Dice l’asino al somaro
caro amico tu sei colto
e sentendoti parlare
non mi posso che sentire
il più stolido del mondo.
Ma che dici amico caro?
tu per me sei gran dottore
il migliore del migliore.
Proseguì per un bel pezzo
la scenetta che descrivo
tanto gli sembrò quel gioco
un piacere non da poco.
Perché farsi i complimenti
dirsi tante belle cose
adularsi fuor dai denti
serve agli asini e ai somari
per sentirsi più importanti.
……………
- questa è la definizione (ironica) che ne aveva dato Mauro in un suo commento, quando l’ho pubblicata per la prima volta un anno fa circa. L’ho ritrovata e pubblicata perché mi sono stancata di politica di guerra e di tutto il resto. Si, anche di tutto il resto e so io di che cosa parlo.
“Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza.” (Arthur Bloch).
Il somaro, in realtà, non è un idiota. Ha del buonsenso e può essere anche simpatico.
R
certo, molto simpatico, più simpatico di qualsiasi idiota (uno a caso, lei non da indicazioni).
Ma tra asini e somari la lotta è impari, se fanno pure i complimenti conviene parlargli e anche se non si nota la differenza, va bene. Passare per idioti è sempre meglio che passare per ipocriti.
“l’ho pubblicata per la prima volta un anno fa circa” (M.G.)
23 novembre 2020 (Google docet). Mi rendo conto che comincia ad essere un bel pezzo che pascolo da queste parti. Purtroppo il tempo è poco e non riesco a stare dietro a tutte le variopinte discussioni che si sviluppano.
Il senso del mio commento – lo scrivo per i 2 somari della filastrocca – era ovviamente quello di fare un “non complimento”.
R
certo, Mauro lo avevo capito. Come passa il tempo, mi era sfuggito un 2 dalla tastiera. E mi piace molto quel termine “variopinti”, molto pittoresco. Ma si faccia vivo più spesso, i suoi commenti sono sempre (almeno per me), “rinfrescanti”.