Sembra un film dell’orrore eppure è realtà. Una ragazza “perfetta”, di buona famiglia, benestante, universitaria, fidanzata da anni con un amico d’infanzia, educatrice dei bambini della parrocchia, baby sitter…insomma quello che ogni genitore potrebbe desiderare. E i genitori di Chiara, questo è il suo nome, ne saranno stati orgogliosi, i genitori amano poter parlare bene dei figli, si sentono realizzati e in un certo qual modo, gratificati.
Hanno fatto tutto bene, le hanno dato tutto quello di cui aveva bisogno per crescere armoniosamente e sviluppare un carattere “buono” con quelle caratteristiche che piacciono tanto ai genitori: seria, posata, studiosa, rispettosa…con gli amici “giusti”, un fidanzato col quale poter esprimere la propria nascente ed esuberante sessualità…insomma la quasi perfezione.
Poi un giorno la nonna trova nel giardino di casa della famiglia qualcosa che la fa inorridire : il corpicino di un bambino, neonato e morto e sepolto sotto uno strato di terra che i cani di casa hanno riportato alla luce. Orrido, impensabile.
Bene, la ragazza si trova in vacanza coi genitori, nessun sospetto su di lei, ma poi si scopre la dura, durissima e sconvolgente realtà, ha partorito da sola e ha ucciso ben due creature (una l’anno precedente) nate dalla sua relazione col fidanzato il quale non sospettava nulla ed era all’oscuro di questa tragica ed orrida realtà. Il castello di carte della perfezione di questa ragazza è crollato e ora restano due bambini nati ma subito uccisi dalla madre e lei che sembra non aver ancora capito l’enormità di quello che ha fatto.
Una società di mostri quella che abbiamo davanti agli occhi ogni giorno e ogni giorno di più ne scopriamo l’assenza di spiritualità e di anima, una società dove il male viene banalizzato e trattato quasi come “normalità”, una società dove spesso i giovani crescono dentro dei bozzoli dai quali non vogliono mai uscire, dove la responsabilità è un termine desueto e tutto deve essere funzionale all’esteriorità esasperata. Tutto rigorosamente senza anima e senza sentimenti. Neppure l’ombra pallida di un rimorso.
Concordo alla virgola con questa disamina di Mariagrazia, fossi nei genitori mi interrogherei a fondo, ma non solo quelli di lei pure quelli di lui.
A parte il cervello sicuramente avariato di questa infanticida, quello che mi stupisce è l’ignoranza che circonfonde le giovani generazioni venute su a pane, Instagram e Pornhub, che non si curano minimamente di fare sesso protetto, eppure di contraccettivi c’è un’ampia e variegata scelta, studentessa universitaria modello?
No, somara al cubo.
Il fidanzato che non sospetta nulla poi… ma che è? Un “coglione” che nell’intimità non si accorge dei segnali che la gravidanza evidenzia?
E non parlo solo della pancia che cresce. Mah.
A farne le spese due creature innocenti e complimenti alla madre per aver auto-partorito senza aiuti e in condizioni di fortuna, la prima volta non deve essere stato facile, la seconda sapeva già un po’ cose, aver fatto sparire placenta e cordone, pulito tutto ammazzato i neonati e scavato in giardino, pensando che i cani non ne sentissero l’odore (altra somarata).
La mostrificazione in atto di questa società sempre più malata, è evidente e non potrebbe che essere così visto che apparire conta più dell’essere.
Che chi sbandiera i valori della famiglia (la destra) poi ha l’amante sotto il letto e le famiglie le disgrega per opportunità politica, ogni riferimento alle sorelle d’Italia è puramente voluto, per non parlare dei ministri sotto inchiesta.
Questa storia fa il paio con l’agghiacciante omicidio di un piccolo delinquente che, probabilmente rubava per fame, da parte di una ricca signora in odore di anzianità, che trova normale ammazzare un poveraccio per riprendersi una borsetta.
Due casi eclatanti che smentiscono la narrazione delle donne deboli e vittime, che ci sono sicuramente, ma anche tra loro non mancano le carnefici, mi viene in mente la Pifferi che ha fatto morire di fame e di seta la figlia per andare a divertirsi con il suo uomo, menti aberrate e distorte come quelle di uno che ammazza senza sapere il perché o perché è convinto che la compagna sia un oggetto di cui disporre a piacimento.
R
A59
ti ringrazio per la condivisione, anch’io condivido quello che scrivi in toto, tranne quando cogli l’occasione per accanirti contro le sorelle Meloni e le loro vicissitudini familiari, che cosa c’entrano loro con questa mostruosità? Niente. Ma tu non perdi occasione per mostrificare il governo e chi lo guida. Ora non dirmi per favore che faccio le sviolinate, non è vero, trovo però che mettere sempre in berlina le vite private di queste due donne non sia giusto, contestale sul piano politico, la loro vita privata riguarda solo loro.
Però, a pensarci bene, mi sembra difficile che lui non ne sapesse nulla. Possibile che non si sia accorto, non solo dei mutamenti del corpo ma dello stato d’animo, possibile che questa ragazza sia così glaciale da non aver mai dimostrato disagio, un minimo di bisogno di confidarsi con qualcuno di quello che faceva?
E poi, quando due stanno assieme devono sapere cosa può comportare, una cosa che da sempre è quello che manda avanti l’umanità: la procreazione. Questi, entrambi si credevano sterili? Oppure pensavano di poter fare come gli pareva senza correre nessun rischio?
Il maschio di solito tende a deresponsabilizzarsi, lei non può non avergli confidato nulla, lo trovo difficile se non impossibile. Quindi, comunque, lui dovrebbe essere chiamato correo.
E neppure i genitori di lei non la raccontano del tutto giusta, secondo me, se non si sono accorti di niente, devono chiedersi se non sia anche colpa loro questo comportamento della figlia.
Mettere nello stesso post l’orrore per una pazza infanticida con banali considerazioni sulle personalità di governo abbassa un po’ il livello dell’intervento.
Detto ciò, sono più o meno sulla stessa linea, compreso il fatto che pare impossibile che per ben 2 volte il fidanzato non si sia accorto di nulla. La poca esperienza mi sembra debole come alibi. Probabilmente è anche l’unico che ha visto la ragazza svestita. Mah.
Non sono tanto d’accordo sulla società che ha perso i valori e le cose che si dicono sempre. L’umanità i valori non li ha mai avuti: a partire da Caino in poi, ma ci metterei anche Adamo e consorte, una sfilza di nefandezze senza soluzione di continuità. Cambiano le modalità, le scuse, gli scenari, ma alla fine si ammazza sempre.
R
Mauro
mi lascia un po’ perplessa. Non si tratta di perdita di valori ma di orrore di mancanza di anima. L’uomo ha un’anima anche se non sa di averla e a questa deve rispondere delle proprie azioni. Perché l’anima per chi crede (ma anche no) ha una sua “autonomia”. Se fosse così come dice lei, potremmo chiudere tutto e alzare bandiera bianca.
Lei si ricorda forse che qualche decennio fa i rapporti tra uomo e donna non erano liberi come ora, le donne non avevano tutta questa libertà e gli uomini venivano istruiti, almeno in buona parte, su come evitare conseguenze spiacevoli o gravidanze non programmate. Ora si lascia fare al caso, coppie di sedicenni possono avere tranquillamente rapporti intimi a casa dell’uno o dell’altra, senza che i genitori battano ciglio, anzi li incoraggiano, così se capita li hanno “sistemati”.
I nostri genitori e i nostri nonni (meno ancora) sapevano bene che mettere assieme due di sesso opposto poteva essere pericoloso e la conseguenza era quella che la natura vuole. Ma non c’erano metodi contraccettivi come ora e una gravidanza indesiderata era una tragedia per la donna e anche per l’uomo in molti casi.
A parte questo, ora c’era la possibilità di cercare su internet come fare per partorire o abortire e come procurarsi i farmaci adatti allo scopo. Inoltre c’è spesso la casa a disposizione dei figli perché i genitori hanno la loro vita da viversi. Poi rimane da chiedersi se i valori di questa ragazza che frequentava la parrocchia erano quelli che comportano l’omicidio e se lei si sia resa perfettamente conto di essere un’assassina. Oppure in tempi come i nostri dove tutto è lecito, l’educazione viene lasciata ad un telefono alla Tv o ad un Pc o un tablet, la possibilità che menti fragili e in formazione credano che la vita sia tutto un film (porno o dell’orrore), la possibilità che si credano attori senza responsabilità alcuna o che al massimo ricada su quelli che li tengono come bambolotti sotto il tetto di casa. è molto elevata.
Io non metto alla berlina le vite delle due “povere” sorelle Ciecioni, ma le panzane che propagandano sulla famiglia loro due e quelli della loro coalizione, ci prendono voti su questa bufala, è politica, non a caso il Ministro della Famiglia (scassata come le loro) è un’integralista.
In famiglia non si parla più, tutti con il naso sul cellulare, tutti presi a postare delle vite false e perfette, i ragazzini di oggi sono trattati dai loro genitori come dei mentecatti ai quali tutto è concesso, non c’è uno sotto i 30 anni che sappia dare del lei, andrebbero resettati (i più) e riprogrammati ma non i ragazzi, i loro genitori.
R
quali panzane?
E’ da qualche tempo che due amici del blog, Francesco e Alberto, non si fanno sentire.
Mi auguro che stiano entrambi in buona salute e che non abbiano problemi.
Se non scrivono perché si sono stancati o perché gli sono diventata antipatica, o altro, va benissimo, ma mi piacerebbe sapere come stanno. Basta un saluto.
Ma te pensa, un accenno politico ad una vicenda che riguarda l’imbarbarimento e l’indifferenza verso il prossimo che la destra coltiva da sempre inneggiando all’egoismo come valore fondante sarebbe svilire il dibattito, mentre inserire nelle considerazioni Adamo ed Eva conditi da Caino e Abele che sono notoriamente personaggi di fantasia come Frodo e Bilbo Beggins della “Compagnia dell’Anello” sarebbe discutere alzandone il livello. Mah.
Mariagrazia mi domanda quali sarebbero le panzane che “questa” destra che sta facendo la storia (del cabaret) racconta, beh potrei seppellirla sotto il cumulo di balle e falsità che arrivano da quelle parti, ma per amicizia mi astengo non voglio infierire.
E questa storia vomitevole da qualunque parte la si voglia analizzare, è solo una delle mille che vengono a galla in una società fatta di egoismi, esclusione e muri che non sono solo reali, ma virtuali, ognuno per sé e Dio per tutti la morale imperante, una morale che mi repelle.
Uccidere i figli appena nati, uno per soffocamento, (sepolto vivo) è mostruoso non ha niente di umano. Ma che cosa abbiamo fatto per meritarci un paese in queste condizioni?
Questa assassina è ancora a piede libero dopo due omicidi? E’ evidente che è andata in Giappone e a New York non in vacanza ma per sistemare le cose dopo i parti fatti in casa con l’aiuto di farmaci e non credo affatto alla versione che abbia fatto tutto da sola.
Che popolo di mostri siamo diventati?
E quella madre che sa di avere un figlio che ha gettato una statuetta da una finestra uccidendo una ragazza e che si ostina a dire che non è stato suo figlio, no, la statuetta è volata da sola dalla finestra…
Molti bambini hanno il vizietto di gettare cose dalle finestre ma se lo sai (e lei lo sapeva) devi controllare che non ci siano oggetti pesanti alla sua portata e non lo devi mai lasciare da solo in una stanza con le finestre aperte fino a che non sei certa che ha imparato a non farlo. Ma che razza di coscienza può avere una che sa che ha causato (involontariamente, ok) la morte di una povera ragazza che passa di la per colpa della sua dabbenaggine? come può vivere con questo pensiero?
E come può una donna accanirsi contro uno che è ormai inerme a terra e finirlo a colpi di Suv? anche se ti ha rubato la borsetta tu non sei certo in diritto di ammazzarlo ma lo fai con una crudeltà e una freddezza che fanno paura.
Io comincio ad aver paura degli italiani, ma che razza di gente siamo diventati?
Mi fate paura italiani anche se so per certo che ci sono anche tante persone perbene e oneste e che con queste cose non c’entrano. Noto però tanta “stranezza” in giro, tanta superficialità e tanta ignoranza anche tra chi ha un livello alto di scolarità. Maleducati ed arroganti, ignoranti e ostili ed ora anche assassini spietati? No, non ci sto. Io non mi sento, affatto “italiana”, in questo momento meno che mai e però lo sono e voglio esserlo ma per favore ditemi che gli italiani non sono questa roba qui, che sono casi sporadici e che gli italiani sono un’altra cosa. Che è solo un brutto sogno e che ritorneremo presto ad essere il “Belpaese”.
Signora Gazzato, io di fronte a questo fatto sono allibito.
Il comportamento della ragazza non ha senso. Poteva usare contraccettivi, poteva abortire, poteva partorire e poi dare i bambini in adozione ….
Quando ha deciso di sopprimerli li poteva portare in un bosco, buttarli nel fiume, in un pozzo dismesso … e invece li ha messi nel giardino di casa sotto uno strato sottile di terra.
I genitori non si sono accorti di niente tutte e due le volte. Come si fa a non accorgersi che una ragazza di corporatura magra è incinta?
Il fidanzato non si è accorto di niente. Altro elemento incredibile.
E nessuno si è accorto che aveva partorito.
E lei ha ripreso la vita di sempre come se niente fosse.
La prima sensazione che mi dà questa faccenda, prima ancora dell’orrore, è la demenzialità dei comportamenti di tutti.
Forse non è emersa ancora tutta la verità e per questo non si riesce a capire.
Comunque, si tratta di fatti così aberranti che non penso si possa generalizzare e preoccuparsi della deriva della nostra società.
R
no, no…non preoccupiamoci, facciamo pure gli struzzi tanto capita agli altri mai a noi. Tutto.