Alibi

Stavano per separarsi. Inizia sempre così il trafiletto orribile dell’ennesimo femminicidio. Solo che questa volta lui, il marito, non ha ucciso solo lei, ma ha fatto una strage: ha sparato a tutta la famiglia, un vicino di casa e a sua madre.

Si chiamava Roberto Gleboni e il fatto è accaduto a Nuoro.

Ha ucciso: la moglie Maria Giuseppina Massetti, 43 anni e la figlia Martina 25, il figlio Francesco di 10 anni, il vicino di casa Paolo Sanna (69). E ha ferito l’altro figlio di 14 anni e la madre Maria Esterina Riccardi, 84 anni. Poi si è tolto la vita sparandosi alla tempia in cucina.

E meno male altrimenti sarebbe uscito a sparare anche ai passanti. Quando il tribunale di Venezia non permette alle femministe di costituirsi civile al processo di Filippo Turetta per non “spettacolarizzare il processo”, compie un atto di sottovalutazione enorme della vicenda processuale che non verrebbe spettacolarizzata, ma permetterebbe ai collettivi femministi di partecipare ad un rito che deve essere collettivo. La morte di Giulia, come di tutte le donne (tre in questa ultima strage di Nuoro) è un fatto collettivo perché un crimine contro l’umanità.

Nel caso orrendo in questione, si trattava di “uomo tranquillo” (solito clichè) dedito alla famiglia e forse depresso. E la psicologa ci informa che la depressione può portare anche a questo: sterminare la famiglia e tutti quelli che si trovano in quel momento in quel luogo.

Con tutto il rispetto per questa professionista, non dubito che sappia quello che dice, penso però che prima di dire certe cose bisognerebbe pensare che si sta già sminuendo la portata dell’accaduto e creando un precedente pericoloso per tutte quelle persone che soffrono di depressione e che potrebbero essere viste come potenziali assassine.

Mentre anche in questo caso si tratta di un marito che non accetta che la moglie lo lasci.

Un “brav’uomo” tutto casa e famiglia che davanti ad una separazione perde la testa e spara tutto il caricatore contro tutta la famiglia un vicino e la sua stessa madre.

Cosa sta succedendo? e soprattutto perché chi dovrebbe dare delle risposte fornisce degli alibi ad assassini spietati?

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