Torniamo dopo la pubblicità

Premetto subito che non ho visto la TV e non guardo mai “Pomeriggio 5” su Canale 5. La notizia l’ho letta su the Guardian Int. Un uomo ha ucciso la madre domenica a Spezzano di Fiorano in provincia di Modena, la sorella trova la donna morta e il fratello scomparso. Il giorno dopo una troupe di Canale 5 si trova davanti alla casa dove è avvenuto il femminicidio e casualmente si imbatte in Lorenzo Carbone, l’omicida. L’uomo in evidente stato confusionale confessa di essere l’assassino della madre. I giornalisti lo interrogano e gli chiedono se vuole che chiamino i Carabinieri e lui annuisce.

L’ho visto ora quel video è disgustoso, La Conduttrice Myrta Merlino si giustifica dicendo che “la notizia va data”, io credo che lei abbia solo pensato allo scoop e alla audience. E basta. No, signora Merlino, lei non ha fatto giornalismo ma ha agito per opportunismo. Non si mostra al mondo una scena penosa di uno che è stato incastrato da due inviati sul luogo del delitto per raccogliere informazioni sull’ennesimo femminicidio. Si racconta l’accaduto ma non si mostra una scena simile. L’uomo balbetta, si asciuga il viso, pronuncia frasi a fatica. Ha ucciso la madre il giorno prima. E’ un delitto orrendo. La notizia va data ma senza immagini. L’orrore non deve fare notizia, la Tv è un mezzo molto potente e va usato con molta circospezione.

Il giornalismo ha delle regole e un’etica che non può essere prona alle esigenze della pubblicità.

2 commenti su “Torniamo dopo la pubblicità”

  1. Toh, guarda il caso: chi ha scritto l’articolo sul Guardian porta lo stesso cognome del reporter che ha filmato questo obbrobrio…che ci sia del familismo, nepotismo, baronismo (quello poi…) anche a sinistra? Ma va, ma no, ma dai…e senz’altro omonimia.

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  2. The show must go on !

    Ormai la nostra vita, beh non la mia, io seppur sono circondato da TV (tre) la prendo a dosi omeopatiche, è gestita dall’ audience.

    La Myrta Merlino, ha fatto una cosa giusta nella sua vita da anchor woman: acchiappare quel fustacchione competitore di Munch.

    La sua trasmissione si trascina stancamente come si può rinunciare ad un occasione simile.

    Per quanto mi riguarda poca stima, come conduttrice TV, avevo della Merlino, ancor meno dopo questo episodio … ma non è la sola che, in nome del sacro Graal dell’ audience, si presta a mandare in onda schifezze di ogni genere, direi che è in ottima e vasta compagnia.

    Glossario “fustacchione competitore di Munch” = Marco Tardelli noto, anche, per il famoso “urlo” che seguì il gol segnato alla Germania che ci fece (con il contributo di Rossi ed Altobelli) vincere il Mondiale di Calcio nel 1982 (per la gioia di Alessandro, e stasera TV a goderci, si fa per dire, il derby della Lanterna, con gli scongiuri dell’ altro Alessandro), e secondariamente per essere il fidanzato dell’ algida Myrta
    R
    in questo caso direi: the show must go off.

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