Per chi mi ha consigliato, insistentemente di leggere il libro di Vannacci, “Il mondo al contrario” e che ha persino detto che “bisogna” leggere tutto anche le cose che non ci piacciono perché se non lo si fa si dimostra poca elasticità mentale e in fondo si hanno poche convinzioni e si teme che certi libri possano essere “destabilizzanti”.
Sapete, ovviamente di chi parlo, ma non basta, abbiamo avuto anche una fugace visita di un sostenitore del generale che ci ha “impartito” una lezione su come affrontare il tema della “italianità”.
Il murale sfregiato, quello che rappresenta la campionessa di Volley italiana Paola Egonu è la prima e purtroppo non sarà l’ultima, evidenza che chi semina vento, raccoglie sempre tempesta. Poco importa agli sfregiatori che Paola Egonu ci abbia permesso di vincere un oro alle olimpiadi, lo sfregio è un sintomo che il razzismo sta prendendo sempre più piede anche aizzato dalle parole incoscienti di un seminatore di vento.
Questo è, quasi certamente il risultato delle esternazioni del generale il quale sfrontatamente ha continuato nella sua tesi della italianità dicendo che i tratti somatici dell’atleta non la rappresentano. Incitazione al razzismo, si chiama. Ormai il generale è euro deputato e parla e sparla dovunque ed è diventato molto popolare anche per merito di quel libro citato.
E questo è il risultato delle sue parole al vento, inutili a fini pratici e devastanti sul piano sociale. Una persona pericolosa che entrata in politica dalla finestra ora entra ed esce da porte girevoli perché nessuno è disposto a perdersi le perle di stoltezza di un simile personaggio e lo invitano dovunque.
Segno che basta pagarsi la stampa di un libercolo che incita al razzismo per ritrovarsi seduti al Parlamento Europeo. Merito anche di chi ha voluto soddisfare la curiosità di leggere quello che un soldato italiano, un “servitore della Patria” aveva pensato bene di mettere nero su bianco per ambizione e arrivismo, senza chiedersi se la parola scritta avrebbe trasmesso messaggi negativi.
Un “bianco” che si bea della sua “bianchezza italiana” e si accanisce contro un’altra italiana che però ha tratti da “nera”. Una cosa insensata alla quale però un sacco di gente ha dato il proprio contributo per mettergli un timbro di legittimità. Del tutto illegittima.
Vannacci ha risposto anche sul murales ed ha accusato “chi modifica fiabe e racconti della tradizione”. In più ha aggiunto che auspica un Italia senza reati di opinione.
Anni fa Salvini invece auspicò un’Italia senza legge Mancino.
In effetti la legge Mancino è al limite dell’incostituzionalità, e l’hanno scritta in maniera complicata proprio per cercare di aggirare l’art. 21.
Signora Gazzato, “L’italiano è una lingua maledetta” diceva Fantozzi, ed è vero, nel senso che, evidentemente, ci permette di giocare spregiudicatamente con le parole.
Razzismo non significa affermare che esistono le razze.
E’ una realtà ovvia e incontestabile, come il fatto che esistono i biondi e i bruni, gli alti e i bassi.
Razzismo significa discriminare alcune razze considerandole inferiori; o addirittura deleterie e da aliminare, come gli ebrei.
Oppure significava legittimare il colonialismo per il fatto che gli europei, razza più evoluta, avevano il diritto di portare con la forza la civiltà e la religione ai popoli di etnia e cultura più primitive. Qualcosa di simile a quello che molti oggi sostengono riguardo all’esportazione della democrazia (cambiano le parole, ma non il concetto).
In effetti, uno che avesse guardato la foto della Egonu senza sapere chi era non si sarebbe aspettato che fosse un’atleta della squadra italiana. Tutto qui.
E’ una questione di sensazioni.
Il razzismo c’entra come il cavolo a merenda.
R
Oh, Lenzini, chi si rivede.
L’italiano è una lingua bellissima, io ne parlo 4 e le assicuro che quella che preferisco è la mia.
Il “suo” Vannacci, nomen omen, è un provocatore e un fasullo.
Il razzismo è una brutta bestia, fomentarlo è da incoscienti.
[sostituisce 14 Agosto 2024 alle 20:46]
Lenzini, Lei ha un età per la quale ci si aspetterebbe la capacità di impostare un ragionamento ma il suo “pensiero” non va oltre le tre parole necessarie a pretendere che le razze esistano.
Sappia che gli antropologi leggono discorsi fantozziani e se ne lamentano:
“Nonostante sia universalmente dimostrato che la nozione di razza non abbia alcuna fondatezza scientifica, a livello pubblico e politico sembra si faccia fatica ad accettare l’uguaglianza dei gruppi umani, con un richiamo – oggi al di là di ogni limite – a presunte “ereditarietà” di caratteri culturali, etnici e identitari. Si manifesta, infatti, con sempre maggiore frequenza la tendenza a considerare cultura, etnia e identità come categorie dotate di un’essenza immutabile, rigida e statica, e a gerarchizzare tali differenze. Questa non è una bonaria forma di ignoranza, ma un “nuovo” razzismo che fomenta fondamentalismi, esclusioni, discriminazioni.”
https://www.siacantropologia.it/prodotti/quando-si-dice-etnia-ma-si-intende-razza/
Chi gli avrà dato mai la convinzione che ci sia gente che postuli un’essenza “immutabile rigida e statica”?
Apparentemente c’è gente che non si ferma ai “tratti somatici” ed inizia ad associarvi arbitrariamente altre caratteristiche.
Nulla impedisce che un ignorante presuma l’esistenza di “razze adatte alla corsa”, purtroppo quando gli ignoranti agiscono in coro si illudono che sia vero pur senza essere in grado di dimostralo scientificamente, visto che più che farsi eco a vicenda non fanno.
Copypasta, si accontenti della statistica!
“Nulla impedisce che un ignorante presuma l’esistenza di “razze adatte alla corsa”, …)
Finora non ricordo nessun giapponese o peruviano che abbia vinto un campionato del mondo di corsa, mentre abbondano i vincitori di origine africana.
Lei ha un concetto tutto suo di evidenza scientifica, direi di tipo “legale” o “burocratico”, e sembra pensare che ciò che non è dimostrato alla sua maniera sia falso.
Se fosse così lei vivrebbe in uno stato di deprimente agnosticismo, sempre alla ricerca di prove inconfutabili che non troverà mai, e si spiegherebbe perché ha sempre l’amaro in bocca.
Trovo giusto ricordare le persone precipitate dal ponte Morandi, a Genova a causa di un cedimento strutturale dello stesso: una tragedia largamente annunciata e terribile che nessuno ha saputo fermare. Tutta la mia solidarietà ai familiari delle vittime e alle famiglie coinvolte nel crollo perché si trovavano nei palazzi adiacenti.
“Ha ragione Lenzini”, Vannacci ha i tratti somatici di un magrebino o un turco, mai lo avrei identificato come un “prodotto” Made in Italy.
Grazie a Mariagrazia per il ricordo alle vittime del Morandi, dopo sei anni lo sconcio continua in un processo che vede dei criminali, dipinti dai loro avvocati ben prezzolati come putti di Raffaello.
Chi segue questo iter processuale (io lo faccio), deve dotarsi di dosi massicce di Plasil, tanto fanno venire il vomito le dichiarazioni degli imputati e di quelli che li difendono.
Tanto alla fine non pagherà nessuno, come nella canzone di Faber Don Rafaè lo Stato che fa? Si costerna s’indigna s’impegna poi getta la spugna con gran dignità.
Basta vedere come legiferano sulla “giustizia” il bivacco di manipoli della “Ducioni”.
Caro A59, torniamo sempre sulla differenza tra constatazioni e valutazioni.
A Vannacci hanno fatto osservare quello che dice lei e lui non ha fatto una piega, ammettendo che forse non rappresenta l’italiano tipo. (in realtà credo che nessuno, vedendolo insieme ai suoi commilitoni, penserebbe che non sia italiano).
Ma il fatto è che a lui non gliene potrebbe fregare di meno, mentre la povera Egonu l’ha presa così male da denunciarlo (col risultato di farsi dare torto dal giudice).
Dire come stanno le cose può essere indice di scortesia o mancanza di tatto (mai dire ad una persona che è brutta, che è bassa, che è grassa), ma prendersela a male dimostra una personalità complessata.
R
ah, complessata? pure? davvero Lenzini lei vuole difendere il suo beniamino fino a questo punto? Che senso avrebbe dare addosso ad una ragazza per i suoi tratti somatici se non una grande ambizione politica e un arrivismo sfrenato che possono sfociare nel razzismo? E lo stanno facendo e Vannacci sta riportando l’Italia indietro di cento anni. Il “vero” fascista che si ammanta di buon senso “pratico” e ricorda i “veri” fascisti quelli storici per intenderci. Non una bella prospettiva e mi stupisce davvero che lei non lo capisca.
Signora Gazzati, la ringrazio del suo stupore.
R
contento lei.
Europa sovrana e indipendente…il partito di quel partito di Vannacci. Ma come fa di primo nome? Vanni? la Lega se lo può scordare, lui li schifa e se ne va per conto suo a portargli via gli elettori, Salvini hai fatto il taxi per il generale che punta soprattutto sulle elettrici, bianche naturalmente ma se qualche italiana dai tratti somatici esotici si vuole unire, lui ci sta, oh se ci sta…
Brucia le tappe e dopotutto per uno come lui abituato ai percorsi di guerra i politici italiani se li beve col caffè la mattina.
Salvini mi sa che sei spaccià…come direbbero a Viterbo dove il bel Vanni se ne andrà a farsi corteggiare, chiamalo fesso.
Signora Gazzato, vedo che spesso si parla di fascismo come di uno spauracchio terrificante, e alcuni sono preoccupati che possa tornare. Mi permetta di approfondire un po’ il tema.
In generale, fino a che si evocano prospettive in modo sommario senza entrare nei dettagli tutto appare possibile, dall’immortalità dell’anima alle visite degli extraterrestri.
Se però proviamo ad immaginare in maniera più dettagliata, con una specie di “progetto di massima” una di queste eventualità, ci accorgiamo che spesso è sostanzialmente impraticabile, o, che, se diventasse praticabile, sarebbe qualcosa di molto diverso da come l’abbiamo immaginata.
Proviamo ad applicare questo metodo al fascismo, che fa tanta paura, e chiediamoci che cosa potrebbe tornare e cosa no.
Potrebbe tornare la dittatura di una persona, il culto della personalità; un nuovo “duce”? Non si vede nessuno e nessuna in grado di ricoprire questo ruolo; inoltre, gli italiani oggi sono molto più colti e più informati (TV, Internet …) e non si berrebbero certe favole di regime.
Del resto, oggi siamo parte della UE e della NATO, che non lo permetterebbero. Come non permetterebbero che i partiti di opposizione venissero sciolti, che gli oppositori fossero incarcerati o mandati al confino, e che il Parlamento fosse spogliato delle sue funzioni.
Ovviamente, per le ragioni dette sopra, non potrebbero tornare istituzioni come la Milizia, i fasci di combattimento, la gioventù del littorio, le squadracce di picchiatori e distributori di olio di ricino.
Cosa potrebbe tornare, allora, che ricordi il fascismo?
Maggior peso del governo rispetto al Parlamento? Ma questo, di fatto, esiste già, visto che si legifera prevalentemente per decreti.
Maggior potere dell’Esecutivo e del Parlamento rispetto alla Magistratura? In effetti, oggi esiste uno squilibrio al contrario, nel senso che l’esecutivo non ha nessun potere di intervento sulla Magistratura, mentre la magistratura può intervenire sull’esecutivo. La fine della Prima Repubblica fu opera della Magistratura, come la caduta dell’ultimo governo Berlusconi. Ultimamente la magistratura ha addirittura incriminato il ministro Salvini per un atto di governo come se lo avesse compiuto come privato cittadino (sequestro di persona).
Maggior potere e maggiore libertà di azione per la polizia, che potrebbe indagare anche senza il via libera della Magistratura, potrebbe schedare i sospetti, mettere telecamere in tutti i luoghi pubblici ecc…
Maggior rigore nell’accettare gli immigrati specialmente quelli che marciano su un’interpretazione molto estensiva del diritto di asilo, e una maggiore determinazione nelle espulsioni di quelli che delinquono.
Migliore regolamentazione del diritto di sciopero in modo da porre fine, per esempio, alla storia infinita degli scioperi nei trasporti pubblici che vessano i cittadini e non ottengono nessun risultato perché sono, in effetti, prove di forza tra sindacati.
Alla fine, in concreto, mi pare che la quota parte del fascismo storico che potrebbe realisticamente tornare non peserebbe più del 10% di quello che è stato a suo tempo il regime fascista.
D’altra parte, le modifiche che ho citato potrebbero anche essere apprezzate da gran parte dei cittadini, stufi di governi bloccati da mille veti, di reati che restano impuniti, di malviventi arrestati dalla polizia e prontamente rimessi in libertà dal magistrato, di spaccio e microcriminalità, di furti in appartamento mai risolti, di occupazioni abusive ecc……
Solo una piccola minoranza di persone avrebbe qualcosa da temere e da perdere. Le persone perbene, normali, che non hanno niente da nascondere, come noi che scriviamo qui non credo si accorgerebbero del cambiamento.
R
Lenzini a che cosa devo questa lezione?
Le risulta che io abbia mai detto che sta tornando il fascismo? A me pare proprio di no.
Ho detto che Vannacci con le sue parole aumenta il razzismo e la xenofobia e che ha degli atteggiamenti che richiamano il fascismo, Ma io non credo affatto ad un ritorno del fascismo, se lo sogna lei.
Signora Gazzato, forse lei no, ma altri utenti del suo blog stanno agitando questo spauracchio, e quando sentono odore di fascismo vanno su tutte le furie.
Mi dispiace che le sia sembrata una lezione. Era solo un’analisi dettagliata di una prospettiva che molti considerano possibile e nefasta.
R
No Lenzini, io non sono di questo avviso e non credo ci sia nessun utente di questo blog che creda veramente che potrebbe tornare il fascismo.
La sua “analisi dettagliata” è solo sua, non faccia il “portavoce” di chi non glielo ha mai chiesto.
Il generale Vannacci: il bello della democrazia. Imperversa, dice di no ma ha pronto il movimento che lo porterà in alto molto in alto. Lui è molto ambizioso dice. Ce ne siamo accorti. Ho letto che si attornia di ex militari. Ma non vuole fare un golpe, meno male.
Ma lo ha già fatto con quel libercolo diventato “movimento culturale” dal quale deve nascere un movimento politico. La “Bibbia” secondo Vannacci, pare che sia già visto cosi quel “capolavoro” di ingegneria intellettuale e politica, Scritto per irretire soprattutto la “massa”. Beninteso non sempre la massa significa poca cultura o intelligenza. Anzi. Ma intendo dire che voleva arrivare a tante persone che potessero servirgli da trampolino e il salto lo ha già fatto.
Ma non basta, punta a palazzo Chigi e dopo Giorgia (forse) avremo Ro Ber To Vannacci. Né di destra né di sinistra, né di centro. Dice. Dove si colloca allora il bel generale? forse dietro la collina? Eh no, davanti alle colline in bella mostrina. Chissà che cosa altro ha in mente? Lo sapremo presto.
Signora Gazzato, credo che le idee a Vannacci gli siano venute strada facendo.
Professionalmente aveva raggiunto i traguardi che poteva raggiungere. Andare oltre era poco praticabile e forse si stava annoiando.
All’inizio, secondo me, ha scritto quel libro per levarsi dei sassolini dalle scarpe.
Poi, vedendo che la politica lo strumentalizzava e ne faceva un caso socioculturale, ha deciso di darsi alla politica, visto che era famoso e al centro di frequenti dibattiti.
Dopo l’elezione al Parlamento europeo, dato che con la Lega condivide solo in parte le posizioni, probabilmente pensa ad un partito suo.
I precedenti ci sono: Il “Fronte dell’Uomo qualunque” di Guglielmo Giannini, e il “Movimento 5 stelle” di Beppe Grillo.
Non credo che avesse pensato alla politica fin dall’inizio. Altrimenti quel libro se lo sarebbe fatto sponsorizzare, e non lo avrebbe scritto “con le toppe nel sedere” senza neppure indice e bibliografia.
R
Lenzini, che favola, mi stavo quasi addormentando…anche lui come Putin, uno che va a sensazioni, a naso, diciamo, dove lo porta il cuore…
Siognora Gazzato, Putin non credo proprio che vada dove lo porta il cuore.
Credo sia uno dei capi di stato più freddi e calcolatori al mondo.
R
lei capisce solo le sue di battute. Quelle che dovrebbe tenere per sé. E’ proprio il target ideale di Vannacci.
PS:
Lenzini, le passo questi due commenti e poi più nulla per tre giorni, Poi vedrò.