Il ridicolo

Crozza ne avrà già fatto una macchietta. Parlo del (ridicolo) ministro della Cultura Sangiuliano protagonista di questa pochade di fine estate, questo improvviso amorazzo del ministro con una avvenente quarantenne aspirante consulente e forse aspirante persino a qualcosa di più.

Ma, purtroppo per lei le sua aspirazioni, almeno per il momento sono sfumate. La signora Boccia, che ormai rotola su tutti i media, dovrà forse aggiornare la sua agenda e abbassare un po’ il tiro. Ma quando si era visto un ministro della Repubblica che va in TV, al TG1 a chiedere scusa alla moglie e al primo ministro, per aver perso la testa per una donna? E quando si è mai visto un ministro che piange in TV pentito e contrito e pronto alle dimissioni da marito e ministro nel caso le due donne della sua vita lo chiedessero?

Mai. Ne sono certa, faremo ancora il giro del mondo con queste notizie e chi già ci guarda dall’alto in basso, ci guarderà raso terra proprio, tutta invidia. Già, gli italiani, lo sanno tutti sono i famosi ” latin lovers “, di che ci meravigliamo?

Veramente il ministro non è proprio quello che potrebbe definirsi un latin lover ma la signora Boccia sicuramente ne avrà apprezzato le doti di spirito e profonda cultura, serietà, laboriosità. insomma non sarà il Bova dei ministri ma ha il suo perché

E lei pure ha il suo perché, rientra tutto in questa novella un po’ boccaccesca di fine estate, forse lui per ora la sfanga e forse lei si troverà qualche altro gonzo, pardon, ganzo da sedurre e forse la moglie e la premier perdoneranno il ministro facile alle seduzioni e però ora deve rigare diritto e mettersi paraocchi come i cavalli o degli occhiali con le lenti nere tipo Gino Paoli prima maniera o Totò nel famoso ruolo dello iettatore.

Gli darebbero anche un certo tono…da intellettuale.

13 commenti su “Il ridicolo”

  1. Meloni avrebbe dovuto accogliere per davvero le finte dimissioni.
    Mi chiedo come mai nei governi di ogni colore si riescano ad infilare sempre queste specie di ridicole macchiette.
    Forse era vera la logica dell’incapacità, cioè che se uno è capace di fare una cosa viene promosso finché non raggiunge il suo livello di incapacità e lì si ferma. Ma nel caso di molti ministri forse si è esagerato.
    R
    si, lo credo anch’io, ma le finte dimissioni erano appunto finte e forse non se l’è sentita di “rovinarlo” del tutto. Certo, chi è causa del suo mal…

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  2. L’assurdo di questa vicenda è che debba rientrare tutto come se nulla fosse successo. Le scappatelle amorose di uno che fa il ministro non dovrebbero mai finire in pasto alla opinione pubblica.
    E lui non doveva accettare di mettersi in ridicolo su quella sedia a mostrare le sue debolezze e persino fare la sceneggiata degli “scontrini”, Apposta aveva pagato sempre lui, se tutto andava bene si sarebbe fatto rimborsare se andava male aveva le prove della sua “”innocenza”.
    Oltre che ridicolo è un personaggio disgustoso. Meloni non lo caccia solo per non rimpastare il governo ma secondo me sbaglia. Questo è un precedente molto grave che mina la credibilità sua e di tutto l’esecutivo.
    Intanto la Santanché (altra santa) con i suo problemini sempre ficcati sotto al tappeto, e ora questo qui che infila una gaffe via l’altra e questa è la peggiore di tutte.
    Si perché se andava, la signora Boccia, ora amante dichiarata, sarebbe finita per fare parte del sue entourage, profumatamente retribuita dallo stato per il sollazzo del ministro.
    Altro che ridicolo, questo tipo qui è più birbo che santo. Sua moglie lo perdona? Ah si? io ci credo poco ma sono affari suoi, al contrario sono affari anche miei che continuiamo a pagare questo personaggio viscido e un tantino repellente solo perché ha chiesto scusa in TV.
    E lei? La dottoressa la quale adesso se la prende coi palazzi del potere…se ci fosse entrata se ne sarebbe stata comoda nei palazzi del potere, siccome le è andata male se la prende direttamente con Meloni che ha già tutte le colpe, la prima di aver nominato un simile individuo, la seconda di non averlo cacciato prima di questo melenso affaire e la terza a prescindere perché chi governa deve prendersi anche la responsabilità di avere un ministro che fa il furbo e poi…chiagne.

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  3. Ci potrebbe essere un’altra lettura delle “prodezze” del ministro Sangiuliano e del suo sconcertante comportamento nell’epilogo della faccenda, che non sia paragonabile al principe Miskin, l’idiota di Dostoevskij? Ossia un uomo così candido e puro da non concepire che si possa fare o ricevere del male e dal comportamento così limpidamente ingenuo e scevro da ogni malizia da essere preso per idiota. Forse la Meloni è l’unica che l’ha capito e di conseguenza l’ha graziato.

    (teatro) L’IDIOTA (Fedor M. Dostoevskij) – monologo di Giorgio Albertazzi. (youtube.com)

    R
    bella intuizione la tua Alessandro, mi piace. Ma si, potrebbe essere un “idiota” intelligente (intelligente Meloni a capirlo) uno che candidamente ci insegna la vita a tutti…forse ha ragione lui: del diman non v’è certezza.
    PS: splendido Albertazzi.

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  4. Il bove dei ministri, che ha ruminato qualche nozione per poi rigettarla fuori sotto forma di minchiata è l’ennesima proiezione della pochezza di chi lo ha investito solo perché era ed un leccaterga del potere, ogni riferimento alla premier che ha messo insieme un accozzaglia ministriale che peggio di così non potrebbe essere è puramente voluto.
    E mi piacerebbe sentire qualche voce di quelli di destra che li hanno votati ‘sti magliari della politica per capire se si sentono comunque orgogliosi del fatto il loro consenso sia gestito in questo modo, con le bellone inginocchiate sotto la scrivania come da copione, per ottenere prebende e favori.
    Bisognerebbe rispolverare il mitico testo di De Andrè-Villaggio: “Carlo Martello ritorna da Poitiers” e le sue considerazioni sul reame.

    PS: Grazie Mary per aver “apprezzato” la vignetta di Natangelo sul botolo napoletano, significa che la satira di quella vignetta ha colpito nel segno.


    R
    ma di quale vignetta parli? non ti capisco sii più chiaro. Questo l’ho scritto prima della macchietta di Crozza (che non mi piace e non mi fa ridere).
    In quanto alla “accozzaglia ministeriale”…di quale parli in ordine di tempo? perché questa è solo l’ultima e neppure la peggiore.
    De Andrè non l’ha scritta certo per “l’accozzaglia” attuale, la storia sarebbe lunghetta…

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  5. Presidente Meloni non farla tanto lunga: caccialo! E’ solo un ridicolo cacciaballe, sposato da cinque anni con una donna bellissima si va a impapocchiare per questa fasulla montascale di emergenza che adesso lo sta ricattando a manetta su tutti i media e lui dice di non essere ricattabile? Ma dobbiamo stare ancora a lungo a vedere i giornali e i telegiornali pieni di questa storiaccia dove uno senza dignità va a chiedere scusa alla moglie in Tv e dice che sarebbe la persona più importante della sua vita? Ah, si certo come no? Questo avrebbe avuto una storia sentimentale con una arrampicatrice spietata e senza vergogna che riempie i media di foto dove lui sembra il suo comodino da notte?
    Che vergogna, ma che razza di paese è diventato questo?
    Meloni se non lo cacci subito perdi la credibilità e la stima di molti italiani, che ti hanno votato ma anche no.

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  6. Mai avuto stima per la “botolina” quanto alla sua “credibilità” il Barone di “Minchiausen” ne avrebbe tonnellate in più.

    Questa vignetta Mary, l’avevo dedicata a Bianchi ma si deve essere persa nell’etere:

    https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/09/03/0002-1050×907.jpg

    De Andre’ ha scritto dei classici sempiterni e siccome parlava quasi sempre in linea di principio (come Gaber) le sue liriche sono più che mai attuali.
    R
    si, buffa, se lo merita. Meglio che cambi “consigliere”. Questa storia non finirà presto, temo che ne sentiremo delle belle e anche delle brutte, si è rovinato per una “storia sentimentale” con quella carina che lo sta sfruttando. E lui ha sempre quell’espressione attonita da finto ingenuo finto furbo, finto ministro, finto innamorato, finto fedele…Sanfintodipinto, insomma.

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  7. Sangiuliano si è dimesso
    https://www.open.online/2024/09/06/gennaro-sangiuliano-dimissioni-maria-rosaria-boccia-palazzo-chigi/
    bene. Non aveva scelta. Le sue dimissioni erano la cosa migliore che potesse fare.
    Ora si difenda da quella Mata Hari (era venuto in mente anche a me ma l’ha detto Mastella) e scoprire se dietro a lei ci siano interessi “altri”.
    La sua confessione piagnucolosa però sarebbe stata sufficiente a renderlo inadatto al ruolo, la vita privata tale deve rimanere e lui è stato imprudente in modo sconcertante.
    Questa tipa ha già trovato chi la intervisterà, io non la guardo, francamente, me ne infischio della sua verità da quattro soldi.

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  8. Toc toc … se posso ?

    “… cioè che se uno è capace di fare una cosa viene promosso finché non raggiunge il suo livello di incapacità e lì si ferma. Ma nel caso di molti ministri forse si è esagerato.” dice Mauro
    Già il Principio di Peter !
    Ma no da quelle parti non ce n’è uno che abbia letto il principio enunciato da Laurence Peter, non solo per problemi anagrafici, la capo bastone doveva attendere ancora un bel po’ per lanciare i primi vagiti, ma soprattutto per deficienza culturale.

    La questione è molto semplice:

    gli incapaci, coscienti delle loro deficienze, tendono a circondarsi da personaggi ancor più incapaci, soprattutto per istinto di conservazione, una buona fetta di questo Governo, e per la verità spesso presenti anche in altri governi, quello di Renzi era un facsimile, ma lì c’era il capocomico che copriva tutto il palcoscenico, è formato da gente di questa levatura, e quando i baciapile, gli yesman, scarseggiano si ricorre all’ ambito amicale/famigliare che a volte è ancora peggio.
    Come si usa dire: il pesce puzza dalla testa, o … il problema sta nel manico.
    A quanto detto dalla nostra gentile ospite a proposito dell’ ospitata televisiva del fedifrago confesso vorrei dire una cosa:
    questo cretinetti, prima di scusarsi con moglie, cappetta e politici dovrebbe scusarsi con gli Italiani che da, più o meno, un paio d’ anni gli versano mensilmente sul Conto Corrente una somma che molti suoi concittadini non raccolgono in un intero anno, e speriamo che almeno questo salasso finisca qui (già … ne metteranno un altro e data la mancanza di materia prima capaci che sia anche peggio)

    Grazie per l’ ospitalità
    R
    ma certo, prego, ben trovato Nonno Imbruttito (fantasioso), torni a trovarci quando vuole, qui è il benvenuto.

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  9. Se fa saltare il governo (non credo)… Promossa.
    Quoto in toto il nonno imbruttito, quella testa puzza, o se puzza.
    R
    ah, bene mi fa piacere che ci sia già sintonia tra te e il nonno appena entrato. Vedi che ne hai trovato un altro da quotare?

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  10. La “Botolina” ha risolto da par suo la situazione, siccome la donna bassina ha un diplomino di Liceo Linguistico, per gestire il vastissimo patrimonio culturale italico ha nominato un pari grado (diplomino di Liceo Classico) ma fascista della prima ora con il look rifatto, al posto dell’impresentabile Gennarino “Settebellezze” Sangiuliano.
    Da un “San Giuliano” che portava in processione la Ma-Donna di Pompei ( la smetti? ndr*) a un più semplice “Giuli” e nel risiko culturale di questa ridda di incompetenti (premier in testa) al posto di Giuli che gestiva il Maxxi, hanno messo, un’odontoiatra pediatrica, della serie: quando toccano il fondo questi iniziano a scavare con la ruspa, facendosela prestare da quell’altro genio di Salvini.
    Non c’è niente da fare, l’ignoranza è la cifra di questo esecutivo e tale deve restare, amici, parenti, fedelissimi/e (si legge “nose brown”), rivendicano il diritto di uscire dall’egemonica cultura “de sinistra” (parlano così da quelle parti) e quando hanno occasione di dimostralo si affidano agli incompetenti.
    Vabbè almeno Giuli è un bell’uomo ha le “physique du rôle” (ho messo anche l’accento circonflesso come piace a Bianchi) e questo farà sicuramente piacere a qualcuno.
    R
    chissà a chi ti riferirai con quel “qualcuno”? Mah. Si, bell’uomo, ma ne ho visti anche di più belli, certo più bello di Sangiuliano di sicuro, ma ci vuole pochissimo. In quanto ai “diplomini” ti faccio presente che nel Conte uno e due c’erano ministri che non avevano neppure quello e comunque cosa sarebbe questa spocchia verso i diplomati? Ci sono diplomati che ne sanno più di certi laureati che dopo la laurea hanno smesso di aprire un libro e sono ignoranti come capre, direbbe qualcuno, altro bell’uomo.

    * mi riferisco alla “coniugazione del verbo”

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  11. Beatrice Venezi denuncia Boccia ( è solo la prima)
    “Confermo che ho dato incarico ai miei legali per valutare ogni azione a tutela della mia reputazione professionale in ordine alla diffusione di informazioni strumentali e non corrispondenti al vero», ha dichiarato in una nota.
    “strumentali” per una che di mestiere fa la direttrice d’orchestra è perfetto.

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  12. * mi riferisco alla “coniugazione del verbo”
    “Beatrice Venezi denuncia Bocca ( è solo la prima)”

    Lapsus freudiano indubbiamente.
    Come direbbe il compianto Mike: “Ahi ahi signora Mary lei mi cade sul…”

    PS: Maria Rosaria Boccia ha 41 anni ed è nata a Pompei l’11 luglio del 1983.
    Poi non nego che su questa “natività” ci hanno giocato in molti primo fra tutti il re dell’aplomb giornalistico Paolo Mieli, però possiamo anche credere alla versione più romantica (la tua), quella del farfallone amoroso e di lei che se n’è perdutamente invaghita, a destra succede così di solito.
    Marta Fascina era perdutamente innamorata del suo Silvio, come da “abisso imperscrutabile” di ordinanza, poi vabbè lui le ha lasciato in eredità 200 miliardi delle vecchie lire per i “servigi” resi, ma è solo un dettaglio che non inficia l’amore profondo tra i due, specialmente quello di lei.
    R
    e ti pareva?
    Non sono caduta affatto, ma che lapsus e lapsus, mi è sfuggita una “i”, adesso ti ci metti anche tu a fare il correttore di bozze?
    IN quanto all’amore tra questi due, ma chi l’ha visto? di sicuro Cupido si è guardato bene dal tirare frecce, di certo non a lei che pensa a ben altro che ai sentimenti.
    Brutta storia, brutta. A destra e a sinistra succede così e succede anche al centro e anche tra i five stars: di magre ne fanno tutti. Questa dell’affascinante (si fa per dire) ministro è finita in burla. lasciamo stare a dormire le storie d’amore di Berlusconi, per lui Cupido ha dovuto rifornirsi di frecce e fare magazzino, il suo Fascino non era certo equiparabile a questa penosa macchietta di uomo. E mi sa che la Donna di denari ha in serbo altre carte e farà pagare care le sue “consulenze” gratuite.

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