Nebbia all’orizzonte

Vorrei dire qualcosa sul giornalista americano detenuto da un anno in Russia con l’accusa di spionaggio e che ha avuto in questi giorni una sentenza spietata: 16 anni di carcere. Di lui si sa poco, solo che è in prigione da un anno ed ora è stato condannato dopo un rapido processo che solo i russi o neppure loro se non le alte sfere, sanno come si è svolto e quali prove sono state emesse a suo carico.

Parlo naturalmente di Ivan  Gershkovich, cittadino americano, il quale è stato arrestato l’anno scorso in un bar di una città russa mentre era li inviato dall’Wall Street Journal per un reportage. Ivan, 32 anni è figlio di immigrati russi ebrei e la sua famiglia ne chiede il rilascio da un anno, sa poco di quello che gli succede se non tramite qualche lettera censurata dove lui racconta di essere di buon’umore e poco altro. Dalle poche immagini che ho trovato di lui, sembra un ragazzo mite, magro, esile, la testa rasata dei prigionieri politici, lo sguardo triste di chi ha perso la libertà e non sa se e quando la riavrà

Pare che ci sia di mezzo uno scambio di prigionieri con gli Usa, Biden nei giorni scorsi si è detto pronto a tutto pur di riportare a casa il cittadino americano.

Certo sedici anni in una non meglio identificata colonia penale russa non sono una prospettiva allettante. La possibilità che gli venga trovata qualche altra magagna per tenerlo rinchiuso a vita non è da escludere, come non è da escludere che non riesca a sopportare il regime carcerario.

Il processo a porte chiuse non ha certo avuto criteri di trasparenza, ma sappiamo che da quelle parti la trasparenza è una parola di difficile interpretazione.

Ovviamente c’è da sperare che ci sia veramente l’intento di scambiare il giornalista con un detenuto russo negli Usa e che ciò avvenga presto. Ivan potrebbe essere dimenticato presto e lasciato a deperire in qualche meandro della Russia più profonda e non uscirne più.

Sarebbe una sconfitta per la libertà d’espressione e per tutti i valori democratici occidentali sui quali si basa la convivenza civile da questa parte del mondo dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale. E che sono sempre più in pericolo anche a causa dell’aggressione russa nel territorio ucraino che va avanti da quasi tre anni senza che si veda all’orizzonte nessuno spiraglio di trattativa. Un orizzonte sempre più nebuloso anche a causa delle elezioni americane il cui esito dovrebbe portare a vederci più chiaro. Ma da qui a novembre la nebbia potrebbe persino infittirsi, la nebbia novembrina é riconosciuta essere piuttosto fitta. E Ivan non sembra cosi forte da poter aspettare tanto.

12 commenti su “Nebbia all’orizzonte”

  1. “Vorrei dire qualcosa sul giornalista americano detenuto da un anno in Russia con l’accusa di spionaggio e che ha avuto in questi giorni una sentenza spietata: 16 anni di carcere.”(Mariagrazia)
    Ero ragazzo quando per una analoga accusa di spionaggio i coniugi Rosemberg furono condannati dagli Stati Uniti alla sedia elettrica e poi giustiziati. .
    R
    pensa un po’…potevi andare anche più indietro, qualche cosina sulla storia russa? Peccato che all’epoca io non tenessi un blog.
    A proposito in Africa centrale dove ci sono i mercenari della Wagner (russi) le donne e le bambine non escono più di casa nemmeno se muoiono di fame perché i “bianchi russi” le violentano senza pietà. Succede oggi, nel 2024.
    https://www.theguardian.com/global-development/article/2024/jul/23/central-african-republic-women-girls-rape-sexual-violence-conflict-food-security-wagner-russian-me

    Rispondi
  2. Siamo tornati al tempo in cui i russi si mangiavano i bambini.
    R
    senti, sono molto poco paziente ma questa tua ironia la trovo insopportabile! Io ti faccio notare cosa fanno i russi in Africa e tu te ne freghi cosi tanto e mi ridicolizzi i questo modo?
    Tu sostieni Trump, Trump è un convicted felon con 34 capi d’accusa e tre cause pendenti e tu che cosa fai ? Ti scagli contro Kamala Harris che è stata procuratore generale della California e da tre anni vice presidente e la tratti come l’ultima delle stupide e questo secondo te non sarebbe tifare per Trump?
    Si, tu sei uN tifoso di un pregiudicato più volte condannato e psicopatico perché è amico di Putin e tutto quello che riguarda la Russia di Putin tu lo rigetti e trovi sempre un eallora? da portare a sostegno delle tue tesi. E QUI SEI IN BUONA COMPAGNIA E LO SAI.
    Scrivi pure i tuoi commenti Alessandro, ma se scrivi queste cose sappi che io non sono qui per farmi prendere per i fondelli da nessuno, te compreso!

    Mi piacerebbe leggere dei commenti che portano delle opinioni serie e non sempre e solo prese in giro o commenti gratuitamente contro ogni cosa che scrivo (a parte veramente pochi). e anche ch si potesse ragionare senza portare sempre le stesse tesi sempre contro gli americani perché questo e perché quello e sempre a giustificazione di Trump o di Putin, che non servono che a mettere zizzania nel blog. O a fare arrampicate filosofiche sul prevedere non è tifare etc,etc.
    Ma penso che non sia possibile. Ma fino a che resisterò non ci riuscirete a farmi desistere dal dire come la penso neppure se vi mettete d’accordo tutti per farmi perdere definitivamente la pazienza.

    Rispondi
    • Mariagrazia, mi chiedo dove dia andato a finire il tuo “sense of humor” (in questo caso, per la verità, humor nero) se per una semplice battuta ti salta la mosca al naso. Ma se tu seguiti ad attingere solo ad una informazione smaccatamente antirussa, e mi porti come esempio antirusso le nefandezze di un gruppo di mercenari(provenienti da ben quindici paesi diversi), per la maggior parte ex detenuti, ossia il peggio che si possa trovare, aspettati qualche reazione.
      Che esistano mascalzoni e organizzazioni di mascalzoni che certe circostanze incoraggino ad agire in modo crudele e vigliacco, è cosa risaputa.
      Credi che il battaglione Azov non commettesse simili nefandezze? Credi che i coloni europei che si appropriarono dell’Africa fossero immuni da discriminazioni, soprusi, violenze contro le popolazioni indigene? Credi che gli Alleati nella loro campagna d’Italia non ne abbiano fatte di cotte e di crude? E credi che gli israeliani, proprio in questi giorni, non stano commettendo crimini di guerra contro i palestinesi, mentre il loro capo politico oggi viene accolto da Biden in America?
      Torture e isolamento per i ‘combattenti illegali’ palestinesi: così Israele viola il diritto internazionale – Il Fatto Quotidiano
      Poi dici:
      “Tu sostieni Trump…, Ti scagli contro Kamala Harris… e questo secondo te non sarebbe tifare per Trump?” Si, esattamente, come tu “tifi” per Biden e la Harris, noti guerrafondai.
      “E QUI SEI IN BUONA COMPAGNIA E LO SAI”:
      Di che mi accusi con lettere maiuscole? Che ci sono altre persone del mio stesso parere? Strana accusa
      “Mi piacerebbe leggere dei commenti che portano delle opinioni serie…”
      L’ho già fatto, ma sembra che tu non te ne accorga.
      R
      e per forza…credi che questi e quest’altri e sempre io attingo io non ho sense of humour (ma per carità, ti pare che ci sia da ridere su un simile sfottò?
      e, ovviamente non hai mai nulla da dire sull’Holodomor, mai una sola parola da parte tua, vai in giro per il mondo a cercare sempre le nefandezze che ti tornano comodo. Non mi sarei accorta delle tue opinioni serie? no, me ne sono accorta anche troppo, ti sbagli, ma vanno sempre e solo in una direzione.
      Qui non trovi nulla da dire? Questo povero ragazzo è senz’altro colpevole? come non trovasti nulla da dire sulla morte di Navalny, No Alessandro le tue opinioni serie me le ricordo fin troppo bene.
      Biden e Harris secondo te sono come Trump o peggio? secondo te io dovrei tifare per un simile personaggio? Beh, guarda, mi stupirei ma veramente e tanto di me stessa e mi diserederei.
      Ah, stanno venendo fuori notizie sulle frottole che i russi raccontano sull’andamento dell’economia che non sarebbe poi così florida, ma non allego niente tanto quella faziosa sono io che detesto Trump dal primo giorno e tu sai bene quanto sia vero quello che dico e non ho mai cambiato idea. E dall’altra parte ci potrebbero essere Pinco o Pallino, terrei per loro, a meno che non sapessi che gli somigliano ma lo trovo difficile somigliare a un tipo come quello e alla sua banda.
      Non ho alcun interesse a tifare per questo o quest’altro se non le mie idee di libertà e democrazia che, evidentemente non combaciano con le tue.
      A me, Alessandro, i dittatori non sono mai piaciuti, come non mi sono mai piaciuti gli ipocriti (ovviamente esclusi i presenti) e quelli che c’è sempre un’altra parte verso la quale guardare per non vedere. Le tue opinioni solo sono valide? Le mie forse sono di serie B?
      Quello che scrivo io sono tutte baggianate “atlantiste” mainstreaming alla carbonara?
      ma che ci fai ancora su questo blog? C’è davvero da chiederselo per come tratti le mie opinioni e per la spocchia che dimostri ogni volta che scrivo qualcosa che non ti garba: cioè quasi sempre.
      Ooops, spocchia? no, per carità, ho sbagliato, volevo dire albagia, si ecco, forse è meglio, albagia.
      Ma non te la prendere, usa un po’ del tuo sense of humour che hai in abbondanza.
      Qui si fa per parlare…

      Rispondi
      • Mariagrazia, “tratto le tue opinioni”, per quello che sono, le giudico senza pregiudizi, se dovessi concordare non esiterei a scriverlo, così pure, se non mi trovo d’accordo, com’è nella maggior parte dei casi, te lo dico in tutta franchezza E’ forse per questo che ritieni “spocchiose” le mia risposte? Perché non credo di avere mai usato un atteggiamento simile con te e con altri..

        Che ci faccio su questo blog? Per due motivi principali, perché mi piace esprimere le mie idee liberamente e perché credevo ti facesse piacere. Ma se queste due circostanze dovessero cadere non esiterei a salutare te e gli amici del blog e trovare qualche altra cosa da fare.

        Detto ciò, non ho alcuna difficoltà a palare della carestia che colpì l’Unione Sovietica negli anni 1932-1933.e che gli ucraini ritengono sia stato un genocidio nei loro confronti, ossia un intenzionale tentativo di cancellare una comunità dal volto della terra.
        Premesso che in Unione sovietica le carestie furono un flagello ricorrente in maniera periodica per cause naturali, e che negli anni dell’Holodomor la carestia colpì tutta l’Unione Sovietica, in particolar modo l’Ucraina e il Kazakistan, non c’è dubbio che quella carestia fu soprattutto il risultato di una politica agricola sbagliata da parte dell’organo centrale del partito che causò un braccio di ferro tra i kulaki, piccoli proprietari terrieri ucraini e la burocrazia di Stato. Su questo non ci sono dubbi.
        Che ciò sia stato frutto della volontà di Stalin di eliminare gli ucraini è invece controverso.
        Io credo sia irragionevole pensarlo, perché Stalin, per quanto uomo malefico, capace di far sopprimere gli avversari politici, non era uno sprovveduto che volutamente avrebbe provocato un male che colpiva tutta l’Unione Sovietica, In ciò sono confortato dal parere di un grande scrittore, Aleksandr Solženicyn, per il quale la carestia degli anni Trenta in Ucraina fu simile a quella russa del 1921-1922, poiché entrambe sarebbero state casate dalla spietata rapina dei semi ai contadini da parte del sistema bolscevico, e non un genocidio pianificato.
        Ciò non toglie che la responsabilità di quella atroce carestia ricada soprattutto sulle politiche adottate dall’Unione Sovietica “per realizzare i propri piani di radicale trasformazione violenta della società sovietica attraverso l’industrializzazione forzata, la centralizzazione economica e la collettivizzazione”.(Gianluca Falanga).
        R
        Alessandro
        ma certo che mi fa piacere che scrivi qui, non devi avere alcun dubbio su questo. Solo che a volte la discussione diviene così esasperata che mi pongo io la domanda: che cosa ci faccio io su questo blog? Ma poi mi rispondo pure e credo che tu la risposta la conosca, anche perché mi conosci da tempo, più a lungo degli altri amici del blog (quasi tutti) e dovresti sapere che le mie intenzioni non sono mai “cattive”.
        Su Stalin e le sue intenzioni però evito di pronunciarmi.
        A proposito di carestie…come va con l’acqua dalle tue parti? Non piove…governo ladro.

        Rispondi
        • Mariagrazia, ti ringrazio dell’espressione di amicizia che ricambio, e della possibilità di esternare le nostre idee su questo spazio. Per quanto riguarda la carestia, qui a Catania, l’acqua c’è, il problema è la cenere vulcanica che ancora permane in abbondanza nelle strade anche perché il vulcano non si è ancora acquetato e ogni tanto ci delizia di nuova pioggia di sabbia.
          Fortuna che c’è il mare(non più per me da qualche tempo), quello un tempo dovette lottare contro il magma incandescente (la nostra bellissima nera scogliera, a nord della città, ne è testimonianza), ma oggi offre ristoro a gran parte dei cittadini catanesi, anche a sud della città. dove invece biondeggia la sabbia dorata della Plaja
          https://it.wikipedia.org/wiki/Plaia#/media/File:Plaia-Catania_(16858764168).jpg

          R
          che meraviglia!

          Rispondi
  3. @Alessandro: riguardo al fatto che i russi mangiavano i bambini mi risulta una versione meno assurda di quello che può sembrare leggendo la frase decontestualizzata.
    La collettivizzazione delle campagna attuata da Stalin provocò una gravissuma carestie, e molti russi morirono di fame.
    Si dice che, in questo contesto, siverificarono casi di cannibalismo: in particolare se i morti erano bambini.
    Quindi, mangiare i bambini era l’esempio del totale fallimento dell’ideologia comunista.
    R
    ha dimenticato di dire che quello che descrive viene chiamato Holodomor e avvenne in Ucraina.
    https://it.gariwo.net/educazione/approfondimenti/holodomor-3502.html

    Rispondi
  4. Certo, avessi parlato del giornalista picchiato da attivisti di Casapound e della sua libertà di stampa, credo che avrebbe ottenuto maggiore solidarietà di questo figlio di ebrei russi immigrati negli Usa.
    Usa? Vade retro, ah, no, santo Trump, no con lui il mondo ha vissuto un momento di beatitudine…

    Rispondi
  5. Dopo la fine di Prigožin la Wagner è stata assorbita ufficialmente nelle forze armate russe e lo stesso Putin è volato in Africa a riallacciare i rapporti lasciati in sospeso dal defunto.
    https://www.ilpost.it/2024/06/17/gruppo-wagner-africa-corps/
    https://www.voanews.com/a/putin-denies-strategy-to-spread-influence-in-africa-after-wagner-rebrand/7527948.html

    Sono stati stretti vari accordi di cooperazione militare, armi incluse, e sono iniziati tentativi al fine di costruire svariate basi miliari.
    https://www.europarl.europa.eu/thinktank/en/document/EPRS_BRI(2024)757654

    In Africa la propaganda russa crea l’immagine di paladini contro il neocolonialismo degli Occidentali. https://foreignpolicy.com/2023/02/08/russia-ukraine-colonialism-diplomacy-africa/

    https://ecdpm.org/work/russias-war-propaganda-disinformation-recentring-african-agency
    R
    grazie Copy.

    Rispondi

Lascia un commento