    Li’ vengono convocati calciatori di vari club (Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina…) e assemblati dal mister per costituire una formazione da opporre agli avversari.
    Quando in campo realizza un gol, magari pure decisivo per la vittoria,
    un giocatore con la maglia azzurra, mica si da’ tanto importanza se quell’atleta era dell’Inter o del Napoli o chissa’ di quale compagine del nostro campionato: in quel frangente e’ l’ Italia che ha segnato e ha vinto e…tutti siamo contenti, da Bolzano ad Agrigento, siano essi tifosi del Milan, del Cagliari, del Napoli….del Venezia!!!
    Cosi’ intendevo per il Made in Europe: ogni Paese esporta le proprie eccellenze traendone guadagni ed utili ma all’acquirente extracomunitario il prodotto risultera’ una eccellenza europea.
    Se invece vogliamo fare i “distinguo” allora possiamo tranquillamente tornare ai “nazionalismi”, alle lotte e beghe interne laddove il vino italiano fa male alla salute mentre il formaggio tedesco confezionato con latte in polvere e’ salutare;
    i prodotti francesi sintetici hanno il bollino verde della commissione europea mentre i nostri sono etichettati con quello rosso che’ nocivi alla salute;
    le vongole non devono essere piu’ corte o lunghe di tot centimetri e…via di questo passo.
    Mi fermo qui sperando di aver reso l’idea.
    Poi, giustamente, ognuno puo’ pensarla come vuole.
    Cordiali saluti.

    P.S. – Spero sempre che la nostra premier Giorgia Meloni, sfruttando la sua grande popolarita’ in campo europeo (sic), possa prendere l’iniziativa di indire un vertice fra leaders europei interessati alla questione di unire politicamente parte del nostro continente, come avevo citato nella mia riflessione.
    R
    Meloni mi pare che sia piuttosto sulla sua lunghezza d’onda e qualche giorno fa ha detto a Budapest: “chiediamoci cosa l’Europa può fare per se stessa più che chiederci cosa possano fare gli Usa per l’Europa”, o qualcosa del genere se non ricordo male (parafrasando la nota frase di Kennedy). Quindi credo che l’intenzione di “unire” ci sia, tutto sta a capire il come e il quando, il perché mi pare ovvio e lei lo spiega con dovizia di particolari.
    Sul made in Europe, la ringrazio per gli esempi ma io rimango della mia idea: quello che viene prodotto da noi (spesso oltre l’eccellenza mondiale) deve rimanere “made in Italy”. Non la ritengo una questione marginale e non vedo che possa essere di ostacolo ad una unione più articolata ed efficiente.

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  2. Concordo con te Cara Mary e non con Piccinini che peraltro facendo una rapida ricerca per capire chi fosse ho trovato che le stesse cose le scriveva qui 5 anni fa.
    Il mondo in 5 anni è cambiato totalmente mentre le sue pozioni mi paiono ancorate a quello che scriveva allora.

    https://www.mariagraziagazzato.it/wp/2019/09/08/riflessioni-sullunione-europea/

    La Confederazione degli Stati Europei è una burletta e lo è dalla sua costituzione, Certo Shengen, certo la libera circolazione delle merci, certo la moneta unica che ci ha impoverito oltre ogni limite e dovunque venga applicata genera una spirale inflazionistica che riduce il potere d’acquisto e consente la speculazione più selvaggia, l’ultima a toccare con mano i devastanti effetti dell’Euro è stata la Croazia, un vasetto di marmellata oltre 5 € (pure follia).
    Ma il “Made in Europe”? La Ferrari, Armani, il Parmigiano, Made in Europe è anacronistico, inoltre consentirebbe ancora di più ai grandi marchi di delocalizzare creando delle situazioni di desertificazione industriale a vantaggio dei Paesi dove la manodopera costa meno, ma non gli basta il caso Fiat, che orami produce ovunque tranne che in Italia? Ma poi, la marchiatura CE che i prodotti europei devono avere, cos’è se una certificazione obbligatoria per commercializzare i prodotti in UE.

    Senza armonizzazione di fiscalità e salari non può esserci Europa Unita e guarda caso sono proprio le due cose necessarie che l’Europa del lobbismo e dei parlamentari con i trolley stipati di euro non vogliono.
    Abbiamo una BCE che invece di battere moneta come fa la FED, costringe gli Stati a cercare finanziamenti sui mercati, pagando interessi stellari per i più indebitati.
    Se la situazione della Sanità italiana è disastrata, è sì anche colpa dei Governi che l’hanno gestita male, ma soprattutto della BCE che con una famosa letterina e dietro suggerimento dell’allora locomotiva europea ha dettato la linea ai governi e imposto un’austerità senza il minimo senso logico.
    Per la legge del contrappasso adesso tocca ai tedeschi fare la parte della Grecia o dell’Italia.
    Non capire questo significa non avere presente come funzionano i mercati e le dinamiche che li orientano, le quote latte ad esempio non si applicano più dal 2015 ed erano totale asservimento alle politiche tedesche e francesi, che a differenza di altri paesi ne erano esenti.

    L’Italia è un contributore netto della UE versa più di quello che riceve e mentre migliora le condizioni e il pil dei Paesi caccola come quello da cui viene il Commissario Dombrowsky, che ha il PIl del Molise, o della Romania che gode delle delocalizzazioni per una manodopera sottopagata a svantaggio della classe operaia nostrana, si impoverisce, si disgrega in tensioni sociali che alla fine sfociano nella legittimazione di forze politiche reazionarie ottuse, che coltivano le politiche dei muri, dei dazi, della guerra e che l’attuale UE considera.
    L’ignoranza al potere fa solo danni, come la stupidità e l’asservimento alle lobby del green che con l’ambiente non hanno nulla a che vedere, basta vedere quello che l’arroganza del potere sta creando all’industria dell’automotive.
    E stolidamente si persevera, come la rielezione della Von der Layen ha dimostrato.
    Se l’Europa vuole affrancarsi dalle onnipresenti mercanzie cinesi deve mettere mano al portafoglio e pagare di più chi lavora, consentire la creazione di sussidi a chi vive in povertà, cosa tra l’altro che raccomanda ma che la destra sconfessa.
    Il mercato lo fa il reddito e mi pare strano che Piccinini non lo abbia preso in considerazione.

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  3. Direi che leggere la prima riga dell’intervento del sig. Romolo fa iniziare la settimana con un inusitato entusiasmo.
    Il “made in Europa” può essere anche aggiunto, ma appiattisce le eccellenze. C’è già il marchio CE che è ampiamente contraffatto dai cinesi.
    Per l’apparato militare europeo ci sarà un gabinetto e un presidente a coordinare i vari eserciti. Diventerebbe la NATO de noialtri, ma l’arsenale atomico sarebbe in possesso solo di Francia e Regno Unito. E questo alla fine può pesare.
    R
    Diciamo che Romolo non fa scialo di ottimismo è vero, per quanto in questo momento sarebbe difficile ma, forse, è proprio questo il momento per essere ottimisti, se non ora, quando?

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  4. E’ vero, posso essere tacciato di peccare di carenza di ottimismo e di esprimere concetti sorpassati sulla odierna realta’ europea.
    Una NATO de “noiardi” e’ quella a cui fa riferimento il sig. Mauro quando si impegna a spiegare il concetto di “Forze armate europee”, sempre facendo mostra di un sano buonumore ed una innata propensione a narrare barzellette anche in occasione di un funerale.
    Anche io, sebbene puo’ sembrare il contrario, sono un allegrone ed un ottimista ma…, come tante volte cita la Sig.ra Gazzato nei suoi interventi sul blog, come si fa ad essere ridanciani quando la realta’ che ci circonda e’ ben diversa?
    Guerre in Ucraina ed in Medio Oriente che non solo non hanno alcuna intenzione di finire ma la cui regia e’ nelle mani e nelle teste di feroci dittatori e di terroristi disamorati, spietati sopra ogni dove…
    Americani, presto governati da un imprevedibile soggetto che, insieme a Cinesi, Russi e Musulmani fanno a gara per sottomettere il pianeta ai loro rispettivi “credo” o “ideologie” che dir si vogliano;
    un clima impazzito fuori controllo e, dulcis in fundo, gli Stati europei (quelli della UE) che non hanno nessunissima intenzione di pervenire ad una unione politica bensi’, oltre a perseverare nei loro ridicoli “nazionalismi”, con quel che ne segue, di continuare a promuovere demenziali ed inutili iniziative e a promulgare normative sempre piu’ illogiche le cui conseguenze le paghiamo e pagheremo, volenti o nolenti, un po’ tutti, specie le categorie meno abbienti e piu’ fragili.
    Unione politica, del resto e nonostante i sorrisi, i bei discorsi e quant’altro di accattivante ed ipocrita, mi pare sia avversata da un po’ tutti i leaders europei e non solo.
    Anche diversi frequentatori di questo blog, del resto, non disdegnano un certo “nazionalismo” e irridente scetticismo perche’, con legittime e diverse osservazioni, mirano, pero’ e alla fin fine, allo stesso scopo:
    scoraggiare quell’ “utopia”, chiamiamola pure cosi’ oramai, di portare l’Europa a riprendersi il suo ruolo di protagonista nel contesto mondiale!!
    Ha ragione, difatti, il sig. A59 sugli scandali, sugli imbrogli, sulle lotte meschine perpetrate ad arte fra Paesi UE sotto la patina del perbenismo e del “volemose bene”.
    Vede giusto, il sig. A59 scrutando nel ginepraio di tutte le malefatte e dabbenagini europee…
    Non voglio elencare poi tutto’ cio’ che riguarda la nostra societa’ “occidentale”, senza piu’ valori e senza piu’ “sogni” se non quelli, perniciosi, offerti dalle droghe varie, dalle ideologie bacate, dai soldi facili e dal disprezzo per la vita e per il prossimo.
    Femminicidi seriali, minorenni che s’accoltellano, si sparano, si picchiano…ecc. ecc…
    Gente comune, specie le donne, che viene aggredita, rapinata, uccisa;
    giovani bullizzati, plagiati, viziati, disagiati, rincitrulliti, ecc., ecc., ecc..
    Vogliamo essere ottimisti?
    Vogliamo sperare in meglio, in un futuro roseo?
    Per me va benissimo ma…come fare?
    Bisogna solo avere una buona dose di incoscienza per non restare perplessi e preoccupati dinanzi a tanti e tali eventi che, bene o male, direttamente o non, ci coinvolgono.
    Prezzi dei beni di consumo che aumentano;
    sicurezza che va a farsi benedire;
    sanita’ sempre piu’ allo sfascio; alimenti di dubbia provenienza che invadono i nostri supermarket;
    merci, o meglio paccottiglie, di matrice cinese propinati da negozi la cui presenza te la trovi non solo un po’ dappertutto ma i cui gestori se ne sbattono altamente di pagare le tasse ricorrendo a mille espedienti pur di evaderle…
    Allo stesso modo ti imbatti negli onnipresenti uomini di colore
    (ex negri)
    agli ingressi dei supermercati, negli atri delle stazioni ferroviarie a bivaccare e ad infastidire i passanti… quando va bene;
    te li trovi davanti dinanzi alle chiese a chiedere l’elemosina … e sulle spiagge, d’estate, poveracci davvero, a tentare di affibbiare ninnoli e cianfrusaglie ai sofisticati vacanzieri sonnolenti sui lettini, sotto gli ombrelloni.
    Tutti costoro a “lavorano” sodo per contribuire non poco alla loro integrazione e sopravvivenza in primis oltre che alla ricchezza della nostra “meloniana” NAZIONE!!!
    Per fortuna, pero’, in tutto questo avvilente spettacolo a cui siamo obbligati ad assistere, c’e’ il nostro simpatico sig. Mauro ad allietarci con la sua distensiva comicita’ ed incoraggiante ottimismo oltre che al buon A59 con sue le interessantissime e colorite analisi socio-politiche.
    Grazie davvero.
    R
    Ma grazie anche a lei Romolo per questa analisi precisa e, a mio avviso, molto realistica, del paesaggio mondiale. Davvero difficile essere ottimisti, ha ragione e grazie anche per il suo intervento, il primo della giornata un po’, diciamo, interlocutoria (?), sperando che questo termine non risulti sgradito ai lettori e ai frequentatori, assidui o meno, del blog che compie sette anni in questi giorni…ah, come passa il tempo…

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    • Caro Romolo, intervento sottoscrivibile e realistico al 99.99%, ma ritengo ci sia un piccolo residuo di sinistrismo speranzoso..
      “Americani, presto governati da un imprevedibile soggetto”.
      No.
      Trump è uno dei pochi che ha sempre parlato chiaro (non bene, non vero, non giusto: CHIARO) su quello che pensa, vuole e farà. Non era imprevedibile, e lo hanno votato per questo motivo. Non mi stupisce The Donald che parla di espellere milioni di immigrati, mi imbarazza di più il video di Sant’ Obama che insieme a Santa Hillary Clinton dichiara con aria sofferta e fotogenica che per lui le famiglie si formano solo tra uomini e donne – per poi accusare Trump di omofobia, genderfobia e qualunquecosafobia. Certo, bisogna leggere il Trump-pensiero tra le righe, tra quello che “spara” in favore di sociale di sostenitori estremisti e quello che da affarista sa di poter davvero fare, ma il Donald non ò complesso, è solo simpatico come una colonscopia.
      R
      Alberto, davvero ammirevole questo tuo non elogio di Trump, se lo trovi chiaro e lo sai leggere tra le righe, di certo hai poteri paranormali.

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      • Mariagrazia, il Trump-pensiero politico ci sta tutto su un cappellino da baseball: MAGA. Mentre i suoi oppositori e concorrenti si perdevano in ironie, calembour, preziosità giuridiche, pronomi, schwa e correttezze politiche varie, the Donald ha riassunto i prossimi anni della sua presidenza con un acronimo.
        Essere eletti alla Casa Bianca con uno slogan riassunto in 4 lettere. Mitico.
        Poi magari va tutto in vacca, ma viviamo in un eterno presente e non se ne ricorderà nessuno: la sinistra tornerà a vincere quando accetterà di scornarsi con QUESTA realtà, non con le pippe gender delle università “prestigiose” (per le rette che fanno pagare).
        E prima che tu parta con l’indice savonarolesco, NON sto parlando di verità, etica e protezione di donne, vedove e orfani -cosa di cui non frega niente, nella pratica, sia a Dem che a Rep: sto parlando di METODO per vincere.
        Se perdi hai comunque torto, se vinci forse.
        R
        ha vinto Trump, sicuro, è fuori dalla galera e si perdonerà tutto. Ha stravinto. Prima dell’attentato era uno destinato a finire al gabbio o perlomeno a stare in tribunale fisso da mane a sera: due condanne, una terza doveva prevedere la pena, tre processi pesanti in attesa… e del resto ho perso il conto ma la so, basta che faccia mente locale, dopo lo sparo che gli ha sfiorato l’orecchio (benedicendolo) ha assunto i super poteri ed ta da, eccolo di nuovo incoronato dagli americani in massa imperatore del sacro americano impero. NO, la verità, l’etica e quanto altro non sono certo da annoverare tra i suo “principi”, ma tutto il contrario. Good luck world. E poi dite che l’America non è Great, permette ad uno così di diventare presidente, altrove sarebbe in ritiro obbligato.

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      • Egr. Sig. Nencioni,

        La ringrazio per il Suo commento alla mia lettera.
        Sicuramente appariro’ agli occhi dei frequentatori di questo blog un fissato di questioni europee e un barboso e stucchevole narratore.
        Lungo, noioso ed anche anacronistico con i miei “interminabili” scritti.
        Lei, ad esempio, pensa che io abbia dei “residui di sinistrismo” avendo il sottoscritto considerato il futuro presidente USA, Trump, un soggetto imprevedibile.
        Quali saranno pero’ le reali intenzioni di quell’uomo le si conosceranno nel corso del suo mandato presidenziale…per cui resto in attesa degli eventi e delle iniziative che prendera’ prima di pronunciarmi su di lui.
        Importanti, a mio avviso, restano invece le…intenzioni dei governanti degli Stati UE.
        Vede, Sig. Nencioni, io, come ho sopra citato, saro’ sicuramente un “maniacale europeista” ma continuo a perseverare in questa mia “folle idea” di unita’ politica europea perche’ credo che nel mondo di oggi, laddove e’ lapalassiano il fatto che Paesi come USA, Cina, Russia e Mondo musulmano in toto, lottino per avere la supremazia sul pianeta, e’ di vitale importanza, per noi “europei” non farci schiacciare da costoro.
        Non voglio mettermi a fare prediche su tale argomento ma, sinceramente, ad esempio, assistere impotenti alle prepotenze e ai fanatismi maomettani, perpetrati a danno di Israeliani, facendoli passare come degli orchi mentre loro sono dei poveri perseguitati e lo Stato ebraico deve, in fin dei conti, sparire dalla faccia della Terra, mi irrita e sconcerta non poco.
        Come si puo’ accettare il concetto che organizzazioni terroristiche (vadasi Hamas ed altre similari), foraggiate da governanti iraniani, feroci, fanatici e illiberali persino colla propria gente, possano, impunemente, irrompere in territorio ebreo, trucidare e rapire inermi cittadini, e poi, facendosi vilmente scudo di davvero poveri palestinesi in quel di Gaza, attendere la legittima reazione del governo israeliano, oggi tacciato di genocidio e quant’altro di atroce.
        La guerra e’ un terribile evento certamente ma…nessuno, con onesta’ intellettuale, si pone mai la domanda di chi la comincia e, soprattutto, perche’?
        Hanno diritto gli Israeliani di lottare per la loro sopravvivenza?
        I Palestinesi hanno diritto anch’essi di vivere senza dover pagare con la loro pelle le malefatte di Hamas che li usa come scudi e della cui vita ed avvenire non importa un tubo?
        E di Putin che possiamo dire?
        Un uomo ricco da far vomitare che tiene in pugno un popolo (i Russi) talmente avvezzo alle “dittature”
        (zar, leninismo, stalinismo, sovietici ed ora….Putin)
        da ignorare totalmente che cosa e’ la “liberta’”,
        alla stessa stregua di chi, rimasto per lungo tempo al buio totale in una galleria necessita di protezione agli occhi quando le squadre di soccorso lo riportano alla luce!!!
        E i Cinesi?
        “Anime pie” dedite al commercio e all’accaparramento di materie prime e strategiche;
        sparsi in mezzo mondo impiantano basi, militari e commerciali ovunque possono;
        zitti zitti, chiotti chiotti, essi “sottomettono” il pianeta senza sparare un solo colpo di cannone;
        sono come un cancro asintomatico e rodono la loro vittima, succhiandole le risorse spolpandola…senza far chiasso, come invece accade per tutti gli altri, Russi, Americani, Maomettani, sempre coinvolti in sfiancanti guerre e casini vari!!!
        Ma nessuno, in occidente, sembra o vuole far caso a questo pericoloso ed insidioso fenomeno. Nel frattempo le merci “paccottiglie” cinesi invadono i mercati e monopolizzano di tutto col marchio “made in RPC” …
        Gli Americani continuano del resto a fare quello che sempre hanno fatto, sin dai tempi della loro espansione nel west, dalle guerre col Messico, con i Pellerossa, e da li’ a seguire.
        A fare cioe’ i loro interessi sia che ci sia oggi Trump sia quando c’era Biden o v’erano Kennedy, Reagan e quant’altri.
        Gli Yankee si spacciano spesso come supereroi
        (vedasi Capitan America)
        pronti a raddrizzare i torti e a schierarsi per la giustizia e la liberta’, salvo poi a spolpare la carcassa del Paese martoriato da guerre o colpi di Stato e a trarne profitto con la scusa di “liberarlo” o “aiutarlo”:
        esattamente quello che e’ successo all’Europa all’indomani della seconda guerra mondiale!!!
        USA ad ovest e URSS ad est!!!
        Oggi siamo qui, ancora a dipendere dalle decisioni o dai capricci dei presidenti americani e a fremere per le conseguenze che possono causare al nostro “modus vivendi” le loro desiderata, mica le nostre!!!
        E’ una cosa piacevole tutto questo?
        E’ gratificante essere trattati come una “colonia” dallo “zio Sam” che gioca con noi europei come il gatto col topo togliendoci o confermandoci la sua “protezione” in caso di aggressioni da parte russa o musulmana o di chi cavolo altri?
        E’ piacevole starsene passivi e litigare pure tra noi europei quando diuturnamente e a ondate stagionali i migranti clandestini, a bordo di natanti pilotati da autentici farabutti, vengono scaricati sulle coste del nostro continente (italiane soprattutto) e nessuno prende decisioni comuni per arginare o controllare quell’ incessante fenomeno?
        In Francia, in Germania, nel Regno Unito, in Italia e in vari Paesi europei, fino in Svezia, i migranti Musulmani hanno oramai il controllo di interi quartieri nelle metropoli, addirittura di cittadine intere:
        dettano legge ed impongono i loro usi e costumi a noi occidentali…
        altro che integrarsi!!!
        Vedansi Londra, Birmingham, Parigi, Francoforte, Monaco, Roma, Milano….Monfalcone in Friuli!!!
        Gli europei non fabbricano piu’ niente che’ tutto viene da “mamma Cina”…dal ninnolo al telefonino, dalle spille da balia al pannello solare…
        Cosi’, quando gli scemi europei si battono per un mondo “green” devono bussare alle porte cinesi per ricevere mercanzie e tecnologia…pagando caro.
        I Cinesi cosi’ lucrano e noi europei ce lo prendiamo in quel posto.
        Dipendiamo materialmente dai discendenti del “Celeste Impero”; siamo succubi, militarmente e politicamente dello “Zio Sam”;
        ce la facciamo sotto dinanzi ai musulmani accettando, passivamente, i loro usi e costumi nel nome di una pseudo liberta’ rinnegando crocifissi (a cui manco crediamo piu’), tradizioni e quant’altro lasciateci dai nostri “padri” che hanno combattuto e sofferto per creare una societa che, pur con i suoi umani difetti, resta pur sempre la…meno peggio sul nostro pianeta.
        Ecco, Sig. Nencioni, dove vorrei, se fosse possibile, arrivare:
        ad una UE che, unita politicamente e con governances confederali si riprendesse quel ruolo di protagonista (con la nostra Italia al suo interno) che le spetta, con la dignita’ di coalizione libera, forte, autonoma e mediatrice autorevole in un mondo che fino ad ora non sta promettendo nulla di buono…con buona pace di tutti gli ottimisti che si augurano che il peggio non arrivi.
        Ripeto io non voglio sembrare uno che gufa ma tutto mi sembra come uno che ha un’ulcera allo stomaco, gli fa male, vomita ma…spera ottimisticamente che la patologia gli passi col tempo continuando, tuttavia, a bere alcolici e a magiare pepato che’ tanto…non e’ niente di grave, e’ solo suggestione!!!

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    • Grazie a Lei, Sig.ra Gazzato per concedere l’opportunita’ di esporre qualche opinione e auguri di cuore al Suo blog che, bene o male, resta pur sempre un sito “interessante” e oltremodo “variegato” nella diversita’ dei suoi frequentantori e lettori:
      vedansi i sigg. A59, Mauro, Fede, Nencioni, Lenzini, Bianchi….e altri.
      R
      Grazie Romolo, lo prendo come un incoraggiamento. Le confesso che a volte mi verrebbe voglia di mettere il cartello “chiuso per ferie”, un po’ perché è abbastanza impegnativo e un po’ per le “piccole” incomprensioni che però ritengo fisiologiche, in fondo siamo esseri umani, ma poi ci ripenso sempre anche perché la prima a sentirne la mancanza sarei proprio io.

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      • Sostiene Romolo Piccinini che “la guerra e’ un terribile evento certamente ma…nessuno, con onesta’ intellettuale, si pone mai la domanda di chi la comincia e, soprattutto, perche’?

        Si poniamoci la domanda di chi comincia la guerra e soprattutto perché.
        Caro Romolo, i movimenti terroristici, certamente esecrabili, non nascono spontaneamente come i funghi, c’è sempre un motivo molto grave che li genera, e con questo non li sto giustificando. Però, onestà intellettuale, vuole che la responsabilità della loro nascita ricada –nel caso di Hamas e di Hezbollah- nella repressione continuativa e implacabile che Israele esercita sul popolo palestinese, a cui si continua a negare il diritto di avere un proprio Stato che gli dia dignità di vita. Questo è il problema fondamentale, senza la cui soluzione non ci sarà mai pace in quelle terre.
        Si dirà che sono i paesi arabi a combattere e non voler riconoscere Israele. Questo oggi non è vero, la maggioranza dei paesi arabi sono disposti a riconoscere Israele, purché siano soddisfatte alcune condizioni: ritiro dei coloni dai paesi occupati, (Cisgiordania, Gerusalemme est, e oggi anche Gaza), rientro nelle loro terre dei milioni di profughi, riconoscimento dello Stato palestinese. Mi sembrano condizioni più che giuste, ma Israele non vuole riconoscerle e persegue, dietro la spinta della destra nazionalista più estrema, il progetto della Grande Israele, dal Giordano al Mediterraneo.
        Il genocidio del popolo palestinese cui stiamo assistendo oggi con vergognosa tolleranza da parte delle potenze occidentali, ha superato di gran lunga i limiti di una giusta ritorsione a causa dell’attentato terroristico di Hamas, e mira proprio a questo. Questa è la verità scomoda che si tende a nascondere.
        R
        chi la nasconderebbe questa “verità scomoda”? E non usiamo termini come “genocidio” per favore. Quando si parla di Holodomor questa parola cade nel silenzio tombale.

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  5. Nencioni mi sembra uomo di mondo (ha sicuramente fatto 3 anni di militare a Cuneo), quindi aggiungerei al suo intervento sul pensiero Trump-politico che sta sul frontespizio di un cappellino da baseball, l’onorificenza massima per un siffatto condottiero: “Chief American Great Again”.
    Direi che l’acronimo che ne esce lo rappresenta al meglio, uno slogan riassunto in 4 lettere. Mitico.

    La sua squadra di governo mette i brividi, i semiti integralisti debordano e ce n’è persino una che si è vantata in un libro di aver personalmente soppresso sparandogli il suo cane da caccia di 14 mesi, Cricket, era indisciplinato e pericoloso.
    Pericoloso il cane… ‘sta decerebrata.
    Deregulation selvaggia ovunque ed ex militari, proprio un bel quadretto.
    Ah, definire sinistra i Dem americani sa di bestemmia in chiesa, ma stavolta faccio finta di non aver sentito.

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  6. Suggerisco a tutti di leggere l’articolo di Rovelli (o di ascoltarlo) https://www.corriere.it/opinioni/24_novembre_13/i-buoni-i-cattivi-e-la-realta-2150dbb8-aae4-4bd1-a3b7-ae6709899xlk.shtml
    La politica, purtroppo, non è fatta da buoni e cattivi ma da chi propone un progetto convincente e chi no. Il resto è rosicameto, esprit de l’escalier, acidità di stomaco.
    Nello specifico, Trump è americano, ha puntato su suggestioni americane e su dati economici e sociali americani E oggettivi. I suoi avversari negli USA si sono persi in frescacce, e chi da noi in Europa credeva, non si sa influenzato da quale divo da social, che le donne USA votassero Harris per ribellarsi al maschilista, paternalista, puttaniere disonesto Trump hanno trascurato il fatto che in USA adesso un pasto da McDonald costa 40 dollari e che impiegati e artigiani viaggiano senza denti perchè una dentiera costa come una Bentley. Incredibilmente, gli elettori in maggioranza sono più preoccupati dei prezzi in salita che di dove appoggia le mani the Donald.
    In ogni caso la bontà di un politico e del suo progetto si valuta A CONSUNTIVO: i dem USA non hanno combinato niente (sul loro progetto politico, a parte processare Trump, non è dato sapere). Valutare preventivamente la presidenza Trump con battutine ironiche, perculiamenti dei collaboratori e appelli ai sacri principi del diritto non spiega cosa è successo e non illumina su cosa succederà – fatto da un italiano, dopo che abbiamo inventato il Berlu, i 5stelle, Vannacci, Giggino e la Schlein, non è proprio il caso.
    R
    si. Benissimo. Habemus papam.(Americani e mondo fatevene una ragione). Cosa fatta capo ha. Indietro non si torna. Beccatevelo. Era meglio lui di chiunque altro e lo ha provato. I “pirla” che credono che un pregiudicato condannato, in attesa di giudizio, assaltatore seriale di donne, incitatore di rivolte contro lo stato che guida, arraffatore di documenti di stato che si porta a casa e butta nel cesso…non sia il massimo che il popolo possa avere come presidente, si devono ricredere: la gente vota a cavolo e con in mente il prezzo del cavolo, in America come altrove, e per questo rassegnatevi e non protestate. Certifichiamo, invece, qui e altrove, la vittoria del re…dei para…e stiamo zitti e buoni almeno per altri 4 anni, saltiamo sul suo carro e morta lì. Poi si vedrà eventualmente espatrieranno quelli che credono che la democrazia sia una cosa dove vanno a governare persone oneste o perlomeno senza carichi penali troppo pesanti… oppure si faranno una ragione che al governo ci devono stare i furbi, i condannati, i maschilisti i miliardari con gli amici,(no donne please), sempre e dovunque. Fine della trasmissione. E i Rovelli di turno faranno stricche. Il buon senso è spirato, riposi in guerra.
    PS: Alberto
    ho letto l’articolo di Carlo Rovelli, se vuoi sapere cosa ne penso te lo dico: di solito lo trovo condivisibile, in questo caso lo trovo stucchevole. La solita litania dei buoni e dei cattivi e dei principi morali di cui non frega nulla a nessuno e di Trump, poverello, infamato dai media ma procacciatore di pace…di Putin nessuna menzione, di Hamas neppure. Intelligenza tanta ma ad uso di chi? Di qualcuno più di altri, questo è sicuro. E quel “qualcuno” non mi convince che stia dalla parte dei “valori democratici”, una visione neppure troppo originale, il solito anti d’accatto, la solita solfa della donna che non vede oltre la propria pelliccia di visone e la solita trita e scialba prosa demistificante che vorrebbe illuderci che anche con quel tipo lì al governo Usa tutto andrà ben, madame la marquise. Tanto a noi che ci frega degli ucraini?

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    • Mariagrazia, di Hamas non frega niente nè a Trump nè a nessun altro a parte Israele, che peraltro definisce Hamas qualunque Palestinese dalla nascita alla vecchiaia, e Israele interessa agli USA (non solo a Trump) perchè le banche americane hanno cognomi ebrei e Israele è un ottimo mercato per l’industria delle armi (come sottolineava il buon Bergoglio, noto sodale di Putin). Idem con patate per l’Ukraina, sbattutta come un’ omelette in una guerra che non può vincere ma che serve agli USA per mettere in difficoltà l’Europa e a Putin per la versione russa di MAGA.
      Al governo ci va chi sa governare o sembra che sappia governare o che la maggioranza SPERA che sappia governare: il che aumenta il dramma degli USA che non hanno trovato nel partito Democratico NESSUNO che soddisfacesse almeno UNA delle tre pur banali condizioni.
      La democrazia, per conto suo, è solo un metodo gestionale del potere che IN SE’ poco ha a che fare con l’onestà e la virtù: i Kennedy erano sodali con la Mafia, facevano orge sul panfilo di famiglia e di due santini fratelli frequentavano (insieme) la povera Marylin che guarda caso finì suicida(ta) in modo alquanto discutibile. John Kennedy, il biondo figo USA con ottanta denti candidi, riempì di corna la signora Jaqueline Bouvrier peggio di una cesta di lumache e iniziò l’atroce mattanza del Vietnam, ma glielo rimproverano solo pochi nerd.
      Il massacro di Gaza è democraticissimo, Orban è stato eletto, Erdogan pure, a voler vedere Putin anche, e così la Meloni e Ibrahim Traoré, presidente militare del Burkina Faso: non sono le urne a stabilire chi è buono. Zelensky, per esempio, è uno che è salito al potere con un mezzo golpe, ha vietato e vieta da anni le elezioni peggio di Putin, ha ministri mafiosi e oligarchi, licenzia chi non lo adula, eppure lo venerano come san Luigi.
      R
      e ti pareva che non finissi la sciarada con Zelenky e chi peggio di lui? Mezzo golpe…ah, meno male, mezzo, Putin viene rieletto da 25 anni, per favore non facciamo paragoni che non reggono potrebbe offendersi.
      Meno male oggi ho imparato tanto, peccato che non ci sia Lenzini, avrei potuto coronare la giornata e sentirmi quasi una esperta di geopolitica…rifinita.

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      • Mariagrazia, un giorno (forse) risponderai con qualcosa di più attinente del solito “sì però Putin”.
        Vladimir, Vladomir, Donald, Benjamin sono solo uomini, tra qualche anno spariranno senza bisogno di condanne social o di indigni sui blog. Le nazioni, i popoli e purtroppo gli odii di solito durano un po’ di più.

        Ma almeno c’è una nota di speranza, presa da Repubblica, il giornale che piace alla sinistra che piace: “Eva Longoria lascia gli Usa dopo l’elezione di Trump: “L’America sarà un luogo da paura”.
        Queste sono le notizie che contano e che fanno tremare i vari Donald Trump del mondo.
        R

        Ah, capisco, forse speri che ritorni l’amico Copy e così potresti rifartela anche con lui con ioloavevodetto, che peccato vero che non ci sia? ma mi sa che si è offeso e aspetti invano.
        PS: Non sarei così sicura, fossi in te che Putin “sparisca” “tra qualche anno”, sono già 25 e intende fare un altro venticinquennio.

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        • Mariagrazia, le aspettative di vita sono quelle che sono, non te le allunga l’essere buono o cattivo.
          Putin ha un anno meno di me, mi piacerebbe avere 25 anni di vita piena e attiva davanti a me ma onestamente non ci scommetterei.
          R
          e li spenderesti a fare il dittatore come ha fatto lui con i precedenti 25?

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          • Una vecchiaia piena di vodka, dacie confortevoli e ginnaste di pochi anni e tante gambe?
            DOVE SI FIRMA ????

            ;-D
            T
            Alberto, così di prima mattina e già così …brillante?

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