Se davvero Sharon Verzeni è stata uccisa senza un movente, se davvero lei non conosceva il suo assassino, se davvero andava a camminare dopo mezzanotte perché a quell’ora fa più fresco, allora siamo messi molto ma molto male.
Se a diciassette anni senti il bisogno di sterminare la famiglia perché ti sentivi a disagio e poco capito, se davvero la violenza, ovunque, la maleducazione, l’ira repressa, l’odio che si legge negli occhi persino in quello che sta dietro di te alla cassa del supermercato perché ha fretta, è caldo, tu non sei abbastanza veloce a mettere via la tua mercanzia, questo mondo é spaventoso e incomprensibile.
Se davvero i proprietari di cani (le proprietarie in questo caso) riescono a scatenare risse tra cittadini in una piazza di Bologna che si scazzottano tra di loro, se davvero pensiamo che una “popolazione” di circa o più di otto milioni di cani, in maggioranza bestie feroci, sia una cosa normale e che sia un pieno diritto e anzi una cosa da lodare, farsi trascinare per la strada da un molosso di 50 chili che appena ti passa vicino sbava e potrebbe benissimo strapparti il polpaccio e mangiarselo in un boccone…allora siamo messi molto ma molto male.
Se davvero Mattia Santori in consiglio comunale a Bologna ha espresso solidarietà per una famiglia che ha avuto le sue oche azzannate da due cani sciolti i quali avrebbero potuto uccidere chiunque non solo le oche, ma questo Mattia non lo dice, si limita ad esprimere la sua vicinanza per il dolore provato dai proprietari delle oche…e non rileva che i cani che ormai sono diventati padroni di tutto costituiscono un pericolo molto grave per le persone, no Mattia pensa alle oche…
Se davvero il governo ha deciso che gli ucraini non possono usare le armi che gli sono state regalate in territorio russo perché i russi potrebbero aversela a male, come se loro non le usassero le armi di mezzo mondo in territorio ucraino ( e l’opposizione è d’accordo) allora siamo messi ancora peggio.
Se tipi come Vanacci e Salis possono essere proclamati europarlamentari per meriti ed “impegno civile”, se ormai dove ti giri giri c’è solo ruffianeria interessata a mantenere le proprie posizioni di potere in qualsiasi ambito, allora siamo messi molto ma molto male.
Se davvero possiamo stare sempre e solo coi palestinesi vittime di Israele perché Israele è un mostro a sette teste e Hamas sta solo facendo “gli interessi del suo popolo”, allora siamo messi male, molto male.
E’ solo una constatazione che faccio con molto dispiacere perché io credo che il nostro paese potrebbe essere meglio di così ma che, purtroppo, troppa scellerata politica di troppi arruffapopoli senza costrutto che si sono seduti comodamente in poltrone che li hanno accolti per “volontà popolare” ma che non meritavano, abbia finito per farci diventare questa “roba qui”: un paese insensato che ha perso la bussola e non la ritroverà perché l’ha riposta nell’angolo più segreto della cantina più disordinata e carica di vecchi e inutili orpelli dei quali non riusciamo a liberarci per guardare veramente al futuro senza provare quella stressante sensazione che ci cascherebbero addosso tutti insieme se solo volessimo aprire quella porta.
Signora Gazzato, condivido la sua analisi, ma non credo che sia un male solo italiano.
Per qualche motivo che gli psicologi ci dovrebbero spiegare siamo sempre più aggressivi, intolleranti, pretenziosi di diritti che non esistono, pronti a cogliere nelle comunicazioni degli altri cosa ci divide piuttosto che cosa ci accomuna.
Colpa di internet e dell’eccesso di comunicazione?
Colpa del fatto che ci scriviamo invece di telefonarci? (di andarci a trovare di persona non ne parliamo nemmeno …)
Colpa della paura? Paura della guerra, paura del diverso, paura della pubblica stupidità?
Bisognerebbe trovare degli antidoti rispetto a tutto questo.
Invece molti (specialmente la politica) ci sguazzano e ne traggono forza per legittimare e dare corpo alle loro mire di potere.
Sharon Verzeni è stata uccisa senza movente da uno psicopatico.
Un diciassettenne disagiato mentale, chissà perché, foto lo ritraggono su barche costose e campi da sci (diventati un lusso), stermina la sua famiglia per sentirsi libero e ora passerà un bel po’ di anni rinchiuso.
Dissento sui milioni di bestie feroci, il problema non è mai il cane in sé ma il suo “capobranco”, nessun cane stacca a morsi i polpacci a caso, i gravi fatti che ogni tanto si verificano sono determinati dall’imperizia e ignoranza di chi li accudisce (male).
Mattia belli capelli era incensato come un novello Churchill quando ha fatto la sua comparsa come sardina (stesso cervello), anche da Mariagrazia, il nulla condito di niente, non stupisce che si occupi di oche.
L’iperbole relativa alle stragi commesse dai cani in ogni dove, invece appartiene all’immaginifico.
Massì, ma andiamo direttamente a bombardare la Russia con i nostri caccia, perché questa ipocrita posizione di fare i mandanti e basta, troppo comodo, che si abbia il coraggio di entrare direttamente nel conflitto, così saremmo messi molto ma molto meglio.
Vannaci e Salis sullo stesso piano, siamo messi davvero molto male.
Mi sa che i più ritengano che la Salis sia peggio… vero?
Se si identifica Hamas con l’intero popolo palestinese, massacrato, defraudato, affamato, siamo messi anche peggio del molto, ma molto male.
Quella porta è stata già aperta, la porta dell’ignoranza, del menefreghismo, dell’intolleranza, dell’egoismo, dell’esclusione, che dilagano ovunque con una miopia che rasenta la cecità, ne è riprova questo governo familista, amorale, incompetente, ambiguo e pecoreccio.
Peggio di così non potrebbe essere.
R
hai una anche vaga idea di quanti “psicopatici” o “disagiati mentali” si aggirano per il Paese? Lo trovi “normale” dunque? Il primo è uno psicopatico^ e dove sta scritto? Troppo facile così, siamo capaci tutti. Mettiamo il marchietto e finisce tutto li. Gli psicopatici non vanno in giro ad ammazzare la gente, piuttosto sono autolesionisti. In quanto all’altro, bella roba. “disagiato” e di che? famiglia benestante, un fratello genitori presenti, non sembrava mancargli nulla. voleva sentirsi libero? a me sembra che ci sia molto da riflettere su quante serpi in seno ci stiamo covando. E perché? Tu fai presto, liquidi tutto con la psicopatia e il disagio…ma dove, ma in che film? allora lo siamo tutti, tutti potremmo andare in giro ad ammazzare qualcuno o sterminare la famiglia. I motivi ci sono e sono molto più complessi e profondi di così.
Le “bestie feroci” esistono eccome a prescindere dai padroni, se un Pitbull ha deciso di azzannarti ed è libero e senza museruola è una bestia feroce e che può uccidere con un morso. Ma che dici? anche io amo i cani e ne ho avuto uno che era delizioso e amorevole (molto più degli uomini) ma era piccola e però se mordeva poteva lasciare il segno ma non ti ammazzava.
La Russia sta facendo la figura che si merita, gli ucraini in casa da 4 settimane e in quella zona ci sono depositi di munizioni e armerie varie che vengono distrutte dal “nemico”, la popolazione vive quello che vivono gli ucraini da tre anni con la differenza che i soldati ucraini non stuprano e non torturano ma al contrario gli forniscono viveri e medicine. E non vedo la differenza dall’usare un ‘arma di derivazione ucraina da una inglese o italiana, ipocrisia pura, su questo dissento con Meloni.
Vannacci e Salis sono entrambi europarlamentari …per caso. L’uno e un manfrinaro furbissimo che punta in alto a spese nostre, l’altra un’anarchica spaccamontagne che ora vive nel lusso sempre a spese nostre che l’abbiamo “salvata” dalle galere ungheresi e messa a pensare al bene del paese… e va di galera in galera pensando a come si sta bene fuori.
Poi, una cosa genovese, a me sta bene tutto (quasi) ma che fai il furbo stravolgendo quello che scrivo e facendolo passare per quello che vuoi tu, non mi piace per niente, questo vizietto non lo hai perso a quanto pare: qui te lo levi per favore oppure la prossima volta cancello. IO non ho mai identificato i palestinesi con Hamas lo dici tu facendo finta di non capire quello che scrivo che è chiarissimo e che tu hai capito benissimo: nun ce provà!
E ci mancava che la porta non nascondesse tutte le “nefandezze” dell’ultimo governo, gioco facile eh? purtroppo quella porta nasconde decenni di errori madornali di tante politiche fatte ad usum Delphini e non per gli italiani e ora tutti ne paghiamo le conseguenze: follie fatte passare per geniali trovate da una classe politica indecente da cui gli ultimi arrivati, almeno il partito di Meloni, sono sempre stati fuori. Finora.
A59, non sono d’accordo sul fatto che il problema non sono i cani, ma solo i padroni.
Anche per le armi vale lo stesso discorso. Però per detenere un’arma serve un permesso, mentre qualsiasi imbecille si può comprare un mastino corso.
https://it.wikipedia.org/wiki/Psicopatia
Direi cara Mary che in questo breve link ci siano molti dei tratti riscontrati nell’omicida di Saharon.
https://www.fanpage.it/milano/mi-sentivo-un-estraneo-nella-mia-famiglia-perche-il-17enne-ha-ucciso-i-genitori-e-il-fratello-a-paderno-dugnano/
La parola “disagio” l’ha coniata per definire il proprio stato il neo killer di Paderno Dugnano.
Certamente i motivi sono più complessi di così, ma che dovevo scrivere, un trattato su “Dissociazione e Famiglia”? Io nella vita tiro righe.
Capitolo cani, se dovessi scegliere tra un pit-bull e un jack russel non avrei dubbi il primo, perché il secondo a onta della sua taglia insignificante è un diavolo della Tasmania. Ma tranquilla la legislazione è venuta in tuo soccorso:
https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=16804
Se hai avuto un cane saprai bene che non hanno istinti predatori, ad esempio nessun problema se a incontrarsi sono un maschio e una femmina, diverso il discorso tra maschi specie se dominanti, ma possono essere educati basta fargli capire chi comanda.
R
Caro A59, intendevo dire che psicopatico o disagiato mentale non spiegano due fatti cosi atroci, servono a mettere a tacere le nostre paure, questo intendevo.
Poi, sai, se tu commenti ( e mi fa piacere che tu lo faccia) io rispondo per conseguenza
E tutti questi matti che uccidono donne per caso o sterminano la famiglia francamente non mi convincono.
Devo dire che sono di più sulla linea di Lenzini.
I cani, secondo te basta fargli capire chi comanda? e come si spiegano allora tanti casi di aggressioni e uccisioni ? Troppi direi per ridurre tutto ad una questione di fargli capire chi è il padrone. Quando sono liberi se ne fregano di chi sia il padrone.
Egregio Lenzini, un Corso è un cane dalle caratteristiche ben precise, i cani sono impegnativi bisogna dedicarcisi e non sono dei peluche, hanno sentimenti e soffrono proprio come gli umani, con una differenza, sono fedeli e disinteressati.
Il paragone con la pistola invece, abbia pazienza ma proprio non regge, a meno di considerare un oggetto inanimato come un essere vivente, li però consiglierei un bravo psicologo.
Che in molti non siano preparati e consapevoli nel gestire un quattro zampe è un dato di fatto, al sud il randagismo è una piaga, ma generalizzare come fate (lei e MG) è ampiamente scorretto, forse dovreste farvi passare le paure che avete frequentando qualche canile e facendo pure opera meritoria, certo bisogna avere una certa predisposizione d’animo, ma le gratificazioni derivanti potrebbero sorprendervi.
R
generalizzerei? è scorretto? ma che cosa dici? ho pianto per mesi quando è morta la mia Trudy, era una della famiglia e me la sogno ancora la notte e non posso rimpiazzarla con un altro cane perché sentirei di tradirla. Ha sofferto moltissimo per una malattia improvvisa, ho cercato di salvarla con un’operazione è stato tragico, l’ho tenuta in braccio come una figlia e se ci penso piango come una fontana ancora. Mi ha anche dato molto da fare, so, so bene cosa vuole dire tenere un cane come si deve, lei era un’altra figlia e non avevo tanto tempo da dedicarle ma lo facevo lo stesso e lei mi ricambiava. Ho ancora la sua foto in salotto. Sono rimasta traumatizzata: un giorno in cui la portavo a passeggio, c’era la nebbia, è sbucato un grosso pastore tedesco sempre senza guinzaglio il padrone era a dieci metri, ha aperto la bocca e si è fiondato correndo contro di noi abbaiando io sono morta di paura, poi ha preso per il collo Trudy ma per fortuna aveva il cappotto ed è rimasto nella fauci del cane mentre lei è scappata, poteva rimanere secca. Ora i cani sono un’ossessione, tempo fa una persona di famiglia stava essere aggredita da un molosso uscito da una villa, ho dovuto chiamare i carabinieri è stato un incubo, per fortuna sono arrivati in tempo e lo hanno rimandato in casa ma la paura è stata tantissima ed ogni giorno me ne succede una, dovunque vado ci sono cani enormi con padroni distratti ed io li temo, ho paura e loro mi deridono…e non ci penso nemmeno di tenerne un altro, ho già troppo da fare ed ho sofferto abbastanza.
Le gratificazioni le conosco meglio di te e quel film non posso guardarlo senza piangere.
PS: da bambina e ragazza avevo cani gatti pesci e canarini, mia madre diventava pazza ma me li lasciava tenere.
https://www.youtube.com/watch?v=XzbH5qBLAEk
Il problema non è mai il cane, sempre il padrone.
R
i problemi sono molti: il cane quando è pericoloso e il padrone quando è uno stronzo più pericoloso di lui! E i fatti che succedono tutti i giorni ne sono la dimostrazione.
PS: la prossima volta prima di raccontarti i fatti miei ci penserò bene.
A59, so perfettamente che gli addestratori di cani fanno miracoli.
Purtroppo, pochi padroni ce li portano e optano per il fai da te, che non funziona, perché il linguaggio è diverso.
Il padrone ignorante si rapporta al cane come se fosse un essere umano. Il cane non addestrato si rapporta al padrone come se fosse un altro cane. Ed è difficile capirsi.
Che il cane abbia perso l’istinto predatorio non è vero. Ricordo un’escursione in cui una donna aveva con sé quel cane pezzato che faceva la pubblicità di Vodafone o Infostrada anni fa. Dovrebbe essere uno dei più inoffensivi.
Ad un certo punto ha sentito l’odore di un animaletto che stava nella macchia e ci si è buttato dentro come una furia. Non lo ha trovato, ma c’è voluto del bello e del buono per portarlo via.
Io sono appassionato di etologia e ho letto vari libri di Desmond Morris, che consiglierei di inserire nei programmi scolastici.
Come dicevo sopra, il rapporto tra padrone e cane si basa su un malinteso, nel senso che ciascuno dei due considera l’altro coma un membro della propria specie e lo tratta di conseguenza.
Per esempio, quelle che per il cane sono manifestazioni di timore e sottomissione, come abbassarsi scodinzolando e cercare di leccare il padrone, il padrone le interpreta come manifestazioni di affetto. E l’elenco dei malintesi è lungo.
A carattere generale credo che ciascuno di noi abbia il diritto di coltivare i propri interessi, le proprie passioni e i propri vizi, purché non coinvolgano altri contro la loro volontà. Uno si può ubriacare, ma non se guida, può fumare se non ci sono persone a cui provoca fastidio o danno alla salute, può sbaciucchiare un cane e portarselo a letto se vive da solo o se la persona con cui vive condivide la sua passione.
Trovo arrogante e incivile che una persona con un cane grosso al guinzaglio, e senza museruola dica sorridendo con noncuranza ad una persona che ne ha paura: “Tranquillo! E’ buonissimo!”
E’ come se gli puntasse una pistola e dicesse sorridendo: “Tranquillo! E’ scarica!”
Bisogna mettersi nei panni degli altri e non pretendere che ragionino come noi. E bisogna rispettare le loro paure. Io, per esempio, non ho paura degli insetti, mentre molti, e soprattutto molte, se gli salta addosso un’innocua cavalletta, vanno nel panico.
E le poche leggi e insufficienti che ci sono, almeno quelle andrebbero fatte rispettare rigorosamente.
Mariagrazia, non capisco l’accusa, è vero ci sono molti possessori di cani così, ma ripeto il problema non è mai il cane ma l’incompetenza del suo padrone o di chi lo porta a spasso.
E non mi pare di aver sbertucciato la tua esperienza, ho semplicemente dimostrato che qualunque cane aggressivo può essere ricondotto alla calma con il giusto atteggiamento e in poco tempo.
Egregio Lenzini, un cane è un animale, chi si rapporta con lui come un essere umano ha seri problemi che dovrebbe provare a risolvere.
Il suo esempio dell’istinto predatorio nulla prova, che ne sa lei di cosa passasse nella testa del cane in quel momento, però ha giudicato (da umano) un comportamento animale, rapportandosi con lui e fornendo una spiegazione “umana”. Surreale.
Consiglio oltre ai libri di Desmond Morris pure Konrad Lorenz e per rilassarsi James Harriott.
Un cane non si rapporta ad un umano come un rappresentante della sua specie, non so dove abbia trovato questa bizzarra teoria, nemmeno il Dott. Doolitle lo pensava.
E non è assolutamente vero che un cane scodinzola e lecca per manifestare sottomissione, specialmente con i familiari.
I cani scodinzolano principalmente per i seguenti motivi:
Per comunicare con gli altri cani.
Per comunicare con le persone.
Per manifestare felicità e gioia.
Per esprimere il desiderio di coccole e di giocare.
Per segnalare fame o pericolo.
A volte, per ansia o trepidazione (a volte…)
I cani si leccano per diversi motivi:
Igiene personale: Leccano per pulirsi e comunicare con gli altri cani o con i loro cuccioli.
Prurito o dolore: Possono leccarsi le zampe se avvertono fastidio o dolore.
Affetto: Leccano le persone per esprimere amore e bisogno di contatto fisico.
Ricerca di attenzione: Il comportamento di leccare spesso viene rafforzato dalla reazione delle persone.
Così, tanto per smentire la sua interpretazione degli atteggiamenti canini.
Concordo sul fatto che un cane, qualunque cane, debba essere tenuto a guinzaglio e corto, io ne utilizzo uno da 1 metro e quando incrocio altri cani li osservo, perché i segnali specialmente tra maschi sono inequivocabili, osservo loro e il mio e di solito accorcio il guinzaglio con un paio di giri intorno alla mano.
Adesso è diventata obbligatoria la museruola in luoghi pubblici e affollati.
Le fobie sono inconsce, ma possono essere combattute, ad esempio una delle mie figlie aveva terrore dei cani, pur non avendo mai subito alcunché, da quando è entrato in casa nostra un cucciolo, la diffidenza e la paura verso i cani si sono sciolte come neve al sole, è un fatto incontrovertibile.
Sulla libertà personale e gli altri invece concordo, è una forma di rispetto che andrebbe sempre coltivata, il problema come ho detto è l’ignoranza e quella va combattuta senza se e senza ma, ad esempio dimissionando l’attuale Ministro della Incultura che sta ricoprendo di ridicolo il dicastero che occupa così indegnamente, ogni giorno che passa.
R
Alessandro
quale accusa? la tua era un’accusa di insensibilità (“certo bisogna avere predisposizione d’animo…dici)”verso gli animali ed io ti ho raccontato la mia esperienza con gli animali o parte di essa. E tu non hai accennato nessun riscontro come se non avessi scritto nulla, per questo ti ho detto che ci penserò bene prima di raccontarti i fatti miei. Tu hai dimostrato insensibilità, nei miei confronti questa volta e non hai manco accennato al fatto che ti potevi essere sbagliato a giudicare. IO non credo affatto che un cane aggressivo possa essere riportato alla calma e la mia esperienza lo dimostra, avrebbe azzannato a morte me nonostante il padrone lo chiamasse. E aveva già provato a farlo tanto che avevo minacciato il padrone di denunciarlo ma lui se ne faceva il baffo: Il cane, un magnifico esemplare di pastore tedesco, è morto sotto un camion mentre il padrone lo chiamava e ora è morto anche lui.
Ma tu non hai fatto cenno minimo a quello che ti ho raccontato come se non lo avessi fatto. Insisti nella tua tesi come se non avessi scritto nulla. E visto che sei anche esperto di cani mi rassegno e rimango della mia idea: i cani vanno educati i padroni pure, ma i cani feroci rimangono tali a prescindere e se non legati e museruolati quando si trovano davanti qualcuno che non gli va lo sbranano. Anche io ho letto tutto Desmon Morris e anche tutto Konrad Lorenz ( e questo commento l’ho scritto prima di leggere quello che avevi scritto tu a Lenzini ) perché amo da sempre tutti gli animali (tranne i serpenti e ragni che mi fanno schifo) e di animali qualcosa ne so e ne capisco e con gli animali nella vita a volte ho avuto un rapporto migliore che con gli uomini (intendo uomini e donne), ma non lo strombazzo certo.
Tu sei un padrone educato e accorto e sensibile agli altri, e il tuo Archi pure, ma non sono tutti come te anzi la maggior parte sono dei gran maleducati che delle regole se ne infischiano bellamente. I cani sono animali e anche se educati agiscono istintivamente e quando sono grossi e feroci per loro natura non stanno ad ascoltare altro che il proprio istinto e attaccano.
Ma poi, in fondo, credo che alla fine siamo d’accordo perché anche tu convieni che ci sono padroni maleducati ma il problema è che troppe razze considerate pericolose vanno in giro con insensati che credono di portare a spasso un siamese.
Un pippone di due ore per arrivare a due conclusioni condivise di una banalità insultante :
– i cani vanno tenuti al guinzaglio
– il Ministro Sangiuliano va cacciato
Comunque il bello é che anche se si parlasse di cucina balinese, si trova sempre la maniera di rompere le gugge alla Meloni. Oh Signur….
A59, credo che la chiave per capire e interpretare i comportamenti dei cani sia osservare i lupi. I cani sono lupi che si sono adattati a vivere con gli uomini, ma dentro sono sempre lupi.
I lupi, in segno di sottomissione verso il capobranco, si abbassano scodinzolando (lo scodinzolo ha certo anche altri significati) e il leccare è il comportamento dei cuccioli per chiedere agli adulti di rigurgitare cibo per loro.
Un cane che lecca il padrone si sta atteggiando a cucciolo indifeso per rabbonirlo (e magari ci ha pure fame e chiede cibo.)
Si chiederà perché mai un cane dovrebbe sentire il bisogno di rabbonire il padrone.
In realtà il padrone, stando ritto sulle zampe posteriori, assume inconsciamente un atteggiamento che per un quadrupede è un atteggiamento di minaccia. Anche le cose che dice al cane per “salutarlo”, e il tono di voce usato, in linguaggio lupino, possono essere interpretate come minacce.
Poi alla fine, pur non capendosi, uomo e cane riescono a convivere felicemente.
Ma guai se il padrone non viene riconosciuto più come capobranco (per esempio, perché è diventato vecchio e malandato).
In questi casi i lupi attaccano il capo per prendere il suo posto, e i cani possono attaccare – e a volte uccidere – il padrone.
In sostanza, un cane è sotto controllo solo fino a che riconosce il padrone come suo capo assoluto, superiore a lui e temibile.
Se questa convinzione vacilla diventa una mina vagante.
E, secondo me, dover contare sull’abilità del padrone e sulla sua esperienza non è una garanzia sufficiente per gli estranei; tanto meno per i bambini.
Quindi, per me, ci vorrebbe un patentino per detenere i cani grandi e forti, e l’obbligo di portarli da un addestratore certificato che rilascerà un attestato di addestramento.
Se uno di questi cani viene trovato senza queste certificazioni, deve essere sequestrato e sottoposto ad addestramento obbligatorio a spese del padrone; e può essere riscattato (pagando una multa) solo in presenza della documentazione che mancava.
Cara Mariagrazia, mi spiace di esserti apparso insensibile, non era mia intenzione, non a caso ti ho allegato quel cartoon, che condensa in 3 minuti un girandola di emozioni. L’ho trovato una giusta chiosa al mio post.
Non dubito affatto che tu sia un amante degli animali, concordo e l’ho scritto, sull’incapacità di molti di rapportarsi correttamente con i cani, specialmente se di taglia grande, la tua esperienza con una bestia fuori controllo non avrebbe mai dovuto essere tale, quando lasci partire un cane contro l’altro non ci sono urla che tengano, è prima che bisogna intervenire e se il pastore tedesco che citi è morto sotto un camion vuol dire che il suo padrone non era una persona consapevole e attenta.
Archie è stato aggredito un paio di volte, mai in mia presenza, lo accompagnavano nei suoi giretti le figlie, da un Jack Russel e da una volpina anziana e decisamente odiosa a causa dell’inesperienza della sua altrettanto anziana padrona, può succedere.
A differenza tua non ho timore dei cani di grossa taglia, possono essere alani, leonberger, malinois, pitbull, rotwailer, ho sempre un approccio prudente all’inizio ma positivo e non mi spavento se abbaiano, diverso se ringhiano.
Ci sono un sacco di tutorial che dimostrano che un cane aggressivo può essere educato, se uno non è in grado dovrebbe farsi aiutare, il cervello di un cane è basico e abituato a rispettare per dna una figura dominante.
Però non voglio convincere nessuno, chi va in giro con un cane di grossa taglia o piccola, in luoghi frequentati senza guinzaglio è un coglione, punto.
E buonasera.
R
Alessandro, quel cartoon è delizioso e proverò a guardarlo fino alla fine se ci riesco. Mi sono trovata altre volte con di fronte cani liberi di grossa taglia e me la sono cavata seguendo delle regole che avevo imparato leggendole e che mi aveva suggerito anche mio nonno quando ero bambina ed entravo e uscivo dalle case dei vicini dove c’erano anche cani di grossa taglia e io non li temevo ma mi aveva insegnato come trattarli a scanso e mi è sempre andata bene…sinora. E sono assolutamente d’accordo con la tua chiosa.
Buonasera anche a te.
PS: Archi deve essere un coccolone.
Ma… caro Lenzini mi spiega dove va lei ad osservare i lupi, io vivo in una cittadina di mare, qui non ce ne sono.
Posso assicurarle che il mio capisce al volo quando fa qualcosa che non deve, mi basta la voce e le assicuro che non lecca, si butta per terra e mostra la pancia in segno di sottomissione, come si usa tra chi riconosce il “capobranco”.
Dubito che il mio possa attaccarmi perché mi vede vecchio e malandato, tutt’altro e non ridurrei nemmeno il tutto ad una mera questione alimentare, non è così.
Il cane non deve essere ubbidiente per timore o paura, non funziona così così le ne fa un cane stressato e per questo potenzialmente pericoloso.
Posso concordare sul patentino ma quello che lei tenta di spiegare ha del sensazionalismo più che dello scientifico, io di amici e conoscenti con i cani ne ho una quantità mai sentito niente di quello che lei afferma, anzi, il contrario.
Caro A58, i fatti sono quelli e siamo tutti d’accordo su come si comportano i cani.
La differenza sta nelle interpretazioni delle pulsioni che li fanno comportare così.
Volendo si possono anche considerare i cani “a scatola nera”, cioè prescindere da cosa hanno dentro e regolarci semplicemente sugli input e gli output.
Secondo me le motivazioni “lupine” consentono di spiegare anche qualche comportamento anomalo, come gli attacchi al padrone o ai suoi familiari, e il fatto che gli addestratori professionisti – che più o meno consapevolmente tengono conto di quei meccanismi – hanno più successo dei padroni.
A59, io non ho molti amici col cane, ma ho amici e conoscenti tra i naturalisti che hanno studiato i lupi. Ho avuto occasione di parlare di queste cose con Luigi Boitani, e sono amicissimo di Sandro Lovari, mio amico di infanzia e col quale ci sentiamo spesso.
R
ma davvero? Scommetto che andava a cena anche con Quilici
Signora Gazzato, Quilici non era un naturalista, ma un regista di documentari.
Averva una certa competenza nell’ambiente marino, ma niente lupi e orsi.
R
ah ecco, allora si spiega perché non ci è andato a cena. Già, già…
E questo che vuole insegnare al suo docile pastore tedesco a mordere?
https://www.theguardian.com/lifeandstyle/article/2024/sep/06/you-be-the-judge-should-my-husband-teach-our-dog-how-to-bite-so-he-can-enter-a-competition
Pubblicato (parzialmente) oggi su Italians
https://italians.corriere.it/2024/09/12/malati-psichiatrici-e-conseguenze/
Non capisco perché Severgnini parli di ipocrisia. Mah. Comunque io il problema del disagio psichiatrico non l’ho mai sottovalutato, neppure per un attimo.
Il fatto di equiparare Vanacci e Salis dimostra già di per sé un certo disagio psichico: da una parte c’è una persona che per buona parte della sua vita è andata in missione in luoghi di guerra mettendo a rischio la propria vita, dall’altra una persona che andava in giro in Europa con un gruppo di persone mettendo a repentaglio la vita di chi non la pensava come lei! Per quanto riguarda poi sentirsi osservata con sguardi carichi d’odio quando si è in fila al supermercato questo presuppone invece una certa mania di persecuzione! In entrambi i casi però un buon specialista può essere utile
R
li ho equiparati solo perché sono arrivati a diventare euro parlamentari senza alcuna gavetta politica, dall’oggi al domani, una per essere stata in carcere a Budapest e l’altro per aver scritto un libro i cui concetti ho trovato discutibili, ma conosco bene le biografie di entrambi. Ma è solo parere personale. Ci dica lei quello che pensa di entrambi, qui non abbiamo preclusioni.
Signor o signora Willy, ben trovata. In quanto al buon specialista, si, potrebbe portare giovamento, ma mi creda ci sono persone per le quali uno (bravo) è poco.
Trovo fuorviante la risposta di Severgnini il quale quando qualche lettore lo mette spalle al muro… va off-topics. Resta però il problema psichiatrico che affligge tante persone e i fatti di cronaca lo dimostrami. E non possiamo non tenere conto della rivoluzione incompleta della legge Basaglia, cinquant’anni fa, chiudendo i manicomi ma non creando delle strutture adatte per curare i malati psichiatrici che quindi si ritrovano liberi di agire.
R
Ben ritrovata Marina. Si, sono d’accordo con lei, il problema è gravissimo. Ma le strutture alternative ci sono, ma non sono sufficienti. Credo che bisognerebbe cominciare a considerare il problema se non un’emergenza, una situazione che richiederebbe interventi importanti.
PS: tengo a precisare che io non intendo mai mettere spalle al muro nessuno.
Veramente trovo che ci sia un certo disagio psichico nell’affrontare con leggerezza determinati temi, a leggere Mauro sembra che un generale armato fino ai denti con truppe e mezzi sia andato a zonzo per le zone di guerre a mettere a rischio la “sua” vita e non a combattere guerre non nostre, al servizio di un potentato e di sicuro ammazzando o facendo ammazzare (l’è istess disen a Milan), altri invasati come lui e con qualche effetto collaterale di sicuro (civili morti innocenti).
Bene questo “campione della legalità” che appena smesso il moschetto si è rivelato per quello che è, viene equiparato a chi ha contromanifestato (prove di aggressione al momento nemmeno mezza) verso branchi di neonazisti, violenti, razzisti, che si sono distinti in mezza Europa per crimini efferati contro immigrati di qualunque tipo e provenienza.
In effetti questo modo di pensare mi “spaventa” molto di più, perché sta dilagando al punto che se un delinquente da strada scippa una borsetta, si arriva alla “normalità di salire sul proprio Suv Mercedes da 100 K per inseguirlo, investirlo schiacciarlo contro una vetrina, non una ma 4 volte con altrettante retromarce, poi scendere dal Suv raccogliere la borsetta (firmata) e andare via come niente fosse lasciandolo morto per terra.
https://firenze.repubblica.it/cronaca/2024/09/10/video/viareggio_investe_di_proposito_luomo_che_laveva_scippata_le_immagini-423489113/?ref=RHLF-BG-P10-S3-T1
E questa con la legge Basaglia c’entra ben poco, la donna ha pensato bene di farsi giustizia da sé, perché ormai il clima ovunque è questo.
L’intento della legge Basaglia era nobile, si è scontrato con l’inefficienza atavica e voluta politicamente della politica italiota, dove ormai basta urlare nei comizi dalli all’immigrato per andare al governo o al parlamento europeo.
Ilaria Salis per quelli che vorrebbero fare il paragone tra lei e il generale di nome Vanna, non ha arringato il popolino con concetti razzisti, solleticando le loro pance e non il poco cervello che hanno per farsi votare, l’ha portata in Parlamento a Bruxelles Orban, uno dei peggiori premier mai visti in UE, con il suo oscurantismo del diritto, così tanto per mettere i puntini sulle i di Ilaria Salis.
Io disagio psichico non ne ho, ho votato per portare la Salis fuori da quella indegna situazione e tra lei e il fascista in divisa non ho dubbi su chi sia più degna di sedere al parlamento europeo.
PS: Ma un Premier che riceve un assassino con gli onori di un capo di Stato, disagio non ne provoca? Mah.
R
Ilaria Salis si trovava a Budapest in un taxi assieme ad un tedesco, associato come lei ad una associazione che si definisce Hammerband, cioè banda del martello. Lui ha confessato, lei no. Lei però si trovava in quel taxi non perché è andata a fare una passeggiata in centro a Budapest ma con l’intenzione di picchiare. Questo lo ammette (altrimenti che eroina dell’antifascismo sarebbe?), però nel contempo, dice di non essere lei la donna incappucciata ripresa dalle telecamere che ha lasciato un passante ungherese a terra (non era dentro al corteo) pesto e sanguinante. Quindi lei era andata li così solo per assistere ad altri che picchiavano e dare il suo supporto morale?
Se se ne stava a casa non sarebbe finita in galera e però la signora ha a suo carico molti precedenti che definiscono molto bene il personaggio.
Che poi il carcere fosse duro e che sedici mesi fossero forse già troppi, non significa che dobbiamo darle un premio e considerala un’eroina e metterla sul piedistallo.
Il caso che citi non è affatto normale ma è una aberrazione di una società sempre più violenta e la donna del suv deve andare in galera e pagare per quello che ha fatto. Gira molta gente drogata, troppa, la droga di ogni tipo gira a quintali e non è certo un segno di “civiltà”.
E infine, secondo me, nessuno dei due, Vannacci e Salis sono degni del posto che occupano ma se vogliamo proprio essere pignoli, Salis lo è ancora meno del generale.
PS: ti sbagli con Willy, Mauro non ha scritto una riga su questo post.
@A59?
Ma stiamo giocando a battaglia navale? Oppure è un’autostrada?
Ritengo che uno dei disagi psichici più inquietanti sia quello di nascondersi dietro una banalissima sigla!
Per il resto, concordo sul “bug“ lasciato aperto dalla legge Basaglia, che non è previsto come gestire i malati psichiatrici che ora infatti si trovano in giro a piede libero.
R
Ben trovato. Premesso che nel mio blog ci si può presentare anche con un nick e trovo offensiva la sua battuta, la pubblico e lascio ad A59, se lo vorrà, la possibilità di difendersi.
In quanto al suo commento, con chi “concorda”?
Noto che la disinformazione e non solo su questo tema delicato e importante, nel nostro paese è purtroppo molto diffusa.
Basterebbe aprire l’Web per informarsi:
https://www.salute.gov.it/portale/saluteMentale/dettaglioContenutiSaluteMentale.jsp?lingua=italiano&id=168&area=salute%20mentale&menu=vuoto
Se poi però vogliamo accanirci contro Basaglia o affermare che chi delinque è sempre vittima del disagio psichico, siamo fuori strada.
Le malattie psichiatriche sono una cosa, la delinquenza è un’altra cosa e mescolare il tutto per far ricadere le colpe della violenza di cui la nostra società è sempre più impregnata, sulle persone malate è fuorviante e ipocrita. Il problema è molto complesso e persino i tanti e preparati addetti a lavori, faticano spesso a venirne a capo.
E mi permetto di aggiungere che tanti disagi psichici, soprattutto nei più giovani, sono dovuti a carenze di ogni genere che si ripercuotono sulle personalità più fragili e che andrebbero aiutate a trovare una propria strada ma che, spesso, sono abbandonati a se stessi, da genitori troppo “impegnati” a costruirsi più di “una vita” egoisti e poco consapevoli del proprio ruolo.
Signora Gazzato, le strutture alternative adeguate non ci sono o sono progettate in maniera utopistica.
Il malato di mente è un malato e, come tale, va curato (ammesso che abbia una disfunzione curabile). Però è anche una mina vagante che può essere pericoloso per gli altri allo stesso modo di un delinquente sano di mente (ammesso che esistano delinquenti sani di mente).
Perciò, ci vogliono le sbarre, anche se è brutto dirlo.
Il TSO, cioè il ricovero coatto in manicomio, è usato pochissimo e con mille scrupoli da parte di chi è preposto a questo provvedimento, perché marca in maniera indelebile una persona per tutta la vita.
Però, questa tendenza caritatevole ad essere premurosi verso una minoranza di persone sfortunate non deve mettere a rischio la vita della maggioranza della popolazione che è sana e fortunata.
Altrimenti si ricade nel problema della “dittatura delle minoranze”.
R
Lenzini lei, come al solito, parla di quello che non sa e non conosce, pazienza se parla di Putin, ma questo è un argomento troppo delicato e lei non si può permettere di trattarlo qui come se parlasse della ricetta della “gatta al lardo”.
Lei ha scritto una tale quantità di sciocchezze che è difficile trovare in un solo commento di nove righe. Si offenda pure, ma questo è: lei non sa di cosa parla ma si vuole mettere in cattedra a sostenere delle emerite stupidaggini! Secondo me è lei “pericoloso”. Se avevo qualche dubbio su di lei, me li ha tolti tutti.
Caro A59, Ilaria Salis, in parole povere, è un’anarchica.
Un termine che era molto usato un secolo fa e oggi è in disuso.
E il fatto che un’anarchica che rifiuta le strutture di potere poi accetti, per convenienza economica e giudiziaria, di farne parte, non mi sembra un modello di coerenza.
Vuole “combattere il sistema dall’interno”? Era un modo di dire che si usava nei dintorni del ’68 ed è apparso sempre un po’ furbesco.
Signora Gazzato, non può rispondere in questo modo senza pubblicare il mio messaggio, dove le spiego che ho una discreta esperienza in materia.
Non ho usato affatto un tono saccente, e, se ha il coraggio di pubblicare il mio messaggio, lo potranno constatare tutti.
E, se lei afferma senza elementi che parlo di cose che non conosco, ho tutto il diritto di chiederle dive ha fatto la sua esperienza lei.
Se poi questo è un modo per cacciarmi dal blog, lo dica e me ne vado!
R
Lenzini non insista, il suo commento l’ho cestinato, amen rientra nelle miei facoltà, non lo pubblicherò, punto. Che lei sul tema non sappia di cosa parla è evidente e se afferma che i malati andrebbero messi in gabbia io le dico cosa penso di lei e se a lei non sta bene io non la trattengo.
E lei non ha alcun “diritto” proprio a niente qui sopra meno che mai a farmi domande personali. Se non le sta bene sa cosa deve fare. E io rispondo come mi pare soprattutto quando è lei a provocare risposte che preferirei non dare. La prossima volta cancello tutti i commenti dove si lamenta così evitiamo le polemiche (le sue).
Ma non si permetta di dire (pure) che io la caccio. E ora è pregato di chiuderla qui.
“Mauro non ha scritto una riga su questo post”
Non riesco a leggere tutto e rispondere sempre. Checché ne dica il Nonno Imbufalito, anche noi lavoratori non abbiamo molto tempo libero e, siccome leggo lentamente, si finisce per pensare che “lasciamo sola” la BM su certi temi, magari triti, ritriti e nitriti in passato.
Visto che si parla delle elezioni di Vannacci e Salis (mi pare di averlo già scritto), mentre il primo, sebbene professi molte idee balzane e non condivisibili, sia un cittadino rispettoso della legge. La seconda no. Ora, se si vuole precludere la rappresentanza istituzionale a qualcuno, lo si dovrebbe fare per la fedina penale e non per le idee. Ovviamente da una parte e dall’altra.
R
Mauro, la mia osservazione era mirato solo a correggere A59 che l’aveva chiamata in causa erroneamente. Non certo a “rimproverarla” di non scrivere. In quanto ai temi ritriti, ha ragione, cercherò di differenziare di più. parlare meno di guerra e più di altri temi più interessanti. Anche se poi finisco sempre a scrivere di quello che più mi inquieta.
Egregio Marco, se ne deve fare una ragione e se pensa di essere spiritoso con la sigla autostradale o la battaglia navale, si metta in coda, queste “battutone” la sento ormai da 15 anni, è il mio nick e tanto le basti a me ad esempio che lei si chiami come è scritto sulla sua carta “d’indirindà” non frega una beata.
Per il resto concordo in toto con quello che le ha scritto la mia amica Mariagrazia.
PS: Ci si può presentare anche con un nick e le assicuro che il mio ormai per “chi mi conosce” è un “brand” se mi fossi nomato come lei pretende, potrei essere confuso con omonimi e comunque non avrebbe la stessa iconicità (noblesse oblige).
Detto questo può ritenere quello che vuole, sono un sincero democratico.
Risposta a Mauro:
Giusto egregio, devo ammettere che ha ragione, scopro adesso che prendere un taxi a Budapest può costare 11 anni di galera minimo, vuol mettere con uno che con la fedina immacolata grazie alla divisa che porta e può giustificare qualunque azione grazie al mandato ricevuto.
Il Generale “Wanna” ha compiuto le seguenti “missioni”:
“Comandante del 9º Reggimento d’assalto paracadutisti, della Brigata paracadutisti “Folgore”, del contingente italiano nella Guerra civile in Iraq nonché della Task Force 45 durante la Guerra in Afghanistan.
Tornato in Afghanistan, nel 2013, poco prima della transizione da ISAF a Operazione Sostegno Risoluto, assume l’incarico di capo di stato maggiore delle forze speciali della NATO (ISAF SOF HQ).”
Che dice, lo avrà fatto sparare qualche colpo ai suoi?
Le spiego cosa ha fatto la Nato in Afghanistan e Iraq?
L’avrà rispettata la legge in zona di guerra? Humm…
Informazione di servizio per la BM, non ho chiamato erroneamente in causa Mauro, quando ho inviato il commento il mio schermo annotava il nome di Mauro e non di Willy sotto il post in questione, nome comparso successivamente.
Mi scuso quindi con Mauro per averlo tirato inopinatamente in causa.
R
non ho la più pallida idea di come sia potuto succedere.
Egregio Lenzini, Ilaria Salis anche grazie anche al mio voto che ho attribuito a lei per poter spernacchiare a piacimento un fascista-misogino-razzista come Orban e suoi sgherri, ha presente ‘o pernacchio di Eduardo? Stessa cosa, è uscita da un incubo giudiziario montato ad arte.
Quando lei parla di combattere il potere dall’interno cosa intende?
Una cella tugurio dove passare una ventina di anni per un’accusa non provata e millantata? Non sono d’accordo.
Cerchi di guardare oltre il dito, le rivendicazioni della Salis sono sacrosante, il diritto ad avere un tetto sulla testa dovrebbe essere un dovere sociale per chi governa, invece assistiamo a politiche classiste che penalizzano sempre e solo i ceti deboli e la cosa se lei permette (ma pure se non lo permette) mi fa alquanto schifo.
Di “furbesco” in questo ci trovo ben poco, città come Milano, o Venezia, o Firenze, o Bologna ormai sono interdette a chiunque voglia costruirsi un futuro o semplicemente vivere, perché i costi delle case e degli affitti (che non ci sono) sono arrivati a prezzi inaccessibili ai più.
Il mercato delle case popolari a Milano è di fatto in mano ai racket, il Comune preferisce saldare le porte in ferro ai telai e murare le finestre piuttosto che investire in ristrutturazioni e in un piano casa serio.
Detto questo, il ’68 è seppellito, il nazi-fascisno è vivo e vegeto grazia anche a chi vota i Vannacci e le Meloni, alla paura del diverso e alle campagne di odio che la sinistra non è minimamente in grado di contrastare, una sinistra senza credibilità a mio parere perché quando può vota con questa destra retrograda e retriva.
R
già, già, e una sinistra che sta facendo di tutto per allearsi con il Movimento degli ex rivoluzionari (ora borghesi) o quello che ne rimane.
Il campo largo che comprende tutti compresi quelli che hanno fatto eleggere euro parlamentare una che ha occupato abusivamente una casa in centro a Milano perché è antifascista e lotta per il diritto alla casa…gratis. Una che va a prendere a randellate la gente in Ungheria perché è non violenta. O se non ha preso a randellate era li per diporto al fine di farsi mettere in galera e finire sui giornali.
@a59: Ora che ho letto che lei ammette candidamente di essere uno degli elettori della picchiatrice/occupatrice capisco molte cose da lei scritte in precedenti commenti! Non mi resta quindi che concludere con “quid erat demostrandum“. A questo punto ammetto che ha fatto bene a nascondersi dietro un vago “A- 59”
R
Willy
Mentre lei Willy può vantarsi di “mostrare la faccia”, tutti, compresa me possono riconoscerla…, ma Willy chi? Coyote, Brandt, Molco…
Lei entra qui per contestare un commentatore del mio blog e per dirgli che fa bene a “nascondersi? perché lei cosa fa? forse fa bene anche lei a nascondersi? o forse non si vuole far riconoscere da A59? lei segue il blog da tempo immagino. Conosco sempre di più i miei simili, il blog è veramente istruttivo…non aprite quella porta.
Perlomeno Willy è il diminutivo del mio vero nome di cui sono pienamente orgoglioso. WILLIAM JONATHAN MARANGON.
Ora attendo che faccia altrettanto …l’autostrada misteriosa
R
bene, mi complimento, davvero un bel nome. Le posso assicurare che conosco il nome di A59 e lo è altrettanto. In quanto alle sue aspettative ho come l’impressione, conoscendolo, che dovrà rassegnarsi, non “siamo” qui per appagare le curiosità ( un tantino morbose) di nessuno, caro signor William Jonathan Marangon. Ma…ora mi ricordo di lei, si si, lei è già entrato qui, beh, ben ritrovato, resti a commentare, qui, a parte le generalità dell’amico A59 ci sono molti altri spunti sui quali discutere.
Egregio “William Serbelleoni Mazzanti Vien dal Mare”, dubito che lei possa capire granché e, come ho detto, delle sue generalità m’importa nulla.
Lei dovrebbe portare in dote qualcosa di più della ridda di scemenze pubblicate dai giornali della destra becera al soldo di Angelucci è in grado?
Se sì ci confrontiamo, sono qui per discutere e non per dare le generalità al primo ausiliario del traffico che passa, viceversa merita una scrollata di spalle e nulla più, il “disagiato psichico” non sono certo io che rivendica orgogliosamente le proprie generalità.
Cara Mary grazie per il supporto, quanto alla sinistra che ormai da ex elettrice non ti rappresenta più, visto che ti schieri sempre a prescindere ormai dalla parte opposta,
Una fotografia dei “delinquenti” come la Salis:
https://www.ilpost.it/2022/11/11/condanne-comitato-abitanti-giambellino-lorenteggio/
https://thesubmarine.it/2021/07/05/emergenza-abitativa-stop-blocco-sfratti-milano/
Quale sarebbe la “tua” soluzione al problema emergenziale?
Non è dato sapere, nel frattempo sempre più famiglie (che vuol dire anche bambini o anziani malati, non hanno diritto ad avere nemmeno un tugurio dove “rifugiarsi” (termine utilizzato non a caso).
R
caro A59
domanda complessa e articolata, persino col doppio senso nel rifugiarsi. Beh, in quanto elettrice e basta visto che non fai che continuare a diffondere la bufala che io voterei Meloni, che anche fosse (e non é) sarebbero “fatti miei” e in quanto elettrice italiana, ripeto che, a differenza di molti, ha sempre votato, rispondo che per me la tua nobile denuncia sulla carenza abitativa in Italia non ha nulla a che vedere con l’occupazione abusiva di un alloggio in centro a Milano da parte di Salis che aveva i mezzi per pagarsi una casa. Lei è semplicemente una che le regole le calpesta e fa del male a chi le segue e avrebbe diritto di avere un tetto sulla testa dove rifugiarsi, loro si, non lei che se lo può permettere. La storia è lunga e il problema grosso e tu sai benissimo che tutti i governi compreso i “tuoi” ben due Conti non hanno fatto nulla di nulla per risolverlo.
Da anni scrivo (inutilmente) del consumo di suolo, dei milioni di case costruite a casaccio e vuote che vanno in deperimento e che potrebbero essere vendute a prezzo modici o affittate a canoni adeguati a chi ne ha bisogno. Non penserai davvero che la Salis sia quella che risolve il problema delle occupazioni abusive e della carenza di alloggi e delle speculazioni e della mancanza di attenzione da parte dello stato…occupando un alloggio in centro a Milano senza pagare un euro? Beh, “consentimi”, se lo credi davvero hai tutta la mia solidarietà perché sei davvero “ingenuo” e “idealista”, tipico del grillismo utopista della prima ora, soppiantato dal più “pratico” e per nulla visionario ma molto terra terra dal contismo attuale.
La mia soluzione vuoi? Di domenica? beh, vedremo se domani posso esaudire la tua (esosa) richiesta. Oggi tengo che fà.
@Maria Grazia Gazzato:
Sì, ricorda bene, tempo fa ho avuto modo di partecipare al suo blog, e allora si chieda come mai, (sempre che questa domanda non sia altrettanto impegnativa come quella fatta dal signor a 59) io e qualche altro frequentatore di questo suo blog siamo scappati via, o meglio, siamo stati obbligati a scappare via! Il clima per chi voleva confrontarsi era decisamente mefitico. E noto che non è cambiato molto visto che lei fa passare tranquillamente in cavalleria che io venga apostrofato come ”William Serbelleoni Mazzanti Vien dal Mare”r venga messo in dubbio dubito che “io possa possa capire granché”. Di partecipare ad un blog in cui i frequentatori sono intrisi di spocchia, capirà bene, non mi importa molto!
Per essere definito “il primo ausiliario del traffico che passa!”? O forse l’errore mio e quello di non essermi rivolto a lei chiamandola amichevolmente “Mary”.
No, grazie, non fa per me!
P. S. Ogni tanto ripasserò in questo blog per vedere e controllare il livello di rispetto per chi non la pensa come voi! Auguro buona vita a tutti!
R
Signor Marangon, anche io ricordo la sfilza di insulti (non so lei, non ricordo di preciso ma posso risalire facilmente) una lunga e reiterata e insopportabile sfilza di insulti di ogni genere provenienti da una “cricca”, mi passi il termine forse non idoneo per le sue narici delicate, che entrava qui solo per criticare oltre che polemizzare all’infinito su ogni parola che scrivevo o quasi e per definirmi nei modi più “educati” che al confronto quelli che ha usato A59 nei suoi riguardi fanno invidia a Monsignor della Casa. Stagione passata, ma, noto che “l’interesse” per questo blog, permane e non posso che esserne contenta. Io non mando via mai nessuno ( a meno che non ne sia costretta da un comportamento reiteratamente offensivo) , anzi a questo proposito ne approfitto per mandare un messaggio al signor Luigi Lenzini (che al confronto della “cricca” summenzionata risulta un vero signore) di mettere da parte la salamoia e di rientrare a scrivere quello che gli pare, anche se non siamo d’accordo su tante cose e io non temo mai di dirgli come la penso, ciò non toglie per questo si debba astenere dal commentare.
E ora torniamo a noi caro signore Willy. Dunque, lei, rientra solo per dire ad un commentatore, tra l’altro sotto copertura, che “fa bene a nascondersi” e pretende che lo stesso le baci l’anello per ringraziarla di tanto onore? Lei prima provoca e poi protesta? (E’ una citazione ma dubito che lei ne riconosca l’autore, cosa che A59 non dubito, ha riconosciuto a prima vista).
Ricapitoliamo: voi, lei e altri ex frequentatori che cita, non siete stati obbligati a scappare via ma, al contrario, con voi ho avuto sin troppa pazienza, avreste meritato di essere cacciati, questo si, almeno una parte di voi e qualcuno che era tenacemente e pervicacemente convinto che qui poteva offendermi a piacimento. Ma io sono democratica e cacciare la gente non mi piace meno che mai se non la pensa come me, ma gli insulti non sono permessi e se qualcuno mi ha costretto a suggerirgli di prendere la strada per l’uscita, lo ha meritato a causa della sua insistenza, petulanza e maleducazione. Se lei segue il blog con interesse, e mi pare sia proprio cosi, cosa che non può che farmi piacere, avrà potuto notare che qui hanno quasi tutti idee diverse da me, ma partecipano lo stesso. Chissà come mai? lei se lo è chiesto visto che è tornato e si è dato la risposta, ma è sbagliata!
Che poi lei definisca i frequentatori di questo blog “intrisi di spocchia” non mi meraviglia, lei non fa che confermare quanto ho già detto e che sia proprio lei a dirlo fa persino ridere. Uno che prima provoca e offende senza alcuna ragione dietro un nick, poi, siccome si accorge di essersi messo in ridicolo da solo, si mette a gridare il suo nome come se fosse King Charles in persona e pretende pure che tutti gli facciano l’inchino.
Comunque, caro signor Marangon, le dico io, se permette, ma anche no, perché ve ne siete andati: avete seguito gli ordini di scuderia della “capa” della cricca. E altra ragione, avete capito che non c’era trippa per voi e vi siete ritirati. Altra ragione, non avete saputo tenermi testa e avete preferito girare le terga e alzare bandiera bianca.
Ma, io, sappia, non tengo mai rancore e se se la sente (lei o altri della cricca) di entrare qui con migliori intenzioni delle precedenti a discutere con “noi”, qui le porte sono aperte, ma tenete conto che qui bisogna avere diciamo… gli “argomenti” e, mi scusi, non credo che sia il suo o il “vostro” caso. Almeno non di tutti, senza generalizzare troppo. E questa sua “toccata e fuga” ne è la dimostrazione plastica.
PS: ma se il clima qui è “mefitico (che complimento da galantuomo…) perché dunque insiste a tenere “aperta la porta”? e se non è abbastanza chiaro, ripeto, qui la porta è aperta a chi ha intenzioni di discutere si, magari anche animatamente ma di entrare qui solo per provocare o fomentare risse, anche no. Controlli pure e se crede, mensilmente o a suo piacere, mi faccia l’elenco di quello che ha riscontrato sul livello di “rispetto” che c’è qui sulle idee altrui.
Naturalmente lei sa già, senza che glielo dica io, quale sarà la fine che farà.
Noto che tra le tante sue qualità non trovo il dono della sintesi, Cara signora Gazzato, il suo post è facilmente sintetizzabile in una sola frase che corrisponde alla famosa frase del Marchese del Grillo! Mi ha ampiamente dimostrato che ancora il livello di cortesia, di gentilezza, di ospitalità e di rispetto è ampiamente sotto il livello medio richiesto da un blog!
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P. S. Quella che lei definisce “cricca“, è un gruppo di persone perbene e corrette che sono state costrette, per una serie di motivi, a scendere al vostro livello verbale. Esattamente come è avvenuto stavolta.
E se quel 59, come presumo, è l’anno di nascita, chiedo scusa e posso solo portare rispetto ad una persona anziana!
R
grazie, è gentile lei, lei ha il dono della sintesi per non dire nulla.
Mai messo in dubbio il perbenismo delle persone o del gruppetto guidato a bacchetta dalla “capa”, mai, ho solo detto che entravano qui per fare il concertino e il coretto e creare solo confusione e alcuni erano corretti altri/e molto meno. Le offese sono tutte riposte, le potrei tirare fuori ogni volta che voglio, così, solo per ricordare i “bei tempi…
In quanto all’anno di nascita se quello è il suo ne deve mangiare di panini prima di potersi confrontare con “l’anziano” A59 e non so se bastano.
In quanto al suo di livello, temo che debba crescere ancora prima di confrontarsi qui, mi sa che sta sotto troppi standard, il primo è l’educazione che lei non sa manco dove stia di casa.
Toh “quello” che inizia le discussioni dando del disagiato psichico all’interlocutore e non contento mostra il suo cuor di leone nomandosi per esteso (un Braveheart de noantri) dando praticamente del “vigliacco” a chi non fa uguale, si è risentito.
A prendere sul serio un simile soggetto non ci penso proprio, che torni pure da dove è venuto con il “sappin”, me ne farò una ragione.
Sul resto ha risposto egregiamente la BM.
PS: I “Capitani coraggiosi” non vanno a frignare dalla “maestra”.
“Cara Mary”,
Mai scritto che tu abbia votato per quella là, solo che sviolini ed è indubitabile e inoppugnabile.
Forse dovresti approfondire il tema cosa che non vuoi fare perché per te la Salis ormai è come la Raggi, quindi qualunque cosa dica o faccia è sbagliata a prescindere, così come qualunque cosa dica o faccia la “Ducioni” per te è oro colato, anche se quella mente come se non ci fosse un domani e sta smantellando lo stato sociale e la sanità.
Troppe ne vuoi dai Conti, che hanno operato nel periodo più difficile della storia repubblicana, e con la propaganda dei grandi gruppi editoriali che gli dava addosso e non solo a lui per la qualunque, tu facevi da megafono nel tuo piccolo.
Certo che non penso che la Salis possa risolvere il problema della casa, però io lavoro spesso su Milano, conosco perfettamente il dramma delle tensioni abitative che, e in questo hai ragione, è ultradecennale e dal piano casa di Fanfani che nessuno fa nulla per risolverlo.
E proprio perché conosco bene quel mercato immobiliare, ti dico che le tue convinzioni sono leggermente sfasate rispetto alla realtà.
Io da giovane ho abitato a fianco a quel fortilizio di case popolari nell’articolo che ti ho citato, era un centro di spaccio per i tossici di mezza Milano, più volte setacciato dai carabinieri, dove il SUNIA, aveva un presidio che sembrava una galera, chiuso da cancello e inferiate dove i sindacalisti portavano avanti coraggiosamente le istanze degli inquilini, nonostante le minacce continue degli spacciatori perché denunciavano la situazione.
Ho votato la Salis per toglierla da quella situazione indegna e incivile e perché considero Orban feccia politica e la sua “corte” pure.
Il fatto stesso che la “Ducioni” abbia svuotato il fondo per l’aiuto agli affittuari in difficoltà la dice lunga sul perché i due si abbraccino ogni volta che si incontrano, chi si somiglia si piglia.
https://contropiano.org/news/politica-news/2022/12/10/il-governo-meloni-cancella-anche-i-fondi-per-il-sostegno-allaffitto-0155260
Però i soldi per i suoi amici fascisti di Acca Larentia e Casa Pound guarda caso li trova sempre e li finanzia, quelli non fanno sdegno, la Salis sì, curioso.
Vabbè e lo stesso, mica vorremo litigare io e te, già mi bastano e avanzano quelli che vanno e vengono.
R
ecco non litighiamo va, per quella squinternata che vuole una società “oltre il carcere”, poi…sviolina sviolina, hai fatto un affare a votarla, davvero. Tutti fuori e tutti euro parlamentari. Bene, così avremo anche risolto il problema delle carceri affollate. Geniale la ragazza.
Continua pure a sparare contro Meloni, lo sport che preferisci. Intanto i grillini si stanno sfasciando, loro che sono casti e puri, loro che hanno aperto un’autostrada a sette corsie a Meloni che se la deve vedere coi buchi come sbadigli lasciati proprio da loro. E con Conte che scrive lettere minatorie all’Elevato. Ma di che ti vai gloriando? Io sviolino? tu hai suonato la banda per questi qui vieni a dire a me che sviolino quando tu sembravi lo spazzacamino di Mary Poppins?
Devo ammettere che anch’io non apprezzo affatto chi nei blog, in televisione o in altri media si interrelaziona con il moderatore in maniera confidenziale! Non lo sopporto neppure nel blog di Severgnini, dove molti esordiscono con: “ciao Beppe“ come se fossero stati compagni all’asilo nido! E ciò che non sopporto è che lo stesso Severgnini usa tranquillamente il tu per i frequentatori del blog! “ ‘ma cafonata” direbbe un personaggio di Christian De Sica! Ritengo che quelli che si riempiono la bocca di “netiquette” dovrebbero tenerne conto! Purtroppo questa tendenza ha preso piede anche in televisione, dove molti onorevoli si riferiscono al conduttore chiamandolo confidenzialmente per nome. Forse con l’intenzione di far percepire che tra loro il conduttore vi sia un rapporto di amicizia. Per me dare del tu ad una persona con cui non ho confidenza è sempre quanto più di becero possa esistere!
Caro A59, il problema della casa è complesso e sfaccettato, e non si risolve certo con i gesti di disobbedienza civile.
In Italia ci sono troppe case.
Molte sono occupate da una sola persona oppure tenute sfitte.
Di coabitare non se ne parla. Giusto tra studenti, ma già tra lavoratori fuori sede c’è una certa ritrosia.
Io, a 40 anni, mi sono trasferito temporaneamente a Roma e sono andato ad abitare in una camera in affitto in un appartamento di un mio amico. Erano 4 camere e si era creato un clima di amicizia e di simpatia.
Nello sceneggiato televisivo “Un posto al sole” ci vengono proposte da anni famiglie che coabitano senza troppi problemi e che, in cambio di meno spazio e meno riservatezza, si possono permettere di abitare in un palazzetto sul mare a Posillipo.
Quando ero ragazzo io gli appartamenti erano molto più pieni. Era un problema quando un figlio o una figlia si sposava rimanendo in famiglia. Le tensioni erano forti e logoranti, ed è bene che questa prassi sia stata abbandonata. Oggi, se racconti una barzelletta che parla di nuora e suocera i giovani non capiscono.
Altro discorso, invece, a mio giudizio, se parliamo dei figli che, per non passare da “bamboccioni” vanno ad abitare in proprio anche senza avere i mezzi per farlo. Si può trovare un modus vivendi restando con i genitori, almeno fino quando uno non ha uno stipendio adeguato.
Molte persone “non arrivano alla fine del mese” perché pagano da soli affitto e condominio.
Io avevo scritto tanti anni fa una proposta che avevo chiamato “Villaggio d’argento”: un sistema di miniappartamenti con centri di servizio e assistenza dove gli anziani soli potrebbero andare a vivere rimettendo sul mercato la propria abitazione troppo grande per loro vendendola o affittandola.
Per quanto riguarda l’università si potrebbero creare nuove “case dello studente”, magari ristrutturando palazzi per uffici dismessi (a Roma ce ne sono tanti).
Quanto alle case popolari, dovrebbero essere organizzate incentivando la rotazione, mentre oggi molti vi abitano a vita. Ne parlavo anni fa con un amico architetto che le aveva progettate. Per me la casa popolare deve essere essenziale: cucina abitabile, bagno, due camere, ripostiglio. In questo modo la famiglia è incentivata a lasciarla appena se ne può permettere una migliore. Viceversa il mio amico mi riferiva che il criterio vigente era di costruire case normali, grandi, magari con materiali economici, ma comunque più che dignitose, che gli inquilini erano restii a lasciare. La casa dovrebbe essere lasciata subito se decadono i requisiti per l’assegnazione (occhio ai lavori retribuiti in nero!). Si potrebbe prevedere un affitto legato al reddito che, oltre un certo valore, diventa poco conveniente. Un problema complesso va affrontato da più parti.
“Per me la casa popolare deve essere essenziale: cucina abitabile, bagno, due camere, ripostiglio”
Mi scusi Signor Lenzini ma in tutta franchezza quante “case popolari” ha mai visto ?
Per mia conoscenza (ho in qualche modo cooperato alla costruzione delle Case Popolari a Rozzano, alle porte di Milano, comune che è passato, grazie ai quartieri popolari da 6mila abitanti a quasi 40 mila in poco più di 5 anni) le case sono un po’ più piccole di quella da lei immaginata: nel quartiere ICAP di Rozzano buona parte delle abitazione erano composte da Soggiorno, Cucina, Bagno ed una Camera da letto, spesso abitata da 3 o 4 persone.
Su una cosa però ha ragione: la sprovvedutezza di chi amministrava questi beni, che permetteva la permanenza a vita, e spesso tramandata ai figli, indipendentemente da una maggior disponibilità finanziaria raggiunta con l’ andare del tempo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Quartiere_IACP_di_Rozzano
Qualcosa di più ampio (a livello di superfice abitabile) avvenne in un secondo intervento dell’ ICAP, con la successiva costruzione del Quartiere Gratosoglio (periferia Sud di Milano a pochi chilometri da Rozzano) la cui progettazione fu affidata allo studi dell’ Architetto Belgioioso (BBPR), e se le intenzioni e le aspettative furono di un miglioramento nei confronti di Rozzano, una buona parte delle abitazioni (in questo caso si era provveduto ad alcuni tagli diversi) erano comunque modeste nelle dimensioni.
https://gratosogno.weebly.com/il-progetto-urbanistico-bbpr-e-le-torri-bianche.html
Purtroppo sia Rozzano che il Gratosoglio sono più noti per le frequentazioni criminali più che per i loro esperimenti abitativi.
P.S. In entrambi i casi gli affitti sono legati al reddito, ma come per il RdC ed il SB 110%, siamo in Italia !