Magia

Qui si parla molto di politica e forse anche troppo. Ho pensato che si potrebbe anche cambiare tema e per una volta parlare di cibo. Qualche giorno fa abbiamo parlato di focaccia con le cipolle, specialità genovese e di totani fritti altra specialità credo abbastanza diffusa su tutto lo stivale. Ma c’è una pietanza particolare o comunque qualcosa che mangiamo più volentieri e che magari ci ricorda l’infanzia, o la prima giovinezza? Ricordo che da ragazzina tornavo da scuola con i crampi allo stomaco e spesso rimanevo piegata in due tanto mi doleva. Siccome sono sempre stata alta anche da bambina, cioè, crescevo in fretta e mi allungavo a vista d’occhio, il nostro medico diceva che era normale e che avevo bisogno di mangiare spesso. Ma io saltavo la colazione perché ero sempre in ritardo e arrivavo all’ora di pranzo e oltre con lo stomaco che brontolava e solo dopo che avevo mangiato svaniva il dolore, Mi capita anche se raramente anche adesso, se, per esempio ho mangiato poco e camminato più del solito e allora devo cercare di riempirlo velocemente perché altrimenti il dolore aumenta. Mi preparo velocemente un petto di pollo con le verdure. Sono tendenzialmente vegana ma mangio uova e carni bianche. A meno che non stia male, mangio piuttosto velocemente, forse troppo, perché mi è rimasta l’abitudine e il riflesso di quei tremendi mali di stomaco che avevo da ragazza e che passavano solo dopo averlo riempito. Insomma non ho mai slimegato, come si dice qui, che equivale a dire, mangiare con lentezza e rigirare il cibo nel piatto. No, anzi, quasi mai ho avuto problemi col cibo. Da bambina mia madre mi diceva spesso che non dovevo mai dimenticare che c’erano molti bambini che non avevano nulla da mangiare (soprattutto quando facevo storie per mangiare la minestra di verdure) e per questo lasciavo sempre qualcosa nel piatto ed è una che cosa che faccio ancora di tanto in tanto. Inconsciamente credevo di lasciare qualcosa per loro e tacitavo i sensi di colpa.

I miei piatti preferiti da bambina erano molto semplici. Amavo molto il riso e latte che mi preparava mio nonno e anche le uova strapazzate, sempre preparate da lui che aveva un tocco particolare e le faceva buonissime o a me sembravano tali perché le mangiavamo insieme. Ero molto piccola. Ricordo questo uomo alto, bellissimo coi capelli brizzolati che mescolava nel pentolino il latte col riso, poi spegneva ci aggiungeva il burro e il parmigiano e lo scolava nei piatti caldissimo e pretendeva che lo mangiassi subito perché altrimenti, diceva, non era la stessa cosa se si freddava e dovevo finirlo prima che diventasse freddo. E poi le mele, il mio frutto preferito. Di quelle ho molti ricordi perché me le andavo a cogliere direttamente sugli alberi e me le mangiavo sul posto anche se erano ancora verdi. Ricordo il sapore aspro ma delizioso e soprattutto la soddisfazione di averle raccolte da sola senza l’aiuto dei grandi. Anche se mi era proibito arrampicarmi sugli alberi, io lo facevo lo stesso e non sempre di nascosto e mia nonna mi urlava di scendere che mi potevo rompere l’osso del collo. Ma io ridevo. O almeno così mi dicevano: ridevo e mi divertivo molto. Nel giardino dei nonni c’era un bellissimo ciliegio, un amico prezioso, ci parlavo e lui mi rispondeva (davvero, mica scherzi, ed era anche molto conversativo, ho anche scritto un racconto su di lui) e quando era pieno di frutti mio nonno metteva la scala a pioli sul tronco e li raccoglieva dentro una cesta e poi me li metteva sulle orecchie come orecchini ed io correvo in casa a guardarmi allo specchio del comò e poi me le mangiavo. Anche la mamma, quando ne aveva voglia, cucinava bene e ricordo soprattutto il pesce che faceva spesso; le sarde in saor, piatto tipico veneziano o le moeche (una specie di granchi) fritte o i canestrelli e soprattutto le sogliole e le seppie in umido.

Ma niente ha mai eguagliato il sapore dei piatti che mi preparava il nonno e quella magia che si sviluppava attorno a noi mentre lui si affaccendava ai fornelli. E credo che sia proprio per questo che non amo i cibi elaborati, ma molto semplici: devo vedere cosa mangio, non amo i “pasticci” o i piatti elaborati. E non sono una brava cuoca, per nulla e detesto tutte quelle manfrine attorno ai programmi con chef stellati o senza stelle. Però mi piace vedere la gente mangiare nei film. Si, strano ma vero, mi piacciono le scene dei film dove la gente mangia, sta a tavola, va al ristorante. C’è una vecchia serie TV che ho ritrovato su youtube sul Commissario Maigret con un Gino Cervi impagabile (ma tutti gli attori sono da oscar), dove lui mangia spesso e pure volentieri e fa sul serio, non per finta. Non so perché ma vederlo mangiare con tanta plateale soddisfazione mi mette allegria. Forse perché il cibo significa molte cose, oltre a saziare riunisce le famiglie, le persone, gli amici e può essere una forma di gratificazione molto importante. E oltre a mantenerci in vita ci fornisce spunti di discussione, materia di studio e riflessione e può far nascere amicizie o anche amori.

Come in Miseria e nobiltà dove il cibo è il vero protagonista del celeberrimo film con Totò e Sofia Loren. Il cibo è il leit motiv di tutta la trama che si dipana intorno alla storia di un pretendente alla mano di una bellissima ballerina e alla fine riesce a sposarla con l’aiuto di quattro disperati “morti di fame” che si fingono suoi parenti nobili. Celeberrimo e molto divertente, esilarante nella famosa scena del “cappotto di Napoleone”, dove Totò e Pasquale, i protagonisti poveri in canna che coabitano fra mille difficoltà, fanno la lista della spesa di cose mangerecce che dovrebbero acquistare impegnando un vecchio cappotto. Infine il cibo riesce a favorire l’unione di più coppie che si formano o riformano quasi per magia, proprio intorno al vero protagonista di tutta la pochade.

Beh, ora mi pare si sia fatta una certa, vado a vedere se lo sformato di verdure è pronto, non vorrei averlo bruciato. Mi succede qualche volta perché nella foga di scrivere mi dimentico di accendere la sveglia del forno e tutto se ne va in fumo…

7 commenti su “Magia”

  1. Simpatica rievocazione.
    Penso che molti di noi, specialmente i “diversamente giovani” ci si ritroveranno.
    Anche io mangiavo la frutta arrampicandomi sull’albero, soprattutto ciliegie e fichi.
    Per il Buco nello stomaco del mattino io, quando lo avevo anni fa, mangiavo della frutta. Dicono che fa bene mangiata fuori pasto e non a fine pasto. Anche la frutta secca risolve, e fa bene.
    Il nostro modo di mangiare, fatto di pochi pasti abbondanti, è innaturale. Noi siamo scimmie, e le scimmie mangiano poco e spesso; spizzicano durante tutta la giornata.
    Mangiare ci dispone bene al rapporto con gli altri, e per questo si fanno le cene di lavoro.
    A me piace mangiare, più da vecchio che quando ero giovane. Mangio praticamente tutto e non lascio niente nel piatto. Finivo anche i piatti di mia moglie e di mio figlio, come faceva mio padre a suo tempo.
    Le cose semplici sono buone. La moda del cibo “fusion” non mi convince. Beppe Bigazzi, che se ne intendeva, definiva le uova con i pomodori un piatto da re fatto con ingredienti da poveri.

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  2. Ohibò in Georgia vincono i filorussi, ora diamoci una mossa, cominciamo a gridare ai brogli elettorali, poi organizziamo una rivolta che capovolga il risultato elettorale e metta in fuga i nuovi eletti. Per consulenza rivolgersi alla Cia, a Biden, alla replicante Harris e all’esperto Zelensky. La Nato intensifichi le esercitazioni, le industrie belliche si tengano pronte a sfornare e fornire armi a go go. L’Occidente vigili e prepari nuove sanzioni contro la Russia, possibilmente non autocastranti.
    PS Spero che questa notizia non rovini a Mariagrazia la degustazione dello sformato di verdure
    R
    No, no Alessandro, non ti preoccupare la sformato è salvo e ce n’è anche per oggi.
    La tua ironia o sarcasmo è da incorniciare. A te non frega nulla se ci sono o meno stati brogli, a te importa solo gettare sempre più astio, odio sempre contro gli stessi e entri in un post che non c’entra assolutamente nulla di nulla e te ne stragfreghi, neppure metti O.T.
    Va così ormai, qui sono diventata il “banchetto dei pro Putin e anti Meloni”. A me questa cosa non piace. Te lo passo ma avrei la tentazione di cassarlo. Tutto sommato non vedo che cosa ci sia di “dialogante” o di spunto di riflessione nella tua invettiva.
    Se me lo spieghi cercherò di capire ma temo che ci sia anche astio nei miei confronti e non sei il solo. Non temo neppure te. Mi so difendere e tu lo sai. Porta le tue ragioni (che non hai) e spiega che cosa significa un commento al veleno come questo e che senso ha in un post che voleva sviare l’attenzione dalle troppe polemiche che trovo estenuanti e soprattutto inutili. Scapperò anch’io da questo blog tra poco? Mi sa che più di qualcuno non aspetti altro.

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  3. Mariagrazia, la mia è ironia, non sarcasmo e neppure “astio nei tuoi confronti”(figuriamoci), e gli spunti di riflessione ci sono: si sta replicando una situazione come in Ucraina che ci ha già portato ad una guerra sanguinosa.
    Ma se ti disturba tanto parlarne e ti fai cogliere dai dubbi se “scappare da questo blog”, me, visto pure che a me parlare di sformati non interessa granché, me ne starò tranquillo, come mi ero ripromesso. Ho fatto male a rompere il silenzio.
    Auguri,
    R
    ma manco per niente, ma smettila, ma quali auguri??? Non mi disturba affatto parlarne, anzi, sei tu che fai il permaloso io ti ho solo chiesto di essere più chiaro e non solo di gettare sempre m. sempre e solo contro gli stessi.
    Potevi postarlo su altro post, lo hai postato su questo perché volevi fare la battuta dello sformato. Stattene pure dove ti pare ma sappi che il tuo è sarcasmo puro e fai pure la vittima! E “torni” con questa bella maniera?

    La situazione in Georgia è la stessa che in Ucraina proprio perché Putin sta facendo le stesse cose che ha fatto li. Il tuo sarcasmo e il tuo odio non mi piacciono e non mi piace un blog dove passano messaggi di odio e il tuo questo è: un messaggio di odio verso tutti meno verso chi ha la responsabilità di quanto succede…e ti sottrai al dialogo facendo l’offeso perché non hai argomenti validi da contrappore ai miei e non vuoi vedere la realtà. Questo doveva succedere ed era quello che dicevo già due anni fa: avrebbe tentato di fare lo stesso altrove e sta succedendo…ma non lo ammetteresti mai. Perché non dovrebbe essere come dico e dovrebbe essere come dici tu? dove sta scritto? Sempre ragione avete tutti! Doveva vincere il filo russo ed ha vinto. E Orban che vola a fare le sue congratulazioni, bisognerebbe cacciarlo a calci altro che semestre UE.

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  4. Ma “mi faccia il piacere”, come diceva Toto, di che “invettiva”parli? Forse della tua? “A te non frega nulla se ci sono o meno stati brogli, a te importa solo gettare sempre più astio, odio sempre contro gli stessi e entri in un post che non c’entra assolutamente nulla di nulla e te ne stragfreghi, Questa si, mi. Pare invettiva. E poi: “un commento al veleno come questo e che senso ha in un post che voleva sviare l’attenzione dalle troppe polemiche”.
    E mi chiedi di “essere più chiaro” quando te ne esci che non faccio che
    “gettare sempre m. sempre e solo contro gli stessi”?
    Ma di che pemalosità parli, tu che salti su inviperita e poi fai capire che ti voglia costringere a chiudere?
    No, grazie, accetto le tue “delicatezze”, ma non la responsabilità di chiudere bottega.
    R
    ma che dici? ma quale responsabilità?

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    • Mariagrazia, non intendevo affatto ferirti nei tuoi ricordi intimi, ognuno ha i propri e so bene quanto siano preziosi per ciascuno di noi. Ho postato lì perché era l’ultimo articolo in ordine cronologico e il mio post avrebbe avuto un tempo di vita maggiore (prima di sparire dalla colonna “Articoli recenti”) che se l’avessi postato in un altro. E d’altro canto nessun altro articolo di questa colonna si prestava all’argomento da me trattato. Perciò niente di tutto quello da te immaginato, non ho voluto né colpirti nei tuoi ricordi, né esibirmi in una stupida battuta irridente sullo sformato. Il mio augurio aveva solo lo scopo di stabilire un minimo legame col tuo articolo che giustificasse la mia “intrusione”.
      Detto ciò, abbiamo già dibattuto abbastanza sull’argomento da me introdotto, in sostanza, io dico “A” e tu rispondi immutabilmente “Non A”. Non c’è più nulla da .aggiungere.
      Ciao
      R
      Troverai un post sull’argomento sul quale potrai scrivere quello che vuoi. Non mi pare di avere mai impedito a nessuno di esprimersi anche quando io ho idee del tutto opposte.

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  5. Signora Gazzato, per tornare al tema, un mio amico che ha fatto un viaggio fino al Kazakstan, Kirghisistan ecc… passando dalla Georgia, dice che da quelle parti si mangia malissimo.
    R
    e ora mangeranno peggio.

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    • Signora Gazzato, perché mai dovrebbero mangiare peggio? Se non cambia niente e il governo è confermato, mangeranno come prima.
      R
      ma che dice? mangeranno la stessa sbobba di prima(lo dice il suo amico, no?), e a lei non cale il classico baffo, è chiaro, fin troppo. Anzi, meno siamo e più belli sembriamo…

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