Profumo

Amo il cioccolato, fondente e ripieno o anche intero, ricco di profumo invitante davvero irresistibile. Ne mangio poco perché ha molte calorie ma quel quadratino delizioso è un piccolo sfizio che mi permetto tutti i giorni. Mi gratifica, mi piace mi da la sensazione di tornare bambina, quando lo dovevo dividere coi fratelli che spesso se lo mangiavano tutto e a me non restava che la stagnola.

Ricordo in particolare delle tavolette ricoperte di stagnola dorata, con della granella di mandorle che mangiavo da bambina come merenda quando tornavo da scuola. Non sempre c’era e quando non c’era mangiavo una mela. Le mele c’erano sempre e sono, da sempre il mio frutto preferito. Erano tutte dentro un cesto di vimini sul tavolo della cucina e ne sentivo il profumo da lontano, anche prima di aprire la porta di casa. E mi prendevo quelle più rosse e mature e me le sgranocchiavo mentre facevo i compiti.

A volte anche due o tre, manco mi accorgevo di averle mangiate se non per i torsoli che andavano ammonticchiandosi sul tavolo e poi venivo sempre sgridata perché ne avevo mangiate troppe e mi avrebbero rovinato l’appetito.

E poi, a cena, avevo una particolare antipatia per la minestra di verdure che dovevo mangiare fino all’ultimo cucchiaio e finiva sempre che ne lasciavo un po’ e allora giù sgridate perché i bambini poveri l’avrebbero mangiata tutta e io ero un’ingrata. E non so perché ma lo faccio spesso ancora adesso per rappresaglia a quel rimprovero che sentivo immeritato.

Perché vi racconto queste cose? Non saprei, mi va cosi. Sono piccole cose. I sapori, i profumi del cibo, possono rimandarci a dei ricordi, molti ricordi, come le Madeleine di Proust. Io non amo i ricordi, ma certi profumi di cibo hanno il potere di farmi ricordare dei momenti del passato con una intensità che rasenta la nostalgia e però non saprei bene a cosa mi riportano ma sono ricordi potenti di situazioni che mi hanno formato il carattere. Ne sono certa. Ricordi spesso dolorosi che non ricordo apposta o che fingo di non ricordare. Magari succede che so di aver fatto una certa esperienza in un certo periodo della mia vita, ma non la ricordo per quanto mi sforzi, non mi viene in mente nulla, magari mi ricordo il prima e il dopo ma il durante mi sfugge. Ed è allora che mi viene in mente un qualche profumo di cibo particolare che si intrufola d’improvviso e mi da la sensazione di rivivere qualcosa che però non so che cosa sia. Vi sembro strana, lo so.

Delle volte, mentre cammino per strada, durante le mie passeggiate quotidiane, sento provenire dalle case dei profumi di cibo che cuoce, può trattarsi di un ragù o di uno spezzatino con le patate o di pesce fritto o di pollo al forno… e come li sento mi capita subito di sentire una specie di felicità infantile, come di un’aspettativa di cose buone e rimango un poco ferma ad annusarli per percepire meglio quella impagabile e sfuggente sensazione.

Amo i profumi ma non solo di cibo, anche quelli dentro le bottigliette e qualcuno, non dirò la marca, mi piace in modo particolare perché mi sembra di entrare in un’altra dimensione, più felice e più serena. Cosa sarebbe la vita senza i profumi?

Ma, quando  di  un  passato lontano non resta   più nulla,  dopo    

la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più fragili ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore rimangono ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto il resto, a sorreggere senza piegare, sulla loro stilla quasi impalpabile, l’immenso edificio del ricordo.”

M.Proust

6 commenti su “Profumo”

  1. Nessuno commenta nulla sugli ultimi tre post…sono in ribasso, E va bene, non vi piacciono. Pazienza. Parliamo della premier Giorgia Meloni.
    E’ tornata ed ha postato un video su X dove ringrazia per le vacanze che le hanno permesso di ricaricare le pile, in effetti sembrava un po’ scarica, ultimamente. Certo un impegno così non è semplice soprattutto quando non fanno che criticarla per ogni paglia ache smuove.
    E va bene lo so che ora mi direte che ne sto tessendo le lodi, si chiama piaggeria. Si è vero, con lei, a differenza di quasi tutti i politici, non mi sento di criticarla, che ci volete fare? la simpatia è come l’amore: non si comanda.
    Può darsi che stia facendo anche cose sbagliate ma chi non ne ha fatte? trovatemi uno (premier) che abbia fatto tutto giusto, trovatemelo per favore…non c’è.
    E però ho letto da qualche parte critiche che si sprecano. La più cattiva proviene da una donna, come sanno essere perfide le donne con le altre donne…é tornata troppo levigata, deve aver fatto qualche ritocchino…ma non è possibile invece che sia semplicemente riposata e serena e che magari, anche se la cosa farà storcere il naso a più di qualcuno, magari si sta riappacificando con quel torsolo del suo ex?
    Ma se lo fa a noi che importa? potrebbe(lui) essersi pentito, averle chiesto scusa…insomma ci sono mille modi per dire ad una donna che ci si è comportati come dei perfetti cretini (e lui persino peggio) e lei potrebbe avergli creduto. C’est la vie.

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  2. A me le madeleine di Proust ricordano le notti prima degli esami e mi fanno acidità.
    A proposito, non c’era uno o una qui tempo fa che ne sapeva di ogni, un certo copiaposta o similari, che fine ha fatto? non che mi fosse simpatico ma era cosi presente che a volte pareva che ci fosse solo lui. Mah, qui nessuno è mai tranquillo…
    R
    come è vero…

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  3. Signora Gazzato, anche a me fa piacere sentire certe sensazioni che mi riportano all’infanzia. Più che la vista, il senso razionale per eccellenza, me le riportano l’olfatto e l’udito, i sensi dell’istintività.
    Una sensazione curiosa me la dà il rumore della forchetta contro il piatto quando si sbattono le uova.
    La mia mamma sbatteva uova in continuazione. In un certo periodo abbiamo anche avuto un pollaio. Faceva le cotolette indorate e fritte e, con l’uovo avanzato, ci imeveva una fetta di pane e friggeva anche quella. Mi piaceva più quella che la carne.
    R
    la capisco, le cotolette indorate sono deliziose anche se di solo pane.

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  4. Della donna bassina e perduta, un Juke box che spara balle senza soluzione di continuità, meglio non parlare, ormai è lanciata sulla più redditizia carriera di influencer (dei gonzi, come tutti i followers delle influencer), speriamo che si limiti alle balle e non inizi anche lei a “spararsi le pose”.

    Ma veniamo al cioccolato, celebrato in tanti film di cui a mio parere il più bello e sentimentale (lo avrò visto almeno una decina di volte) è “Chocolat”.
    Mi piace il cioccolato ma solo il fondente che gusto in ogni “applicazione”, dal ciocco-blocco, al nocciolato, nel gelato stracciatella o sopra i profiterole, all’interno del tortino morbido o sotto forma di mousse, o come il Pirata di “Chocolat”, una semplice cioccolata in tazza con un pizzico di peperoncino in polvere.
    R
    Oh, mamma…si si, confermo, molto buono tutto, anche a me piace Chocolat, l’ho visto più volte anch’io, bello, decisamente.
    Sorvolo sulla “bassina” va, sarò buona, il profumo di cioccolato esce dallo schermo…

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  5. A me non pare cara Mary che tu abbia “sorvolato” sulla donna “bassina” e “cristiana”.
    Ma tua la casa e tue le regole, essendo ateo in fondo poco mi cala se una frase sulla “millantata anima cristiana di quella là” si perde nell’etere.
    Certo che quando si presenterà di fronte al capellone e suo padre, a dire la solita frescaccia del “io sono Giorgia” mi piacerebbe esserci quando arriva al… “cristiana”.
    Ti piagge, ti piagge…

    Ps: Nell’iconografia Cristo utilizzava un “flagellum” altro che i ceffoni:

    https://www.beggiantichita.com/sites/default/files/field/image/DSC_5475.JPG
    https://i.pinimg.com/originals/dc/07/80/dc078090b5488c240f8ebc2c9e981c21.jpg
    https://www.dclm.es/ARCHIVO/fotografias/noticias/1665942963_665942960-jesus-expulsa-a-los-mercaderes.jpg
    https://uscatholic.org/wp-content/uploads/2015/05/Jesus-in-temple_wikimedia_0-scaled-e1584242106154.jpg
    R
    sono molto belli i quadri, grazie, ma non capisco il nesso e sul perché tu dica che io non ho sorvolato, mi sfugge proprio, ma ora vedo che hai scritto dell’altro dove ti scusi e ancora non capisco per che cosa. Quale frase millantata si perde nell’etere? Lei non credo millanti, ha detto di essere cristiana e con ciò? Mica va in giro col velo a baciare i banchi, proprio mi sfugge il filo del discorso.

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  6. Chiedo venia May e se mi insacchi me lo merito, ho sbagliato thread per questa futile doglianza, però i quadri sono molto belli ed esemplificativi del fatto che ogni tanto anche “lui” come tutti era autorizzato a perdere le staffe sulle questioni di principio.
    Potrai mai perdonarmi di aver dubitato?
    Beh, il caschetto quasi d’oro ce l’hai.
    R
    Mah, perdonarti ti perdono, a prescindere, vorrei capire cosa dovrei perdonare e da dove nasce l’inghippo.
    Certo che anche Gesù perdeva le staffe e ne aveva ben donde. Guardalo qui come si incavola, un capolavoro (anche questo):

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