Non so quasi nulla di una certa Benedetta Rossi, so solo che fa la cuoca su youtube da anni e imperversa con ricette casalinghe e nel frattempo, mentre spadella, sorride e parla di sé, della famiglia, del marito, del cane, dell’orto…
Ha una faccia simpatica Benedetta e dal nome si direbbe anche baciata dalla fortuna. Certo tutto merito suo e del marito Marco che, a quanto pare, l’aiuta e fanno coppia innamorata che sempre riesce a dare un’impressione di serenità old fashion. Cosa di cui si sente tanto il bisogno e la coppia innamorata e complice, negli anni pare abbia ottenuto uno strepitoso successo con code di followers che si collegano per avere consigli di cucina, ma anche su come gestire la famiglia e ottenere dalla vita quelle piccole soddisfazioni che la rendono un percorso appagante e coinvolgente. Insomma due influencer col mestolo.
Beh, direte, come al solito, credo…dove vuoi andare a parare? Io non mi occupo certo di cucina e parlo di me il meno possibile e non mi chiamo certo Benedetta, cerco di arrampicarmi nel mare magnum dell’attualità (che non è un gelato); non sempre riesco a tenere la barra dritta, vado un po’ a zonzo per questo mare come una barchetta in tempesta, a volte mi fermo perché sono stanca di tenere il timone, mi arrabbio, litigo con quasi tutti, poi mi pento, rilitigo…insomma la storia di questo blog chi lo frequenta da anni la sa. La conosce anzi la straconosce. E qui non si parla di lenticchie.
E dunque che c’entra questa Benedetta adesso?
Infatti, non lo so nemmeno io a dir la verità. Ma mi sono imbattuta in un video dove lei, il marito e il cane spiegavano ai loro fans come fosse successo che si erano venduti…si insomma che avevano fatto società con Mondadori. E lo fanno con un’aria che non direi contrita o pentita, ma con un’aria che dice più o meno: guardate che noi siamo sempre noi, semplici lavoratori, facciamo le nostre cose come sempre, non vi abbiamo ingannato, né vogliamo diventare ricchi, macché, ma chi ci pensa? Vogliamo solo metterci un po’ al sicuro dagli sbagli che facciamo nella gestione di quello che ci stava un po’ sfuggendo di mano, ma siamo sempre noi, sempre qui, qui nel mezzo del cammin di nostra vita, in cucina, ma anche in salotto, a raccontarvi come si fa bene da mangiare e come si vive bene in famiglia volendosi bene.
Ma non raccontano i due e neppure il cane lo fa, che prendono quasi 7 milioni di euro da Mondadori che si è comprato il 51 per cento della loro attività di youtuber.
Cosi faremo qualche viaggio in più…dicono i due e anche il cane annuisce.
Fine della storia.
Oggi va cosi, mi va di parlare di questi due o di questi tre, brave persone compreso il cane che hanno trovato il tesoro nel campo di casa, ma non vogliono che si pensi che sfruttano la buonafede di chi glielo ha fatto trovare: loro sono sempre loro, con qualche spicciolo in più in banca ma genuini e semplici come le ricette che Benedetta sforna davanti al video da anni.
In fondo i milioni non possono cambiare le persone e se sei genuino ci rimani, genuino…i soldi non fanno la felicità, almeno non quanto le tagliatelle fatte in casa e però non si sono sentiti di dire di no. Come si fa a dire di no a 7 milioni di euro?
Però, Benedetta, Marco, la scenetta della virtù e della semplicità e della genuinità, anche no. Siete stati bravi imprenditori della cucina di casa vostra, godetevi i milioni e che ve ne arrivino altri a breve, ma la semplicità non sta più di casa li, scordatevela, tra poco andrete in giro in Porsche e Maserati e frequenterete i ristoranti della mondanità mondiale…per favore la presa per il…fornello anche no!
scusate ma non ce la faccio, ho appena visto Vladimir Luxuria in bikini. Si è postata sui social e ha avuto una valanga di buhuu.
Ma, a parte tutto, un minimo di quello che si dice buon gusto, no? Oltretutto fa ridere.
Va beh, piccola parentesi balneare…
Ma tutti ‘sti soldi che fanno gli influenzatori culinari da dove arrivano? Me lo sono sempre chiesto, implicitamente ammettendo che non riuscirò mai a fare come loro. Mi spiego: se io guardo Benedetta che fa una ricetta (rima) è vero che sto vedendo il loro frullatore di una certa marca, il lievito di un’altra, la pentola di un’altra ancora, ma dal mio portafoglio non è uscito un centesimo. Può darsi che l’anno prossimo decida di cambiare lo spremiagrumi, ma vuoi vedere che mi ricorderò di quello che usava la tipa e col mio acquisto le devolverò l’otto per mille del prezzo? E anche se fosse, quante centinaia di migliaia di spremiagrumi dovrebbero vendere per vedere la loro società quotata in borsa, tanto da vendere quote perché non sanno più sotto che materasso mettere i soldi?
Capisco un calciatore o un attore o un cantante, che si esibiscono a fronte di persone che pagano un biglietto. Ma se devo pagare per vedere una che sforna pietanze che fanno ingrassare solo a vederle in tv preferisco stare a dieta.
PS. segnalo che l’albero di brombetti nel parco di fronte a casa mia quest’anno ha fatto quintali di frutti. Ho già sfornato i primi 5 o 6 barattoli di confettura a Km0. Vediamo quanti click riesco a raccogliere.
R
se Mondadori gli ha versato 7 milioni per comprare il 51 per cento della società, significa che quei due stavano facendo soldi a carriole coi manicaretti e i sorrisi e le moine tanto caserecce.
I brombetti? I nonni in giardino avevano tre o quattro alberi di susine che io mi mangiavo appena avevano l’aria di essere mangiabili. Ma li chiamavamo brombe.
Un remake della scena di Biancaneve con il frutto avvelenato farebbe molti click. 😱
In questi ultimi anni si sono sviluppati lodevoli tentativi di usare spazi pubblici per “orti comunitari” ma mi sono sempre chiesto se ci si fosse mai disturbati ad analizzare gli inquinanti potenzialmente presenti nei prodotti poi consumati.
https://www.mdpi.com/2071-1050/16/5/1831
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La Mondadori non ha acquistato un format televisivo ma la maggioranza di controllo di una società privata, la Waimea Srl. Per quale motivo ne volesse il controllo non è chiaro visto che sembra abbiano voluto far sapere che non intendano controllarne le decisioni. Quello che vale però è il diritto commerciale e le strategie aziendali di lungo periodo.