Verità

Se devo essere sincera e lo voglio essere, Alain Delon non mi è mai piaciuto. Non l’ho mai visto quel sex symbol che lo dipingevano. Almeno a me, come uomo, non piaceva.

Non dico che non fosse bello, no, anzi era bellissimo e lo era ancora oggi a 88 anni. Ma non mi piaceva né come uomo né come attore. E non mi piacevano i suoi tanti “capricci”, o almeno quelli che a me sembrano tali, da star, come lui stesso si è definito quando ha preso la Palma d’Oro nel 2018.

Ciononostante gli riconosco di essere stato un icona del cinema mondiale sicuramente un uomo amato da moltissime bellissime donne. Irrequieto e affascinante, senza dubbio Alain non doveva essere un compagno “facile”.

Ora che ha lasciato questo mondo però sento come se se ne fosse andato un vicino di casa, si una persona che conoscevo di vista ma che era diventata quasi una componente essenziale del “paesaggio”. E, ovviamente, mi dispiace un po’.

Ma, ho come l”impressione che lui, invece, ora si senta liberato da un fardello pesante, quello che sembrava essergli diventata la vita e gli auguro che sia così e che dove si trova ora ci sia più “verità” di quella che ha trovato qui. E che sia finalmente in pace con se stesso.

1 commento su “Verità”

  1. Signora Gazzato, magari a lei piacevano più i tipi alla Jean Paul Belmondo.
    Alain Delon, come anche Richard Gere, era un uomo elegante.
    Come attore mi pare che fosse un po’ fisso, di quelli che Stefano Disegni, nelle sue strisce, raffigurava come un masso di pietra con la testa sopra.
    R
    che immagine terribile! Si già Belmondo mi piaceva di più, ma neppure lui troppo.

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