Il primo dibattito fra Kamala Harris e Donald Trump è andato. Fatto. Capo A. Lei è stata lei, ormai è un brand. Lui è stato lui e non è un brand ma un vizio. “Gli immigrati mangiano cani e gatti”, dice e ne dice anche di peggiori, ma questa è la meglio. Decisamente.
Lei gli va incontro e gli porge la mano. Lui la stringe sorpreso e anche un po’ ammaliato, eh si eddai. E’ bella Kamala ed è affascinante e Trump non è uno scolaretto e per un attimo ha un po’ ondeggiato. Ma si è ripreso ed ha infilato la solita sfilza di bugie. Lo ritiene un diritto di auto difesa. E lui è abituato a difendersi. Kamala no. Lei faceva la procuratrice e il suo mestiere era difendere gli offesi. Lei non si difende: attacca, sempre anche quando ride e si mette la mano sotto il mento. Un gesto che spiazza e Trump in qualche momento si sente spacciato. E per questo non la guarda. Mentre lei lo guarda e lo fa semplicemente come stesse parlando con un vicino di casa e non con uno che è li solo per farle lo sgambetto.
Lei è chiara, comprensibile, diretta, lui è smodato, bugiardo, vizioso. E viziato.
L’ho visto meglio del solito però, devo dire che non sembrava neppure lui. Ben vestito e curato e con una espressione meno torva del solito anche se a tratti tradiva la sua vera natura.
Inutile dire che la vedo adatta al ruolo che spero gli americani le affidino. Una missione quasi impossibile ma, certo, non improbabile.
E’ un brutto momento per Giorgia Meloni. La premier si sente assediata, circondata, le brutte notizie si affastellano sulla scrivania, ma non arrivano dai due fronti di guerra, eppure sono brutte. No arrivano da casa, dal suo palazzo dove dovrebbe sentirsi coccolata. Teme persino gli agenti in borghese di guardia nella stanza vicina dove lei sta abitualmente. Notizia fresca. Ma lei smentisce, dice che non è vero e però qualcosa non va. La vedo, la noto, la sento nell’aria la tensione che la sta avviluppando come in una morsa. La tensione è una brutta cosa, la conosco, come conosco l’ansia portata dalla paura che accadano cose spiacevoli che non si sa come affrontare (anche se non sono premier). Si chiama sindrome da accerchiamento. Lo stress di questi ultimi giorni con le prodezze dell’ex ministro ora indagato per peculato, la signora Maria Rosaria Boccia che stasera sarà ospite di Berlinguer nelle reti Mediaset…ecco a cosa serve tapparsi il naso e andare a letto con uno come quel bel tipo di ministro. Ci vuole un certo stomaco. Lei dice che non cerca visibilità. Io le credo. Si evince da come si pone, si trucca si veste, che non cerca visibilità. Cosa cerca allora?
E’ proprio questo che Meloni si chiede, cosa cerca questa qui ancora? Le sta sulle scatole. E’ comprensibile, per poco faceva cadere il governo e non è detto che non abbia altri assi nella manica. Che questa signora non sia filo governativa si evince da come si esprime. Lo sarebbe stata se fosse stata nominata dal ministro? O avrebbe agito come le talpe? La domanda non è peregrina. La faccenda un po’ puzza.
Se un volpona come Bianca Berlinguer l’ha chiamata nella sua trasmissione c’è aria di scoop ( o di scoppole). Ci sarà certamente anche quel bell’uomo di Corona con la sua canottiera e il muscolo in bella mostra. La Bianchina gli chiederà certamente cosa ne pensa il pensatore di questa storiaccia di fine estate e lui sicuramente avrà le sue brave considerazioni da fare. Troverà carina la signora, dirà che è una donna che combatte per la propria carriera che non è giusto fare illazioni e guardare dal buco della serratura. Ah sempre così easy going il maestro…chissà che perle inanellerà.
Beninteso io non li guardo, ma credo che l’audience schizzerà e anche Giorgia sarà incollata al video. Io non do mai consigli, ma mi sentirei di dirle di rilassarsi. Spegnere la Tv tanto i suoi la informeranno di sicuro sulle buone parole che questa personaggia avrà nei suoi confronti.
Si prenda qualche ora di quiete presidente, lei si sta stressando troppo. La vita è breve, di Bocce e di Sangiuliani è pieno il mondo, voleva che non incocciassero il suo cammino? Uno se lo è messo lei stessa in seno, l’altra è arrivata da Marte a farle saltare i nervi. Succede, i marziani esistono. Ma non è la fine mondo se vedremo la marziana in Tv a sparlare di lei, non avrà pensato forse che volere fare la premier non avrebbe avuto conseguenze e che l’avrebbero lasciata lavorare in pace? Beh se lo pensava, si ricreda, ma non si senta una foglia sull’albero d’inverno, Perdinci e anche perbacco, l’autostima dove è finita?
Si guardi piuttosto la sfida tra i due contendenti alla casa Bianca, più bianca della Berlinguer che anche se lavora per Mediaset sempre rossa rimane e non tema i marziani, spesso scendono sulla terra solo per ricordarci che abbiamo amici ma abbiamo anche nemici e da questi dobbiamo guardarci da soli. Ma gli agenti li lasci lì, quelli servono per gli amici.
Dovrò mettere la sveglia domani per seguire la prima e forse unica sfida tra la candidata democratica Kamala Harris e il pluripregiudicato, ex presidente, immortale oltre che immorale, “famolo strano” Donald Trump. Eh si, sarà interessante vedere come la donna che ride e l’uomo che balla, si scanneranno mediati da qualcuno che farà una fatica terribile a frenare la piena di insulti che Trump rivolgerà alla sua contendente. Un ruolo, quello del presidente, che Trump vuole ad ogni costo, ne va della sua “onorabilità” e soprattutto della sua libertà. Ha a cuore molto i propri interessi e soprattutto ha a cuore di non finire in galera ma di farci finire tutti i suoi oppositori. Ha già minacciato che metterà in galera i sostenitori di Harris. Minacce che suonano credibili dato il soggetto quello del famoso “scateneremo l’inferno” dopo l’esito per lui negativo delle ultime presidenziali.
Insomma sarà un incontro tra la “bella e la bestia”, decisamente da non perdere. Beh, se mi addormento poco male lo vedrò in differita e spero di non sognare Trump.
Sarà durissima per Kamala Harris ma pare che non veda l’ora. Ha dalla sua parte una grande forza che le deriva dalla sua positività e ottimismo. Lo abbiamo visto in questo ultimo periodo durante la sua scoppiettante campagna elettorale e abbiamo avuto modo di constatare quanto fosse diversa dalla figura opaca che se ne stava all’ombra di Biden. Una forza della natura. Ride, sorride, parla con fermezza e decisione ma al contempo ha una comunicativa sorprendente. La sua forza sarà proprio questo: il suo ottimismo che non è di maniera ma radicato nella sua personalità.
L’ottimismo e la positività aiutano a vincere tante sfide, sono un’arte sopraffina che non tutti possiedono ma se è vero che “l’arte che non guarisce non è arte”, lei, se vincesse, avrebbe la possibilità di usare la sua “arte” per curare molti mali che affliggono l’America e, volendo essere ottimisti fino in fondo, anche una buona fetta di mondo.
Uno lo curerebbe subito perché eliminerebbe per sempre la spada di Damocle di una nuova leadership di quel ritinto personaggio grottesco e squallido e non sarebbe cosa da poco. E se ci riesce una bella risata me la faccio anch’io assieme a Kamala. Ridere, si sa aiuta a mantenersi in salute e la salute del mondo ha un grande bisogno di risate.
La censura è una cosa di cui si parla tanto, pare, a sentire molti che censurare sia diventato uno sport al quale il governo di Giorgia Meloni tiene molto. Naturale, deriva tutto da quelli lì gli “antenati” (dicono, tanti, indignados) … cosa volevamo aspettarci? Dunque la censura. I giornali sono appiattiti sulla linea dello stato o meglio del governo (eh già già, la carta costa), mai una cosa diversa tipo…governo ladro o che so…americani brutti, russi carini, francesi spocchiosi. Per non parlare poi del politically correct. Uhuu come siamo diventati chiccherosi non si può dire più niente che non abbia il bollo della ragioneria di stato e questo, ovviamente è colpa del fassisti o pseudo tali che ci governano con un colpo di stato da due anni e passa, prima si che era tutta vita: sesso, droga e rock and roll, più o meno. E’ una vergogna. I poveri ricchi filosofi che osano anche solo osano dire che Zelensky sbaglia tattica che dovrebbe essere più carino e abbozzare, uhuuu, per la carità, finisce che non li chiamano più in Tv da zia Gruber dove avrebbero diritto di pernottare e parlare a ruota libera per dei semestri e invece no, niente, tutti a parlare delle storie di letto dell’ex ministro ( o X ministro) e della sua bella consulente per una notte o due, va. Persino Travaglio che notoriamente libero pensatore, vorrebbe pensare ad altro si sarà certamente impegnato sul tema. (Forse, io non lo guardo e non lo leggo, lo censuro proprio).
Però oggi su una nota rubrica di un ancor più noto quotidiano mi capita di leggere che c’è anche chi si ribella, perdinci a questo “vergognoso” stato…di cose, si lamenta col giornalista famoso, chiede lumi…signora mia dove andremo a finire?
Eccoli, in doppia firma, tema pregnante e soprattutto “sconcertante” per tanta vergognosa censura, ma dove è finita la libertà? si chiedono questi due signori chiedendo lumi a chi potrebbe illuminarli:
Hanno fatto la loro apparizione e sono già contenti, immagino, è importante che si possano esprimere e dire la loro i due signori che denunciano un fatto censorio così “grave” e l’hanno fatto e ottenuto udienza, non sono stati censurati.
Dovrebbero già essere contenti, immagino. Anche se la risposta non li avrà soddisfatti, il quarto d’ora di celebrità e l’appoggio degli amici, sono certa, lo avranno avuto.
E magari anche qualche critica salace sulla risposta del giornalista: i giornalisti non ne azzeccano mai una, in Italia poi..(infatti io leggo solo giornali stranieri e li capisco, pure, mi tolgo un po’ dalla linea piatta…).
Ma ho come l’impressione che questi due signori volessero burlare, ciurlare un po’ nel manico, vannacciare, ecco si, vannacciare.
Va di moda, come la censura. Passerà, come tutto passa anche i ricchi per la cruna degli aghi, i ricchi passano dappertutto, figuriamoci se si spaventano di un ago.
Scoprire di essere stata drogata da un porco di marito e che questo, dopo averla rimbambita di droghe la faceva violentare da uomini coi quali lui si metteva d’accordo e li filmava pure deve essere stato devastante.
La polizia francese ha trovato prove a bizzeffe: una raccolta di filmati dove la moglie veniva abusata dagli uomini che si mettevano d’accordo con lui e che sapevano che lei era semincosciente e che non si sarebbe ricordata nulla quando si fosse risvegliata dal semi coma indotto da quel porco di marito. Becco a sua saputa e voluta.
Questa storia non è la trama di un film porno ma la realtà che la francese Gisele ha scoperto per caso dopo anni che veniva abusata pare da un centinaio di uomini. Dice che le è crollato il mondo addosso, difficile non crederle.
Lui, il porco ora rischia 20 anni di galera, a me sembrano pochi e con lui i 50 porci che hanno abusato di Gisele mentre lei era un quasi cadavere su un letto.
Una storia spaventosa che non mi pare abbia precedenti.
Mi auguro che la Giustizia possa restituirle un po’ di quella pace che si merita e che i suoi torturatori (per lei, ha detto che non si è trattato di stupro ma di tortura) finiscano i loro giorni in galera. Quanto possono essere depravati e porci e infami certi uomini e quanta strada debbano ancora fare le donne per potersi liberare da loro?
Beh, ci volveva Nostradamus per capire che avrebbe vinto Kamala Harris? Io lo scrivo qui da oltre un mese, ma a me nessuno da retta. Infatti i sostenitori di Trump, qui sopra in abbondanza, si sono (parzialmente) defilati. Un certo Lichtmann, nome di derivazione germanica che significa ” uomo della luce”, lo ha confermato e se lo dice lui pare che possiamo crederci. Io ci credo, ma ripeto, da molto prima che me lo dicesse lui.
E non mi dite che Harris è come Trump, Kamala Harris è l’esatto opposto di Trump: una persona seria e preparata e non potrà non fare meglio di lui, anche perché fare peggio ha dell’impossibile.
Putin non aspetta altro che di vedere il suo amico americano (non è un ossimoro) assiso su quel trono a fare i cavoli suoi e anche quelli degli amici. E non aspetta altro che gli Usa taglino i viveri a Kiev, ma dovrà rivedere i suoi piani perché Trump non passa. Non passa è grasso, sfatto, falso, indicibilmente ridicolo, spregiudicato e pregiudicato: un soggetto pericoloso, razzista e misogino che con i superpoteri conferitigli dalla Suprema Corte farebbe alto e basso come gli pare a lui e procederebbe in una unica direzione: fare gli affaracci suoi, altro che contadini del Midwest.
Con Harris la storia andrà in tutt’altra direzione: Kiev riceverà gli aiuti necessari a difendersi dalla smodata ambizione del dittatore russo e potrà contare sugli alleati europei compresa la Germania che ha annunciato per bocca del suo cancelliere che presto invierà altri sistemi di difesa avanzati e che non è vero che gli aiuti diminuiranno ma anzi si intensificheranno.
E anche l’operazione Kursk sarà un successo per gli ucraini e per il loro leader – eroe che da attore comico si è tramutato in un condottiero determinato, tenace e organizzatore super efficiente. Putin non lo avevi previsto eh? pensavi ti sarebbe strisciato ai piedi chiedendo pietà vero?
E invece nisba e con Harris alla guida degli Usa, Zelensky sarà ancora più forte e Putin si dovrà decidere finalmente a mostrare quella faccia che tiene coperta ma che è la sua vera faccia, non troppo diversa da quella che mostra sempre in realtà ma la seconda faccia é esattamente uguale alla prima solo che questa è posta sul retro e la mostrerà, anche se con riluttanza, quando dovrà rinculare e lo farà dicendo ai suoi che si vince anche cosi: facendo retromarcia, manovra difficile e che richiede perizia ed esperienza. Si vince anche perdendo…
Crozza ne avrà già fatto una macchietta. Parlo del (ridicolo) ministro della Cultura Sangiuliano protagonista di questa pochade di fine estate, questo improvviso amorazzo del ministro con una avvenente quarantenne aspirante consulente e forse aspirante persino a qualcosa di più.
Ma, purtroppo per lei le sua aspirazioni, almeno per il momento sono sfumate. La signora Boccia, che ormai rotola su tutti i media, dovrà forse aggiornare la sua agenda e abbassare un po’ il tiro. Ma quando si era visto un ministro della Repubblica che va in TV, al TG1 a chiedere scusa alla moglie e al primo ministro, per aver perso la testa per una donna? E quando si è mai visto un ministro che piange in TV pentito e contrito e pronto alle dimissioni da marito e ministro nel caso le due donne della sua vita lo chiedessero?
Mai. Ne sono certa, faremo ancora il giro del mondo con queste notizie e chi già ci guarda dall’alto in basso, ci guarderà raso terra proprio, tutta invidia. Già, gli italiani, lo sanno tutti sono i famosi ” latin lovers “, di che ci meravigliamo?
Veramente il ministro non è proprio quello che potrebbe definirsi un latin lover ma la signora Boccia sicuramente ne avrà apprezzato le doti di spirito e profonda cultura, serietà, laboriosità. insomma non sarà il Bova dei ministri ma ha il suo perché
E lei pure ha il suo perché, rientra tutto in questa novella un po’ boccaccesca di fine estate, forse lui per ora la sfanga e forse lei si troverà qualche altro gonzo, pardon, ganzo da sedurre e forse la moglie e la premier perdoneranno il ministro facile alle seduzioni e però ora deve rigare diritto e mettersi paraocchi come i cavalli o degli occhiali con le lenti nere tipo Gino Paoli prima maniera o Totò nel famoso ruolo dello iettatore.
Gli darebbero anche un certo tono…da intellettuale.
L’ultima strage, solo in ordine di tempo dopo due anni e mezzo di guerra in Ucraina è quella di ieri a Poltava che ha causato almeno cinquantuno morti e oltre duecento feriti.
I russi se ne infischiano che a morire siano i civili: uomini donne e bambini che stavano cercando di svolgere la propria vita come se l’incubo infinito che gli grava sulle teste da anni non fosse una realtà quotidiana con cui fare i conti, In Ucraina il tempo è sospeso. Non so se gli ucraini sperano che tutto finisca presto, ho come l’impressione che siano rassegnati a affrontare una guerra senza fine ma senza disperazione. L’offensiva dell’esercito ucraino a Kursk in Russia continua e non sembrano esserci reazioni da parte dei russi per liberare quelle zone se non gli attacchi intensivi che si ripetono ormai giornalmente sulle città ucraine.
Hanno trovato una scusa in più per continuare a massacrare gli ucraini e sfiancare la loro resistenza. E’ una tattica che ha sempre dato buoni risultati.
Zelensky ha ordinato un rimpasto di governo e molti ministri saranno sostituiti.
Mentre Putin se la gode e aumenta l’autostima e sta a guardare l’Europa sull’orlo del collasso economico politico, gli Usa alle prese con la campagna più surreale di tutti i tempi, con Trump pronto a scatenare l’inferno in caso di sconfitta. La crisi mediorientale che gli fa gioco perché c’è un altro “dittatore” democratico che gli fa da contraltare e a lui dei bambini palestinesi non potrebbe fregare di meno, anche loro servono alla sua “narrativa” e mentre buona parte del mondo è occupato a scagliare anatemi contro gli ebrei ( ma non è una novità), lui se ne va in Mongolia a ricevere gli onori di chi dovrebbe consegnarlo alle autorità che dovrebbero processarlo per crimini di guerra.
Un bel quadro generale che sembra andare tutto nella direzione che lui vuole: il Nuovo ordine mondiale con la Russia capolista di una nuova coalizione di potenti pronti a governare il pianeta. Con lui a capo di tutti. Il sogno del Grande Dittatore sta per avverarsi?
Pare di si e pare che siano solo ( o quasi) gli ucraini ad averlo capito a pieno e a contrastarlo.
Se davvero Sharon Verzeni è stata uccisa senza un movente, se davvero lei non conosceva il suo assassino, se davvero andava a camminare dopo mezzanotte perché a quell’ora fa più fresco, allora siamo messi molto ma molto male.
Se a diciassette anni senti il bisogno di sterminare la famiglia perché ti sentivi a disagio e poco capito, se davvero la violenza, ovunque, la maleducazione, l’ira repressa, l’odio che si legge negli occhi persino in quello che sta dietro di te alla cassa del supermercato perché ha fretta, è caldo, tu non sei abbastanza veloce a mettere via la tua mercanzia, questo mondo é spaventoso e incomprensibile.
Se davvero i proprietari di cani (le proprietarie in questo caso) riescono a scatenare risse tra cittadini in una piazza di Bologna che si scazzottano tra di loro, se davvero pensiamo che una “popolazione” di circa o più di otto milioni di cani, in maggioranza bestie feroci, sia una cosa normale e che sia un pieno diritto e anzi una cosa da lodare, farsi trascinare per la strada da un molosso di 50 chili che appena ti passa vicino sbava e potrebbe benissimo strapparti il polpaccio e mangiarselo in un boccone…allora siamo messi molto ma molto male.
Se davvero Mattia Santori in consiglio comunale a Bologna ha espresso solidarietà per una famiglia che ha avuto le sue oche azzannate da due cani sciolti i quali avrebbero potuto uccidere chiunque non solo le oche, ma questo Mattia non lo dice, si limita ad esprimere la sua vicinanza per il dolore provato dai proprietari delle oche…e non rileva che i cani che ormai sono diventati padroni di tutto costituiscono un pericolo molto grave per le persone, no Mattia pensa alle oche…
Se davvero il governo ha deciso che gli ucraini non possono usare le armi che gli sono state regalate in territorio russo perché i russi potrebbero aversela a male, come se loro non le usassero le armi di mezzo mondo in territorio ucraino ( e l’opposizione è d’accordo) allora siamo messi ancora peggio.
Se tipi come Vanacci e Salis possono essere proclamati europarlamentari per meriti ed “impegno civile”, se ormai dove ti giri giri c’è solo ruffianeria interessata a mantenere le proprie posizioni di potere in qualsiasi ambito, allora siamo messi molto ma molto male.
Se davvero possiamo stare sempre e solo coi palestinesi vittime di Israele perché Israele è un mostro a sette teste e Hamas sta solo facendo “gli interessi del suo popolo”, allora siamo messi male, molto male.
E’ solo una constatazione che faccio con molto dispiacere perché io credo che il nostro paese potrebbe essere meglio di così ma che, purtroppo, troppa scellerata politica di troppi arruffapopoli senza costrutto che si sono seduti comodamente in poltrone che li hanno accolti per “volontà popolare” ma che non meritavano, abbia finito per farci diventare questa “roba qui”: un paese insensato che ha perso la bussola e non la ritroverà perché l’ha riposta nell’angolo più segreto della cantina più disordinata e carica di vecchi e inutili orpelli dei quali non riusciamo a liberarci per guardare veramente al futuro senza provare quella stressante sensazione che ci cascherebbero addosso tutti insieme se solo volessimo aprire quella porta.
Sei ostaggi di Hamas rinvenuti cadaveri dalle IDF, le forze militari Israeliane a Gaza.
Chi, per mesi, mi ha accusato di non interessarmi dei destini dei palestinesi e di parlare soprattutto di Ucraina, si guardi bene le facce di questi uomini e donne che hanno patito in questi mesi le pene dell’inferno in terra ed ora hanno finito di soffrire un calvario inimmaginabile.
Ma i loro cari non li rivedranno più vicino a loro nelle loro attività giornaliere, non li avranno più con loro ma li piangeranno per sempre e darne la colpa al governo di Israele senza considerare la ferocia e la crudeltà dimostrata dai loro torturatori e assassini si chiama, a mio parere, in un solo modo: voler guardar solo da una parte e trascurare l’altra.
La sporca guerra iniziata dopo l’attentato di Hamas riporta anche questo oltre gli eccidi della popolazione innocente che non ha colpe se non di trovarsi nel bel mezzo di una faida che va avanti da decenni e che non vede soluzioni se non una piccola tregua in questi giorni per poter vaccinare contro la polio i bambini di Gaza. Le responsabilità di Israele sono evidenti come sono evidenti, allo stesso modo, le responsabilità dei terroristi e di chi li foraggia e sta dietro a loro, quelli che si mescolano ai civili e li usano come scudi umani da sempre.
La prossima presidente Usa (almeno spero) Kamala Harris, ha detto nel suo discorso di accettazione a candidata dem alla presidenza che gli Usa staranno sempre con Israele ma che allo stesso modo difenderanno il diritto del popolo palestinese alla libertà, all’autodeterminazione e alla dignità. E spero davvero che le sue parole non cadano nel vuoto ma si traducano in aiuti concreti a queste popolazioni stremate e a vere iniziative per favorire un futuro migliore a chi si trova a pagare le colpe di pseudo governanti interessati solo alle proprie mire politiche.
Quella dignità che le autorità palestinesi, con la scusa di fare il loro bene non hanno difeso affatto ma al contrario hanno innescato questo ennesimo scempio che ricade, oltre che sulle vittime israeliane dell’attentato (l’ultimo solo in ordine di tempo) proprio su quei palestinesi che dicono di voler proteggere dalla cattiveria degli ebrei e che stanno proteggendo così bene da farli ammazzare tutti, da farli affamare e vivere in condizioni indescrivibili.
Guardateli per favore i volti di queste persone e chiedetevi se solo Israele sia “cattiva” o non sia arrivato anche il momento di condannare e senza troppi artifici verbali, chi li ha trucidati e uccisi per fomentare ancora e ancora un conflitto senza fine e che si ritorce contro gli innocenti.