Quanto basta

Un verso di una notissima canzone di Toto Cotugno diceva: “Con troppa America sui manifesti…”. Ma era un altra era geologica. Ora abbiamo i manifesti che campeggiano in molte nostre città, Roma compresa che dicono: “La Russia non è il mio nemico”. Sono comparsi da qualche giorno e pare siano inamovibili.

Li avrebbe fatti installare un certo Domenico Aglioti, grillino, sostenitore della ex sindaca di Roma Virginia Raggi, fondatore del Movimento 5 stelle a Roma, oltre attivista vario ed eventuale, Un campagnaro insomma, uno che si diletta a fare scampagnate per proporre temi di attualità e “sensibilizzare” i cittadini. Ma le campagne costano e in molti si chiedono da dove provengano i soldi. C’è chi afferma che arrivino direttamente dal portafoglio di Vladimiro, ma l’interessato smentisce, dice che non sa, non ricorda, lui ha solo contattato “l’agenzia”, poi ha speso poco, una cosa da nulla, robetta.
Sta di fatto che c’è una interrogazione parlamentare in Italia e anche a Bruxelles. Il motivo è che ci si chiede come sia stato possibile affiggere manifestoni che fanno pubblicità ad un paese aggressore e aggressivo e che non sembra avere a cuore troppo i diritti umani.

Per ora non si sa. Si saprà? mah. A Roma dicono di averli fatti togliere ma dopo poco sono ricomparsi. Che strano, davvero, forse per magia?

Già le magie dei grillini che sono un po’ in ribasso come popolarità e da rivoluzionari allo sbando si stanno riciclando pacifisti d’assalto. Disarmati, però. E con la Russia sui manifesti. ma poca. Quanto basta.

49 commenti su “Quanto basta”

  1. “La Russia non è il mio nemico”. secondo Mariagrazia, sarebbe una frase eversiva perché farebbe “pubblicità ad un paese aggressore e aggressivo e che non sembra avere a cuore troppo i diritti umani”.
    Perciò giusto indagare e fare interrogazioni parlamentati in Italia e anche a Bruxelles, e che diamine, altrimenti dove andremmo a finire? Qualcuno potrebbe scrivere “Amo la Russia”, una vera bestemmia, e allora sì che meriterebbe la galera.
    R
    Fai pure dello spirito, ma, ti ricordo che l’Italia fa parte di una coalizione che ha approvato le sanzioni e che sta aiutando un paese aggredito a difendersi da un paese che l’aggredisce (mi spiace ripeterlo ma questo è un fatto). Quei cartelli fanno propaganda.
    Un paese che fa parte della UE e che ha delle regole precise sui diritti umani, non può sponsorizzare un paese che dei diritti umani ha dimostrato di non avere alcun rispetto. UN’operazione del genere costa, chi ha sborsato i soldi? La rete di disinformazione e di propaganda russa è molto attiva da noi e gli organi preposti al controllo anti disinformazione devono fare il proprio dovere. Mi spiace per te, ma è così.
    PS: non “secondo Mariagrazia”, secondo una parlamentare del PD che ha promosso l’azione parlamentare (Lia Quartapelle) e la UE.
    E poi, che bisogno ci sarebbe di mettere i manifesti, non siamo in guerra e non siamo nemici della Russia, stiamo aiutando che è aggredito dai russi e sanzionando chi sta usando la forza per impossessarsi di quello che non gli appartiene.
    Facciamo quello che ha fatto Giacomo Gobbato a Mestre, neppure lui era nemico di nessuno, ma ha aiutato una donna mentre qualcuno cercava di rapinarla e si è beccato due coltellate all’addome che gli sono costate la vita.

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  2. Mariagrazia, non faccio “spirito”, ironizzo su quanto scrivi. Sembra che tu non ti renda conto come, a poco a poco, si stanno calpestando alcune delle conquiste più importanti delle democrazie liberali, la libertà di idee, la libertà di stampa, la libertà di manifestazione. Con la scusa dell’ordine pubblico o senza nessuna scusa, si linciano moralmente i dissidenti, gli si dà l’ostracismo, si vietano le manifestazioni. Il Grande Fratello decide cosa si può fare e cosa no.
    R
    no, non mi rendo conto di come tu possa essere così “ingenuo”. Non me ne faccio capace, direbbero a Ginevra.
    PS: nota che chi ha promosso l’interrogazione non è una di destra ma del PD. Dunque?

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  3. Oggi che l’Iran reagisce(si fa per dire) tirato per i capelli alla macelleria e alle provocazioni di Netanyahu(uccisione di vari capi di Hamas ed Hezbollaha), i media scoprono allarmatissimi che è scoppiata la guerra. Perché -verrebbe da chiedere- ieri cos c’era, un festino tra vecchi amici?
    Invece, a loro dire, la guerra è scoppiata proprio per il lancio di missili iraniani, reazione a lungo attesa e prevista, missili tutti o quasi intercettati, insomma un abbaiare senza mordere, ma sufficiente per dare il pretesto al grande stragista israeliano di colpire ancora l’Iran nel tentativo di allargare la guerra all’infinito trascinandovis dentro gli Stati Uniti. “Israele può colpire dovunque’ ha tuonato Merdanyahu(copyright A59) ma qual è la sua strategia? Quella di rendere più sicura Israele?
    Difficile crederlo dopo aver aperto sette fronti di fuoco coi suoi vicini(Gaza, Cisgiordania, Siria, Iraq, Libano, Yemen, Iran);
    quella di ridisegnare un nuovo Medio Oriente a sua immagine e somiglianza? Più che strategia sembra piuttosto una chimera.
    Allora qual è la strategia di Merdanyahu? Quella di prolungare la guerra per salvare il…. insomma, s’è capito.
    Gli americani sì che hanno una strategia: fingere di voler calmierare Neranyahu, in realtà fargli fare il “lavoro sporco” (illusorio) di eliminare i terroristi.
    E l’Europa? Quale strategia ha l’Europa? Semplice, l’Europa, come sempre, e tabula rasa, non ha nessuna strategia.
    R
    la tua analisi è perfetta: Orsini non avrebbe potuto fare di meglio.
    L’antiamericanismo, diceva Gramsci è comico, prima di essere stupido.
    Ma certo non c’è nulla di comico in quello che scrivi. La tua rabbia esce tutta e deborda dalle righe. credi, hai ragione, sono sincera, ad essere infuriato ma stai sbagliando target anche in questo caso.
    Israele e gli Usa hanno nemici comuni, è ovvio che li combattano assieme. Hai ragione, Ma si potrebbe anche guardare questo guazzabuglio con occhi diversi. Hai ragione (ancora) il lancio di mortaretti da parte dell’Iran era scontato ma non ti viene in mente che potrebbe essere solo scena?
    Che la tentazione di cambiare gli assetti di quell’area non sia solo nei progetti del leader israeliano “per salvarsi il culo”?
    Usare quell’epiteto del nostro creativo comune simpatico amico, non aggiunge nulla all’odio che si materializza tangibile nei tuoi commenti.

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    • Signor Alessandro: storpiare i cognomi era una forma di presunto umorismo di Emilio Fede che non ha mai fatto ridere i maggiori di dieci anni. Faccia lei. Penso che sia inutile ricordarle, così, una tantum, che Israele sta difendendo il diritto di esistere che decine di milioni di nemici le vogliono negare. Se non ha capito bene , la informa che è un problema di vita o di morte. Stupisce poi il continuo piagnisteo per bambini morti fatto da chi, come noi, ha nella sua società gente che i bambini non solo li ha uccisi, ma li ha anche sciolti nell’acido.

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      • Bianchi il diritto di esistere si ottiene riconoscendo agli altri lo stesso diritto non a suon di bombe e uccidendo per l’appunto decine di migliaia di bambini. Che lei lo lo ritenga un “piagnisteo” non mi meraviglia, l’ha già metabolizzato come effetto collaterale. La sua battutina sui bambini sciolti nell’acido è penosa, se la mia storpiatura non la fa ridere(pensa te, se volevo far ridere), la sua battutina che invece voleva far ridere, fa piangere, altro che Emilio Fede, personaggio di cui lei doveva essere inconsapevolmente un cultore.
        R
        finisce qui! la “pena ” ce l’ho solo io. Meglio se entrambi vi astenete dall’ interloquire tra voi.

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        • Signora Gazzato: accetto e le riconosco di avere il sacrosanto diritto di non poterne più di una massa di squinternati che ripetono ossessivamente le loro convinzioni. Ma secondo me il Signor Alessandro l’ha detta un pò grossa. Può ricordarglielo lei che lo stesso giorno della risoluzione dell’ONU, il 15 Maggio 1948 gli eserciti di ben 5 paesi atabi ( Egitto, Siria, Giordania, Libano ed Iraq) attaccarono un paese nato il giorno prima per farlo sparire dalla faccia della Terra? La ringrazio infinitamente.

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  4. Odio? Ansia? Non è che sono solo proiezione dei tuoi sentimenti? Io giudico i fatti, posso sbagliare o no, ma questo faccio. Non ti piace l’epiteto dato allo stragista israeliano? Quell’epiteto denota disprezzo, non odio, profondo disprezzo per chi –qualsiasi sia il motivo- fa un’ecatombe di popolazione inerme e incolpevole, e non si ferma neppure dopo più di 40 mila morti, sordo ai richiami dell’Onu e della gente che ha ancora un briciolo di umanità.
    Odio per gli americani? Anzi stupidità del mio (presunto)antiamericanismo, col rinforzo della citazione di Gramsci? Anche qui sbagli, solo avversione della loro ideologia imperialistica che li porta a a installare nel mondo ben 544 basi militari in 43 stati esteri oltre ad altre 159 basi nei territori statunitensi, e della loro pretesa di instaurare un loro ordine mondiale, altro che “autodeterminazione dei popoli”. Quindi nessun “eccesso di acredine verso gli americani e Israele”, dico ciò che meritano in base ai fatti su citati.
    In quanto al tuo blog, è uno spazio aperto a tutte le opinioni(almeno così credo), ognuno scrive col sui stile, non so chi se n’è andato perché l’abbia fatto, posso parlare per me: un paio di volte sono stato sul punto di lasciare e questo è accaduto quando da qualche tua risposta mi è sembrato, magari a torto, di non essere sa te accettato. Ma mi è passata subito, un paio di giorni di Aventino e sono tornato, così come non s’è mai incrinata la nostra amicizia.
    R
    strano che l’ideologia imperialista russa non ti susciti lo stesso disprezzo eppure di morti ne ha fatto e ne fa.

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  5. “strano che l’ideologia imperialista russa non ti susciti lo stesso disprezzo eppure di morti ne ha fatto e ne fa”(Mariagrazia)
    Ti ringrazio della lunga e articolata risposta. In quanto all’imperialismo russo, puoi dirmi per favore, quante basi atomiche ha la Russia nell’emisfero del continente americano?
    R
    NO, NON ti dico proprio un bel niente, rispondi tu invece, primo perché è maleducazione rispondere con altre domande, secondo perché sei bravissimo a evadere sempre le risposte quando rispondere sarebbe imbarazzante. E non fare dell’ironia sciocca, ti rispondo anche troppo per poi vedermi sempre le stesse tue risposte in fotocopia e se è per “altri motivi” che rispondi cosi, beh, io rispondo a chi mi pare e come e quando e quanto mi pare.

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    • Mariagrazia, non mi avevi posto alcuna domanda, hai fatto solo una affermazione arbitraria nei miei confronti:
      “strano che l’ideologia imperialista russa non ti susciti lo stesso disprezzo eppure di morti ne ha fatto e ne fa”.
      Perciò la “maleducazione per aver risposto con altra domanda” la rispedisco al mittente.
      Secondo, non ho evaso un bel niente, nella mia domanda, sulla quale tu hai difficoltà a rispondere, era implicito che non c’è alcuna ideologia imperialista della Russia, come ha ben messo in evidenza Lenzini.
      Infine, nel mio post precedente, ti avevo dato i mio parere personale su di un argomento da te suscitato, la perdita di partecipazione al tuo blog. Credevo ti facesse piacere approfondire, ma tu l’hai snobbato, evidentemente perché in difficoltà a rispondere. Gli “altri motivi” non esistono se non nella tua mente
      R
      Alessandro,
      la tua acrimonia in questa risposta rivela che avevo visto giusto e che hai capito bene a cosa mi riferisco.
      Quale affermazione arbitraria? non era posta come domanda ma era implicito che lo era.
      Non ho snobbato proprio nulla, di che voi parlare? del fatto che qui non scrive quasi più nessuno (anche se io sono più per la qualità)? parliamone.
      Io non ho alcuna difficoltà a risponderti e saprei anche cosa rispondere. Tu, al contrario, non rispondi mai alle domande che riguardano il tuo sfacciato filoputinismo, mai e lo fai anche ora rivoltando la frittata in modo da tirartene ancora fuori citando addirittura Lenzini che, guarda caso ti torna comodo. Ti sei creato la tua piccola comfort zone qui sopra e te ne servi per trattarmi da stupida. Complimenti!
      Non preoccuparti hai chi ti difenderà anche in questo caso… strana la vita no?
      PS: l’imperialismo della Russia di Putin è conclamato, sfacciato ed arrogante almeno quanto le tue risposte!

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      • “Odio? Ansia? Non è che sono solo proiezione dei tuoi sentimenti? Io giudico i fatti,”

        Quanta arroganza c’è in questa frase? i miei sentimenti sarebbero di odio e di ansia? e riversi addosso a me il tuo odio e la tua ansia palpabile lontano mille chilometri in ogni tuo commento da anni?
        E questa secondo te sarebbe la descrizione dei fatti? Pura e semplice?

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      • Be’, lasciamo perdere, meglio parlar d’altro… Come va a Mirano? Sono tornate la brume autunnali?
        https://img2.juzaphoto.com/001/shared_files/uploads_hr/2982533_large55323.jpg
        E il canale Taglio riversa sempre le acque del Muson vecchio nel Naviglio del Brenta? Qui, altro che brume, c’è ancora caldo e non piove, una delizia per i turisti, ma non per la Sicilia, dove l’acqua c’è, ma è nascosta.
        https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2021/07/siccita-fiume-768×512.jpg
        R
        spero di si, oggi e ieri ha dovuto sostenere una pioggia incessante e gli argini sono al limite, speriamo bene.
        Grazie delle belle foto. Due paesaggi molto diversi ma sempre Italia è.
        PS: avevo già predisposto ben prima di leggere il tuo commento un articolo che pubblicherò a breve e che parla proprio del “mio fiume” e delle sue vicissitudini.

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  6. Signora Gazzato, l’imperialismo russo è poca cosa. Rispetto agli americani sono dei dilettanti.
    Stanno cercando di evitare che i loro confinanti diventino loro nemici, e questo lo farebbe chiunque.
    E’ vero che si stanno un po’ allargando in Africa, ma non hanno installato vere e proprie basi militari. Gli americani, invece, ne hanno oltre 700, di cui oltre 100 in Italia. I russi non hanno 20 e più portaerei con relative navi di scorta che girano per i mari del mondo a minacciare.
    Io, dalla caduta del muro, non ho mai percepito minacce da parte dei russi. Solo voglia di commerciare e di diventare europei.
    R
    Uhu, sentitelo un altro…poca cosa…lo vada a dire a tutti quelli che se li sono ritrovati tra le …scatole che è “poca cosa”, poverini e mi fa pure la conta dei sottomarini. Lei non ha percepito minacce dai russi? ma tu guarda! che strano. “Solo voglia di commerciare e di diventare europei”…mi sto soffiando il naso Lenzini, lei mi ha fatto commuovere fino alle lacrime…

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  7. Sig. Luigi, i russi si stanno un po’ allargando in Africa mica solo per turismo: ci hanno mandato quegli avanzi di galera dei discepoli di Prigozhin. Inoltre non dobbiamo sentirci minacciati dalle loro basi nucleari fra la Polonia e la Lituania che, come Medvedev (non il tennista) ci ricorda un giorno sì e uno no, in 5 minuti possono distruggere tutte le capitali europee. Il nuovo ordine mondiale, nel quale gli americani hanno tutte quelle basi, in realtà adesso è contrapposto a Russia, Cina, India e buona parte dell’Africa, vale a dire tutto il pianeta, e quindi -ahinoi- lo stiamo per prendere in quel posto.
    Da ultimo, se proprio devo scegliere da quale fetentone devo farmi colonizzare, preferisco essere parte dell’impero occidentale. Almeno qui posso trastullarmi a leggere i NO-WEST che ci sputacchiano sopra.
    R
    si, almeno questo e non è poco davvero, sono d’accordo Mauro.

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  8. Mauro, vediamo un po’ la situazione.
    A conclusione della seconda guerra mondiale russi e americani hanno fatto a gara ad occupare più Europa possibile e alla fine si sono incontrati a metà Germania.
    La parte a est è diventata un protettorato russo, è stata convertita al regime comunista e l’URSS vi ha esercitato un dominio pesante, al limite dell’occupazione militare.
    La parte ovest è diventata un protettorato americano; nessuna nazione è stata costretta a cambiare il suo sistema sociopolitico e il controllo degli americani è stato leggero. Una vigilanza più che un dominio vero e proprio.
    Però si sono garantiti, attraverso la loro presenza militare (oltre 120 basi in Italia, tra americane pure e condivise), di poter esercitare un’azione coercitiva se ce ne fosse stato bisogno.
    Inoltre la CIA ha avuto mano libera per tenere sotto controllo i nostri politici, e, forse, non si è limitata al controllo.
    Con il costituirsi della cosiddetta “Cortina di ferro” entrambi gli schieramenti hanno installato postazioni missilistiche in grado di colpire l’avversario, con la distinzione, non da poco, che gli americani possono colpire la Russia da vicino mediante le basi europee, mentre i russi, con le loro basi, possono colpire l’Europa, ma non l’America.
    Per colpire l’America hanno bisogno di missili a lunga gittata e sommergibili. Ma entrambi sono relativamente facili da neutralizzare da parte degli americani, grazie ai satelliti e alle basi europee.
    Meglio stare con gli americani? Finora, decisamente sì.
    Gli americani ci hanno lasciato vivere alla nostra maniera, o quasi.
    Dopo gli avvenimenti degli ultimi 2-3 anni, visto che gli americani non si fanno scrupoli di sacrificare l’Europa in un’eventuale guerra contro la Russia, e visto che hanno dimostrato di avere il totale controllo sulla NATO e sulle istituzioni europee, comincio ad avere dei dubbi.
    Il che non significa che mi piacerebbe stare dalla parte dei russi, ma che mi piacerebbe che l’Europa fosse libera di scegliere la sua linea politica intrattenendo rapporti con i principali Paesi del mondo, tra cui Russia e Cina, anziché ubbidire pedissequamente agli americani.
    Se così fosse stato oggi non dovremmo temere di essere coinvolti in una guerra contro la Russia, e forse saremmo anche in grado di porre fine alla guerra di Gaza.
    R
    obbedire pedissequamente agli americani…solito ritornello. L’antiamericanismo trapela da ogni suo commento. Il motivo non è chiaro. Lei non starebbe coi russi ma vorrebbe più indipendenza dagli americani. Ma se non fa che scrivere che i russi in fondo non fanno niente di male in Ucraina? Questa sua analisi è come sempre una lezioncina ad una platea di studentelli un tantinello ignoranti.
    Non so Mauro, ma io, francamente mi sarei stufata della sua prosopopea. Scriva pure quello che vuole, io le dico come la penso, lei, nelle sue lezioni brevi non si smentisce mai, gira intorno all’argomento ma evita accuratamente di dire che la Russia ci ha messo in questo pantano non gli Usa. Gli Usa le starebbero anche bene però…devono fare meno i gradassi e lasciare che i russi invadano, uccidano, massacrino…vuole metterci qualche uccellino che canta di contorno?

    Francamente, non ne posso davvero più!

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  9. Signora Gazzato, potrebbe spiegare a Bianchi che è un po’ difficile che: “lo stesso giorno della risoluzione dell’ONU, il 15 Maggio 1948 gli eserciti di ben 5 paesi arabi ( Egitto, Siria, Giordania, Libano ed Iraq) attaccarono un paese nato il giorno prima per farlo sparire dalla faccia della Terra?”
    Anche perché la Nato nacque un anno dopo… ma fosse quello, Israele non fa parte della Nato esattamente come l’Ucraina.
    E questo non è come confondere una battuta tra un film e un altro, è proprio uno sfondone alla Sangiu…

    La NATO (North Atlantic Treaty Organization) è un’organizzazione internazionale a carattere regionale fondata, appunto, dal Trattato del Nord Atlantico, firmato a Washington il 4 aprile 1949 da 10 Stati europei (Belgio, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito,) e due Stati nordamericani (Canada e Stati Uniti).

    https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_membri_della_NATO

    Così, giusto per dire che razza di idee squinternate abbia Bianchi dei contendenti e dei conflitti.
    R
    https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_arabo-israeliana_del_1948

    A59, molto spiritoso, si la signora Gazzato apprezza (mi viene da piangere).

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    • x A59 / Signora Gazzato : il Signor A59 ha equivocato in modo grossolano. La frase ” attaccarono un paese nato il giorno prima …” sta per “attaccarono un paese costituito il giorno prima oppure riconosciuto dall’ONU il giorno prima… oppure entrato a fare parte del consesso dell’ONU il giorno prima” e certamente non “attaccaro un paese membro della nato ( minuscolo?). Di fatto, a 24 dalla “NASCITA” , cioé riconoscimento di Israele, gli eserciti di 5 paesi arabi non persero tempo ad attaccalo. Oltretutto, come può uno confondersi tra “nato” e “NATO”. Boh… misteri. Grazie per pubblicare la precisazione. Buon fine settimana.
      R
      una svista ci può stare, capita a tutti, ma d’ora in avanti si rivolga al suo interlocutore direttamente. In quanto alla risposta di A59 ha messo per iscritto cosa è la Nato. Mi pare utile visto che viene descritta in tutti i modi.
      Le avevo detto di non interloquire possibilmente con Alessandro e lei sa perché, ma non con tutti.
      Buon week end anche a lei.

      PS: per tutti: non faccio la segretaria o “mediatrice” per nessuno e non correggo errori o sviste e non spiego, ho abbastanza da fare lo stesso e non mi annoio.

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  10. Signora Gazzato, lei confonde le analisi con le lezioncine. In Italiano sono due termini e due concetti diversi.
    A me piace inquadrare le questioni di cui si parla in un contesto più ampio e da vari punti di vista, perché le situazioni complesse non possono essere semplificate troppo, altrimenti si perde il senso complessivo e si banalizza, come fa quasi sempre lei.
    E non sono il solo a farlo.
    Romolo, che da un po’ manca, lo fa, e anche gli Alessandri spesso scrivono analisi articolate.
    Ma se lei è allergica al mio modo di analizzare, cercherò di evitare. Non vorrei averla sulla coscienza se le venisse uno shock anafilattico.
    R
    ma no Lenzini, con lei mi permetto di fare un po’la maestra perché in fondo lei è simpatico. Col tempo ho imparato a conoscerla meglio, so che le piace approfondire e fa bene a farlo. Ma anche in questo commento lei mi da lezioni e manco se ne accorge. Banalizzo e anch’io scrivo analisi disarticolate come gli Alessandri…e sono allergica alla banalità. Ma no non eviti se questo è il suo modo vada avanti così, ma non se la prenda se la rimbrotto. Ma lei le situazioni complesse le complica, le interpreta, le banalizza e soprattutto difende la Russia in modo spudorato.

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  11. Ecco, bravo Bianchi io ho equivocato un verbo ambiguo visto il tema trattato, ci sta come dice Mariagrazia, l’italiano è lingua difficile e interpretabile.
    Lei non è esente da refusi tipo: …”gli eserciti di ben 5 paesi atabi”…
    Insomma, sta dicendo che attaccare e invadere un paese unilateralmente e per di più in branco (come fa la Nato di solito) non si fa. Concordo.
    Peccato che poi quel paese neoentrato nella congrega ONU da un giorno, poi di quello che gli dice l’ONU da 70 anni e oltre se ne fotta, ma questo è un altro discorso.
    R
    non prenderei tutto il paese in mazzo, i suoi governanti hanno molte responsabilità.

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  12. Signora Gazzato, la ringrazio per la sua risposta garbata.
    Credo però che un po’ tutti, in fondo, lei compresa, diamo lezioni, se per dare lezioni si intende affermare le proprie posizioni con convinzione e orgoglio o compiacimento.
    Se non credessimo in quello che scriviamo, che scriveremmo a fare?
    R
    Ma no, lei al solito prende le mie parole e me le ribalta per avere ragione. Ognuno di noi scrive con u proprio stile, il suo è quello del professore che sale in cattedra e “spiega”, sempre o quasi sempre. Possiamo affermare le nostre convinzioni senza per questo “dare lezioni”. Lei è fuori strada, io non do lezioni, scrivo le mie idee come so e come mi vengono, non voglio insegnare nulla a nessuno e però, allo stesso modo non vorrei che qui nessuno “montasse in cattedra”. Non siamo a scuola. Non c’entra credere in quello che scriviamo. C’entra come lo scriviamo e con quale atteggiamento. Forse lei non se ne accorge ma il suo suona spesso didattico.

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  13. L’ottimo Bianchi, così solerte nel puntualizzare e nel correggere anche le frasi in francese(però continua a scrivere “é”, con l’accento acuto) e che crede che la BM sia la sua portavoce, si ferma ad una data, il 15 maggio 1948 quando scoppia la guerra arabo israeliana.
    Ma, si sa, la storia comincia prima, per non andare troppo indietro, quando durante la prima guerra mondiale gli inglesi si trovarono a combattere contro l’impero ottomano, sotto cui, fino a quel tempo, era assoggettata la Palestina. I palestinesi in cambio dell’aiuto dato agli inglesi, ottennero la promessa del riconoscimento dello Stato palestinese. Senonché, sotto la spinta del movimento sionista (che si avvalse anche di azioni terroristiche), gli inglesi che avevano il protettorato della Palestina, se ne dimenticarono, e fu privilegiata la richiesta israeliana, sostenuta anche dal Presidente degli Stati Uniti Truman(quello che diede l’assenso a colpire il Giappone con le atomiche). Così la risoluzione 181 del 30 novembre 1947, delle Nazioni Unite, organo ad influenza soprattutto americana, suddivideva tra i due costituendi stati israeliano e palestinese quel territorio che era sempre appartenuto ai palestinesi(con minoranze ebree) in maniera sbilanciata, e lo faceva arbitrariamente senza neppure consultare la controparte palestinese, una suddivisione tutta a favore del costituendo Stato ebraico: a questo sarebbe toccato un’area geografica più estesa, sebbene meno popolata, e più fertile. A questo punto una riflessione: quale popolo accetterebbe supinamente di essere scalzato da estranei dalle terre dove vive da sempre?
    I palestinesi rifiutarono la proposta, peraltro non vincolante, ma a chi spettava usare un approccio più cauto, col coinvolgimento delle popolazioni locali, l’uso del convincimento e magari l’aiuto economico? Invece si preferì l’arroganza dei padroni e l’uso della forza da parte di chi contava sull’appoggio degli Stati Uniti e su un esercito già agguerrito. Allo scadere del mandato inglese, venne proclamata la nascita dello Stato di Israele che comportava l’esodo forzato di chi non voleva soggiacere ai nuovi arrivati, e la sottomissione di coloro che sarebbero rimasti. Da qui la sollevazione degli Stati arabi circostanti, poveri, male armati e disorganizzati che condusse alla guerra arabo israeliana del 15 maggio 1948. I palestinesi la ricordano come Nakba(catastrofe) risolta con la fuga o la cacciata di 750 mila palestinesi e il massacro di civili per opera di gruppi paramilitari israeliani.
    Un inizio gestito malissimo, con supponenza e arroganza, che ha provocato più di mezzo secolo di guerre, con un conteggio di morti di gran lunga superiore nella parte araba, i cui i massacri di oggi sono conseguenza, massacri che hanno superato ogni limite di sopportazione e che non possono avere alcuna giustificazione.
    R
    https://www.theguardian.com/world/2024/oct/04/time-stopped-here-on-7-october-life-in-kibbutz-that-endured-unimaginable-loss-one-year-ago

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  14. X Sig.Alessandro: non mi sono mai permesso di usare la Signora Gazzato come portavoce. La ragione per cui l’ho coinvolta era per essere ben sicuro della pubblicazione della mia replica alla insultante interpretazione di un mio post da parte del Signor A59. Per quanto attiene al suo post, lei ha dimenticato ( volutamente)che fino dal primo momento in cui lo stat d’Israele ha visto la luce ( cioè è nato) l’obiettivo dei paesi arabi è stato quello di cancellarlo fisicamente, cioè sterminando o ricacciando in mare o riducendo in schiavitù i suoi abitanti. Il principio della legittima difesa è riconosciuto in tutto il mondo ( addirittura fal codice italiano !!!) . Gli arabi, dopo averle prese di santa ragione in campo aperto, hanno ripiegato sul terrorismo. Con tutti i soldi che hanno potevano trasformare Gaza in Montecarlo. Hanno voluto farne una topaia. Chiede le ragione a Damasco, Doha e Teheran. Buon week end.

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    • Bianchi, non ho dimenticato proprio nulla, né volontariamente né involontariamente. Se avesse letto attentamente il mio post avrebbe ritenuto inutile la sua osservazione. Avevo scritto: “a chi spettava usare un approccio più cauto, col coinvolgimento delle popolazioni locali, l’uso del convincimento e magari l’aiuto economico?”
      Ovviamente la risposta è ai vincitori, agli inglesi, titolari del protettorato, e agli americani che all’ONU avrebbero potuto sostenere una risoluzione più equa e meno sbilanciata a favore dei sionisti. .
      Sapevano della inevitabile rivalità trai due popoli, ma se ne fregarono, confidando nella loro forza, credettero che i ribelli arabi sarebbero stati ridotti facilmente alla ragione. Invece sbagliarono, come sbagliano oggi, l’uso schiacciante della forza moltiplicherà i nemici, in quelle regioni non ci sarà mai pace. Anche la presenza degli Statu Uniti, che usano Israele come testa di ponte per controllare il Medio Oriente, è motivo di rancore per i popoli arabi limitrofi.
      R
      non ci sarà mai pace fino a che entrambi non accetteranno di dividersi un territorio che gli arabi continuano a rivendicare come il loro e finché entrambi non cesseranno di farsi la guerra ma di avviare il processo per istituire uno stato palestinese con confini definiti o un unico stato che comprenda una coesistenza pacifica tra i due.
      Mission impossible entrambe le soluzioni a meno di un miracolo.

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      • Signor Alessandro : non so quali sono stati i ragionamenti che gli inglesi hanno fatto all’atto della ripartizione del territorio. Mi risulta che abbiano sempre usato matita e righello, come fece quell’oscuro funzionario del Foreign Office che definì il confine tra India e Pakistan al momento del ritiro dall’India. Un tratto di matita che causò milioni di morti e migrazioni bibliche. Non bisogna neanche sottovalutare che un paio di anni prima della risoluzione delle Nazioni Unite furono proprio gli inglesi ad entrare a Bergen Belsen e lo spettacolo che videro non fu meno disumano di quello che toccò alle truppe russe ad Auschwitz. Così come sarebbe bene non dimenticare che il Gran Mufti di Gerusalemme era amico personale di Himmler, ed ho detto tutto.
        Resta sempre il punto irrisolto ed ignorato da molti, anche dal Signor Alessandro, che gli arabi non rivendicano nulla, semplicemente vogliono annientare e far sparire Israele. Se ad Hamas interessasse anche lontanamente il destino ( e la vita ) dei Palestinesi , avrebbe mollato gli ostaggi e sarebbero scattati “cessate il fuoco” e trattativa. Tra l’altro, penso da una posizione favorevole ad Hamas, perché l’opinione pubblica avrebbe riconosciuto loro la buona volontà ( se così si può dire). Invece, Hamas sta perpretando quotidianamente la tortura sistematica, crudele e programmata di migliaia di Israeliani, Non credo ci sia niente di peggio che essere un israeliano prigioniero in un tunnel di Hammas , così come essere padre, madre, figlio o parente di un ostaggio. Non capirlo, é malafede.

        Rispondi
        • Bianchi, quando lei scrive:
          “Mi risulta che gli inglesi abbiano sempre usato matita e righello, come fece quell’oscuro funzionario del Foreign Office che definì il confine tra India e Pakistan al momento del ritiro dall’India. Un tratto di matita che causò milioni di morti e migrazioni bibliche”,
          non fa altro che confermare quanto ho scritto con altre parole nel mio post del 4 Ottobre 2024 alle 16:45: “Un inizio gestito malissimo, con supponenza e arroganza”
          Detto ciò, lei afferma che gli arabi vogliono annientare e far sparire Israele.
          Non gli arabi, ma le frange estremiste, così come le frange estremiste di Israele(che oggi sostengono Netanyahu) vorrebbero annientare i palestinesi, e aspirano a costituire la Grande Israele, comprensiva della striscia di Gaza e della Cisgiordania. Con la differenza che quella degli estremisti arabi rimane un’illusione, quello degli estremisti israeliani si sta perseguendo.
          Gli Stati arabi, come recentemente ha affermato il ministro degli esteri giordano, sono pronti a garantire la sicurezza di Israele, a patto che ponga fine all’occupazione militare e accetti uno Stato Palestinese.

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          • Alessandro, condivido sostanzialmente quello che scrive.
            “Non gli arabi, ma le frange estremiste, così come le frange estremiste di Israele(che oggi sostengono Netanyahu) vorrebbero annientare i palestinesi, e aspirano a costituire la Grande Israele, comprensiva della striscia di Gaza e della Cisgiordania. Con la differenza che quella degli estremisti arabi rimane un’illusione, quello degli estremisti israeliani si sta perseguendo.”
            In realtà, con l’attacco a Israele di un anno fa, che è stato l’inizio di tutto, mi pare che anche i palestinesi abbiano deciso di perseguire nei fatti la loro strategia. Inoltre, entrambi sono contrari alla creazione di due stati.
            Però io vedo anche una differenza tra le due strategie.
            Se i palestinesi rinunciassero ad un loro stato potrebbero facilmente distribuirsi tra gli stati confinanti, e sarebbero accettati e integrati purché rinunciassero al terrorismo e all’obiettivo di annientare Israele. In fondo, prima della caduta dell’impero ottomano e delle spartizioni fatte da Inghilterra e Francia, non esisteva uno Stato palestinese.
            Gli israeliani, invece, se fossero costretti a rinunciare ad un loro Stato in Palestina, dovrebbero distribuirsi tra gli Stati Uniti e le nazioni europee da cui erano emigrati, il che mi pare più complicato e meno praticabile.
            R
            si, pare anche a me.

          • X signor Alessandro: sostenere che non sono gli arabi a volere l’eliminazione di Israele , ma solo “frange estremiste” , è un’affermazione sorprendente, per non dire ridicola. Per venticinque anni Israele è stata aggredita da eserciti regolari di Paesi arabi circostanti e ci hanno lasciato le penne personaggi come Nasser, Sadat, King Hussrin e Hassad. Le sembrano frange estremiste? Il fatto è che gli Israeliani difendono il loro paese come fosse la loro casa. Un sentimento sconosciuto a noi “occidentali evoluti”. Difendere il proprio paese, anzi la propria Patria, per tanta gente fa molto fascista.

  15. Ma tu pensa, una discussione sugli inglesi che utilizzano matita e righello per tracciare i confini di paesi altrui…
    Delinquenziali brame geopolitiche degli anglosassoni (imperialisti) e relativi servi/e, quando si parla di politiche di aggressione, esiste un solo aggressore si chiama Putin, tutti gli altri sono emuli dei cavalieri della Tavola Rotonda.
    Bah, incredibile che ci possano essere posizioni antistoriche come queste, che omettono volutamente la verità fattuale e piegano la storia alla becera propaganda criminale di “Merdaniahu detto PiPì” per altri complici della banda, storpio volutamente i nomi per far capire quanto disprezzi certi politici.
    Gli arabi fanno affari con buona parte dell’Occidente, hanno persino un nostro ex PdC a libro paga, l’Iran non fa schifo certo agli occidentali, quasi 5 miliardi euro di scambi commerciali con l’Italia capofila insieme alla Germania.
    Trovo ridicoli questi distinguo, Israele è di fatto uno stato terrorista che utilizza mezzi terroristi, armi da guerra ed esercito regolare contro le popolazioni inermi per raggiungere risultati discutibili, accrescendo verso di sé e l’occidente l’odio islamico, Nato e Usa sono complici, contrappongono a uno tsunami di piombo fuso israeliano, le telefonate di un Presidente senescente, che chiede il cessato fuoco mentre rimpinza Israele di armi. Semplicemente vergognoso e indecente.
    R
    Israele non è uno stato terrorista, Netaniahu e la destra al governo stanno rispondendo in maniera decisamente esagerata ad un attacco efferato da parte dei terroristi di Hamas e oggi ne celebrano le 1200 vittime e chiedono che gli ostaggi ancora in vita possano essere rilasciati:
    https://www.theguardian.com/world/2024/oct/07/jewish-americans-gaza-october-7
    non tutti gli israeliani sono con Nataniahu. Quando Mussolini ha trascinato l’Italia in guerra. gli italiani non erano tutti d’accordo con lui.
    E Biden non lo ascolta più nessuno. Anche oggi ha chiesto di cessare le ostilità e di portare aiuti ai palestinesi e alle popolazioni vittime dei raids israeliani.

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  16. Mariagrazia,
    Per me (e non solo per me) uno Stato che fa esplodere in mezzo alla gente dei cercapersone uccidendo centinaia di persone e ferendone migliaia che erano nei pressi (bambini inclusi), “è” uno stato terrorista.
    Per me (e non solo per me) uno Stato che utilizza gli assassini mirati incurante degli effetti collaterali, tipo radere al suolo un palazzo (con tutti gli abitanti dentro), “è” uno stato terrorista.
    Per me (e non solo per me) uno Stato che utilizza i suoi cittadini per espropriare, ammazzare, radere al suolo con le ruspe le case di gente che ha il solo torto di essere di un’altra etnia e religione, “é” uno Stato terrorista.

    Non tutti i palestinesi sono Hamas o Hezbollah, di sicuro non lo erano i 15.000 bambini e adolescenti massacrati senza colpa, o le migliaia di bambini amputati, affamati, cacciati dalle loro case come fossero ratti da bonificare.
    R
    Alessandro
    Provo pietà dei palestinesi almeno quanto te. Ma tra loro si nascondono terroristi che non hanno alcuno scrupolo a farli ammazzare per ottenere le loro finalità politiche.
    Quella dei cercapersone è una storia ancora tutta da vedere, molti dicono che non sia un’azione tutta israeliana.
    Israele risponde agli attacchi dei terroristi da quando è nato. Certo che è deprecabile quello che fa l’ IDF a Gaza ma lo è altrettanto quello che fanno i terroristi ad Israele.
    L’antisemitismo sta crescendo in tutto il mondo i terroristi stanno ottenendo il loro scopo. Se Hamas avesse a cuore il popolo non lo metterebbe nell’occhio del ciclone ben sapendo che Israele contrattacca e di brutto, se gli arabi avessero a cuore Gaza e i suoi poveri massacrati abitanti, li aiuterebbero, con tutti i miliardi che fanno commerciando troverebbero i soldi per aiutare quelle popolazioni anche a difendersi dagli stessi terroristi che dicono di stare dalla loro parte.

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  17. Bianchi se c’è qualcosa di ridicolo, è la sua ostinazione a credere che OGGI gli stati arabi perseguano la cancellazione di Israele, una balla sesquipedale, non fosse altro perchè dietro Israele ci sono gli Stati Uniti.
    Gli Stati arabi chiedono che i coloni lascino la Cisgiordania, e che venga riconosciuto nella sua integrità lo stato di Palestina.

    Rispondi
  18. Signora Gazzato, condivido.
    Se i miliardi elargiti da Arabia Saudita, Emirati, Iran, e anche dai Paesi occidentali, fossero stati spesi per creare migliori condizioni di vita alla popolazione di Gaza invece che per acquistare armi e costruire una rete di tunnel e fortificazioni, Gaza sarebbe un posto dove si vive bene.
    1500 anni fa Gaza era quello che oggi si definirebbe un “hub” per gli scambi commerciali tra le carovane e i trasporti marittimi, ed era una regione ricca.

    Rispondi
  19. Signor Alessandro : Il commento della Signora Gazzato ed il post del Signor Lenzini sono una risposta sufficiente. La lascia alla sua demagogia ed al tristissimo umorismo della deformazione dei nomi. Aspettiamo il ritorno del giro d’Italia per goderci le sue eccitanti cronache. Tanti cari saluti

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    • Grazie, Bianchi, non mancherò, non poteva farmi un augurio più bello, lei invece si munisca di lente di ingrandimento e passi il tempo a scovare gli errori di ortografia di chi scrive, specie se in francese, e mi raccomando, stia attento agli accenti acuti, gravi e circonflessi, ci può scivolare sopra.

      Rispondi
      • X signor Alessandro: bè , gli errori , di tutti i tipi, sono così macroscopici che la lente non serve. Le dò anch’io una bella notizia: se mai dovessi scrivere ancora su questo blog, potrà divertirsi , oltre che con gli accenti, anche con gli apostrofi degli articoli indeterminativi ( uno dei miei tanti talloni di Achille) ed anche con il leggendario “questo, codesto, quello” che mi tormenta dalle elementari. Magari, impegnato a cercare di scovare le mie sciocchezze, si dimentica di scrivere le sue. Una felice giornata.
        R
        Interessante questa “conversazione”. Senta Bianchi, a me non fa la minima differenza se nei commenti ci sono refusi, errori o quanto altro, non sto a cavillare su cose che trovo davvero banali. Può capitare a tutti, me compresa, di fare errori di ogni genere, ortografia, sintassi etc.etc. ma io non mi formalizzo. Avendo da sempre una passione per le lingue straniere (oltre che per la mia, tra le più complicate del resto), so benissimo che qualche cosa può sempre sfuggire. Un professore, a Londra, durante un esame d’inglese mi chiese:” Which part of England do you come from?” e dopo avergli risposto che ero italiana, mi guardò da sotto in su e rispose: “Oh, well you don’t look like one”.
        Questo per dire che si possono fare errori anche di valutazione, sempre. Perciò, per favore, scriva quello che vuole e come vuole e cerchiamo tutti di non fissare l’attenzione su delle inezie. Grazie.

        Rispondi
        • Bianchi, da vecchio toscano ti posso chiarire le questione del “codesto”, che è molto semplice.
          Questo significa vicino a me.
          Codesto significa vicino a te.
          Quello significa vicino a lui.
          Naturalmente, se stiamo tutti molto vicini, si usa solo “questo”.
          Ricordo che rimasi molto sorpreso quando studiai francese e inglese e scoprii che loro usano solo due termini invece di uno per ogni pronome.
          Oggi anche in Italia si tende alla semplificazione del vocabolario con perdita della proprietà di linguaggio (negli anni ’60 si diceva che la proprietà è un furto; anche quella di linguaggio?).
          Così si è quasi completamente abbandonato l’uso di “codesto”, mentre alcuni lo usano a sproposito. Solo i toscani di una certa età continuano ad usarlo correttamente.
          R
          Bianchi, ha visto? in codesto blog mica scherziamo vero…quello, il prof Lenzini lo sa l’italiano, mica no. E chi sa insegna. E lui lo sa, come ebbi già modo di dirci a codesto signore qui, che montare in cattedra ci piace assai. Anzi, parecchio. “Per fare certe cose, ci vuole orecchio”…

          Rispondi
          • Signora Gazzato, io il proverbio lo sapevo in un altro modo: chi sa, fa; chi non sa insegna. (riferito a me, non a lei)
            R
            il proverbio può dire quello che vuole (ecco, altra sua lezione) ma io non pensavo al proverbio, ma se preferisce attaccarsi ai proverbi, prego, si attacchi pure. Io faccio…

          • XSignor Lenzini: grazie del commento. Da bambino, “codesto” era un oggetto misterioso perche, non essendo io toscano, non lo sentivo praticamente mai. Poi ho passato 10 mesi da militare tra Pisa e Livorno e lì è uscito dalla caverna della memoria. È un aggettivo molto distintivo della Regione, come è la parola “babbo” invece di “papà”. Mi piace sentire parlare i toscani. Anche le persone umili quando raccontano qualcosa ti catturano. Non per niente il Manzoni è andato là per una revisione del motore. Grazie. Buona serata.

        • “impegnato a cercare di scovare le mie sciocchezze…
          Lei non ha capito Bianchi, chi finora s’è impegnato in questo giochino è lei, a me -potrebbe anche scrivere “squola” o “taqquino”, non interessa nulla.
          R
          bene, dopo di questo siete pregati entrambi di chiudere questo inutile “dibattito”, grazie.

          Rispondi
  20. Condivido col mio omonimo che la distribuzione di migliaia di cercapersone e successivamente di walkie talkie, scoppiati per strada, in auto, a casa, negli uffici, nei mercati, mentre la gente faceva la spesa, parlava con amici, lavorava, è stato una atto terroristico dei peggiori perpetrato da Israele.
    Ma, a parte questo, ci sono altre ragioni per ritenere che Israele entri nel novero degli Stati terroristi.
    Riporto in maniera succinta quanto scritto in “Ucraina Palestina, il terrorismo di Stato nelle relazioni internazionali”, di Alessandro Orsini, professore di sociologia del terrorismo:
    Il terrorismo di Stato è l’uso spropositato della violenza politica contro una popolazione civile indifesa per diffondervi il terrore e costringerla ad aderire all’agenda del governo. Esso si esercita attraverso varie forma, tutte presenti nel caso dello Stato di Israele:
    -Uccisioni arbitrarie: i soldati israeliani possono uccidere i civili palestinesi per futili motivi o del tutto immotivatamente senza subire alcun processo, godendo della protezione dello Sato.
    -La tortura: lo Stato Israeliano usa la tortura contro i civili palestinesi
    -Gli stupri: le donne palestinesi vengono stuprate dai soldati israeliani senza essere perseguiti dalla magistratura
    -La violenza intercomunitaria: è quella che i coloni ebrei possono perpetrare (anche uccidere) impunemente contro i palestinesi con il sostegno dello Stato israeliano.
    -La esternalizzazione del terrorismo: gruppi terroristici non gestiti direttamente dallo stato, ma da esso istituiti e controllati, come avviene in Cisgiordania.
    -La dottrina della punizione collettiva. Un individuo innocente riceve una punizione per un fatto non commesso, ma in quanto lo Stato lo associa ad un nemico del regime. Secondo la dottrina ufficiale del governo di Netanyahu, oltre due milioni di abitanti di Gaza devono essere puniti per la strage realizzata da alcuni militanti di Hamas il 7 ottobre 2023.
    -Minaccia del genocidio: distruzione totale di Gaza con le armi convenzionali(Moshe Feiglin, fondatore del partito di destra Zehut) oppure con l’uso della bomba atomica(il ministro Amihai Eliyahu); deradicalizzazione dei palestinesi con la violenza(Netanyahu)
    -Uso strategico della fame: il ministro Ben-Gvir ha dichiarato di essere contrario a fornire cibo e agli aiuti umanitari; il capo della diplomazia Ue Josep Borrel ha dichiarato: “Israele usa la fame dei palestinesi come arma di guerra(3 marzo 2024); i camion degli aiuti umanitari vengono presi di mira; il 29 febbraio 2024 a Gaza è stata consumata la cosiddetta “Strage degli affamati”, almeno 115 palestinesi sono stati prima ridotti alla fame e poi mitragliati mentre cercavano il cibo nei camion degli aiuti umanitari, per poi essere schiacciati dai carri armati.
    -La violenza infrastrutturale: E’ l’uso regolarizzato e controllato dalla forza su tutto il territorio, esercitata attraverso le istituzioni
    -La retorica deresponsabilizzante: è quella con cui gli Stati del terrore e i loro alleati cercano di nascondere la loro natura terroristica.

    R
    Riporto una relazione del Parlamento Europeo, forse altrettanto ( se non di più) autorevole quanto l’esimio dottor professor Orsini ( e le sue pubblicazioni).

    “Il Parlamento riconosce la Russia come stato sponsor del terrorismo
    Comunicati stampa Tornata AFET 23-11-2022 – 12:29

    La Russia sta commettendo crimini di guerra e usando “mezzi terroristici”
    Isolare ulteriormente la Russia a livello internazionale
    Chiudere e bandire le istituzioni statali russe nell’UE che diffondono propaganda
    Completare il nono pacchetto di sanzioni UE contro Mosca
    UKRAINE_YASUYOSHI-CHIBA_AFP_
    Secondo i deputati, le forze russe stanno terrorizzando i civili ucraini © UKRAINE_YASUYOSHI-CHIBA_AFP
    I deputati hanno riconosciuto la Russia come stato sponsor del terrorismo per le atrocità commesse dal regime di Vladimir Putin contro il popolo ucraino.

    Il Parlamento ha adottato mercoledì una risoluzione sugli ultimi sviluppi della brutale guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. I deputati sottolineano che gli attacchi e le atrocità intenzionali delle forze russe e dei loro delegati contro i cittadini, la distruzione delle infrastrutture civili, e altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario sono tutti atti di terrore e crimini di guerra. Per questo, dichiarano la Russia uno stato sponsor del terrorismo che “utilizza mezzi terroristici”.

    La risoluzione non legislativa è stata adottata con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni.

    Quadro giuridico UE

    Poiché l’UE non può attualmente dichiarare gli stati come sponsor del terrorismo in modo ufficiale, il Parlamento invita l’UE e i suoi Paesi a creare un quadro giuridico adeguato e considerare di aggiungere la Russia a tale lista. Ciò farebbe scattare una serie di misure nei confronti di Mosca e porterebbe serie restrizioni nelle relazioni dell’UE con la Russia.

    I deputati invitano il Consiglio ad aggiungere anche l’organizzazione paramilitare “Gruppo Wagner”, il 141° Reggimento speciale motorizzato noto anche come “Kadyroviti”, e altri gruppi armati, milizie e delegazioni finanziate dalla Russia nell’elenco dei soggetti terroristici dell’UE.

    Isolare ulteriormente la Russia e ultimare nono pacchetto di sanzioni

    Il Parlamento chiede all’UE di isolare ulteriormente la Russia a livello internazionale, anche per quanto riguarda l’adesione ad organizzazioni e organismi internazionali come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I deputati chiedono inoltre di ridurre i legami diplomatici con la Russia e di limitare i contatti dell’UE con gli ufficiali russi al minimo indispensabile, oltre a chiudere e bandire le istituzioni statali russe nell’UE che diffondono propaganda nel mondo.

    Data l’escalation di atti di terrore del Cremlino contro il popolo ucraino, i Paesi UE sono esortati a ultimare rapidamente il lavoro del Consiglio sul nono pacchetto di sanzioni contro Mosca. Inoltre, i Paesi UE dovrebbero prevenire, indagare e perseguire qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni in vigore e, insieme alla Commissione, prendere in considerazione eventuali misure contro i paesi che cercano di aiutare la Russia ad eludere le misure.”

    Sono certa che questo, però, l’esimio professore non lo scriverà nelle sue pregevoli pubblicazioni. Chissà perché? E su Hamas l’esimio professore non ha scritto nulla? Sui metodi che la Russia usa per
    reprimere la dissidenza?

    Rispondi
    • XSignor Alessandro: le sono sfuggite alcune altre forme di violenza di paesi che esercitano il terrorismo. Ad esempio:
      – Parcheggio in seconda fila
      – Schiamazzi notturni
      Sogni d’oro

      Rispondi
    • X sig. Alessandro: il post del signor Alessandro , con la sua disanima su Israele senza tener conto della storia e del clima in cui Israele è costretto a vivere, è semplicemente fazioso ed infantile. Aspetto con ansia il giorno della memoria per vedere come scodinzolerà dietro alla Signora
      Segre e si commuoverà di fronte ad un ‘addolorata revocazione del binario 21. Vabbè che abbiamo dei politici da buttare nell’umido ….

      Rispondi
      • Che spasso questo signor Bianchi, immagino che le pensi di notte, quando dovrebbe dormire e sta sveglio, e le esterni di giorno quando dovrebbe star sveglio e invece dorme. Scodinzoli pure lei alle stragi e gli eccidi di Netanyahu, e lasci stare l’olocausto, tirarlo in ballo per quanto oggi sta succedendo è una profanazione di cui il signor Bianchi non si rende conto

        Rispondi
  21. La Russia e l’Ucraina stanno combattendo una guerra, la guerra è uno degli undici tipi di violenza politica. Gli altri sono: Guerre civili, repressione di Stato, genocidio, pulizia etnica, violenza intercomunitaria, crimine organizzato, colpi di Stato militari, proteste di massa e ribellioni, assassinio politico, terrorismo.
    Strano che il Parlamento europeo dichiari qualcosa che non può dichiarare e che probabilmente resterà inascoltato.
    “La letteratura scientifica -traggo sempre da Orsini- non ha dubbi invece che l’Ucraina sia sponsor del terrorismo: l’uccisione delle figlia del filosofo russo Dugin, Dar’ja Dugina, fatta saltare in aria con una bomba nascosta nella sua automobile è un attentato terroristico in piena regola. Il governo di Kiev ha condotto numerose uccisioni contro i civili russi utilizzando gli attentati terroristici”.
    R
    ma quale guerra? Chi l’ha dichiarata? La Russia ha invaso l’Ucraina con la sua “Operazione speciale” per stanare “i nazisti”, mai parlato di guerra. Certo quella di Putin è violenza politica e in assoluto, la violenza di un dittatore che si scaglia contro un popolo senza nessun motivo se non le sue ubbie sul nazismo e la possibilità che l’Ucraina esca del tutto dalla sua sfera d’influenza. Putin li vuole schiavi, sudditi e non ha mai dichiarato guerra ma solo invaso e deliberatamente ucciso e massacrato e deportato migliaia di cittadini inermi.
    L’attentato poi…si, in due giorni coi potenti mezzi messi a disposizione dai potenti servizi segreti, individuato il colpevole e detto fatto…chi può mai essere? Ma naturalmente Kiev, Kiev…ma tu guarda la coincidenza…
    https://www.italiaoggi.it/news/l-assassinio-della-dugina-e-un-diversivo-del-governo-russo-per-stringere-a-se-i-molti-russi-contrari-2574336
    eppure c’é chi crede, una fede proprio.
    Orsini è diventato un profeta e emette sentenze attraverso le sue pubblicazioni come fosse un giudice supremo. Non si sarà montato un po’ la testa? Addirittura “La letteratura scientifica” scomoda, sono quasi intimorita…e “non ha dubbi” per Bacco e anche per Dinci.
    Mah, sono in tanti ad essersela montata, non sarebbe una stranezza.

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  22. A proposito di Orsini. Ieri sera da Bianca Berliguer il professore ha quasi litigato con un serafico Sallusti che non gli ha dato grande soddisfazione, evidentemente si era preparato alla sua aggressività, ma la cosa che mi ha colpito è stata la pettinata, diciamo, moderna del professore. Infatti Bianca gli ha chiesto se aveva cambiato pettinatura. Risultava evidente che non aveva più quella banda spiovente che ha nel video che segue
    https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/a-e-sempre-cartabianca-il-conflitto-tra-orsini-e-cappellini_599666/
    ma un capello decisamente più tirato sulla fronte e piatto sulla sommità della testa tanto da farlo somigliare ad un attore di un vecchio film di guerra dove ci sono i soldati tedeschi, biondi e coi capelli tagliati alla “tedesca”, insomma per capirci.
    Lo so è futile e banale come argomento ma a me il professore è parso un po’ vanesio e anche ridicolo oltre che decisamente antipatico. La nuova pettinatura lo rende ancora più “teutonico”, ma se piace a lui…
    https://x.com/orsiniufficiale
    qui è un po’ smossa, diciamo ma ieri era proprio appiccicata al cranio e davo quell’effetto strano di vecchio film di guerra…”ufficiale”, appunto.

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  23. Mariagrazia, hai fatto un gran favore ad Orsini, perché parlando del suo ciuffo hai anche pubblicato il link che qui sotto ripeto
    https://x.com/orsiniufficiale
    Se ti prendi l’onere di leggere i suoi post, ti pregi di dirmi dove Orsini sbaglia.
    Ne metto in evidenza uno:
    “Voglio fare arrivare un messaggio chiaro e tondo alla lobby italiana-israeliana che minaccia di farmi licenziare, mi diffama e mi insulta per intimidirmi. Io non ho paura. Non c’è assolutamente niente che possa spaventarmi. Infatti non ho mai smesso di dire che Israele è uno Stato terrorista giacché la letteratura scientifica sul terrorismo classifica la sua azione a Gaza esattamente in questo modo. E continuo a dire che l’esercito israeliano è un esercito di criminali di guerra giacché la letteratura scientifica sulla violenza politica lo classifica in questa categoria. Io non capisco come si possa essere così ottusi da non capire che esistono studiosi che sono disposti a fronteggiare qualunque livello di scontro per difendere la propria libertà di esercitare il ragionamento critico in difesa dei diritti umani. Insistere con la stessa linea delle intimidazioni non fa altro che aumentare le mie denunce contro il genocidio a Gaza per mano d’Israele.
    Solidarietà con Gaza.
    Il governo Netanyahu è un governo di criminali di guerra”.

    Ma vale la pena leggere gli altri dove parla in maniera diretta senza peli nella lingua. In un altro post parla di sé e del suo impegno di tutta la vita come pacifista.
    R
    ah si, davvero un bel pacifista, basta leggere quello che scrive sull’Ucraina per capire dove va a parare il suo pacifismo. Esattamente dove para il tuo.
    Non l’ho certo pubblicato per fargli pubblicità, non ne ha bisogno, se ne fa da solo anche troppa. E tu te ne approfitti per fargliene dell’altra. Se ha dei “problemini” diciamo, non è certo per il “pacifismo” che professerebbe (già da professore…) ma proprio tutto il contrario. Figuriamoci, se non lo capisci da solo dove sbaglia (e sbaglia e non poco e non solo, a mio parere), sarebbe solo fatica sprecata come quella che ho sprecato sinora ed è davvero tanta.
    Ma se proprio insisti ti dirò che a me quel tipo piace davvero molto poco e i motivi li sai già.
    Ah non ha certo peli sulla lingua quello, ma neppure ne ha troppi sulla testa…e non sa come acconciarli.
    Eco qui qualcuno ti “spiega” meglio di come potrei fare io, le “doti” del professore e le sue, diciamo, idiosincrasie”:
    https://www.linkiesta.it/2022/03/orsini-duemila-euro-cartabianca/
    ma ne ho solo scelto uno a caso, ce ne sono altri centomila che spiegano il “pacifismo” del professore, ne hai quanti ne vuoi.
    Rispondi tu piuttosto e trovami dove il professore parla senza peli sulla lingua degli atti di “benevolenza” e pacifismo” compiuti dai russi e non solo in Ucraina e già che ci sei trovami anche quelli che parlano delle gesta “pacifiche” di Hamas e company.

    Rispondi
  24. “ah si, davvero un bel pacifista, basta leggere quello che scrive sull’Ucraina per capire dove va a parare il suo pacifismo. Esattamente dove para il tuo”(Mariagrazia).

    Mariagrazia, se tu leggessi attentamente Orsini, ti accorgeresti che non dice nulla contro l’Ucraina, analizza scientificamente i fatti e trae le sue conclusioni. Cosa sia la mentalità scientifica, lo dice lui stesso nel post indirizzato a Calenda:
    “La mentalità scientifica è questo. Non è né di destra, né di sinistra. Né filo-russa, né filo-ucraina. È un’algida mentalità basata sull’osservazione emotivamente distaccata della realtà empirica. L’osservazione scientifica dice che l’Ucraina è un Paese finito perché la Russia è sovrastante. Gli uomini come Calenda, Maurizio Molinari o Luciano Fontana non possono capire questo post. L’educazione scientifica riposa su principi educativi diversi rispetto all’educazione alla propaganda e alla demagogia”.

    Dove andrebbe a parare il nostro pacifismo? Alla salvezza di quel che rimane dell’Ucraina, l’opposto di dove andrebbe a parare il bellicismo camuffato (ma non troppo) dei vari personaggi su citati, e dei tanti altri che hanno idee simili..
    R
    Alessandro
    anche tu? “se leggessi attentamente”? ma quanti professori ho qui?
    Leggi tu attentamente quello che mi dici di leggere:
    “La letteratura scientifica -traggo sempre da Orsini- non ha dubbi invece che l’Ucraina sia sponsor del terrorismo: l’uccisione delle figlia del filosofo russo Dugin, Dar’ja Dugina, fatta saltare in aria con una bomba nascosta nella sua automobile è un attentato terroristico in piena regola. Il governo di Kiev ha condotto numerose uccisioni contro i civili russi utilizzando gli attentati terroristici”.
    Questo lo citi tu postato in un tuo commento, leggilo attentamente: “non ha dubbi che l’Ucraina sia sponsor del terrorismo”…lo sai come si chiama questo? Si che lo sai, si chiama essere filo russi spudoratamente.
    Altro che “algida mentalità”…lo sai anche questo che cosa significa vero? serve che te lo scriva? comincia con para…
    E a me sembra che la propaganda e la demagogia Orsini sappia bene cosa siano perché ne fa a iosa.
    E ora, fammi un favore personale, andiamo oltre. Ci sono molti altri argomenti di cui parlare che fare propaganda a quel tipo e alle sue strampalate congetture.

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  25. “E chi sa insegna.” La blogmaster a commento di Luigi Lenzini 9 Ottobre 2024 alle 15:29

    Senza voler togliere nulla al Signor Lenzini l’ adagio recita:

    “Chi sa fa, chi non sa insegna”
    R
    appunto. Senza nulla togliere. Ma io non pensavo affatto all’adagio.

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  26. Pensieri sparpagliati…

    https://www.treccani.it/vocabolario/disamina/
    Un altro refuso del correttore di bozze, forse perché non è francese…

    Orsini è off limits, chi lo cita putiniano è (gnè gnè).
    Pare che Zezè ora che è a corto di armi, uomini e prende più botte dell’orso al Luna Park, abbia intenzione di scendere a patti, la pace nel 2025 è un obiettivo dopo tre anni di inutili massacri.

    “Agghiacciande” la “disamina” del professor Orsini da parte di “Iuri Maria Prado”
    ho il sospetto che se conoscesse davvero le battaglie di Iuri, Mariagrazia non l’avrebbe citato sono decisamente in controtendenza con le sue, penso che le sia piaciuta la “sviolinata” su Orsini e basta.

    il pensiero di Fico (slovacco, non grillino) e di conserva la dipendenza (ancora) dalla Russia nonostante 15 pacchetti di inutili sanzioni.

    https://www.analisidifesa.it/2024/10/a-fine-anno-stop-al-gas-russo-attraverso-lucraina-le-preoccupazioni-della-slovacchia/
    R
    davvero sparpagliati.

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  27. Attacco militare intimidatorio (per ora) di Israele contro l’Onu. Colpito Il contingente della missione Unifil, tra cui i militari italiani.
    Il delirio di onnipotenza di Netanyahu non conosce più freni. Finalmente Crosetto si sveglia e scopre i crimini di guerra degli israeliani..
    R
    Crosetto ha giustamente protestato, la sua replica è stata pubblicata oggi dal Guardian: “inaccettabile”.

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  28. Mariagrazia, un attacco contro chi è
    al servizio di una istituzione mondiale come l’Onu, imponeva una protesta di chi è a capo del Governo, senza mezzi termini, ma la Meloni non ha questa statura istituzionale.
    R
    dalle il tempo è appena successo, io credo che lo farà, ora sembra che voglia prevaricare Crosetto. Lei ha più “figura istituzionale” di tanti altri premier prima di lei.

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