La pioggia ha lavato le foglie stanotte
Si scrollano gocce azzurrine dai rami
Riflesse nel gioco di luci del fiume.
E l’acqua più tiepida e lenta
Assapora i minuti e ne assorbe i colori
Dal morbido azzurro al timido rosa.
Se il mondo non fosse cosi colorato
Se tutto mostrasse il suo volto più grigio
Se il verde e l’azzurro non fossero amici,
Se il rosso al tramonto non desse emozioni
Che cosa varrebbe la pena dei giorni
Se non la certezza che l’alba ritorni?
Mariagrazia, non sapevo se e dove inviare una mia riflessione su quanto sta accadendo sul fronte di guerra, in particolare quello medio orientale, poi ho optato per “Certezze”, anche se le mie certezze sono ben altre che “l’alba ritorni”(a proposito, complimenti)
L’unica democrazia del Medio Oriente e la maggiore democrazia mondiale(a dar credito a certuni) lavorano in combutta per condurre il mondo verso la terza guerra mondiale.
Ovviamente tutti gli analisti occidentali si sono fermati al 7 ottobre, quando Hamas ha sferrato un feroce attacco contro Israele uccidendo circa 1400 tra civile e militari israeliani e prendendo in ostaggio 220 israeliani e stranieri. Perché sia avvenuto questo attacco terroristico brutale essi non se lo chiedono, o al massimo lo attribuiscono all’odio atavico degli arabi contro Israele.
Per essi tanto basta, non si chiedono da dove nasce e da cosa è alimentato questo odio, che è odio reciproco, c’è solo il 7ottobre, come per l’altra guerra, quella in Ucraina, c’è solo una data, quella del 24 febbraio 2022.
Non conta che al popolo palestinese sia tuttora negata la dignità di Stato, non importa l’occupazione della Cisgiordania da parte dei coloni israeliani e il regime di feroce apartheid ivi istituito, non importa il continuo stillicidio di vite umane a causa delle prepotenze degli occupanti, non importa lo stato di soggezione, privazione dei diritti, coercizione, miseria, del popolo palestinese nella striscia di Gaza. Tutto questo non importa. Certo non giustifica il terrorismo, me certamente ne è causa principale..
A questo atto terroristico è seguita una reazione bestiale di Israele, sorda ai continui richiami dell’Onu, che ha raso al suolo Gaza, distrutto ospedali e scuole, colpito campi profughi, ucciso dai quaranta ai cinquantamila civili di cui più di sedicimila bambini, circa undicimila donne, affamato il popolo in fuga privo di sostentamento e medicinali, uccisi medici, paramedici, giornalisti, blogger
Uno scempio mai visto che tuttora continua il cui risultato è stato quello di infiammare tutto il Medio Oriente, di alimentare sempre più l’odio tra i due popoli. Tutto ciò col sostegno degli Stati Uniti che forniscono armi e sono pronti a intervenire con portaerei e sottomarini atomici, nonostante una formale ipocrita disapprovazione e un impegno non so quanto sincero, certamente interessato ai fini elettorali, di porre fine alla guerra.
Ma intanto Israele dopo aver violato Teheran e gettato i presupposti per una reazione dell’Iran che finora non c’è stata, ha attaccato il Libano (la chiamano guerra preventiva) scatenando la reazione di Hezbollah.
Intanto nel mondo monta la protesta conto l’operato di Israele(ma la chiamano antisemitismo), e cresce il pericolo degli attentati terroristici
Ha ragione Trump, viaggiamo verso la terza guerra mondiale, mentre il Rimbambito prometta ancora aiuti non solo a Israele ma anche sull’altro fronte, quello ucraino, non contendo dei danni finora prodotti, vorrà lasciare alla storia il ricordo indelebile del suo nome come il peggiore presidente degli Stati Uniti,
R
Alessandro
ho letto questa tua analisi e devo dire che la trovo come sempre ben scritta e che trasuda passione per un tema molto attuale e inquietante. Rispetto le tue opinioni ma, al netto dell’orrore per le morti, le stragi, le bombe, gli ostaggi in mano ai terroristi da mesi, non condivido il tuo approccio a questa situazione sempre orientato, anche in questo caso a porre l’accento sugli americani e gli israeliani, trascurando che la situazione è decisamente molto più complessa di così.
PS: Trump non ha mai ragione, meno che mai adesso.
Alessandro, non sono del tutto d’accordo con la sua analisi. Condanno anch’io la prepotenza delle infiltrazioni dei coloni in Cisgiordania, e, francamente, non vedo neppure l’utilità di questa politica.
Gaza, però, è tutt’un altro discorso. Di solito ricordiamo l’attacco militare del 7 ottobre per i 1400 morti e i 220 ostaggi, ma quell’azione ebbe anche un altro risvolto forse più grave, o, quanto meno, più preoccupante, per Israele.
In quei giorni furono lanciati da Gaza su Israele oltre 5000 missili di fabbricazione iraniana (missili veri; non i classici razzi Katiuscia che facevano pochi danni). Con ciò si era evidenziato che Gaza era stata trasformata con l’aiuto dell’Iran in una base militare temibile e protetta dai famosi tunnel. Una spina nel fianco di Israele dalla quale sarebbero potuti partire in qualunque momento nuovi attacchi.
Direi che Gaza era per Israele quello che l’Ucraina sarebbe diventata per la Russia se fosse entrata nella NATO; e anche peggio, viste le brevi distanze.
L’attacco israeliano, qiuindi, non ha niente a che fare con la vendetta, la punizione, o addirittura il genocidio. Gli israeliani stanno cercando più realisticamente di neutralizzare quella base militare.
Purtroppo, con quella densità di popolazione e con l’abitudine di Hamas di posizionare impianti militari in edifici civili, è impossibile non provocare vittime tra la popolazione.
Teniamo anche presente – scusate se lo ripeto – che, se da novembre a oggi gli israeliani non sono riusciti a raggiungere l’obiettivo di neutralizzare le installazioni militari di Gaza, è perché si trovano a fronteggiare l’esercito numeroso e ben armato di Hamas, e non solo civili come si vorrebbe far credere.
Per questo la situazione a Gaza è più complicata di quella in Ucraina, e per risolverla non basta la buona volontà.
“la situazione è decisamente molto più complessa” dice Mariagrazia.
La situazione non è complessa, è semplificata al massimo: “Vincere e vinceremo!” è questa la filosofia dentro la testa di Biden, Harris, Netanyahu, Zelensky e di chi ne approva l’operato. Una ideologia apodittica, dogmatica, astratta, nefasta, da fanatismo religioso, in cui è sottointeso che le democrazie, e in particolare quella americana, hanno il compito di combattere le autocrazie, e che alla fine debbano dominare il pianeta. Non si spiega altrimenti l’impressionante presenza di basi americane nel mondo(più di 220.000 militari in 170 Paesi):
https://youtu.be/0NIZQ0YY07w
A proposito degli ultimi bombardamenti russi in ucraina, Biden s’è mostrato disgustato e ha rilanciato(“La Russia non vincerà mai in Ucraina”), come se la sortita di Zelensky in terra russa potesse passare inosservata agli occhi dei russi. Anche un bambino con la quinta elementare avrebbe capito che ci sarebbe stata le reazione di Putin e che la reazione di una potenza di gran lunga superiore a quelle ucraina va a tutto scapito della potenza più debole. S’è dimostrato disgustato, e ne avrebbe tutte le ragioni se non si fosse chiamato Biden. Ma si chiama Biden, ha tollerato di peggio da parte del suo alleato israeliano che ha continuato a foraggiare di armi, ed è rimasto sordo alle voci che l’avvertivano che continuare ad armare l’Ucraina sarebbe stato un suicidio per essa.
“Errare humanum est” dice saggiamente la massima latina, ma aggiunge “perseverare autem diabolicum”. E Biden e Zelensky persistono diabolicamente nell’errore.
E Putin? Si dirà, Putin non c’entra in tutto ciò?. Putin c’entra, è l’autocrate che ha iniziato la guerra, sarà pure un orribile mostro (non peggiore però di molti Presidenti americani), ma per disgrazia nostra possiede migliaia testate atomiche(pressappoco come gli americani), per fermarlo come intende Biden, occorrerebbe distruggerlo, ma per distruggerlo c’è pericolo di saltare in aria tutti, intendo tutto l’orbe terraqueo. E’ questa la strategia di Biden? Dalle sue dichiarazioni si direbbe di si. Per nostra fortuna il Rimba non ha più di un paio di mesi di vita(vita pubblica, intendo), ma se la sua replicante Kamala Harris dovesse vincere, addio speranze, meglio chiudere bottega e trasferirci in un altro pianeta.
R
Alessandro
come già detto, a parte il sacrosanto diritto dei palestinesi di vivere e possibilmente vivere in pace (lo stesso dovrebbe valere per gli israeliani), ma la tua narrazione non mette nel conto che Hamas e i suoi alleati hanno sferrato un attacco che ha sorpreso anche Israele, massiccio e da più punti, il 7 ottobre scorso. non mi pare che sia propiziatorio di aperture al dialogo o di negoziati di pace, ma al contrario, ha innescato una reazione senza dubbio sproporzionata ma forse era proprio questo l’obiettivo: scatenare una forte reazione per poi poter dire le cose che in definitiva dici anche tu. Che sono giuste ma sono una parte della realtà, non l’intera realtà.
Ma se Hamas e i suoi alleati e tu sai bene chi sono, fosse propenso a negoziare per il bene dei palestinesi, farebbe quello che fa?
Sulla Ucraina siamo sempre allo stesso punto, pensare che gli ucraini dopo due anni e mezzo si facciano intimorire dalle bombe, mi pare irrealistico, vogliono la loro indipendenza, anche se hanno paura, se devono lasciare le case, se non si vedranno forse per molto tempo tra parenti stretti, se sono stanchi da non farcela più, non mollano perché sanno che potrebbe essere la loro fine e la loro resistenza ha veramente dell’eroico.
Lenzini, Gaza, dal 2007 è stata continuativamente sotto il blocco terrestre, aereo e navale di Israele, nulla poteva entrare o uscire senza il controllo israeliano. Oltre due milioni di persone erano chiuse in una prigione a cielo aperto, metà delle quali minori.
I miliziani di Hamas che compirono quell’operazione terroristica erano appena due mila, l’attacco ad Israele fu fatto con metodi rudimentali, bulldozer, motociclette, deltaplani, barche. I razzi furono quasi tutti intercettati. Se l’operazione riuscì fu per l’insipienza dimostrata in questo caso dai servizi di sicurezza che pur informati presero sottogamba l’operazione, fatto questo tutt’ora rimasto non spiegato su cui sarebbe opportuno indagare. Questo per dire che Gaza non era quella terribile base militare che lei afferma.
Detto questo, non esito a riconoscere che l’azione terroristica di Hamas costituisce un crimine internazionale per grave violazione del diritto internazionale, così come uccidere indiscriminatamente i civili durante azioni militari, senza tenere conto dei principi di distinzione, precauzione e proporzionalità è un crimine di guerra, in tal caso fatto da uno Stato, molto più grave dell’accusa di terrorismo. .
I terroristi furono tutti uccisi, ma poi cominciò la grande strage indiscriminata di civili, donne e bambini, malati e profughi, fu bombardato il valico di Rafah bloccando le forniture essenziali di cibo, acqua, elettricità e medicinali e affamare intenzionalmente sotto assedio è un crimine contro l’umanità.
Gaza è rasa al suolo, ma l’accanimento non è finito perché l’obiettivo di azzerare Hamas è fallito, ed è fallito perché Hamas si riproduce proprio a causa dell’accanimento israeliano. E’ un circolo vizioso fatto sulla pelle del popolo palestinese.
La mia narrazione cara Mary tiene conto di tutto e come abbia definito il vile attacco del 7 ottobre lo sai.
Però… esattamente come per la questione ucraina tu parti da lì, io no e tengo conto in questo abisso di scelleratezza, di tutto quello che Israele supportato dagli USA (e non solo) ha combinato dal 1948 al 7 Ottobre scorso ai danni dei palestinesi, cosa che ha generato il risentimento e l’odio di una gran parte del mondo musulmano che non a caso foraggia Hamas.
Cerca in rete quante risoluzioni ONU ha disatteso (calpestato) Israele dalla nascita, nel solo 2021 sono state 14.
Il piano come direbbe il neo single di casa Meloni è la “sostituzione etnica”, ai coloni (armati) permettono la qualunque, un po’ come se io venissi a casa tua e di buttassi fuori perché devo fare un insediamento vicino al rio con i cigni, per farlo magari ammazzo un po’ di parenti e vicini e poi ci metto l’esercito a sorvegliare l’esproprio, è così sta andando e da decenni:
https://www.ilpost.it/2024/03/06/approvazione-colonie-cisgiordania-israele/
Bibi è un criminale sostenuto dalla peggior destra integralista del paese, per fortuna non sono tutti così, lui come Zezè, ha tutto l’interesse a prolungare una guerra senza senso e pericolosissima per le implicazioni geopolitiche che riverbera, perché l’epilogo della sua sciagurata e corrotta politica è la galera.
Non c’è nulla di eroico nel farsi ammazzare per Zezè, un servo sciocco di poteri e mire occidentali, non è che gli ucraini non mollano, subiscono, le coscrizioni, gli arruolamenti forzati, l’addestramento precario prima di essere mandati a morire al fronte insieme a ragazzini altrettanto impreparati e spauriti.
Zezè ha cancellato un’intera generazione e per cosa? Per la democrazia che in quel paese non c’è ma vige una dittatura militare?
La tua appassionata e retorica narrazione non convince nemmeno un po’, quello “chiagne e fotte”, ogni volta con questa farsa incassa armi e soldi, ma non ha la minima possibilità di uscire da questa situazione se non “negoziando” e non saranno certo le disperate sortite oltre confine a cambiare la situazione, la superiorità militare russa è incontrovertibile, le alleanze di Putin contano su altrettante potenze militari, Cina, Corea del Nord, India che ha sostituito la UE nelle forniture energetiche, Iran, tutte nazioni in conflitto politico e non con gli USA, pensa un po’ con chi si schiererebbero in caso di deflagrazione planetaria.
Prenderne atto sarebbe cosa di buon senso, invece no avanti mie eroi fino all’ultimo uomo e poi? La risposta è facoltativa.
Buona giornata.
A59
La storia non è andata proprio cosi, quando è stato formato lo stato di Israele il 14 maggio del 1948, le prospettive erano di creare anche uno stato palestinese, sono stati gli arabi che non hanno voluto e da li che sono partite tutte le guerre e gli atti terroristici. Certo, è evidente che alle popolazioni arabe del luogo gli ebrei hanno rotto le scatole ma era doveroso trovargli un paese dove sentirsi finalmente a casa dopo tante persecuzioni.
Si sono trovati però subito a combattere con chi non li voleva non li ha mai voluti e non li vuole.
E non me la racconti che gli israeliani e gli americani con loro sono crudeli e vogliono la morte di tutti i palestinesi perché non è cosi. Giusto che l’accanimento dimostrato da Netaniahu in questo ultimo conflitto ha prodotto molti morti innocenti e questo è certamente esecrabile, ma il likud è il primo partito in Israele proprio per la sua tenacia nel difendersi dai terroristi, anche se in parte la popolazione non sarebbe d’accordo, ma anche cambiando lui le guerre continueranno fino a che le autorità palestinesi non decideranno di smetterla di usare i palestinesi come scudi umani in una guerra infinita contro gli usurpatori e si siederanno ad un tavolo per concordare la nascita di uno stato palestinese che permetta più libertà d’azione al popolo palestinese e stabilisca dei confini precisi e si formi un esercito e u governo stabili e che possano garantire a quella gente martoriata un po’ di stabilità e di benessere.
La missione di distruggere Israele continuerà a mietere vittime all’infinito e non si arriverà mai a capo di un conflitto sanguinoso che per molti aspetti altro non è che l’affermazione di un antisemitismo feroce.
PS: forse se ci fossero delle elezioni oggi, il partito di Bibi non otterrebbe più tanti voti ma anche un partito più moderato dovrebbe sempre fare i conti con la volontà di rivalsa degli arabi.
Buona giornata anche a te
La Storia cara Mariagrazia invece è andata proprio così:
https://it.wikipedia.org/wiki/Linea_Verde_(Israele)
https://it.wikipedia.org/wiki/Risoluzione_2334_del_Consiglio_di_sicurezza_delle_Nazioni_Unite
Da quella linea verde si sono allargate le aree di influenza israeliana per non parlare degli insediamenti, illegali e sanzionati.
https://it.wikipedia.org/wiki/Insediamenti_israeliani
Quelli del Likud sono dei fanatici religiosi che non hanno nulla da invidiare a quelli dell’Isis, a loro come a Bibi, degli scudi umani non gliene potrebbe fregare di meno anzi più morti fanno meglio è, prima si finisce e prima si va a casa:
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/08/27/nuovo-raid-israeliano-nel-nord-di-gaza-nove-i-morti.-hamas-chiede_2da61dc4-0fda-4531-9d37-ffb12d8600c9.html
I fatti ti smentiscono non io e ti ho allegato un ansa proprio per far capire che nella tua narrazione c’è solo un giustificazionismo per me ingiustificato.
Biden e la Harris come Trump, Obama, Bush e Clinton hanno le mani lorde di quel sangue e di molti altri.
PS: Com’è che i Palestinesi invece dovrebbero negoziare e non combattere fino alla vittoria finale?
Ah già non sono ariani e nemmeno eroici, chissà se nei bombardamenti di Gaza saranno andati bruciati un po’ di libri oltre a donne, vecchi e bambini.
A proposito di antisemitismo…
https://unric.org/it/onu-e-la-crisi-a-gaza/
A me Gaza ricorda tanto il ghetto di Varsavia, a parti invertite e senza tedeschi.
R
no, a me risulta questo, ma potrebbe darsi che abbia ragione tu, non è una gara tra me e te, io vorrei che la pace regnasse nel mondo ma purtroppo vediamo che è un’utopia e però, allo stesso modo mi piace l’obiettività, avevo ragione a non voler parlare di questi temi si rischia di andare fuori le righe e diventare spiacevoli. Questo post, se non lo sai è una mia poesia (brutta fin che vuoi) e noi cosa stiamo commentando? il commento del tutto OT di Alessandro le cui posizioni sono piuttosto radicali. Insomma ho capito, voi, tu e l’altro Alessandro avete ragione, sia qui che li, io, guarda caso, scrivo scrivo ma non sono molto credibile…eh già, la mia “narrazione” è sempre che i fatti mi smentiscono anche quando non lo fanno perché è giusto smentire sempre, come nel caso dei tradimenti delle mogli, negare sempre anche davanti all’evidenza, si fa cosi no? ditemelo voi, io che ne so?
https://it.wikipedia.org/wiki/Piano_di_partizione_della_Palestina
“Reazioni
Reazioni arabe
La gran maggioranza degli arabi che vivevano in Palestina e la totalità degli Stati arabi già indipendenti respinsero il Piano. Da principio essi rifiutarono qualsiasi divisione della Palestina mandataria, e reclamarono il Paese intero.
Sotto un profilo più tecnico, gli arabi criticarono anche il tracciato di frontiera. Esso avrebbe portato a inglobare la gran parte dei villaggi ebraici all’interno dello Stato ebraico, mentre ciò non si sarebbe verificato per quanto riguardava la maggior parte dei villaggi arabi. Un’altra delle critiche riguardava il fatto che lo Stato arabo non avrebbe avuto sbocchi sul Mar Rosso e sul Mar di Galilea (quest’ultimo la principale risorsa idrica della zona) e che gli sarebbe stato assegnato solo un terzo della costa mediterranea. Oltre a questo veniva criticato il fatto che alla popolazione ebraica minoritaria (33% della popolazione totale) venisse assegnata la maggioranza del territorio.
Le nazioni arabe, contrarie alla suddivisione del territorio e alla creazione di uno stato ebraico, fecero ricorso alla Corte internazionale di giustizia, sostenendo la non competenza dell’assemblea delle Nazioni Unite nel decidere la ripartizione di un territorio andando contro la volontà della maggioranza (araba) dei suoi residenti, ma il ricorso fu respinto.”””
Ma può darsi che non abbia capito quello che ho letto, sai, fa caldo e può darsi pure che avessero ragione loro vedi che tutto torna? E avevano ragione ma lì forse si è creata una frattura insanabile e mai sanata che dura tuttora. Senza soluzione i terroristi continuano però a contestare sottoponendo la popolazione alle reazioni violente di chi viene violentemente attaccato (dai terroristi) a sua volta…un serpente che si mangia la coda.
Questo smentisce te però, mi pare, ma ti do atto che potrei anche aver letto male, capito peggio e essere di parte, tutto può essere, mettiamolo pure nel conto.
E però perché allora i palestinesi non si devono arrendere come gli ucraini alla grande madre Russia? ma devono continuare a farsi ammazzare per fare da scudi umani che proteggono i terroristi? Ah, domandona, chissà, mi sa che non solo sbaglio le risposte ma sbaglio anche le domande…ma che vuoi, aspetto te che mi chiarisca le idee…
Non è che tu non sia credibile Mary, è che non capisco per quale ragione tu non prenda atto della realtà, che me ne faccio della spartizione di 80 anni fa, se ad oggi Israele invade e distrugge il popolo palestinese nel quale si annida sicuramente una componente terrorista?
E’ come se per eliminare una cellula delle BR negli anni 70 avessero raso al suolo interi quartieri massacrando chiunque, ti pare normale? A me no.
Se non vuoi prendere atto delle decine di risoluzioni ONU di condanna, sono io che scrivo cose inesatte o tu che te la racconti a modo tuo?
Io ho lavorato sia sul sul Mar Rosso (Eilat) che in Galilea (Tiberiade), che sul Mar Morto progettando diversi resort, i committenti erano israeliani non arabi, di che parli?
Non a caso ti ho inviato anche il link post 1967, proprio perché esistono due fasi ben distinte.
La sciagurata mattanza del 7 ottobre, rappresenta l’82% di tutte le vittime israeliane dal 2004, 1200 o giù di lì, vogliamo paragonarle alle decine di migliaia palestinesi massacrati? Spero di no.
E certo, uno di mestiere fa lo scudo umano, ieri tanto per dirne mezza i fanatici dell’IDF hanno attaccato un veicolo umanitario dell’ONU con tutte le insegne richieste, non parliamo poi dei medici, dei giornalisti, degli operatori umanitari rimasti sotto le bombe. Bah.
A me pare (pare eh), che tu le idee non voglia proprio chiarirtele.
PS: Non amo la poesia, così come non amo la danza. classica o moderna che sia, è sicuramente un mio limite.
R
non ami la poesia, si infatti ricordo quante me ne dicevi quando le scrivevo sul blog di Stefania…uhuu se me ne dicevi, non te ne piaceva nessuna e ne ho scritte tante, anche filastrocche, ti fiondavi a criticarle e a criticarmi, si, si. Sono andate perse quasi tutte (forse è un bene) perché le scrivevo direttamente, pensa te. E tu eri tra i miei più “feroci” disistimatori…ma forse avevi ragione.
Ma che non ti piaccia la poesia non ci credo, se permetti, lo dici cosi come fa il figlio di Edoardo ne “Natale in casa Cupiello” che quando il padre gli chiede “te piace ‘o presepe”?, lui a braccia incrociate e con la faccia ostile risponde “no”! Non ti piace la mia pseudo poesia e non ti potrei dare torto, ma in generale non è vero che non ti piaccia, eddai. Un artista come te che non ama la poesia, non può essere.
Signor A59 ( Certezze) ho letto con interesse il suo post. Ha detto cose condivisibili e dati certi. Ma c’é a mio avviso qualcos’ altro da aggiungere. La questione arabo palestinese é un sistema algebrico complicato per le numerose variabili , ma con una granitica costante: l’odio per Israele e la determinazione feroce da parte degli Arabi di cancellarla dalla faccia della Terra. Il giorno stesso in cui Ben Gurion dichiarò la nascita di Israele sulla scorta della risoluzione delle Nazioni Unite, gli eserciti di Siria, Giordania ed Egitto la attaccarono. Persero e da allora ci provarono in campo aperto almeno altre tre volte, prendendole sempre di santa ragione. Virarono allora su un altro tipo di guerra, il terrorismo. Il terrorismo aveva , agli occhi degli arabi , numerosi vantaggi : uccidere e scappare, fiaccare il nemico dal punto di vista nervoso, obbligarlo a costi mostruosi per la propria sicurezza, allargare la tensione anche a terzi, fossero essi governi o singole persone. Per gli Israeliani , la loro sopravvivenza divenne una priorità quotidiana . Non é facile vivere h24 guardandosi sempre le spalle. Gli israeliani disattesero molte risoluzioni dell’ONU? Verissimo , ma quando c’é di mezzo la pelle non si va tanto per il sottile. D’altra parte, tra me e lei, se c’é una cosa di cui il pianeta se ne sbatte, sono proprio le risoluzioni dell’ONU, che tutti dibattono e nessuno rispetta e fa rispettare. I famosi caschi blu sono più innocui di una pattuglia di vigili urbani di Voghera, quando non ne combinano di grosse. Domandare prego alle ragazze del Ruanda. Ma il bello comincia ora : gli Arabi, con una mossa di strategia superba, decisero di coinvolgere il mondo intero. I Palestinesi subirono una spietata operazione di mutazione genetica : da uno dei popoli più intelligenti della terra ( erano la spina dorsale dell’economia dei paesi arabi, insieme ai libanesi ) vennero trasformati , dagli altri arabi, in zombies dediti solo alla intifada. Un’operazione cinica che distrusse la parte migliore del mondo arabo, ma si guadagnò il consenso degli imbecilli del resto del mondo ( che sono ahimé la maggioranza). Ad Hamas, Hezbollah e a tutti gli altri compagnucci, di dare una terra ai Palestinesi gliene frega meno di zero. Bisogna solo che Israele scompaia. Come si fa a negoziare ? Un’ultima osservazione sul 7 Ottobre. Pianificare a freddo la cattura di 220 ostaggi innocenti , programmando per ognuno di essi e per le migliaia di loro parenti, torture inenarrabili che dureranno mesi ed anni, é qualcosa che nemmeno la testa psicopatica di Himmler avrebbe potuto pensare ed attuare con le sue pervertite SS. Sfilare con la bandiera della Palestina di oggi, é come sfilare con una bandiera con la svastica. Un vero orrore. In un caso di barbarie simile, il concetto di reciprocità della reazione non esiste. Nessun palestinese é stato ucciso per rappresaglia. I bambini sono morti perché Hamas ha imbottito gli asili di missili.
P,S signor A59 : c’é almeno qualcosa che ci unisce: l’insofferenza per le poesie. Trovo veramente patetico che qualcuno abbia l’arroganza e la prosopopea di trasmettere agli altri i propri stati d’animo in versi . Alla Signora Gazzato avevo già manifestato questi miei sentimenti a fronte di alcune poesie. Penso che lo ricordi.
R
E’ vero, lo ha fatto, ha già manifestato la sua insofferenza per le mie “poesie”, ma non è il solo a trovare la poesia una maniera narcisistica di “imporre” agli altri i propri stati d’animo. A prescindere da me che vi “obbligo” a subirle più spesso di quanto sarebbe lecito, la poesia, quella vera intendo è una delle forme artistiche più apprezzate nel mondo e i poeti, quelli veri, sono apprezzati e amati e formano con le loro poesie l’altra faccia di un mondo altrimenti estremamente prosaico. Ma io, naturalmente non pretendo di appartenervi, mi diletto semplicemente e da tempo, anche se devo confessare che per molto tempo me ne sono vergognata come una ladra e non le ho fatte mai leggere a nessuno.
Poi, come d’incanto, un giorno ho smesso di preoccuparmi di quello che pensa di me il prossimo. E da allora vivo molto meglio. Magari prima…
Quella risoluzione 181 dell’ONU del 1947 (fra l’altro non vincolante) frutto di chissà quale mente “geniale”, prevedeva, senza consultare i diretti interessati che là vivevano per nascita e per discendenza atavica, l’assegnazione alla minore popolaxione israeliana di un territorio maggiore per estensione(14 mila chilometri quadrati) e migliore per fertilità, mentre alla maggiore popolazione palestinese (più del doppio) toccava un territorio minore per estensione(11 mila chilometri quadrati) e meno fertile. Quale popolo avrebbe accettato un simile trattamento?
Ma andando più indietro di quella data, alla fine della seconda guerra mondiale. gli inglesi, in cambio dell’aiuto ricevuto dai palestinesi nel combattere l’iImpero Ottomano (sotto cui era la Palestina), avevano promesso la costituzione di uno Stato Palestinese (ricordo il famoso film Lorenz d’Arabia). Ma l’atteggiamento inglese cambiò col tempo dietro le pressioni del movimento sionista e le azioni terroristiche delle sue ale estreme Irgun e Lehi(massacro del villaggio arabo di Deir Yassin, etc). A ciò si aggiunse il complesso di colpa degli Occidentali dovuto all’Olocausto azista degli ebrei.
Si arrivò così alla risoluzione 192 che i palestinesi e tutto il mondo araboa rigettarono.
A questo punto un uomo più saggio e prudente del presudente americano Truman, avrebbe abbracciato l’idea dell’ala diplomatica e gradualista di Weizmann per un approccio soft al problem. Invece Truman appoggio l’azione di forza di Ben Gurion, fu proclamato comunque lo Stato d’Israele che poteva contare su una forte organizzazione militare. Una cooalizione di stati arabi disorganizzati e male armati, furono facilmente sconfitti e Israele ampliò del 40% il suo territorio rispetto a quello assegnato dall’ONU. L’immediata violenta deportazione di 700 mila palestinesi, furono la catastrofe che i palestinesi ricordano come Nabka
Questa l’origine di un conflitto che dura circa 76 anni durante i quali il popolo palestinese rimane senza patria, senza diritti, senza speranza, disperso tra Gaza, Cisgiordania, Libano, Siria. Giordania. L’UNRWA, già nel 2015 e contava cinque milioni. Israele si è sempre opposto magradi le risoluzioni ONU al ritorno dei profughi nelle loro terre.
Una sconfitta dell’umanità.
R
anche gli ucraini sono fuggiti a milioni dall’Ucraina in seguito all’invasione russa. Comunque neppure questa versione è un’esatta ricostruzione di quello che è successo, ma una ricostruzione che intende buttare tutta la colpa del conflitto ancora una volta sugli israeliani che subivano persecuzioni e erano dovuti emigrare dovunque pur di sfuggire ad esse, la prima risoluzione prevedeva il 56 per cento; del territorio assegnato agli ebrei perché si ipotizzava un massiccio esodo verso quella che doveva essere finalmente una “patria” ed invece si è rivelata negli anni una trappola mortale per molti di loro. Gli arabi hanno declinato qualsiasi proposta di possibile convivenza e non è vero che fosse tutto a loro discapito perché era previsto pure che potessero convivere in un unico stato senza divisioni, ma questa è un’ipotesi che gli arabi hanno scartato da subito, hanno preferito la guerra o le guerre e le preferiscono ancora.
Marjagrazua, gki inglesi tradirono la promessa fatta per l’aiuto ricevuto dai palestinesi nello sconfiggere l’impero Ottomano. Poi si piegarano
alle pressioni sioniste che usarono anche il terrorismo. Truman, il presidente che usò la bomba atomica contro i giapponesi, appoggiò quella risoluzione fortemente svantaggiosa per il popolo palestinese, che si trovava ad essere scalzato dalla propria terra, da estranei che ne rivendicavano l’appartenenza dopo cur a duemila anni dalla diaspora. Un artificio che non poteva che produrre disasrtri, tanto più che si è voluto imporre con la forza a scapito dei naturali abitanti di quelle terre. Ma figurarsi cosa potesse interessare a gente come Truman e Ben Gurion. L’approccio doveva essere ben diverso, occorreva usare il convincimento, ottenere il consenso con misure compensative come aiuti e nvestimenti, certamente non assegnando loro un territorio minore e meno fertile, e con l’arroganza di chi è militarmente più forte e sostenuto d’agli interessi americani in Medio Oriente. Tre quarti di secolo di guerre sono la prova dimostrata di chi ha concepito questo trapianto innaturale di un popolo a scapito di un altro.
R
gli israeliani sono diventati militarmente più forti per difendersi dagli attacchi degli arabi che non li volevano neanche dipinti. Ma dove dovevano andare? già c’erano comunità di ebrei in Palestina. E non è vero che non è stata cercata una soluzione accettabile anche per i palestinesi, ne hanno fatte di proposte, tutte sono state respinte e hanno preferito fare la guerra agli ebrei piuttosto che accoglierli. Loro non sapevano di cosa avevano subito, non gli era giunta voce dello sterminio nazista? no? IO, francamente questa tua visione del tutto parziale non la capisco, e gli ucraini allora? loro non sono esseri umani che i russi stanno scacciando in tutti i modi dalle loro terre da un decennio? e noi dobbiamo stare col nodo alla gola sempre a sperare che le centrali nucleari non vengano danneggiate e non succeda il cataclisma e a causa di ch? per colpa di chi? ma certamente di Biden, della Nuland ma il russo che cosa sarebbe un burattino senza susta?
PS: sono diventata russa o ucraina?
Mariagrazia unarisposta sincera: tu e i tuoi corregionali, come reagireste se qualcuno, senza neppure consultarvi, decidesse di destinare più del 50% della Veneto -faccio un esempio- ai palestinesi disseminati in varie regioni del mondo?
E come reagireste se, al vostro diniego, i palestinesi fiancheggiati dai russi, installassero con la forza il loro stato e costringessero i veneti di quel territorio a fuggire via?
R
“Una lunga nascita
In origine, la laguna veneziana era stata un rifugio temporaneo per sfuggire alle orde barbariche che attaccarono l’Impero Romano d’Occidente nell’ultimo secolo della sua esistenza. Gli abitanti delle città vicine si rifugiarono sulle isole per due motivi: perché non c’era nulla di valore da saccheggiare lì e perché gli invasori, che viaggiavano a cavallo, non potevano entrare nella laguna. Tuttavia, una volta svanito il pericolo, tornavano alle loro case, o a ciò che ne restava.
Questo andirivieni continuò fino a quando si verificò un episodio particolarmente devastante: l’arrivo di Attila e degli unni a metà del V secolo. Il gran numero di popolazioni vittime dei loro attacchi – soprattutto Aquileia nel 452 – provocò un massiccio arrivo di profughi nel laguna. Visto che la situazione sulla terraferma non migliorava, i rifugiati decisero di stabilirsi definitivamente su quelle isole. Questo può essere considerato l’inizio della città vera e propria con tutto ciò che ha comportato: rendere le isole un luogo adatto per vivere a lungo termine, prosciugare i terreni e mettere in sicurezza le fondamenta degli edifici.”
Questo è quanto ha dato origine a quella meraviglia tra cielo e mare che è la mia città. Sarebbe quasi da ringraziarli i barbari, i quali non facevano “patti”, ma ti infilzavano con gli spadoni e si prendevano tutto quello che era tuo prima senza pensare di “dividere”.
“Lo Strategikon afferma che gli Unni usavano tipicamente la cotta di maglia, spade, archi e lance e che la maggior parte dei guerrieri unni erano armati sia di arco che di lancia e li usavano in modo intercambiabile secondo necessità.”
ma siamo appena all’inizio (si fa per dire.
Filastrocca popolare
“ Co San Marco comandava
se disnava e se senava.
Soto Franza, brava xente,
se disnava solamente.
Soto casa de Lorena ( Austria)
no se disna e no se sena.
Soto Casa de Savoja
de magnare te ga a voja “
Poesia del veronese Berto Barbarani.
I francesi:
https://it.wikipedia.org/wiki/Occupazione_francese_della_Repubblica_di_Venezia
niente “risoluzioni” ma se qualcuno dissentiva col “viva San Marco” veniva preso e giustiziato. (pena di morte), che simpatici eh? Napoleone ha fatto distruggere una chiesa del Sansovino per costruire l’Ala Napoleonica, tanto era tutto suo…’sto str…
“L’edificio era dedicato a San Geminiano ed era stato eretto, proprio in quel posto, su progetto di Sansovino per poi essere demolito da Napoleone. Nel 1807, come ricorda la stessa targa, Napoleone distrusse la chiesa di San Geminiano, costruita nel 1557, per fare posto all’ala napoleonica della piazza”.
La dominazione austriaca iniziò il 14 ottobre 1814 e, dopo una serie di guerre e battaglie sanguinose, terminò nel 1866 con l’annessione del Veneto al Regno d’Italia. Il nord-Italia dopo il Congresso di Vienna. Verona e il Veneto tutto, assieme alla Lombardia, venivano assegnati all’immenso Impero Austroungarico
https://www.150anni.it/webi/index.php?s=32&wid=71
E anche qui non ci hanno certo chiesto permesso…si può? No, no, anzi.
Qui è spiegato meglio:
https://www.magicoveneto.it/storia/ottocento.htm
Poi sono arrivati i Savoia a completare l’opera e siamo a questo :
https://it.wikipedia.org/wiki/Emigrazione_veneta
http://www.venetoimage.com/storia-emigrazione-veneta.htm
Piccola nota personale: i miei nonni materni sono entrambi nati e vissuti all’estero (molto “estero”) ma poi il destino li ha fatti incontrare in patria, si sono innamorati e sposati nel giro di sei mesi e hanno fatto 9 figli.
E infine se ti rimane del tempo guardati questo: è degli anni sessanta e il “mio” Veneto non era ancora stato distrutto dalla speculazione (altro “invasore) ma si mostrava in tutta la sua fiera bellezza e forse spiega meglio di qualsiasi parola che potrei scrivere io (di parte) perché ci hanno preso d’assalto e cercato di conquistarci ( e ci sono pure riusciti) da tutte le parti (senza tanti preamboli o senza chiederci se eravamo d’accordo).
Oggi abbiamo un 10 per cento della popolazione residente straniera, integrata ( e ne arrivano in continuazione) e un afflusso costante di 19 milioni circa di turisti stranieri all’anno (altra invasione) la regione più “visitata” d’Europa:28 milioni in totale.
https://www.venetoeconomia.it/2024/08/turismo-veneto-2024-presenze-28-milioni/
Per non parlare degli “insediamenti” americani in tutto il veneto, eredità dell’era fascista dalla quale non potremo mai “liberarci”, ma va bene così, i veneti non si spaventano di nulla e aprono le porte a tutti.
Non so se ti sembra sufficientemente sincera questa risposta, avrei molto altro da dire ma credo che per ora basti l’ho fatta lunghetta ma ci sta.
Mariagrazia, l’hai fatta lunghetta, ma non hai risposto al mio quesito.
Non c’è terra al mondo che non abbia visto alternarsi conquistatori che hanno ucciso, distrutto, si siano stanziati più o meno a lungo, che abbiano portato i loro usi e costumi, che abbiano dominato distruggendo la civiltà preesistente o assimilandola, la storia ci insegna questo. Ma ci insegna pure che non c’è popolo che non si sia ribellato alle invasioni e non abbia lottato e difeso le proprie terre.
Come si poteva pensare che i palestinesi non si ribellassero ad una decisione di vertice, fatta a loro detrimento e danno? Solo l’arroganza dei dominatori poteva concepire che andasse a buon fine un’operazione del genere, fatta in quei modi autoritari e col pieno disprezzo dei nativi. La storia infatti lo sta dimostrando.
R
già, c’era da aspettarselo, non solo i veneti spesso non hanno potuto ribellarsi ma hanno dovuto andarsene per sopravvivere, andarsene per non morire di fame, e gli invasori sono stati di tutte le razze e qualità fino a poco tempo fa. Ma i Veneti non hanno mai mandato terroristi a fare disastri si sono opposti usando la tenacia o la passività o rassegnandosi per lunghi anni, e la mia città è stata un crogiuolo di razze, ma mai sono diventati terroristi ed hanno anzi accolto chi si presentava chiedendo asilo con il massimo rispetto. La risposta che vuoi tu te l’ho data ma non puoi fare di queste domande altrimenti potrei farti io la domanda se i russi venissero a casa tua a rubarti anche le mensole del bagno, li lasceresti passare e gli diresti, prego , grazie?
Non hai aperto neppure un link perché sapevi già la risposta che dovevi darmi in quanto la mia già la conoscevi.
Non fare domande se non vuoi stare a sentire le risposte e soprattutto se pensi che gli altri debbano rispondere quello che vorresti tu per sostenere le tue tesi!
Mariagrazia, il terrirismo è un’arma sporca, perché colpisce indiscriminatamente anche gli innocenti. Ma non è appannaggio solo dei paesi arabi. Il movimento sionista, come ho già scritto ne ha fatto uso. Esiste anche un terroeismo di Stato, che è ancora peggiore, anche se gli Stati lo negano, ma è scientificamente provato. Gli Stati Uniti e Israele in certi casi ne hanno fatto uso.
Adesso non ho tempo, ma se vuoi ne parlerò più diffusamente in altra occasione.
R
parlane quanto vuoi, ma lascia perdere i veneti che, come (non) ammetti non c’entrano nulla.
Ah, certo come “terrorismo di stato” i russi ne sanno qualcosa.
Ah, non vi piacciono le mie poesie? bene continuerò a scriverne ancora di più, sono una outsider artist (forse) come Il commesso farmacista di un tale Guido Gozzano:
“Ho per amico un bell’originale
commesso farmacista. Mi conforta
col ragionarmi della sposa, morta
priva di nozze del mio stesso male.
“Lei guarià: coi debiti riguardi,
lei guarirà. Lei può curarsi in ozio;
ma pensi una modista, in un negozio…
Tossiva un poco… me lo scrisse tardi.
Torna!… Tornò, sì, morta, al suo villaggio.
Pagai le spese del viaggio. E costa!
Vede quel muro bianco a mezza costa?
é il cimitero piccolo e selvaggio.
Mah! Più ci penso e più mi pare un sogno.
La dovevo sposare nell’aprile;
nell’aprile morì di mal sottile.
Vede che piango… non me ne vergogno.
“Piangeva. O morta giovane modista,
dal cimitero pendulo fra i paschi
non vedi il pianto sopra i baffi maschi
del fedele commesso farmacista?
“Lavoro tutto il giorno: avrei bisogno
a sera, di svagarmi; lo potrei…
Preferisco restarmene con lei
e faccio versi… non me ne vergogno.
“Sposa che senza nozze hai già varcato
la fiumana dell’ultima rinunzia,
vedi lo sposo che per te rinunzia
alle dolci serate del curato?
Vedi che, solo, e affaticati gli occhi
fra scatole, barattoli, cartine,
preferisce le tue veglie meschine
alle gioie del vino e dei tarocchi?
“Non glie li dico: chè una volta detti
quei versi perderebbero ogni pregio;
poi, sarebbe un’offesa, un sacrilegio
per la morta a cui furono diretti.
Mi pare che soltanto al cimitero,
protetti dalle risa e dallo scherno
i versi del mio povero quaderno
mi parlino di lei, del suo mistero.
“Imaginate con che rime rozze,
con che nefandità da melodramma
il poveretto cingerà di fiamma
la sposa che morì priva di nozze!
Il cor… l’amor… l’ardor… la fera vista…
il vel… il ciel… l’augel… la sorte infida…
Ma non si rida, amici, non si rida
del povero commesso farmacista.
Non si rida alla pena solitaria
di quel poeta; non si rida, poi
ch’egli vale ben più di me, di voi
corrosi dalla tabe letteraria.
Egli certo non pensa all’euritmia
quando si toglie il camice di tela,
chiude la porta, accende la candela
e piange con la sua malinconia.
Egli è poeta più di tutti noi
che, in attesa del pianto che s’avanza,
apprestiamo con debita eleganza
le fialette dei lacrimatoi.
Vale ben più di noi che, fatti scaltri,
saputi all’arte come cortigiane,
in modi vari, con lusinghe piane
tentiamo il sogno per piacere agli altri.
Per lui soltanto il verso messaggiero
va dal finito all’infinito eterno.
“Vede, se chiudo il povero quaderno
parlo con lei che dorme in cimitero.”
A lui soltanto, o gran consolatrice
poesia, tu consoli i giorni grigi,
tu che fra tutti i sogni prediligi
il sogno che si sogna e non si dice.
“Non glie li dico: chè una volta detti
quei versi perderebbero ogni pregio:
poi sarebbe un’offesa, un sacrilegio
per la morta a cui furono diretti.
“Saggio, tu pensi che impallidirebbe
al mondo vano il fiore di parole
come il cielo notturno che lo crebbe
impallidisce al sorgere del sole.
Di me molto più saggio, che licenzio
i miei sogni, o fratello, tu mantieni
intatti fra le pillole e i veleni
i sogni custoditi dal silenzio!
Buon custode è il silenzio. E le tue grida
solo la morta giovane modista
ode: non altri della folla, trista
per chi fraternamente si confida.
Non si rida, compagni, non si rida
del poeta commesso farmacista.
Gudo Gozzano, poeta torinese, morì nel 1916 a soli 33 anni colpito dalla tisi, male a quel tempo quasi incurabile. Molto commovente la sua poesia “La signorina felicita
,ovvero la felicità”, una sorta di poemetto in cui il poeta, presago della sua morte prematura, rivive però momenti di malinconica felicità donatagli dalla figlia del notabile che lo ospitava nella sua villa, una signorina che definisce “quasi brutta, priva di lusinghe”, ma seducente per la sua riservatezza e semplicità.
Questa lettura (credo parziale) di Vittorio De Sica, dura quindici minuti, ma a poco a poco coinvolge anche il lettore più disincantato.
R
Alessandro grazie, la conoscevo ma questa versione è bellissima e “coinvolgente” almeno per me che non sono per nulla disincantata.
Uh quante risposte da dare, proviamoci:
Marjagrazua (il refuso del mio omonimo sa meravigliosamente di slang “ucraino”):
E’ un delitto che il blog della Rossini si sia perso come lacrime nella pioggia (op.cit) per colpa di un lobbista da 4 spicci, ma soprattutto a causa di un ovino, rampollo di una famiglia che saccheggiato l’Italia per oltre un secolo.
Capitolo Natale, l’insofferenza che ho verso questa mercificazione di massa è indicibile, ha un origine precisa e professionale, per anni come Art Director di un Mega store in Genova ho vissuto il Natale come un incubo, 40 vetrine da allestire, più ingresso e reparti per una superficie di 5000 mq, ogni anno in maniera diversa e originale.
Come non bastasse gli addobbi a casa per le figlie che, dovevano vivere (giustamente) questa “caxxo di magia”, e quindi gli addobbi, l’albero alto almeno 2metri e mezzo perché se no è tristanzuolo e, naturalmente, il “caxxo di presepe”.
Da anni mi rifiuto di fare l’albero di natale e il presepe l’ho risolto in questo modo, ho preso una scatola di legno abbastanza ampia e ho incollato i personaggi della natività al coperchio e alle pareti luci incluse, a Natale lo riesumo lo apro e morta lì, in gergo si chiama “diorama” e il Signore non c’entra.
Capitolo regali al “parentame”, da anni destino una cifra ad un’associazione umanitaria diversa, Unicef, Emergency, CRI, Amref etc. la ricevuta la fotocopio e la metto in buste che consegno ai possibili destinatari (pochi, molto pochi), con i miei ringraziamenti.
Da quando ho iniziato questa “tradizione” ho smesso di ricevere regali insulsi e inutili, per i quali mi toccava pure contraccambiare, missione compiuta.
Capitolo poesie, è una tara che mi viene fin da bambino quando era di moda imparare le poesie a memoria, ricordo una seduta con il mio povero babbo, che spazientito per una nota (ero alle medie) di un’insulsa prof di italiano, la sera tornato dal lavoro mi interrogava sul testo di “Sant’Ambrogio” del Giusti, che solo un sadico può chiedere a un bambino di imparare a memoria:
https://it.wikisource.org/wiki/Versi_editi_ed_inediti_di_Giuseppe_Giusti/Sant%27Ambrogio
Ogni errore una sberla (allora funzionava così per qualunque cosa), fu un incubo che durò una settimana, Sant’Ambrogio me la ricordo ancora adesso ma la poesia in quanto tale la detesto, come la danza classica, è un mio limite.
R
” in gergo si chiama “diorama” e il Signore non c’entra.” si , immagino che non entri nella scatola, ma ingegnoso comunque. Anche il capitolo parentame lo hai risolto bene direi, ottima idea.
Sulle poesie, sai immaginavo qualcosa del genere, con me mia madre faceva la stessa cosa con la matematica tanto che a 15 anni mi ha messo vicino un ragazzino della mia età, figlio di una sua amica che era un genio in matematica (è diventato una personalità) io non ho imparato molto, ma in compenso ci siamo innamorati e le lezioni sono andate a farsi benedire-
A me, invece la poesia è sempre piaciuta, me le imparavo a memoria con facilità anche lunghe come Sant.Ambrogio (che trovo bellissima)
Risposta a Bianchi:
Forse le sembrerà strano, ma condivido il suo post “quasi” in toto, su una cosa a mio parere sbaglia, l’odio per Israele è pienamente ricambiato dalla parte più integralista del Paese, quella convinta di essere il “popolo eletto” (una minchiata, ma vabbè).
Ho frequentato per anni quel paese per lavoro e posso testimoniare che esistono due anime, una labourista, tollerante, inclusiva, stanca di questo clima di conflitto perenne e una fanatica che coltiva l’odio come forma di religione, il risentimento come dottrina e vuole un solo Stato in quel territorio martoriato, quello di Israele, punto.
Magari sbaglio, ma se uno arriva con le armi ad espropriare le case e i terreni altrui, chi subisce si incazza, se per farlo gli ammazza i famigli, quelli che rimangono è possibile che poi ti odino, l’antisemitismo non c’entra una beata e da decenni la storia si ripete, la gran parte dell’esercito israeliano è a guardia degli insediamenti dei coloni e delle terre che hanno illegalmente espropriato con la forza e la violenza, come decine di risoluzioni ONU certificano e concordo anche qui, con un’inerzia che si limita alle carte bollate e nulla più.
https://www.the961.com/wp-content/uploads/2020/11/Palestine-Israel-two-state-solution.jpg
Se vuole smentire la cartina allegata però sono tutt’orecchi.
E concordo con lei pure sugli Arabi avendo lavorato a lungo anche con loro, tanto è che sul mio passaporto non ci sono timbri ne di Israele ne di paesi arabi, perché la presenza sul documento escluderebbe l’ingresso de facto in uno o nell’altro, quindi conosco il rovescio della medaglia.
Il disprezzo che ostentano parlando con un “occidentale” è tangibile, manifesto.
Se avessero voluto, avrebbero potuto trasformare Gaza in una Montecarlo araba, ma hanno preferito alimentare la tensione in modo da lucrare così sul prezzo del loro greggio, un giochino che continuano a fare indisturbati, con l’aggravante che grazie alle valanghe di soldi che in questo modo introiettano nei loro fondi, si stanno comprando la qualunque e l’Occidente è una prostituta pronta a vendersi con tanto di tariffario a chiunque, finge di indignarsi, ma con Israele, gli Arabi, l’Iran, la Russia, la Cina chiude qualunque tipo di affare magari triangolando ipocritamente, una verità incontrovertibile.
Quello su cui non concordo nella maniera più assoluta invece, è la sua narrazione favolistica sui bambini palestinesi, io non so dove vada a scovarle certe bufale ma sicuramente non corrisponde al vero, l’IDF ha distrutto l’80% di Gaza, bombarda perfino le tende che non mi risulta siano depositi di missili, bombarda scuole, ospedali, mercati, ammazza operatori umanitari, giornalisti, medici, le sue “sconclusioni” sul tema sono semplicemente folli.
Le dico poi, che il paragone tra 200 ostaggi e circa 1200 morti israeliani con la Shoà, ha un che di aberrante, forse dovrebbe fare un ripassino su come andarono le cose.
Ma ha ragione, Bibi e Ben Gvir come tutto il likud non vogliono la rappresaglia ma la pulizia etnica in stile Sebreniça.
La cosa disgustosa a mio parere è che mentre per la Russia si sono attuate una quindicina di risoluzioni UE con demenziali restrizioni che ci stanno portando problemi a non finire, a quel macellaio di “Merdaniahu”, nemmeno una multa per divieto di sosta, ma cosa pensi dell’Atlantismo UE e del suo meretricio ho già detto.
PS: Non penso che chi scriva poesie sia un arrogante, anzi, mi sono letto in gioventù per intero e con fatica immane l’intera Divina Commedia, opera monumentale di un genio letterario, solo è una componente delle 7 Arti che non mi appassiona, come la danza, eppure sono entrambe un bisogno insopprimibile dell’uomo.
Come ho detto è un “mio” limite, certo non disconosco la grandezza delle opere di Ungaretti, Montale, Trilussa o Edgar Lee Master per citare i primi che mi vengono in mente, tutto qui.
R
https://it.euronews.com/2024/05/21/mandati-darresto-per-netanyahu-e-gallant-lunione-europea-si-divide
La Corte dell’Aja qualcosa ha provato a fare ma con scarsi risultati, per ora.
Risposta ad A59.
Non é comune trovare qualcuno che “legga” la situazione dei palestinesi come ha fatto lei. Mi trova d’accordo sul fatto che il mondo arabo ( i ricchi come i Sauditi e gli iraniani, e quelli meno ricchi come i Siriani) avrebbero potuto gestire in maniera totalmente diversa la questione palestinese. Il suo commento testimonia di aver toccato con mano la situazione. Se gli arabi avessero destinato ai Palestinesi solo sei mesi dei loro proventi dal petrolio, la Palestina sarebbe diventata una specie di Singapore o magari Beirut. I Palestinesi avevano la preparazione, l’esperienza , l’intelligenza ed i contatti per svilupparsi come un polo finanziario, commerciale e logistico della regione. E probabilmente vivere felici e contenti con i loro vicini israeliani . Mancavano solo i soldi. Ho detto “avevano” perché i Palestinesi non sono più quelli di 25/30 anni fa. Hanno subito una trasformazione genetica per diventare quello che gli arabi volevano : un gregge di agnelli sacrificabili in nome dell’unica strategia possibile per averla vinta su Israele, e cioésacrificarli per coinvolgere il mondo intero. Poi potremmo discutere su altre cose, sulle cartine che lei ha allegato e che sono innegabili, ma anche sulla necessità di intraprendere certe azioni per la propria sicurezza e sopravvivenza. Sulla scelta spietata di mescolare missili ed ospedali, cannoni ed asili, diciamo che se uno ( Israele ) decide di non poter più sopportare minacce e provocazioni, la reazione non potrà che essere fatta senza tanti distinguo. Quando devi andare casa per casa sono dolori per tutti ( guardare quello che é successo ai francesi di Caen perché gli anglo americani hanno dovuto fare per sloggiare i tedeschi dalla città). Tutti temi che si presterebbero a discussioni interminabili. Su una cosa però le chiedo di aprire bene le orecchie e darsi una regolata seria: io non ho mai fatto alcun paragone tra i 220 ostaggi ed i 1500 morti con la Shoa. Non si permetta. Rilegga bene quello che ho detto : io ho solo detto che per disegnare un piano che preveda di torturare orribilmente per mesi ed anni, quotidianamente, migliaia di persone, ci vuole qualcuno ancora più psicopatico di Himmler e delle sue SS. Avevo preso come termine di confronto quanto di più demoniaco ci fosse. Essere un ebreo ostaggio in un tunnel di Hamas é come se ogni giorno ti strappassero le unghie o ti elettrificassero i genitali, come facevano i ragazzi di Massu ad Algeri. Ma cosa c’entra la Shoa? Lei non ha capito niente e mi ha fatto incazzare perché sulla Shoa non negozio: a quattordici anni avevo già letto ” Se questo é un uomo” ( erano questi i libri che giravano in casa mia ) ed a 20 mi sono passato una notte nella foresteria del campo di Aushwitz e non é stata una notte serena. Per cui si riingoi la scemenza sulla Shoa che mi ha attribuito, Sulla Shoa non faccio prigionieri. La conclusione , se lei arriva a capire, é che i giovanotti di Hamas avrebbero avuto, come crudelta, un grande futuro nelle SS. Sogni d’oro.
Mi faccia capire egregio Bianchi, lei sarebbe un fautore del tanto peggio tanto meglio?
Perché quello che sta succedendo a Gaza, quello è.
Le dico io di darsi una regolata seria, perché le sue intemerate sono a mio parere esecrabili e se pensa che le basti aver letto Primo Levi quando aveva i brufoli, per affibbiare patenti le dico subito di cambiare registro.
Alla sua età mi cimentavo (con immensa fatica), con il “Manifesto del Partito Comunista” e “il Capitale”, decisamente più impegnativi di quello che leggeva lei come pure il “Mein Kampf”, o “Niente e così sia”.
Pensa te se mi tocca fare l’hit parade della bancarella del libro.
Mi permetto eccome, si vada a rileggere su quale piano ha messo “lei” Himmler e le bestie di Hamas, come se dall’altra parte quella “giusta” ça va sans dire (è scritto come piace a lei?), militassero delle mammolette.
Ma poi, cosa crede che i prigionieri palestinesi li mandino a soggiornare a Eilat?
Pensa davvero che non vengano torturati nelle galere israeliane?
https://www.amnesty.ch/it/news/2023/israele-tpo-torture-e-arresti-arbitrari-detenuti-palestinesi-in-aumento
https://www.cidse.org/it/2024/05/23/the-appalling-situation-of-palestinian-detainees-in-israeli-prisons/
E perché i “buoni a stelle e strisce” non si sono coperti di vergogna a Guantanamo e Abu-Ghraib per dire solo i più famosi centri di tortura americani?
Un paese che prevede gli assassini mirati e non come Israele sarebbe da prendere a esempio di democrazia? Ma mi faccia il piacere.
Vuole che le alleghi un po’ di documentazione che sconfessa la la sua lettura elementare che segna sulla lavagna i buoni e i cattivi?
E se lei s’incazza significa solo che non ha contezza delle bestialità che scrive, cosa abbastanza tipica a quelli di destra.
La conclusione che io sono sicuro lei non arrivi a capire, è che portare uno Stato al livello subumano di un’accozzaglia terrorista superandolo e di gran lunga in ferocia e barbarie, non può e non deve avere giustificazione alcuna. Punto… due punti, massì, abbondandis ad abbondandum.
R
Bene, adesso datevi una regolata entrambi.
Giusto, signora Gazzato!
A me pare che le posizioni di Bianchi e di A59 non siano poi così inconciliabili e non capisco perché si litighi sui dettagli.
A59 : Parole…..parole….parole….ma la risposta latita : erano più feroci Himmler e Mengele od i tagliagole di Hamas ? Domanda difficile. Forse ce la può fare.
Bianchi, ma che è la sua, una domanda? Davvero? Bah.