Sono un pirata ed un signore

Con 500mila voti, l’abbiamo messo in Parlamento, si è fatto bello col libretto e ora che lo hanno assolto, si mostra ilare e pimpante, lui non ha fatto proprio niente e ora se ne va bel bello a fare il patriota in Europa e spara le sue opinioni su tutto meno che su cose interessanti per gli italiani.

Vannacci, l’ex generale è un bell’uomo, si vede che lo sa e si da anche delle arie. Gli piace piacere e sorride a favore di telecamere soprattutto per le fans. Le donne sono sicuramente il suo target più targhettato perché si sa che le donne sono facilmente raggirabili in politica in quanto sono più influenzabili dalle apparenze, esteticamente più sensibili. Parlo in generale, sorelle (!) non per tutte vale, ovvio. E poi se un politico è anche attraente rende più attraente anche la politica che le donne, in genere trovano poco interessante.

Non lo dico per me perché a me non piace Vannacci, non mi piace lui né le idee che esprime. Per esempio non mi interessa commentare quello che dice sulla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi, non credo alla indignazione sulla rappresentazione che ha scandalizzato persino il Vaticano. E do poca importanza anche al dibattito sulle pugili donne che però hanno caratteristiche maschili, credo che ci dovremo abituare al mondo che cambia e cambierà di più e sempre più in fretta.

Ho come l’impressione che ci sia l’intento di distrarci dalle cose serie e le cose serie sono che il mondo sta andando a rotoli con una situazione molto critica in Medio Oriente e una situazione altrettanto critica in Ucraina, una situazione molto preoccupante in America e un mondo in bilico sull’orlo dell’abisso,

E noi possiamo pensare alle dichiarazioni di uno che ha preso tanti voti da essere eletto europarlamentare ed è diventato un personaggio che gli serve più che altro a far parlare di sé? Un narcisista manipolatore che vuole stupire e ci riesce bene anche se quello che dice è una summa di luoghi comunissimi ma molto percepiti come verità? Un Trump italiano con la lingua sciolta e arrivismo e ambizione da vendere.

E’ stato assolto dalle accuse di aver sperperato denaro pubblico? bene sono contenta per lui ma non vedo perché dovrei interessarmi a questo tipo che dice cose che non condivido, solo per fare sensazione, vendere libri e infinocchiare la gente per diventare celebre e ricco. Eddai, si anche ricco. Non guasta.

Va bene, è agosto, siamo distratti dal caldo, dalle vacanze, dal sole e dal mare, guardiamo con occhio distratto alle devastanti notizie che arrivano da più parti e sembriamo quasi indifferenti: troppa informazione ci rende poco lucidi oppure quando è tutto troppo scatta un automatismo che chiude automaticamente il cervello? E poi diciamola tutta, a noi che ce ne importa?

Noi siamo italiani, abbiamo il paese più bello del mondo a nostra disposizione, abbiamo ‘o sole e ‘o mare. perché dovremmo preoccuparci di quello che ci succede intorno?

Siamo una penisola, siamo attaccati un po’ quassù al continente ma per il resto è tutto mare intorno. Di che ci preoccupiamo? Dei pirati?

“Più amor proprio che pudore”…

53 commenti su “Sono un pirata ed un signore”

  1. Eh sì, hai ragione Mary, è agosto e siamo distratti infatti passano sotto silenzio porcate come queste, approvate da quelli che “non” ti sono antipatici:

    https://quifinanza.it/pmi/sicurezza-lavoro-controlli/835295/

    La banda dei magliari della politica, legittimati democraticamente a fare scempio del paese, continuano favorire delinquenti, evasori, sfruttatori etc.
    L’economia in nero deve continuare a girare e niente di meglio che avvisare le aziende che operano in maniera illegale che hanno 10 gg. di tempo per far sparire le prove, un capolavoro.
    Non solo, per i futuri 10 mesi verranno esentati da ulteriori verifiche, i miei complimenti a chi si stracciava le vesti per il povero pakistano lasciato a morire con un braccio troncato buttato in una cassetta della frutta con l’abat Jour che a Montecitorio costretta a dire con l’eloquio che la caratterizza ai due Vicepresidenti:
    “Arzateve regà” in segno di rispetto alla vittima.

    Generale “Vanna”, chi lo ha votato lo considero un “minus habens”, rispetto per questo tipo di elettori non ne ho, un fascio fatto e finito che evoca continuamente, provocatoriamente, slogan della Repubblica di Salò, andava degradato ed espulso con disonore dall’Esercito.
    Ma siccome il disonore è quello che caratterizza la politica della destra (di centro, formale ed estrema), lo hanno spedito a far danni al parlamento europeo dove lo schifano come e più del nostro Premier.

    E meno male che hai “solo l’impressione” che vogliano distrarci dalle cose serie, a me pare una tecnica comunicativa consolidata che da 30 mesi viene messa in atto senza soluzione di continuità.
    Buon inizio settimana.
    R
    Grazie, anche a te.

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  2. Signora Gazzato io ho comprato il libro “Il mondo al contrario” e l’ho letto tutto.
    Qualche parte non la condivido, ma è un libro impostato sul senso comune della gente. Dà voce alle persone che non ne possono più dei principi del politicamente corretto che in Italia non ha raggiunto i limiti del ridicolo come in America, ma è sulla buona strada.
    Ricalca, in un certo senso, l’importazione del “Fronte dell’uomo qualunque”, partito fondato nel 1944 da Guglielmo Giannini, che riscosse inizialmente un discreto successo.
    Questo perché la gente comune ha bisogno di semplicità, di concretezza, di senso della misura.
    Tanti italiani non sono disposti a sentirsi in colpa se gli omosessuali li fanno sentire a disagio, se non gli piacciono i cani, se hanno timore che gli immigrati snaturino la nostra società, e così via.
    Sono opinioni legittime ai sensi dell’Art. 21 e non c’è nessuno che possa stabilire cosa è corretto o non corretto.
    Credo che Vannacci abbia scritto quel libro, in grande economia (non c’è neppure l’indice dei capitoli, bibliografia zero e così via …) per levarsi un sassolino dalla scarpa perché si era stufato di veder rovesciare sistematicamente la realtà e i criteri del buonsenso.
    Poi il successo e le polemiche, e anche la contrarietà dei capi dell’Esercito che gli hanno fatto capire che era meglio se cambiava mestiere, lo hanno convinto ad entrare in politica.
    Di Vannacci apprezzo la chiarezza e la semplicità di espressione, da non confondere con la rozzezza e la povertà culturale.
    Hemingway scrisse ad un amico “Scusa se ti ho mandato una lettere così lunga, ma ho avuto poco tempo”.
    E noi che abbiamo frequentato Italians sappiamo quanto è difficile far entrare un discorso complesso in 2000 caratteri.
    Vannacci dice pane al pane e vino al vino e questo, in una società ipocrita come è diventata la nostra, è un peccato mortale.
    Si vuole smarcare dall’Europa dei tappini di plastica attaccati, che sta facendo danni, e dalla guerra, e anche queste posizioni sono condivise da molti.
    Ringrazia sempre i suoi critici più feroci, perché è solo grazie a loro che ha venduto tante copie ed è diventato parlamentare europeo.
    A me, tutto sommato, piace, e non credo che sia un furbastro. Credo che sia una persona sincera, a volte fino alla brutalità, ma in buona fede.
    Ricorda molto anche Beppe Grillo, seppure con sfumature molto diverse.
    R
    che sia ipocrita la nostra società, ha ragione ed è pure peggio. Che Vannacci sia un furbastro, io, a differenza sua, non ho alcun dubbio.

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  3. Ah ecco egregio Lenzini, il “senso comune della della ggente” sarebbe la traccia del libro di “Vanna”.
    Dire che i “froci” sono una minoranza anormale non ha nulla di pane e vino, è un aberrazione mentale e compatisco sinceramente chi la pensa come lui.
    Sostenere come ha fatto “Vanna” che Paola Egonu non rappresenta l’italianità, non è una cosa ovvia ma una stronzata fatta e finita, non esistono più le “razze” come le intendevano nel 1938 e ancora oggi i “minus habens” che hanno votato “Vanna”.
    Ma le vede le Olimpiadi in questi giorni?
    Le sembra che la Germania (per fare un esempio) presenti in molti suoi atleti le caratteristiche tipiche della razza ariana?
    Sono zeppe di “negri” le compagini nordiche, ancora stiamo qui a menarcela con l’italianità?
    Che poi, se c’è uno che i tratti somatici dell’italiano non li ha è proprio “Vanna”, a prima vista sembra un magrebino.
    Si senta pure in colpa se gli omosessuali la fanno sentire a disagio, ma cosa c’entrino i cani vorrei saperlo, sono sicuro che dei 500.000 destabilizzati nelle sinapsi che lo hanno votato la maggioranza possiede un fido a quattro zampe.
    Ma davvero nel libro ce l’ha anche con i cani? Humm… mi sa questa è farina camolata del suo sacco.
    E le rivelo una cosa, la nostra società ha bisogno degli immigrati, come il pane e il vino, perché i giannizzeri che ha votato lei, quelli che cianciano di italianità e vedono le donne come incubatori di figli, sono i peggiori cultori del darwinismo sociale che porterà inevitabilmente all’estinzione.
    Salari da fame, condoni a gogò, culto del nero, inteso come evasione fiscale e contributiva, zero politiche industriali, zero strategia e visione a medio e lungo termine, un branco di ignoranti assetati di potere e basta.
    A suo parere come starebbe in piedi la baracca Italia? Saperlo.
    “Vanna” è esattamente quello che ha magistralmente definito Bersani al Bar Italia e siccome di solito quelli come lui vanno in coppia ci ha pensato il gemello separato alla nascita leader legaiolo a ricostituire la coppia che viaggia ballonzolante una spanna sotto l’ombelico, con un sodalizio che ha prodotto l’isolamento in quel Parlamento Europeo premiato dai suoi seguaci nostalgici come della decima, il peggio dell’italianità, lo schifano come fosse un omosessuale in una convention di berlusconiani.
    Non stento a credere che le piaccia però di certa sincerità mi creda, non si sente proprio il bisogno, se all’alba del terzo millennio, si prendono per buone le oscenità di un cavernicolo vuol dire che c’è qualcosa che non va.

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  4. A59, la considero una persona troppo intelligente e lucida per pensare che scriva quello che scrive dopo aver letto il libro di Vannacci.
    Lo legga e poi ne riparliamo. Dice molte delle cose che scrive lei su questo blog.

    Purtroppo lei cita, in questo messaggio alcuni luoghi comuni molto diffusi, che speravo lei non condividesse, come quello che gli immigrati ci pagheranno le pensioni. Su internet c’è un bello studio di Aldo Clementina che dimostra, dati alla mano, che saremo invece noi a mantenere le loro famiglie, almeno per qualche generazione.
    Le pensioni si pagano con la ricchezza prodotta, non con le teste lavoranti. Che nominalmente i datori di lavoro versino i contributi per un italiano o per un immigrato, è solo una differenza formale. L’importante è che ci siano le aziende che offrono lavoro e il mercato.
    Sul fatto che gli atleti che partecipano alle olimpiadi siano spesso di colore è ovvio che è così, e ci dobbiamo fare l’abitudine, ma è imbarazzante.
    Che noi italiani che abbiano avuto Berruti e Mennea ci dobbiamo affidare agli immigrati per racimolare qualche medaglia (e gli inglesi e i francesi sono messi peggio di noi) per me è umiliante.
    E le razze esistono. Sono adattamenti della nostra specie all’ambiente. Dire che non esistono le razze sarebbe come dire che abbiamo tutti i capelli biondi e gli occhi azzurri. Sarebbe negare la realtà. I caratteri somatici che caratterizzano le varianti razziali sono scritti nel nostro DNA, tanto è vero che si trasmettono tra genitori e figli.

    Gli omosessuali sono una piccola minoranza e sono così per scelta di vita legittima. Come essere vegetariani. Io rispetto i vegetariani, ma non mi vengano a dire che sono così dalla nascita e dobbiamo adeguare il sistema della ristorazione a loro.

    A carattere generale, vorrei chiarire una cosa tra me e lei. Dire che le razze esistono non vuol dire che ci siano razze di serie A e razze di serie B. E’ come riconoscere che ci sono i biondi e i bruni, gli alti e i bassi.
    Meravigliarsi che gli atleti che ci rappresentano alle olimpiadi siano di colore non vuol dire che abbiamo qualcosa contro di loro; vuol dire prendere atto che la razza italiana è atleticamente inferiore e loro ci surclassano. E a me dispiace.
    A me piacerebbe di più che vincessimo con le nostre forze. Come le squadre di calcio che vincono reclutando fuoriclasse stranieri, bianchi o neri che siano.

    A me scoccia anche che i pastori dell’agro romano siano quasi tutti romeni. E mi scoccia andare a mangiare a Trastevere e trovare camerieri bengalesi che non mi sanno spiegare cosa c’è nelle pietanze.

    Per favore, teniamo separate le constatazioni dalle valutazioni!
    Un conto è provare disagio per certe situazioni e tutt’altra faccenda è provare ostilità, odio o disprezzo verso certe categorie o verso certe usanze o verso certi andazzi della società.
    Non è accettabile intellettualmente negare la realtà per evitare la tentazione di trarne dei giudizi. Si può riconoscere che la realtà è quella che è senza necessariamente tirarsi dietro valutazioni improprie.
    E a proposito di Vannacci, mi piacerebbe che si parlasse di quello che scrive, dato che mette tantissima carne al fuoco su temi interessanti, più o meno condivisibili che siano; non del personaggio. E’ un approccio fuorviante.
    R
    Lenzini, se permette le dico come la penso io.
    Mettere il dito nelle differenze significa stigmatizzarle, renderle in qualche modo funzionali a un partito politico o ideologia. Per me non c’è alcuna differenza tra atleti italiani bianchi o neri o gialli: sono italiani e tanto basta. Far notare che hanno tratti somatici diversi dalla nostra “razza” è discriminatorio e porta dietro a sé inevitabilmente polemiche sulla razza che ricordano eventi abbastanza recenti e orripilanti:
    Vannacci è il Qualunquismo per definizione e però sa che trova terreno fertile perché i suoi luoghi comuni sono approvati e quasi benedetti da chi ha ancora una concezione arcaica di razza e non si rende conto che le mutazioni che avvengono nella società sono fisiologiche e persino apprezzabili se si sanno incanalare nella giusta direzione senza tabù o eccessi di virtuosismo.
    Vannacci soffia sul fuoco delle “diversità” ed è un atteggiamento molto ma molto pericoloso.

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  5. Signora Gazzato, quelli che lei chiama luoghi comuni sono riflessioni comuni a gran parte della popolazione italiana (copypasta mi chiederebbe che elementi ho per dirlo; è una sensazione che ho parlando con la gente).
    Comuni nel senso di condivisi.
    E, come tanti altri pensieri, il fatto che siano comuni e condivisi ce li fa sembrare riprovevoli; ci fa sentire in colpa quando li pensiamo.
    Ormai la moda del politicamente corretto, woke, cancel culture, ci fanno pensare che il buonsenso, il senso della realtà, sono rozzezze da superare. Che dobbiamo essere superiori a tutto questo e volare alto.
    Per esempio, il sano egoismo, che è alla base della vita. Mettere prima se stessi e la propria famiglia, poi il nostro Paese, è il fondamento della nostra struttura sociale, ma sembra che ce ne dobbiamo vergognare.
    Vannacci sarà quello che è, e non si rende certo simpatico.
    Non è però una buona ragione per buttare via il bambino (quello che scrive) insieme all’acqua sporca.

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  6. Egregio Lenzini, che gli immigrati ci pagheranno le pensioni è una sua considerazione, una cosa che non ho scritto, ho parlato di tenere in piedi la baracca, non di pensioni che ritengo siano una priorità per lei, non per me al momento e in futuro.
    Lei dovrebbe approfondire meglio il tema:

    https://www.ilsole24ore.com/art/dal-debito-pensioni-ecco-l-impatto-migranti-sull-economia-italiana-AEeFmvID

    https://www.ilsole24ore.com/art/demografia-mancano-150mila-lavoratori-AFHv8LAD

    La ricchezza prodotta a lei non interessa mi pare di aver capito, le teste lavoranti sì, è un sostenitore della gavetta malpagata se non ricordo male, una visione che più miope di così non potrebbe essere.
    Imbarazzante invece è il razzismo nemmeno troppo velato che traspare dalle sue parole, per favore non mi dica che va pure a messa la domenica da buon cristiano, sarebbe una bestemmia.
    Se poi c’è una razza imbastardita è la nostra, contaminazioni millenarie sottomessi da cani e porci, la sostituzione etnica “dei lollo e delle Vanna” è una minchiata senza uguali lo era già nel 1933 quando uno psicopatico coi baffetti ne scriveva.

    Vegani e omosessuali sullo stesso piano, figuriamoci cosa può pensare di un vegano omosessuale, siamo al dadaismo.
    E chiariamo pure la storia del Dna, lei come me (come tutti) è il frutto di migliaia di mutazioni, se poi pensa che la teoria evoluzionista prevede la discendenza dai gibboni pensi che “razza” di antenati ha nel suo patrimonio genetico identico al 96% a quello di uno scimpanzè.
    Se non si affidasse alla “Vanna” Marchi dei postfascisti, potrebbe pure scoprire cose interessanti, ad esempio che una genovese bionda e con gli occhi azzurri come piace a lei, ha vinto l’oro nella ginnastica alla trave, perché lei è rimasta concentrata, mentre la superstar nera Simone Biles è scivolata, poi certo se uno guarda il dream Team di Basket USA, la differenza è sì imbarazzante e nemmeno un bianco a pagarlo oro.
    Mi sono sciroppato un intero comizio di questo infuso di cacca militarista, “un fascio di nome Vanna” e mi è bastato.
    Se lei si sente a disagio in presenza di un omossessuale o sminuito perché l’Ital-volley femminile cone Egonu e Sylla ha preso a mazzate le nazionaliste serbe, allampanate dalla prima all’ultima, è cosa che attiene alla sua cultura e ai riferimenti (sbagliati) che le sono stati inculcati.
    Così la penso e condivido in toto la risposta che le ha dato Mariagrazia.

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    • Caro A59, continuiamo a confondere la constatazioni con le valutazioni.
      Che gli africani sono diversi dai giapponesi e dai lapponi è una constatazione.
      Che si faccia una classifica di razze superiori e inferiori è una stupidaggine razzista che non mi appartiene nel modo più assoluto.
      Non so quando io mi sia espresso a favore dei lavori malpagati. Io credo che il lavoro dovrebbe essere pagato secondo la legge della domanda e dell’offerta.
      Se un’azienda cerca pulitori di fogne e non trova candidati, mentre per un bando per 10 posti di vigile urbano si presentano 1000 domande, per me i pulitori di fogne dovrebbero essere pagati molto più dei vigili urbani.
      Purtroppo, per decenni, le retribuzioni le hanno decise i sindacati in base a criteri del tutto diversi. Ricordo nei rinnovi dei contratti di lavoro degli anni ’80-’90 delle richieste di aumenti salariali irrisorie, mentre si chiedevano soprattutto tutele, anche per chi non se le meritava.
      Quanto al praticantato negli studi legali, anche qui deve valere la legge della domanda e dell’offerta.
      Teniamo anche conto che se vuoi imparare a fare il cuoco o il pizzaiolo devi frequentare un corso a pagamento. Un corso malpagato è già meglio.
      Se le basta sentire dei flash in televisione invece di comprare i libri, immagino che lei legga molto poco. Io, invece, i libri li leggo, e a volte li rileggo.
      Il libro di Vannacci non parla solo di omosessualità e di differenze di razza. Tocca tantissimi temi di attualità.
      Vedo che anche lei, sebbene si scontri spesso con la nostra ospite, è altrettanto prigioniero dell’etica politicamente corretta e preferisce non vedere la realtà per paura che le sfugga qualche valutazione.
      Ricordo una partita Francia – Marocco di un paio d’anni fa, se non sbaglio. I giocatori francesi erano molto più scuri di pelle dei marocchini. Si può dire che la partita la vinse la Francia, ma non che la vinsero i francesi, a meno che non facciamo la questione burocratica dei passaporti.
      Burocraticamente ha ragione lei, ma se io vedo un concorso di bellezza dove la candidata inglese è nera e la candidata del Sudafrica è bionda, ci trovo qualcosa di stonato.
      Per riepilogare:
      Le razze, per me, esistono, e hanno tutte pari dignità, pur avendo caratteristiche differenti.
      Gli omosessuali hanno tutto il diritto di frequentare chi vogliono, con discrezione come fanno gli eterosessuali. Il Gay Pride, invece, è una pagliacciata imbarazzante.
      Quanto all’italianità, non dobbiamo dimenticare che tutti gli animali sociali formano gruppi riconoscibili. Le formiche, animali semplici, riconoscono la propria colonia dall’odore. Gli animali sociali più complessi, come noi, si riconoscono come appartenenti allo stesso gruppo dal linguaggio, dall’aspetto fisico, dal modo di vestirsi ecc… .
      Il concetto di società è strettamente legato al concetto di riconoscibilità. E noi stiamo diventando sempre meno coesi, sempre meno socievoli e solidali anche perché stiamo perdendo la riconoscibilità.
      Non sono concetti da banalizzare o ridicolizzare. Sono le fondamenta del vivere civile. Chi pensa di aver superato certi concetti, forse, invece, non li ha ancora capiti fino in fondo.
      R
      dal libro al partito suo, Vannacci ha fatto Bingo.

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  7. Vannacci ha ha esposto pubblicamente le sue teorie alla televisione ed è possibile averne già un’opinione senza dover acquistare nulla allo stesso modo in cui non è necessario avere esperienze omossessuali per decidere dei proprio orientamento.

    Sebbene non è necessario sindacare sulle frequentazioni altrui da un punto di vista matematico per fare delle stime è necessario un campione statisticamente rappresentativo. Sconsiglio di fare dichiarazioni in tal senso quando Vannacci ha già dichiarato pubblicamente di essere anormale. Pertanto possiamo chiuderla lì.

    Per quanto riguarda invece il razzismo “scientifico” e la frenologia, sono stati già screditati come pseudoscienze ed il razzismo è oramai derubricato a fenomeno “culturale” da un punto di vista antropologico.

    Il tentativo di dare una parvenza scientifica al “neo-razzismo” trova spesso diffusione tra persone che non hanno una sufficiente cultura scientifica e lasciare che ridefiniscano “l’italianità” in modi distinti dalla cittadinanza non porta alcun beneficio se non quello di distoglierli dal chiedersi che abbiano mai da spartire con gli italiani illustri.

    I neorazzisti postulano una discontinuità della variabilità genetica che consentirebbe loro di isolare degli intervalli discreti in cui la stragrande maggioranza della caratteristiche fenotipiche sarebbero strettamente associate fra loro e dunque anche diagnosticabili a “fior di pelle”.

    Naturalmente una tale definizione è desunta in maniera “etologica” per via delle scarse abilità divulgative del gruppo. Parimenti desumibile è il fatto che non siano in grado di confutare il prodotto del loro “diversamente abile” ingegno.

    Le associazioni genetiche sono certamente possibili e furono studiate da William Bateson, Edith Rebecca Saunders, Reginald Punnett e Thomas Hunt Morgan nei primi del Novecento.

    Estendere all’intero genoma tale possibilità non ha basi biologiche pertanto si preferisce scomodare Charles Darwin e fattori ambientali di selezione naturale per “promuoverli” a fattori di segregazione razziale e dinamiche isolazionistiche da “effetto fondatore”.

    Siccome la scienza ha ricondotto l’origine della specie umana all’Africa è inutile attendere che i “diversamente africani” neorazzisti si preoccupino di stimare il grado di differenza quando si accontentano di badare solo al colore della pelle, che ammonta ad un numero trascurabile di geni.
    R
    Copy, le confesso che mi sono dovuta munire di due Tre cani, (Treccani) per arrivare a capire l’intero commento, ma devo dire che mi sono divertita anche solo a scoprire che avevo capito (almeno credo) quasi, più o meno, tutto.
    Le dirò di più, mi permetto di allegare per chi come me non fosse proprio ferrato nel “ramo” (evito di dire quale per timore di cadere in qualche domanda indiscreta…) il link che spiega un fenomeno estremamente interessante e che, a parer mio, ma mi auto sollevo da ogni responsabilità, chiarisce molte cose.(!)
    https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_del_fondatore

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  8. Ma, copypasta, non potrebbe scrivere più semplice?
    Per me sono chiare alcune cose.
    L’Homo sapiens si è differenziato in varie razze adattandosi al clima. Anche i negri propriamente detti rappresentano un adattamento. I primi Homo sapiens erano probabilmente color caffelatte e avevano gli occhi a mandorla come i boscimani.
    Studiare le razze e i relativi adattamenti all’ambiente è una scienza dignitosa che non ha niente da spartire con l’atteggiamento razzista della mentalità colonialista o nazista.
    Ci sono degli pseudoscienziati come Barbujani che negano l’ereditarietà della razza perché non hanno ancora scoperto in quali parti del DNA risiede l’informazione. In realtà l’informazione è verosimilmente distribuita in varie parti del genoma. Fatto è che da genitori neri nascono bambini neri e da genitori bianchi nascono bambini bianchi, e quindi l’informazione ci deve stare.
    Detto questo, le razze ci sono, come ci sono i biondi e i bruni, gli alti e i bassi, ma nessuno ci autorizza a dire che qualcuno è meglio di qualcun altro.
    La signora Gazzato teme che evidenziare le differenze possa indurre alla discriminazione, ma io credo che sia un timore infondato.
    Le persone intelligenti hanno chiara la differenza tra distinguere e discriminare, mentre gli stupidi trovano sempre il modo di discriminare e fare graduatorie, anche senza bisogno di suggerimenti.
    Anzi, imparare a vedere le differenze senza per questo cedere alla tentazione di discriminare credo sia un ottimo esercizio mentale.
    R
    che può fare lei quanto vuole e ne guadagnerà di certo la sua elasticità mentale, ma Vannacci non conta su persone come lei, conta sugli ignoranti che hanno una visione molto corta e sanno poco di tutto e/o niente del tutto e fanno poco per migliorare. Questo è il target del politico Vannacci già pronto a portare via una fetta di elettori alla Lega. E chissà, forse anche a qualche illuminato sulla via di Pontida ma indeciso se avanzare o cambiare strada. Un’aluccia più radicale della Lega di governo che si è imborghesita e che serva a Salvini per contendere la leadership a Meloni con un : lo vedi che siamo troppo buoni e ci vogliono fare le scarpe? Fammi fare a me…

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    • Ci sono degli pseudoscienziati come Barbujani che negano l’ereditarietà della razza perché non hanno ancora scoperto in quali parti del DNA risiede l’informazione. (luigi lenzini@7 Agosto 2024 alle 22:38)

      Herr Lenzini, prima di affermare che le “razze” esistono avrebbe dovuto darne una definizione operativa sufficientemente circostanziata, specialmente se pretende di aver “studiato” l’argomento.

      La farina del Suo sacco è tanto scarna che si riduce ad attaccare un genetista delle popolazioni che non ha certo bisogno di imitarla.

      Barbujani: “Non esistono le ‘razze’ ma sfumature all’interno di una variabilità continua nello spazio geografico”.

      Non mi dirà che non è neanche in grado di entrare nel merito di espressioni quali “variabilità continua nello spazio geografico”? Per obiettare Lei deve dimostrare di aver capito cosa intende affermare Barbujani, almeno limitatamente a tale espressione.

      Postulare che questa “scatola vuota”, che Lei chiama “razza”, sia il prodotto di un “adattamento” non descrive l’entità e la natura dell’adattamento, e guarda caso quelli come Lei “non hanno ancora scoperto in quali parti del DNA risieda l’informazione”, né spiega il genere di commenti che Lei e quelli come Lei pretendono si possano fare sulla base di atleti olimpici, che da un punto di vista statistico rappresentano degli outlier.

      I Suoi ragionamenti assomigliano alle tipiche “pubblicità ingannevoli” dove si mostra una foto di un atleta olimpico o un premio nobel blaterando di “italianità” per poi rifilare una “razza” Fantozzi-equivalente.

      Lo sbiancamento del colore della pelle è un adattamento alle latitudini meno soleggiate che era necessario a mantenere livelli ottimali di vitamina D e folati (Vitamin D–Folate evolutionary hypothesis). Ha per caso un’idea di quanto trascurabile è la quota di geni coinvolti rispetto al totale?

      PS: Non porti a riverniciare la Sua automobile con un altro colore che le cambiano “razza”. L’ereditarietà è tutta nella vernice.

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  9. Signora Gazzato, come al solito, io distinguerei tra il Vannacci che ha scritto il libro e il Vannacci che è entrato in politica.
    Un percorso che ricorda quello di Beppe Grillo, che prima fustigava i costumi per levarsi lo sfizio di fustigarli (e per lavoro) e poi ha pensato che tutto questo seguito che aveva poteva essere convogliato in politica.
    Vannacci è un personaggio in trasformazione che muta i suoi obiettivi in funzione di cosa gli succede intorno.
    Il libro, secondo me, non era rivolto a nessuno in particolare, e, se si legge, la cosa risulta evidente. Il libro è uno sfogo contro il policamente corretto che, secondo lui, ha rovesciato valori, priorità, poteri, principi della vita civile, portando ad un mondo che funziona al contrario.
    R
    Lenzini posso darle un consiglio? non lo faccio mai ma faccio un’eccezione, legga La Fenomenologia dello spirito di Hegel e poi, una volta letto lo confronti col libro di Vannacci del quale va dicendo da mesi mirabilie. E vediamo se dopo continua con questa pubblicità regresso.

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  10. Signora Gazzato, lei dice: “E do poca importanza anche al dibattito sulle pugili donne che però hanno caratteristiche maschili, credo che ci dovremo abituare al mondo che cambia e cambierà di più e sempre più in fretta.”
    Se dobbiamo accettare che un uomo, con tasso di testosterone da uomo, muscolatura e impianto scheletrico da uomo, disputi incontri di pugilato contro delle vere donne perché si sente psicologicamente donna, la soluzione al “mondo che cambia” è una sola.
    Si elimina la distinzione di genere nello sport e si gareggia tutti contro tutti, e contro tutte. E se a questo punto alle donne non toccherà quasi nessuna medaglia, peggio per loro.
    Hanno voluto la bicicletta (la parità). E allora pedalino …!
    R
    in verità ho detto che non ne starei a fare i dibattiti oziosi di questi giorni, taglierei la testa al toro e anche alla mucca: non le farei gareggiare con le donne, il fatto che il mondo cambi non preclude la possibilità di fare una cosa di buon senso. Ma perché non mi capite? Sono diventata cosi complicata?

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  11. Egregio Lenzini, non venga a raccontarmi la confusione tra valutazioni e constatazioni, la minchiata sesquipedale della “sostituzione etnica” è in voga nel partito di razzisti, xenofobi che lei (e non io) ha votato, significa che le stanno più che bene.
    Il lavoro non deve essere pagato secondo la legge della domanda e dell’offerta, ma partire da una base che consenta alla gente di vivere dignitosamente come recita la Costituzione:
    “Articolo 36 Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
    Lei è un neoliberista e dunque ha una visione del mondo prodomo sua.
    Anche sulle politiche salariali dimostra di avere una visione corrotta del sistema, lavoro da 40 anni posso assicurare che nel settore del terziario, i sindacati non hanno mai messo piede e continuano a non mettercelo, se c’è un settore precario da sempre e impunito è quello.
    Com’è che se si guadagna così bene a pulire le fogne non c’ha mandato suo figlio?
    Ha fatto vanto che lo pagassero poco mi pare, non c’era offerta?
    Incredibile dover leggere nel 2024 certe teorie classiste, non mi stupisce che abbia dato dei soldi a “Vanna” e si sia letto e riletto il cumulo di “cazzate” che contiene (sa io chiamo le cose con il loro nome così a differenza del Copy capisce al volo), scemenze che lei vorrebbe spacciare come buonsenso “comune”.
    Se vuoi imparare a fare il cuoco o il pizzaiolo frequenti un Istituto Tecnico Alberghiero e per il Turismo, ma quale corso a pagamento.
    Le consiglio meno libri e un corso di aggiornamento (a pagamento), lei è fuori dalla realtà, la mia è una constatazione non una valutazione.
    Non sono prigioniero di niente e nessuno e il politicamente corretto non mi riguarda, se invece centinaia di migliaia votano un minus habens come loro, solo perché gli solletica gli istinti più bassi, allora mi riguarda perché io in un Paese dove esistono certi personaggi e relativi elettori non vorrei proprio vivere.

    E anche storicamente dovrebbe sapere che la quantità di “negri” che hanno mietuto i successi francesi, non solo nel calcio, dipendono dalle politiche coloniali di quello Stato che ha depredato mezza Africa (e continua a farlo), forse dovrebbe leggere qualche libro a riguardo, io che mi accontento di Tik-Tok ‘ste cose le so.
    Stesso discorso per i discorsi di bellezza, lei è stonato non il colore delle aspiranti Miss, provi a leggere qualche libro sull’Apartheid o l’imperialismo della corona.

    Ma che è la storia della riconoscibilità, lei frequenta solo persone che si vestono in un certo modo? La solidarietà adesso prevede un “dress code”? Mah.
    Lei Lenzini non solo non convince nelle sue argomentazioni ma si impantana sempre più nelle sabbie mobili del qualunquismo alla “Vanna”.
    Rispetto le sue opinioni e capisco il successo della premier e dei suoi giannizzeri, un popolo di acculturati la sostiene e lei (la premier) ne ha promosso alcuni alle più alte cariche dello Stato. La Russa, il cognato, Sangiuliano, sono a vostra immagine e somiglianza.
    Mi stia bene.

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  12. Caro A59, lei sta veramente esagerando. Mi ricredo sul suo conto. Non ho avuto il piacere come la nostra ospite di confrontarmi sportivamente su un altro blog.
    Quello che posso dire è che su questo blog discutere con lei è inutile.
    Lei vede il mondo attraverso le sue categorie rigide, peraltro piuttosto retrodatate a una ventina di anni fa, pur essendo più giovane di me.
    Appare manicheo e pieno di preconcetti e pregiudizi e non legge neppure quello che scrivo. Vedi la questione dei pulitori di fogne che ha completamente frainteso o rigirato volutamente a modo suo.
    Appena tocco un argomento sensibile lei mi incasella, e scredita in base alla casella quello che sto affermando.
    A me piace discutere sulle idee, indipendentemente da chi le esprime, e non manco mai di rispetto ai miei interlocutori, a meno che non l’abbiano fatto loro per primi.
    Se a lei, invece, piace fare casino, non lo farà a spese mie.
    R
    Lenzini
    io la vedo così: nei blog, come nella vita, quello che conta è ciò che appare, ma, nei blog, come nella vita, quello che conta veramente è ciò che non appare.

    Rispondi
    • Lenzini,

      Come al solito la Sua “coerenza logica” fa scuola quanto la sua ambivalenza per il politicamente corretto che Le dava “tanta noia”. L’esperienza del politicamente scorretto che ha è diversa quando Lei ne fa le spese? A cosa pensava mai servisse il politicamente corretto?

      Rispondi
  13. Cari Gazzato e copy, non ho capito cosa volevate dire. Nessuno dei due.
    R
    Lenzini
    io volevo dire che non leggo il link di Giulietto che lei mi ha suggerito per i motivi che le ho spiegato fin troppe volte e mi sarei stancata di ripetere, Copy potrebbe rispondere che se non ha capito è perché io ho cancellato una parte del suo ultimo commento. Ma se l’ho fatto avevo le mie buone ragioni. Ma, mi scusi, anche cosi non dovrebbe essere troppo difficile da capire, se si impegna.
    Se si riferisce alla mia frase sull’apparenza…beh, mediti un pochino e vedrà che ci arriva.

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    • Mariagrazia, Oscar Wilde ne ha scritte tante e come vede anche lui era disposto ad imparare “l’arte”. In passato ho letto le Sue lodi al poeta ma mi chiedo se ne ha letto mai le affermazioni misogine, che non sono difficili da reperire ma non c’è alcun motivo di scomodarsi a conoscerle, visto quello che valgono.

      Lenzini, potrebbe non aver capito tante cose, ma l’ultima riguardava le tesi di un certo Barbujani e la cosa non mi preoccupa affatto perché non esiterei mai a negare a qualcuno lo stesso comportamento che lo vedo pubblicamente praticare.

      Rispondi
  14. Signora Gazzato, lei è impareggiabile.
    Copypasta è sibillino di suo e lei cancella pure una parte del messaggio.
    Come fa un povero cristo a capire?
    La frase sull’apparenza continuo a non capirla. C’entra Hegel con la sua perenne mancanza di certezze su ciò che è reale e non lo è?
    Posso vivere sereno anche senza capire. Quello che è certo è che non frequento il suo blog per litigare con la gente, e, se qualcuno “imbrosegue imperterrito con i suoi invituperi”, evito di discuterci.
    R
    buona idea.
    Impareggiabile? Si, lo prendo come un complimento…pitupitum.
    Ma creda, Copy non è per nulla difficile è chiarissimo, basta volere capire.
    Hegel non c’entra nulla quella frase è tutta farina del mio sacco.

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  15. Egregio Lenzini, io invece non ho bisogno di ricredermi, lei conferma (nuovamente) tutte le peggiori aspettative e del resto da chi legge (ed esalta) “Un fascio di nome Vanna” non è che mi aspettassi niente di diverso.
    Quello che posso dire io è che lei non risponde mai nel merito, procede spedito cone le sue “idee” e, a fronte ad esempio di ben 2 articoli del Sole 24, che la smentiscono inequivocabilmente lei che fa?
    Mi propone il dualismo tra “sturatori di fogne” e “guardie comunali”, ma c’è logica nel suo pensiero?
    Secondo me no, per questo ho messo il ditino nelle sue contraddizioni più che evidenti.
    Lei sostiene che i salari dovrebbero essere lasciati al libero mercato, roba da fan di Hayek, io le ho ribattuto con l’art 36 della Costituzione, ha risposto nel merito?
    Ma manco per niente, fa l’offeso e dice a me che sono intriso di preconcetti e pregiudizi. Faccio casino… Surreale.
    Alle sue intemerate sulla razza ha risposto giusto ieri Fiona May, atleta che ha dato lustro e medaglie all’Italia e che ha sposato lei nera un compagno “italiano” da cui è nata la celeberrima Larissa, beh dei dissociati mentali, l’hanno accusata via social, di non essere italiana, una “vannacciata”:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/09/fiona-may-figlia-larissa-iapichino-italia-razzismo/7653283/

    Ergo secondo gli standard di una atleta di colore (Fona May), le sue teorie come quelle di “Vanna” sono mero razzismo e mi creda, lo sono, se c’è uno che è tornato indietro non di vent’anni (magari), ma di 80 non sono io.
    Quelle che lei inquadra come categorie rigide, più fluide di così non potrebbero essere, ma posso capire data l’età, anche mia madre vota a destra perché convinta che le toglieranno i negri dalle strade che attentano alla sua incolumità.

    Ha risposto nel merito sulle politiche coloniali francesi o britanniche?
    Non mi pare, mi accusa di voler fare casino solo perché non ho uno stile affettato nello scrivere come il suo, un po’ pochino come argomento a supporto.
    Discuto, eccome se discuto delle sue “idee”, è che le mie argomentazioni la trovano clamorosamente impreparato, nonostante questo lei si permette di scrivere che io non leggo libri e mi accontento di flash televisivi.
    A – Come si permette, lei che ne sa?
    B – Invece di preoccuparsi cosa potrà mai trovare in un piatto di una trattoria di Trastevere (ma chissà come la faranno la coda alla vaccinara? Mah), perché il cameriere bengalese, sottopagato e a nero non glielo sa spiegare, si domandi come mai a mandare avanti la baracca ci sono sempre e solo loro, i “ricattabili”, nei campi a bruciare sotto il sole per raccogliere pomodori e insalatina che fanno tanto bene alla sua dieta, nelle fattorie a governare animali, nelle trattorie a lavare i piatti e perché no, pure nelle fogne a pulire deiezioni, mal pagati e precari.
    Lei li vive con evidente fastidio, la compatisco sinceramente.

    Stia pur certo che se quello che scrive non mi piace (e non mi piace), che si tratti di negri o cani lo scriverò, forte e chiaro, a me però non dovrà mai scrivere:
    “Non ho capito cosa voleva dire”, mi faccio sempre capire e lo farò a spese sue.

    Rispondi
    • Inutile insistere. Lei non legge quelo che scrivo o non riesce a capirlo.
      Sarò io che scrivo poco chiaro.
      Se lei vuol vedere il marcio negli altri dove non c’è è un problema suo.
      Io non intendo continuare questo dialogo tra sordi.

      Rispondi
    • @Mariagrazia: un emerito cafone. Ma del resto, visto le idee che esprime, non c’è nemmeno da stupirsi. Alla pari di Grillo, Vannacci gioca a fare il novello Masaniello, ma senza aver il talento e la potenza mediatica del primo. La politica ha digerito e poi estromesso Grillo ed il Grillismo, farà lo stesso con Vannacci. Alla fine, le masse dopo nemmeno troppo tempo si stufano delle buffonate e cercano un barlume di serietà.
      R
      Ben ritrovato Francesco, spero ti farai sentire più spesso.

      Rispondi
  16. A me dispiace che la signora in questione invece non abbia accettato l’invito di questo infuso di cacca militarista e pensare che ha detto di aver scritto il libro per le sue due figlie, che immagino saranno orgogliose di cotanto padre.
    Chissà se un altro uomo (oddio uomo), le apostrofasse così cosa direbbe il parà.
    Una volta slacciati i pantaloni e mostrato la sua “mercanzia” la signora avrebbe potuto farci un resoconto dettagliato della virilità fassista di cui va fieramente orgoglioso il parà-culo legaiolo, ci saremmo divertiti.
    “Vanna” è un troglodita e c’è pure “gente” che lo apprezza (si legge Lenzini).

    Rispondi
  17. A59, lei, nel citarmi, è veramente approssimativo e superficiale nei suoi giudizi, almeno quanto Vannacci.
    Io non ho mai detto che apprezzo la persona Vannacci.
    Io ho letto il suo libro, perché sono una persona curiosa e mi rifiuto di valutare le cose che non conosco affidandomi al sentito dire. Ci ho trovato molte considerazioni che avevo fatto io in varie occasioni e mi ha fatto piacere vedere che non ero il solo a pensare certe cose.
    Molti capitoli di quel libro li ho condivisi poco. Per esempio quello sull’ambiente e quello sull’educazione dei figli, ma non solo.
    Continuo a stupirmi del fenomeno per cui tanti si rifiutano di leggerlo.
    Non è una questione di soldi, e non può essere che non vogliono contribuire economicamente. Vannacci non ha bisogno dei loro soldi.
    Peraltro il libro inizia con una bella prefazione di Francesco Borgonovo che, già da sola, merita la lettura.
    In tutta la mia vita non avevo mai sentito mettere così all’indice un libro, e non avevo mai sentito tante persone di buon livello intellettuale rifiutarsi di leggerlo come se fosse opera del demonio e rischiassero di essere contaminati.
    Sono stati pubblicati tanti brutti libri, libri noiosi, insulsi, inutili, che magari uno neppure finisce di leggere, eppure sono stati acquistati e letti. Questo atteggiamento che osservo intorno al libro di Vannacci mi riporta veramente al medioevo, all’Inquisizione, o, quanto meno, al periodo fascista o nazista e relativi roghi di libri che potevano traviare la gente.
    R
    oh che esagerato.
    Non potrei che farlo finire addosso al muro dove scaravento i (pochi) libri che non mi piacciono. Se vuole questo posso accontentarla…ecco l’ho scaraventato idealmente contro la parete ed è quasi uscito nel terrazzo, poco male se si bagna si cancelleranno le baggianate che ci sono scritte.

    Rispondi
    • @Mariagrazia: “poco male se si bagna si cancelleranno le baggianate che ci sono scritte.” Ne devo dedurre che nella sua zona (Veneto dalla parti di Venezia, se non erro) è arrivata la pioggia? Dato il caldo mortale di questo agosto, glielo auguro! Dai miei, in Lombardia, il termometro segnava ieri 38 gradi.
      Francesco
      mercoledì c’è stato un nubifragio violento con tuoni fulmini grandine e bora, poi ha piovuto nella notte tra giovedì e venerdì ma l’aria non è rinfrescata molto, anzi, siamo sempre intorno ai 35 gradi e in più dalle nostre parti c’è afa. Ma io vado spesso nella piscina vicino a casa perché dentro l’acqua si sta bene e poi speriamo che passi.

      Rispondi
  18. Signor A59 : ho avuto occasione recentemente di scorrere alcuni post da lei pubblicati sul blog della Signora Gazzato. Post di non facile lettura, perché lei innervosisce non poco il lettore con questo modo un po’ ironico, mordace, satirico , cabarettistico e presuntuosamente intelligente. Per rendere la lettura piacevole ci vorrebbe la penna di Bernard Shaw o di Mark Twain mentre gli imitatori allo sbaraglio sono soltanto patetici. Ho notato che uno dei suoi bersagli preferiti é il Generale Vannacci. Dichiarare orgogliosamente che non si é letto un libro che poi si condanna, richiama l’eco di tristi giorni delle camice brune . Mi ha francamente deluso perché la facevo un po’ più intelligente e non ripetesse , come fanno le shampooiste doc, i soliti mantra su neri e omosessuali. Il capitolo sull’energia non é neanche citato. E’ naturale : per discuterlo e magari contestarlo uno dovrebbe avere qualche conoscenza basica del problema ed essere intellettualmente onesto, merce rarissima oggigiorno. Peccato che molte delle cose citate nel capitolo trovino oggi riscontro nella vita del nostro paese . Come vede sorvolo sul problema della italianità o meno delle persone di colore. Lei , e quelli come lei, sembra che non riescano a distinguere il colore di un passaporto dal colore della pelle. Spero che sosteniate certe tesi per puro gusto della polemica , perché nel caso ne foste veramente convinti, bé bisognerebbe che qualcuno dei vostri cari si occupasse seriamente di voi. Infine noto che Vannacci é in buona, anzi ottima, compagnia. Giorgia Meloni é un’altra messa alla berlina. Non entro nel merito della persona. Rilevo tuttavia che uno degli appunti che lei ha mosso al Governo attuale ( di Giorgia Meloni, appunto) é la mancanza di una politica industriale. E’ un’affermazione che mette una pietra tombale sulla sua intelligenza e sulla sua credibilità. Le ricordo che é stata proprio la sinistra ha emettere il certificato di morte dell’industria italiana con la sciagurata decisione di no al nucleare. Ci avete messo in balia dei signori del petrolio ( e quindi degli ambientalisti più beceri) ed avete a poco a poco fatto perdere ogni residuo di competitività al nostro paese. L’olio ed il gas inquinano e costano più del nucleare. E sarebbe la destra che non ha politiche industriali? Quelle della sinistra sono suicide. Chiudo ricordandole, sul tema delle politiche industriali, che negli ultimi 10 anni i Governi di sinistra hanno dissipato 37 miliardi ( trentasette!! Fonte SVIMEZ) nell’impianto di Taranto per avere un pugno di mosche in mano. I 37 di Taranto ed i 110 del Bonus casa fanno all’incirca 150 miliardi buttati nel water e tirato lo sciacquone! Quasi un intero PNRR. Ma la sinistra ha già pronta la mossa vincente: ad occuparsi di Taranto sarà Bernardo Mattarella, casualmente nipote del Presidente. E la Meloni non c’era mentre si compivano questi delitti. Io le auguro di vivere a lungo ed in buona salute. Il Governo di centro destra ha bisogno di gente come lei per consolidarsi sempre di più.

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  19. Lei , e quelli come lei, sembra che non riescano a distinguere il colore di un passaporto dal colore della pelle. (Massimo Bianchi@11 Agosto 2024 alle 9:11)

    Che sia arrivato qualcuno che non sappia solo pretendere di avere ragione ma sia effettivamente in grado di motivare la presunta “distinzione”?

    L’italianità dipenderebbe da “colore della pelle”?

    Ad ogni cittadino italiano è riconosciuta la stessa dignità sociale (Art. 3 Cost.) indipendentemente dal “colore della pelle” e pertanto non esistono motivi ostativi a discriminare alcuni cittadini disconoscendone l’italianità.

    dubito che i comitati autoreferenziali che pretendono di distribuire “patenti di italianità” saprebbero dimostrare di essere italiani se non facendosi eco a vicenda.

    Rispondi
    • corregge 11 Agosto 2024 alle 15:03
      …pertanto non esistono motivi per discriminare alcuni cittadini disconoscendone l’italianità.
      R
      Copy io lo passo, ma fare correzioni dopo due giorni temo che serva a ben poco.

      Rispondi
      • Mariagrazia la correzione è tardiva perché non mi sono reso subito conto dell’ambiguità della costruzione sintattica ma il senso dell’art 3 della Costituzione dovrebbero conoscerlo tutti.

        Rispondi
  20. Egregio Bianchi,
    Primo: Di quel che pensa lei come direbbe Il fascio di nome Vanna (cit.) “me ne frego” altamente, se a lei mancano le basi per comprendere le citazioni è un suo problema non mio, Mariagrazia le intende tutte a meraviglia, cultura specifica, che lei non ha.

    Secondo: Mai avuto la pretesa di scrivere come Bernard Shaw o Mark Twain, io nella vita di mestiere faccio altro, questo è il mio spazio relax e lo gestisco come mi pare, sta alla BM decidere se pubblicare o meno, lei vale meno di zero (per me), nel giudizio.

    Terzo: Mi rimprovera di non essere come il Ministro della (in)Cultura di questo governo che va a fare il giurato al Premio Strega giudicando i libri dalla copertina?
    Se lo fa lui non posso farlo io? Bah.
    “Shampooiste” che razza di parola sarebbe, anche lei preda degli anglismi?
    Ma poi, con quante shampooiste ha parlato per ricavarne un dato statistico?
    Mah, sempre peggio e tralascio il fatto che si guadagnino da vivere onestamente e dignitosamente, ah voleva sminuirmi attraverso loro, capisco, che classe.

    Quarto: Passaporto, pelle, colore, ma che è, siamo su “scherzi a parte”?
    Ma davvero mi dovrei confrontare con un interlocutore così becero e razzista, è evidente che i “suoi” cari si siano presi cura di lei molto superficialmente.

    Quinto: Ecco, ora lei sarebbe uno che ne capisce di politica industriale?
    Mi faccia qualche esempio egregio sono tutto orecchi, mi divertono un sacco quelli come lei quando cianciano di questa roba.

    Sesto: Il NO al nucleare, caro il mio “so tutto io”, è stato sancito da un Referendum, al quale ha convintamente aderito il MSI, se non sa smetta di leggere Shaw e si aggiorni un minimo che poi fa le figure che fa.
    Il 70/80% dei votanti l’ha rigettato, il 35% degli italiani ha disertato, segno che non gliene fotteva granché, iI SI (pro-nucleare in Italia) fu auspicato solo dal Partito Repubblicano e da quello Liberale, due caccole politiche.
    Naturalmente il quesito prevedeva che si votasse SI per dire NO.
    E sarebbe quello che distribuisce le patenti di credibilità. Penoso.

    Settimo: Taranto e l’operazione fallimentare dell’Ilva è troppo complessa per ridurla come fa lei a parodia, sul tema si sono succeduti governi di ogni colore destra, pseudo-sinistra, ammucchiate di tecnici, senza soluzione di continuità, fino alle gestioni predatorie indiane e delle virago alla Morselli, che spero sbattano in galera per un bel po’ anche se la politica che lei rappresenta in maniera così disinformata e mal-destra (faccia uno sforzo vedrà che ci arriva), sta facendo di tutto per garantire l’impunità ai corrotti e ai ladri di partito.

    Ottavo: Sul Bonus le consiglio di non fare il fenomeno, ho già constato che qui sopra ne parlano senza cognizione di causa, per voi è territorio sconosciuto, per me è lavoro quotidiano, si vada a cercare cosa dicevano quelli destra sul provvedimento e poi ne riparliamo, dopo di che vada a leggersi gli atti parlamentari e i conti della Ragioneria della Stato, nel merito, con termini e date magari scoprirà cose interessanti, ammesso le capisca (dubito).

    Nono: “detta Giorgia”… sono 30 anni che ingrassa a spese nostre, è arrivata dove è arrivata per l’insipienza del peggior partito di destra mascherata (nemmeno tanto), che la nostra Repubblica abbia avuto, il PD (Partito di Destra), “lei” fa sempre l’esatto opposto di quello che promette ed è una macchietta che può giusto andare per intrattenere ai comizietti il pubblico di beoti che la votano, in UE è ormai trattata come un’appestata e a ragion veduta.

    Decimo: Io penso invece che l’Italia di gente come lei non abbia proprio bisogno, come di questo sgoverno di apprendisti stregoni, che lei venga a sottolineare la parentela con il Presidente Mattarella per la questione ILVA è una barzelletta, il familismo è la cifra di questa legislatura, cognati, sorelle, amici, amanti, coinquilini, un assalto al potere in stile Don Rafaè (op.cit.) come questo non si era mai visto.
    Devo dire che la rappresentano, al meglio.

    Tanto le dovevo.

    PS: Al netto degli insulti che mi ha riservato e che mi scivolano addosso senza problemi egregio Bianchi, noto che il vizio di dibattere “ad minchiam” (altra citazione) di voi fan di “Vanna” è una costante: “Ve lo meritate Vannacci” (op.cit.)
    Spero di non aver fatto innervosire il “lettore”.

    Rispondi
    • Caro supperbonus dagli oggi il suo pane quotidiano, così colue che non capisce neanche le implicazioni del moltiplicatore negli articoli che cita fingerà di parlare con cognizione causa.

      Non azzardarsi a puntualizzare cosa dica la Ragioneria di Stato evita di essere doppiamente smentiti quando una era sufficiente. Non sia mai ci riesca anche il nuovo commentatore.

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  21. “Ci ho trovato molte considerazioni che avevo fatto io in varie occasioni e mi ha fatto piacere vedere che non ero il solo a pensare certe cose.”

    Egregio Lenzini, lei pensa come “Vanna” è un dato di fatto, excusatio non petita accusatio manifesta.
    Io non metto all’indice un libro, ma l’uomo che l’ha scritto, poi se lei vuol buttare dei soldi è libero di farlo come più le aggrada.
    Quello che ci riporta al medioevo è constatare che un personaggio simile possa avere seguito.
    Disgusting, direbbero quelli della perfida Albione che ci liberarono dai Vannacci di 80 anni fa.

    Rispondi
  22. Il “pirata” davvero poco signore, si esprime quasi a reti unificate, ancora su Paola Egonu e le rammenta che i suoi tratti somatici non ricordano l’italianità (?) ma le riconosce che è stata brava che si è fatta onore etc.etc.
    E questo sarebbe un europarlamentare italiano? IO, veramente l’italianità non la riconosco in lui, no, davvero i miei connazionali hanno tanti difetti ma, perdinci anche tanti pregi e io nei suoi “tratti” non ce li vedo proprio. E generalizza il generale, generalizza sempre, ormai ce lo dobbiamo subire a colazione pranzo e cena.
    Si meriterebbe davvero, a questo punto che un celeberrimo italiano lo gratificasse della sua italianità con questo:

    Rispondi
    • Mariagrazia, c’è gente che ha comprato il libercolo di Vannacci per farne un trofeo alla sfrontatezza e se si mettono in coro si illudono persino che il “sommo laureato e poeta” possa ridefinire il significato del termine “italianità” per farne un manifesto politico e “liberarlo” dal confinamento come gergo usato da pochi.

      I media di massa consentono la diffusione di qualsiasi dichiarazione senza alcuna verifica e ciò ha fatto la fortuna di Vannacci e di tanti altri “raccomandati” (al pubblico).
      R
      i media di massa fanno la fortuna di tanti spregiudicati perché sanno che una mano lava l’altra e perciò si tengono ben stretti gli uni agli altri anche quando fingono di litigare.
      A proposito di litigare, com’ è che non si sente ancora Lenzini? comincerei a preoccuparmi.

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      • A proposito di litigare, com’ è che non si sente ancora Lenzini? comincerei a preoccuparmi. (Mariagrazia@12 Agosto 2024 alle 13:36)

        Mariagrazia, neanche il Nencio “fu quotidiano” scrive da un po’ ma tornerà certamente per gongolare in caso la Harris perda le presidenziali.

        Piuttosto ha considerato quanto rara sia la possibilità che su svariati milioni di persone due abbiano acquistato il libercolo a tiratura limitata (250mila copie) e frequentino lo stesso blog? Se siamo fortunati scriveranno entrambi e potremo valutarne il grado di omologia.
        R
        si, certo, se siamo fortunati. Spero che entrambi siano in buona salute e in vacanza. E’ Ferragosto, è normale. Passerà presto.
        Oppure, potrebbe esserci un nesso tra la ricomparsa di un assiduo ex frequentare del blog e l’assenza di Lenzini. Della serie, a volte stando zitti si dice di più che parlando. E poi, degli amici bisogna fidarsi, quando danno buoni consigli.
        Oppure forse ultimamente si sentiva messo in minoranza e non è una sensazione piacevole, io ne so qualcosa.

        Rispondi
  23. Perché ci sono rivolte nel Regno Unito?https://www.bbc.com/news/articles/ckg55we5n3xo

    “Quasi subito dopo l’attacco, i post sui social media hanno falsamente ipotizzato che il sospettato fosse un richiedente asilo arrivato nel Regno Unito su una barca nel 2023, con un nome errato ampiamente diffuso. C’erano anche voci infondate che fosse musulmano.”
    R
    questa é una storia complessa e delicata, il nuovo leader inglese si trova a affrontare una situazione se non inedita ma molto pericolosa e ambigua. Si sarà chiesto se c’è un nesso causale, la tempistica è sospetta.

    Rispondi
  24. “Sono contentissimo che la squadra italiana di volley abbia vinto e faccio i complimenti a tutte le atlete, anche a Paola Egonu che è una bravissima atleta, italiana. Non ho mai messo in dubbio la sua italianità, ma continuo a ribadire che i suoi tratti somatici non rappresentano la maggioranza degli italiani”
    https://www.fanpage.it/politica/tutti-contro-vannacci-il-generale-non-cambia-idea-su-egonu-e-forza-italia-prende-le-distanze/

    Vannacci smentisce certi commentatori su “l’italianità”: se ne hanno letto il libercolo non l’hanno capito…

    I “tratti somatici”? Robetta.

    Lombroso si giocò la sua fama di studioso con la frenologia ma il presunto “corpo dottrinale” su quali debbano essere i tratti somatici “DOCG” non è stato ancora formulato.

    Incidentalmente tra gli epiteti discriminatori riservati agli italiani c’era anche quello di “mozzarellanegri” (mozzarellanigger).

    Rispondi
  25. E meno male che arrivato lo Stephen Hawking delle discariche web alias Copy e basta a spiegare le “implicazioni dei moltiplicatori”.
    Smarrona senza vergogna su temi che non mastica e se ne vanta pure. Mah.
    Vabbè lasciamogli questa prosopopea, è come la rana di Fedro è convinto di poter essere bue (oddio certi “ragionamenti” tenderebbero a confermarlo), che fine faccia poi la rana lo sappiamo.
    Segnaliamo pure al batrace egoriferito sul provvedimento che non conosce, lui di solito si occupa di orecchie, balletti e photoshop, la seguente:

    https://www.lavoripubblici.it/news/frodi-fiscali-bonus-edilizi-superbonus-110-percento-ufficialmente-assolto-31331

    Prima studiare e poi parlare, quelli usi a “copiare” di solito non vanno granché lontano e se li interroghi fanno scena muta oppure dicono delle gran sciocchezze, che poi è il caso di specie della rana che si crede bue.

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    • @14 Agosto 2024 alle 8:38
      Ma tu guarda, un avventore della locanda un po’ brillo che cita un articolo senza alcuna attinenza all’argomento in discussione all’unico scopo di offrire uno stupendo contrasto con il livello del resto del suo commento, che offre un’imitazione del narcisismo di Trump.

      Quello che mi diverte di più è che qualcuno, dopo essere stato platealmente smentito con articoli da lui stesso condivisi, non si azzardi più neanche lontanamente ad offrire qualsivoglia argomentazione di merito che non sia autoreferenziale.

      Purtroppo le risate non si possono trascrivere ma si è talmente immedesimato nella parte che ancora se la prende per “l’orecchio”: Non te la prendere “Donald”! 🤣

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  26. Per Massimo Bianchi

    signor Bianchi, il suo intervento a sorpresa dell’11 agosto scorso alle ore 9.11 è rimasto senza seguito da parte sua anche dopo la risposta decisamente esaustiva e respingente delle sue tante accuse che A59 ha voluto darle. Come era giusto che fosse, aggiungo. E’ chiaro che lei è intervenuto solo in aiuto del suo amico, il quale si trovava in difficoltà a respingere le argomentazioni dello stesso A59 e non solo (lo so che non mi smentirà).
    Bravo, complimenti, ha fatto il beau geste e ora se ne sta quietamente appartato, ritornato nel guscio.
    Se ne infischi pure anche di questo che sto per dirle: lei appartiene a quella categoria di persone che lanciano il sasso e nascondono il braccio, offendono, insultano, si lamentano del mondo intero, hanno sempre sistematicamente ragione, entrano ed escono da qualunque luogo gli serva per affermare i fatti propri e poi si dileguano e spariscono nel nulla cosmico.
    La sua lettera inviata ad Italians e che le è stata pubblicata in risposta ad una mia dove parlavo di libri, argomento piuttosto neutro, aveva il solo ed unico scopo di diffamarmi definendomi “sciocchina” e ventilando che fossi un’ignorante che si “dipingeva” diversa da quella che era in realtà, una che millantava, diciamo, pseudo cultura che non possedeva: vado a memoria ma sono certa che quella sua lettera al cianuro fosse ancora più esplicita conoscendola.
    Avrei dovuto cestinare quel suo commento rivolto ad A59. Se lo sarebbe meritato alla grande. Lei non risponde mai degli insulti ma si nasconde dopo aver lanciato il sasso, come in questo caso.
    Con questo suo commento del tutto estemporaneo contro chi non si era mai rivolto a lei (manco sapeva che esistesse) , lei non solo ha voluto difendere un amico che peraltro mi pare abbastanza capace di difendersi da solo, ma ha voluto vedere fino a che punto poteva arrivare la sua arroganza nel presentarsi da me senza chiedere scusa per quella lettera infame, inutile e piena solo di rancorosa invidia perché io venivo pubblicata quasi quotidianamente (un motivo ci sarà pur stato) su Italians, mentre lei finiva sistematicamente nel cestino (anche qui un motivo ci sarà stato), tranne in quel caso ( e non si capisce come una rubrica del calibro di Italians abbia potuto prestarsi a darle spazio al solo scopo di insultarmi).
    Ora che ha ottenuto (anche qui) il suo scopo lei si defila sdegnato come suo solito.
    Faccia pure, volevo solo comunicarle quello che penso di lei anche se immagino lo sapesse già, ma sa, a volte è bene mettere nero su Bianchi per pareggiare un po’ i conti. Chi ci legge può dare il valore della “moneta” in base alla propria sensibilità. Il valore che le do io lo ha già capito ma voglio essere chiara e non prestare destro a (improbabili) fraintendimenti ed è Z E R O.

    Cordiali saluti.
    PS: che sbadata…non avevo finito.
    Il grazioso termine “shampooiste” che lei ha usato spesso anche per definire me (velatamente, velatamente), descrive benissimo la sua misoginia e il suo maschilismo. Posso anche intuirne la causa, ma certo non è una giustificazione.
    Io, fossi nei suoi amici, mi guarderei bene dal farmi difendere da uno come lei.

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    • Gentile Signora Gazzato , l’onore che mi ha fatto , e cioé di aver dedicato un post tutto per me, merita ovviamente una risposta. Innanzitutto mi lasci riconfermare il mio apprezzamento nei suoi confronti sia per la passione e la professionalità con cui gestisce il suo blog sia per la fermezza con la quale Lei tiene la barra dritta della Sua navicella. Non é da tutti. Io credo che , a parte una comune devozione per la nostra leader Giorgia Meloni, noi divergiamo su tutto : dall’Ucraina a Trump, passando per il Green Pass. Le mie opinioni su Ucraina e Trump me le sono fatte sul campo, a Mariupol ed a Pittsburgh, e , come i contadini, credo a quello che vedo. Le speculazioni di giornali e professori non mi convincono. Per tornare al post a cui facevo riferimento, ed in particolare all’episodio di Italians, credo di non dovere nessuna scusa a nessuno. Io ho commentato una lettera, la Sua, che un blog aveva deciso di pubblicare. Ho espresso il mio pensiero sul contenuto della stessa. Avere pubblicato la mia critica é una scelta del responsabile del blog ( Severgnini) . Posso essere d’accordo con Lei sull’opportunità o meno di pubblicare una critica severa ( esistono critiche dolci? Non credo. Non sarebbero critiche) ma le ragioni di questa scelta dovrebbero essere chieste a Severgnini, non a me. Respingo con decisione l’accusa di essere un tipo che lancia un sasso e nasconde la mano. E’ un gesto vile che non mi appartiene. Se mai ho lanciato dei sassi, erano tutti sassi ben identificabili e riconducibili a chi li aveva lanciati. Come lei sa, ho sempre evitato nickname, alias, acronimi od altri stratagemmi per nascondere la mia identità. Quello che appare nel suo blog sono io ed é quello che fanno anche altri ( Lenzini, Nencioni) al contrario dei topi che si mimetizzano o dei mezzi topi che mettono solo il nome. Il fatto di non rispondere, inoltre, non é da addebitarsi ad una fuga dal confronto ( come mi pare lei abbia sottinteso), ma spesso é perché é noioso e sfiancante confrontarsi con certe posizioni. Nel caso di A59, per esempio, lei sembra quasi rinfacciarmi di non aver risposto ad una risposta “esaustiva” dell’interessato. A parte che ci sarebbe da discutere sull’esaustività della risposta . E’ stata veramente divertente l’arrampicata sugli specchi circa i diritti , riconosciuti, dell’italianissima pallavolista ed il suo aspetto innegabilmente africano , quasi che 2 miliardi di persone debbano vergognarsi di avere la pelle scura, i denti bianchissimi ed i capelli crespi. ( Forse che Lei o A59 pensate che Ho Chi Minh dovrebbe vergognarsi di avere i classici tratti somatici di un perfetto asiatico indocinese?) E poi il razzista sarebbe Vannacci….. A59 non merita una risposta perché ho capito che , dopo le sue sparate assolutamente gratuite sulla presunta gestione predatoria indiana di Taranto e le offese veramente triviali rivolte alla Morselli, discutere con un personaggio del genere é semplicemente una perdita di tempo. Sarebbe come discutere con l’imam di Islamabad se é meglio farcire un panino con il salame Negroni od il salame Citterio. Quello ti salterebbe alla giugulare urlando che il salame é lo sterco del diavolo. Fine della discussione. No, grazie. Le auguro un settimana piena di gioia e successi.
      R
      https://www.cosmopolis.media/cronaca/ex-ilva-indagini-appunti-lucia-morselli-conversazioni-registrate/segreteria-di-redazione/
      https://www.ilsole24ore.com/art/ex-ilva-l-ex-ad-lucia-morselli-indagata-associazione-delinquere-AFGdwkvC

      Oh, signor Bianchi, chi si rivede. Grazie, troppo buono, non merito tanto.
      In quanto alla “devozione” per la premier, andiamoci piano, io non sono devota che a poche cose, direi davvero pochissime e tra queste non rientra Giorgia Meloni e il suo partito. Simpatia, solidarietà femminile, riconoscimento delle sue capacità, si quelle ci stanno tutte. Anche se io ho sempre votato dall’altra parte, ma come lei ben sa “l’amore è eterno fin che dura” e ora sono piuttosto scettica nei confronti di tutti i partiti, nessuno escluso.
      Per quello che riguarda “l’episodio” della sua lettera sentitamente diffamatoria nei miei confronti, lei non ha affatto “espresso il suo pensiero sul contenuto”, lei il suo pensiero lo ha espresso su di me ed era sfacciatamente derisorio e offensivo E, forse, quella non era neppure la prima e, forse, Severgnini ha deciso di pubblicarla per “sfinimento”. Ma andiamo, oltre, non serbo rancore per nessuno dei due, fatica sprecata. Non si scusa? peggio per lei, occasione mancata per dimostrare quello che vorrebbe dimostrare qui, a parole, ma i fatti dicono ben altro.
      Capitolo A59. Lei si presenta con nome e cognome è vero, gliene do atto e con nome e cognome non si è mai tirato indietro a scrivere frasi offensive e denigratorie o irrisorie su di me o su frequentatori di questo blog, le riconosco di aver sempre mostrato la faccia, ma non è sempre un merito ma piuttosto il contrario quando la si usa per offendere. E lei sa benissimo come si chiama questo “mostrare la faccia” senza bisogno che glielo dica io.
      Chi entra qui, con nome per esteso, solo prenome, nick…lo fa col mio consenso e legittimamente, c’è anche stato chi si è presentato con più di un nome e cognome ma con 3 o 4 nomi e altrettanti cognomi alti e sonanti, e quello che “appariva” però non sempre era di prima qualità.

      Io penso che lei, Bianchi, non voglia confrontarsi con A59 perché ha capito che ci lascerebbe, come si suol dire “gli stracci”, con nick o nome per intero e ragione sociale, sono certa che A59 le “farebbe saltare i fossi per lungo” e lei lo teme ed é solo per questo che non replica. Ma se cambia idea io sono qui.
      In quanto alla signora Lucia Morselli, indagata (solo) per truffa allo stato, disastro ambientale e associazione per delinquere, non credo che i “complimenti” la turbino, ha ben altro a cui pensare e mi auguro che sia fatta piena luce e finalmente giustizia su vicende vergognose ma purtroppo, emblematiche e che rivelano molto bene la “qualità” della “classe” dirigente italiana. (Sopra le allego due articoli esplicativi di quanto affermo nel caso le notizie non fossero arrivate fino al suo “campo”).
      Sul resto, dove travisa chiaramente e volutamente quello che A59 ed io scriviamo in merito alla vicenda Egonu/Vannacci, stendo un velo pietoso. Mi pare di averle detto tutto o perlomeno quanto basta.
      La ringrazio e sinceramente le auguro lo stesso.

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  27. Signora Gazzato, intanto la ringrazio per la sua attenzione nei miei riguardi, nel senso che ha notato la mia assenza.
    Dietro non c’è nessuna macchinazione.
    Semplicemente sono stato 4 giorni in viaggio con mia moglie nel nuorese. Su Gologone, Valle del Lanaitho, Oliena, Orgosolo, Nuoro, grotta di Ispinigoli.
    Siamo stati bene e abbiamo visto belle cose. E sono tornato sereno e pronto più di prima ad incassare i colpi di chi non sa essere sereno come me.
    Ha fatto piacere anche a me vedere che durante la mia assenza Bianchi era ricomparso.
    Anche lui è uno con la pelle dura e sa incassare senza dare in escandescenze o sputare veleno come fanno i cattivi incassatori.
    Francamente, ho trovato un po’ strani i suoi messaggi, dove prima si rallegra che Bianchi sia ricomparso, e poi gliene dice di tutti i colori.
    Capirò col tempo.
    R
    oh, Lenzini, ma di che? temevo l’avessero rapita, ecco tutto. Mi fa piacere che si stia divertendo, da quelle parti non c’è troppa connessione. Conosco un po’ la Sardegna è meravigliosa e lascia sempre un po’ di nostalgia quando l’hai conosciuta. Sul suo amico Bianchi: non si preoccupi, avrà presto un’ illuminazione (se già non l’ha avuta).

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    • Dunque non vedremo il tag-team Lenzini-Bianchi leggere che Vannacci abbia confermato pubblicamente l’italianità della Enogu ed ammettere che abbiano difficoltà a capire anche il libercolo che dicono di aver letto?

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  28. Caro A59, lei scrive: “Egregio Lenzini, lei pensa come “Vanna” è un dato di fatto, excusatio non petita accusatio manifesta.”
    La mia non è un’autoaccusatio. Il buonsenso e il senso della realtà non sono qualcosa di cui vergognarsi. Ne vado orgoglioso.
    Se lei leggesse quel famigerato libro si accorgerebbe che anche lei la pensa come Vannacci per un buon 30% di quello che ha scritto sul libro (le interviste e le evoluzioni politiche successive sono un altro discorso.)
    E credo che anche qualche decina di milioni di italiani condividano gran parte di quelle considerazioni. Infatti, il loro difetto non è che sono sbagliate, ma che sono ovvie.
    E’ questo che preoccupa il partito trasversale degli ipocriti e dei politicamente corretti (o, forse, sarebbe più appropriato chiamarli politicamente corrotti).
    Le consiglio di non attribuire gli eventi che non le piacciono alla stupidità della gente. A volte la gente ha ragione ed è lei che, volendo volare più alto di loro, non vede le cose che loro vedono.
    Lei è sicuramente una persona intelligente, ma non commetta l’errore di pensare che gli altri siano stupidi, o che, per lei, siano un libro aperto. La realtà è complessa e semplificarla troppo non è da persone veramente intelligenti.
    R
    Lenzini
    “E’ questo che preoccupa il partito trasversale degli ipocriti e dei politicamente corretti (o, forse, sarebbe più appropriato chiamarli politicamente corrotti).”
    questa frase gliela passo ma la contesto.
    I “politicamente corrotti” forse li conosce lei, è un partito che lei frequenta e che frequenterà ancora di più dopo che Vannacci avrà preso il potere.
    Non credo che A59 pensi che gli altri siano stupidi, credo piuttosto che sia lei a pensarlo e questa frase lo conferma.

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    • Signora Gazzato, io non penso che gli altri siano stupidi, e non pretendo di sapere cosa passa per la loro testa; non li classifico sommariamente tra buoni e cattivi, putiniani o antiputiniani, comunisti o fascisti.
      Io credo che ciascuno di noi sia un’entità complessa e variegata, e in una certa misura, noi stessi non ci conosciamo a fondo.
      Figuriamoci se ci possono inquadrare gli altri in base a qualche messaggio scritto su un blog.
      A me chi mi dà del fascista o filoputiniano mi fa tristezza.
      R
      a me fa tristezza lei.

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  29. Ma te pensa, il dispensatore seriale di balletti del quaquà, gombloddi pseudo medicali, riffe siberiane e financo risibili questioni di photoshop, insiste con la stessa capacità sinaptica della gallina di Leopardi a ripetere i suoi versi.
    Si bea (il tapino che non sa di che parla), di aver scovato nientemeno che un documento evangelico della CGIA di Mestre, che ritiene (bontà sua) il verbo rivelato e non quella gran minchiata che è.
    Ma il “Copyator scortese”, millanta dal primo giorno che lo leggo, nemmeno si rende conto di quanto siano ridicoli i temi che sviscera con dotta insipienza, mi ricorda tanto l’azzeccagarbugli de: “I Mostri” di Dino Risi:

    https://i.ytimg.com/vi/u06yiWOBTOc/maxresdefault.jpg

    Ma se gli chiedi di entrare nel merito della questione, scappa, si limita a un sarcasmo fuori luogo, segno che di argomenti (a parte l’incomprimibile autocelebrazione immotivata) non ne ha, se li avesse li avrebbe già evidenziati come fa con le altre scempiaggini che ormai lo caratterizzano.
    Lasciamolo nel suo brodo (di gallina), se ha scelto di restare quello che è, perché privarlo di tale privilegio?

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    • @15 Agosto 2024 alle 8:02
      Difficile contestare l’abilità di uno così bravo che è capace di smentirsi da solo citando articoli che pretende di aver capito. Avere un imitatore di Trump che finge di sapere come discutere nel merito è certo esilarante specialmente per chi sa che non è in grado di rispondere a tutto quello che viene scritto.

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  30. E credo che anche qualche decina di milioni di italiani condividano gran parte di quelle considerazioni. Infatti, il loro difetto non è che sono sbagliate, ma che sono ovvie. (Luigi lenzini@14 Agosto 2024 alle 23:00)

    Le preferenze elettorali di Vannacci ammontano a mezzo milione. Naturalmente se Lenzini vuole “dare i numeri” è libero di farlo. Questo genere di affermazioni possono essere usate ver valutare l’onestà intellettuale di quelli come lui.

    La pretesa “ovvietà” maschera l’assenza di ragionamenti logicodeduttivi e tradisce un approccio che finge di poter trarre da “numeri che non ci sono” e dall’eco ripetitivo quello che non c’è di per sé.

    La storiella di chi pretende di aver letto quello che non riesce ad argomentare si è fatta stantia visto che l’unica cosa che avrebbero capito sarebbe quella “di avere ragione” (“ovviamente” senza saper spiegare il perché).

    Il fatto che sia persino possibile smentirli citando la parole di Vannacci sull’italianità della Egonu è solo la ciliegina sulla torta: contrordine “decima-ti”!

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  31. Che dire del “signor” Bianchi che mi omaggia dell’appellativo di topo e mezzo topo?
    Non c’è dubbio che sia un “Bravehearth de noantri”, però non pugna perché il dibattito lo annoia, lui preferisce le minchiate in libertà che spesso quelli come lui,
    (Sciascia li definiva “quaquaraquà”), sbadilano senza soluzione di continuità.
    Si presenta con nome e cognome e tanto deve bastare, è il marchio di fabbrica, come per il famoso confetto lassativo: “Bianchi basta la parola!” l’effetto tanto è lo stesso.

    Il paragone su Ho-Chi-Min lo qualifica per quello che è, senza se e senza ma, all’alba del 3000 c’è gente che discute di origini razziali dominanti, ah già si chiama “Bianchi”, non potrebbe essere altrimenti.
    Purtroppo per lui non sono un Iman e nemmeno un prete, ma un ateo convinto e quindi qui di sterco non ne vedo (a parte nelle sue deliranti “opinioni”).

    Bene ha fatto la BM ad allegare qualcuno delle migliaia di esempi che riguardano la virago Morselli, ma temo che il nostro “eroe” mostrerà i tacchi evitando di entrare nel merito della questione, è un fan di “Parents got Talent” (la “famigghia” Meloni) e questo lo autorizza a millantare competenze inesistenti.
    Siamo al “lei non sa chi sono io”, purtroppo per lui lo so benissimo.

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  32. Egregio Lenzini, mi tocca smentirla ancora una volta, lei di buon senso e senso della realtà non ne ha, ne punto ne poco.
    Io non non sono d’accordo con nulla che possa aver scritto quell’infuso di cacca militarista di nome “Vanna”, nemmeno se avesse scritto che il sole nasce a est.
    Il Sole sorge esattamente a Est e tramonta esattamente a Ovest soltanto nei due giorni dell’anno noti come equinozi di Primavera e di Autunno.
    E se il 30% di quello che scrive me lo vuole affibbiare, dovrebbe portare in dote le pezze d’appoggio, sennò siamo alla millanteria in stile “Bianchi”.
    Come le ha fatto giustamente notare qualcuno, il peso politico della “Wanna Marchi” di Salò, cuba circa 500.000 voti, al peggio non c’è mai fine e quando solletichi la pancia degli elettori più oltranzisti e ignoranti possono venire fuori certi exploit.
    Certe considerazioni sono ovvie per quelli come lei, i suoi parametri non sono per nulla universali, mi creda.
    Io sono convinto (a differenza di quelli di destra) che sia meglio portare il popolo alla cultura, non viceversa.
    L’ignoranza che si tramanda di generazione in generazione fa parte della cultura di un popolo. (Giovanni Soriano)
    Gli scritti di Bianchi e suoi sono una efficace rappresentazione di questo aforisma, lei li spaccia per buon senso e realtà.
    Certamente non penso che lei sia stupido, ma dai suoi scritti non mi pare di poter trarre alcun insegnamento nemmeno spicciolo, un mio limite sicuramente.
    R
    Lenzini, ovviamente, se lo vorrà, non può rispondere prima di giovedì.

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