Sono come sono (gli orsi)

Ci sarebbero molte cose di cui parlare e però non posso non accennare all’orsa uccisa ieri in Trentino perché ritenuta pericolosa.

I suoi tre cuccioli sono rimasti orfani e vagheranno per i boschi in cerca della mamma senza trovarla. Certo che ci sono bambini uccisi a Gaza e vittime di guerre ovunque o anche vittime di insensati come quello che ha ucciso tre bambini e feriti molti altri, colpendoli con un coltello a Southport in Inghilterra: una cosa orrenda, senza senso e di cui non si sa ancora nulla.

Ma questa bestia viveva in un ambiente privilegiato dove la natura è padrona di casa e dove la natura insegna all’uomo che vive sempre più snaturato dentro città e periferie malsane, che esiste anche un’altra way of life e che ci sono alberi e prati e colline e panorami sconfinati dove tutto è silenzio e però è vita. Ed è più vita di quella che passiamo dentro le confortanti pareti delle nostre case che con queste temperature diventano gabbie di cemento infuocato.

Io non so di preciso perché Kj1 sia stata abbattuta e se era giusto farlo, non mi permetto di giudicare le scelte di un amministratore che avrà avuto certamente molte pressioni per risolvere una questione delicata legata alla pericolosità di questo splendido animale.

Ma mi dispiace pensare che l’orsa era una mamma e come tutte le mamme teneva alla sua prole e che se qualcuno gli si avvicinava lei mostrava le unghie e che forse avrà sconfinato anche per procacciare del cibo per i cuccioli.

Sono tenerissimi i cuccioli di orso, sono la quintessenza della tenerezza e viene voglia di stringerli e di proteggerli e pensare che sono da soli nel bosco in balia di tutto perché la loro mamma protettiva e accudente gli è stata strappata da un colpo di fucile mi fa sentire anche un po’ scema se vogliamo, e se penso ai tanti bambini nelle stesse o peggiori condizioni, ancora di più, ma non posso non pensare che si poteva forse evitare.

Gli uomini sono prepotenti e pensano di essere padroni di tutto anche di creature che vivono e amano e sono come sono e se anche definite pericolose nessuno può arrogarsi il diritto di eliminarle.

22 commenti su “Sono come sono (gli orsi)”

  1. Poi ci sono i fuori di testa che ti prendono a calci e pugni perché gli chiedi di mettere il guinzaglio al Pitbull, come è successo ad un avvocato romano in un ristorante della Balduina. Solo perché aveva chiesto di mettere il guinzaglio ad una bestia feroce che era entrata libera assieme ad un deficiente che non solo non l’ha messo ma si è avventato contro che gli aveva fatto quella “strana” richiesta.
    Ci vogliono leggi molto più severe. Michela Vittoria Brambilla deve rendersi conto che non si vive più. Io ormai temo di trovarmi sempre qualche molosso libero ad ogni passo. Faccio la mia passeggiata quotidiana sempre guardandomi intorno.
    E mi capita ogni giorno di imbattermi in padroni con cani liberi e se gli chiedo di mettergli il guinzaglio se ne fregano, fanno spallucce e tirano diritti e al massimo mi dicono che è buono e che ha già mangiato e che se ho paura dei cani devo stare a casa.
    Non ne posso davvero più.
    L’orsa è stata uccisa ma tutti questi invertebrati senza cervello che girano per le strade con cani di grossa taglia per mostrare al mondo quanto sono fighi e invece sono dei decerebrati ignoranti maleducati e spocchiosi cui bisognerebbe mettere sotto sequestro la bestia (senza colpa) per almeno una settimana se trovata sguinzagliata. E impedire a bestie umane di andare in giro con armi improprie come quei molossi indecenti che si portano dietro per mostrare al mondo quanto sono stupidi arroganti e ignoranti. Come se non bastasse guardarli andare in giro da soli per capirlo.

    Rispondi
  2. Beh, in America gli orsi vengono abbattuti appena mostrano di non fuggire alla presenza dell’uomo, il che vuol dire anche solo avvicinarsi pacificamente ai turisti che offrono cibo.

    https://www.fox29.com/news/officials-oregon-bear-put-down-after-people-fed-him-took-selfies

    Se Kj1fossa stata una donna psicopatica l’avrebbero sbattuta in galera insieme ai figli e staremmo dibattendo sulle intercettazioni. https://www.rapportoantigone.it/primo-rapporto-sulle-donne-detenute-in-italia/bambini/

    “Essere parte della natura” era all’ordine del giorno durante la preistoria e si moriva in modi adesso quasi estinti.

    Per adesso in Trentino ci sono ancora abbastanza orsi e tra le ipotesi riservate alla specie c’è la sterilizzazione.

    https://www.ansa.it/trentino/notizie/2024/07/30/uccisa-lorsa-kj1.-pichetto-contro-fugatti-che-ha-firmato-il-decreto-la-soppresione_4665beb7-bda6-4f7a-bc78-d53a096dc201.html

    Rispondi
  3. L’introduzione degli orsi in Trentino fu un errore; una decisione populista da incompetenti, e bisogna rimediare riducendone drasticamente il numero.
    Il mio amico Sandro Lovari, uno dei massimi esperti italiani di gestione della fauna selvatica, aveva dato parere negativo, ma i politici fecero di testa loro e ora sono nei guai.
    Il pericolo degli orsi è sottovalutato perché hanno un’aria paciosa e inespressiva, non ringhiano, non minacciano. Quando attaccano lo fanno senza preavviso.
    In pochi anni il numero è raddoppiato e il rischio di incontri con le persone è alto.
    La regola è che quando un individuo diventa troppo confidente e frequenta le zone abitate va abbattuto. Altrimenti avremo altri escursionisti sbranati.
    Paragonare questi abbattimenti a delle condanne a morte non ha senso. Gli orsi non hanno colpe, ovviamente. Loro fanno gli orsi, ma, come tali, sono pericolosi.
    Il fatto che avesse dei piccoli non deve interferire in una decisione dettata da norme di sicurezza. Stiamo parlando di animali selvatici e in natura capita normalmente che dei piccoli perdano la mamma per qualche motivo.
    Anzi – e sarò tacciato di cinismo – se dobbiamo dimezzare il numero, fare -4 è meglio che fare -1.
    R
    allora era meglio nessuno e se il ripopolamento è stato eccessivo non vedo perché a pagare siano degli animali che non hanno alcuna colpa.

    Rispondi
  4. Concordo in toto (lettera e commento), ammazzare l’orsa non è una soluzione, semmai andava sedata (insieme ai cuccioli) e spostata in zone meno battute dal turismo milionario che frequenta il Trentino, estate e inverno.
    Purtroppo in questo caso un somaro (che ha dato ordine di abbatterla) ha prevalso su di un orso, in natura non succederebbe, mai.
    Il Presidente della regione Trentino Alto Adige, (Austria, quelli si sentono tutto fuorché italiani), ha una faccia che spiega tutto, non serve nemmeno che parli, da bravo politico di destra pensa che e agisce come un bandolero, prima spara poi parla.
    E’ un commercialista e dunque di ambiente non sa nulla.

    Capitolo Pit-bull, è vero uno che porta in giro una macchina da guerra senza competenze è un deficiente, è lui il vero pericolo.
    Per tenere certi cani bisognerebbe avere un patentino apposito.
    La natura di quei cani non è aggressiva se opportunamente addestrati, dipende sempre dal loro padrone ma non portare un cane, qualunque cane, al guinzaglio in aree urbane è sempre una stronzata.
    Il cane segue la sua natura e se incrocia un altro maschio ha un comportamento completamente diverso da una femmina, specialmente se è un maschio Alfa e i pit-bull di solito lo sono, potrebbe scappare in mezzo alla strada e provocare incidenti, attaccare altri cani specialmente se sono al guinzaglio.
    L’ignoranza dei padroni fa il resto, comportamenti sbagliati, eccessiva fiducia, scarse competenze, sono il mix che porta alle tragedie che ciclicamente si leggono sui giornali, a questo si aggiunge il concetto di territorialità che alcune razze hanno sviluppato molto più di altre, se uno sconosciuto invade il “loro” territorio lo difendono, gli va quindi insegnato che non deve essere così.
    Purtroppo il cane da guerra è di moda, come i pastori australiani, cani bellissimi ma del tutti fuori posto in una città, dovrebbero correre liberi ogni giorno e non fare la pisciatina intorno al palazzo per farsi dire quanto sono belli, se non sfogano la vitalità che hanno possono diventare aggressivi pure loro.
    Il mio cane è un bonaccione, non è sicuramente un Alfa, le rare volte che lo sgrido, si butta per terra e mostra la pancia come usano i cani remissivi, ma ciò nonostante lo tengo sempre al guinzaglio e consiglio sempre agli sconosciuti che vorrebbero accarezzarlo di farsi annusare la mano prima, è timoroso e a volte i cani possono reagire per paura e mordere, allungare la mano verso di loro senza farsi “riconoscere” può essere interpretato dal cane come un gesto aggressivo, anche se in 6 anni mai è successo e ama giocare con chiunque.
    La Brambilla ha un tasso di assenteismo in parlamento vergognoso 99,2%, chi l’ha votata è un somaro senza se e senza ma, di questi parassiti non se ne può veramente più e lei lo è, un altro lascito del caro estinto che ha fatto più danni all’Italia della siccità in Sicilia.
    R
    “Concordo in toto”
    Alessandro(59), questo l’ho visto poche volte e mi chiedevo se da parte tua lo avrei mai visto. Beh, diciamo che dopo anni di “non sono d’accordo con niente” o quasi è una cosa che mi fa piacere. Anche se, ti dirò, anche quando litighiamo (quasi sempre) o “discutiamo animatamente, lo so che, in fondo, ma molto in fondo qualcosa delle “mie ragioni” comunque, anche se dirai di no, la capisci.
    Charlie, da come lo descrivi è un gran simpaticone e tu dimostri di essere un “padrone” responsabile.

    Rispondi
  5. @A59. Ammazzare l’orsa non è una soluzione. E’ vero. In realtà bisognerebbe ammazzarli tutti, perché si è dimostrato – come già ampiamente previsto dagli esperti inascoltati – che quel territorio non è idoneo ad ospitare orsi.
    Sarebbe troppo lungo spiegare il perché. Per chi è interessato, si trovano notizie serie (cioè non di fonte animalista) sul tema anche in rete. Per esempio, il PNALM, che ospita una cinquantina di orsi marsicani (autoctoni e di dimensioni minori), ma che ha comunque un sacco di problemi, pubblica un report periodico.
    Tanto per capirci, i 54 orsi marsicani del PNALM (che, appunto, sono nettamente più piccoli di quelli del Trentino), prendendo una statistica a caso, nel 2021 hanno ammazzato 20 bovini, 68 pecore, un cavallo, 14 capre ……. Tanto per rendere l’idea di cos’è in realtà un orso. Altro che animali “teneri”!
    Nel PNALM, per ora, si riesce a tirare avanti (abbattendo qualche orso), ma anche lì è dura. In Trentino non c’è soluzione, perché il territorio è più antropizzato e gli orsi sono il quadruplo che in Abruzzo.
    In tutti i parchi seri del mondo gli animali in esubero rispetto alla popolazione compatibile con quel territorio vengono abbattuti.
    E, badiamo bene, non solo per garantire la sicurezza delle persone e del bestiame allevato, ma anche per difendere la biodiversità. Gli orsi, peggio ancora dei cinghiali, mangiano qualsiasi essere vivente che incontrano e non è svelto a scappare: dalla cavalletta al gallo cedrone e al cervo. Nel tempo restano quasi solo loro.
    Vogliamo, in omaggio alla Brambilla, catturare 200 orsi e spedirli da qualche parte al modico prezzo di qualche migliaio (se non decina di migliaia) di euro ad animale a spese dei contribuenti?
    Ammesso che qualcuno li accetti. Li abbiamo comprati in Slovenia, ma non credo che li prenderebbero indietro, anche se ovviamente gratis.
    Non si può fare gli apprendisti stregoni con le popolazioni animali e vegetali in natura. La natura poi ci presenta il conto. La biodiversità va conservata, non arricchita artificialmente, perché introdurre certe specie ne fa estinguere molte altre.
    Lo dico con una certa cognizione di causa. Sono socio della Società Romana di Scienze Naturali, di WBA e di altre due associazioni, e ho molti amici nel settore
    R
    mi dispiace dirglielo Lenzini, il suo cinismo mi spaventa. Certo che tenero è riferito al cucciolo non certo all’orsa. E lo sappiamo sa che gli orsi sono pericolosi e possono fare molto male. Ma quando sono stati immessi nel territorio per ripopolare la specie, chi lo ha fatto doveva sapere a cosa andava incontro. Abbatterli ora è crudeltà e arroganza. A Brambilla manderei i padroni dei cani che tengono i molossi senza guinzaglio per la strada, prepotenti arroganti e incivili oltre che qualche cosa d’altro che non dico.
    Si possono costruire delle riserve dove tenere gli esemplari più irrequieti con il divieto all’uomo di avvicinarsi.
    Gli “animalisti” spesso sono dei fanatici come la Brambilla.

    Rispondi
    • Signora Gazzato.
      Mi creda, introdurre gli orsi in Trentino è stata una cosa sbagliata.
      Prima o poi vanno tolti. Completamente. L”esperienza di questi 30 anni ha smentito le analisi di fattibilità ottimistiche che furono fatte nel 1999.
      Tenerli lì non è di nessuna utilità e distrugge la biodiversità naturale del Trentino, oltre a danneggiare gli agricoltori e gli allevatori e mettere a rischio la vita degli escursionisti.
      Scelga lei come fare, purché spariscano entro un termine ragionevole.
      Creare dei mega recinti con decine di orsi dentro che impazziscono e si ammazzano tra loro? Gli orsi sono animali solitari e nomadi che si spostano anche di centinaia di km. Pensa che sarebbe meglio così per loro?
      E poi gli unici recinti che gli orsi non riescono a scavalcare sono quelli elettrificati. E se manca la corrente e scappano tutti?
      E come li sceglie gli esemplari più irrequieti?
      Come scrivevo sopra, l’orso è imprevedibile e attacca quando gli gira.
      Gli unici esemplari più “irrequieti” come li chiama lei, sono quelli che frequentano l’abitato, come quella che è stata soppressa, ma il runner fu ammazzato da un individuo che non era di questi.
      Abbattere gli orsi è crudeltà?
      Ci sono modi assolutamente indolori per sopprimerli. Gli stessi sonniferi che gli sparano per catturarli a volte hanno effetto letale.
      Uccidere qualsiasi animale è crudeltà. A proposito di crudeltà verso gli animali, lei è vegetariana?
      Lo sa che è stata legalizzata l’amputazione delle corna ai bovini, anche quelli che pascolano allo stato brado, per evitare che si feriscano tra loro? Non certo per il loro bene, ma per l’interesse dell’allevatore.
      https://drive.google.com/file/d/18G4QiVNNWTrMZH-NNqNvFB-musJBBzf5/view?usp=drive_link
      E’ un’amputazione a tutti gli effetti, perché le corna dei bovini hanno un anima di osso innervata e vascolarizzata come se fosse un arto. Basta fare l’amputazione sotto anestesia (senza testimoni) e la legge è rispettata. Se lo immagina un vitello che se ne va in giro con le corna mozzate e sanguinanti quanto bene sta?
      E ci scandalizziamo se si propone di ammazzare un orso con un’iniezione soporifera.
      Il mio non è cinismo; è’ pragmatismo. E inventarsi soluzioni fantasiose e costosissime per la collettività pur di non ammazzarli, è ipocrisia e puntiglio.
      R
      Si, io sono vegetariana – vegana da tempo e le sembrerà strano ma ho vinto un premio per un racconto sugli animali proprio dagli Animalisti Italiani (premio che mi doveva essere consegnato alla Camera, ma non sono mai andata a riceverlo) ma sono rimasta in contatto con l’associazione per anni. Seguo da decenni tutto quello che riguarda le lotte degli animalisti per la protezione e la cura degli animali e ne ho scritto in più occasioni in passato. Poi ho capito che certe battaglie erano più legate alla politica che alla vera umanità verso gli animali e ho smesso di seguirli. Ma non mangio carne rossa da decenni e la sola idea di mangiarla mi fa inorridire.
      Il suo “pragmatismo” mi da i brividi.

      Rispondi
      • Signora Gazzato, ci sono due approcci verso la natura: l’approccio scientifico basato sul rispetto, la curiosità, lo studio, la conservazione, e l’approccio basato sui sentimenti e sulle sensazioni istintive.
        Secondo il primo tutte le specie di animali e tutte le specie di piante meritano rispetto, belli e brutti, miti o feroci, grandi e piccoli, e la biodiversità, cioè la varietà di specie presenti in un ambiente, va preservata.
        Secondo il secondo approccio gli animali sono umanizzati, ci sono quelli belli, quelli teneri, quelli pucciosi, quelli simpatici, e comunque sono visti come individui e non come specie o popolazione di individui.
        Le due visioni sono incompatibili.
        Nel nostro caso l’approccio animalista punta a preservare la vita degli orsi, che sono grandi, belli, un po’ simili a noi (siamo entrambi plantigradi), e non tiene in nessun conto gli animali piccoli che vivono nel loro ambiente e sono quotidianamente uccisi dagli orsi fino a portare la specie all’estinzione. Uccelli, rettili, roditori, ungulati, insetti. Un orso mangia 15 kg di cibo al giorno, di cui una parte sono animali.
        Dove passa lui non resta nulla di vivo.
        L’approccio scientifico punta a preservare la biodiversità e vorrebbe che in Val di Sole non si vedessero solo orsi, ma si vedessero e si sentissero cantare uccelli, mammiferi, grilli e tutto quello che c’era prima di introdurre gli orsi.
        Gli orsi non hanno accresciuto la biodiversità e la ricchezza naturale di quel territorio. La stanno distruggendo.
        E questo a prescindere dal rischio per le persone.

        Rispondi
  6. Si chiama Archie il mio ciccio, in famiglia i nomi di battesimo iniziano tutti con la A, lui non fa eccezione.
    R
    ah, come Orietta Berti! bello Archibald, anche ciccio sarebbe bello, ricorda il personaggio di Disney.

    Rispondi
  7. La discussione sta prendendo una piega filosofica, la psicopatia è nella natura dell’orsa che non mostra alcun senso della misura né rispetto delle altre specie.

    Caratteristiche che potremmo dire “quasi umane” se non fosse per la difficoltà di identificare il campione statisticamente rappresentativo del genere umano con cui fare il confronto.

    Tanto per dire, il rispetto per l’ecosistema è stato inserito in Costituzione due anni fa.
    https://www.wwf.it/pandanews/ambiente/ambiente-costituzione-italiani/

    Non è chiaro che sorti avrà il movimento “canes periculosī delenda sunt”. Se la Meloni riesce ad instaurare buoni rapporti con la Cina potrebbero regalarci qualche orso vegano che possa fare da temine di paragone con gli orsi nostrani.

    In ogni caso gli animali destinati alla macellazione spesso vengono trattati con crudeltà all’insaputa del consumatore ed in spregio alle leggi. In ogni caso saranno macellati a prescindere da considerazioni sulla loro pericolosità.

    All’estero mangiano anche la carne d’orso. https://www.petersenshunting.com/editorial/top-5-bear-meat-recipes/391818

    Favorite!
    R
    il caso dei polli di allevamento stivati uno sull’altro in posti infami, dovrebbe far riflettere molti animalisti. E anche se lo fa non si vedono vere “rivoluzioni”.

    Rispondi
  8. Ma caro Lenzini, per quale motivo ammazzare tutti gli orsi, perché… nel 2021 hanno ammazzato 20 bovini, 68 pecore, un cavallo, 14 capre, animali che probabilmente sarebbero finiti macellati per sostentare chi non ne ha bisogno? Bah, il consumo di carni pro capite in Italia è di 90 kg l’anno e lei mi cita un po’ di capre e pecore?

    Pensi un po’, io darei una doppietta a tutti gli orsi (e non solo) per difendersi da quei mentecatti che all’alba del terzo millennio sentono il bisogno di andare in cerca di animali che chiedono solo di vivere la loro vita, per ammazzarli senza pietà, solo per soddisfare il loro ego ipertrofico.

    Detto questo, invece di utilizzare i soldi dei contribuenti, io utilizzerei le paghe della Brambilla, di Angelucci, della vedova Fascina, di Brunetta e la pletora del CNEL, poltronari strapagati per non fare una beata e se servisse, comprerei un paio di carrarmati in meno che tanto pure quelli non ci serviranno mai a una mazza.
    Rispetto le sue competenze, ma forse dovrebbe chiedersi da esponente di tali associazioni, che razza di disastri abbia combinato la politica a livello ambientale, ogni anno ne abbiamo ampie dimostrazioni.
    Il problema non sono gli orsi, ma lo sfruttamento che si fa di un territorio, la biodiversità non è rappresentata dagli Hotel a 5 stelle con la Spa e la piscina riscaldata di Ortisei o Cortina.

    Rispondi
  9. Il consumo di carni animali è “alimentato” da allevamenti intensivi che consegnano al sistematico genocidio intere specie per mano dell’uomo.

    Esistono delle minoranze umane che non si cibano di carni animali ma la macellazione a fini alimentari non è saldamente vincolata al fabbisogno e genera ugualmente una quota di “spreco alimentare”.

    Quanti “orsi-equivalenti” sono stati macellati solamente per essere smaltiti come rifiuti speciali dopo aver superato la data di scadenza?

    https://www.gamberorosso.it/notizie/lo-spreco-di-carne-globale-si-conta-in-18-miliardi-di-animali-uccisi/

    Dal 2027 sarà vietata in Italia la pratica di triturare pulcini maschi vivi.
    https://www.corriere.it/animali/21_dicembre_16/pulcini-maschi-triturati-vivi-2027-italia-sara-pratica-vietata-315c5e7e-5e76-11ec-bd4c-ff71c0b97a67.shtml

    Non c’è niente di meglio per stimolare una riflessione generale di un video della pratica ma chi lo desidera dovrà cercarselo da solo.
    R
    io sono quasi vegana.

    Rispondi
  10. Caro A59, non ci siamo capiti.
    L’elenco degli animali ammazzati non voleva dare la sensazione di quanti danni fanno gli orsi, ma del fatto che sono dei predatori potenti; delle belve, e non dei tranquilli paciocconi, come purtroppo molti credono in base al loro aspetto e al loro modo di muoversi.
    E del fucile non ne hanno bisogno. A loro basta una zampata.
    La caccia akikojo cojo come dice lei io la abolirei.
    La caccia, se vogliamo salvare l’indotto che ci sta dietro, dovrebbe essere praticata solo in maniera organizzata e controllata per eliminare gli animali in soprannumero, come i cinghiali; e basta.
    E non farei benaltrismo. Il problema di Val di Sole SONO gli orsi, e questa enorme stupidaggine fatta dalla Provincia autonoma 30 anni fa va corretta urgentemente, prima che muoiano altre persone, magari bambini, e di nuovo tutti a parlarne e a litigare.

    Rispondi
  11. Luigi Lenzini
    leggerò il suo commento delle 17.25 e lo pubblicherò quando mi dirà a chi si rivolge. Se si rivolge a me, le faccio notare che non sono la figlia della portinaia (mestiere nobilissimo) e non stiamo parlando in privato.
    Se insistete a scrivere come pare a voi, vi tengo fermo il commento una settimana.
    PS: l’ipocrisia e il puntiglio glielo rimando indietro con gli interessi: sono tutti suoi!

    Rispondi
  12. Signora Gazzato, chiedo scusa. Era diretto a lei.
    Non capisco cosa c’entri la portinaia, ma il commento era quello.
    L’ecologia, la gestione della biodiversità sono temi che mi hanno appassionato tutta la vita e credo di avere una certa competenza per parlarne.
    Purtroppo il tema è stato infiltrato dagli animalisti, che non hanno alcuna competenza ecologica e vedono le cose da un punto di vista etico, e per lo più contraddittorio, facendo differenza tra animali che è lecito uccidere e maltrattare e altri no.
    Il mio giudizio di ipocrisia e puntiglio per non voler mai in nessun caso uccidere animali (certi animali e non altri) è rivolto a tutto il mondo animalista.
    R
    bene, lei è sempre al di sopra e al di la…del bene e del male.
    Lei ha certamente competenza e non manca mai di sottolinearlo ma le faccio (sommessamente) notare che non è il solo e qui sopra non siamo tutti ” gattucci cechi”.

    Rispondi
  13. Pensi un po’, io darei una doppietta a tutti gli orsi (e non solo) per difendersi da quei mentecatti che all’alba del terzo millennio sentono il bisogno di andare in cerca di animali che chiedono solo di vivere la loro vita, per ammazzarli senza pietà, solo per soddisfare il loro ego ipertrofico.(1 Agosto 2024 alle 16:54)

    Rispondi
  14. CRITERI E PROCEDURE D’AZIONE NEI CONFRONTI DEGLI ORSI PROBLEMATICI E D’INTERVENTO IN SITUAZIONI CRITICHE
    https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/decreto%20modifica%20PACOBACE.pdf

    i) cattura con rilascio allo scopo di spostamento e/o radiomarcaggio;
    j) cattura per captivazione permanente;
    k) abbattimento

    Le azioni energiche non programmabili,
    limitatamente alle azioni di controllo di cui alle
    lettere i), j) e k), possono essere attivate dal
    Soggetto decisore sentito preventivamente,
    quando possibile, anche per le vie brevi, l’ISPRA.
    Qualora la reperibilità attivata da quest’ultimo
    Istituto o la situazione in essere (es: zona
    operativa senza copertura telefonica; eventi che
    richiedono immediata decisione, ecc…) non
    consentano il contatto preventivo, il Soggetto
    decisore deciderà in merito all’intervento in
    autonomia, provvedendo appena possibile, e
    comunque non oltre 3 giorni dall’evento, a darne
    informativa all’ ISPRA e al Ministero.

    Casi che possono portare all’abbattimento:

    orso è ripetutamente segnalato in centro residenziale
    o nelle immediate vicinanze di abitazioni stabilmente
    in uso

    orso provoca danni ripetuti a patrimoni per i quali
    l’attivazione di misure di prevenzione e/o di
    dissuasione risulta inattuabile o inefficace

    orso attacca (con contatto fisico) per difendere i
    propri piccoli, la propria preda o perché provocato in
    altro modo

    orso segue intenzionalmente persone

    orso cerca di penetrare in abitazioni, anche
    frequentate solo stagionalmente

    orso attacca (con contatto fisico) senza essere
    provocato

    Rispondi
  15. L’approccio scientifico punta a preservare la biodiversità e vorrebbe che in Val di Sole non si vedessero solo orsi, ma si vedessero e si sentissero cantare uccelli, mammiferi, grilli e tutto quello che c’era prima di introdurre gli orsi.
    Gli orsi non hanno accresciuto la biodiversità e la ricchezza naturale di quel territorio. La stanno distruggendo. (2 Agosto 2024 alle 19:38)

    Il sentito dire non risulta una fonte qualificata e gli esperti e presunti tali dovrebbero essere in grado di offrire fonti qualificate nelle quali si affronta l’impatto degli orsi sulla biodiversità in Val di Sole con la descrizione delle metodologie di rilevazione.

    Di questo genere di cose se ne occupa l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

    https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/fauna-ambiente-uomo/news/gestione-orsi-in-trentino-il-caso-di-m90-e-il-ruolo-dell-ispra

    È chiaro che in tutte le zone di presenza dell’orso la coesistenza è possibile, occorre però fare un’opera capillare di informazione, gestione delle situazioni problematiche, anche di monitoraggio per verificare se non ci siano casi di comportamenti potenzialmente pericolosi”, sottolinea l’esperto che invita a non idealizzare il modello abruzzese o ritenere quello trentino “tutto sbagliato”.
    https://www.lastampa.it/la-zampa/2024/07/30/news/ispra_abbattimento_orsa_jk1_decisione_politica-423421589/

    Rispondi
    • Copypasta, il nocciolo della questione è il numero: la densità.
      Dove sono presenti da sempre gli orsi sono poco numerosi e hanno a disposizione un grande territorio, che riesce così a sostenere la predazione e la sottrazione di risorse alimentari da parte degli orsi.
      Gli orsi del Trentino mangiano circa 3 tonnellate di cibo al giorno, di cui una parte non indifferente sono animali.
      Quelli che c’erano prima (una decina) erano proporzionati e non è detto che fossero a rischio di estinzione. Andava lasciato tutto com’era.
      La dieta dell’orso è simile a quella del cinghiale, con l’aggiunta di un maggior numero di grossi animali predati, che il cinghiale mangia solo se li trova morti.
      Io faccio fotografia naturalistica e nelle zone dove è consentita la caccia al cinghiale trovo una biodiversità molto più ricca che nei parchi dove la caccia è vietata.
      I dati quantitativi sono difficilissimi da reperire. Non esistono censimenti attendibili dei piccoli animali e meno che mai degli invertebrati. Anche l’ISPRA fa le sue valutazioni senza questi dati.

      Rispondi
  16. Copypasta, sono felice di vedere che, su un tema concreto, possiamo anche trovarci d’accordo.
    L’elencazione delle casistiche la vedo molto utile.

    Rispondi
  17. Gli orsi del Trentino mangiano circa 3 tonnellate di cibo al giorno, di cui una parte non indifferente sono animali.(luigi lenzini
    @3 Agosto 2024 alle 16:33)

    Il dato ufficiale di consistenza nel 2023, elaborato con modelli di stima di cattura e ricattura genetica utilizzando i dati relativi al periodo 2015-2023,
    è pertanto pari a 86-120 esemplari, senza considerare i piccoli dell’anno (22, come sopra riportato), con un valore stimato di 98 orsi.

    https://grandicarnivori.provincia.tn.it/Rapporto-Orso-e-grandi-carnivori/Rapporto-Grandi-Carnivori-2023

    Secondo l’ISPRA gli orsi del trentino mangiano FINO a 15 kg al giorno (cioè anche di meno visto che il massimo non può che essere riferito al periodo di preparazione al letargo) di cui il 65% di vegetali e solo il 6% di carcasse il che induce a pensare che le Sue stime sugli “orsi-piaghe d’Egitto” in assenza di fonti lascino a desiderare.

    La Sua deliberata invocazione di un ecosistema senza predatori, fatta mentre dichiara contemporaneamente di voler “tutelare la biodiversità”, è un approccio del tutto tipico nel Suo repertorio.
    https://cordis.europa.eu/article/id/221342-impacts-of-predator-biodiversity-loss-revealed

    Sappiamo entrambi che le Sue opinioni non hanno efficacia sugli eventi ma mi chiedo se “davvero” non capisca che il Suo suggerimento di sterminazione totale risulti piuttosto un’applicazione della psicologia inversa e sia efficace nel promuovere la tesi opposta…

    La “sovranità del popolo” stavolta poi non conta: è passato direttamente alla “tecnocrazia” ma senza delegare all’ISPRA…

    PS: Direi che la matematica gli strumenti li offra e quando non esistono li crea.
    https://en.wikipedia.org/wiki/Mark_and_recapture
    https://en.wikipedia.org/wiki/Competitive_Lotka%E2%80%93Volterra_equation

    Rispondi

Lascia un commento